Il ritorno in campo in Africa di uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi è una grande storia umana e di basket che parte dalla passione della famiglia Santi e dalla storica vicinanza tra il Mozambico e l’Italia
di Emma Sullivan
Maputo – Aldo Corno, detentore del più ricco palmarés che un allenatore di basket femminile italiano abbia mai ottenuto, ha accolto la sfida della Lazio Basket Mozambico e guiderà la squadra nella stagione della Sasol League, principale torneo del Paese.
La Lazio Basket è attiva in Mozambico da 15 anni, con un primo centro aperto nell’orfanotrofio Arco Iris nel 2009, coinvolgendo inizialmente 40 bambine e bambini in un’iniziativa di inclusione denominata “Progetto Colors”. In questi anni il progetto sportivo e sociale si è esteso fino a diventare una delle principali realtà della pallacanestro femminile del Paese, rappresentando nel frattempo per centinaia di piccole e piccoli giocatori un’opportunità di crescita ed integrazione.
Aldo Corno, accompagnato in Mozambico dalla moglie Antonella Ferrante, ex giocatrice con 15 anni di serie A, è giunto a Maputo con la missione di portare la prima squadra a nuovi traguardi e dare un suo contributo allo sviluppo del basket femminile nel Paese. Il suo arrivo rappresenta non solo uno straordinario rinforzo tecnico per la squadra, ma anche un passo importante per incrementare l’impatto sociale della Lazio.
Ad accoglierlo all’aeroporto, infatti, non solo la prima squadra della Lazio Basket Mozambico, determinata a consolidare la propria presenza nella Sasol League, ma anche le piccole giocatrici del Progetto Colors, che continua ad essere un simbolo di speranza e opportunità per i giovani mozambicani. Oltre ad ispirare una nuova generazione di atleti attraverso il potere di trasformazione dello sport, il Progetto Colors ha assegnato ad oggi più di 100 borse di studio universitarie in Mozambico, ed alcune atlete -dopo anni di crescita con la Lazio Basket- sono riuscite a coronare il sogno di una borsa di studio negli Stati Uniti.
Grazie alla vasta esperienza di Corno e al rafforzato impegno della Lazio nel coniugare l’eccellenza sportiva con la responsabilità sociale, la prossima stagione si preannuncia come una pietra miliare nella storia del basket femminile in Mozambico. Per il fondatore della Lazio Basket e del Progetto Colors Simone Santi “oggi si è realizzato un grande sogno. Aldo ha iniziato a giocare a basket con mio nonno Sante, è stato capitano della Lazio da giocatore, è un eccellente allenatore e uno dei grandi campioni d’Europa. Adesso è tornato con la nostra Lazio, ha iniziato con questa maglia e torna ad aiutarci come allenatore. Siamo molto entusiasti di vedere crescere il percorso di Progetto Colors, iniziato nel 2008 presso l’orfanotrofio Arco Iris e che conta oggi più di 600 giovani atleti.”
Aldo Corno, noto per le sue 12 vittorie in campionati nazionali, 6 titoli di EuroLeague femminile, un campionato mondiale di club e altri 12 titoli, ha evidenziato come la sua presenza non sia volta “ad insegnare la mia filosofia di basket, ma per aiutare gli atleti, con molta umiltà. Il talento è degli atleti e il ruolo di un allenatore è quello di metterlo in risalto. Il futuro del basket è sicuramente del continente africano, e il Mozambico è uno dei Paesi dove vedo una qualità crescente: sono onorato di poter dare il mio contributo alla crescita del Progetto Colors e di questa pallacanestro”.
Per coach Corno si prevede, oltre alla guida della prima squadra , anche una serie di clinic e motivazionali con allenatori e università locali, in collaborazione con la Federazione locale e l’università ITBD Don Bosco, e la partecipazione al Gala dello Sport Italiano in Mozambico che si terrà il 1 novembre a Maputo organizzato dalla Camera di Commercio Mozambico-Italia, alla presenza di Brera Calcio (a sua volta presente nel Paese con una propria squadra), Lazio Basket, e vari atleti di nuoto, kart e rugby.
Carriera di Aldo Corno in sintesi
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