Rassegna stampa 29 maggio

SISTEMA DIFESA

Uniti per l’Europa. Al castello di Meseberg, vicino a Berlino, i due leader hanno presentato la loro agenda per migliorare la competitività dell’Europa, cercando di avvicinare le posizioni di Francia e Germania. In particolare Emmanuel idacron e Olaf Scholz hanno chiesto la creazione di un “prodotto di risparmio europeo” per portare avanti la questione dell’unione dei mercati dei capitali. Hanno anche chiesto un “tech deal” europeo. Permangono tuttavia forti divergenze su come finanziare l’“ondata di investimenti” necessaria per la transizione ecologica e digitale, secondo Emmanuel Macron.
Emmanuel Grasland su Echos

Sostegno all’Ucraina. Mentre a Bruxelles ieri continuava lo stallo tra i Paesi Ue sullo sblocco dei 6,6 miliardi di aiuti militari presi in ostaggio dall’Ungheria, sull’ipotesi di togliere le limitazioni all’uso delle armi fornite dagli europei per colpire obiettivi in Russia e di inviare istruttori militari in Ucraina, a Berlino il cancelliere tedesco Scholz, in conferenza stampa con il presidente francese Macron, spiegava che «la priorità più alta è il forte sostegno all’Ucraina» e che è necessario portarlo a «un nuovo livello», dando all’Ucraina l’accesso a «risorse finanziarie aggiuntive».
Francesca Basso su Corriere della Sera

Vogliono accecare i nostri sistemi. Dietro le parole di fuoco di Vladimir Putin si nasconde una vera preoccupazione, di carattere strategico militare. Ed è legata all’ultimo raid in profondità condotta dagli ucraini con l’uso di droni a lunga gittata, a 1.800 km dal fronte, nella regione di Orenburg. E cioè che Kiev, con l’autorizzazione della Nato, possa colpire «oltre l’orizzonte Voronez», nel cuore della Russia, dove ci sono le grandi infrastrutture radar dell’early warning, compresi i sistemi di allarme rapido Sprn.
Giuseppe Agliastro su Stampa

F16 a Kiev. Il Belgio ha donato 30 aerei da combattimento F-16 all’Ucraina e spera di consegnare le prime unità entro la fine di quest’anno. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, in visita ieri in Belgio, ha detto che attende con il massimo interesse questo tipo di armi e che quindi la priorità è concentrarsi sull’addestramento dei piloti che le maneggeranno, poiché l’esercito ucraino non ha esperienza in questo tipo di tecnologia occidentale. Nel suo incontro con il primo ministro belga Alexander de Croo, Zelenskyj ha anche chiesto che i suoi militari siano autorizzati a utilizzare le armi che ricevono dai paesi europei per attaccare il territorio russo, cosa che finora non è stata consentita. L’impegno del Belgio, un Paese piccolo rispetto ai grandi membri dell’Unione Europea, può essere considerato notevole. Secondo l’accordo firmato Zelenskyj e De Croo, quest’anno consegneranno “almeno” quasi un miliardo di euro (977) e, se necessario, la collaborazione proseguirà nel prossimo decennio.
Enrique Serbeto su Abc

Finanziare la difesa ucraina. L’elezione del nuovo Parlamento a giugno da parte degli europei è considerata da Manfred Weber una votazione importante anche per la politica di difesa europea. “Siamo di fronte a una decisione su come garantire la sicurezza e la prosperità in Europa”, ha detto il politico conservatore all’Handelsblatt. Uno dei motivi è che le garanzie di sicurezza degli Stati Uniti potrebbero venire meno: “330 milioni di americani non rimarranno permanentemente “Difendere 440 milioni di europei”, ha affermato Weber. La richiesta degli Stati Uniti che l’Europa finanzi la propria difesa è assolutamente legittima. Secondo quanto riferito, la Commissione UE deciderà presto nuove tariffe, ad esempio su alcune marche di auto elettriche. Weber ora sostiene l’autorità di Ursula von der Leyen: “Il declino della tecnologia fotovoltaica è il miglior esempio di ciò che accade se non agiamo”.
Sebastian Matthes su Handelsblatt

Serve un’idea di Difesa. L’esperto di geopolitica e strategia militare Alessandro Politi, che guida da 12 anni la Nato Defense College Foundation: «L’Europa e l’Italia devono prendere atto che la guerra è alle porte e iniziare a ragionare di difesa in termini concreti: serve un modello europeo comune e una pianificazione degli investimenti in sistemi d’arma compatibili tra loro».
Aldo Torchiaro su Riformista

Direzione armi. Più incarichi, ruoli diversi con lo sguardo alla comunicazione e la nascita della direzione armamenti, vecchio pallino di Guido Crosetto, che voleva una figura preposta alla gestione dei programmi di acquisizioni di sistemi d’arma. Il ministero della Difesa diventa sempre più a immagine e somiglianza del big di Fratelli d’Italia, che già da mesi stava valutando il ridisegno delle funzioni interne al suo dicastero.
Stefano Iannacone su Domani

Contratto in Giappone. Aero Asahi Corporation, una delle aziende leader in Giappone nella fornitura di servizi di aviazione generale, introdurrà un elicottero AW169 con una configurazione Agusta dedicata, diventando il primo operatore giapponese a utilizzare un elicottero Leonardo dotato di esclusivo allestimento Vip.
su Secolo XIX

Titolo su. La situazione tecnica di Leonardo rimane costruttiva. Il titolo, confermando la tendenza positiva, ha compiuto un nuovo balzo in avanti e si è portato a ridosso dell’importante barriera dei 24 euro. Il breakout di quest’ultimo livello aprirà ulteriori spazi di crescita, con un primo target in area 24,44-24,48 e un secondo a ridosso di quota 24,75. Difficile per ora ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza: un’eventuale correzione troverà infatti un primo supporto in area 22,65-22,50 e un secondo sostegno a quota 22-21,90 euro. Da un punto di vista grafico solo una chiusura giornaliera inferiore ai 21 euro potrebbe fornire un segnale negativo e innescare una rapida flessione che potrebbe spingere i prezzi verso il successivo supporto statico in area 20-19,80 euro.
su Mf

Tg5. Spazio. Lanciato il satellite EarthCare, aiuterà a capire il clima che cambia. Hanno collaborato Esa, Jaxa, Asi e Leonardo.
su CANALE 5

EearthCare per Esa. Exprivia la multinazionale di Molfetta elaborerà le informazioni contro il climate change. Secondo gli scienziati dell’Asi – che ha affiancato Leonardo nella realizzazione di alcuni sensori a bordo di EarthCare – le nuvole svolgono un ruolo chiave nel sistema climatico terrestre, riflettendo la luce solare nello spazio – «noto come effetto albedo» – e intrappolando il calore irradiato dalla superficie terrestre, che è parte dell’effetto-serra.
Cenzio R Zanni su epubblica Bari

Eurofighter. Gli aerei da combattimento multiruolo Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare Italiana torneranno a operare sulla Polonia dal 13 febbraio 2024. Le macchine sono di stanza presso la 22° base aerea tattica dell’aeroporto di Malbork, dove hanno sostituito gli F-35A del contingente italiano.
su net.pl

Aereo sospetto si alzano i caccia. Missione sui veivoli dell’Aeronautica Militare del 4° Stormo decollati dalla base di Grosseto. Il piano «scramble» che garantisce la sicurezza: i piloti militari hanno una preparazione specifica per questo tipo di interventi.
Luca Mantiglioni su Nazione

Vega C. Si avvicina il ritorno al volo di Vega C. Avio ha concluso il test sul motore a propellente solido Zefiro-40, il secondo stadio del suo razzo spaziale. Il lancio di Vega C era fallito nel dicembre 2022 ma ora il problema sembra risolto: ieri la società spaziale di cui Leonardo è il primo azionista col 29,6% ha testato con successo la nuova versione di Zefiro. «L’analisi iniziale post-test indica che la nuova progettazione dell’ugello ha funzionato come previsto durante i 94 secondi di test programmati», si legge in una nota. Una seconda prova di accensione sarà condotta dopo l’estate e in caso di nuovo esito positivo Avio dovrebbe essere in grado di rispettare le sue previsioni. «Siamo soddisfatti del test al motore», commenta il ceo Giulio Ranzo. «Saremo pronti a lanciare Vega a settembre e Vega C a dicembre». Ieri il titolo Avio ha chiuso a 11,82 euro, +0,34%.
Luca Carrello su Mf

Atos. L’avventura di Stéphane Richard nell’investment banking sarà di breve durata? Dopo aver lasciato Orange nel maggio 2022, l’ex CEO dell’operatore di telecomunicazioni è entrato in Perella Weinberg Partners. Ma il suo ritorno potrebbe avvenire nel settore digitale.
Lucas Mediavilla su Figaro

Aura Aero con Airbus. Il costruttore di aeromobili Aura Aero, con sede a Tolosa, ha firmato un accordo con Airbus Protect, la filiale del colosso europeo che si occupa della gestione dei rischi informatici. Si tratta di un ulteriore passo avanti nel processo di certificazione dell’ERA, il suo jet regionale ibrido da 19 posti, che entrerà in servizio a partire dal 2028.
Florine Galéron su Tribune

Neo Space Group. Lunedì 27 maggio il Fondo d’investimento pubblico dell’Arabia Saudita ha annunciato il lancio di Neo Space Group, il suo primo investimento nell’industria spaziale. Secondo il comunicato stampa, la società fornirà “soluzioni satellitari e spaziali innovative” e “investirà in localizzazione, tecnologia, start-up e conoscenza”.
su Monde

Droni lettoni. Le forze armate nazionali lettoni svilupperanno la propria capacità tecnologica dei droni investendo 20 milioni di euro, ha annunciato il ministro della Difesa Andris Spruds. «Vista l’importanza dei droni nella guerra», ha sostenuto, «e guidati dall’esperienza dell’Ucraina, possiamo annunciare il lancio della Drone Capability Initiative quest’anno».
Maicol Mercuriali su Italia Oggi

Autobus. Torna in campo la cordata bolognese per l’acquisizione di Industria italiana autobus. Entro lunedì al ministero delle Imprese arriverà la proposta vincolante degli imprenditori Valerio Gruppioni, Maurizio Marchesini, Maurizio Stirpe e Nicola Benedetto, dopo alcune integrazioni a quella presentata a marzo. È quanto emerge dall’incontro convocato oggi a Roma al Mimit dal ministro Adolfo Urso, per verificare l’altra offerta, oltre a quella di Seri Industrial in vista della cessione da parte di Leonardo e Invitalia.
su Sole 24 Ore

Stirpe concreto. È concreta la seconda manifestazione di interesse per l’ingresso nel capitale sociale della Industria Italiana Autobus. Al termine di un confronto tenutosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la cordata formata da Maurizio Stirpe, Valerio Gruppioni, Maurizio Marchesini e Nicola Benedetto si è impegnata a presentare una proposta vincolante sul tavolo del Ministro Adolfo Urso entro la giornata di lunedì 3 giugno. Al confronto romano erano presenti anche gli assessori allo sviluppo economico dell’Emilia Romagna Vincenzo Colla e della Campania Anton io Marchiello, oltre ai vertici di Invitalia e Leonardo che gestiscono ancora la maggioranza della Industria Italiana Autobus.
Michele Leo su Mattino Avellino

Ex Breda. Non è detta l’ultima parola sul futuro di Industria italiana autobus. Ieri a Roma si è tenuto un primo incontro con il ministro delle Imprese Adolfo Urso e gli assessori allo Sviluppo economico di Emilia-Romagna e Campania sull’offerta alternativa a quella di Seri Industrial per l’acquisto delle quote di Leonardo e Invitalia dell’ultima azienda italiana produttrice di autobus.
Resto del Carlino

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Industria 5.0 pronta per giugno. Entro giugno verrà attuato il piano Transizione 5.0, finanziato con 6,3 miliardi del Pnrr. Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, al termine dell’incontro al ministero con il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, conferma che il decreto attuativo è in fase di trasmissione agli altri ministeri interessati. «Abbiamo dialogato con la Ue per ammettere anche i comparti ad alto consumo di energia. E questo ha allungato i tempi».
Carmine Fotina su Sole 24 Ore

In Italia l’energia costa il doppio che nella Ue. Il decreto Agricoltura «limita l’uso del suolo agricolo per l’istallazione dei pannelli fotovoltaici» e questo impatta «negativamente sulla produzione di energia rinnovabile necessaria a soddisfare gli obiettivi di decarbonizzazione competitiva delle imprese industriali», ha spiegato Aurelio Regina, delegato di Confindustria per l’energia, in audizione presso la commissione industria del Senato per la conversione del decreto.
Laura Serafini su Sole 24 Ore

Svolta Urso-Stellantis. Il ministro dopo mesi di polemiche: “Il clima adesso è cambiato, positivi i progetti dell’azienda”. Faccia a faccia con Orsini sui piani per il manifatturiero. In arrivo i decreti per Industria 5.0.
Paolo Baroni su Stampa

Benetton volta pagina. Per Luciano Benetton è stato l’ultimo consiglio da presidente. Dall’assemblea del 18 giugno nascerà un nuovo cda che segnerà la discontinuità rispetto al passato, con un passo indietro della dinastia dalla gestione operativa.
Daniela Polizzi su Corriere della Sera

Il gioco del cerino. Dopo quasi 6 mesi di duri scontri con Lufthansa, che vorrebbe comprare il 41% di Ita Airways, di colpo la Commissione Ue è più conciliante. La sensazione è che Vestager, politica di lungo corso, commissaria Ue da dieci anni ed ex ministro dell’Economia in Danimarca, stia cercando di lasciare il cerino nelle mani di Lufthansa.
Aldo Fontanarosa su Repubblica

Calano gli utili. Trasporto aereo, nel 2024 la crescita dei profitti rallenta a 11,4 miliardi $. Secondo Moody’s l’aumento del fuel non è recuperabile da tariffe più elevate. Stop ai rincari dei biglietti: non aumenteranno del 20% come gli anni scorsi.
Mara Monti su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

L’Europa trema. Gli ultimi tabù europei sul sostegno militare all’Ucraina stanno cadendo. Ieri Zelensky era a Bruxelles per toccare con mano gli F-16 in dotazione all’esercito belga che saranno consegnati a Kiev entro la fine dell’anno. Intanto i ministri Ue della Difesa hanno discusso l’ipotesi di rimuovere le restrizioni all’utilizzo di armi sul territorio russo: «Alcuni Paesi hanno accettato di farlo». È il caso della Francia. Putin infuriato: «La Nato vuole il conflitto globale».
Marco Bresolin su Stampa

Un demente. Il presidente russo Vladimir Putin mette in guardia: consentire all’Ucraina di usare le armi occidentali per colpire Mosca avrà «gravi conseguenze». E attacca il segretario della Nato, Stoltenberg: «Lo ricordo quando non soffriva di demenza».
Rosalba Castelletti su Repubblica

Israele non si ferma. I carrarmati dell’esercito israeliano nel cuore di Rafah: le truppe stanno cercando di arrivare al Mediterraneo. II portavoce delle forze armate nega che il raid dell’altra notte possa aver provocato la strage nel campo profughi. “La strage colpa di un deposito d’armi”. Norvegia, Spagna e Irlanda riconoscono la Palestina.
Davide Frattini su Corriere della Sera

L’Onu condanna l’attacco. Gli Usa difendono Israele, almeno in attesa di conoscere i risultati dell’inchiesta sul raid a Rafah, mentre l’Onu condanna l’attacco che ha fatto vittime civili. Il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, ha detto che il premier Netanyahu non ha violato la linea rossa tracciata dal presidente Biden, perché non ha ancora lanciato un’offensiva di terra totale nella città meridionale di Gaza, come aveva fatto al Nord.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Madrid e Dublino riconoscono la Palestina. Per il ministro degli Esteri, Israel Katz, questa decisione è «istigazione all’assassinio del popolo ebraico». Ma all’interno dell’Ue sta montando sempre più la frustrazione nei confronti del governo di Benjamin Netanyahu per i raid su Rafah che vanno nella direzione opposta alla richiesta della Corte Internazionale di Giustizia.
Marco Bresolin su Stampa

Scholz liquida Ursula. Il Cancelliere Scholz determinato a negare un secondo mandato a von der Leyen perché ha aperto troppo a destra. I cinquestelle cercano casa a Bruxelles, trattative per un gruppo con i rossobruni tedeschi e gli slovacchi di Fico.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Il Meloni pensiero. «Caivano, dal degrado a modello per l’Italia» – «Abbiamo spinto l’Europa a guardare al suo fronte Sud. Il destino del Sud non è vivere di sussidi e assistenzialismo, ma di lavoro e sviluppo – afferma la premier -. La nuova Coesione mette il Mezzogiorno nelle condizioni di competere ad armi pari».
Roberto Napoletano su Mattino

Meloni. La presidente del Consiglio si presenta così al governatore: “Sono quella stronza della Meloni”. Vendetta studiata con cura: Meloni aspettava da tempo di incontrare Vincenzo De Luca, il governatore che l’aveva insultata.
Francesco Olivo su Stampa

La carta Letta. Contatti frequenti tra la premier e l’ex segretario del Pd. Il Quirinale e il Tesoro sponsor di Daniele Franco commissario.
Ilario Lombardo su Stampa

Premierato. La maggioranza incassa l’approvazione da parte del Senato del primo articolo del premierato elettivo, che abroga il potere del Presidente della Repubblica di nominare i senatori a vita. Bagarre in aula. Il presidente La Russa irride Elena Cattaneo e la ministra Casellati, con un gestaccio, manda a quel paese Borghi (Iv).
Giovanna Vitale su Repubblica

Question time. Oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto risponderà durante il question time ai quesiti posti dal Movimento 5 Stelle, e nella fattispecie dal deputato Francesco Silvestri, in merito alla notizia secondo cui il governo italiano abbia mandato missili a lunga gittata nel conflitto ucraino-russo. Armi dunque di attacco e non di difesa.
Gianfranco Gazzanni su La Notizia

Il si del Colle. Si scrive disegno di legge Meloni-Nordio, si legge separazione delle carriere. Dopo anni e anni di dibattiti, il testo è stato portato all’attenzione del presidente della Repubblica e ora è pronto per andare in consiglio dei ministri. Le strade dei pm e quelle dei giudici si separano.
Stefano Zurlo su Giornale

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati