E’ caos nel Grande Oriente d’Italia, la piú antica e importante istituzione massonica italiana, dopo il voto di domenica per l’elezione del nuovo Gran Maestro. Dallo spoglio cominciato ieri e conclusosi oggi era emersa una sostanziale rincorsa tra i due candidati piú forti, Leo Taroni ex immobiliarista ravennate, e Antonio Seminario, imprenditore calabrese, dei tre in lizza ( il terzo in gara era l’avvocato barese Pasquale La Pesa). Un testa a testa che si è concluso con l’apparente vantaggio del primo per una manciata di voti sul secondo. Apparente perché, a quanto si è appreso, ci sarebbero state delle schede contestate e varie richieste di riconteggio e revisione. Cio’ nonostante Taroni, un attimo dopo il termine dello scrutinio, senza attendere l’imprimatur della Commissione elettorale dell’istituzione , si sarebbe affrettato a proclamarsi vincitore, inviando un messaggio di ringraziamento. Una mossa, che per i tempi e i modi, é apparsa irrituale. E dalla quale il Gran Maestro uscente, ma ancora in carica, Stefano Bisi, in un comunicato, pubblicato anche sul sito del Goi, ha preso le distanze, avvertendo , senza fare nomi, di diffidare di “asseriti exit poll diffusi con l’abusivo uso dell’emblema del Grande Oriente d’Italia”, attestanti “risultati non verificati dalla Commissione Elettorale Nazionale” dell’istituzione che, in base all’art. 114 del Regolamento del Goi, “è l’unico organo associativo deputato a risolvere eventuali contestazioni e determinare la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista”.
“A ciò si aggiunga – sottolinea Bisi – che è stato anche diffuso un file audio contenente la registrazione di un messaggio vocale di un sedicente candidato autoproclamatosi Gran Maestro il quale afferma di avere conseguito un vantaggio di 27 voti in considerazione di schede ingiustamente annullate ed il cui computo gli sarebbe stato garantito come valido dalla Commissione Elettorale Nazionale”. La nota del Gran Maestro si conclude con l’invito “a non dar credito a tali fake news o improprie esternazioni e ad attendere l’esito dell’attività di verifica della Cen”.
Una situazione che rischia di spaccare il Grande Oriente o per lo meno di offuscarne nuovamente l’immagine vanificando anni di lavoro profusi dalle ultime leadership per restituire all’istituzione quell’autorevolezza infranta prima dallo scandalo della P2 e poi dall’inchiesta dell’ex Procuratore di Palmi Agostino Cordova, con un’ operazione di rinnovamento e al tempo stesso di recupero delle radici piú nobili della Massoneria italiana. Un lavoro che ha fruttato risultati anche a livello internazionale. Il Grande Oriente è tornato infatti a sedere intorno al tavolo della Libera Muratoria doc riconquistandosi il riconoscimento della Gran Loggia Madre d’Inghilterra perduto 30 anni fa. E sono in molti ora tra i grembiulini a chiedersi come reagirá Freemasons’ Hall dinanzi a quanto è accaduto oggi.
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