Dossieraggio, Melillo alla Commissione antimafia: “Striano non può avere agito da solo, accessi nelle ultime settimane”

Nel corso di un’udienza presso la Commissione parlamentare antimafia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha minimizzato il numero di segnalazioni di operazioni sospette nella base dati. L’addebito più pesante è rivolto a Pasquale Striano, tenente della Guardia di Finanza, accusato di avere indebitamente monitorato decine di personaggi pubblici e di aver effettuato numerose intrusioni “abusive” in banche dati con informazioni sensibili

Il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, durante un’audizione alla Commissione parlamentare antimafia, ha affermato che il numero di Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS) presenti nella banca dati è limitato. Il tema principale del dibattito riguarda l’inchiesta di Perugia sulla ricerca e divulgazione indebita di dati sensibili da parte del Tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano. Durante il suo servizio presso la Procura nazionale antimafia, Striano è accusato di numerosi accessi “abusivi” a dati contenenti informazioni private che non avrebbero dovuto essere rese pubbliche.

“Accessi abusivi alle SOS sono avvenuti anche nelle settimane recenti, e quindi da mani diverse da quelle attualmente in causa”, ha affermato Melillo a Palazzo San Macuto. Melillo ha sottolineato l’estrema gravità dei reati commessi e ha criticato il clamore mediatico che si è scatenato attorno al caso.

Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, sarà ascoltato la mattina del giorno successivo riguardo alla stessa inchiesta.

Dei giornalisti indagati, cinque non risultano iscritti né all’Albo dei giornalisti professionisti né a quello dei pubblicisti. I loro nomi sono menzionati come complici di Striano, descritto come “giornalista in cerca di informazioni”, avrebbero richiesto e ricevuto dal finanziere delle informazioni.

Un incontro tra il procuratore Francesco Lo Voi e i pm che stanno indagando sulle accuse mosse al presidente della FIGC Gabriele Gravina si è tenuto oggi a Piazzale Clodio. Un’indagine sulle accuse è in corso, ma al momento non sono stati identificati sospetti o ipotesi di reato.

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha definito l’intero incidente uno “scandalo” di estrema gravità durante un’intervista televisiva su Rai1. Ha chiesto di fare chiarezza sulla vicenda.

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha ritenuto estremamente grave che ci siano funzionari dello stato che abusano del loro potere per violare la privacy dei cittadini e poi consegnare tali informazioni alla stampa.

Anche Carlo Nordio, Ministro della Giustizia, ha espresso preoccupazione per la gravità della situazione, sottolineando che il diritto alla privacy è diventato ormai una sorta di aspirazione metafisica.

Guido Crosetto, Ministro della Difesa, ha rilasciato una dichiarazione dichiarandosi vittima dell’incidente e sottolinea che gli indagati continuano a parlare.

Vari politici di Fratelli d’Italia come Giovanni Donzelli e Lucio Malan, hanno espresso forti critiche e hanno chiesto che si vada a fondo sulla questione, sottolineando che solo una parte politica è stata colpita da quest’evento.

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