L’Ad Carlo Messina lancia messaggi positivi sul Paese e spiega così le ragioni di questo nuovo investimento: “Nei prossimi dieci anni vogliamo essere uno dei tre grandi campioni europei. Crediamo che la crescita delle banche avverrà non tanto attraverso fusioni e acquisizioni, ma con la scelta e l’adozione delle migliori tecnologie all’avanguardia”
di Ennio Bassi
Se qualcuno avesse avuto bisogno di una bella iniezione di fiducia sul sistema paese avrebbe dovuto partecipare alla conferenza stampa di presentazione di Isybank, la nuova banca digitale appena lanciata sul mercato da Intesa Sanpaolo. Li avrebbe potuto ascoltare le parole dell’Ad della banca più importante d’Italia, vale a dire Carlo Messina, che con chiarezza ha spiegato come il lancio di questa vera e propria eccellenza fintech non è solo una novità finanziaria, ma un motivo di orgoglio per l’intero Paese. Una nazione la nostra che – come ha ricordato Messina – con il suo dinamismo e con la propensione al risparmio delle famiglie italiane è molto più solida di come una certa narrativa continentale la dipinge.
“Nei prossimi dieci anni – ha spiegato Messina – vogliamo essere uno dei tre grandi campioni europei. Crediamo che la crescita delle banche avverrà non tanto attraverso fusioni e acquisizioni, ma con la scelta e l’adozione delle migliori tecnologie all’avanguardia. Quello che abbiamo realizzato in così poco tempo grazie al lavoro straordinario di un team di eccellenza solo pochi anni fa era inimmaginabile e dimostra quanto la nostra banca sia capace di impiegare l’innovazione, cavalcando la necessità del cambiamento“.
Insomma, Isybank può rappresentare la via italiana verso l’eccellenza bancaria, in cui l’innovazione e l’attenzione al cliente saranno i pilastri fondamentali. Tre le parole che bastano a descriverla: innovazione, semplicità e sicurezza. Vediamo ora qualche numero: il gruppo ha previsto un programma di investimenti pari a 5 miliardi di euro per la tecnologia e la crescita, coinvolgendo 4.000 dipendenti di Intesa Sanpaolo attraverso la riqualificazione professionale e l’assunzione di profili specializzati, di cui circa 2.000 professionisti nell’ambito dell’IT. Per Isybank sono previsti investimenti per 650 milioni di euro. Nel 2022 sono stati investiti 128 milioni di euro, altri 152 milioni sono previsti per il 2023, con un forte impatto sull’infrastruttura tecnologica dell’intero gruppo. Isybank è destinata da subito a servire quei 4.000.000 di clienti di Intesa che già fanno uso dei servizi digitali. In termini concettuali rappresenta l’unione della banca commerciale con la tecnologia fintech all’avanguardia, combinando la solidità della banca tradizionale con le più moderne tecnologie digitali.
L’obiettivo di fondo di questa nuova banca è ambizioso: conquistare una fetta del mercato fintech e realizzare al contempo un ulteriore passo nella sua trasformazione tecnologica. “Il digitale non è una minaccia, per chi sa utilizzarlo con intelligenza – ha spiegato Messina – contemporaneamente, prosegue con determinazione il potenziamento delle competenze digitali dell’attività core della banca, che punta alla crescita attraverso importanti investimenti nel capitale umano e nello sviluppo di un modello di business che si è rivelato vincente grazie alla sua diversificazione e resilienza“.
Il lancio di Isybank rappresenta uno dei pilastri del piano di impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo, che mira a costruire “la banca dei prossimi dieci anni” e rappresenta una forza per l’intero paese, come ha affermato il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo. La nuova banca digitale sarà guidata dall’amministratore delegato Antonio Valitutti, che, al momento, può già contare su 400 specialisti dedicati a questo progetto. Per dimostrare la semplicità e la rapidità di accesso ad Isybank, Valitutti ha aperto un conto corrente digitale in diretta durante la conferenza stampa. “Abbiamo investito molto su questi aspetti – ha spiegato – perché vogliamo che la grande facilità di accesso ai nostri servizi sia pari alla loro efficacia e sicurezza”.
La nuova banca digitale si basa su tecnologie all’avanguardia e sul cloud, seguendo il processo di digitalizzazione degli ultimi anni. Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori, ha spiegato come “La pandemia ha reso più sofisticate le esigenze dei clienti, ponendo nuove sfide e obiettivi, come mantenere il contatto umano nell’approccio digitale e sviluppare strumenti di cybersecurity. Nel 2013 solo il 3% dei clienti utilizzava lo smartphone per interagire con la banca. Oggi il 75% delle operazioni sono digitali“. E’ per questo – ha spiegato Barrese – da diversi anni il gruppo ha deciso di investire nelle tecnologie. Il percorso è iniziato nel 2014, con il ridisegno del sito web e dell’app di mobile banking fino appunto ad arrivare a Isybank.
“Da un punto di vista tecnologico – ha invece detto Massimo Proverbio, responsabile dei dati, dell’intelligenza artificiale, dell’innovazione e della tecnologia – Isybank rappresenta già una best practice per il nostro gruppo e per il mercato, sia per come è stata realizzata, sia per l’approccio e la visione che la caratterizzano. È stata presentata solo 16 mesi dopo il lancio del piano industriale 2022-2025, di cui è uno dei pilastri fondamentali, offrendo una combinazione delle varie soluzioni fintech presenti sul mercato e un’esperienza utente semplice e coinvolgente, con la fiducia e l’affidabilità che solo un grande gruppo bancario può offrire“.
Per conquistare anche i giovani, è stata creata un’app di Isybank disponibile sia per iOS che per Android, che consente di gestire il conto e le carte. Attraverso la funzione “Parla con noi” è possibile interagire con una persona del servizio clienti digitale, mantenendo così un approccio umano.
“Inoltre – ha continua Proverbio – è basata sul cloud e collabora con Thought Machine, una fintech con sede nel Regno Unito e leader di mercato nel core banking, sfruttando al meglio le componenti già presenti in Intesa Sanpaolo, come la nostra app che è stata valutata più volte da Forrester come la migliore al mondo“.
Le conclusioni sono andate a colui che aveva introdotto questo importante evento per il sistema finanziario nazionale, vale a dire il capo azienda Carlo Messina che, ancora una volta, ha lanciato un messaggio positivo: “Sono fiducioso – ha detto – sulla crescita dell’Italia. Lo ero già un anno fa quando dicevano che saremmo entrati in recessione. Non vediamo segnali di deterioramento significativo. Stiamo attraversando un percorso annuale di crescita e sono convinto che l’anno prossimo manterremo una tendenza positiva, quindi penso che rispetto a un anno fa siamo in una condizione estremamente positiva“.
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