SICUREZZA
Un progetto che concorre con quello franco tedesco. La nuova joint venture italo-tedesca Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV) sfida il progetto franco-tedesco KNDS nel settore dell’armamento terrestre, con una prima commessa italiana di 23 miliardi di euro per la produzione di veicoli blindati basati sui modelli Panther KF51 e Lynx, integrando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. L’azienda, che mira a una produzione rapida e a soddisfare la crescente domanda europea, evidenzia l’agilità di Leonardo e Rheinmetall nel contesto della difesa europea, distaccandosi dall’asse Parigi-Berlino e puntando a diventare un leader globale nel settore militare.
Allan Kaval su Monde
Joint venture. L’azienda tedesca di difesa Rheinmetall si è associata all’azienda italiana Leonardo in una joint venture per la produzione di carri armati per l’esercito italiano, in un contratto del valore di 17 miliardi di sterline. La collaborazione, in attesa di approvazione da parte dell’UE, avrà sede in Italia e mira a innovare la tecnologia dei veicoli da combattimento per l’Europa.
su thisismoney.co.uk
Crosetto soddisfatto. Un accordo benedetto anche dal Ministro della Difesa Guido Crosetto quello tra Leonardo e la tedesca Rheinmetall, una joint venture paritetica tra i due colossi per dare vita ai nuovi carri armati per l’esercito italiano, che avrà ricadute enormi sull’economia di La Spezia. La città, con gli stabilimenti ex Oto Melara, sarà infatti la sede operativa di un “peso massimo” della Difesa con significativo aumento dei volumi di produzione e di occupazione per il sito produttivo spezzino.
su RAI 3
Rinnovabili e decarbonizzazione. L’AD Leonardo Roberto Cingolani ha discusso lo stato attuale della transizione energetica, evidenziando la mancanza di una soluzione universale per la decarbonizzazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili nei vari settori produttivi. Durante l’intervista, ha sottolineato le sfide che persistono nell’adattare le tecnologie esistenti alle diverse esigenze industriali.
su Fortune Italia
Protezione dati, c’è tanto da fare. Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha evidenziato a Cernobbio l’importanza strategica del digitale e dell’energia, sottolineando come la tecnologia avrebbe potuto prevenire molte insicurezze attuali, tra cui quelle energetiche e alimentari, aggravate dalla guerra in Ucraina. Ha inoltre messo in luce la necessità di rivedere la protezione dei dati e delle informazioni sensibili, in un contesto in cui la difesa diventa parte di una sicurezza globale più ampia.
su Provincia Como
In pole in Turchia per Eurofighter. La Turchia sta avanzando rapidamente nell’acquisto di 40 jet Eurofighter Typhoon, con un potenziale contratto del valore di 8-10 miliardi di euro, mentre Leonardo, parte del consorzio produttore, potrebbe ottenere lavori per oltre 1 miliardo di euro. Contemporaneamente, Leonardo è vicina a siglare un contratto con la Royal Malaysian Air Force per sostituire i suoi elicotteri Nuri con gli Aw149m, in un affare che potrebbe valere 1 miliardo di euro.
Francesca Gerosa su Mf
Massimo Comparini a RTL. Il Congresso astronautico internazionale 2024 a Milano si concentra sui progetti lunari di Leonardo, inclusa la collaborazione con Telespazio su Moonlight, e sulle strutture orbitali di Thales Alenia Space, mentre Leonardo integra tecnologie spaziali e digitali. Si discute anche del cambiamento nel settore spaziale dovuto all’ingresso di attori privati e si anticipa la missione europea Exomars del 2028, che vedrà Leonardo partecipare al prelievo di campioni marziani
su RTL
Controllo spaziale. L’intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando la gestione dei rischi e la sostenibilità nel settore aerospaziale, come evidenziato all’International Astronautical Congress (IAC) 2024 a Milano, con particolare enfasi sul suo impatto sulle future missioni lunari e sulla gestione del traffico spaziale. Esperti del settore, tra cui Massimo Comparini di Leonardo e rappresentanti di Lockheed Martin e GMV, hanno discusso l’importanza dell’IA nella previsione e mitigazione dei rischi, sottolineando la necessità di un uso responsabile e di una regolamentazione etica per garantire la sicurezza e l’affidabilità delle operazioni spaziali.
su FORMICHE.NET
La boutique dello spazio. In occasione della 75sima edizione del Congresso Internazionale di Astronautica (IAC2024), un gruppo di cinque astronauti ha visitato il sito di Leonardo di Nerviano (MI) dedicato allo spazio: Antonelli Tony (USA); Ewald Reinhold (Germania); Parmitano Luca (Italia); Possing Carmen (Austria); Turnage Andy (Canada). I viaggiatori dello spazio hanno avuto la possibilità di scoprire i laboratori dove vengono prodotte alcune tecnologie ed equipaggiamenti impiegati nelle missioni spaziali internazionali più importanti, fondamentali per il futuro del volo e dell’esplorazione umana nel cosmo.
su Prealpina, su VARESENEWS.IT, su MALPENSA24.IT
Città dell’Aerospazio. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato l’inizio dei lavori per la Piattaforma dell’Aerospazio del Politecnico di Torino, l’intervento che il Politecnico di Torino realizzerà nell’edificio 37 di Corso Marche, ceduto in diritto di superficie all’Ateneo da Leonardo. L’ investimento è di 44 milioni di euro e l’approvazione del Ministero segna il primo passo verso la creazione della Città dell’Aerospazio. Questo progetto, che coinvolgerà attori pubblici e privati, mira a rafforzare il settore aerospaziale in Piemonte, un comparto già significativo per l’economia regionale.
su Stampa Torino e su Repubblica Torino
Starlink in tre mesi. Il governo italiano stava negoziando con Starlink, l’azienda di Elon Musk, per l’uso di comunicazioni satellitari sicure, con il Ministero dell’Economia disponibile a valutare l’offerta e i Ministeri della Difesa e degli Esteri che richiedevano garanzie sulla sicurezza dei dati e l’adattabilità globale della tecnologia. Nonostante la disponibilità di Starlink a iniziare entro tre mesi una volta ricevuto il via libera, esistevano preoccupazioni su alcuni paesi dove la tecnologia non è ammessa e sulla necessità di coinvolgere entità italiane, con una riunione pianificata per concordare una posizione prima dell’inchiesta della procura di Roma.
Giuliano Foscini su Repubblica
Il gioverno continuia a puntare sul satellite. Il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti ribadisce l’impegno del governo nell’utilizzare la tecnologia satellitare per connettere le aree remote d’Italia, complementare alle infrastrutture terrestri, e non vede rischi di fallimento per Open Fiber. Butti evidenzia anche l’avanzamento del progetto IT Wallet, che consentirà ai cittadini di accedere a documenti digitali tramite l’app IO, e discute l’importanza strategica dei cavi sottomarini, con l’Italia che diventa attrattiva per investitori come Google
Tobia De Stefano su La Verita’
L’Italia ai piedi di Musk. Telespazio, partecipata da Leonardo, ha firmato un accordo con SpaceX per la distribuzione dei servizi Starlink in Italia, poco prima che emergesse uno scandalo di corruzione coinvolgente Andrea Stroppa, referente italiano di Elon Musk. L’inchiesta della procura di Roma ha rivelato un sistema corruttivo che coinvolge anche mogli di ufficiali, con Stroppa indagato per corruzione in relazione a un contratto di fornitura con SpaceX e altri episodi di illeciti legati a appalti statali.
Nello Trocchia su Domani
Questione di Pnrr. Elon Musk sta puntando al mercato europeo delle comunicazioni satellitari attraverso l’Italia, dove il governo Meloni sembra favorire gli investimenti nelle sue società, in particolare con il progetto Starlink di SpaceX. Mentre si discute l’implicazione di Starlink nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, Musk potrebbe sfruttare i fondi UE destinati alle “aree grigie” del paese per espandere la sua rete di connessioni satellitari, sfidando così le infrastrutture di comunicazione terrestri esistenti.
Carlo Tecce su Espresso
La rete americana di Giorgia. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e presidente del Consiglio, ha cambiato radicalmente posizione rispetto al suo discorso anti-finanza di Marbella nel 2022, avviando una collaborazione con Blackrock, il più grande fondo d’investimento al mondo, senza indire gare pubbliche. Da quasi dieci anni Blackrock è il secondo azionista dell’azienda controllata dal Ministero dell’Economia, una partecipazione che si somma, fra le altre, a quelle in Eni, Leonardo, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Rai Way. Questa collaborazione include la costituzione di un gruppo di lavoro per lo sviluppo di progetti non specificati, ma si sospetta che riguardino privatizzazioni e investimenti in data center e infrastrutture energetiche, con un forte coinvolgimento di aziende statunitensi nel digitale italiano.
Enrico Mingori su The Post Internazionale-TPI
Boeing, evitare il fallimento. Boeing, alle prese per evitare il fallimento, ha annunciato misure di finanziamento per un totale di 35 miliardi di dollari, tra cui un prestito di 25 miliardi e una linea di credito di 10 miliardi, per affrontare una crisi scatenata da problemi tecnici, ritardi nelle consegne, debiti elevati e una storica sciopero dei lavoratori. Nonostante le sfide, inclusi i disastrosi incidenti del 737 MAX e l’impatto della pandemia di COVID-19, il governo statunitense non permetterà il fallimento di Boeing, un’azienda troppo strategica e grande per fallire, essenziale per la difesa e l’industria aeronautica, in un mercato dominato dal duopolio Airbus-Boeing.
Jean Michel Bezeat su Monde
Airbus taglia. Airbus ha annunciato il taglio di fino a 2.500 posti di lavoro nella sua divisione di difesa e spazio, che produce satelliti, per affrontare una crisi di mercato aggravata dalla concorrenza di SpaceX e dalle difficoltà finanziarie, con l’obiettivo di migliorare la competitività e limitare l’impatto sociale delle riduzioni. La trasformazione del settore dei satelliti verso modelli più piccoli e cost-efficienti, come quelli utilizzati da SpaceX e Amazon, ha messo sotto pressione Airbus e Thales Alenia Space, portando a discussioni su possibili fusioni e strategie di ristrutturazione per rimanere competitivi.
su Monde
Energia e materie prime con gli arabi. Il ministro dell’Industria e delle Risorse minerarie dell’Arabia Saudita, Bandar Ibrahim Alkhorayef, ha visitato l’Italia per discutere il rafforzamento della cooperazione industriale e mineraria, incontrando vari rappresentanti governativi e aziendali per esplorare partnership in energia e materie prime critiche. A Milano il ministro saudita ha visitato anche le strutture di Leonardo. Durante la visita, si è parlato di transizione energetica, investimenti congiunti e decarbonizzazione, con l’istituzione di un gruppo di lavoro bilaterale per proporre cooperazioni concrete e il rafforzamento delle relazioni bilaterali attraverso potenziali partnership e investimenti nel settore estrattivo.
su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia
Caccia di sesta generazione. Il G7 Difesa a Napoli si concentrerà sulle sfide geopolitiche globali, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina e alle tensioni in Medio Oriente, promuovendo azioni per la sicurezza in Africa e nell’Indo-Pacifico. Un focus specifico sarà sul programma per il caccia di sesta generazione Global Combat Air Programme (GCAP), con un vertice trilaterale tra Italia, Regno Unito e Giappone per discutere progressi e piani futuri.
Marco Battaglia su La Verita’
Aspen. Domani si terrà la terza edizione della Conferenza internazionale “La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea 1525-2025” al Castello Visconteo di Pavia, con focus sul potere navale e la libera navigazione, coinvolgendo importanti figure come ministri e capi delle forze armate. L’evento è organizzato da Aspen Institute Italia e vede la partecipazione di esponenti del governo, dell’industria della difesa Leonardo e del mondo accademico, con interventi sia in video che in presenza.
su Provincia – Pavese
Difesa europea. Mariarosaria Taddeo e Oreste Pollicino sostengono l’importanza di una difesa europea unificata per garantire la stabilità internazionale e una deterrenza credibile, evidenziando le sfide della frammentazione e mancanza di coordinamento tra gli stati membri dell’UE. Sottolineano che, nonostante le critiche e le diverse posture degli stati membri, una difesa comune europea rafforzerebbe la NATO e sarebbe in linea con i cambiamenti geopolitici, richiedendo un impegno politico e un dibattito pubblico per superare gli ostacoli burocratici e nazionali esistenti.
Oreste Pollicino su Sole 24 Ore
Nuovo trattato. Luigi Gianniti sottolinea l’importanza di una difesa europea autonoma e integrata, che superi la dipendenza dagli Stati Uniti e i limiti dei trattati attuali, invocando un nuovo trattato sulla difesa europea. Sottolinea anche la necessità di finanziare la difesa comune con risorse europee, per promuovere l’integrazione e la visibilità dei beni pubblici europei, come anticipato dalla visione di De Gasperi e sostenuto dal Rapporto Draghi.
Luigi Gianniti su Sole 24 Ore
Unifil resta. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sottolineato l’importanza di mantenere la missione Unifil in Libano per preservare la credibilità delle Nazioni Unite, delineando una strategia per la sicurezza dei militari italiani che include nuove regole di ingaggio e l’eventuale schieramento di una forza di reazione rapida. Durante la sua informativa al Senato, Crosetto ha chiesto a Israele di supportare il rafforzamento di Unifil e delle forze armate libanesi per una gestione pacifica del mandato, mentre il governo italiano lavora su soluzioni diplomatiche per evitare un’escalation del conflitto, nonostante la scarsa presenza di senatori durante la relazione.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera
Unifil. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sottolineato l’importanza di non ritirare i caschi blu dall’UNIFIL in Libano, poiché ciò minerebbe la credibilità dell’ONU; ha chiesto un rafforzamento della missione con nuove regole di ingaggio e supporto alle forze armate libanesi. Nel frattempo, il primo ministro israeliano ha criticato l’inefficacia dell’UNIFIL nel fermare Hezbollah, mentre l’ONU ha ammonito Israele a rispettare la sicurezza del personale delle Nazioni Unite dopo un attacco che ha danneggiato una postazione UNIFIL.
Maria Vittoria Galassi su La Verita’
Microsatelliti. Argotec, azienda italiana del settore aerospaziale, investirà 25 milioni di euro per produrre microsatelliti nella ex cartiera Burgo di San Mauro Torinese, con l’obiettivo di raddoppiare i ricavi a 50 milioni nel 2024 e assumere cento nuovi addetti. La nuova fabbrica, denominata SpacePark, sarà un impianto ad alta automazione esteso su 11.500 metri quadri, con la capacità di produrre oltre 50 satelliti all’anno e contribuirà alla costellazione europea di Osservazione della Terra Iride, oltre a sviluppare tecnologie per la difesa e le telecomunicazioni in orbita lunare.
Filomena Greco su Sole 24 Ore
Bollino. Microtecnica, azienda torinese del settore aerospaziale, ha ottenuto la certificazione di parità di genere, distinguendosi con una forza lavoro femminile del 20,3%, superiore alla media del settore del 12%. L’impresa punta a incrementare la presenza femminile a livello globale al 30% nei prossimi cinque anni, promuovendo buone pratiche come formazione sulla parità, mentorship e politiche di welfare attente alla genitorialità.
Filomena Greco su Sole 24 Ore Nord Ovest
Hacker più veloci. Il Guardasigilli Carlo Nordio interviene sulla crescente minaccia della cybersicurezza in Italia, rassicurando che nonostante l’evoluzione tecnologica superi la velocità delle leggi, il recente attacco hacker al ministero della Giustizia è stato contenuto e la sicurezza è stata ripristinata. Nordio sottolinea anche l’importanza della prevenzione e dell’educazione per contrastare la violenza di genere, oltre alla necessità di rispettare i diritti e promuovere il rispetto tra i sessi fin dall’infanzia.
Giuseppe Crimaldi su Messaggero
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Sconti fiscali. La Legge di Bilancio 2025 prevede l’applicazione dell’imposta del 3% sui servizi digitali senza limiti di ricavi, mentre le deduzioni fiscali per contributi previdenziali e assistenziali, colf e badanti, assegni di divorzio e previdenza complementare rimangono intatte, evitando le soglie di reddito precedentemente previste. Questo significa che i contribuenti potranno continuare a dedurre tali spese dal loro reddito imponibile, mantenendo gli sconti fiscali medi di 3.856 euro per oltre 7 milioni di contribuenti.
Marco Mobili su Sole 24 Ore
Web tax allargata. La Digital Service Tax italiana, con la nuova legge di bilancio 2025, sarà applicata al 3% su tutti i servizi digitali senza limiti di ricavi, estendendo l’imposta anche ai piccoli operatori che prima erano esclusi. Le deduzioni per contributi previdenziali e assistenziali, colf e badanti, assegni di divorzio e pensione integrativa rimangono intatte, mentre il primo versamento della Web Tax ampliata è previsto per il 2026.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore
Scontro sulla sanità. La manovra economica italiana è al centro di un acceso dibattito politico, con la premier Meloni che difende l’aumento di 6,4 miliardi di euro per la sanità contro le accuse di privatizzazione da parte dell’opposizione, guidata da Elly Schlein del PD. Mentre il governo sostiene di aver incrementato i fondi per la sanità, l’opposizione critica la riduzione della spesa sanitaria rispetto al PIL, temendo una privatizzazione strisciante e un impatto negativo sui servizi sanitari.
Mario Sensini su Corriere della Sera
Giorgetti rassicura i mercati. Il governo italiano ha adottato misure fiscali rigorose per mantenere la fiducia delle agenzie di rating SeP Global e Fitch, con l’obiettivo di confermare i giudizi di stabilità finanziaria del paese e di evitare il declassamento a “livello spazzatura”. Nel frattempo, c’è un acceso dibattito politico tra la premier Giorgia Meloni e l’opposizione, guidata da Elly Schlein, riguardo ai finanziamenti per la sanità, con Meloni che difende l’aumento della spesa prevista per il 2026 e Schlein che critica la percentuale di spesa rispetto al PIL, inferiore a quella di Francia e Germania.
Alessandro Barbera su Stampa
Ceto medio penalizzato. L’economista Carlo Cottarelli critica la manovra del governo Meloni per non aver mantenuto la promessa di tagliare le tasse per il ceto medio, che risulta penalizzato, mentre i redditi bassi beneficiano di alcuni vantaggi e le banche subiscono un’imposizione fiscale differita. Nonostante il debito pubblico elevato, i mercati hanno reagito positivamente grazie alla prudenza nella gestione dei conti pubblici e all’allineamento con le regole UE, garantendo l’intervento della BCE in caso di necessità.
Enrico Marro su Corriere della Sera
Un grande imbroglio e le banche festeggiano. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, accusa la premier di diffondere dati falsi e mentire sulla realtà della situazione sanitaria e finanziaria italiana, definendo la manovra economica del governo un “grande imbroglio”. Inoltre, Conte critica l’approccio del governo verso la tassazione degli extraprofitti bancari, la gestione delle pensioni e la crescente povertà in Italia, sottolineando la mancanza di un chiarimento con Elly Schlein su Renzi e la necessità di coalizioni affidabili nelle regioni.
Niccolò Carratelli su Stampa
È il debito la vera trappola. Franco Bernabè, ex CEO di Eni e Telecom, critica le politiche economiche italiane e gli errori dell’era Clinton, sostenendo che hanno contribuito all’impoverimento della classe media e all’ascesa di monopoli tecnologici. Secondo Bernabè, l’Italia soffre di un debito che limita la crescita salariale e di un sistema fiscale iniquo, mentre le misure per la natalità sono insufficienti per affrontare le cause sociologiche della crisi demografica.
Giuseppe Bottero su Stampa
Non siamo in Russia. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni difende la manovra del governo, sottolineando la necessità di cautela nei tagli agli stipendi dei manager di enti pubblici e respingendo l’idea di un intervento invasivo “alla russa”. Allo stesso tempo, riafferma l’impegno verso la flat tax e distingue tra bonus “tossici” e “positivi”, difendendo l’assegno per i neonati e sottolineando l’importanza del rispetto per la stampa e il dibattito parlamentare.
Stefano Iannacone su Domani
Salari troppo bassi, l’allarme di Mattarella. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso preoccupazione per la crescente disparità salariale e la precarietà del lavoro in Italia, sottolineando che i bassi salari e l’occupazione frammentata minacciano la coesione sociale e violano l’articolo 36 della Costituzione, che garantisce un compenso adeguato per i lavoratori. Durante la cerimonia di consegna delle Stelle al merito, ha ricordato l’importanza della dignità del lavoro e ha evidenziato la necessità di rispettare i principi costituzionali di equità e solidarietà, anche nel contesto delle sfide poste dall’autonomia differenziata e dalla riforma sanitaria.
Concetto Vecchio su Repubblica
Nord sempre più povero. L’Istat ha rilevato un aumento della povertà assoluta in Italia, con quasi 5,7 milioni di persone, il 9,7% della popolazione, in questa condizione, e un milione e 300 mila minori in stato di totale indigenza, il valore più elevato dal 2014. Nonostante la crescita occupazionale, la precarietà lavorativa e l’alta inflazione hanno mantenuto elevati i livelli di povertà, con il presidente Mattarella che sottolinea come la situazione minacci la coesione sociale e colpisca duramente anche gli immigrati.
Anna Maria Angelone su Stampa
La Bce taglia i tassi. La Banca Centrale Europea, guidata da Christine Lagarde, ha effettuato il terzo taglio dei tassi di interesse, portandoli al 3,25%, in risposta a un’attività economica più debole del previsto, ma senza prospettare una recessione. Nonostante la sorpresa per la situazione economica meno rosea, la BCE ha unito i membri del Consiglio direttivo, solitamente divisi, nella decisione di ridurre i tassi, con la possibilità di ulteriori tagli fino a metà del 2025.
Federico Fubini su Corriere della Sera
Rinvio per Poste. Il governo italiano ha deciso di rinviare la vendita del 14% di Poste Italiane, in attesa di valutazioni su modalità e tempi dell’offerta, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che minimizza parlando di “piccole cose tecniche” da sistemare. Si ipotizza che il rinvio possa servire a garantire una maggiore partecipazione italiana nell’operazione, con la possibile inclusione di Fondazioni bancarie nazionali e un focus su piccoli risparmiatori e dipendenti di Poste, in linea con le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sulla necessità di mantenere la società in mani italiane.
Daniela Polizzi su Corriere della Sera
Putin, trappola per Unicredit. Il Cremlino ha introdotto una normativa che aumenta la cosiddetta “exit tax” per le aziende straniere, inclusa Unicredit, che vogliono lasciare la Russia, portandola dal 15% al 35% e aumentando lo sconto minimo sul valore degli asset dal 50% al 60%. Questa mossa, che mira a rimpinguare le casse statali e a penalizzare i Paesi della NATO, complica ulteriormente la dismissione delle attività russe da parte delle banche europee, già sotto pressione dalla BCE per ridurre la loro presenza nel Paese.
Luca Gualtieri su Mf
Chip, IA vola. Come i conti TSMC. TSMC, il colosso taiwanese dei semiconduttori, ha superato le aspettative di mercato con un utile netto di oltre 10 miliardi di dollari nel trimestre, grazie alle forti vendite di chip per l’intelligenza artificiale, nonostante il rallentamento in altri settori come quello mobile. Le azioni dell’azienda hanno registrato un’impennata del 70% da inizio anno, riflettendo l’ottimismo del mercato verso le sue prospettive, specialmente nel campo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie avanzate come i chip a 2 e 3 nanometri.
Simonetta Biagio su Sole 24 Ore
Liquidità per crescere. Maurizio Tamagnini, CEO del fondo Fsi, sottolinea l’importanza della crescita delle imprese italiane, evidenziando che la liquidità è disponibile per supportare la loro evoluzione da medie a grandi aziende, in un contesto dove la dimensione aziendale è cruciale per la competitività e la sopravvivenza. Il Forum delle 300 Top Italian Company a Parma riunisce le migliori imprese del Paese per discutere di sviluppo e competitività, con un focus sul pragmatismo nella decarbonizzazione e sulla necessità di aumentare la scala delle imprese per competere globalmente.
Valentina Iorio su Corriere della Sera
Energia pulita e digitale. Il premio Nobel per l’economia Michael Spence ha discusso le sfide attuali dell’economia globale, evidenziando che, nonostante i progressi nel contrastare l’inflazione, permangono fattori inflazionistici e cambiamenti strutturali post-pandemia che influenzano le catene di fornitura. Spence sottolinea l’importanza di una politica monetaria cauta e l’opportunità per l’Europa di rafforzare il proprio ruolo globale attraverso l’unità e l’innovazione in settori chiave come l’energia pulita e il digitale, avvertendo che il mancato sviluppo potrebbe portare a stagnazione e fuga di talenti.
Fabrizio Goria su Stampa
220 milioni di passeggeri. Gli aeroporti italiani hanno dimostrato resilienza e salute post-pandemia, superando i livelli di traffico pre-Covid e proiettandosi verso un record di 220 milioni di passeggeri entro la fine del 2024, con una crescita che supera la media europea e posiziona l’Italia come terzo mercato aereo europeo. Uno studio dell’Università di Bergamo evidenzia la ripresa del settore aeroportuale italiano, nonostante la concorrenza dei nuovi hub del Medio Oriente e una riduzione del mercato delle low cost, con Roma Fiumicino in testa per la crescita e Milano Linate in forte rilancio grazie al mercato domestico.
Marco Morino su Sole 24 Ore
Declino da ruota di scorta di Catania. L’aeroporto di Comiso, pensato come scalo complementare a quello di Catania, sta affrontando un declino a causa delle difficoltà di collegamento con il capoluogo etneo, con un calo significativo di passeggeri dal 2015 al 2023. Nonostante gli investimenti e le aspettative iniziali, la mancanza di voli e compagnie aeree come Ryanair, insieme a infrastrutture stradali inadeguate, ha portato a un senso di tradimento tra i cittadini e gli imprenditori locali, che ora chiedono un miglioramento dei servizi e il ritorno di Ryanair.
Marco Amadore su Sole 24 Ore
Ex Ilva. Gli impianti dell’area a caldo delle Acciaierie d’Italia di Taranto, precedentemente noti come ex Ilva, restano sotto sequestro con facoltà d’uso, permettendo così la continuazione della produzione nonostante il sequestro confermato dal gip di Potenza, Ida Iura, a seguito dell’annullamento della sentenza di primo grado relativa al presunto disastro ambientale causato dall’Ilva. Il processo, che ora si svolge a Potenza, ha evidenziato la grave situazione sanitaria della popolazione di Taranto legata alle emissioni industriali, riconoscendo la piena responsabilità delle condotte contestate in relazione ai danni ambientali e alla salute.
Valente Silva su Mf
La svolta verde di Snam. Snam ha presentato il suo Transition Plan, prevedendo investimenti per 26 miliardi di euro entro il 2032 per raggiungere la neutralità di emissioni al 2040, con focus su biometano, idrogeno, cattura e stoccaggio del carbonio ed efficienza energetica. Il piano include anche una possibile partnership con Eni sul progetto di cattura CO2 a Ravenna, con Snam che potrebbe conferire il 50% nella società scorporata da Eni.
Andrae Greco su Repubblica
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Ucciso Sinwar. Yahya Sinwar, leader di Hamas, è stato ucciso in un attacco non mirato a Gaza, riconosciuto tra le vittime solo in seguito. Israele e Stati Uniti vedono l’evento come un’opportunità per cambiamenti futuri, mentre la missione israeliana continua con Netanyahu che promette di perseguire gli obiettivi di sicurezza e Biden che auspica una soluzione politica.
Davide Frattini su Corriere della Sera
Decapitata Hamas. Israele ha annunciato di aver ucciso il leader di Hamas Yahya Sinwar, considerato il mandante dell’attacco del 7 ottobre e figura chiave del conflitto più mortale nella storia israelo-palestinese, segnando una vittoria simbolica per il primo ministro Benjamin Netanyahu e alimentando la speranza per il rilascio degli ostaggi. Mentre Hamas non ha confermato la morte di Sinwar, discussioni internazionali sono in corso per una pausa nell’offensiva militare israeliana in cambio della liberazione degli ostaggi, con Sinwar precedentemente sfuggito per oltre un anno nonostante un devastante assalto israeliano a Gaza.
Neri Zilber su Financial Times
L’architetto del 7 ottobre. Yahya Sinwar, l’inafferrabile leader di Hamas e architetto dell’attacco del 7 ottobre, è stato ucciso dalle forze israeliane dopo un’implacabile caccia all’uomo che ha devastato Gaza. Nonostante la sua fama di spietatezza e il suo ruolo nell’orchestrare un attacco mortale contro Israele, la sua morte suscita sentimenti contrastanti tra i palestinesi e le speranze di una fine del conflitto.
Andrew England su Financial Times
La guerra non è finita. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha espresso soddisfazione per la morte di Yahya Sinwar, considerato responsabile della strage dell’anno precedente, ma ha chiarito che la guerra non è ancora finita e che Israele continuerà a combattere fino al ritorno degli ostaggi. La comunità internazionale, inclusi gli Stati Uniti e l’Europa, spinge per un cessate il fuoco e una strategia a lungo termine per la regione, mentre Israele cerca di ricostruire la propria deterrenza strategica e di creare una nuova realtà di sicurezza nazionale.
Francesca Caferri su Repubblica
L’inizio della fine per Bibi. La morte di Yahya Sinwar, leader di Hamas, potrebbe segnare una svolta per Israele, con il primo ministro Netanyahu che afferma che la guerra non è finita e Hamas non governerà più Gaza, mentre si discute di una possibile pace o ulteriore colonizzazione. Nel frattempo, la situazione a Gaza rimane tesa, con manifestazioni organizzate dal Likud a Sderot per celebrare la ricostruzione delle colonie e la Casa Bianca che spinge per una via diplomatica, potenzialmente rafforzata dalla morte di Sinwar e la possibilità di un accordo storico con l’Arabia Saudita.
Davide Frattini su Corriere della Sera
Ma ora l’Occidente non sa con chi trattare. Israele ha eliminato i leader di Hamas e Hezbollah, preparandosi a un conflitto su due fronti, con la situazione in Gaza e in Libano che rimane tesa e incerta. La decapitazione della leadership ha ridotto le possibilità di negoziati, mentre i gruppi militanti continuano a combattere e la regione si avvicina a una nuova occupazione israeliana in un territorio devastato.
Giordano Stabile su Stampa
Cosa resta di Hamas. Hamas ha subito perdite significative, con la sua leadership dimezzata e il controllo del territorio ridotto, ma non è stata sconfitta, mentre il fratello del leader Yahya Sinwar guadagna potere. Hezbollah in Libano, nonostante la perdita di leader, resiste grazie al sostegno di Iran e altri Stati, continuando a rappresentare una sfida per Israele che combatte su più fronti.
Guido Olimpio su Corriere della Sera
Meloni: si apre una fase nuova. La morte di Yahya Sinwar, figura simbolica di Hamas, ha scatenato reazioni contrastanti nel mondo arabo, con alcuni che lo celebrano come martire e altri che temono la fine della battaglia per Gaza e un’escalation del conflitto da parte di Hezbollah. Mentre i social media reagiscono rapidamente, i leader mondiali come Macron e Meloni chiamano a una nuova fase e a un cessate il fuoco, ma la storia suggerisce che la morte di tali figure non pone fine al conflitto, ma ne cambia semplicemente i protagonisti.
Andrea Nicastro su Corriere della Sera
Biden: è un bel giorno. Il presidente americano Joe Biden considera l’uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar un’opportunità per avanzare verso una tregua e il rilascio degli ostaggi, vedendo in questo evento la possibilità di una Striscia di Gaza senza Hamas e intensificando gli sforzi diplomatici per raggiungere questi obiettivi. Tuttavia, la morte di Sinwar pone nuove sfide per gli Stati Uniti, che devono ora dimostrare che era effettivamente l’ostacolo principale alla pace e gestire il rischio di una situazione potenzialmente più instabile con una nuova leadership di Hamas.
Alberto Simoni su Stampa
Russia pronta a mandare diecimila norcoreani. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato che, secondo rapporti di intelligence, 10.000 soldati nordcoreani si stanno preparando ad affiancare la Russia nel conflitto contro l’Ucraina, con alcuni ufficiali nordcoreani già arrivati in Ucraina occupata. Nonostante il dubbio degli analisti militari e dei funzionari della NATO sulla veridicità di questi rapporti, la Casa Bianca e altri funzionari occidentali esprimono preoccupazione e cercano di verificare le informazioni, considerando che un simile coinvolgimento segnerebbe un aumento significativo della disperazione di Putin e della collaborazione militare tra la Corea del Nord e la Russia.
Henry Foy su Financial Times
Zelensky bussa, ma non risponde nessuno. Volodymyr Zelensky sta cercando attivamente il sostegno dell’OTAN per l’Ucraina, presentando un piano di vittoria a Bruxelles e sperando in una possibile apertura da parte di Joe Biden, mentre l’America mostra segni di disimpegno dal conflitto ucraino, preferendo passare la responsabilità agli europei. L’Ucraina, che affronta sfide di sicurezza, in particolare dalla Russia e dai suoi alleati, vede nell’adesione all’OTAN una garanzia cruciale, ma si trova di fronte a un’incerta risposta americana e a un’Europa che esita di fronte a questo nuovo impegno, mentre le tensioni politiche interne negli Stati Uniti e le strategie di Kamala Harris potrebbero influenzare ulteriormente il coinvolgimento americano.
Isabelle Lasserre su Figaro
Il Piano della Vittoria. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato il suo “Piano della Vittoria” a Bruxelles, chiedendo sostegno per costringere la Russia alla pace e terminare la guerra entro il 2025, ma ha ricevuto una risposta tiepida dall’UE e dalla NATO, che esitano a sostenere pienamente le sue richieste, come l’adesione all’alleanza e l’uso di armi occidentali per attacchi in territorio russo. Durante il vertice, Zelensky ha anche espresso preoccupazione per il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto, alludendo al rischio di un’escalation globale.
Giovanni Pigni su Stampa
Per entrare nella Nato Zelensky vende terre rare. Volodymyr Zelensky ha presentato a Bruxelles il suo “piano per la vittoria”, offrendo all’UE l’accesso alle materie prime dell’Ucraina, in particolare del Donbass, e proponendo agli USA di utilizzare l’esercito ucraino in sostituzione dei militari americani in vari teatri bellici, in cambio di missili a lungo raggio e supporto per l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Il piano mira a trovare un compromesso che permetta sia a Mosca che a Kiev di rivendicare successi, con Zelensky che sottolinea la disponibilità dell’Ucraina a offrire risorse critiche e un esercito con esperienza di combattimento, mentre la NATO considera l’adesione futura dell’Ucraina all’alleanza.
Alessandro Rico su La Verita’
Esercitazioni: Taiwan irritata con la Cina. La Cina ha intensificato le tensioni con un imponente esercizio militare vicino a Taiwan, stabilendo record per il numero di aerei e navi impiegati, suscitando preoccupazione a Taipei e richieste di una risposta più decisa da parte delle democrazie internazionali. Gli esercizi hanno evidenziato il rischio crescente di un attacco a sorpresa da parte della Cina, con Taiwan che chiede aiuto per rafforzare la deterrenza contro l’aggressione militare cinese e sottolinea la minaccia alla pace regionale e la violazione dello spirito della Carta delle Nazioni Unite.
Kathrin Hille su Financial Times
Harris e i conservatori. Kamala Harris e Donald Trump intensificano le loro campagne con una serie di interviste mirate a conquistare gli elettori indecisi a venti giorni dalle elezioni, con Harris che cerca di attrarre i conservatori e Trump che cerca di ammorbidire il suo linguaggio sull’immigrazione per gli elettori ispanici. Nonostante la raccolta fondi record di Harris, i sondaggi rimangono in equilibrio e entrambi i candidati affrontano sfide nel convincere i propri elettori, con Harris che si distanzia da Biden e Trump che definisce il 6 gennaio “un giorno d’amore”, cercando di rassicurare un elettore cubano-americano.
Viviana Mazza su Corriere della Sera
Mitsotakis scettico sull’esternalizazzione. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha espresso scetticismo riguardo alla proposta di esternalizzare la politica di asilo dell’UE a paesi terzi, in particolare sull’efficacia e replicabilità del modello Italia-Albania a livello europeo, sottolineando la necessità di aumentare la migrazione legale per far fronte alla carenza di lavoratori in Europa. Durante un vertice a Bruxelles, dove la migrazione è un tema centrale, Mitsotakis ha evidenziato la posizione della Grecia come porta d’ingresso sud-orientale dell’UE e ha chiesto un rafforzamento degli sforzi per deportare i migranti il cui asilo è stato respinto, mentre altri leader europei hanno adottato misure più severe sul controllo delle frontiere.
Henry Foy su Financial Times
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
A processo. Matteo Salvini, leader della Lega e attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è al centro di un processo legato alla sua politica di blocco delle navi con migranti durante il suo mandato come ministro dell’Interno. Il suo approccio alla questione migratoria, che ha incluso la firma di decreti per limitare l’immigrazione e la protezione umanitaria, ha portato a controversie legali e politiche, culminando in procedimenti penali con esiti diversi e un processo in corso a Palermo.
Goffredo Buccini su Corriere della Sera
La Lega in piazza. Matteo Salvini affronta un processo a Palermo per il caso Open Arms, con l’accusa di sequestro di persona e una richiesta di sei anni di reclusione; l’ex ministro dell’Interno si difende sostenendo di aver agito per difendere i confini e riceve il sostegno di alleati europei e nazionali, tra cui parlamentari e ministri della Lega, che si radunano in piazza a Palermo per esprimere solidarietà. Nel frattempo, la sua avvocata Giulia Bongiorno si prepara a smontare le argomentazioni dell’accusa, mentre Salvini attacca una parte della magistratura, definendola politicamente di sinistra e ribadendo il suo impegno a non arrendersi.
Cesare Zapperi su Corriere della Sera
L’hacker rimane in cella. Carmelo Miano, un giovane hacker siciliano, è stato confermato in custodia cautelare per aver violato i server del ministero della Giustizia e le email di decine di magistrati, tra cui quelle di Nicola Gratteri, utilizzando password deboli e senza apparenti committenti esterni. Nonostante l’ammissione dei fatti, l’inchiesta continua, soprattutto per chiarire i 7 milioni in criptovaluta trovati nel suo possesso, mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio assicura che la sicurezza è stata ripristinata e che “oggi siamo al sicuro”.
Luigi Nicolosi su Corriere della Sera
Musk sostiene Stroppa. Elon Musk ha espresso sostegno pubblico ad Andrea Stroppa, suo referente in Italia e sospettato di corruzione, con un messaggio di incoraggiamento a non arrendersi, in linea con la sua filosofia di vita ispirata da Tolkien. Stroppa, convinto della sua innocenza e della correttezza delle trattative con i vertici dello Stato italiano per l’uso dei servizi satellitari Starlink, attende di chiarire la sua posizione e sottolinea il danno che l’indagine potrebbe arrecare non a sé o alle aziende, ma al Paese e ai suoi soldati.
Filippo Santelli su Repubblica
L’Europa dice no. L’Unione Europea è profondamente divisa sulla gestione dei migranti, con visioni contrastanti tra i paesi membri e tensioni tra sovranisti e progressisti, mentre l’Italia promuove accordi per hub di rimpatrio. Nonostante un piccolo accordo raggiunto, la spaccatura persiste, con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al centro delle critiche per la sua presenza a un mini-vertice, e nessuna soluzione concreta adottata a livello europeo.
Claudio Tito su Repubblica
Il centro rischia di svuotarsi. La decisione delle commissioni sull’asilo e i verdetti dei giudici italiani, in seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea, potrebbero portare al rilascio dei migranti trattenuti in Albania e al loro ritorno in Italia, mettendo in discussione la sicurezza dei Paesi di provenienza. Le pronunce giudiziarie, che si basano su criteri recentemente ridefiniti dalla Corte Ue, potrebbero anche influenzare il futuro dei centri di detenzione in Albania, con possibili tensioni tra politica e magistratura.
Viola Giannoli su Repubblica
Quadra interna. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (Pd), durante un convegno sulle politiche dell’immigrazione, ha sottolineato la necessità di una svolta culturale e politica del partito, criticando la legge Bossi-Fini e gli accordi con l’Albania e la Libia, e riconoscendo errori passati del Pd. Schlein ha enfatizzato l’importanza di non inseguire la destra e di proporre una visione alternativa, puntando su una battaglia culturale per cambiare il Paese e sfidare il senso comune, promettendo un cambio di passo per il Pd.
Alessandro di Matteo su Stampa
Spunta il quesito anti Grillo. Il Movimento 5 Stelle è alle prese con una potenziale riforma che potrebbe ridurre o eliminare il ruolo del garante, figura attualmente ricoperta da Beppe Grillo, come parte di un più ampio dibattito sulla ristrutturazione del partito che include anche la possibile modifica del nome e del simbolo. La proposta di cambiamento ha scatenato proteste tra gli alleati di Grillo, mentre si discute anche di limitare i poteri dell’attuale leader Giuseppe Conte per favorire un processo decisionale più collegiale.
Emanuele Buzzi su Corriere della Sera
Mi hanno fermato. Giovanni Toti, ex presidente della Liguria, ha scritto “Confesso che ho governato”, un libro in cui difende la sua gestione politica e critica l’ampio margine di interpretazione della magistratura, sostenendo che questo ha limitato la capacità di governare efficacemente. Nel testo, Toti rivendica i successi della sua amministrazione e propone un cambiamento basato sul merito e sull’ottimismo, delineando una visione per il futuro dell’Italia.
Aldo Torchiaro su Tempo
Valanghe di ricorsi . La nuova legge proposta da Fratelli d’Italia mira a criminalizzare la maternità surrogata come reato universale, esponendo genitori biologici e adottivi al rischio di carcere e multe, e sollevando dubbi sulla sua costituzionalità e chiarezza. Di fronte a questa normativa, molte coppie che hanno già iniziato il percorso di gestazione per altri all’estero si preparano a presentare ricorsi, mentre la Consulta potrebbe essere chiamata a risolvere le incertezze legali e a tutelare i diritti dei bambini nati da questa pratica.
Gabriella Cerami su Repubblica
(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati