Rassegna stampa 10 ottobre

SICUREZZA

Cybertech Europe. Nuove tecnologie e intelligenza artificiale per rendere più efficaci le attività di sicurezza informatica. Interviste a Roberto Cingolani (AD e DG Leonardo), Marco D’Elia (Sophos), Roberto Pozzi (Check Point Software)
Tg1 Economia su RAI 1

IA. L’intelligenza artificiale, usata in maniera intelligente, puo’ essere “un grande enabler per la cyber security, perche’ riesce ad arrivare a contemplare molteplici ipotesi allo stesso momento”. Lo ha detto il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, ad “Agenzia Nova”, a margine del Cybertech Europe 2024 in corso a Roma. Pontecorvo ha messo in guardia, tuttavia, dall’uso corretto dell’IA. “Evidentemente l’intelligenza artificiale deve essere ‘ben gestita’, perche’ ancora non e’ cosi’ intelligente come pensiamo, ma puo’ essere un ottimo asset”, ha concluso.
su AGENZIANOVA.COM

Intesa. Leonardo e Defence Tech hanno firmato un memorandum di intesa per collaborare nello sviluppo di soluzioni avanzate di cybersecurity. L’obiettivo è creare un’offerta integrata specificamente pensata per la Difesa e per gli enti nazionali responsabili della gestione delle infrastrutture critiche italiane. Questa partnership mira a rafforzare la sicurezza informatica del Paese attraverso tecnologie e competenze condivise
su Corriere della Sera

Defence Tech. Leonardo e Defence Tech hanno firmato un memorandum di intesa per potenziare la loro collaborazione nel campo della cyber security e delle comunicazioni mission critical. L’accordo, annunciato durante l’evento Cybertech Europe, mira a sviluppare soluzioni integrate per proteggere le infrastrutture critiche e digitali italiane, sfruttando le competenze e le tecnologie avanzate di entrambe le aziende. Queste soluzioni sono destinate a soddisfare importanti obiettivi strategici nazionali e si inseriscono in un contesto europeo più ampio. Andrea Campora di Leonardo ha sottolineato che l’iniziativa è in linea con gli obiettivi aziendali e mira a creare un ecosistema di partnership per consolidare la posizione sul mercato nazionale
su Italia Oggi

Asse. Leonardo ha intensificato la sua collaborazione con Defence Tech, specializzata in cyber security e comunicazioni per missioni critiche, attraverso la firma di un nuovo accordo. Questo accordo mira a sviluppare un’offerta integrata di soluzioni avanzate destinate non solo al settore della Difesa ma anche ad altri enti governativi. L’obiettivo è quello di rafforzare le capacità di entrambe le aziende nel fornire tecnologie di sicurezza all’avanguardia a livello nazionale.
su Giornale e Libero

Fondali marini. Tra i partecipanti alla quattordicesima edizione del Trans-Regional Seapower Symposium (T-RSS) della Marina Militare italiana anche Leonardo, le cui tecnologie digitali avanzate, frutto di continui sviluppi, rappresentano uno strumento unico per affrontare le sfide e i potenziali rischi dell’ambiente subacqueo, la cui crescente importanza ha implicazioni in contesti militari, economici e ambientali. Leonardo – sottolinea l’azienda – con le sue competenze multi-domino può contribuire a generare, in stretto rapporto con le Istituzioni governative, benefici importanti sia nel campo civile che della difesa e sicurezza; il tutto coinvolgendo le Piccole e Medie Imprese e ampliando il bacino di competenze STEM, quanto mai necessarie alla creazione di un ecosistema nazionale sempre più competitivo.
Egidio Scala su Giorno – Carlino – Nazione

Dominio subacqueo. Il sistema di comando e controllo Athena MK2/U, sviluppato da Leonardo, rappresenta un’avanzata tecnologia che verrà implementata nei sottomarini di nuova generazione. Questo sistema, che si basa sull’esperienza maturata con 70 sistemi di gestione integrati su unità navali di superficie a livello mondiale, è frutto di un’importante collaborazione con la Marina Militare per i sottomarini U212 NFS. Caratterizzato da modularità, flessibilità e capacità avanzate, l’Athena MK2/U è progettato per migliorare la raccolta e la visualizzazione delle informazioni sottomarine, integrando funzionalità come l’analisi del movimento dei bersagli e l’elaborazione video avanzata con l’uso di intelligenza artificiale e realtà aumentata. Queste innovazioni sono il risultato degli investimenti continui di Leonardo in ricerca e sviluppo nel settore della difesa e della digitalizzazione
su Giorno – Carlino – Nazione

Primo modulo. Thales Alenia Space di Torino sta completando il primo modulo per la futura stazione spaziale commerciale di Axiom, con consegna prevista nei primi mesi del 2025. Il modulo è parte di un progetto di base orbitale autonoma che sarà operativa dal 2030. L’azienda, che ha una lunga esperienza nello sviluppo di moduli spaziali, è coinvolta in importanti programmi come la missione Artemis e il Lunar Gateway. Inoltre, Thales Alenia Space lavora su altri progetti significativi come il MultiPurpose Habitat per la superficie lunare e il modulo HALO per il Gateway, oltre a partecipare allo sviluppo del veicolo di rientro Space Rider dell’ESA.
Filomena Greco su Sole 24 Ore

Verso il futuro. L’equipaggio della missione Axiom-3, composto da quattro astronauti tra cui il primo turco Alper Gezeravci, ha visitato le strutture di Thales Alenia Space e Altec a Torino, esprimendo ammirazione per l’innovazione e la storia del settore aerospaziale della città. Durante il loro tour italiano, che segue il successo della loro missione di gennaio, hanno esplorato le realizzazioni e i progetti futuri legati ai viaggi spaziali. Walter Villadei, astronauta italiano e pilota della navicella Dragon, ha evidenziato la collaborazione tra industrie, centri di ricerca e agenzie italiane nello spazio, sottolineando i 28 esperimenti scientifici condotti, molti dei quali di biomedicina. La visita riflette l’eccellenza industriale di Torino nel settore spaziale e l’entusiasmo degli astronauti per le future esplorazioni, come quella lunare auspicata da Gezeravci.
Antonio Campo su Stampa Torino

Città aerospazio. Massimo Comparini, attualmente alla guida di Thales Alenia Space, è stato nominato presidente dell’advisory board scientifico della Città dell’Aerospazio. Questo progetto regionale mira a trasformare l’area di corso Marche in un centro all’avanguardia per l’industria aerospaziale. La sua esperienza sarà fondamentale per guidare lo sviluppo di questo hub innovativo dedicato all’esplorazione e alla tecnologia spaziale.
su Corriere Torino

Software per evitare collisioni. La start-up italiana Aiko, specializzata in intelligenza artificiale (IA) per il settore spaziale, ha raccolto 3,5 milioni di euro per sviluppare software che permettano ai satelliti di manovrare autonomamente e evitare collisioni con detriti spaziali. Questa necessità è evidenziata dalle 50.000 manovre effettuate in sei mesi dai satelliti Starlink di SpaceX per evitare detriti, con la previsione di un aumento significativo di tali manovre entro il 2028 a causa dell’intasamento delle orbite basse. Aiko, che ha recentemente aperto un ufficio a Tolosa, in Francia, lavora anche su progetti di disorbitazione autonoma dei satelliti e sulla manutenzione predittiva tramite IA. Con l’obiettivo di espandersi, la start-up prevede di raddoppiare il suo personale e di aprire un ufficio commerciale negli Stati Uniti entro il 2025.
Florine Galéron su Tribune

la lunga marcia nello spazio militarizzato. La Cina sta avanzando rapidamente nel settore spaziale, con tecnologie che potrebbero avere applicazioni sia civili che militari. Il segreto spazioplano Shenlong, atterrato dopo una missione di 268 giorni, ha dimostrato capacità di rilasciare e forse catturare satelliti, suggerendo potenziali usi militari. Con 215 satelliti lanciati nel 2023, la Cina si posiziona vicino agli Stati Uniti, mostrando progressi significativi anche in missioni lunari e marziane, oltre a sviluppare una propria stazione spaziale e servizi satellitari. La militarizzazione dello spazio non è nuova, ma l’uso duale dei satelliti per scopi civili e militari è sempre più evidente, con la Cina che segue le orme degli Stati Uniti nel campo delle comunicazioni e del posizionamento satellitare
Leopoldo Benacchio su Sole 24 Ore Nòva 24

Piccoli reattori. Confindustria ha istituito lo Steering Committee per esplorare le potenzialità degli Small Modular Reactors (SMR) in Italia, considerati cruciali per la competitività e la sicurezza energetica nazionale, nonché per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Il comitato, presieduto da Aurelio Regina e composto da esperti del settore scientifico, accademico e industriale, si focalizzerà su aspetti legislativi, tecnologici, economici e di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di presentare i risultati nel 2025. Nel comitato anche Roberto Cingolani.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Confindustria. Il Comitato direttivo di Confindustria ha istituito un gruppo per esaminare le opportunità legate agli Small Modular Reactor (SMR) in Italia, con una significativa presenza di rappresentanti liguri. Il comitato è presieduto da Aurelio Regina, delegato per l’Energia del presidente di Confindustria Emanuele Orsini, e include figure di spicco come Daniela Gentile, AD di Ansaldo Nucleare, e Roberto Cingolani, AD di Leonardo. Altri membri importanti sono Antonio Gozzi, advisor per l’autonomia strategica, e Giuseppe Zampini, ex AD e presidente di Ansaldo Energia e past president di Confindustria Genova. Il board vede anche la partecipazione di Gianluca Artizzu di Sogin, Massimo Beccarello dell’Università Milano Bicocca, Stefano Buono di Newcleo e Gilberto Dialuce di Enea.
su Secolo XIX

Sud America strategico. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha guidato una missione di imprenditori e aziende in Argentina e Brasile con l’obiettivo di rafforzare le relazioni commerciali e incrementare le esportazioni italiane, puntando a raggiungere i 700 miliardi di euro di export entro il 2026. Durante il Business Forum Italia-Brasile a San Paolo, Tajani ha sottolineato l’importanza di superare le barriere doganali e burocratiche, promettendo il supporto del governo e l’uso delle sedi diplomatiche per favorire la presenza imprenditoriale italiana. Ad ascoltarlo i vertici di grandi imprese come Tim, Enel o Leonardo, che sono sbarcate da tempo in America Latina. Oltre al Gruppo Techint, presente in Brasile con Ternium, maggior esportatore di acciaio del Paese; Tenaris, leader nella produzione di tubi per l’estrazione di gas e petrolio; e con Techint Engineering e Construction, con oltre 6.500 dipendenti
Roberto da Rin su Sole 24 Ore

Poco assicurati. Durante il Milano Festival delle Assicurazioni e della Previdenza, è emerso che solo il 5% delle imprese italiane con 10-25 dipendenti è assicurato, nonostante il premio medio sia tra i più bassi in Europa. Esperti come Flavio Sestilli e Marco Giorgino hanno sottolineato l’importanza di cambiare la cultura del rischio, suggerendo che l’introduzione di obblighi legali e l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale nel risk management possono essere determinanti. Le tecnologie più innovative e in particolare dell’intelligenza artificiale nel campo del risk management «possono essere un valido alleato», ha sottolineato Carlo Zaganelli, responsabile Enterprise Risk Management di Leonardo.
su Mf

Gestione rischi. Carlo Zaganelli, Responsabile Enterprise Risk Management di Leonardo, ha presentato un’analisi completa sulla gestione del rischio in un contesto tecnologico globale durante il panel del Festival delle Assicurazioni di CLASS CNBC. Ha evidenziato le lezioni apprese dalle sfide degli ultimi cinque anni e l’importanza di un approccio sistemico integrato con l’AI, i big data e il supercalcolo. Zaganelli ha sottolineato la necessità di una gestione del rischio che aumenti la resilienza dei clienti e supporti la catena di fornitura. Il suo intervento ha offerto una visione ad ampio spettro delle strategie di Leonardo per ottimizzare la gestione del rischio e migliorare l’esperienza del cliente.
su MILANOFINANZA.IT

Esportare i droni. L’Ucraina sta valutando la possibilità di revocare il divieto di esportazione dei droni per rafforzare l’industria dei droni ed eguagliare le capacità della Russia sul campo di battaglia. Con fondi statali limitati per le forniture militari, le aziende ucraine di droni stanno cercando di vendere la loro produzione in eccesso a livello internazionale per generare entrate per la produzione di più droni per il loro esercito. Le potenziali entrate derivanti dall’esportazione di droni potrebbero raggiungere i 20 miliardi di dollari, un importo necessario dal momento che il bilancio statale per le armi ammonta a soli 6 miliardi di dollari, di cui una minima parte destinata ai droni. Gli esperti del settore avvertono che, in assenza di esportazioni e investimenti, l’industria dovrà affrontare sfide come la fuga dei cervelli e l’insufficienza di ricerca e sviluppo. Il governo è invitato a fornire maggiore standardizzazione e pianificazione per sostenere la crescita dell’industria e prepararsi alle esigenze future.
Isobel Koshiw su Financial Times

Flessibile. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in Italia per incontrare Giorgia Meloni e cercare sostegno per il suo “Piano per la vittoria”, mentre cerca di ritardare i negoziati per una tregua con la Russia. Nonostante le discussioni sulla possibilità di un cessate il fuoco sul modello della Germania Ovest del 1955, con l’Ucraina che entra nella NATO mantenendo la Russia al controllo delle regioni occupate, Zelensky non sembra convinto e punta a una posizione negoziale più forte grazie all’assistenza militare occidentale. Fonti NATO indicano che Zelensky potrebbe essere più flessibile sulla fine della guerra, ma la situazione sul campo di battaglia nel Donbass e l’opinione pubblica ucraina rendono difficile accettare un compromesso. Nel frattempo, l’Ucraina sta proponendo contratti vantaggiosi alle aziende europee di armamenti per produrre su suolo ucraino, in previsione di un conflitto prolungato. Zelensky, che ha già incontrato Macron e vedrà Papa Francesco e il cancelliere Scholz, sottolinea l’importanza dell’ingresso nella NATO senza compromessi territoriali, contando sul supporto delle potenze occidentali per la pace e la sicurezza in Europa
Fabio Tonacci su Repubblica

Un anno dopo. Un anno dopo gli attacchi di Hamas contro Israele, la Fondazione Med-Or ha organizzato un dibattito tra Ebtesam Al-Ktbi, degli Emirati Arabi Uniti, e l’ex dirigente dell’intelligence israeliana Davide Meidan, per discutere la situazione in Medio Oriente. Al-Ktbi ha espresso pessimismo riguardo la possibilità di accordi dopo la morte di 41 mila palestinesi e la mancanza di una leadership strategica, mentre Meidan si è mostrato ottimista, sottolineando la necessità di un accordo per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco. Meidan ha anche evidenziato le opportunità di cambiamento in Libano e l’importanza di pensare al futuro e alla pace tra le nazioni. Il presidente della Fondazione Med-Or, Marco Minniti, ha sottolineato l’importanza storica del confronto diretto tra rappresentanti di Israele e di un grande paese arabo in Italia.
su ITALPRESS.COM

Stop alla trattativa. Boeing è entrata nella quarta settimana di sciopero a seguito del fallimento delle trattative con il sindacato dei macchinisti, che ha respinto l’offerta di un aumento salariale del 25% in quattro anni. La società ha ritirato l’offerta dopo che il sindacato ha chiesto un aumento del 40% in quattro anni e il ripristino dei benefici pensionistici. Le agenzie di rating stanno monitorando la situazione, avvertendo che uno sciopero prolungato potrebbe portare a un declassamento del rating di Boeing, già gravata da un debito di circa 60 miliardi di dollari. La crisi, aggravata da recenti problemi di sicurezza, ha già avuto ripercussioni significative, inclusa la sostituzione del CEO e l’adozione di misure di riduzione dei costi da parte dell’azienda
Mara Monti su Sole 24 Ore

Consegnati 50 Airbus. A settembre 2022, Airbus ha consegnato 50 aerei, cinque in meno rispetto allo stesso mese del 2023. Le consegne totali da inizio anno ammontano a 497 unità, segnando un incremento del 2% rispetto ai 488 aerei dello stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante le sfide legate alla carenza di motori e componenti e le difficoltà della catena di approvvigionamento post-pandemia, Airbus mira a 770 consegne entro la fine dell’anno, obiettivo ritenuto ancora raggiungibile. Per soddisfare tale target, l’azienda dovrà consegnare 273 aerei nell’ultimo trimestre, il che richiederebbe un aumento dell’11% rispetto all’ultimo trimestre del 2023. Nel frattempo, il rivale Boeing ha consegnato 33 aerei a settembre, affrontando propri problemi produttivi aggravati da uno sciopero.
su Sole 24 Ore

Un mercato da 170 milioni. l mercato italiano dei droni civili per usi professionali, che vale 170 milioni di euro, è in rapida crescita e sta trasformando i settori dei servizi, della mobilità e della logistica. Dopo un incremento significativo dal 2019, nonostante il calo durante la pandemia, il settore si prepara a una rivoluzione anche nel trasporto passeggeri, ispirandosi a modelli internazionali. La fiera Dronitaly a Bologna ha evidenziato l’interesse per i droni passeggeri, con particolare attenzione al modello biposto elettrico e autoguidato della cinese Ehang. In Italia, progetti come il trasporto passeggeri pilotato da remoto a Varese e lo sviluppo di vertiporti in alcuni aeroporti sono segnali di questa evoluzione. La Regione Emilia-Romagna punta a sviluppare un ecosistema che integri aeromobili e sensoristica, sfruttando le competenze locali e gli investimenti nella Big data valley
Ilaria Vesentini su Sole 24 Ore

Taxi volanti. Vega, Vertical Gateway, è una nuova società focalizzata sullo sviluppo della mobilità aerea avanzata (Aam) in Italia, con un’attenzione particolare alla regione di Milano e Lombardia. Tra gli azionisti figurano Sea, gestore degli aeroporti milanesi, Skyports, specializzata in infrastrutture per vertiporti, e 2i Aeroporti, controllata da F2i e Ardian. Il consiglio di amministrazione, presieduto da Alessandro Fidato e guidato dall’amministratore delegato Paolomaria Cappello, si è riunito per la prima volta. Vega mira a implementare un sistema di trasporto innovativo e sostenibile per persone e merci, utilizzando veicoli elettrici e ibridi a decollo e atterraggio verticale (eVtol), con i primi collegamenti previsti tra gli aeroporti della Lombardia.
Paolo Veneziani su Mf

Navi a idrogeno. Fincantieri ha sviluppato una tecnologia innovativa per progettare e costruire navi da crociera alimentate a idrogeno, con l’obiettivo di avviare la produzione nel 2025 e lanciare la prima nave entro il 2027. Il gruppo, guidato da Pierroberto Folgiero, è l’unico cantiere navale europeo a vincere un progetto Ipcei per lo sviluppo di tecnologie strategiche e la creazione di una filiera correlata. La propulsione ibrida delle navi permetterà di coprire dal 20% al 40% del fabbisogno energetico con idrogeno, riducendo l’inquinamento in porto e in aree protette. La produzione delle nuove fuel cell avverrà a Bari, con il supporto di Isotta Fraschini Motori, e il progetto è finanziato dall’UE e dal Governo italiano con 300 milioni di euro del PNRR, mirando alla costruzione di due navi ibride a idrogeno entro il 2027
Raoul de Forcade su Sole 24 Ore

World’s Best. Forbes in collaborazione con Statista pubblica la classifica “World’s Best Employers 2024” realizzata attraverso interviste a 300.000 dipendenti di gruppi aziendali multinazionali. In evidenza gli 850 migliori datori di lavoro a livello globale selezionati in 50 paesi. Leonardo presente nel ranking.
su forbes.com

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Niente sacrifici. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato l’importanza di costruire credibilità per il governo italiano al fine di ridurre lo spread e alleggerire il peso della spesa per interessi sul debito pubblico. Il Parlamento ha approvato il Piano strutturale di bilancio, con l’obiettivo di un surplus primario e una riduzione progressiva del deficit e del debito. La premier Giorgia Meloni ha promesso una manovra economica senza nuovi sacrifici per i cittadini, mentre Forza Italia si oppone a nuove tasse sulla casa. L’opposizione critica il governo, con la segretaria del Pd Elly Schlein che accusa Meloni di mentire sugli aumenti fiscali. Il dibattito politico si intensifica in vista della legge di bilancio, che dovrà affrontare questioni fiscali complesse e cercare di mantenere le misure esistenti come il taglio al cuneo fiscale e l’IRPEF alleggerita.
su Sole 24 Ore

Tensioni su casa e tasse. Il governo italiano è alle prese con tensioni interne e critiche dall’opposizione riguardo alle nuove misure fiscali, tra cui il Superbonus e la revisione dei valori catastali. La premier Giorgia Meloni ha respinto le accuse di aumentare le tasse, sottolineando l’impegno del governo a ridurre il carico fiscale e a rilanciare l’economia senza chiedere sacrifici aggiuntivi agli italiani. Nonostante l’approvazione del Piano settennale di bilancio da parte del Parlamento, la discussione sulle accise e sul catasto rimane un punto di frizione sia all’interno della maggioranza che con l’opposizione. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha difeso la manovra, enfatizzando la prudenza e la responsabilità nella gestione dei conti pubblici, mentre l’opposizione continua ad attaccare il governo per le presunte misure di austerità
Mario Sensini su Corriere della Sera

Giorgetti attacca Tajani. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, noto per la sua moderazione, è al centro dell’attenzione per la sua terza manovra economica, che è considerata una novità significativa, in particolare per l’introduzione del Piano strutturale di bilancio. Giorgetti ha sottolineato l’importanza di rispettare la regola del 3% tra deficit e PIL e ha discusso la possibilità di un rientro a sette anni anziché a quattro, come richiesto dalla Commissione Europea. Ha criticato le dichiarazioni del vicepremier Antonio Tajani riguardo alla tassazione sulla casa, definendole un “deragliamento populista”. Giorgetti, che ha ripreso a nuotare per gestire lo stress, insiste sul fatto che le misure fiscali del governo hanno favorito i ceti medio-bassi e contenuto l’inflazione, e sottolinea il valore del lavoro silenzioso imparato nella sua giovinezza
Marco Cremonesi su Corriere della Sera

La ricerca dei soldi. Il premier Giorgia Meloni è generalmente soddisfatta di pochi ministri, tra cui spicca Giancarlo Giorgetti al Mef, con cui ha un rapporto positivo e che ha informato prima di annunciare che il governo non richiederà ulteriori sacrifici agli italiani. La revisione delle rendite catastali per gli immobili che hanno beneficiato del Superbonus è un aggiornamento richiesto dalla Commissione Europea e necessario per un Piano di rientro finanziario. Le parole di Giorgetti, che hanno generato polemiche, sembrano più rivolte a Bruxelles che alla ricerca interna di fondi. Nonostante la disponibilità del settore bancario e delle imprese a sacrifici, manca ancora un accordo di maggioranza sui risparmi da ottenere e una regolamentazione effettiva per l’applicazione della revisione del catasto, un processo che non ha funzionato bene finora
Marco Galluzzo su Corriere della Sera

Manovra di sacrifici. Il dossier “La manovra dei sacrifici” evidenzia che la legge di bilancio da 24 miliardi, promossa dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, comporterà sacrifici per tutti, nonostante l’esenzione per i camionisti. Si prevedono aumenti dell’IMU sulle seconde case e tagli alle detrazioni per le ristrutturazioni, oltre a un incremento delle accise sul gasolio di un centesimo all’anno per i prossimi cinque anni. Le banche e le assicurazioni affronteranno un aumento dell’addizionale IRAP e IRES, mentre si considera anche un taglio dei benefici fiscali. La revisione delle rendite catastali potrebbe portare a un aumento dell’IMU di circa 126 milioni di euro, con un impatto maggiore sulle seconde case che non beneficiano dell’esenzione
Giuseppe Colombo su Repubblica

Così il Paese va a sbattere. Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, critica fortemente il governo per la sua politica di austerità e tagli alla spesa sociale, che a suo avviso porterà il Paese alla rovina. In un’intervista a La Stampa, Landini respinge il Piano strutturale di bilancio del governo, che prevede tagli per 13 miliardi di euro all’anno per i prossimi sette anni, e sostiene che l’Italia ha bisogno di investimenti, non di austerità. Egli avverte che se non ci saranno risposte credibili alle richieste dei lavoratori e dei pensionati, la Cgil è pronta a indire uno sciopero generale. Landini critica anche la riforma fiscale e le politiche che favoriscono l’evasione fiscale e la precarietà lavorativa, chiedendo invece investimenti in settori chiave come la sanità e l’industria. Infine, condanna il decreto sicurezza del governo come un attacco alle libertà costituzionali e annuncia mobilitazioni sindacali per fermare le guerre e promuovere la pace.
Paolo Baroni su Stampa

Catasto e 110. Il Governo italiano sta pianificando un’operazione di controllo fiscale per far emergere circa due milioni di “case fantasma” non dichiarate e per verificare la corretta dichiarazione di variazione catastale degli immobili che hanno beneficiato del superbonus dal 2020. Ai proprietari di immobili non dichiarati verranno inviate lettere di compliance e, in caso di mancata risposta, l’Agenzia delle Entrate procederà con una rivalutazione d’ufficio delle rendite, con conseguente aumento dell’IMU dovuta. Questo piano si inserisce in una strategia più ampia che mira a recuperare risorse senza aumentare la pressione fiscale sui contribuenti, colpendo chi ha sottratto immobili al fisco. Gli interventi previsti potrebbero portare a significativi aumenti dell’IMU per le seconde case nelle principali città italiane.
Giovanni Parente su Sole 24 Ore

Società pubbliche. L’Istat è tenuto per legge a compilare un elenco di oltre 10.500 società pubbliche che influenzano i conti monitorati dall’Unione Europea, soggette alle rigide regole del Tesoro. Questa classificazione scatena numerose proteste e ricorsi da parte di enti come fondazioni liriche, teatri e concessionarie autostradali, che si ritrovano nella lista degli enti della pubblica amministrazione. Eurostat, l’ufficio europeo che verifica i bilanci, ha richiesto la riclassificazione di alcune società come pubbliche, causando incertezze nei conti pubblici. Il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, ha evidenziato il problema al governo, suggerendo che il Tesoro dovrebbe gestire l’elenco e le relative conseguenze, poiché eventuali cambiamenti influenzerebbero i conti pubblici e il Piano strutturale.
Mario Sensini su Corriere della Sera

Cresce chi innova. L’Osservatorio Crif ha rilevato che il rischio di default delle imprese italiane è rimasto stabile nel primo semestre del 2024, con un leggero aumento dei finanziamenti richiesti. Il settore tessile e dell’abbigliamento ha visto un incremento dei tassi di default, mentre le aziende innovative, particolarmente attive in settori come farmaceutica e meccanica strumentale, mostrano una minore rischiosità e maggiore puntualità nei pagamenti. Il credito alle imprese ha registrato variazioni contenute, con un calo nel settore delle costruzioni dovuto al rallentamento dell’ecobonus. Le imprese innovative si distinguono per un tasso di default medio inferiore rispetto alla media nazionale.
Giovanna Mancini su Sole 24 Ore

Sud America priorità strategica. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani è in missione in Brasile e Argentina per rafforzare i legami economici e imprenditoriali, considerando l’America Latina una priorità strategica per l’Italia. Durante il Forum imprenditoriale Italia-Brasile a San Paolo, oltre 300 aziende italiane e brasiliane, tra cui Enel e Tim, hanno discusso di cooperazione economica. Tajani ha sottolineato l’importanza dell’export per l’economia italiana e l’obiettivo di raggiungere i 700 miliardi di euro in export entro il 2026. Sono stati firmati accordi per finanziamenti agevolati e progetti di transizione energetica, oltre a un contratto per un nuovo porto logistico ad Aracruz. Tajani ha anche enfatizzato i forti legami culturali e storici tra Italia e Brasile e ha promesso di lavorare per accelerare l’accordo commerciale tra l’UE e il Mercosur.
Claudia Voltattorni su Corriere della Sera

Legion d’onore. Vincenzo Boccia, ex presidente di Confindustria e della Luiss, è stato nominato presidente dell’Associazione italiana degli Insigniti della Legion d’Onore, succedendo ad Anna Maria Tarantola. La Legion d’Onore è la più alta onorificenza francese, istituita da Napoleone Bonaparte nel 1802, e Boccia è stato insignito nel 2021 per aver rafforzato i legami tra industriali italiani e francesi. Il passaggio di testimone è avvenuto all’ambasciata di Francia a Roma, alla presenza di membri illustri e dell’ambasciatore francese Martin Briens. Boccia ha espresso l’intenzione di lavorare per una nuova governance europea e di non limitare il ruolo della BCE al controllo dell’inflazione, ma di estenderlo al sostegno allo sviluppo. Tarantola ha evidenziato il lavoro svolto sull’immigrazione, la pace e l’integrazione dei giovani in progetti europei.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Serve Ue-Mercosur. Barbara Cimmino, vice presidente di Confindustria per l’export e gli investimenti esteri, sottolinea l’importanza di un accordo tra l’Unione Europea e il Mercosur per ridurre i dazi e migliorare i rapporti commerciali, aprendo il mercato a 270 milioni di consumatori. Durante una missione in Argentina e Brasile, ha evidenziato le opportunità di crescita e le aspettative di sviluppo, nonostante le sfide politiche e economiche. Cimmino ha messo in luce i settori chiave per la collaborazione, come l’agroalimentare, le infrastrutture e l’energia, e ha enfatizzato le capacità di innovazione e adattamento delle aziende italiane. Infine, ha espresso l’urgenza di finalizzare l’accordo Ue-Mercosur per aumentare l’export europeo e creare nuovi posti di lavoro, avvertendo del rischio di perdere terreno rispetto ad altri attori globali come la Cina.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Germania in recessione. La Germania è prevista entrare in recessione nel 2024 con una contrazione economica dello 0,2%, seguita da una ripresa nel 2025 con una crescita del PIL dell’1,1%, secondo le stime del governo tedesco. Questo calo segue una precedente contrazione dello 0,3% nel 2023, ma si prevede un miglioramento grazie a un pacchetto di misure di stimolo introdotte dal ministro dell’Economia Robert Habeck. La recessione è attribuita agli effetti della guerra in Ucraina, alla debolezza della domanda globale e a una crescente tendenza protezionista nel commercio mondiale. La Germania, che affronta anche sfide strutturali come l’invecchiamento della popolazione e la transizione ecologica, deve imparare a far sentire la propria voce nel contesto della crisi tra Cina e Stati Uniti. Infine, la stagnazione economica tedesca degli ultimi cinque anni è aggravata da investimenti privati in calo e diretti verso settori non ottimali.
Giuliana Ferraino su Corriere della Sera

Contraccolpo sul made in Italy. La crisi economica tedesca sta avendo un impatto negativo sull’export italiano, in particolare nei settori della chimica, componentistica auto, siderurgia, macchine utensili e legno-arredo, con un calo delle esportazioni verso la Germania. La situazione è aggravata da previsioni pessimistiche, come il -25% previsto per il settore delle macchine utensili nel 2024. Le difficoltà sono accentuate dalla transizione energetica europea e da ritardi nell’implementazione di politiche industriali in Italia. Nonostante ciò, alcune piccole e medie imprese italiane riescono a mantenere stabile il fatturato in Germania, adattandosi e cercando nuovi clienti.
Francesco Manacorda su Repubblica

Salvataggio grandi banche. l Meccanismo di risoluzione unico (SRB) ha assicurato di essere pronto ad intervenire nella risoluzione di banche di qualsiasi dimensione, comprese quelle grandi come UniCredit e Commerzbank. Dominique Laboureix, presidente del SRB, ha chiarito che l’Europa dispone già degli strumenti necessari per implementare il bail-in, evitando così la liquidazione dannosa per clienti e garantendo la continuità delle banche in crisi. Nonostante l’assenza della garanzia unica sui depositi (Edis) e del backstop del Meccanismo europeo di stabilità, Laboureix ha sottolineato che il SRB è in grado di gestire anche banche extra-large. Il SRB mira a salvaguardare la stabilità finanziaria e a proteggere i contribuenti, e le banche europee sono ora più solide e preparate ad affrontare le crisi, avendo raggiunto gli obiettivi di Mrel per l’assorbimento delle perdite.
Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore

Google va diviso. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta considerando azioni legali per dividere Google e porre fine al suo presunto monopolio nel settore delle ricerche online, dopo aver stabilito in precedenza che l’azienda detiene una posizione dominante. L’Antitrust ha identificato quattro aree principali su cui Google dovrebbe intervenire, tra cui la distribuzione della ricerca e la raccolta di dati, che si ritiene siano stati accumulati illegalmente. Google, che gestisce oltre il 90% delle ricerche online, potrebbe essere costretta a modificare pratiche commerciali come contratti esclusivi e condividere dati con i concorrenti. La società ha risposto alle proposte, etichettandole come radicali e dannose per i consumatori e la competitività. Il processo legale potrebbe estendersi fino al 2025, con Google che ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso alla Corte Suprema
Federico Cella su Corriere della Sera

Cuore e testa italiani. Alessandro Benetton, presidente di Edizione da quasi tre anni, descrive la trasformazione della holding di famiglia, che ha subito una riorganizzazione totale e un passaggio generazionale. Sotto la sua guida, il valore di Edizione è cresciuto di oltre 3 miliardi di euro, con un focus su innovazione tecnologica e sostenibilità. La holding, che ha creato Mundys, leader nelle infrastrutture aeroportuali e autostradali, non prevede una quotazione in Borsa, preferendo il mercato private. Benetton sottolinea l’importanza di un management indipendente e di una sostenibilità economica che generi valore, con Edizione che investe in energie rinnovabili e si impegna nella riduzione delle emissioni. Infine, nonostante il 70% delle attività sia internazionale, la holding mantiene un forte legame con l’Italia, valorizzando i giovani e promuovendo la parità di genere
Fabio Tamburini su Sole 24 Ore

Ita-Lufthansa. La fusione tra Ita Airways e Lufthansa è prevista per gennaio, dopo l’approvazione da parte di Bruxelles della cessione di 30 slot giornalieri a Milano Linate a easyJet e altri slot per rotte intercontinentali ad Air France o British Airways, per garantire la concorrenza. L’operazione, valutata positivamente dalla Commissione europea, permetterà a Lufthansa di acquisire il 41% di Ita con un investimento iniziale di 325 milioni di euro. Il nuovo consiglio di amministrazione di Ita sarà composto da cinque membri, con Jörg Eberhart in pole position per il ruolo di amministratore delegato. Lufthansa potrà aumentare la sua quota fino al 90% entro il 2033, con un investimento totale di 829 milioni di euro.
Umberto Mancini su Messaggero

Gigafactory. Stellantis ha ricevuto dalla Spagna ulteriori 133 milioni di euro di sussidi pubblici per la costruzione di una gigafactory a Saragozza, portando il totale dei fondi concessi a oltre 350 milioni di euro. Questo finanziamento fa parte di un’iniziativa governativa per promuovere l’industria dei veicoli elettrici, con l’obiettivo di rendere la Spagna un hub automobilistico chiave in Europa. Il progetto, che prevede una collaborazione con il partner cinese Catl, potrebbe creare circa 3.000 posti di lavoro e richiedere un investimento di 2,5-3 miliardi di euro. Nonostante la domanda incerta di veicoli elettrici, la decisione finale sulla realizzazione della gigafactory spetta a Stellantis, con il CEO Carlos Tavares che sembra propenso a procedere. Inoltre, Tavares sta considerando una riorganizzazione manageriale, con possibili cambiamenti nei vertici aziendali da discutere nel prossimo consiglio di amministrazione negli USA.
Andrea Boeris su Mf

Eni per l’Indonesia. Eni si appresta a lanciare operazioni offshore in Namibia attraverso Azule Energy, una joint venture con BP, e punta a espandere la sua presenza nel settore del gas in Indonesia con il progetto Geng North, del valore di circa 12 miliardi di dollari. Il gruppo, guidato da Claudio Descalzi, mira a una crescita annuale del 3-4% nonostante una prevista riduzione della produzione nel terzo trimestre 2024. La strategia di Eni si concentra sull’upstream e sull’esplorazione, con successi significativi negli ultimi dieci anni e un modello di business che prevede la vendita di quote minoritarie per monetizzare gli investimenti. Gli analisti attendono i conti del terzo trimestre con previsioni di un calo degli utili, ma con attenzione rivolta al possibile buyback addizionale di azioni fino a 500 milioni di euro, che potrebbe portare il totale a 2,1 miliardi di euro.
Angela Zoppo su Mf

Architetti delle proteine. Il Premio Nobel per la Chimica 2024 è stato assegnato a David Baker, Demis Hassabis e John M. Jumper per le loro ricerche sulla struttura delle proteine e sulla previsione del loro ripiegamento, un problema chiave della biochimica. Baker, dell’Università di Washington, è riconosciuto per la progettazione computazionale delle proteine, mentre Hassabis e Jumper di DeepMind, azienda di Google, hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale capace di prevedere la struttura di milioni di proteine. Questo riconoscimento segue un altro Nobel per la Fisica assegnato per ricerche sulle reti neurali artificiali, sottolineando l’importanza dell’intelligenza artificiale nella scienza moderna. La scoperta ha implicazioni significative per sfide globali come l’antibioticoresistenza e dimostra l’evoluzione del mondo scientifico, con scienziati che sono anche imprenditori di successo
Massimo Sideri su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Progressi militari. Israele ha intensificato la sua offensiva militare in Libano, con l’ingresso di quattro divisioni e migliaia di soldati, nonostante le dichiarazioni iniziali di un’operazione limitata. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha esortato i libanesi a ribellarsi contro Hezbollah, minacciando una guerra lunga e distruttiva. L’obiettivo dichiarato è eliminare la minaccia di attacchi transfrontalieri di Hezbollah e la loro infrastruttura militare. Tuttavia, i dettagli precisi dell’offensiva rimangono poco chiari, e funzionari occidentali dubitano che terminerà presto, soprattutto prima delle elezioni statunitensi. Nonostante le affermazioni di Israele di voler indebolire Hezbollah piuttosto che eliminarlo, l’evoluzione dell’offensiva terrestre dipenderà da decisioni politiche e militari, con la possibilità di un’espansione dell’operazione.
_Andrew England su Financial Times

Vertice al telefono. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente statunitense Joe Biden hanno discusso in una telefonata, alla presenza della vicepresidente Kamala Harris, di un possibile attacco israeliano contro l’Iran. Netanyahu sostiene che un attacco sia necessario per la sopravvivenza di Israele, mentre gli Stati Uniti preferirebbero un’azione limitata alle strutture militari iraniane, evitando i centri nucleari e gli oleodotti. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato che l’attacco sarà letale e sorprendente. La riunione notturna del governo israeliano ha suggerito di concentrare i missili sulle basi dei pasdaran, anche se i dettagli potrebbero ancora cambiare. Nel frattempo, la tensione in Medio Oriente rimane alta con attacchi continui, tra cui un attentato in Israele e un’intensificazione dell’offensiva a Gaza, dove sono stati uccisi oltre 50 civili
Davide Frattini su Corriere della Sera

Biden: Bibi bugiardo, pensa solo a sè. Il presidente americano Joe Biden ha espresso in privato una forte sfiducia e rabbia nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, come riportato nel nuovo libro di Bob Woodward. Biden ha definito Netanyahu un bugiardo egoista e si è lamentato delle sue azioni unilaterali, nonostante le apparenze di ascolto e cooperazione. La tensione tra i due leader è cresciuta a seguito di eventi in Medio Oriente, inclusi attacchi e negoziati falliti. Il libro di Woodward rivela anche dettagli sulle relazioni tra gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e Israele, e commenta la posizione pubblica della vicepresidente Kamala Harris sul conflitto israelo-palestinese, che ha irritato Netanyahu.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Pentola a pressione. Beirut è scossa dalla violenza di strada e dal saccheggio delle case abbandonate dagli sfollati a causa dei bombardamenti israeliani. Prima del conflitto, la povertà colpiva il 44% della popolazione libanese; ora, con un milione di sfollati che si riversano in città, la situazione è critica. I quartieri sono sorvegliati da militanti e dall’esercito per prevenire ulteriori scontri settari, mentre il governo, nonostante le difficoltà politiche e finanziarie, ha istituito 937 centri di accoglienza, già al limite della capacità. La cooperazione internazionale cerca di aiutare, ma la tensione rimane alta e i negoziati per un cessate il fuoco sono in stallo, con la comunità internazionale che non mostra segnali di progresso verso una soluzione.
Gabriella Colarusso su Repubblica

130 soldati dicono no. Un massiccio raid israeliano a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, ha provocato una strage con 47 vittime palestinesi. In risposta a questa escalation di violenza, 130 soldati israeliani hanno espresso in una lettera al governo la loro opposizione agli attacchi contro Gaza, sottolineando il rischio che questi pongono per la sicurezza degli ostaggi israeliani. Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha ordinato la ripresa degli attacchi suicidi, nonostante il dissenso interno. Nel frattempo, Israele ha subito attacchi con razzi da Hezbollah e ha dovuto affrontare diversi attacchi terroristici sul proprio territorio, tra cui uno a Hadera da parte di un palestinese con cittadinanza israeliana. Il primo ministro Netanyahu sta considerando una risposta militare contro l’Iran, dopo un attacco missilistico iraniano su Israele.
Fabiana Magrì su Stampa

Solo civili. L’ospedale di Rayak, situato vicino al confine siriano nella valle della Bekaa, è stato un punto di riferimento per i feriti di Hezbollah e civili durante i bombardamenti israeliani. Inizialmente, i pazienti erano prevalentemente combattenti di Hezbollah, ma in seguito la maggior parte dei ricoverati è stata composta da civili, inclusi molti bambini. L’ospedale, gestito dal direttore generale Mohammad Abdallah e suo fratello, entrambi medici formatisi in Romania, è diventato un rifugio per circa 500 tra medici e infermieri, che spesso vi dormono con le loro famiglie. Nonostante le difficoltà, come la mancanza di ossigeno e carburante per i generatori, l’ospedale continua a fornire cure, senza distinzioni di razza o religione. La vicina azienda farmaceutica della famiglia Abdallah, che produce soluzioni intravenose, sta affrontando problemi di approvvigionamento a causa dei bombardamenti, rischiando di innescare un’emergenza sanitaria nel Paese.
Francesco Semprini su Stampa

La guerra può finire nel 2025. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in visita a Roma per incontrare la premier italiana Giorgia Meloni e altri leader europei, con l’obiettivo di ottenere garanzie per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea e discutere un possibile cessate il fuoco lungo la linea attuale del conflitto. Zelensky, che ha già incontrato i governi dell’Europa Sudorientale a Dubrovnik, si recherà anche a Parigi, in Vaticano, Berlino e Londra. Nonostante le recenti perdite territoriali dell’Ucraina, Zelensky rimane ottimista sulla possibilità di spingere verso la pace e una stabilità duratura entro il 2025. Egli propone un cessate il fuoco senza riconoscere nuovi confini ufficiali, in cambio di impegni occidentali, tra cui una garanzia di sicurezza dagli Stati Uniti e promesse di rapido ingresso nell’UE da parte di altri paesi europei
Federico Fubini su Corriere della Sera

Premi di risultato. L’Ucraina sta considerando una nuova legge per incentivare il reclutamento militare, aumentando la paga dei soldati e offrendo premi per risultati specifici in combattimento. Attualmente, i soldati ucraini guadagnano circa 800 euro al mese, ma con la nuova proposta, chi serve al fronte potrebbe vedere il proprio salario raddoppiato e ricevere fino a 6.000 euro mensili. Inoltre, sono previsti premi extra per azioni come la distruzione o cattura di veicoli militari nemici, con cifre che variano da 800 a 12.500 euro. Questa mossa segue l’esempio della Russia, che ha recentemente aumentato la paga dei suoi soldati da 2.000 a 4.000 euro al mese, oltre a offrire bonus aggiuntivi per l’arruolamento.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera

Unione in agonia. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán è stato duramente criticato al Parlamento Europeo per il suo sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina e per le accuse di corruzione e violazione dello stato di diritto in Ungheria. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha attaccato Orbán per le sue politiche, mentre l’eurodeputata Ilaria Salis ha messo in discussione l’idoneità dell’Ungheria a guidare l’UE, citando la mancanza di libertà dei media e lo stato di diritto nel paese. Orbán ha risposto alle critiche, sostenendo che l’UE deve cambiare e che la presidenza ungherese vuole essere un catalizzatore di tale cambiamento. La discussione si è accesa anche su altri temi come l’immigrazione e la sicurezza, con von der Leyen che ha sottolineato le politiche ungheresi contrarie agli interessi dell’UE.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Amico di Putin. Il primo ministro ungherese Viktor Orban, attualmente presidente di turno del Consiglio UE, ha affrontato un acceso dibattito nel Parlamento europeo di Strasburgo, dove ha ricevuto critiche dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e da vari eurodeputati. Orban è stato accusato di essere troppo vicino a Putin e di avere politiche controverse sull’immigrazione e sui diritti civili. Von der Leyen ha messo in discussione la sua posizione sul conflitto tra Russia e Ucraina e le sue politiche interne, ricevendo applausi da diversi gruppi politici. Orban ha risposto alle critiche sostenendo di lavorare per l’Europa e accusando la Commissione di essere politicizzata e parziale. Il dibattito si è concluso con scambi di insulti e accuse reciproche, evidenziando profonde divisioni politiche
Marco Bresolin su Stampa

Aspetatndo l’uragano. L’uragano Milton, classificato come tempesta di categoria 5, ha costretto all’evacuazione di 7,2 milioni di persone in Florida, con venti oltre i 200 km/h e rischio di inondazioni fino a 4,5 metri. La popolazione cerca rifugio, inclusi coloro che non hanno altre opzioni, come il recentemente rilasciato Jason Brownstein. La crisi ha anche portato tensioni politiche, con il presidente Trump che critica la gestione dell’evento da parte di Biden e Harris, mentre questi ultimi si difendono dalle accuse e invitano la popolazione a seguire le istruzioni delle autorità locali. La situazione è aggravata da false affermazioni politiche che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, mentre la vicepresidente Harris sottolinea l’importanza di ascoltare gli avvertimenti ufficiali. Nel frattempo, storie personali come quella di Oscar Buitrago, un immigrato colombiano in cerca di asilo, emergono dai rifugi, evidenziando l’impatto umano dietro la catastrofe naturale
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Tremila voli cancellati. L’uragano Milton, soprannominato la tempesta del secolo, ha seminato il terrore in Florida, causando migliaia di sfollati e la cancellazione di tremila voli. Gli abitanti di Tampa si sono spostati verso nord per sfuggire ai venti che potrebbero raggiungere i 230 km/h. Il presidente Joe Biden ha posticipato un viaggio internazionale, esortando la popolazione a seguire le istruzioni delle autorità, sottolineando che la situazione è una questione di vita o di morte. Nel frattempo, il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha assicurato che ci sono scorte sufficienti di carburante e che lo stato è preparato per affrontare interruzioni di energia e altre emergenze. La situazione è aggravata da polemiche politiche, con Biden che critica Donald Trump per aver diffuso notizie false riguardo alla gestione di un precedente uragano, mentre le autorità si preparano a fronteggiare l’impatto di Milton su tutta la penisola della Florida e potenzialmente anche sulla Georgia
Angelo Paura su Messaggero

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

I dubbi di FdI sugli alleati. Il Senato italiano ha approvato un disegno di legge che limita la durata delle intercettazioni a 45 giorni, con 83 voti a favore e 49 contrari. L’opposizione e alcuni magistrati criticano la misura, sostenendo che potrebbe mettere a rischio migliaia di indagini, inclusi casi di violenza sulle donne e reati gravi come omicidio e corruzione. La maggioranza, tuttavia, ha votato unita, celebrando il provvedimento. Nel frattempo, persistono tensioni all’interno del centrodestra dopo il fallimento dell’elezione di un giudice costituzionale, con Fratelli d’Italia che esprime dubbi sugli alleati e la Lega che nega responsabilità. Non è chiaro come si procederà con la nomina del giudice mancante, ma FdI indica una possibile apertura a concedere un giudice all’opposizione
Marco Cremonesi su Corriere della Sera

Il silenzio del Colle. Sergio Mattarella ha espresso preoccupazione per la vacanza di un posto di giudice alla Corte Costituzionale, un problema che il Parlamento deve risolvere al più presto. Nonostante il suo richiamo del 15 luglio, la posizione rimane vacante e le mosse future del Primo Ministro Giorgia Meloni sono incerte, con la possibilità di posticipare la decisione a gennaio quando ci saranno quattro posti da riempire. La situazione politica è tesa, con importanti decisioni costituzionali in sospeso, e il rischio di paralisi della Corte è reale se il numero legale dei giudici non viene raggiunto. Mattarella ha sottolineato la gravità della situazione, ma il suo ruolo si limita a evidenziare il problema, non a suggerire soluzioni o candidati, lasciando il Colle in silenzio sulla questione.
Ugo Magrì su Stampa

Crosetto nega. – Il Ministro della Difesa Guido Crosetto nega qualsiasi tensione con la Premier Meloni, sottolineando una comunicazione quotidiana nonostante le sue recenti assenze ai Consigli dei ministri, attribuite a impegni all’estero. Crosetto ha partecipato a un’audizione al Copasir e ha avuto un incontro informale con Meloni a Palazzo Chigi, cercando di minimizzare le speculazioni su un presunto “gelo”. Durante l’audizione, ha espresso fiducia nei servizi segreti e nel loro direttore, Gianni Caravelli, nonostante le precedenti affermazioni su una mancanza di cooperazione. La vicenda si complica con nuove rivelazioni riguardanti un concorso a cui aveva partecipato la moglie di Crosetto e ulteriori indagini su presunti dossieraggi che coinvolgono anche altre figure politiche
Adriana Logroscino su Corriere della Sera

E frena sul dossieraggio. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha partecipato a un’audizione al Copasir per discutere le indagini sulla presunta spionaggio e i suoi rapporti con l’AISE, l’intelligence italiana. Crosetto ha negato qualsiasi conflitto con i vertici dei servizi segreti e ha chiarito che eventuali tensioni passate erano legate a nomine e situazioni ormai risolte. Ha inoltre confermato la partecipazione di sua moglie a un concorso per l’AISE, ma ha sottolineato che lei non si è presentata all’intervista finale. Nonostante le polemiche, Crosetto ha escluso tensioni con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con cui ha avuto frequenti contatti per discutere questioni di sicurezza nazionale. L’audizione non ha portato a nuove rivelazioni significative, ma potrebbero esserci ulteriori sviluppi nelle prossime audizioni del Copasir.
Giuliano Foschini su Repubblica

Accelerazione. Il Senato ha approvato con 83 voti favorevoli un disegno di legge che limita a 45 giorni, prorogabili solo in casi eccezionali, il periodo massimo per le intercettazioni degli indagati, escludendo i reati di criminalità organizzata. Il provvedimento, che ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva, ha suscitato un acceso dibattito: da un lato, il senatore Matteo Renzi difende la riforma come tutela della privacy e della Costituzione, dall’altro, il senatore Roberto Scarpinato critica il limite come un favore a mafie e affaristi. Il primo firmatario del testo, Pierantonio Zanettin, sostiene che la riforma bilancia le esigenze investigative con il rispetto della sfera privata del cittadino. La riforma si inserisce in un contesto più ampio di modifiche alla giustizia, che include anche la tutela dei colloqui tra difensori e clienti e restrizioni sul sequestro di dispositivi elettronici.
Felice Manti su Giornale

Indebolita la lotta al crimine. Il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), Giuseppe Santalucia, esprime preoccupazione per le riforme in corso che, a suo avviso, indeboliscono la lotta alla criminalità, in particolare criticando le nuove restrizioni sull’uso delle intercettazioni e le prime applicazioni della legge Nordio. Santalucia mette in guardia sui rischi che tali norme possano causare danni alle indagini, soprattutto per reati gravi come la violenza sulle donne. Inoltre, sottolinea l’importanza di mantenere la serenità nei processi giudiziari, distaccati da tensioni politiche e mediatiche, come nel caso del processo a Salvini. Infine, invita al rispetto per l’indipendenza dei tribunali, ricordando che i processi non dovrebbero essere influenzati da manifestazioni pubbliche.
Liana Milella su Repubblica

Gli stranieri nati qui? Italiani. Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, in un’intervista rilasciata a Goffredo Buccini, ha espresso la necessità di una nuova legge sulla cittadinanza per gli stranieri nati in Italia, considerando obsoleta la normativa del 1992. Luzi ha sottolineato l’importanza dell’integrazione sociale, in particolare nelle periferie, dove non basta la risposta securitaria ma sono necessarie scuole, decoro urbano e qualità di vita. Ha menzionato il lavoro svolto dall’Arma nelle aree a rischio come Caivano e altri quartieri difficili in tutta Italia. Infine, ha affrontato temi come la criminalità organizzata, l’antisemitismo e la vulnerabilità degli anziani, evidenziando l’impegno dell’Arma nel contrasto a questi fenomeni.
Goffredo Buccini su Corriere della Sera

Un giudice condiviso. Il senatore Pier Ferdinando Casini esorta il Parlamento italiano a superare l’impasse nella scelta dei giudici costituzionali, sottolineando l’urgenza di trovare un accordo prima che la situazione diventi critica con la scadenza del mandato di altri tre giudici a dicembre. Casini rifiuta l’idea di risolvere la questione con “prove muscolari” e invita a usare il cervello, ricordando che i giudici sono garanti e non giocatori. Propone che la maggioranza e l’opposizione si accordino su due membri ciascuno e poi trovino insieme una quarta figura di consenso. Sottolinea l’importanza di scegliere figure imparziali e non politicizzate, in linea con la divisione dei poteri prevista dalla Costituzione italiana.
Francesco Grignetti su Stampa

In piazza con Elly. Il senatore Graziano Delrio sostiene la partecipazione del Partito Democratico (Pd) alla manifestazione della Rete pace e disarmo, a condizione che non vi siano elementi di antisemitismo o negazione del diritto all’autodifesa dell’Ucraina. Delrio enfatizza l’importanza del pacifismo e della resistenza all’imperialismo, distinguendo tra la guerra in Iraq basata su false premesse e l’attacco subìto dall’Ucraina. Sostiene una difesa comune europea con capacità di deterrenza, ma rifiuta l’idea di esportare la democrazia con la forza. Infine, Delrio apprezza il pluralismo interno del Pd e la ricerca di un equilibrio tra pacifismo e atlantismo, sottolineando l’importanza di una politica estera europea e di una difesa comune.
Matteo i Alessandro su Stampa

Il dem sono io. Giuseppe Conte, in un colloquio con il giornalista Carmelo Caruso, si proclama il vero democratico, affermando di essere più democratico del Partito Democratico (PD) e di non prendere ordini da Trump. Sottolinea la sua indipendenza e il suo rapporto con la stampa, rifiutando di delegittimare anche i media più critici, considerandoli un presidio democratico. Conte discute anche della sua alleanza con Avs e M5s, suggerendo che insieme possono competere con il PD. Inoltre, respinge l’idea di essere influenzato dal voto americano e sottolinea il suo impegno nella politica italiana, evidenziando la sua collaborazione con Andrea Orlando in Liguria
Carmelo Caruso su Foglio

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