Robert Kennedy sale sul carro di Trump. La famiglia prende le distanze

“La decisione di Bobb yè un tradimento dei valori che nostro padre e la nostra famiglia hanno più a cuore. È una triste conclusione di una triste storia”, si legge  in una nota diffusa sdalla famiglia  immediatamente dopo l’annuncio. In serata la comparsa di Bob al fianco di Trump come special guest in un  comizio del tycoon a Glendale.

 

 

 

Alla fine Robert F. Kennedy junior ha mollato la corsa alla Casa Bianca come indipendente ed è saltato sul carro di Donald Trump. L’annuncio è arrivato oggi da Phoenix in Arizona, dove la pecora nera della celebre dinastia  ha sparato a zero contro il partito democratico americano, che  “è diventato -ha detto- il partito della guerra, della censura, della corruzione, del Big Pharma, della grande tecnologia e dei grandi soldi, allontanandosi in modo così drastico dai valori fondamentali con cui sono cresciuto”.  Kennedy ha raccontato anche che l’ex presidente gli ha proposto di “arruolarlo nella sua amministrazione”, in caso di vittoria alle urne il 5 novembre. E che l’offerta sarebbe arrivata in due incontri successi al tentato assassinio di luglio. Trump gli avrebbe suggerito di unire le forze, lavorando su questioni esistenziali “sulle quali c’è accordo”, lasciandolo libero di “dissentire pubblicamente e privatamente e furiosamente, se necessario, su questioni” su cui c‘è disaccordo.

Secondo la Cnn, Kennedy avrebbe chiesto  in un atto depositato in un tribunale della Pennsylvania di essere rimosso dalle schede elettorali nello Stato “come risultato dell’endorsement odierno” nei confronti dell’ex presidente. Un endorsment, che Trump, in campagna elettorale a Las Vegas, ha definito “una cosa grandiosa”, arrivata da una “persona eccezionale”.

Immediata la reazione arrivata da alcuni dei suoi fratelli, in particolare Kathleen Kennedy Townsend, Courtney, Kerry, Chris e Rory Kennedy. “La decisione di Bobby di sostenere Trump oggi è un tradimento dei valori che nostro padre e la nostra famiglia hanno più a cuore. È una triste conclusione di una triste storia”, hanno affermato in una nota diffusa immediatamente dopo l’annuncio di Robert. “Vogliamo un’America piena di speranza e legata da una visione condivisa di un futuro più luminoso, un futuro definito dalla libertà individuale, dalla promessa economica e dall’orgoglio nazionale. Crediamo in Harris e Walz”. In serata la comparsa di Bob al fianco di Trump come special guest in un  comizio del tycoon a Glendale.