LEONARDO
Rivedere norme antitrust. L’ad di Leonardo Roberto Cingolani chiede che vengano riviste le normative antitrust dell’Unione Europea. Tale revisione è percepita come necessaria per rafforzare la competitività del settore della difesa nell’UE di fronte alla concorrenza internazionale.
Su Politico.eu
Più sicurezza che difesa. Roberto Cingolani, Amministratore Delegato di Leonardo, ha evitato il tradizionale abbigliamento da Amministratore Delegato in occasione di un evento a Roma, incarnando un imprenditore tecnologico mentre svelava la nuova strategia dell’azienda aerospaziale e di difesa che si orienta verso le esigenze di sicurezza più che di difesa. Sotto la sua guida, Cingolani intende trasformare Leonardo in un fornitore globale di soluzioni tecnologiche, rafforzando le unità principali come l’elettronica per la difesa, gli elicotteri e i velivoli, e facendo crescere le capacità cibernetiche e spaziali, con l’obiettivo di ottenere un aumento significativo dei ricavi e degli utili entro il 2028.
Su Flightglobal.com
Non ci interessa. Leonardo, azienda aerospaziale italiana, ha confermato il suo disinteresse per l’acquisto di Piaggio Aerospace, in difficoltà, nonostante l’incoraggiamento del Ministro del Commercio italiano. Piaggio è in amministrazione controllata dal 2018 e, sebbene due nuovi offerenti abbiano mostrato interesse, l’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani ha dichiarato che i loro aerei d’affari non sono in linea con il portafoglio di Leonardo.
Su Flightglobal.com
Mbda più Europa. La società europea leader nella produzione di missili, MBDA, si impegna a incrementare significativamente la propria capacità produttiva investendo 2,5 miliardi di euro, in risposta a una domanda crescente e all’urgenza di consegna più rapida, specialmente per i missili antiaerei utilizzati intensamente dall’Ucraina. La loro produzione è in aumento: l’obiettivo è di raddoppiare o triplicare la velocità produttiva entro il 2026 in tutti gli stabilimenti, prevedendo anche nuove assunzioni, mentre il gruppo ha registrato ordini record per 9,9 miliardi di euro nel 2023 e un carnet di ordini di 28 miliardi alla fine dell’anno, testimoniando così una crescita del 7% nel fatturato.
Veronique Guillemard sul Figaro
Record Mbda. Il carnet di ordini di MBDA ha raggiunto un nuovo record storico alla fine del 2023, superando i 25 miliardi di euro, grazie a un incremento significativo delle commesse che include una maggiore domanda nei settori della difesa aerea, navale e terrestre. Sebbene il fatturato sia aumentato da 4,21 a 4,45 miliardi di euro, con un incremento del 6%, MBDA affronta la sfida di consegnare gli ordini ricevuti piuttosto che acquisirne di nuovi, nonostante la solidità operativa e finanziaria dimostrata da un risultato operativo corrente cresciuto del 30%.
Michel Cabirol su La Tribune
Giappone. Il Giappone modificherà le sue regole sull’esportazione di attrezzature militari per consentire la vendita all’estero del caccia a reazione sviluppato congiuntamente con il Regno Unito e l’Italia, rimuovendo un ostacolo che avrebbe potuto intralciare il progetto. Questa decisione è il risultato di mesi di trattative politiche, e le esportazioni saranno limitate a paesi che hanno accordi di trasferimento di attrezzature difensive con il Giappone e che non sono coinvolti in conflitti, con approvazione richiesta ad ogni singola esportazione dal Gabinetto del governo giapponese.
Su Reuters.com
Nuovo caccia. IHI, un’azienda industriale giapponese, sta creando centri di sviluppo nel Regno Unito e in Italia per collaborare con altre aziende del settore della difesa come Rolls-Royce e Avio Aero al programma Global Combat Air, che mira a creare un caccia di nuova generazione entro il 2035. Questa mossa rappresenta un passo significativo verso l’internazionalizzazione dell’industria della difesa giapponese, con l’organo di governo del programma, GIGO, che avrà sede nel Regno Unito, e significa una maggiore cooperazione e condivisione tecnologica tra Giappone, Regno Unito e Italia nel settore della difesa.
Su Asia.nikkei.com
Radio e Tv. La presentazione del piano industriale di Leonardo con intervista all’amministratore delegato Roberto Cingolani.
Su SkyTg24, Tg1 Economia, Tg2, Antenna Sud, Telenorba
Analisti. Il titolo Leonardo ha visto un salto del +3,4% trainato da raccomandazioni positive degli analisti e dalla JV MBDA, che ha registrato un record di ordini per 10 miliardi di euro nel 2023, contribuendo a spingere l’indice Ftse Mib verso il superamento della soglia dei 34 mila punti, con prospettive di chiudere un gap risalente al 2008.
Emerick De Narda su Mf
Smentita. Leonardo smentisce ufficialmente le voci di trattative con Iveco Defence Vehicles come evidenziato da l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani. Nonostante la smentita, replica il Sole, esistono fonti confidenziali che sostengono l’esistenza di contatti tra le due aziende.
Sul Sole
Il futuro. L’AD di Leonardo, Roberto Cingolani, ha presentato il nuovo piano industriale 2024-2028 che prevede una crescita degli ordini, della redditività e della digitalizzazione, oltre a risparmi e acquisizioni per rafforzare la presenza internazionale. Cingolani sottolinea l’importanza di una difesa comune europea, di strategie comuni nel settore della sicurezza e il bisogno di adeguare le regole dell’antitrust alle esigenze di sicurezza, puntando su tecnologie come la cyber security, mentre Leonardo distribuirà un dividendo raddoppiato per l’esercizio 2023.
Su AnalisiDifesa.it
Unire le forze. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha evidenziato la necessità di formare grandi coalizioni industriali in Europa per rafforzare la difesa militare, superando i limiti dell’Antitrust per competere a livello globale. Nella presentazione del piano industriale 2024-2028, ha sottolineato l’importanza di alleanze nel settore della difesa per raggiungere obiettivi ambiziosi, come ordini per 105 miliardi e ricavi per 95 miliardi, nonostante non ci siano conferme su acquisizioni imminenti come Iveco Defence.
Su Il Foglio.it
Torino. L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha rivelato un piano espansivo che include investimenti nel settore spaziale e sviluppo degli aeromobili “green”, confermando l’impegno verso lo stabilimento di Torino e prevedendo importanti acquisizioni insieme a Thales Alenia Space. Leonardo sta anche innovando con nuove tecnologie di superfici alari per ridurre il consumo di carburante e collabora con il Politecnico per il progetto della Città dell’aerospazio, mirando a rafforzare l’industria aerospaziale in regione.
Claudia Luise sulla Stampa
Emissioni zero. Fincantieri mira a produrre la prima nave a emissioni zero entro il 2035, affrontando le sfide della sostenibilità come la disponibilità del metanolo, mentre punta a un fatturato di 8 miliardi di euro; l’AD Pierroberto Folgiero evidenzia l’importanza di accelerare l’alleanza con Leonardo per cogliere opportunità nel mercato della difesa e spinge per innovazione e modernizzazione nel settore navale. Durante la Clia Cruise Week, ha sottolineato l’obiettivo di decarbonizzazione e l’acquisizione di Wass come parte di una strategia di crescita anche nei mercati del Medio Oriente e Sud-Est asiatico.
Simone Gallotti sul Secolo XIX
Avio oltre le stime. Avio Spa, azienda attiva nel settore aerospaziale, ha approvato un dividendo di 0,24 euro per azione grazie a risultati finanziari positivi, tra cui un aumento dell’utile netto da 1,3 a 6,6 milioni di euro e un portafoglio ordini a fine 2023 di 1.359 milioni, in crescita del 34% rispetto all’anno precedente. Nonostante un calo del 5,2% nei ricavi netti consolidati, la società propone un dividendo per la prima volta dal maggio 2022, sostenuta da un bilancio che mostra un Ebitda rettificato leggermente in aumento e una posizione di cassa netta migliorata.
Sul Sole
Boeing. Boeing sta rivedendo i criteri di incentivazione per i propri dipendenti, spostando il focus dai risultati finanziari alla sicurezza e qualità della produzione. Questo cambio di strategia segue le gravi carenze di qualità riscontrate dalla FAA nei controlli sul 737 Max e le pressioni legali e delle compagnie aeree, che stanno subendo ritardi nelle consegne e pianificando riduzioni di capacità e assunzioni per il 2024.
Mara Monti sul Sole
Digitale per Africa e Ue. L’alta formazione digitale è considerata essenziale per affrontare le sfide future in Africa e nella cooperazione con l’UE, specialmente nel contesto di un’aspettativa di crescita demografica significativa sul continente africano. Durante un evento a Roma, esperti e autorità hanno sottolineato l’importanza di esportare le best practices europee in materia di formazione digitale per sviluppare competenze, promuovere inclusione sociale e regolare i flussi migratori. «L’esportazione delle migliori pratiche europee nel settore dell’alta formazione digitale può contribuire a sviluppare le competenze professionali per migliorare le prospettive di vitae regolarizzare i flussi migratori», ha dichiarato Luciano Violante, presidente di Multiversity.
Claudio Tucci sul Sole
Avvocati. Il ruolo del general counsel, ovvero l’avvocato d’azienda, sta subendo una trasformazione significativa a causa dell’innovazione, della digitalizzazione e degli standard Environmental, Social, and Governance (ESG), richiedendo maggiore flessibilità e trasversalità. Durante il MF Italian Legal Summit, diversi esperti hanno discusso come si stia evolvendo questa professione. «Il ruolo del general counsel», ha spiegato Federico Bonaiuto, general counsel di Leonardo, «ha avuto un’evoluzione importante che lo ha portato a essere una figura di pieno supporto al business aziendale cercando contestualmente di assecondare gli obiettivi delle società».
Rossella Savojardo su Mf
Biologia. Leonardo, con sede a Campi Bisenzio a Firenze, leader mondiale nel settore aerospaziale, difesa e sicurezza, fa leva sulla bio-inspired sensored technology per creare dispositivi avanzati quali sensori neuromorfici e metalenti che contribuiscono allo sviluppo di una filiera tecnologica sostenibile su scala nazionale ed europea. La società sfrutta i suoi laboratori e stabilimenti in Toscana per promuovere la ricerca in tecnologie disruptive e il progresso tecnologico nel settore aerospaziale, mettendo in primo piano l’innovazione e la digitalizzazione.
Su Wired
SCENARI E GEOPOLITICA
L’Europa vari un maxi piano. Corrado Passera, ex ministro e banchiere, propone un massiccio piano d’investimenti per l’Europa, finanziato tramite Eurobond, per affrontare sfide come la transizione energetica e digitale, la difesa e l’invecchiamento della popolazione. Questi investimenti “federali” mirano ad aumentare la competitività europea contro Stati Uniti e Cina e potrebbero essere amministrati da una task force dedicata, con un forte aumento della produttività per rispondere al declino demografico.
Alessandro Graziani sul Sole
Radio e Tv. Tornano le minacce nucleari del presidente russo Vladimir Putin e le discusse parole di Papa Francesco su guerra e Ucraina con ospite Marco Minniti, Presidente Fondazione Med Or.
A L’Aria che tira su La7
Cinque miliardi dall’Ue per l’Ucraina. La UE ha deliberato un ulteriore aiuto di 5 miliardi di euro per l’Ucraina per il 2024, con l’Italia in prima linea nel compromesso raggiunto, favorendo flessibilità nell’acquisto di equipaggiamenti militari anche al di fuori dell’UE per sostenere con prontezza Kiev. Nonostante ciò, al Parlamento Europeo è stata respinta una mozione contro l’incremento di fondi per la militarizzazione, evidenziando discrepanze all’interno del campo politico riguardo al sostegno attraverso forniture militari all’Ucraina.
Salvatore Cannavò sul Fatto
Armi a Israele dopo il 7 ottobre. Nonostante le affermazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sullo stop alle esportazioni di armi a Israele dopo il 7 ottobre, dati Istat rivelano che l’Italia ha continuato a inviare armamenti durante il conflitto a Gaza, con un incremento significativo in dicembre. Il Ministero degli Esteri sostiene che si tratti di residui di contratti preesistenti, mentre emergono discrepanze nelle classificazioni delle armi inviate, alcune delle quali potenzialmente utilizzabili anche in contesti di guerriglia. A colpire, fa notare Giorgio Beretta, dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal) è che “nella categoria merceologica ‘Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi’ da ottobre a dicembre 2023 risultano esportati a Israele 8.795.408 di euro da Varese, dove si trova Alenia Aermacchi del gruppo Leonardo, che produce i 30 aerei addestratori militari M-346, selezionati dal ministero della Difesa di Israele afebbraio 2012 e acquistati ed esportati per addestrare i piloti della Israeli Air Force che bombardano Gaza”.
Alessia Grossi sul Fatto
Italia e Francia insieme. “Sono passati due anni da quando Mosca ha attaccato Kiev – spiega marco Minniti, presidente della Fondazione Med-Or -. Nessuno pensava che tale guerra sarebbe durata così tanto. Poi si è aggiunta quella tra Israele e I.Iamäs. Come se non bastasse, gli Stati Uniti si apprestano ad affrontare un delicato momento di transizione. Le presidenziali americane segneranno una nuova fase storica dei rapporti tra Washington e il resto del mondo, a prescindere da chi verrà eletto. Se vincerà Joe Biden il cambiamento sarà più lento, se avrà la meglio Donald Trump sarà più traumatico. A ogni modo il prossimo presidente dovrà gestire il crescente desiderio dei connazionali di anteporre in maniera assoluta il proprio paese al pianeta (America first). Tutto ciò rende più che mai il Mediterraneo un teatro cruciale per gli equilibri geopolitici globali”.
Intervista a Marco Minniti su Limes
Periodo d’oro. Il settore della difesa e dell’aerospazio sta vivendo un periodo di forte crescita, trainato dall’aumento della spesa militare dei Paesi Nato e dall’aspirazione dell’Europa a maggiore indipendenza dagli USA, portando aziende come Leonardo a ottenere significativi nuovi ordini. Tuttavia, Boeing risente degli episodi che mettono in dubbio gli standard di sicurezza, contrastando le performance positive del settore che ha suscitato interesse anche nel mercato degli investimenti, con la creazione di fondi passivi come il Vaneck defense che si focalizza su aziende del comparto Difesa.
Gianluca Baldini su La Verità
Armi atomiche. Gli F-35A, nuovi cacciabombardieri che stanno sostituendo i Tornado presso il 6° Stormo di Ghedi, sono stati certificati dalla Jpo americana per l’impiego delle bombe atomiche B61-12, con ricadute nell’ambito della Nato dato che queste armi sono destinate anche a basi in Germania, Belgio, Gran Bretagna e Italia. Attualmente, al 6° Stormo sono stati consegnati 7 F-35 e se ne prevedono almeno 30 in totale; nonostante ciò, passeranno anni prima che l’Italia sostituisca completamente i Tornado, ma la nuova certificazione offre al paese una capacità potenziale di deterrenza o attacco nucleare per i decenni a venire.
Valentino Rodolfi su Brescia Oggi
Mar Rosso. La nave cacciatorpediniere italiana Caio Duilio, pattugliando le acque davanti alle coste dello Yemen, ha identificato e ingaggiato due droni presumibilmente Houthi che volavano su una rotta in avvicinamento, non rispondendo agli avvisi radio di identificazione. La minaccia è stata neutralizzata dal sistema di difesa della Duilio, la cui azione rientra nel contesto di tensioni regionali e nel controllo dell’importante via di trasporto marittimo dello stretto di Bab el Mandeb, messo a rischio dagli attacchi a cargo per pressioni economiche contro il sostegno all’offensiva israeliana a Gaza.
Andrea Nicastro sul Corriere
ECONOMIA
Lavorare assieme. Al G7 di Verona, leader industriali e rappresentati del G7 hanno discusso sulla necessità di cooperazione internazionale per potenziare la competitività, con particolare attenzione alla regolazione armonizzata dell’intelligenza artificiale e all’inclusione di nuove economie. Emma Marcegaglia, presidente del G7, e il ministro Adolfo Urso hanno evidenziato l’importanza di una collaborazione pubblico-privata e l’engagement di paesi futuri protagonisti nell’economia globale, come l’Africa, negli sforzi verso una crescita condivisa e tecnologie digitali accessibili.
Nicoletta Picchio sul Sole
Intese su chip e Africa. Il G7 italiano a Verona e Trento si concentra sul rafforzamento della cooperazione nella filiera dei microchip e sullo sviluppo tecnologico dei Paesi africani, oltre a spingere per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nel sistema industriale. I negoziati tra gli sherpa dei paesi membri definiranno la concretezza delle intese nel documento finale del summit, che mira a coordinare le politiche di investimento e a consolidare le posizioni internazionali, tra cui quelle dell’Italia.
Filippo Santelli su Repubblica
IA: prima legge al mondo. Il Parlamento europeo ha approvato una pionieristica legge sull’intelligenza artificiale (AI), che punta a diventare uno standard globale e posiziona l’UE come riferimento nella regolamentazione dell’economia digitale. La nuova normativa impone requisiti e obblighi chiari sugli usi dell’AI, limita i sistemi di identificazione biometrica da parte delle forze dell’ordine e introduce misure contro i deepfake e l’abuso delle fragilità degli utenti, con meccanismi per presentare reclami e ottenere spiegazioni pertinenti.
Francesca Basso sul Corriere
Codice IA. Il Parlamento europeo ha approvato una legislazione sull’intelligenza artificiale che impone obblighi e divieti per tutelare i diritti e la democrazia, oltre al “Media Freedom Act” per la libertà dei media, con il sostegno di alcuni eurodeputati italiani e l’astensione di altri. Il nuovo regolamento limita l’uso del riconoscimento facciale e delle emozioni, vieta il “social scoring” e la “polizia predittiva”, prevedendo eccezioni controllate per la sicurezza pubblica e sanzioni per i trasgressori
Marco Bresolin sulla Stampa
Reazioni positive. L’AI Act europeo introduce regolamentazioni che proteggono i cittadini dagli utilizzi dannosi dell’intelligenza artificiale, imponendo tempi ristretti per la conformità delle imprese. Mentre alcuni vedono nel provvedimento un riconoscimento di sicurezza e una promozione di AI etica, altri esprimono preoccupazioni per le sanzioni severe e la mancanza di regolamenti in aree critiche, evidenziando la necessità di maggiori investimenti in ricerca e innovazione per l’Italia.
Paola Ottolina sul Corriere
Poche regole ma uguali in tutto il mondo. Il ministro tedesco Volker Wissing sostiene che l’intelligenza artificiale (IA) porterà miglioramenti significativi nelle vite e nell’economia, e per mantenere la competitività europea è essenziale promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di IA in Europa, gestendo saggiamente i rischi senza temere la perdita di posti di lavoro. Nel contesto del G7, Wissing punta a regole internazionali uniformi per l’IA a livello globale, spingendo per meno regolamentazioni vincolanti e più autoregolamentazione, al fine di stabilire uno standard globale per un’IA affidabile e facilitare la crescita dell’economia digitale europea.
Isabella Bufacchi sul Sole
Privatizzare Enel. Il costituzionalista Sabino Cassese ha indicato la possibilità di una completa privatizzazione di Enel, a seguito della separazione della rete e delle riforme normative che rendono non più necessario per lo Stato detenere partecipazioni, nonostante il rischio che una coalizione di azionisti possa ridurre il controllo statale. Durante un evento alla Spes Academy, Cassese ha anche discusso le sfide dell’Italia nella transizione politica e nelle problematiche socio-economiche, facendo notare sia aspetti positivi come la ricchezza privata e l’aspettativa di vita, sia criticità come il debito pubblico e la fragilità della partecipazione politica.
Carlo Marroni sul Sole
Tim, rischio incursioni estere. Telecom Italia sta attraversando un periodo di difficoltà in Borsa, con azioni valutate a 0,21 euro, aprendo la possibilità a speculazioni su possibili incursioni estere come quella di Iliad. Dopo un’ulteriore seduta senza segni di ripresa, il debito del gruppo superiore alle previsioni espone TIM al rischio di smembramento, mentre si ipotizza la vendita di asset come la quota in Tim Brasil per azzerare il debito, nonostante il valore di questa superi il valore di capitalizzazione di TIM.
Antonella Olivieri sul Sole
POLITICA ITALIA
Stop al ponte. Il progetto del Ponte sullo Stretto promosso da Matteo Salvini è stato rallentato a causa di 68 rilievi scientifici evidenziati dal comitato scientifico, tra cui la mancanza di test su venti e sisma, rendendo improbabile l’apertura del cantiere entro l’estate.
Antonio Fraschilla su Repubblica
Un’altra incompiuta. Matteo Salvini affronta il contraccolpo politico di un ritardo nella costruzione del Ponte sullo Stretto, opera centrale nella sua strategia elettorale, mentre la Lega subisce cali di consenso e tensioni interne, con i dissidenti che criticano la direzione centralista e “pontista” del partito. I consensi in calo e i sospetti di alleanze tra Meloni e Tajani aumentano la pressione sul leader leghista, che rischia una debacle elettorale e internazionale, dopo aver dovuto già rinunciare a Flat tax e Quota 100 in passato.
Emanuele Lauria su Repubblica
Evasione.* Nel 2023, il governo italiano ha registrato un anno record nella lotta all’evasione fiscale recuperando 24,7 miliardi di euro, secondo Giorgia Meloni, attribuendo il merito all’Agenzia delle Entrate e alle nuove norme imposte dal governo. Tuttavia, gran parte di questo incasso proviene da meccanismi precedenti come la compliance e la rottamazione quater, mentre le nuove misure adottate dall’attuale governo rischiano di ridurre il gettito fiscale a lungo termine.
Giuseppe Colombo su Repubblica
Una riforma per i contribuenti onesti.* Il governo italiano ha presentato una riforma fiscale mirata a ridurre il carico fiscale nella fascia di reddito tra 35.000 e 55.000 euro, finanziando le misure con una riscossione più efficiente e una diminuzione del tax gap. Durante un convegno a Montecitorio, guidato dal premier Giorgia Meloni e altri esponenti del governo, è stata sottolineata l’importanza della semplicità e certezza del sistema fiscale, con un’impostazione che mira a sostegno dei contribuenti onesti e alla lotta contro l’evasione fiscale.
Fabrizio de Feo sul Giornale
Occupazione su. Nel 2023, l’Italia ha registrato un aumento dell’occupazione del 2,1%, con 481.000 lavoratori in più rispetto all’anno precedente, portando il tasso di disoccupazione al 7,7%; secondo l’Istat, vi è una marcata differenza geografica, con il Sud che ha un tasso di disoccupazione triplo rispetto al Nord. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, sottolinea la crescita soprattutto dei contratti a tempo indeterminato e la necessità di affrontare le criticità come il disallineamento tra competenze richieste dalle imprese e qualifiche dei lavoratori.
Andrea Ducci sul Corriere
Stop alla Lega. La Lega ha ritirato un emendamento che avrebbe eliminato il ballottaggio nei grandi comuni se un candidato avesse ottenuto il 40% dei voti, dopo le tensioni nella maggioranza e le critiche dell’opposizione che lo ha definito uno sfregio alle regole democratiche. Un altro loro emendamento, che proponeva il terzo mandato per i presidenti di regione, è stato bocciato dal Senato, incontrando l’opposizione sia interna che esterna al partito.
Marco Cremonesi sul Corriere
Vecchio pallino. La Lega ha ritirato il suo emendamento per eliminare i ballottaggi nelle grandi città se un candidato raggiunge il 40% dei voti, principalmente perché avrebbe indebolito la propria posizione nelle imminenti elezioni a Firenze, dove un ballottaggio potrebbe favorire il centrodestra. Nel frattempo, cresce la tensione all’interno della maggioranza, manifestata in disaccordi sui dettagli della legge elettorale e su altri cambiamenti normativi, come la riduzione delle firme necessarie per presentare liste alle Europee, che potrebbe favorire movimenti concorrenti alla Lega.
Marco Cremonesi sul Corriere
La strada è giusta. Nicola Zingaretti, ex segretario del Partito Democratico, sostiene la necessità di un’alleanza politica e sociale unitaria per competere efficacemente contro la destra, sottolineando che solo la collaborazione tra le diverse forze politiche può offrire un’alternativa credibile. Inoltre, ribadisce l’importanza dell’impegno costante sulla questione di genere e l’urgenza di ascoltare i bisogni degli elettori per riconquistare la speranza e l’interesse verso il conflitto democratico.
Maria Teresa Meli sul Corriere
In Basilicata il modello Sardegna.* L’oculista Domenico Lacerenza è stato selezionato come candidato unitario da Pd e M5S per la presidenza della Regione Basilicata, grazie al sostegno di più forze politiche e nonostante l’esclusione di Azione, che accusa Giuseppe Conte di aver posto un veto sulla loro inclusione. La coalizione, che comprende anche i Verdi-Sinistra e +Europa, ha trovato accordo evitando una spaccatura, mentre Carlo Calenda si è dissociato, alludendo a futures implicazioni politiche a livello nazionale.
Niccolò Carratelli sulla Stampa
Meloni e Nordio ai ferri corti. I rapporti tra la Premier Giorgia Meloni e il Ministro della Giustizia Carlo Nordio restano tesi e gelidi dopo una riunione a Palazzo Chigi; si discute delle riforme, in particolare sulla separazione delle carriere, ma Nordio è criticato per aver espresso pubblicamente il suo malcontento riguardo alla mancata attenzione finanziaria al ministero da parte del governo. Nonostante alcune dichiarazioni concilianti da parte di Nordio, l’opposizione coglie l’occasione per attaccare la gestione del governo Meloni, sostenendo che la Giustizia sia considerata un ministero di “serie B”, mentre una fonte vicina a Meloni suggerisce cautela su come si svilupperà la situazione.
Francesco Grignetti sulla Stampa
Mattarella. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha ospitato al Quirinale dodici influencer per discutere della Costituzione e incoraggiarne la diffusione e la difesa tramite i social media, in risposta ai tentativi di modificare i principi fondamentali da parte della politica corrente. Mattarella enfatizza l’importanza del voto e della partecipazione democratica, incoraggia la giovane generazione a esercitare i propri diritti e doveri civici, e discute il ruolo che la cultura digitale può giocare nel mantenere viva la democrazia.
Concetto Vecchio su Repubblica
POLITICA MONDO
Minaccia atomica. Vladimir Putin, alla vigilia delle elezioni presidenziali russe nelle quali gareggia senza rivali, avverte Stati Uniti e Unione Europea che la Russia è tecnicamente e militarmente pronta a una guerra nucleare, definendo le armi nucleari come qualcosa che esiste per essere utilizzato in difesa della sovranità russa. Il leader russo rinnova la minaccia nucleare nel contesto di una riaffermazione di potenza nazionale, mentre la comunità internazionale, inclusi Stati Uniti e Ucraina, respinge la retorica, considerandola un bluff intimidatorio nel quadro della crisi ucraina.
Rosalba Castelletti su Repubblica
Minaccia nucleare. Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è pronta per una guerra nucleare e ha minacciato l’Occidente mentre le sue forze avanzano in Ucraina, affermando che le forze nucleari russe sono in “costante allerta” e che potrebbe riprendere i test nucleari. Putin ha suggerito l’uso di armi nucleari tattiche come risposta a minacce contro la Russia, ma ha optato per sospenderne la menzione pubblica e si è concentrato su manovre come l’interruzione del trattato New Start e la denuncia del Comprehensive Nuclear-Test-Ban treaty per esercitare pressione politica, avvertendo che la Russia potrebbe riprendere i test nucleari se gli Stati Uniti facessero altrettanto.
Max Seddom sul Financial Times
Colpite tre raffinerie russe. Droni ucraini hanno colpito tre raffinerie russe durante una serie di attacchi notturni, parte di operazioni per indebolire l’economia russa, mentre la difesa anti-aerea russa ha intercettato 58 di questi droni in varie regioni. Nel contesto di crescente tensione, Putin dichiara di essere tecnico-militarmente pronto per una guerra nucleare, ma esclude l’intento di usarla se non minacciati, mentre l’Occidente e la UE proseguono nella loro strategia di supporto all’Ucraina con un nuovo accordo finanziario per le forniture di armamenti.
Sul Sole
Khodorkovsky. L’ex oligarca russo e dissidente Mikhail Khodorkovsky critica Vladimir Putin per la manipolazione delle elezioni in Russia e per l’influenza esercitata in Italia attraverso agenti al soldo del Cremlino, sottolineando l’importanza di non riconoscere il risultato delle votazioni e sostenere l’Ucraina contro le politiche aggressive russe. Khodorkovsky mette in guardia sul rischio dell’uso di armi nucleari da parte di Putin e sull’importanza di un sostegno unito dell’Occidente all’Ucraina nonché di accogliere e incoraggiare la diaspora russa, prevedendo una lunga Guerra Fredda qualora la situazione attuale continui.
Antonello Guerrera su Repubblica
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