SICUREZZA
Collaborazione. L’industria militare turca, rappresentata dalla Turkish Aerospace Industry (TAI), ha stretto una fitta rete di collaborazioni con imprese italiane, tra cui Leonardo, soprattutto nell’ambito della produzione di elicotteri e aerei. La partnership è iniziata con la produzione su licenza in Turchia dell’elicottero A129 Mangusta, che ha portato alla creazione del T129 Atak, ora esportato anche nelle Filippine e in Nigeria. TAI ha acquisito competenze che la rendono concorrente di altri costruttori, inclusa Leonardo, che continua a fornire parti in subfornitura. La collaborazione si estende anche agli aerei da pattugliamento Meltem e al caccia di quinta generazione Kaan, con TAI che ha sviluppato autonomamente capacità tecnologiche avanzate, nonostante le tensioni con gli USA per l’acquisto di missili russi S-400.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore
Formazione . Il centro di simulazione al volo per l’ala rotante, destinato alla formazione di piloti di elicottero delle forze armate italiane e straniere, sorgerà a Maristaeli, Luni, e sarà collegato al nuovo centro di addestramento della Difesa a Viterbo. Il progetto, dal costo di 49 milioni di euro, è parte di un piano più ampio da oltre 239 milioni di euro, approvato dalla commissione difesa del Senato e in attesa di esame dalla Camera. I lavori, che dureranno anni, inizieranno dopo l’approvazione di un decreto ministeriale atteso a inizio novembre. Il centro è stato aggiudicato a un raggruppamento di imprese guidato da Leonardo, con la partecipazione di Elbit Systems Ltd e la sua controllata, specializzati in velivoli senza pilota. Il centro di Luni si aggiunge a quello di Viterbo per rispondere alle esigenze di crescita e specifiche della Marina, e permetterà addestramenti avanzati e congiunti grazie a tecnologie di simulazione all’avanguardia.
Francesco Margiocco su Secolo XIX
Addestramento. Visita di Focus al Centro di Simulazione di Operazioni Aeronavali della Guardia di Finanza dove ci si addestra per operare in scenari complessi. Un ambiente unico in Europa dove, grazie a una serie di simulatori connessi in rete, realizzati da Leonardo per replicare i propri elicotteri (AW139 e AW169) e velivoli (ATR 72MP) in uso al Corpo, è possibile addestrare equipaggi, personale di bordo e di coordinamento, a svolgere missioni complesse all’interno dello stesso scenario operativo in una rappresentazione virtuale.
Andrea Domenico su Focus
Vortice di crescita. Thales ha annunciato una crescita commerciale notevole, con un aumento del 23% nelle prese di ordini e del 6,2% nel fatturato nei primi nove mesi del 2024. Il CEO Patrice Caine ha confermato con fiducia gli obiettivi per il 2024, prevedendo una crescita organica del fatturato tra il 5% e il 6% e una margine di EBIT tra l’11,7% e l’11,8%. Il settore della difesa ha visto un incremento significativo delle commesse, con 19 grandi ordini e una crescita del 40% rispetto all’anno precedente, mentre l’avionica è stata sostenuta dalla ripresa del traffico aereo. Infine, le attività di cybersicurezza e biométrie hanno beneficiato di un ambiente dinamico, contribuendo alla crescita complessiva del gruppo.
Michel Cabirol su Tribune
Ottimismo. Lo specialista francese in elettronica per la difesa e avionica Thales beneficia della forte domanda nel settore della difesa. Ecco perché il CEO Patrice Caine rimane ottimista sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi per l’intero anno, anche se Thales, come Airbus, è alle prese con problemi nel business dei satelliti.
su Börsen-Zeitung
Incremento. Thales, colosso francese nel settore aerospazio e sicurezza, ha registrato una crescita positiva nei primi nove mesi dell’anno, con vendite che hanno raggiunto i 14,07 miliardi di euro (+6,2%) e ordini saliti a 15,55 miliardi (+23%), superando le aspettative del mercato. La divisione Difesa ha mostrato un incremento significativo degli ordini, arrivando a 8,95 miliardi (+40%), grazie alla domanda elevata in un clima di tensioni geopolitiche. Nonostante le sfide nel settore aerospaziale, dove si prevedono 1.300 licenziamenti e si discute di una possibile fusione con Airbus e Leonardo, Thales ha confermato le sue previsioni di crescita organica e margini di profitto. Tuttavia, il titolo in borsa non ha mostrato grandi cambiamenti, mantenendosi stabile in linea con le attese del mercato.
Luca Carrello su Mf
Mirage. La Francia consegnerà all’Ucraina tre caccia Mirage 2000-5 all’inizio del 2025, dotati di missili Scalp e bombe AASM per missioni di attacco al suolo. Attualmente, l’esercito dell’aria francese dispone di 26 Mirage 2000-5, che richiederanno modifiche e formazione per i piloti e i meccanici ucraini prima della consegna. Questi aerei, che saranno armati anche con missili aria-aria Mica e cannoni da 30 mm, verranno modificati per resistere al brouillage russo e saranno adattati per il combattimento aereo e la guerra elettronica. La Francia sta anche formando piloti ucraini per volare su F-16 americani, mentre altri paesi hanno già fornito aerei da combattimento all’Ucraina. Per compensare la cessione dei Mirage e la perdita di due Rafale, l’esercito dell’aria francese prevede di aumentare l’attività operativa e di accelerare le consegne della quinta tranche di Rafale.
Michel Cabirol su Tribune
F-35. Il rapporto del Government Accountability Office (GAO) degli Stati Uniti critica duramente la disponibilità del caccia F-35, evidenziando che le flotte di aerei da combattimento americane non hanno raggiunto gli obiettivi di disponibilità per le missioni dal 2018 al 2023. Nonostante la spesa congiunta di circa 57,2 miliardi di dollari da parte di Navy, Marine Corps e Air Force per l’operatività e la manutenzione, il F-35 ha superato il budget di manutenzione di oltre 507 milioni di dollari. Tuttavia, il F-35 rimane l’aereo da combattimento più venduto al mondo, con numerosi paesi che hanno acquistato o mostrato interesse per questo programma nonostante le controversie.
Michel Cabirol su Tribune
Avvicinamento. Germania e Gran Bretagna si stanno avvicinando nella difesa e negli armamenti. Ciò apre anche nuove porte per Rheinmetall. L’azienda tedesca produrrà componenti per l’artiglieria e il nuovo carro armato britannico Challenger 3 in Gran Bretagna.
su Börsen-Zeitung
Continua lo sciopero. I lavoratori della Boeing hanno votato contro l’offerta di contratto proposta, continuando uno sciopero iniziato più di cinque settimane fa, infliggendo un duro colpo al nuovo CEO Kelly Ortberg e ai suoi piani di rafforzamento finanziario dell’azienda. Con il 64% contrario all’accordo, che prevedeva un aumento salariale del 35% in quattro anni, la tensione riflette il risentimento accumulato negli anni dai lavoratori, che si sono sentiti traditi da precedenti negoziati. I sindacati sono pronti a riprendere immediatamente le trattative, mentre Boeing affronta una crisi finanziaria aggravata dallo sciopero. La situazione è critica per Boeing, che deve raggiungere un accordo prima delle elezioni presidenziali del 5 novembre, mentre i fornitori e l’economia nazionale risentono degli effetti dello sciopero.
su reuters.com
Perdita record. Il CEO di Boeing, Kelly Ortberg, ha ammesso in una presentazione pubblica che l’azienda sta affrontando sfide significative, tra cui un debito di 57,9 miliardi di dollari e problemi di produzione sotto esame della FAA. Ortberg ha sottolineato la necessità di un cambiamento culturale e di affrontare i problemi esistenti prima di considerare lo sviluppo di un nuovo aereo. Boeing ha registrato una perdita record di 6,17 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, con un calo delle azioni del 40% nell’anno. Nonostante ciò, l’azienda detiene un portafoglio ordini di 5.400 aerei del valore di 428 milioni di dollari e Ortberg rimane ottimista sulla capacità di Boeing di superare la crisi e tornare a essere un leader nel settore aerospaziale.
Mara Monti su Sole 24 Ore
Sei miliardi. Boeing ha riportato una perdita trimestrale di 6,2 miliardi di dollari a seguito di uno sciopero dei macchinisti e di una crisi di reputazione. Il nuovo CEO, Kelly Ortberg, ha promesso un cambiamento culturale fondamentale per l’azienda, riconoscendo la necessità di ricostruire la fiducia e ridurre il debito. La produzione è stata rallentata per migliorare la sicurezza dopo incidenti gravi e problemi di qualità, e la società ha annunciato un taglio di 17.000 posti di lavoro. Boeing affronta inoltre la sfida di riavviare la produzione di modelli cruciali come il 737 Max e di riconquistare la fiducia dei fornitori, mentre Ortberg sottolinea l’importanza di un maggiore coinvolgimento dei leader aziendali nei processi produttivi e nelle relazioni con i dipendenti. –
Louisa Smith su Times
Ceo ottimista. Boeing sta attraversando un periodo estremamente difficile, caratterizzato da una serie di crisi: sociale, industriale, di fiducia ed economica. L’azienda ha annunciato il secondo peggiore risultato trimestrale della sua storia, con una perdita netta di 6,2 miliardi di dollari e un calo dell’1% del fatturato. Nonostante la grève degli operai sembri avvicinarsi alla fine, la ripresa dei profitti appare lontana, con previsioni che indicano una continua perdita di liquidità fino al 2025. Il piano di rilancio quinquennale di Boeing include tagli occupazionali e sacrifici per azionisti e creditori, ma il CEO Kelly Ortberg rimane ottimista sulle opportunità future dell’azienda, nonostante i numerosi problemi attuali e la necessità di un nuovo approccio strategico.
Bruno Trévidic su Echos
Cambiare cultura. La divisione militare e spaziale di Boeing, nota come BDS, sta affrontando significative difficoltà finanziarie, con perdite operative che hanno raggiunto il 43% del fatturato trimestrale di 5,5 miliardi di dollari, a seguito di svalutazioni per oltre 2 miliardi di dollari su diversi programmi, tra cui il T-7A, il KC-46A, il drone MQ-25 e la capsula spaziale Starliner. Il nuovo CEO Kelly Ortberg ha sostituito il presidente esecutivo della divisione, Ted Colbert, con Steve Parker ad interim, e ha sottolineato la necessità di cambiare la cultura aziendale, introducendo più disciplina e migliorando l’esecuzione. Nonostante un portafoglio ordini ben fornito di 62 miliardi di dollari, Boeing affronta sfide con alcuni dei suoi programmi, come il F-15 e il F/A-18, che non sono più competitivi rispetto al F-35 di Lockheed Martin. Tuttavia, ci sono ancora speranze per alcuni programmi come l’elicottero MH-139 Grey Wolf e il jet da addestramento T-7 Red Hawk, nonostante le recenti svalutazioni. Nel settore spaziale, Boeing ha subito un duro colpo quando la NASA ha rifiutato di utilizzare la capsula Starliner per il rientro degli astronauti, sebbene ci siano stati successi parziali come il secondo volo del lanciatore Vulcan.
Anne Bauer su Echos
Metodo Ortberg. Boeing ha subito una perdita netta di 6,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024, aggravata da una sciopero che ha paralizzato la produzione di modelli chiave come il 737 Max. Il nuovo CEO, Kelly Ortberg, ha annunciato un cambio radicale di cultura aziendale e una stretta integrazione tra dirigenti e operai per risolvere i problemi e migliorare l’esecuzione dei programmi. Ortberg sta affrontando due emergenze: porre fine allo sciopero e rafforzare la posizione finanziaria di Boeing, con un piano che include licenziamenti e la raccolta di fondi tramite nuove linee di credito e l’emissione di obbligazioni. Nonostante la situazione critica, il carnet di ordini di Boeing rimane robusto, ma la strada verso la ripresa è ancora lunga e complessa, con sfide operative e finanziarie da superare.
Véronique Guillermard su Figaro
Maxi contratto. Fincantieri ha siglato un contratto miliardario con Viking per la costruzione di due nuove navi da crociera, con consegna prevista nel 2030 e un’intesa per altre quattro navi con consegne tra il 2031 e il 2032. Il valore dell’accordo è stimato tra i 500 milioni e un miliardo di euro, soggetto a finanziamento. Le navi saranno costruite secondo standard ambientali avanzati, con tecnologie innovative per carburanti green e sistemi energetici sostenibili. Nonostante l’importante contratto, le azioni di Fincantieri in borsa hanno subito un calo del 3,7%, influenzate dalla notizia che Thyssenkrupp Marine Systems non sarà acquisita da Fincantieri, ma rimarrà in mani tedesche. Il consiglio di amministrazione di Fincantieri si riunirà il 14 novembre per discutere i risultati finanziari del terzo trimestre.
Francesca Gerosa su Mf
Fusione. Si profila una grande fusione nel settore nautico tedesco. Il costruttore navale Lürssen di Brema ha espresso interesse per la società Thyssen-Krupp Marine Systems (TKMS), che è in vendita, come ha appreso Handelsblatt dagli ambienti industriali. Sono in corso anche colloqui di consultazione con la società di armi Rheinmetall.
Julian Olk su Handelsblatt
Pkk. Un commando di almeno due terroristi ha attaccato la sede della Turkish Aerospace Industries (TAI) vicino ad Ankara, causando cinque morti e 14 feriti. Il presidente turco Erdogan ha confermato il bilancio delle vittime e le forze speciali hanno neutralizzato i due assalitori. Non ci sono italiani tra le vittime, e otto tecnici della società italiana Leonardo presenti sul sito sono al sicuro. L’attacco non è stato rivendicato, ma il governo turco sospetta il coinvolgimento dei curdi del PKK. La NATO e l’ONU hanno condannato l’attacco, mentre la Turchia ha imposto restrizioni sulla diffusione di informazioni relative all’incidente
su Sole 24 Ore
Attentato. Un attacco terroristico ha colpito l’industria aerospaziale Tusas ad Ankara, Turchia, causando la morte di cinque persone, inclusi i due assalitori, e ferendo 22 individui. L’attacco è stato effettuato da un commando armato che è arrivato in taxi e ha compiuto un attacco suicida. Tra i dipendenti al sicuro ci sono anche otto tecnici italiani della società Leonardo. Il presidente turco Erdogan e altri leader internazionali hanno condannato l’attentato, mentre le autorità hanno avviato un’inchiesta senza fornire dettagli immediati sulla responsabilità dell’attacco. L’evento si inserisce in un contesto di tensioni regionali e globali, con precedenti attacchi terroristici in Turchia attribuiti a vari gruppi estremisti, tra cui il PKK.
Marta Serafini su Corriere della Sera
Attacco. Un attacco terroristico ha colpito il campus aerospaziale di Ankara, lasciando cinque vittime e ventidue feriti. Due giovani assalitori, un uomo e una donna, hanno fatto irruzione nella fabbrica, uccidendo cinque persone prima di essere neutralizzati dalle forze speciali. Tra i dipendenti presenti c’erano anche undici italiani di Leonardo, tutti usciti illesi dall’attacco. Le autorità turche sospettano che dietro l’attentato ci sia il Partito dei lavoratori curdi (PKK), sebbene l’indagine sia ancora in corso. L’attacco è stato definito “vile” dal presidente turco Erdogan, mentre i ministri italiani hanno confermato la sicurezza dei connazionali coinvolti
Fabio Tonacci su Repubblica
Hi-tech. Tusas, la più grande azienda aerospaziale turca, è al centro della strategia militare e tecnologica voluta dal presidente Erdogan, producendo droni, aerei, satelliti e altri armamenti avanzati che hanno trovato impiego in vari conflitti internazionali e sono esportati globalmente. La compagnia, che impiega 17 mila persone e sostiene un’industria che ne coinvolge altre centomila, mira all’autarchia bellica della Turchia, sviluppando anche un caccia avanzato, il Kaan, in risposta agli embarghi statunitensi. Nonostante la collaborazione con l’Italia in progetti come l’elicottero T129 Atak, Tusas mantiene una forte identità nazionale. Recentemente, la struttura di Tusas è stata attaccata da terroristi, con Ankara che accusa il Pkk per l’incidente
Repubblica
Floriana Bulfon su Repubblica
Chiusi in ufficio. Durante un attacco terroristico presso la sede della Turkish Aerospace Industries a Kahramankazan, otto lavoratori italiani del gruppo Leonardo si sono barricati negli uffici per quattro ore, comunicando la loro incolumità e la situazione esterna tramite messaggi silenziosi per evitare di essere scoperti. Gli ingegneri e meccanici, impegnati in progetti di collaborazione con la Tusas, hanno vissuto momenti di terrore, sentendo sparatorie e esplosioni vicine, fino a quando non sono stati rilasciati dalla polizia turca. Le famiglie in Italia hanno seguito con apprensione gli eventi, mantenendo i contatti con l’unità di crisi della Farnesina. Dopo l’attacco, i tecnici si sono interrogati sul motivo della scelta dell’obiettivo dell’attentato, considerando che contemporaneamente a Istanbul si svolgeva un’importante fiera dell’industria della difesa e dell’aerospazio.
Romina Marceca su Repubblica
Tecnici. Otto tecnici italiani impiegati da Leonardo, azienda attiva nel settore aerospaziale, sono stati messi in sicurezza dopo un attacco terroristico del PKK presso un complesso industriale turco, dove si trovavano per lavoro. In totale, undici italiani erano presenti durante l’assalto che ha causato cinque morti e ventidue feriti. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che gli italiani non hanno corso pericoli reali e stanno lasciando l’area. La Premier Giorgia Meloni ha espresso vicinanza e cordoglio per l’attacco, mentre il Ministro della Difesa Guido Crosetto, presente in Turchia, ha condannato l’azione terroristica e assicurato che gli italiani stanno bene
su Messaggero
Tutti salvi. Undici italiani, tra cui otto tecnici di Leonardo, sono stati coinvolti in una sparatoria a Kahramankazan, presso la sede della Turkish Aerospace Industries, ma sono tutti salvi e non hanno mai corso un reale pericolo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che non ci sono italiani tra le vittime e ha espresso vicinanza al popolo turco. Leonardo ha adottato una politica di riserbo per proteggere i propri tecnici. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto hanno condannato l’attentato e espresso solidarietà alla Turchia, così come hanno fatto altri paesi come la Grecia e gli Stati Uniti, mentre la Russia ha ribadito la sua ferma condanna del terrorismo
Giovanni Rossi su Giorno – Carlino – Nazione
Sostenibilità. La terza edizione del Premio Impresa Sostenibile, organizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con la Santa Sede, ha evidenziato l’importanza dello sviluppo sostenibile come motore di crescita per la competitività delle aziende. Il forum ha visto la partecipazione di istituzioni, imprese ed esperti, che hanno discusso le sfide di un nuovo modello economico incentrato sulla sostenibilità. Sono state premiate sedici aziende per il loro impegno in ambito sostenibile, con una nuova sezione dedicata alla sostenibilità inclusiva. La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha annunciato lo stanziamento di 435 milioni per l’attuazione della legge sulla disabilità, sottolineando l’importanza di un approccio inclusivo e di valorizzazione delle persone. Leonardo tra i partner del Premio.
Celestina Dominelli su Sole 24 Ore
Scarti. HERAmbiente, azienda del Gruppo Hera specializzata nel trattamento dei rifiuti, aprirà a Modena uno stabilimento per il riciclo di plastiche rigide e rigenererà fibra di carbonio a Imola. L’azienda, che gestisce 6 milioni di tonnellate di rifiuti e mira a promuovere l’economia circolare, si avvale di tecnologie avanzate per trasformare rifiuti difficilmente riciclabili in nuovi materiali, come quelli utilizzati in Formula 1. Tra i clienti, c’è Leonardo, una delle principali aziende industriali dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza a livello globale: «Leonardo ci fornisce parte delle fibre di scarto derivanti, per esempio, dalla fusoliera e dallo stabilizzatore orizzontale dei Boeing 787 o dai piani di coda dell’Airbus A22o, realizzati da Leonardo a Grottaglie, in provincia di Taranto», spiega Andrea Ramonda, ad di HERAmbiente
Peppe Aquaro su Corriere della Sera Pianeta 2030
Qatar. L’Italia sta valutando la creazione di un hub logistico militare in Qatar, come emerso dalla dichiarazione congiunta tra il premier italiano Giorgia Meloni e l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani. Questa iniziativa potrebbe segnare un rafforzamento della cooperazione strategica nel settore della difesa tra i due Paesi. Il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore della Difesa, ha evidenziato la già solida collaborazione italo-qatarina, con progetti condivisi che includono la fornitura di navi e sistemi di difesa da parte di Fincantieri e l’addestramento dei piloti qatarini in Italia. Nonostante manchino dettagli ufficiali, si ipotizza che l’hub possa servire sia a supportare le forze armate qatarine sia a rafforzare la presenza strategica italiana nella regione. Camporini ha anche sottolineato l’importanza dell’addestramento militare, considerando la dimensione delle forze armate del Qatar rispetto alla popolazione del Paese.
su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia
Aerospazio. Le evoluzioni nel settore aerospaziale, con particolare attenzione alle stazioni spaziali commerciali e il loro impatto sull’orbita terrestre. L’Outer Space Treaty del 1967, che promuoveva un uso pacifico e condiviso dello spazio, è messo alla prova dall’emergere di nuove stazioni spaziali nazionali e commerciali. La Stazione Spaziale Internazionale (SSI), un esempio di collaborazione internazionale, sarà affiancata da progetti come la stazione cinese Tiangong e la futura stazione russa. L’azienda statunitense Axiom Space, in collaborazione con la Nasa, sta procedendo nella costruzione della prima stazione spaziale commerciale che dovrebbe essere in orbita nel 2026. Per la costruzione del primo modulo, ha un ruolo fondamentale Thales Alenia Space Italia, che ha contribuito in passato alla realizzazione di molte parti della Ssi, così come è in corso una collaborazione con Prada per una nuova tuta spaziale.
Vito Albino su Repubblica Bari
Festival. Prende il via domani il Festival della Scienza di Genova. Si parte alle 10.30 a Palazzo Ducale: la divulgatrice scientifica e creator Virginia Benzi insieme al matematico e youtuber Elia Bombardelli e al filosofo Luciano Floridi spiegheranno come raccontare le STEM in un incontro organizzato da Leonardo in collaborazione con Fondazione Leonardo.
su RAI 3
Comunicare ai giovani. Il Festival della Scienza di Genova celebra la sua ventiduesima edizione con un ricco programma di 248 eventi, tra cui 90 conferenze e 108 laboratori, che si svolgeranno fino al 3 novembre 2024. L’inaugurazione ufficiale è prevista nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, con la presenza di figure istituzionali e organizzative. Tra gli eventi in evidenza, la divulgatrice Virginia Benzi e altri esperti discuteranno su come comunicare le STEM ai giovani, mentre il matematico Alfio Quarteroni presenterà un modello matematico del cuore umano. Durante l’evento, sarà proiettato anche il trailer di «A scuola di STEM», un progetto di Fondazione Leonardo in collaborazione con Edulia Treccani per coniugare educazione e digitalizzazione (modera Ilaria Iacoviello).
su Giornale del Piemonte e della Liguria
IA ed energia. L’industria tecnologica, un tempo considerata relativamente efficiente dal punto di vista energetico, sta affrontando un aumento significativo del consumo di energia a causa dell’ascesa dell’intelligenza artificiale (AI). Le aziende come Nvidia, Microsoft, Google e Amazon stanno investendo in chip e data center ad alta intensità energetica, con la domanda di energia che contribuisce a mantenere in funzione centrali a carbone e stimola piani di espansione per i fornitori di gas naturale. Nonostante le promesse di ridurre le emissioni e posizionarsi come leader climatici, l’industria tech sta ora affrontando un conflitto tra profitto e sostenibilità ambientale. Sebbene l’AI possa migliorare l’efficienza in vari settori, non vi sono ancora prove concrete che possa offrire una soluzione miracolosa al cambiamento climatico, e l’attuale boom dell’AI sta mettendo in discussione gli obiettivi climatici, con alcuni esponenti del settore che suggeriscono di puntare sull’AI per risolvere i problemi climatici piuttosto che concentrarsi sulla riduzione delle emissioni.
David Gelles su New York Times International Edition
Data center. Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, ha recentemente visitato Roma come parte di un tour europeo, incontrando aziende italiane che utilizzano l’intelligenza artificiale (IA) di Microsoft per migliorare la produttività. Nadella ha discusso il potenziale dell’IA di eliminare il lavoro noioso e aumentare il tempo libero, sottolineando che non prevede un futuro di sole tre giornate lavorative a settimana, ma piuttosto un diverso utilizzo del tempo. Microsoft ha annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro in Italia per rafforzare l’infrastruttura IA e cloud, con l’obiettivo di stimolare l’innovazione e lo sviluppo di energia rinnovabile. Nadella ha anche espresso fiducia nella partnership con OpenAI e nella capacità dell’IA di fungere da “angelo custode” e amplificatore cognitivo, piuttosto che diventare un’amica, auspicando che l’IA possa invece incrementare le connessioni umane
Pier Luigi Pisa su Repubblica
IA. Il mercato dell’intelligenza artificiale (AI) in Italia è in rapida crescita, con previsioni che lo vedono raggiungere i 6,6 miliardi di euro entro il 2027, trainato da settori come finanza, ICT, manifatturiero e retail. Nonostante i progressi infrastrutturali e nella trasformazione digitale delle aziende, l’Italia soffre di un gap nelle competenze digitali e nella digitalizzazione dei servizi pubblici. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si pone come strumento chiave per colmare queste lacune, promuovendo la modernizzazione e la competitività economica. La sostenibilità è un altro aspetto centrale, con l’adozione del digitale nelle aziende che contribuisce a limitare l’impatto ambientale. Tuttavia, esiste un divario tra la percezione delle aziende di essere digitalizzate e la realtà, che richiede un autentico investimento nella trasformazione digitale e nelle competenze. Infine, trend come open innovation, design thinking e IoT delineano un panorama digitale in evoluzione, con le aziende italiane ben posizionate per sfruttare le opportunità della rivoluzione tecnologica.
Andrea Nicoletti su Mf
IA generativa. Uno studio condotto dal BCG Henderson Institute in collaborazione con BCG X ed Emma Wiles della Boston University ha esplorato l’effetto dell’intelligenza artificiale generativa (Gen AI) sulla formazione e le capacità lavorative. Durante l’esperimento, consulenti senza conoscenze pregresse di codifica, ma assistiti dalla Gen AI, hanno completato compiti di data science con un’efficacia dell’86% rispetto al benchmark, dimostrando che la Gen AI non solo migliora la produttività ma espande anche le capacità lavorative. Tuttavia, il report sottolinea che, sebbene la Gen AI agisca come un “esoscheletro” potenziante, non sostituisce il processo di apprendimento vero e proprio, che rimane essenziale per acquisire competenze avanzate. Inoltre, le funzioni di controllo e verifica delle soluzioni rimangono compito umano, essenziali per ottenere i migliori risultati dalla collaborazione tra uomo e intelligenza artificiale.
Sole 24 Ore Nòva 24
Spesa militare. La spesa militare italiana e mondiale è aumentata negli ultimi vent’anni, sottraendo risorse a settori come la sanità e l’ambiente. La campagna “Ferma il riarmo”, sostenuta da organizzazioni come Rete pace e disarmo e Greenpeace, mira a ridurre la spesa militare e reinvestire in servizi sociali e ambientali. La campagna evidenzia come i fondi destinati alla difesa potrebbero essere utilizzati per migliorare la sicurezza delle scuole, assumere personale sanitario e prevenire disastri ambientali. La critica principale è che l’incremento delle spese militari non porta a maggiore sicurezza, ma alimenta il complesso militare-industriale-finanziario. Le ONG coinvolte chiedono una nuova Conferenza ONU per il Disarmo e una tassazione sugli extra profitti dell’industria bellica.
Luca Liverani su Avvenire
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Manovra. La Legge di Bilancio 2025, con i suoi 144 articoli, prevede misure per 28,5 miliardi di euro, di cui oltre il 60% è destinato a sostenere i redditi medio-bassi. Il cuneo fiscale viene riformato con un nuovo meccanismo a tre fasce, mentre le pensioni minime vedono un modesto aumento di 3,20 euro. Il piano di assunzioni per medici e infermieri è stato posticipato al 2026, e nella scuola si prevede una riduzione di 5.660 posti da docente. Altre novità includono la fine del Superbonus per la casa e la mancata riduzione del canone Rai. La manovra affronta anche temi come la digitalizzazione fiscale, con un aumento della tassazione sulle criptovalute, e prevede incentivi per la natalità e investimenti nel settore turistico e della banda ultralarga
Gianni Trovati su Sole 24 Ore
Misure e tensioni. La Legge di Bilancio 2025, firmata dal Presidente Mattarella, è stata presentata in Parlamento e prevede un aumento di soli 3 euro per le pensioni minime, suscitando le critiche dell’opposizione che la definisce un’elemosina. La manovra include tagli significativi, tra cui una riduzione di 5.600 posti per i professori e tensioni nel settore sanitario, con medici e infermieri che annunciano uno sciopero. Altre misure riguardano il taglio dei benefici fiscali sulle auto aziendali e una stretta sui bilanci dei ministeri e degli enti locali. La crescita del PIL è stata rivista al ribasso, ma il governo mantiene i suoi piani di bilancio, con la maggior parte delle risorse destinate al taglio del cuneo fiscale e alla conferma delle tre aliquote IRPEF.
Mario Sensini su Corriere della Sera
Tasse e bonus. La manovra finanziaria introduce diverse novità: il Superbonus 2023 per la casa sarà detraibile in dieci anni, le tasse sulle auto aziendali raddoppiano, e viene introdotto un bonus di mille euro per i neonati nel 2025 e 2026. Viene fissato un tetto di 160 mila euro agli stipendi dei manager pubblici e stabiliti limiti agli oneri detraibili in base al reddito. Inoltre, le pensioni minime aumenteranno di soli tre euro. Tra le altre misure, si segnalano incentivi per l’assunzione di giovani e donne, il rafforzamento delle infrastrutture digitali e la conferma del bonus nido. La manovra prevede anche un aumento della tassazione sulle cripto attività dal 26% al 42% e una stretta sulle consulenze nella pubblica amministrazione.
Claudia Voltattorni su Corriere della Sera
La fiera dei tagli. Il governo italiano ha presentato una legge di Bilancio per il 2025 che prevede tagli significativi alla spesa pubblica, suscitando la reazione negativa dell’opposizione e dei sindacati, che la definiscono una “batosta per il Paese” e una “fiera dei tagli”. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha limitato a 120 milioni di euro le risorse per le modifiche parlamentari, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani spera in un gettito una tantum dal concordato preventivo per migliorare la situazione fiscale. La premier ha trovato fondi limitati per rinnovare i contratti dei lavoratori pubblici e per un condono fiscale per gli autonomi, ma il settore sanitario, che ha già annunciato scioperi, è l’unico che vedrà un incremento di risorse. La manovra, che deve essere approvata entro Natale per evitare l’esercizio provvisorio, ha già portato a proteste e scioperi, con l’opposizione e i sindacati pronti a mobilitarsi contro i tagli indiscriminati che colpiscono vari settori della pubblica amministrazione
su Stampa
Panetta. Durante il summit del FMI, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha espresso preoccupazione per la debolezza dell’economia reale nell’area euro, sottolineando la necessità di una politica monetaria che preveda una possibile riduzione dei tassi d’interesse al di sotto del livello neutrale. Panetta ha evidenziato la lentezza della crescita economica e la necessità di accelerare l’unione bancaria, promuovendo fusioni basate sulla solidità dei progetti piuttosto che sull’orgoglio nazionale. Ha inoltre sottolineato l’importanza di colmare il divario in investimenti e innovazione tra Europa, Stati Uniti e Cina, citando la disparità di fondi stanziati per l’intelligenza artificiale. Infine, il FMI ha lanciato un allarme sul debito italiano, suggerendo la necessità di iniziare immediatamente aggiustamenti fiscali graduali e sostenuti.
Paolo Mastrolilli su Repubblica
Superstipendi. Il disegno di legge di bilancio prevede un tetto di 120mila euro annui lordi per i compensi dei manager delle società pubbliche, con applicazione a partire dal 1° gennaio 2025. Inoltre, impone la presenza di un revisore del ministero dell’Economia in enti e società che ricevono aiuti statali da 100mila euro. La lista degli enti interessati sarà definita con precisione tramite un Dpcm entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge. Alcune categorie, come enti locali e agenzie fiscali, sono escluse da questi limiti. Resta da chiarire l’ampiezza effettiva dell’applicazione delle norme, che sarà dettagliata in futuri decreti attuativi.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore
Open Fiber. Il Governo italiano ha stanziato 660 milioni di euro per sostenere Open Fiber nel coprire gli extra-costi sostenuti per lo sviluppo della banda ultra larga nelle cosiddette aree bianche, ovvero zone dove il mercato non interviene autonomamente. Questi fondi saranno distribuiti nel periodo 2027-2029, con un massimo di 220 milioni all’anno. La decisione segue un’intesa tra il ministero, Infratel e Open Fiber per riequilibrare i costi aggiuntivi dovuti a inflazione e sovraccosti delle materie prime. Inoltre, è previsto un allungamento delle concessioni e diritti di subentro per compensare la differenza tra i 660 milioni stanziati e gli 800 milioni complessivi concordati. La situazione è legata anche alla negoziazione di Open Fiber con le banche per estendere i finanziamenti in base a un piano industriale solido e alla partecipazione alla gara del Pnrr per le aree grigie, con possibili ritardi e la necessità di un piano B.
Carmine Fotina su Sole 24 Ore
Iliad vs Vodafone. Iliad ha sollevato preoccupazioni antitrust riguardo la fusione tra Vodafone e Fastweb, temendo la creazione di un duopolio nel settore delle connessioni di rete fissa per le imprese. La compagnia francese suggerisce che Vodafone dovrebbe scorporare alcune delle sue attività con le imprese e la pubblica amministrazione per evitare tale duopolio. L’Antitrust sta approfondendo la questione e una decisione è attesa entro la fine dell’anno. Se dovesse avvenire uno scorporo, Iliad potrebbe essere interessata a rilevare le utenze affari, dato che Tim e Wind Tre sembrano meno probabili candidati per motivi di quota di mercato e situazioni aziendali rispettive
Alberto Mapelli su Mf
Data center. Il presidente della Public Utility Commission del Texas, Thomas Gleeson, ha richiesto alle compagnie di intelligenza artificiale, grandi consumatrici di elettricità, di costruire le proprie centrali energetiche. Queste aziende, che dispongono di bilanci sostanziosi, dovrebbero produrre almeno una parte dell’energia che consumano, potendo anche vendere eventuali eccedenze. La Constellation Energy Corp sta considerando di riaprire l’impianto nucleare di Three Mile Island per fornire energia a Microsoft, mentre Amazon sta espandendo il suo data center in Pennsylvania. Altre iniziative simili sono in corso in New Jersey e Ohio, e la Svezia si propone come nuovo attore nel mercato con la costruzione di piccoli reattori modulari. In Texas, un nuovo impianto solare da 900 MW è già parzialmente dedicato ai data center di Google
su Sole 24 Ore
IA e nucleare. I data center, che alimentano sistemi di intelligenza artificiale (IA), richiedono enormi quantità di energia elettrica, spingendo le big tech come Google, Amazon e Microsoft a investire in energia nucleare per soddisfare il loro fabbisogno energetico a basse emissioni di carbonio. Google ha commissionato piccoli reattori nucleari modulari per i suoi data center, mentre Microsoft e Amazon si sono agganciati a centrali esistenti. Questa tendenza solleva questioni ambientali, dato che i data center richiedono anche acqua per il raffreddamento e linee di trasmissione ad alta tensione. Nonostante le sfide strutturali e i rischi associati ai progetti nucleari, l’industria nucleare vede un’opportunità di crescita grazie agli investimenti delle big tech. L’aumento del consumo energetico dei data center potrebbe complicare il raggiungimento degli obiettivi climatici e mettere pressione sulle infrastrutture energetiche
Ilaria Solaini su Avvenire
Debito. Durante i meeting annuali di FMI e Banca mondiale a Washington, il rischio debito è stato un tema centrale, con particolare attenzione alla situazione di Stati Uniti e Cina, che insieme guidano l’aumento del debito pubblico mondiale. Vítor Gaspar, direttore del dipartimento Affari fiscali del Fondo, ha sottolineato che entrambe le nazioni hanno ampi margini di manovra per gestire il debito, ma ha raccomandato alla Cina di stimolare la domanda interna e ridurre la dipendenza dall’export. Per l’Europa, Gaspar ha espresso apprezzamento per l’approccio basato sul rischio e specifico per ogni Paese. In particolare, ha raccomandato all’Italia uno sforzo fiscale maggiore di quello previsto, per contenere i rischi sovrani e gestire l’invecchiamento della popolazione. Infine, ha suggerito che la Germania potrebbe beneficiare di un maggiore equilibrio tra rigore fiscale e crescita economica.
Gianluca Di Donfrancesco su Sole 24 Ore
Poste. Il governo italiano sta preparando la privatizzazione di una quota fino al 14% di Poste Italiane, valutata circa 2,4 miliardi di euro, con le banche incaricate del collocamento in attesa del via libera. Dopo un rinvio, il silenzio recente del governo non implica l’abbandono dell’operazione. Marcello Sala del Mef ha visitato gli USA, potenzialmente incontrando investitori internazionali. La vendita potrebbe avvenire tra novembre e dicembre 2023, o essere posticipata al 2025. Nonostante la privatizzazione, lo Stato manterrebbe il controllo di Poste Italiane, con l’intenzione di non scendere sotto il 50% delle azioni, mentre le fondazioni bancarie potrebbero aumentare la loro partecipazione.
su Corriere della Sera
Benetton. Il nuovo amministratore delegato di Benetton Group, Claudio Sforza, ha introdotto un piano di ristrutturazione che mira a dimezzare le perdite da 230 milioni nel 2023 a 110 milioni entro la fine del 2024, e a ridurle ulteriormente a circa 50-60 milioni entro il 2025. Il piano si concentra sul taglio dei costi e sull’espansione del canale digitale di vendita, che attualmente rappresenta il 12% del totale delle vendite, con l’obiettivo di raggiungere la media di mercato del 30%. La crisi finanziaria del gruppo è stata tamponata da un’iniezione di liquidità di 150 milioni da parte della holding di famiglia Edizione, che ha anche garantito una continuità aziendale complessiva di 260 milioni. Le strategie includono la chiusura di negozi in perdita, la riorganizzazione manageriale e la revisione dei processi produttivi, con un accordo sindacale di solidarietà che coinvolge circa 900 persone fino a febbraio 2025.
Marigia Mangano su Sole 24 Ore
Saipem. Saipem ha più che raddoppiato il suo utile netto nei primi nove mesi dell’anno, raggiungendo i 206 milioni di euro, rispetto ai 79 milioni dello stesso periodo del 2023, e ha migliorato le sue previsioni per il futuro. L’azienda ha acquisito contratti per 13,5 miliardi di euro, portando il portafoglio ordini a 33,1 miliardi, con una forte presenza nel segmento Asset based services. Il debito netto è migliorato, e Saipem ha confermato il ritorno del dividendo, con la prima cedola prevista nel 2025. I risultati positivi sono frutto della strategia di rafforzamento del gruppo e della sua capacità di esecuzione, con una crescita dei ricavi e dell’EBITDA adjusted. Infine, Saipem ha ricevuto un finanziamento di quasi 24 milioni di euro dall’EU Innovation Fund per un progetto di cattura della CO2.
Celestina Dominelli su Sole 24 Ore
Tassa sui maxi utili. Il governo spagnolo sta considerando una revisione della tassa sugli extra profitti delle grandi aziende energetiche, con l’obiettivo di estendere l’imposta a più società e ridurre il carico fiscale per le singole entità, come la controllata italiana Enel-Endesa. La proposta prevede di abbassare l’imposta dell’1,2% sui ricavi e di basarla sugli utili operativi, rendendola proporzionale ai profitti reali e potenzialmente deducibile fino al 30% per investimenti in rinnovabili e sostenibilità. Endesa, che nel 2023 ha pagato 210 milioni di euro per questa tassa, ha contestato la misura in giudizio. Se approvata, la riforma potrebbe risultare in un minor esborso per le aziende e meno contestabile legalmente, mentre le azioni di Enel hanno mostrato un leggero rialzo in attesa di ulteriori sviluppi.
Sara Bennewitz su Repubblica
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Raid. Israele ha intensificato gli attacchi contro obiettivi di Hezbollah nella città libanese di Tiro, nonostante la presenza di un sito patrimonio dell’umanità UNESCO, dopo aver avvertito i residenti di evacuare. La città, che un tempo ospitava 200.000 persone, ora ne conta solo 14.500 a causa del conflitto. Nonostante non si segnalino immediatamente vittime, le autorità locali descrivono la situazione come molto grave, con evacuazioni in corso vicino ai resti archeologici. Israele ha confermato di aver colpito i centri di comando di Hezbollah e di aver eliminato gran parte della leadership politica e militare del gruppo, ad eccezione del vice segretario generale. Mentre Hezbollah continua a lanciare razzi contro Israele, il paese si confronta con le conseguenze della guerra, inclusa la necessità di aiuti significativi per gestire il grande numero di sfollati.
George Grylls su Times
Siti Unesco. Israele ha intensificato i bombardamenti in Libano, colpendo il quartiere Al Arab di Tiro, vicino a importanti siti Unesco, e inviando messaggi di evacuazione ai residenti per evitare vittime civili. La città di Tiro, precedentemente popolata da 100.000 persone, ha visto la sua popolazione ridursi drasticamente a causa della guerra e dei raid. Gli attacchi includono anche obiettivi legati a Hezbollah, con la morte di un alto membro del gruppo. Negli Stati Uniti, il Segretario di Stato Antony Blinken ha incontrato il principe ereditario saudita Bin Salman per discutere una possibile tregua a Gaza e la normalizzazione dei rapporti con Israele. Nel frattempo, una conferenza internazionale a Parigi mira a raccogliere fondi per gli sfollati libanesi, mentre i bombardamenti israeliani continuano anche a Gaza, causando ulteriori vittime
Andrea Nicastro su Corriere della Sera
Ucciso anche il successore. Hashem Safieddine, cugino e potenziale successore del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, è stato ucciso il 3 ottobre da un raid israeliano a Beirut. Hezbollah ha confermato la sua morte, che non ha impedito al gruppo di lanciare decine di razzi verso città israeliane, tra cui Tel Aviv. In risposta, Israele ha effettuato bombardamenti su Tiro e altre postazioni in Libano, causando 28 vittime. La situazione è tesa anche a Gaza, con morti e rifugiati, e l’esercito israeliano ha messo in allerta le proprie forze per possibili attacchi durante l’anniversario di un assalto di Hamas. Inoltre, è stata sollevata l’accusa che sei giornalisti di Al Jazeera a Gaza siano affiliati a Hamas e Jihad Islamico
Nello del Gatto su Stampa
Profezie. Muhammad al Husseini, ex membro di Hezbollah e ora critico del gruppo, utilizza la sua piattaforma televisiva su Al Arabiya per lanciare avvertimenti e profezie riguardanti figure chiave del Medio Oriente, come Hassan Nasrallah e Yahya Sinwar. Le sue dichiarazioni, che alcuni considerano informazioni piuttosto che vere profezie, sembrano provenire da fonti vicine all’Arabia Saudita. Al Husseini, ora cittadino saudita, è stato in passato parte della resistenza antisraeliana e ha avuto legami con Nasrallah, ma ha poi preso una strada diversa, fondando un proprio gruppo e diventando ostile a Hezbollah. Accusato di essere una spia e traditore, ha trascorso del tempo in prigione prima di trasferirsi in Arabia Saudita, dove ha promosso il dialogo interreligioso e si è fatto un nome come una figura che “sa”, grazie alle sue connessioni e informazioni.
Greta Privitera su Corriere della Sera
Drone segreto. Israele potrebbe aver utilizzato un drone segreto per missioni ad alta quota, secondo documenti riservati americani che suggeriscono preparativi per rappresaglie in Iran. Il sito War Zone ha ipotizzato che il drone sia basato a Ramon, nel deserto del Negev, e sia capace di operare per quasi 24 ore. Questo velivolo potrebbe essere stato impiegato per raccolta dati, sorveglianza e attacchi, come suggeriscono segnalazioni di intrusioni di velivoli non identificati e l’omicidio di Ismail Haniyeh di Hamas. Inoltre, si fa riferimento a incursioni spionistiche americane in Iran e all’uso efficace di droni kamikaze da parte di forze sostenute dall’Iran, che hanno tentato di colpire Israele da diverse direzioni.
Guido Olimpio su Corriere della Sera
In fuga. Il Medio Oriente è scosso da una violenta escalation di violenza, con la Striscia di Gaza al centro di un conflitto che ha visto l’avanzata delle forze israeliane nel nord, causando la morte di 770 persone secondo le autorità locali. La popolazione di Jabalia e Beit Lahia è stata costretta a fuggire sotto il fuoco continuo, con immagini di distruzione e disperazione che emergono nonostante i tentativi israeliani di bloccare le comunicazioni. Israele mira a neutralizzare Hamas, che accusa di riorganizzarsi, mentre le forze israeliane hanno arrestato 150 presunti terroristi e mostrato prove di affiliati di Al Jazeera con gruppi armati. La comunità internazionale, con gli Stati Uniti in prima linea, fa pressioni per un cessate il fuoco, ma gli scontri continuano con bombardamenti su Gaza e attacchi missilistici di Hezbollah che raggiungono Tel Aviv, nonostante l’intercettazione dell’Iron Dome.
Paolo Brera su Repubblica
Missione Onu a guida araba. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha annunciato al G7 di Pescara il sostegno dell’Italia a una proposta per una missione ONU a guida araba per riunificare la Palestina e stabilire un governo dell’Autorità Nazionale Palestinese. L’Italia ha ottenuto l’approvazione per inviare aiuti alimentari a Gaza attraverso il progetto “Food for Gaza”, con il primo dei 15 camion in partenza venerdì. Tajani ha anche menzionato la possibilità di un contributo italiano di militari, se richiesto, e la formazione di polizia palestinese da parte di carabinieri italiani su richiesta degli USA. Nel frattempo, il segretario di Stato USA, Antony Blinken, è in missione in Medio Oriente per promuovere la fine della guerra a Gaza, mentre si discute una tregua di 12 giorni e il rilascio di ostaggi. Nel contesto più ampio, le tensioni continuano con l’IDF che arresta militanti palestinesi e Hezbollah che conferma la morte di un alto funzionario in un raid israeliano.
su Tempo
Nordcoreani in Russia. Gli Stati Uniti e Kiev hanno confermato l’arrivo di migliaia di soldati nordcoreani in Russia per supportare l’invasione dell’Ucraina, una mossa che segnala l’intenzione di Putin di prolungare il conflitto. L’Ucraina ha risposto con un messaggio beffardo, invitando i soldati nordcoreani a arrendersi e offrendo loro asilo. Tuttavia, la preoccupazione cresce tra gli alleati per l’espansione internazionale del conflitto. Intanto, l’Ucraina affronta problemi interni, come la recente dimissione del Procuratore generale per uno scandalo di corruzione, mentre continua a perdere terreno nel Donbass
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera
L’esercito di Kim. La Corea del Nord, uno dei Paesi più poveri del mondo ma dotato di un potente arsenale militare, ha inviato migliaia di soldati in Russia per supportare il conflitto contro l’Ucraina. Con una politica di “military first” istituita da Kim Jong-il e perpetuata dal figlio Kim Jong-un, le forze armate nordcoreane sono l’istituzione più importante del Paese, con oltre 1,3 milioni di soldati attivi su una popolazione di 25 milioni. Il regime nordcoreano, nonostante le difficoltà economiche e le sanzioni internazionali, continua a investire in armamenti, inclusi missili balistici intercontinentali e armi nucleari, con la possibilità di effettuare attacchi preventivi. Recentemente, Kim Jong-un ha approvato una nuova dottrina nucleare e firmato un accordo di mutua difesa con la Russia, aumentando le preoccupazioni internazionali sulla stabilità regionale e la possibilità di un nuovo test nucleare.
Lorenzo Lamperti su Stampa
Grati. Il ministro delle Finanze ucraino, Serhiy Marchenko, ha espresso gratitudine all’Italia per il suo ruolo nell’iniziativa internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina, in vista della conferenza prevista a Roma nel luglio 2025. Dopo un periodo di stallo, gli Stati Uniti, attraverso il ministro del Tesoro Janet Yellen, hanno annunciato che l’accordo del G7 per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina con fondi derivanti dai profitti delle attività finanziarie russe congelate diventerà operativo. L’Europa ha scelto un approccio più cauto nell’utilizzo di questi fondi per non scoraggiare futuri investimenti. L’Italia, con pochi beni russi bloccati, ha facilitato la mediazione e ora promuove attivamente i piani di ricostruzione, con un evento a Roma che vedrà la partecipazione di 3.500 delegati da 80 nazioni e 700 imprese, con un focus anche sulla difesa del patrimonio storico e culturale ucraino
Massimo Gaggi su Corriere della Sera
Brics. Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha partecipato al 16° vertice dei Brics a Kazan, segnando il suo primo incontro con il leader russo Putin dal 2022. Il vertice, che ha visto la presenza di 36 leader, ha discusso temi come la cooperazione finanziaria per ridurre la dipendenza dal dollaro, la risoluzione dei conflitti e l’ampliamento del Brics, che accoglierà nuovi membri come Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran dal 2024. Il comunicato finale ha evidenziato la necessità di riformare l’ONU e il suo Consiglio di Sicurezza, sostenere la risoluzione delle guerre e contrastare il terrorismo, con un focus sull’integrazione economica e l’uso di valute locali. Nonostante l’unità mostrata, permangono divergenze interne al gruppo, con alcuni membri meno inclini a una completa de-dollarizzazione e cauti sull’allargamento del Brics. A margine del vertice, si sono svolti incontri bilaterali significativi, come quello tra il presidente cinese Xi e il primo ministro indiano Modi, che potrebbe segnare un disgelo nelle relazioni tra i due paesi
Alberto Magnani su Sole 24 Ore
Trump e Hitler. Durante la sua presidenza, Donald Trump ha espresso ammirazione per i generali di Hitler, sorprendendo il suo capo di gabinetto John Kelly con la sua mancanza di conoscenza storica e la sua visione distorta della fedeltà militare. Queste rivelazioni, confermate da Kelly e riportate da The Atlantic e dal libro “The Divider: Trump in the White House”, mostrano un Trump affascinato dai dittatori e poco informato sulla storia militare e costituzionale. Kamala Harris ha commentato che è inquietante e pericoloso che Trump invochi Hitler, sottolineando la sua instabilità e la sua tendenza a dividere il mondo tra vincitori e perdenti. Nel frattempo, le preoccupazioni crescono per l’integrità delle elezioni presidenziali americane, con la Russia che potrebbe minacciare il processo democratico e Trump che sembra pronto a dichiarare la vittoria prima del completamento dei conteggi
Anna Lombardi su Repubblica
Trump fascista. John Kelly, ex capo dello staff di Donald Trump e generale dei marine, ha descritto in modo crudo l’ex presidente come una figura fascista e ammiratrice di Hitler, secondo quanto riportato in interviste al New York Times e ad Atlantic. Kelly ha evidenziato il disprezzo di Trump per le istituzioni democratiche e il mancato rispetto per i militari caduti, citando episodi specifici di mancanza di empatia e di interesse per la storia militare americana. L’ex collaboratore ha anche rivelato che Trump esprimeva ammirazione per i generali di Hitler, mostrando una tendenza verso un governo autoritario. Queste rivelazioni emergono in un contesto politico teso, con molti ex membri dell’amministrazione Trump che si sono distanziati da lui, mentre Elon Musk riceve un avvertimento dal Dipartimento di Giustizia riguardo la legalità di una lotteria elettorale.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera
Il Boss per Kamala. Bruce Springsteen e Barack Obama si uniscono a Kamala Harris in una serie di comizi in Georgia e Pennsylvania per influenzare l’elettorato bianco, in particolare uomini con bassa istruzione o diplomati, che tendono a preferire Trump. Il loro obiettivo è ridurre il gender gap e mobilitare gli elettori in stati chiave. Taylor Swift, con un endorsement che ha irritato Trump, si è dimostrata influente soprattutto tra i giovani, mentre Springsteen potrebbe attrarre gli over 65. Nonostante il successo incerto di precedenti endorsement musicali, la combinazione di musica e politica mira a conquistare diverse generazioni di elettori bianchi. Nel frattempo, Obama e Springsteen hanno consolidato la loro amicizia attraverso progetti congiunti come un libro e un podcast, e ora sperano di contribuire alla vittoria di Harris con il loro supporto
Alberto Simoni su Stampa
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Dimissioni. Francesco Spano, capo di gabinetto del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso dopo le polemiche legate alla nomina del suo marito Marco Carnabuci al Maxxi, con accuse di conflitto d’interessi. La decisione arriva in seguito alle anticipazioni di un’inchiesta della trasmissione Report, che avrebbe sollevato la questione. Il ministro Giuli ha espresso rammarico per le dimissioni e solidarietà a Spano, criticando il clima di “mostrificazione” creatosi attorno alla vicenda. La premier Meloni ha sottolineato che le nomine contestate non sono state fatte da Giuli, mentre altri esponenti politici hanno espresso dubbi o chiesto ulteriori dimissioni.
Antonella Baccaro su Corriere della Sera
Fiducia a tempo. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli è sotto pressione dopo la controversa nomina di Francesco Spano, un personaggio esterno e progressista, come capo di gabinetto, che ha causato tensioni all’interno di Fratelli d’Italia (FdI) e frizioni con il mondo cattolico. La nomina di Spano, apertamente omosessuale e legato a figure di sinistra, non è stata ben accolta nel partito, e ci sono state voci di un possibile ritiro di Giuli. Durante un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Alfredo Mantovano, Giuli ha percepito l’irritazione della premier Giorgia Meloni, che ha espresso preoccupazioni per gli errori del ministro e le possibili ripercussioni sull’immagine dell’Italia. La situazione è precipitata con la diffusione di una chat interna di FdI che conteneva commenti offensivi su Spano, portando a una paralisi del ministero della Cultura e aumentando la tensione all’interno del partito.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera
Faida. All’interno di Fratelli d’Italia si sta consumando una faida che vede coinvolto il ministro della Cultura, il cui ruolo è messo in discussione da tensioni interne al partito. Un confronto acceso tra Antonella Giuli, sorella del ministro e amica intima della sorella di Giorgia Meloni, e Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura, ha evidenziato la situazione di crisi. Il ministro Giuli è sotto pressione a causa di una puntata di Report che potrebbe rivelare ulteriori dettagli compromettenti, mentre Giovanbattista Fazzolari spinge per un cambiamento. La situazione è complicata dalla necessità di nominare un successore per il dimissionario capo di gabinetto Francesco Spano e dalle voci di una chat pro-vita che ironizza sulla sua nomina. Il futuro del ministro è incerto, con possibili ripercussioni all’interno del partito e del governo.
Giovanna Vitale su Repubblica
Non credo ai complotti. Giorgia Meloni, ospite d’onore all’evento per gli 80 anni del quotidiano “Il Tempo”, si difende dalle accuse di complottismo, sottolineando di non credere a un disegno per sovvertire la volontà popolare, ma piuttosto a un menefreghismo nei confronti del voto. La premier, in un periodo di tensione politica, ribadisce di agire in base alla volontà degli italiani e di essere una politica forte e non condizionabile. Durante l’intervista, Meloni riflette sui suoi primi due anni di governo, affermando di essere in pace con la sua coscienza e di non aver potuto lavorare di più. Inoltre, affronta temi caldi come il caso al ministero della Cultura e la questione migranti, criticando le sentenze che ostacolano le sue politiche. Meloni si mostra ottimista per le prossime elezioni regionali in Liguria e ribadisce l’importanza del responso dei cittadini
Monica Guerzoni su Corriere della Sera
Dal margine al centro. Giorgia Meloni, presidente del consiglio italiano e figura emergente del postfascismo, ha compiuto un notevole salto politico, passando dal 4,35% al 26% dei voti in cinque anni e consolidando il suo partito, Fratelli d’Italia. Nonostante le sue origini politiche marginali e la sua visione anti-woke condivisa con figure come Elon Musk, Meloni ha saputo imporsi sia a livello nazionale che europeo, stabilizzando il suo elettorato e superando le turbolenze populiste degli anni 2010. Ha riaffermato il sostegno all’Ucraina nonostante le sue precedenti simpatie per Putin e ha costruito una forte relazione con la Commissione Europea, pur mantenendo una linea dura sulla questione migratoria. Internamente, il suo governo ha preso posizioni conservatrici su temi morali e culturali, e si prepara a una possibile revisione costituzionale per rafforzare il potere esecutivo, con l’obiettivo di durare nel tempo e di trasformare la destra italiana. –
Allan Kaval su Monde
Il sì del Colle. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha approvato un nuovo decreto sui rimpatri che stabilisce una lista di Paesi sicuri, ora inclusivi di Tunisia, Egitto e Bangladesh, nonostante le tensioni tra governo e magistratura riguardo ai rimpatri dei migranti. Il vicepremier Antonio Tajani ha respinto le accuse di razzismo nelle forze dell’ordine italiane, in seguito alle critiche dell’organismo europeo Ecri. Nel frattempo, la riforma sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri procede, con l’opposizione e l’associazione europea dei giudici che esprimono preoccupazione per l’indipendenza della magistratura. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha difeso il decreto e annunciato un’ispezione in seguito a commenti inappropriati di un giudice sulla premier, mentre l’Associazione Nazionale Magistrati sottolinea che i magistrati non devono ricevere ordini dal governo.
Virginia Piccolillo su Corriere della Sera
A rapporto. Il Consiglio supremo di Difesa italiano, riunitosi al Quirinale, ha confermato e proposto di rafforzare la missione Unifil in Libano, dove l’Italia ha circa mille militari impegnati. Questa decisione arriva dopo che le forze di pace Unifil sono state attaccate dall’esercito israeliano, un evento che ha sollevato questioni sulla sicurezza e l’efficacia della missione. Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione del Presidente Sergio Mattarella e della Premier Giorgia Meloni, si è discusso anche di altri temi di attualità politica, tra cui le tensioni sul decreto migranti. Il Consiglio ha espresso solidarietà ai soldati italiani e ha sottolineato l’importanza della missione Unifil per la stabilità regionale, riconoscendo la necessità di superare i limiti operativi attuali per contrastare efficacemente le sfide, come quelle poste da Hezbollah
Ugo Magri su Stampa
Magistrati politicizzati. Giovanni Donzelli, esponente di Fratelli d’Italia, respinge l’idea di uno scontro con la magistratura, attribuendo le tensioni a magistrati politicizzati che si oppongono alla riforma della giustizia voluta dal governo. Sottolinea i successi del governo Meloni, citando elogi da parte di pubblicazioni internazionali e miglioramenti nei rating dell’Italia. Donzelli difende le politiche del governo sull’immigrazione, sostenendo che le decisioni si basano su informazioni che i giudici non possiedono. Critica la sinistra per aver proposto una procedura di infrazione contro l’Italia in Europa e respinge le accuse di razzismo contro la polizia italiana, attribuendole a una cattiva conoscenza del paese. Infine, minimizza le dimissioni del capo gabinetto del ministero della Cultura, concentrando l’attenzione sulle future azioni del ministro per valorizzare il patrimonio culturale italiano
Paola di Caro su Corriere della Sera
Io spiato, denuncio. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha accusato ignoti di aver effettuato registrazioni clandestine all’interno del suo ministero, in particolare durante una riunione nel suo ufficio. Urso ha denunciato l’accaduto alla magistratura e ha incaricato i suoi legali di intraprendere azioni giudiziarie. L’episodio è legato alla nomina di Francesco Paolo Bello, ex socio di Urso, come commissario straordinario della società Condotte d’Acqua, dopo la revoca di tre precedenti commissari. Il quotidiano Domani ha pubblicato le conversazioni riservate, suscitando la reazione del ministro che non ha smentito il contenuto dell’inchiesta ma ha criticato la divulgazione parziale delle informazioni. L’opposizione, rappresentata dal senatore Ivan Scalfarotto, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiarire i criteri di nomina del nuovo commissario e le motivazioni della revoca dei precedenti.
Rinaldo Frignani su Corriere della Sera
Prezzo gonfiato. Il software Nutanix, venduto al Viminale per 20,6 milioni di euro, è al centro di un’indagine della Procura di Roma per presunta corruzione e tangenti legate al gonfiamento dei costi dell’appalto informatico. Tra gli indagati ci sono manager di alto profilo, tra cui Simone De Rose di Tim e Emilio Graziano di Ntt Data Italia, con intercettazioni che rivelano un sospetto scambio di denaro. Le perquisizioni hanno portato alla luce un pagamento di 50 mila euro a De Rose da parte di Graziano, e ulteriori indagini sono in corso per ricostruire la storia dell’appalto. Anche una fornitura simile di Nutanix al ministero della Difesa per 3,9 milioni di euro è sotto esame, con un prezzo iniziale di 2,88 milioni che è aumentato attraverso vari passaggi. Tim, dichiarandosi parte lesa, e Ntt Data hanno espresso disponibilità a collaborare con le autorità
Ilaria Sacchettoni su Corriere della Sera
Sono una liberale. Marina Berlusconi, primogenita dell’ex premier Silvio Berlusconi e presidente di Fininvest e Mondadori, ha espresso un giudizio positivo sul governo attuale, lodando la gestione responsabile dei conti pubblici e la politica estera seria e autorevole. Durante l’inaugurazione del Mondadori Store a Roma, ha chiarito di non essere di sinistra ma di identificarsi come liberale berlusconiana, pur mostrando apertura sui diritti civili, tema su cui ritiene la sinistra più attiva. Ha criticato l’idea di tassare gli extraprofitti, definendola demagogica e dannosa per il mercato, ma ha approvato la strategia di rinviare le deduzioni delle perdite e svalutazioni su crediti. Nonostante le domande sulla sua possibile discesa in campo politico, ha ribadito il suo impegno come imprenditrice, lasciando aperta la questione della sua partecipazione attiva in politica
Gian Maria De Francesco su Giornale
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