SICUREZZA
Gemelli digitali. I gemelli digitali, o digital twin, stanno diventando sempre più accessibili anche per le piccole e medie imprese italiane, dopo essere stati una prerogativa delle grandi aziende; questi modelli matematici simulano prodotti e processi reali, permettendo di risparmiare sui costi di sviluppo e manutenzione. La tecnologia dei digital twin è utilizzata in vari settori, come quello agricolo da Cnh Industrial per ottimizzare il comfort dei trattori, e in ambiti come l’aerospazio da Leonardo, oltre che nelle ferrovie e nella sanità, con un mercato in rapida crescita che promette di espandersi ulteriormente.
Alessandro Longo su Repubblica Affari&Finanza
Boeing. Il nuovo CEO di Boeing, Kelly Ortberg, affronta una crisi aziendale con scioperi, debiti e problemi di qualità, mentre la compagnia rischia di esaurire i fondi entro l’inizio del 2025. Nonostante i negoziati con la partecipazione del governo USA, non c’è accordo con la potente sindacato IAM, e le tensioni aumentano a causa di un’offerta salariale diretta ai dipendenti che rimane al di sotto delle richieste sindacali.
Jens Koenen su Handelsblatt
Innovazione. Le compagnie aeree stanno perseguendo tecnologie innovative come nuovi design di jet, carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF), batterie elettriche ed energia a idrogeno nel tentativo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2050, tra le crescenti pressioni esercitate dalle normative e dalle potenziali tasse dovute alla quota crescente di emissioni globali di CO2 dell’aviazione. La start-up statunitense JetZero sta sviluppando un velivolo ad ala mista che promette significative riduzioni di carburante e di emissioni, mentre i leader del settore Airbus e Boeing stanno esplorando progetti simili e carburanti alternativi per raggiungere l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni, nonostante le attuali sfide nella scalabilità della produzione di SAF e nello sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno.
Sylvia Pfeifer su Financial Times
Cosa è in gioco nella gara d’appalto in Canada. Il Canada sta preparando uno dei più grandi appelli d’offerta al mondo per rinnovare la sua flotta di sottomarini, in risposta alle preoccupazioni per la crescente accessibilità dell’Artico dovuta al riscaldamento globale e all’interesse delle potenze mondiali nella regione. Il paese mira ad acquisire fino a dodici nuovi sottomarini a propulsione convenzionale, sostituendo la sua attuale flotta obsoleta e costosa da mantenere, con l’obiettivo di rafforzare la difesa e la sicurezza marittima e di proiettare la sua potenza a distanze maggiori.
Anne Bauer su Echos
Mercato positivo. Il mercato globale dei sottomarini è in forte crescita, con una previsione di aumento del valore da 30 miliardi di dollari nel 2023 a 45,6 miliardi nel 2033, poiché sempre più nazioni cercano di rinnovare o acquisire per la prima volta flotte sottomarine per rafforzare la loro deterrenza e proteggere le proprie zone economiche esclusive. In risposta alla crescente pressione militare, in particolare dalla Cina, paesi come le Filippine, l’India e nazioni dell’America Latina e dell’Europa stanno investendo in sottomarini tecnologicamente avanzati, con la Francia e il suo Naval Group che emergono come fornitori chiave in questo mercato competitivo.
su Echos
Laurea per il digitale. Le democrazie occidentali devono affrontare una crescente carenza di laureati in discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) per mantenere la superiorità tecnologica rispetto alle autocrazie, in un contesto di minacce digitali come attacchi informatici e disinformazione. È necessario un piano d’azione congiunto tra settore pubblico e privato per incentivare gli studi STEM e prevenire vulnerabilità nei sistemi industriali, con l’Italia che necessita di espandere iniziative come gli Its e l’Europa che deve agire per evitare un divario incolmabile in innovazione e dipendenza dalle potenze rivali.
Roberto Baldoni su Repubblica
IA, la svolta. L’intelligenza artificiale (IA) sta affrontando la sfida del crescente consumo energetico richiesto per lo sviluppo di modelli sempre più complessi, con costi che potrebbero raggiungere i miliardi; tuttavia, l’ingegnosità umana sta cercando soluzioni per superare questi ostacoli, determinando così i futuri leader del settore. Nel contesto geopolitico, gli Stati Uniti hanno tentato di limitare l’accesso della Cina alle tecnologie avanzate, ma questo ha solo stimolato Pechino a sviluppare la propria ricerca in IA, suggerendo che l’America dovrebbe concentrarsi sull’attrarre talenti piuttosto che bloccare i concorrenti esteri.
su Repubblica Affari&Finanza
Sudi legali per l’IA. Gli studi legali sono sempre più coinvolti nell’assistere le aziende nell’adeguamento all’Ai Act, regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, con una crescente domanda di consulenza per garantire la conformità alle nuove normative e prepararsi per la prima scadenza del 2 febbraio 2025, che vieta l’uso di sistemi AI invasivi o manipolativi. Le imprese, in particolare nei settori del marketing, delle risorse umane, della comunicazione e della cybersicurezza, stanno lavorando a policy interne e governance per gestire l’uso dell’AI, con l’obiettivo di evitare attività non conformi e sensibilizzare i dipendenti, mentre gli studi legali prevedono una continua attività di consulenza per i prossimi dieci anni a causa della crescente complessità delle soluzioni AI adottate dalle aziende.
Massimiliano Carbonaro su Sole 24 Ore Professioni 24
Attacchi hacker. Gli attacchi hacker in Liguria sono in aumento, con 390 episodi registrati nel 2023 e un numero già superato nei primi nove mesi del 2024, mentre c’è una carenza di tecnici specializzati in cybersecurity nonostante la forte domanda del mercato e gli stipendi che variano dai 25 ai 50 mila euro all’anno. L’Accademia digitale di Genova sta cercando di formare specialisti in questo campo, ma si scontra con la difficoltà di attrarre candidati sufficienti, in particolare donne, nonostante le buone prospettive lavorative e la necessità di prevenire la fuga di talenti all’estero.
Danilo D’Anna su Secolo XIX Genova
Scommessa sul lavoro. Workday, azienda leader nel settore dei software per la gestione delle risorse umane e delle finanze, ha presentato a Las Vegas la sua nuova generazione di intelligenza artificiale, denominata Illuminate, che promette di rivoluzionare il mondo del lavoro con agenti smart per le assunzioni e la gestione delle spese senza necessità di scontrini. La piattaforma, utilizzata da oltre 10.500 organizzazioni globali, comprese molte Fortune 500, con Leonardo tra i clienti più popolari in Italia, mira a trasformare le aziende offrendo esperienze personalizzate e promuovendo l’apprendimento continuo per adattarsi al cambiamento tecnologico inarrestabile.
Alessia Cruciani su L’Innovazione del Corriere della Sera
Mezzogiorno piattaforma strategica. Marco Minniti, presidente della Fondazione MedOr, nata nel 2021 come Leonardo Foundation, sostiene che il Mezzogiorno d’Italia può diventare una piattaforma strategica per l’economia italiana, guardando verso l’Africa e investendo nella formazione dei giovani africani per sviluppare una classe dirigente capace di affrontare le sfide globali. L’Italia, grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo, ha un ruolo chiave nella geopolitica mondiale, dovendo gestire le migrazioni e sfruttare le opportunità economiche, come quelle legate alle terre rare e all’energia, collaborando con l’Unione Africana e le Nazioni Unite per costruire canali legali e combattere il traffico di esseri umani.
Emanuele Imperiali su L’Economia del Corriere del Mezzogiorno
Nato, finisce l’era Stoltenberg. Jens Stoltenberg lascerà il suo incarico di Segretario Generale della NATO a Mark Rutte il 1° ottobre, dopo un mandato caratterizzato dalla guerra russo-ucraina, durante il quale ha deviato dai principi fondanti dell’Alleanza, come la risoluzione pacifica dei conflitti e l’unanimità richiesta per l’ingresso di nuovi membri. Il suo successore, Rutte, dovrà ricordarsi delle vere attribuzioni della NATO e perseguire la pace come stabilito dal Trattato, in un momento in cui il percorso dell’Alleanza potrebbe subire cambiamenti significativi a causa di elezioni o decisioni politiche, specialmente degli Stati Uniti.
Leonardo Tricarico su Tempo
Spazio all’Italia. Il primo satellite italiano completamente elettrico, MicroHetSat, sviluppato dalla Sitael pugliese, è attivo in orbita e rappresenta un avanzamento tecnologico significativo per l’industria spaziale italiana, grazie anche al suo motore a plasma a effetto Hall. Questo satellite è parte di un impegno crescente dell’Italia nello spazio, con progetti futuri supportati dal PNRR e collaborazioni con ESA, NASA e altre industrie, puntando a rafforzare la posizione dell’Italia nella Space Economy e a sviluppare ulteriormente la tecnologia spaziale nazionale.
Giovanni Caprara su L’Innovazione del Corriere della Sera
Sonda Nasa. La sonda spaziale New Horizons della NASA, lanciata nel 2006, ha sorvolato Plutone nel 2015 e continua il suo viaggio oltre la fascia di Kuiper, raccogliendo dati che potrebbero ridefinire i confini del nostro Sistema Solare. Recentemente, ha rilevato un aumento inaspettato della quantità di polvere spaziale e scoperto potenziali nuovi oggetti oltre la fascia di Kuiper, suggerendo la possibile esistenza di una seconda fascia e mettendo in discussione i modelli attuali di formazione del Sistema Solare.
Luigi Bignami su Domani
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Passa la sanatoria. Il Senato ha dato il via libera alla sanatoria fiscale 2018-2022 per circa 2,7 milioni di partite IVA, con adesione al concordato preventivo entro il 31 ottobre, e prevede pagamenti più rapidi per il PNRR, mentre esclude il saldo e stralcio per ricerca e sviluppo. Inoltre, è stata approvata una stretta sulla pirateria televisiva del calcio, con pene detentive fino a un anno.
arente Giovanni su Sole 24 Ore
730, corre il fai da te. Il termine per la presentazione del modello 730 precompilato da parte di dipendenti e pensionati scade oggi, con un incremento degli invii tramite Fisconline rispetto all’anno precedente, mentre i modelli Redditi per imprese e autonomi sono in attesa di definire la convenienza del concordato fiscale. La nuova modalità semplificata di compilazione del 730 è stata utilizzata dal 52% dei cittadini, con il 41% che ha accettato la precompilata senza modifiche, evidenziando una tendenza al fai-da-te nella gestione delle dichiarazioni fiscali.
Cristiano dell’Oste su Sole 24 Ore
Sanatoria senza sanzioni. Il governo italiano ha introdotto una sanatoria fiscale che permette ai contribuenti di regolarizzare le somme non dichiarate dal 2018 al 2022 aderendo a un concordato preventivo biennale con condizioni vantaggiose, senza sanzioni e con un’imposta sostitutiva ridotta. Il Partito Democratico critica l’emendamento, considerandolo un regalo agli evasori, mentre la maggioranza sostiene che l’iniziativa aumenterà le entrate fiscali e aiuterà a finanziare ulteriori riduzioni dell’Irpef.
Enrico Marro su Corriere della Sera
L’Italia riapre il green deal. L’Italia sta cercando di modificare il Green Deal europeo e trovare alleati per sostenere le imprese nel processo di transizione ecologica, con particolare attenzione alla crisi dell’industria automobilistica e alla proposta di un fondo per aiutare la transizione verso veicoli elettrici. Nonostante la resistenza di alcuni paesi membri, come la Germania, l’Italia insiste su modifiche che includano incentivi e una maggiore flessibilità nelle politiche ambientali, come la neutralità tecnologica e la revisione del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) e della Carbon Tax alle frontiere.
Diego Longhin su Repubblica Affari&Finanza
Trump è un pericolo per il clima. Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz avverte che una vittoria di Trump e le politiche delle destre europee rappresentano un grave pericolo per il clima, rischiando di lasciare un mondo pieno di debiti e ambientalmente insostenibile. Stiglitz critica il neoliberismo e sostiene che le politiche ambientali di Trump, incentrate sul rilancio dell’industria fossile, causeranno danni immensi, mentre sottolinea l’importanza di politiche proattive e di investimenti pubblici nella transizione verde.
Eugenio Occorsio su Repubblica Affari&Finanza
Zombie inquinanti. L’Eurobarometro evidenzia il rischio di “brown zombies”, aziende europee, in particolare nell’industria manifatturiera italiana e tedesca, che faticano a competere con le nuove regole ambientali e sono difficili da riconvertire per la transizione verde. La BCE sottolinea la necessità di investimenti pubblici significativi per supportare la transizione verso un’economia verde, stimando un fabbisogno di investimenti superiori ai 5 mila miliardi di euro entro il 2031, con una quota di sussidi pubblici che dovrebbe coprire almeno un quarto di tale necessità.
Maurizio Ricci su Repubblica Affari&Finanza
Governo di eco ansiosi. Il governo italiano è criticato per il suo approccio eco-ansioso e per tentare di ritardare le politiche ambientali europee, nonostante il mercato e le imprese italiane siano già allineati agli obiettivi del social green deal. È necessario un massiccio investimento finanziario per sostenere la transizione verso la sostenibilità, evitando politiche discontinue e promuovendo una collaborazione tra pubblico e privato per affrontare la sfida climatica.
Giovanna Melandri su Repubblica Affari&Finanza
Modifiche alla Fornero. Il governo italiano sta pianificando una riforma delle pensioni che modificherà la legge Fornero, introducendo incentivi per incoraggiare i lavoratori ad allungare il periodo di attività lavorativa, in risposta all’invecchiamento della popolazione e alla necessità di contenere la spesa pubblica. Nel frattempo, il pacchetto di flessibilità pensionistica attuale, che include Quota 103, Ape sociale e Opzione donna, verrà mantenuto senza tagli all’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, ma con la possibilità che il Parlamento apporti modifiche in futuro.
Valentina Conte su Repubblica
Crescita fragile. Il Pil italiano affronterà anni difficili nel 2026 e 2027, con una crescita economica prevista debole e sotto l’1%, nonostante le misure del governo per sostenere i redditi bassi e promuovere l’occupazione. Il Partito Democratico critica il nuovo condono fiscale e le politiche di bilancio, sostenendo che favoriscono i “furbi” e colpiscono i più fragili, mentre il governo si impegna a ridurre il debito pubblico e attuare le riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Paolo Baroni su Stampa
Altro taglio Bce in vista. La Banca Centrale Europea (BCE) sta considerando un ulteriore taglio dei tassi di interesse a ottobre, dopo una riduzione di 25 punti base a giugno, in risposta al rallentamento economico e ai dati recenti che suggeriscono un rischio di peggioramento dell’attività economica nell’eurozona. Christine Lagarde, presidente della BCE, mantiene un approccio flessibile senza percorsi predefiniti, lasciando aperta la possibilità di un taglio dei tassi a ottobre, sebbene dicembre sia attualmente visto come il momento più probabile per il prossimo intervento sui tassi.
Fabrizio Goria su Stampa
Rischio riciclaggio. La Commissione Europea ha sollevato preoccupazioni sui programmi di visti d’oro, attraverso i quali gli Stati membri dell’UE concedono residenza o cittadinanza a ricchi investitori extracomunitari, evidenziando rischi di riciclaggio e corruzione. Il Parlamento Europeo sta considerando regolamentazioni più stringenti e una possibile tassazione del 100% per disincentivare tali programmi, che hanno attirato investimenti per oltre 20 miliardi di euro negli ultimi 15 anni.
Ivan Cimmarusti su Sole 24 Ore
Investimenti. Dal 1° gennaio 2018 al 13 maggio 2024, l’Italia ha rilasciato 225 “permessi di soggiorno d’oro”, attirando investimenti per 130 milioni di euro attraverso un programma che impone rigide verifiche per prevenire il riciclaggio di denaro. Il programma, che consente a cittadini non UE di ottenere un permesso di soggiorno investendo in titoli di Stato, società di capitali o start-up innovative, è sospeso per russi e bielorussi e ha visto una leggera flessione degli investimenti nel 2023 a causa del conflitto ucraino.
su Sole 24 Ore
Sostenibilità e welfare. Le aziende stanno sempre più orientando i premi di produttività verso obiettivi di sostenibilità e welfare, con la possibilità di convertire questi bonus in servizi di welfare aziendale, azzerando tasse e contributi. La manovra 2025 potrebbe confermare la tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività, che attualmente interessano circa 4,8 milioni di lavoratori, incentivando ulteriormente la loro diffusione e l’adozione di parametri legati alla sostenibilità.
Diego Paciello su Sole 24 Ore
Lo sgravio ha funzionato. Il sistema di premialità fiscale basato sui risultati di produttività sta funzionando in Italia, ma richiede modifiche per espandersi e migliorare la produttività complessiva del paese, con le parti sociali e le imprese che discutono su come rivedere il criterio dell’incrementalità e diffondere la contrattazione di secondo livello. Mentre Confindustria suggerisce una maggiore flessibilità nell’applicazione dell’incrementalità, i sindacati propongono una tassazione zero sui premi di produttività e una nuova legge sulla partecipazione per rafforzare la contrattazione aziendale e territoriale, in un contesto dove la maggioranza dei beneficiari dei contratti di produttività si concentra al Nord e nel settore dei servizi.
Serena Uccello su Sole 24 Ore
Legge capitali. La nuova disciplina sulla nomina degli amministratori nelle società quotate italiane, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025, ha sollevato dubbi interpretativi e preoccupazioni tra investitori e giuristi. Le principali questioni riguardano la ripartizione proporzionale dei seggi nel cda e le modalità di voto nel secondo turno, con il rischio di conseguenze significative sulla governance aziendale e richieste di chiarimenti normativi e regolamentari.
Francesco Bertolino su L’Economia del Corriere della Sera
Atterraggio morbido. La Federal Reserve ha sorpreso gli investitori con un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base, una mossa che inizialmente ha causato preoccupazione a Wall Street ma che è stata seguita da un’ondata di ottimismo e previsioni di ulteriori tagli. Nonostante i segnali di un’economia in crescita, la Fed ha agito per prevenire un aumento della disoccupazione e mantenere un “atterraggio morbido”, mentre la BCE rimane più cauta, con gli analisti che temono che possa finire per fare troppo poco di fronte a segnali di recessione nell’Eurozona.
Walter Riolfi su L’Economia del Corriere della Sera
Ponte sullo Stretto. Il Ponte sullo Stretto di Messina è considerato essenziale per il rilancio del Sud Italia e per contrastare l’influenza delle mafie, nonostante le controversie politiche e ambientaliste e il rischio di diventare un’altra grande opera incompiuta. Il progetto, che prevede una campata centrale di 3,3 km e un impalcato largo 60,4 metri, è stato ripreso dopo anni di stallo e mira all’inaugurazione nel 2032, ma affronta l’opposizione di comunità locali e ambientalisti, oltre a richiedere un ingente investimento finanziario.
Felice Manti su Giornale
Crescita. L’Europa, a differenza degli Stati Uniti e della Cina, non ha prodotto grandi imprese tecnologiche negli ultimi quarant’anni, in parte a causa di un approccio regolamentare severo nei confronti dei giganti del tech come Google e Apple. Alberto Mingardi sostiene che, mentre l’UE dovrebbe cercare di stimolare la crescita di startup tecnologiche proprie, le normative come il Digital Market Act potrebbero complicare la vita alle aziende esistenti, limitando l’innovazione che potrebbe beneficiare consumatori e imprese.
Alberto Mingardi su L’Economia del Corriere della Sera
Se la rendita si mangia lo sviluppo. Milano sta affrontando una fase di transizione e incertezza, con un rallentamento degli investimenti esteri e una diminuzione degli studenti stranieri e delle multinazionali. La città deve affrontare la sfida di diventare più attrattiva per i talenti e gli investimenti, migliorando l’accoglienza e l’offerta di alloggi per studenti, e contrastando il fenomeno dei costi abitativi elevati che scoraggiano la permanenza e l’arrivo di nuovi talenti e investimenti.
Dario di Vico su L’Economia del Corriere della Sera
Terre rare. Il giacimento di Bayan Obo in Cina è il più grande deposito di terre rare al mondo, cruciale per la produzione di tecnologie avanzate e veicoli elettrici, con la Cina che controlla circa il 50% della produzione globale e il 90% delle terre rare raffinate. Tuttavia, l’estrazione e la lavorazione di questi minerali hanno un impatto ambientale significativo, con circa 7 milioni di tonnellate di rifiuti scaricati annualmente, mentre la Cina continua a espandere il suo dominio nell’energia solare e nelle materie prime critiche a livello globale.
Lorenzo Lamperti su Stampa
Stellantis, crolla la produzione in Italia. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, affronta una serie di sfide tra cui il calo della produzione in Italia, delusioni nel mercato USA, e tensioni con il sindacato e il governo italiano. Nonostante una carriera di successo, Tavares è sotto pressione per le scelte industriali che favorirebbero altri paesi a discapito dell’Italia e per il suo alto salario, mentre si discute di una possibile fusione con Renault e la ricerca di un suo successore.
Bianca Carretto su L’Economia del Corriere della Sera
Partita a scacchi. La vendita dell’ex Ilva ha attirato 15 manifestazioni di interesse, ma il futuro del complesso siderurgico di Taranto rimane incerto, con la possibilità di ulteriori offerte e una decisione del governo attesa entro marzo 2025. Sindacati e potenziali acquirenti sono preoccupati per le implicazioni occupazionali e ambientali, mentre si discute se mantenere l’unità dell’azienda o procedere a un suo frazionamento.
Raffaele Lorusso su Repubblica Affari&Finanza
I tormenti su Poste. Il governo italiano ha avviato la cessione del 15% di Poste Italiane, con l’obiettivo di incassare circa 2,5 miliardi di euro, mantenendo comunque una quota pubblica minima del 35% nel gruppo che attualmente capitalizza 16 miliardi. La decisione ha suscitato preoccupazioni tra i sindacati e alcuni membri della maggioranza di governo, portando a un dibattito sulla gradualità della vendita e sulla necessità di preservare una significativa quota pubblica nell’azienda.
Andrea Ducci su L’Economia del Corriere della Sera
Unicredit, palla a Berlino. Unicredit, guidata da Andrea Orcel, ha acquisito una quota significativa di Commerzbank, raggiungendo quasi il 21% e mirando a un ulteriore aumento fino al 29,9% senza scatenare un’OPA obbligatoria. Mentre in Europa si assiste a una serie di consolidamenti bancari, la mossa di Unicredit in Germania rappresenta un passo cruciale per il futuro finanziario dell’Unione, nonostante le resistenze politiche e corporative tedesche.
Stefano Righi su L’Economia del Corriere della Sera
toccato i massimi. Il calo dei tassi di interesse solleva dubbi sull’attrattività del credito e pone la questione se le banche in Europa potranno compensare i margini ridotti con commissioni sul risparmio gestito, mentre si osserva se le diverse forme di tassazione influenzeranno l’economia di mercato. Warren Buffett ha ridotto la sua partecipazione in Bank of America, incassando profitti significativi, mentre le banche si preparano a strategie alternative per mantenere la redditività di fronte a possibili nuove tasse e contributi richiesti dai governi.
Biasi e Edoardo su L’Economia del Corriere della Sera
Amazon si fa banca. Banca Progetto, guidata dal CEO Paolo Fiorentino, ha rinunciato alla sua IPO prevista ad aprile a seguito di un’offerta irrinunciabile da parte dei fondi di Centerbridge, che hanno acquistato la totalità delle azioni dell’azionista Oaktree. La banca, che ha erogato tre miliardi di euro alle PMI senza sportelli fisici, si affida a una rete di agenti digitali e punta all’espansione nei mercati esteri, con una raccolta online di sei miliardi di euro e una forte presenza in Olanda, Germania e Italia.
Stefano Righi su L’Economia del Corriere della Sera
Niente scorciatoie. Il 72% dei CEO delle grandi aziende mondiali si dice ottimista sulla crescita economica, nonostante le incertezze e le sfide etiche legate all’intelligenza artificiale, come evidenziato dall’ultima indagine di KPMG che ha coinvolto 1.326 top manager. La ricerca mostra anche che la maggior parte dei dirigenti prevede il ritorno completo al lavoro in ufficio entro tre anni, con un focus crescente sulla sostenibilità e la necessità di coerenza valoriale per affrontare un futuro incerto e volatile.
Mario Corti su L’Economia del Corriere della Sera
Benetton. La holding Edizione, controllata dalla famiglia Benetton, si appresta a un riassetto con la scissione parziale di Proposta, precedentemente di Carlo Benetton, che vedrà la creazione di tre nuove società e la redistribuzione del 5% di Edizione a ciascuna. Nel frattempo, i bilanci del 2023 mostrano un patrimonio netto complessivo di circa 800 milioni per i sette veicoli controllanti Edizione, con una distribuzione di profitti variabile tra le diverse holding e un valore simbolico di 1,2 milioni iscritto per il 20% di Edizione, nonostante un net asset value di quasi 12 miliardi.
Andrea Giacobino su Repubblica Affari&Finanza
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Non dimentichiamo il 7 ottobre. Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, sottolinea l’importanza di non dimenticare la strage del 7 ottobre e sostiene la necessità di una missione ONU per la creazione di uno Stato palestinese, con il possibile coinvolgimento di soldati italiani per unire Gaza e Cisgiordania. Tajani condivide la posizione del Papa sulla difesa non esagerata, riconosce il diritto di Israele alla sicurezza e quello palestinese a uno Stato, e propone una riforma dell’ONU per un multilateralismo più efficace, oltre a dialogare con l’Iran per la pace in Medio Oriente.
Mario Ajello su Messaggero
Pronti a invadere. Le forze israeliane si stanno preparando per un’eventuale invasione del Libano per contrastare Hezbollah, con mezzi militari posizionati lungo la frontiera nord e attese di ordini per avanzare. La tensione è alta dopo l’uccisione di Nasrallah, leader di Hezbollah, e ci sono segnali di un possibile attacco via terra nonostante le speranze di una soluzione diplomatica, mentre la popolazione locale chiede azioni decisive contro la milizia sciita.
Fabio Tonacci su Repubblica
Iran. Israele ha intensificato i suoi attacchi contro i militanti sostenuti dall’Iran, colpendo obiettivi in Libano e Yemen, incluso l’assassinio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, provocando oltre mille morti in Libano e attacchi anche contro i ribelli Houthi in Yemen. Nonostante le richieste internazionali di de-escalation, il primo ministro israeliano Netanyahu ha promesso di continuare l’offensiva, mentre gli Stati Uniti hanno ribadito il loro supporto militare a Israele, pur sostenendo una soluzione diplomatica.
Steff Have su Financial Times
Per noi nessun posto è lontano. L’aeronautica militare israeliana ha colpito obiettivi Houthi in Yemen in risposta agli attacchi missilistici dei ribelli, sostenuti dall’Iran, contro Israele, incluso un tentativo di colpire l’aeroporto internazionale di Tel Aviv. Nel frattempo, in Libano, un attacco aereo israeliano a Beirut ha ucciso 20 membri di Hezbollah, incluso il loro leader Hassan Nasrallah, mentre Israele si prepara per un’offensiva di terra ammassando truppe al confine libanese
George Grylls su Times
Raid contro gli Houthi in Yemen. Israele intensifica i raid aerei contro gli Houthi in Yemen in risposta a un missile balistico lanciato verso Tel Aviv, colpendo infrastrutture vitali, mentre gli Stati Uniti esprimono sostegno ma sconsigliano una guerra totale. Nel frattempo, il cadavere di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, è stato recuperato da un bunker a Beirut, suscitando speculazioni sulla causa della morte e preparativi per il funerale in un clima di crescente tensione.
su Corriere della Sera
Unifil rimane. Circa 3.000 italiani, inclusi 1.200 militari dell’UNIFIL e il contingente dei carabinieri, si trovano in Libano, con piani di evacuazione pronti in caso di peggioramento della situazione. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Ministro della Difesa Guido Crosetto sottolineano l’importanza della presenza italiana per la stabilità e la mediazione, mentre le organizzazioni come Intersos rimangono operative per assistere la popolazione locale.
Rinaldo Frignani su Corriere della Sera
Così cercheranno la vendetta. Guido Olimpio descrive l’ascesa di Talal Hamiyah, un militante di Hezbollah specializzato in operazioni clandestine, al comando dell’Unità 910 dopo la morte dei suoi predecessori, uccisi dagli israeliani. Hamiyah, ricercato dagli Stati Uniti con una taglia di 7 milioni di dollari, è ritenuto responsabile di numerosi attacchi terroristici e continua a rappresentare una minaccia significativa, con Hezbollah che conserva un vasto arsenale e decine di migliaia di combattenti pronti a rialzarsi nonostante i cambiamenti geopolitici recenti.
Guido Olimpio su Corriere della Sera
Iran, scontro tra le anime del regime. In Iran, il regime è diviso tra le fazioni ultraconservatrici e moderate in seguito all’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, con gli ultraconservatori che spingono per una risposta dura contro Israele, mentre i moderati, guidati dal neo presidente Masoud Pezeshkian, cercano la deescalation per evitare ulteriori crisi. L’ayatollah Ali Khamenei, colpito dalla morte di Nasrallah e sotto pressione per rispondere, deve bilanciare le richieste di vendetta con la consapevolezza della superiorità militare israeliana, cercando una strategia che non porti il paese in guerra, mentre è anche impegnato a trovare un nuovo accordo sul nucleare per alleviare le sanzioni economiche.
Greta Privitera su Corriere della Sera
Nessun posto è troppo lontano. Il governo di Netanyahu intensifica i bombardamenti in Yemen contro gli Houthi in risposta ai missili lanciati verso Israele, mentre all’interno del paese rafforza la sua coalizione con l’ingresso dei deputati di Gideon Sa’ar. Tuttavia, le azioni di Israele provocano tensioni con gli Stati Uniti, che avvertono contro una guerra totale e si interrogano sulla possibile vendetta iraniana per la morte del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
Davide Frattini su Corriere della Sera
Così Hezbollah è diventato uno Stato nello Stato. Hezbollah, fondato nel 1982 con il sostegno dell’Iran, è diventato una forza politica e militare predominante in Libano, controllando una significativa porzione del parlamento e mantenendo un potente arsenale militare nonostante sia considerato un’organizzazione terroristica da molti paesi. Dopo l’uccisione del suo leader Hassan Nasrallah, il gruppo attende direttive da Teheran per la scelta di un nuovo capo e per decidere come rispondere agli attacchi israeliani che hanno decimato la sua leadership.
Enrico Franceschini su Repubblica
Vendetta o logoramento? La morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha creato una profonda divisione nel mondo sciita, con una fazione che chiede vendetta contro Israele e un’altra che teme le conseguenze di un conflitto aperto. La Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, si trova a mediare tra le pressioni per una risposta militare e la consapevolezza della superiorità militare israeliana, optando per una strategia di logoramento ai confini e supporto limitato alle milizie sciite.
Giordano Stabile su Stampa
Si rischia la guerra con l’Iraq. Il politologo Vittorio Emanuele Parsi critica la strategia militare di Netanyahu, sostenendo che manca di una visione politica per la pacificazione e teme che possa spingere verso un conflitto con l’Iran, includendo il rischio di un utilizzo di armi nucleari. Parsi invita la comunità internazionale a smettere di sostenere acriticamente Israele e afferma che le azioni di Netanyahu non aumentano la sicurezza a lungo termine, mentre l’Occidente mostra ipocrisia nel suo approccio verso Israele e la crisi ucraina.
Alessandro Farruggia su Giorno – Carlino – Nazione
Miliardi promessi al G7 ora in pericolo. Gli Stati Uniti hanno messo in dubbio il loro impegno nei confronti del prestito promesso all’Ucraina durante il G7 in Puglia, richiedendo garanzie più solide per partecipare al finanziamento di oltre 50 miliardi di dollari, mettendo così a rischio uno dei risultati chiave del summit. Nonostante gli sforzi dell’UE e dell’Italia, compresi tentativi di convincere l’Ungheria a supportare il congelamento dei fondi russi per garantire il prestito, la resistenza di Orbán e le imminenti elezioni americane complicano ulteriormente la situazione, con il rischio che altri paesi si ritirino dall’accordo.
Marco Galluzzo su Corriere della Sera
Trump ci sosterrà. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di ritorno dal suo viaggio negli Stati Uniti, si mostra cautamente ottimista sulla possibilità che l’amministrazione Biden approvi l’uso di missili a lungo raggio contro la Russia, pur non avendo ancora ottenuto l’autorizzazione; nel frattempo, minimizza le minacce nucleari di Putin, sostenendo che il leader russo ama troppo la sua vita per ricorrere all’arma atomica. Nonostante le discussioni diplomatiche, la guerra in Ucraina continua con nuovi attacchi russi sui civili e avanzate nel Donbass, mentre Kiev risponde con attacchi di droni e chiede ulteriori aiuti militari ed economici, oltre a spingere per l’adesione all’UE e alla NATO.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera
Vittoria dell’estrema destra. In Austria, il partito di estrema destra FPÖ guidato da Herbert Kickl ha vinto le elezioni federali diventando la forza politica più grande, ma senza alleati per formare un governo. Nonostante la vittoria, le posizioni antieuropee e antiimmigrati di Kickl rendono improbabile una coalizione con gli altri partiti, lasciando incerta la formazione del nuovo governo.
su Corriere della Sera
L’Austria si tinge di nero. L’estrema destra austriaca del Fpö, guidata da Herbert Kickl, ha ottenuto un risultato storico diventando il primo partito con il 29% dei voti, mentre i tradizionali partiti di governo, socialdemocratici e popolari, hanno subito una pesante sconfitta. Questo esito potrebbe portare a un cambiamento degli equilibri politici in Europa, con difficoltà nella formazione di un nuovo governo e preoccupazioni per le possibili ripercussioni sul sostegno all’Ucraina e le sanzioni contro la Russia.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica
Nozze senza invitati. Herbert Kickl, figura chiave dell’estrema destra austriaca e ex ministro degli Interni, ha vinto le elezioni in Austria con un passato da scrittore di discorsi per Jörg Haider e manager per Heinz-Christian Strache. Nonostante la sua timidezza, Kickl è noto per la sua retorica violenta e incendiaria, e dopo lo scandalo Ibiza che ha colpito il suo partito, è riuscito a riportare la FPÖ al centro della politica austriaca, sfruttando temi come immigrazione e pandemia.
Paolo Valentino su Corriere della Sera
Il grande abbaglio della destra tedesca. L’articolo di Milena Gabanelli e Mara Gergolet analizza le contraddizioni nel programma del partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD), sottolineando come le sue promesse, come la remigrazione di massa e politiche economiche controproducenti per i ceti bassi, minaccino i principi della Costituzione tedesca e peggiorerebbero le condizioni degli stessi elettori. Nonostante ciò, l’AfD ha guadagnato consensi, soprattutto nell’Est della Germania, sfruttando temi come l’immigrazione e il nazionalismo, e promettendo benefici economici e sociali che in realtà si rivelerebbero dannosi per la maggior parte dei suoi sostenitori.
Milena Gabanelli su Corriere della Sera
Scelta inattesa. Shigeru Ishiba, una scelta inaspettata per la carica di primo ministro del Giappone e un esperto di politica di difesa, ha finalmente raggiunto la posizione dopo molteplici sconfitte, segnalando l’importanza della perseveranza. Per avere successo, Ishiba dovrà superare le divisioni interne al partito e bilanciare le sue posizioni passate con una governance pragmatica, affrontando al contempo sfide come la formazione di un gabinetto, la gestione dell’economia e le relazioni internazionali, in particolare l’alleanza tra Stati Uniti e Giappone.
su Financial Times
L’aborto un omicidio, medici sicari. Papa Francesco, al ritorno da un viaggio in Lussemburgo e Belgio, ha espresso posizioni controverse sull’aborto, definendolo un omicidio e i medici che lo praticano dei sicari, suscitando critiche, tra cui quelle dell’Università cattolica di Lovanio che ha deplorato le sue vedute conservatrici. Durante il volo, ha anche discusso temi come la difesa della vita, i diritti delle donne, la guerra e la moralità, e ha affrontato la questione degli abusi, sottolineando l’importanza di ascoltare e curare le vittime e punire gli abusatori.
Gian Guido Vecchi su Corriere della Sera
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Alla fine l’alleanza si farà. All’interno del Partito Democratico (PD) italiano, vi sono sospetti sulla lealtà di Giuseppe Conte e discussioni sulla possibilità di un’alleanza senza Matteo Renzi e Italia Viva, con la linea del Movimento 5 Stelle (M5S) che sembra prevalere. Mentre alcuni nel PD sono preoccupati di seguire Conte, altri, come Elly Schlein, si concentrano sulla costruzione di una coalizione di centrosinistra che includa diverse forze politiche, escludendo Renzi e puntando a una strategia unitaria in vista delle prossime sfide elettorali.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera
Occhiuto, un danno il referendum. Il governatore della Calabria Roberto Occhiuto critica il referendum sull’autonomia come potenzialmente dannoso per il centrodestra e chiede prudenza, invitando a congelare gli effetti della legge sull’autonomia fino a quando non sarà completata e chiarita, soprattutto per quanto riguarda la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) e le materie delegabili alle Regioni. Occhiuto sottolinea l’importanza di prendersi il tempo necessario per evitare distorsioni a danno del Sud e di non affrettare il processo senza un’adeguata spiegazione all’opinione pubblica.
Paola di Caro su Corriere della Sera
Nordio, scandalo inaudito i dossier. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha definito il caso di dossieraggio un “scandalo di gravità inaudita” e ha espresso la sua prontezza ad intervenire per fare chiarezza, senza escludere l’ipotesi di coinvolgimento di magistrati. Nordio ha inoltre criticato la gestione del caso Palamara, sostenendo la necessità di maggiore trasparenza, e ha discusso questioni relative alla giustizia, all’immigrazione e alla sicurezza, promettendo di portare ordine e certezza del diritto.
Hoara Borselli su Giornale
Calenda second life. Carlo Calenda, leader di Azione, affronta un periodo politico difficile dopo l’implosione del Terzo Polo e la diaspora di alcuni esponenti del partito. Nonostante ciò, rimane fermo nella sua posizione centrista, rifiutando alleanze con il campo largo e sostenendo le proposte della maggioranza solo quando le ritiene giuste, pur rimanendo all’opposizione. In un’intervista, discute della crisi politica e della necessità di una coalizione europeista in Italia, esprime le sue critiche verso le politiche di destra e sinistra e sottolinea l’importanza di un pragmatismo “draghiano” e di un’agenda riformista incentrata sui diritti sociali.
Marianna Rizzini su Foglio
Guerra tra i Movimenti di Vannacci. Il generale Roberto Vannacci si trova al centro di una disputa tra i movimenti che lo sostengono, con la fiducia confermata a Fabio Filomeni e Umberto Fusco, mentre Marco Belviso, espulso dal gruppo, guida un nuovo movimento di dissidenti. La tensione cresce sui social media e Vannacci interviene per riaffermare l’ordine, mentre un evento organizzato da Filomeni a Roma attira solo una dozzina di persone, nonostante l’ampio supporto online.
Aldo Torchiaro su Tempo
Italia terra di transito. Tra il 2011 e il 2023, oltre 1,1 milioni di persone sono sbarcate in Italia, con circa 700 mila che hanno poi lasciato il paese, principalmente verso Germania, Francia e altri paesi del nord Europa. Mentre l’Italia funge da terra di transito, il governo tedesco ha richiesto alla premier Meloni la riammissione di oltre 20 mila migranti passati dall’Italia alla Germania negli ultimi due anni.
Eleonora Camilli su Stampa
Cambiare non serve. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, sostiene che la legge sulla cittadinanza italiana funziona bene così com’è e non necessita di cambiamenti, ma apre alla possibilità di accelerare le procedure per chi ha già i requisiti. Nonostante la proposta di Forza Italia di rivedere la legge, il centrodestra ha votato unito contro le mozioni dell’opposizione, e Foti esprime stupore per la disapplicazione del decreto Cutro in Sicilia, sottolineando che il testo è chiaro e che la continua disapplicazione in quella regione è preoccupante.
Serena Riformato su Stampa
Centri in Albania? Incomprensibili. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, critica la gestione dei flussi migratori e l’apertura di centri di accoglienza in Albania, sottolineando l’importanza dell’integrazione attraverso la cultura e proponendo uno ius scholae più breve. Sostiene che l’immigrazione sia una questione bipartisan e che sia necessario un cambiamento nella politica di accoglienza, compresa la riforma della legge sulla cittadinanza e l’incremento dell’integrazione attraverso comunità e corsi di lingua.
Grazia Longo su Stampa
A 94 anni io agente antisemita?. L’articolo descrive un crescente allarme antisemitismo in Italia, con particolare attenzione alle denunce della senatrice a vita Liliana Segre e al rafforzamento della vigilanza da parte del Viminale in vista delle manifestazioni palestinesi del 7 ottobre. La comunità ebraica milanese ha espresso preoccupazione per gli episodi di odio, mentre le autorità si preparano a gestire le tensioni e garantire la sicurezza, con la senatrice Segre che risponde con ironia alle accuse di essere un “agente sionista” a 94 anni.
Giuliano Foschini su Repubblica
Schlein si tira fuori. Elly Schlein, leader del Partito Democratico, si distanzia dalla contesa tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi, cercando di mantenere l’unità del partito e concentrarsi sulle prossime sfide regionali e sulla manovra economica. Nel frattempo, si moltiplicano le speculazioni su un possibile nuovo soggetto politico centrista che potrebbe emergere, con Schlein che si impegna a costruire una piattaforma programmatica comune con gli alleati.
Serenella Mattera su Repubblica
Chiedo perdono. Durante la cerimonia per l’80° anniversario della strage di Marzabotto, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha chiesto perdono per l’orrore nazifascista che causò 771 vittime, tra cui molte donne e bambini. Il presidente italiano Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza della memoria e della responsabilità collettiva per prevenire il ripetersi di tali tragedie, in un contesto di preoccupazione per la recrudescenza di nazionalismo e estrema destra.
Ugo Magri su Stampa
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