Xi-Jinping scrive al leader nordcoreano Kim Jong-un: “Occorrono nuovi contributi per la pace”

Il presidente cinese Xi Jinping, con l’occasione di rispondere alla lettera di congratulazioni ricevuta in occasione della sua rielezione ha inviato una lettera al leader nordcoreano Kim Jong-un evidenziando l’importanza di mantenere la pace e l’importanza della relazione tra i due Paesi, soprattutto in questo momento storico

di Emilia Morelli

Xi Jinping, il presidente cinese, ha scritto una lettera al leader nordcoreano Kim Jong-un  esortandolo a creare le condizioni per una pace mondiale duratura e la stabilità regionale. Lo riporta  l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA.

In particolare Xi ha deciso di scrivere al leader nordcoreano cogliendo l’occasione di rispondere al messaggio di congratulazioni ricevuto in occasione della sua rielezione. Il presidente cinese ha, quindi, sottolineato l’importanza delle relazioni tra i due paesi, soprattutto in un momento storico di cambiamenti “senza precedenti”.

Nella leggera si legge: “i cambiamenti nel mondo, nei tempi e nella storia stanno avvenendo in un modo che non ha precedenti. In questa nuova situazione, lavorerò con il compagno segretario generale” Kim Jong-un e “desidero dare nuovi e positivi contributi per promuovere pace, stabilità, sviluppo e prosperità nella regione e nel mondo in generale”.

Il presidente cinese prosegue  ricordando gli “importanti punti comuni di intesa e i progressi nelle relazioni” alla ricerca di soluzioni politiche circa la penisola coreana e la tutela degli interessi di entrambi i Paesi. Entrambi i leader, infatti, “difendono con forza la causa del socialismo e hanno lavorato con vigore per salvaguardare la pace e la stabilità nella regione e nel mondo”.

La lettera di Xi si colloca in un contesto di particolare tensione in Asia orientale e Penisola Coreana, gli ultimi episodi che hanno visto Pyongyang lanciare missili anche a gittata intercontinentale verso il Mar del Giappone hanno messo in allarme la comunità internazionale. L’intelligence degli Usa, peraltro, ha in più occasioni avvisato di essere certa che la Corea del Sud è pronta a effettuare nuovi test nucleari. Washington, Seoul e Tokyo, inoltre, hanno rafforzato la loro cooperazione militare rispetto alla minaccia nordcoreana e hanno moltiplicato le loro esercitazioni militari congiunte.

La Cina non si è unita ufficialmente alla condanna in sede Onu del lancio del missile balistico intercontinentale dello scorso 18 novembre da parte della Corea del Nord. Tuttavia, il presidente Usa Joe Biden, nel summit con Xi a Bali a margine del G20, aveva espressamente chiesto al leader cinese di mandare un chiaro messaggio a Pyongyang affinché si astenesse dall’effettuare un nuovo test nucleare.

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