SICUREZZA
Gcap. L’industria della Difesa italiana si appresta a compiere un salto generazionale con lo sviluppo del caccia Gcap, un avanzato sistema di sistemi che richiede innovazioni tecnologiche e sinergie organizzative. Durante un evento alla Camera dei deputati, esperti e rappresentanti del settore hanno discusso le sfide e le opportunità del progetto, che segna il passaggio dalla quarta alla sesta generazione di caccia, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le grandi aziende e la filiera industriale italiana. Il Gcap dovrà gestire un’enorme quantità di dati in modo sicuro e sarà essenziale per contrastare le minacce future. Il successo del programma dipenderà dall’unità e dalla credibilità del sistema Italia, come evidenziato dal generale Luca Goretti, che ha sottolineato la necessità di un coordinamento efficace tra gli stakeholder nazionali. «Il Gcap non è solo un aereo, ma un sistema di sistemi in cui tutti i pezzi devono operare in sinergia», ha ricordato Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo. Il cockpit del velivolo, ha spiegato Pontecorvo, dovrà «gestire una mole di dati pari a 10.000volte quella attuale». Sarà importante che ci sia “una filiera italiana in grado di sviluppare risposte adeguate alle minacce in maniera integrata», ha detto Giovanni Soccodato, managing director di Mbda Italia.
Marco Battaglia su La Verita’
Ankara. L’attacco terroristico alla sede dell’industria aerospaziale TAI nei pressi di Ankara, presenti 11 tecnici italiani illesi. La testimonianza di un dipendente di Leonardo distaccato nel Paese. Il Governo turco accusa i curdi del PKK.
Tg1 su RAI 1
Pkk. Mentre il governo attacca il PKK, emergono alcuni dettagli sull’attentato terroristico contro la sede di una importante azienda aerospaziale turca presso Ankara. Illesi gli otto tecnici italiani che si trovavano nel sito durante l’attacco terroristico. Un dipendente di Leonardo, distaccato in Turchia, sottolinea il pronto intervento delle forze di sicurezza per proteggere i suoi colleghi.
Tg2 su RAI 2
Tempestivi. Il Governo turco crede che ci sia il PKK dietro il recente attentato terroristico e interviene contro l’organizzazione: uccisi diversi esponenti del movimento. Nell’impianto aerospaziale assaltato c’erano anche dipendenti di Leonardo. L’intervento delle forze di sicurezza è stato tempestivo ed efficace, dichiara un tecnico dell’azienda italiana.
Gr1su RADIO UNO
Regole per l’IA. Omar Al Olama, Ministro per l’Intelligenza Artificiale degli Emirati Arabi Uniti, sottolinea l’importanza dell’AI come leva per lo sviluppo del paese e la necessità di diventare esportatori di tecnologia. Il governo emiratino ha adottato un approccio proattivo per gestire l’impatto dell’AI sull’occupazione, offrendo riqualificazione o pensionamento anticipato a chi è a rischio di essere sostituito dalla tecnologia. Al Olama evidenzia che senza una regolamentazione adeguata, l’AI può essere rischiosa, ma con le giuste regole può rappresentare un’opportunità significativa. Gli Emirati puntano a incrementare il contributo dell’AI al PIL fino al 14% entro il 2031, investendo in infrastrutture e tecnologie avanzate, nonostante la concorrenza di potenze come USA e Cina.
Biagio Simonetta su Sole 24 Ore
Nuove regole. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato nuove regole sull’uso dell’intelligenza artificiale da parte dei servizi di sicurezza, che vietano l’impiego di questa tecnologia in modi non conformi ai valori democratici. Queste linee guida, pubblicate in un memorandum sulla sicurezza nazionale, rappresentano il primo tentativo di delineare come l’apparato di sicurezza nazionale statunitense dovrebbe utilizzare l’AI, con l’obiettivo di essere un modello per altre nazioni. Le regole promuovono l’uso e la sperimentazione dell’AI, assicurando al contempo che le agenzie governative non la impieghino in attività che potrebbero violare i diritti o eludere i controlli sulle armi nucleari. Nonostante non siano vincolanti legalmente e possano essere ignorate da Donald Trump in caso di vittoria alle prossime elezioni presidenziali, queste linee guida sono parte degli sforzi dell’amministrazione Biden per competere con la Cina e affrontare le preoccupazioni sul possibile abuso della tecnologia.
Felicia Schwartz su Financial Times
Supercomputer per l’IA. Il ministero della Difesa francese ha notificato il contratto per l’acquisto di un supercomputer all’agenzia ministeriale per l’intelligenza artificiale della difesa (AMIAD), assegnandolo al consorzio formato da Hewlett-Packard e Orange, con un valore superiore ai 100 milioni di euro. La procedura contrattuale, condotta dalla Direzione interforze delle reti d’infrastruttura e dei sistemi d’informazione (Dirisi), è stata validata dal Controllo generale degli eserciti (CGA) e approvata dal ministro Sébastien Lecornu. Il CGA ha confermato che la procedura è stata eseguita correttamente e che, nonostante le differenze di prezzo tra i fornitori, non ci sono stati indizi di dumping, con Hewlett-Packard che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa. Inoltre, il ministero sta pianificando di supportare Atos nello sviluppo di tecnologie IA, coinvolgendo diverse agenzie e istituzioni, e mira a preparare Atos per il prossimo appalto di supercomputer, con un focus su soluzioni più sovrane.
Michel Cabirol su Tribune
Investimenti per tecnologie duali. Il settore della difesa si appresta a ricevere investimenti per 10 miliardi di dollari nel 2024, con un focus sulle tecnologie duali, utilizzabili sia in ambito civile che militare. Fincantieri, in collaborazione con Mind the Bridge e Crunchbase, ha presentato a San Francisco l’Innovation Antenna, un’iniziativa per rafforzare i legami con start-up e scale-up innovative. Il report di Mind the Bridge ha analizzato oltre 6.000 scale-up tecnologiche, scoprendo che solo il 5-6% di esse ha applicato le proprie soluzioni al settore della difesa, evidenziando un notevole potenziale di crescita. L’AD di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e della tradizione nella difesa per l’azienda, che integra tecnologie avanzate per rispondere alle sfide sia civili che militari.
Celestina Dominelli su Sole 24 Ore
Non siamo pronti. Il Segretario alla Difesa del Regno Unito, John Healey, ha dichiarato che le forze armate britanniche non sono pronte per la guerra a causa del loro stato depauperato, essendo capaci di condurre operazioni ma non sufficientemente preparate per combattere e dissuadere un’invasione nemica. Healey ha riconosciuto che il governo sta impiegando tempo per affrontare problemi più gravi del previsto nelle forze armate, e i capi del Ministero della Difesa concordano che ci sarebbe il rischio di perdere in combattimento. Il comitato della difesa ha evidenziato la necessità di affrontare le carenze di personale e attrezzature per essere pronti per una guerra ad alta intensità. Nonostante le pressioni per aumentare la spesa per la difesa al 2,5%, si teme che il governo laburista possa non delineare un piano chiaro, mentre critiche e preoccupazioni sono state espresse riguardo alla possibilità che la revisione della difesa prevista per giugno del prossimo anno possa essere usata per evitare finanziamenti adeguati.
Larisa Brown su Times
Negligenza. Il segretario alla Difesa del Regno Unito ha riconosciuto che le forze armate britanniche non sono attualmente pronte per un conflitto bellico, ma il governo non si impegna a fornire le risorse necessarie per rafforzarle. Questa negligenza, mascherata da anni di retorica ingannevole, è pericolosa e immorale, poiché espone il personale militare a rischi evitabili. Il segretario alla Difesa, John Healey, ha ammesso che le forze armate sono addestrate per le operazioni ma non pronte al combattimento, una situazione che fallisce nel deterrente contro gli aggressori. Nonostante la situazione internazionale pericolosa, con minacce da Russia, Cina e caos in Medio Oriente, né il partito laburista né i conservatori si sono impegnati a spendere il 3% del PIL per la difesa, con Healey che propone un obiettivo del 2,5%. La mancanza di investimenti si riflette in carenze critiche in tutte le branche delle forze armate, mentre il sostegno all’Ucraina esercita ulteriori pressioni sul bilancio della difesa già sotto stress.
su Times
Boeing. I lavoratori della Boeing hanno rifiutato un’offerta di aumento salariale del 35% su quattro anni, continuando uno sciopero che ostacola i piani del CEO Kelly Ortberg di stabilizzare l’azienda. Il 64% dei membri del sindacato International Association of Machinists and Aerospace Workers District 751 ha votato contro l’accordo, che includeva anche miglioramenti ai benefici pensionistici ma non il ripristino delle pensioni a beneficio definito. Lo sciopero, che dura da quasi sei settimane, sta costando alla Boeing circa 50 milioni di dollari al giorno e ritarda la produzione di jet commerciali e il recupero finanziario dell’azienda. La Boeing, che ha riportato una perdita netta di 6 miliardi di dollari nel terzo trimestre, prevede di tagliare 17.000 posti di lavoro nei prossimi mesi e la sua azione è scesa del 2,1% a New York. La situazione finanziaria dell’azienda è preoccupante, con perdite e un debito crescente che potrebbe portare a un declassamento del rating creditizio. Nonostante ciò, è improbabile che Boeing dichiari bancarotta, data la sua importanza per l’economia e la difesa americana, e il governo potrebbe intervenire in suo sostegno. La situazione è diventata un problema politico sensibile in vista delle elezioni presidenziali, con la possibilità che la crisi influenzi il voto in uno stato tradizionalmente democratico. I lavoratori, frustrati da anni di stipendi stagnanti e una cultura aziendale percepita come tossica, richiedono cambiamenti significativi mentre Boeing affronta perdite finanziarie e debiti ingenti.
Claire Bushey su Financial Times, Mara Monti su Sole 24 Ore, Véronique Guillermard su Figaro
Sfide. Sfide è il tema della XXII edizione del Festival della Scienza di Genova. Tra le sfide più importanti, quella di rendere la scienza accessibile a tutti, anche attraverso i social, come hanno raccontato i content creator Virginia Benzi ed Elia Bombardelli nell’incontro organizzato da Leonardo con Fondazione Leonardo.
Tgr Liguria su RAI 3
Bagno di folla. Il Festival della Scienza 2024 ha avuto un inizio di grande successo, con oltre 100.000 iscritti provenienti da dodici regioni italiane, già la metà dell’affluenza totale dell’anno precedente. L’evento, che si svolgerà fino al 3 novembre, offre 250 appuntamenti tra conferenze, laboratori, mostre e spettacoli, con un focus particolare sui 108 laboratori molto richiesti dalle scuole. Il presidente dell’Associazione Festival della Scienza, Massimo Nicolò, mira a rendere il festival un punto di riferimento nazionale. La giornata inaugurale ha visto la partecipazione di esperti e divulgatori scientifici, come la fisica Virginia Benzi e il matematico Elio Bombardelli, che hanno incoraggiato gli studenti a credere nei propri sogni e ad utilizzare le nuove tecnologie per l’apprendimento. La mattinata di ieri è stata da bagno di folla nella conferenza “Raccontare le Stem ai giovani” organizzata da Leonardo e Fondazione Leonardo con due vere e proprie star della divulgazione scientifica fra i ragazzi: la fisica Virginia Benzi e il docente di matematica e fisica Elio Bombardelli.
Silvia Pedemonte su Secolo XIX Genova
La Spezia. Il colosso tedesco Renk Group AG, specializzato in soluzioni di propulsione per i settori militare e civile, ha scelto la città di La Spezia per fondare Renk Italia Srl, rafforzando così la propria strategia di espansione globale e la presenza nel mercato italiano, considerato un pilastro della difesa europea. La nuova società, che beneficia dell’esperienza di Sergio Rizzi come AD e dell’ammiraglio Pier Federico Bisconti come presidente del CDA, mira a soddisfare le esigenze dei clienti e partner italiani. Renk Group, quotato alla Borsa di Francoforte con un fatturato di 926 milioni di euro, è leader mondiale nella produzione di soluzioni di propulsione mission-critical. La Spezia si conferma un punto nevralgico per l’industria militare, con la recente joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per la produzione di veicoli militari, che avrà sede operativa nella stessa città e prevede la creazione di un nuovo Main Battle Tank italiano e della piattaforma Lynx entro il primo trimestre del 2025.
Massimo Merluzzi su Nazione La Spezia
Minniti: puntare sul Libano. Il primo dibattito de “L’ora del Riformista” ha affrontato la strategia di Israele per vincere non solo una guerra locale, ma di civiltà, con un confronto tra giornalisti, politici e intellettuali. Marco Minniti, ex ministro dell’Interno, suggerisce di puntare sul Libano per ritirare Hezbollah e propone un nuovo Ordine mondiale che includa il Global South, altrimenti lasciato a Cina e Russia. Il dibattito ha toccato anche la necessità di una soluzione politica a Gaza e la difesa dei valori occidentali da parte di Israele, nonostante la narrazione distorta dai media e dai social network. Infine, si sottolinea l’importanza di una comunità internazionale attiva nel richiedere a gruppi come Hamas e Hezbollah di deporre le armi.
Luca Sablone su Riformista
Carabinieri. Il mandato del comandante generale dei Carabinieri, Luzi, sta per scadere e si apre la questione sulla sua successione. Il ministro della Difesa, Crosetto, ha il compito di nominare il nuovo comandante, con il favorito che sembra essere Salvatore Luongo, nonostante ci siano altri candidati come Cinque e Galletta. La scelta del successore sta creando tensioni all’interno del governo, con il sottosegretario Mantovano che ha preferenze diverse da Crosetto. Questa situazione ricorda il caso Giuli, dove le divergenze interne hanno portato a conseguenze negative, e solleva interrogativi sulla fiducia che il governo ripone in Crosetto e sulle sue scelte future per altri ruoli chiave nella Difesa. Nel frattempo, si discute anche del possibile futuro di Luzi, con ipotesi che lo vedono alla presidenza di enti come l’Anas.
Carmelo Caruso su Foglio
Condivisione. Nonostante altre questioni politiche e giudiziarie, il vero problema per il governo sembra essere la Difesa. Leonardo Spa, azienda di stato nel settore della difesa e sicurezza, pianifica acquisizioni per rafforzare la sua divisione cyber, con tre aziende candidate per l’acquisizione: Becrypt, Adarga e Deas, in linea con la strategia condivisa dai vertici di governo e della Difesa.
Marco Antonellis su Espresso
Passione. Il progetto di affidare a Elon Musk le comunicazioni strategiche italiane risale a dicembre 2023, in un contesto di sintonia tra il miliardario e la presidente Giorgia Meloni. L’inchiesta sulla corruzione in Sogei ha rivelato che il capitano di fregata Antonio Angelo Masala ha fornito documenti riservati ad Andrea Stroppa, ex hacker e referente italiano di Musk, nonostante non abbia cariche ufficiali in SpaceX. Il progetto, che prevede l’uso dei satelliti Starlink per connettere sedi italiane all’estero, è delicato per la sicurezza nazionale e ha visto l’interesse di aziende legate a Stroppa. L’inchiesta ha messo in luce un sistema corruttivo che coinvolge funzionari pubblici e imprese, con Stroppa al centro di una rete di relazioni che include membri della famiglia reale saudita e gli Elkann. A giugno Space X ha segnato due colpi: l’accordo con Telespazio, principale azionista Leonardo, per la fornitura dei suoi servizi di comunicazione non criptata, e il disegno di legge Spazio, approvato in Consiglio dei ministri e in questi giorni sbarcato alle Camere, che crea i presupposti per usare i satelliti di Starlink per una rete di connessione alternativa alla rete terrestre in rame e fibra. L’accordo con Telespazio è stato una sorta di prova generale del progetto più grosso per le comunicazioni criptate e difatti i servizi Starlink, in una manciata di mesi, sono già stati acquistati per commesse da decine di migliaia di euro dallo Stato Maggiore della Difesa, dall’Aeronautica Militare, dalla Marina Militare, dal Ministero degli Esteri.
Carlo Tecce su Espresso
Nuova era. La crescita dell’umanità è destinata a svolgersi in una “nuvola digitale”, con una rivoluzione tecnologica imminente guidata dall’avvento del 6G e delle reti wireless a bassa potenza, che promettono di trasformare l’accesso ai servizi e lo sviluppo imprenditoriale. Tuttavia, in Italia, secondo un’analisi di WOSM©️ di Vidierre, c’è una forte insoddisfazione nei confronti delle infrastrutture digitali esistenti, con il 67% dei cittadini e il 72% degli imprenditori che esprimono insoddisfazione. Luigi Ferraris, amministratore delegato di FiberCop, sottolinea l’urgenza di una transizione verso la nuova era digitale, con l’obiettivo di una multiconnettività che possa stimolare la produttività, in particolare per le PMI. Per sfruttare appieno queste infrastrutture, è necessario un impegno più ampio che includa l’educazione digitale e l’investimento in intelligenza artificiale, per promuovere l’inclusione digitale e combattere le disuguaglianze sociali.
Gianni Prandi su Espresso
Boom. Nvidia si è affermata come leader indiscusso nella produzione di chip per l’intelligenza artificiale, con una quota di mercato del 95%, grazie alla crescente domanda di queste tecnologie da parte di giganti come Microsoft, Meta, Google e Amazon. Questi chip, originariamente progettati per il gaming, sono ora essenziali per il funzionamento di sistemi avanzati di IA come ChatGpt. Con una crescita impressionante dei ricavi, Nvidia ha recentemente lanciato una nuova generazione di chip, Blackwell, ampliando le sue applicazioni in vari settori come la medicina e l’automazione industriale. La strategia aziendale di Nvidia e la sua capacità di anticipare la domanda di mercato la posizionano come una forza trainante nella rivoluzione tecnologica, con potenziali impatti su molti aspetti della vita quotidiana e la possibilità di superare aziende storiche come Apple in termini di valore di mercato.
Marco Montemagno su Espresso
Economia spaziale. Il colonnello Walter Villadei ha tenuto uno show incantevole davanti a oltre 450 studenti, parlando delle opportunità offerte dalla nuova economia spaziale, durante un incontro organizzato dall’Isis Malignani. Ha condiviso le sue esperienze di volo suborbitale e il tempo trascorso sulla Stazione Spaziale Internazionale, evidenziando come lo spazio sia un settore in crescita, con un ruolo crescente del settore privato. L’evento ha coinvolto studenti di vari istituti e ha trattato temi come l’intelligenza artificiale e la ricerca spaziale. Gli studenti, visibilmente affascinati, hanno partecipato attivamente con domande, riflettendo sulle proprie aspirazioni future nel campo aerospaziale.
Laura Pigani su Messaggero Veneto Udine
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Manovra. La legge di Bilancio chiarisce i dettagli della manovra economica, mantenendo stabile la spesa sanitaria sul PIL al 6,35% per il 2025. I ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico, guidati da Giorgetti e Urso, assorbono il 43% dei tagli complessivi, che ammontano a 7,7 miliardi di euro nel triennio. Anche il Ministero delle Infrastrutture e dell’Università subiscono tagli significativi. La spending review è ambiziosa e richiede un monitoraggio efficace delle uscite per una vera revisione della spesa, con i ministeri coinvolti che mostrano un entusiasmo moderato verso il processo. Localmente, i Comuni esprimono soddisfazione per la manovra, che sembra essere più favorevole alle loro finanze.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore
Coro di proteste. La manovra economica approvata dal governo ha scatenato proteste tra medici, infermieri, pensionati e il mondo della scuola, con scioperi annunciati per il 20 e il 31 ottobre. Il settore sanitario è deluso per gli esigui aumenti salariali previsti per il 2025 e l’assenza di nuove assunzioni, mentre i pensionati vedranno una minima rivalutazione delle pensioni minime. Le opposizioni criticano la manovra e anche all’interno della maggioranza si avverte la necessità di modifiche, soprattutto sul fronte delle pensioni minime. Forza Italia e Lega spingono per ritocchi al testo, con la Lega che lamenta l’esclusione di proposte come l’ampliamento della flat tax e il taglio del canone Rai, ora fissato a 90 euro.
Claudia Voltattorni su Corriere della Sera
Pensioni. La discussione parlamentare sulla Finanziaria è alle porte e i partiti esprimono già le loro insoddisfazioni. La Lega è contrariata per la mancata conferma del taglio del canone Rai da 90 a 70 euro, una riduzione che aveva già impattato il bilancio dell’azienda di 430 milioni di euro. Forza Italia si concentra sulle pensioni minime, ritenendo insufficiente l’aumento di tre euro mensili previsto dalla Finanziaria e proponendo emendamenti per un incremento maggiore. Gli editori della Fieg protestano contro l’estensione della web tax a tutte le imprese, mentre altri settori esprimono preoccupazione per diverse normative che influenzano i loro ambiti. Nel frattempo, il ministro del Tesoro Giorgetti è a Washington per le riunioni del FMI, che sollecita l’Italia a essere più ambiziosa nel ridurre il suo alto debito pubblico.
su Stampa
Allarme debito dal Fmi. Il Fondo Monetario Internazionale ha lanciato un avvertimento all’Italia, esortandola ad adottare misure più ambiziose per ridurre il proprio elevato debito pubblico, ritenendo insufficiente un mero aggiustamento graduale. Durante i vertici annuali a Washington, è stato riconosciuto che, nonostante una diminuzione dal picco del 2020, il rapporto debito-PIL italiano è ancora troppo alto e tende a crescere. L’FMI suggerisce riforme strutturali per stimolare la crescita e migliorare la situazione di bilancio. Inoltre, il direttore dell’European Department dell’FMI ha sottolineato la necessità di riforme per superare gli ostacoli alla crescita economica in Europa, come l’eliminazione delle barriere al mercato unico e il sostegno agli investimenti, specialmente attraverso l’unione bancaria e dei mercati dei capitali.
Paolo Mastrolilli su Repubblica
Danni. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha avvertito che i dazi UE sull’auto, specialmente sulle auto elettriche cinesi, potrebbero danneggiare le economie di Germania, Italia e Francia più che proteggerle, con perdite potenziali fino allo 0,46% del PIL. Il FMI ha sottolineato che la ripresa economica europea è ancora sotto il suo pieno potenziale e ha raccomandato riforme per migliorare la produttività e ridurre il divario di reddito con gli Stati Uniti. Per l’Italia, il FMI riconosce i progressi nella riduzione del deficit ma chiede maggiore ambizione negli obiettivi di bilancio. Inoltre, il FMI promuove l’integrazione europea come risposta alle incertezze geopolitiche e suggerisce aggregazioni nel settore bancario. Separatamente, la direttrice del FMI, Kristalina Georgieva, ha espresso preoccupazione per la crescita economica della Cina, che potrebbe rallentare notevolmente se non si incentiva il consumo interno e si riduce la dipendenza dalle esportazioni.
Gianluca Di Donfrancesco su Sole 24 Ore
Francia sempre peggio. L’economia francese sta mostrando segnali di contrazione, con l’indice PMI dei direttori acquisti sceso ai minimi degli ultimi nove mesi, segnalando una contrazione per il secondo mese consecutivo. Il settore manifatturiero è particolarmente colpito, con un indice che ha raggiunto il livello più basso da novembre 2020. Le previsioni per i prossimi dodici mesi indicano un ulteriore calo della produzione, e i dati dell’INSEE confermano un clima di affari in peggioramento. Nonostante le preoccupazioni espresse dal presidente dell’associazione industriale Medef sulla possibile recessione, è ancora presto per confermare tale scenario, che tecnicamente richiede due trimestri consecutivi di contrazione del PIL. Nel frattempo, un nuovo forum economico è stato creato per promuovere un approccio razionale e non ideologico al dibattito economico francese.
su Sole 24 Ore
Aliquote più alte. Il governo sta pianificando di apportare modifiche al piano Transizione 5.0, con l’obiettivo di semplificare le procedure e rendere il piano più attraente per le imprese. Tra le possibili modifiche ci sono l’aumento della soglia di investimento che dà diritto ai crediti d’imposta più elevati, da 2,5 a 5 milioni di euro, e l’incremento dell’intensità massima dei crediti d’imposta dal 45% al 50%. Queste azioni sono state discusse in seguito a un incontro tra il ministro Adolfo Urso e rappresentanti di Confindustria. Il piano attuale si è rivelato complesso e meno attraente del previsto, con meno progetti presentati e difficoltà burocratiche. Inoltre, si sta valutando di includere spese aggiuntive come impianti di illuminotecnica e di condizionamento tra quelle ammissibili e di semplificare il calcolo dei risparmi energetici.
Carmine Fotina su Sole 24 Ore
La carta di Lorenzo. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha firmato la Carta di Lorenzo, un impegno per rafforzare la prevenzione degli infortuni sul lavoro in memoria di Lorenzo Parelli, studente deceduto in un incidente durante un tirocinio. La firma è avvenuta alla presenza dei genitori del ragazzo, sottolineando l’importanza di agire ex ante per evitare tragedie future. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso apprezzamento per l’impegno assunto da Confindustria. La Carta di Lorenzo prevede azioni mirate alla sicurezza degli studenti in contesti formativi e lavorativi, coinvolgendo gli studenti nella progettazione dei percorsi e riconoscendo requisiti preferenziali alle imprese che promuovono la sicurezza.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore
Senza parole. Dopo l’incidente che ha causato la morte di due lavoratori e undici feriti, uno dei quali in prognosi riservata, la fabbrica Toyota di Bologna ha annunciato la chiusura temporanea e la cassa integrazione per 870 dipendenti. Il presidente Sergio Mattarella, esprimendo solidarietà alle famiglie delle vittime, ha sottolineato l’ineffabilità del proprio allarme e angoscia per l’ennesima tragedia sul lavoro. In risposta, i sindacati metalmeccanici di Bologna hanno indetto uno sciopero di otto ore, esponendo drappi neri nelle aziende senza organizzare cortei per rispetto ai problemi di mobilità post-alluvione. Le indagini sono in corso per determinare le cause dell’esplosione, mentre il cardinale Matteo Zuppi ha denunciato la situazione come un’ennesima strage sul lavoro, evidenziando la necessità di non morire a causa del lavoro.
Silvia Bignami su Repubblica
Tagli limitati. Il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, in un’intervista a Il Messaggero, ha discusso della recente manovra finanziaria, sottolineando l’impegno verso il settore pubblico con dieci miliardi di euro destinati ai rinnovi contrattuali. Ha giustificato il taglio del turnover come un “sacrificio necessario” in un periodo di difficoltà finanziarie, ma ha assicurato che sarà temporaneo e non pregiudicherà il rinnovamento del settore. Per quanto riguarda la scuola, ha attribuito la perdita di oltre cinquemila insegnanti alla denatalità, minimizzando l’impatto di tale riduzione sul sistema scolastico. Ha espresso disappunto per la posizione dei sindacati riguardo ai fondi contrattuali, ma ha ribadito la sua volontà di aumentare i salari dei dipendenti pubblici.
Andrea Bassi su Messaggero
Tim. Il Cda di Tim ha riassegnato le deleghe precedentemente detenute da Simone De Rose, dirigente coinvolto in un’indagine per presunta corruzione tra privati, a Giampaolo Leone, che diventa responsabile del Procurement e della Logistica. Leone lascia la Direzione Compliance a Massimiliano Turconi, che manterrà anche la responsabilità della Direzione Audit. Tim ha sospeso De Rose e ha ribadito la propria estraneità agli eventi, dichiarandosi parte lesa e promettendo piena collaborazione con le autorità per chiarire eventuali responsabilità. L’indagine su De Rose deriva dalle indagini sul caso Sogei, e Tim aveva già avviato audit interni dopo le prime indiscrezioni emerse nelle settimane precedenti.
Alberto Mapelli su Mf
IA. Il rapporto “Intelligenza artificiale e trasformazione delle organizzazioni e del lavoro”, commissionato da Fastweb e realizzato da EY, prevede che l’intelligenza artificiale genererà nuovi posti di lavoro, ma richiederà anche una significativa trasformazione delle competenze professionali, con il 75% dei lavoratori che dovrà aggiornarsi o riqualificarsi. Presentato alla Camera dei Deputati, il rapporto sottolinea la necessità di programmi di formazione adeguati per affrontare l’impatto dell’AI. Secondo le stime, entro il 2030 la domanda di lavoro in Italia aumenterà, soprattutto per profili tecnici in otto settori chiave, con il settore bancario e assicurativo che prevede il maggiore incremento occupazionale (5,8%). Professioni come data scientist e responsabile della privacy saranno tra le più richieste.
Alberto Mapelli su Mf
Tesla. Tesla ha riacquistato fiducia sul mercato con i risultati finanziari del terzo trimestre e le prospettive di crescita per il 2025, facendo schizzare il valore delle azioni oltre il 20% e aggiungendo 170 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione di mercato. Elon Musk ha rassicurato gli investitori annunciando che le vendite di auto cresceranno del 20-30% entro il 2025, superando le previsioni precedenti, e ha promesso di concentrarsi sul core business dell’azienda, ovvero le auto elettriche. Tesla ha registrato un aumento dell’utile del 17% a 2,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre, con un margine operativo migliorato e vendite di crediti regolatori per le emissioni. Nonostante lo scetticismo di alcuni, come Ross Gerber, riguardo alle iniziative di Musk nei robotaxi, l’azienda ha anche beneficiato delle entrate dal software di guida autonoma e ha progetti per un’auto elettrica più economica, la cosiddetta Model 2.
Alberto Annicchiarico su Sole 24 Ore
Renault batte la crisi. Renault, guidata da Luca de Meo, ha superato le aspettative nel terzo trimestre, con un fatturato di 10,7 miliardi di euro, nonostante un calo delle vendite meno marcato rispetto al settore automobilistico. La casa francese si è distinta per aver confermato le stime per il 2024, con una crescita in borsa del 4,7%. I nuovi modelli e le auto ibride hanno contribuito a limitare la contrazione delle vendite, con un incremento delle immatricolazioni in mercati chiave come Italia, Spagna e Regno Unito. Renault punta ora a rafforzare le vendite di veicoli elettrici, mantenendo obiettivi ambiziosi per il 2024, tra cui una marginalità lorda oltre il 7,5% e un flusso di cassa libero superiore a 2,5 miliardi di euro.
Andrea Boeris su Mf
Poste. Il governo ha deciso di posticipare il collocamento del 14% di Poste Italiane al 2025, rallentando così il piano di privatizzazioni promesso all’Unione Europea. Questo ritardo è dovuto alla volontà di mantenere un nucleo di azionisti italiani e alla preoccupazione di non svendere l’azienda all’estero. Le fondazioni bancarie potrebbero acquisire una quota significativa, stimata intorno ai 300 milioni di euro, per garantire la presenza italiana nel capitale. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, insieme a Cassa Depositi e Prestiti, detiene attualmente quasi il 65% di Poste, e il decreto di settembre autorizza la vendita di una parte mantenendo almeno il 51% in mano pubblica. La situazione è complicata anche dalla necessità di finanziare la legge di bilancio, con l’obiettivo di incassare almeno 2 miliardi di euro.
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25-10-2024 Il retroscena – “Può finire agli investitori stranieri” Il collocamento di Poste slitta al 2025 (Luise Claudia) pag. 24 [solo testo] [Translate]
Claudia Luise su Stampa
Kkr. Il fondo Kkr ha acquisito il 25% di Enilive, una controllata di Eni focalizzata sulla nuova mobilità, per quasi 3 miliardi di euro, portando a 35 miliardi il valore delle sue partecipazioni in Italia. Enilive gestisce oltre 5.000 stazioni di servizio e il car sharing Enjoy, e prevede grandi investimenti per convertire impianti industriali in produttori di biocarburanti e biometano. L’operazione è parte della strategia di Eni per la transizione energetica, con Enilive che ha già un profitto di oltre un miliardo e prevede di superare gli 1,6 miliardi nel 2027. Kkr, che in Italia possiede già diverse infrastrutture, sosterrà Enilive nella decarbonizzazione dei trasporti e nell’espansione internazionale.
Francesco Bertolino su Corriere della Sera
Banca Progetto. La Guardia di Finanza di Milano ha scoperto che Banca Progetto ha erogato dieci milioni di euro in prestiti a società legate alla ‘ndrangheta, deviando fondi destinati al sostegno per la crisi del Covid-19 e quella Russia-Ucraina. Il Tribunale di Milano ha imposto l’amministrazione giudiziaria della banca, evidenziando gravi carenze nei controlli antiriciclaggio e nella gestione dei prestiti. L’indagine ha rivelato che, nonostante le sanzioni della Banca d’Italia e le ispezioni, la banca ha continuato a operare con una governance che ha favorito pratiche illegali. L’amministratore delegato di Banca Progetto ha dichiarato che collaboreranno con la magistratura e che il commissariamento servirà a rimuovere le pratiche dannose, sottolineando che i casi incriminati sono una minoranza rispetto al totale delle operazioni gestite.
Sandro Riccardis su Repubblica
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Vendetta. Erdogan ha risposto con raid aerei contro i curdi in Iraq e Siria, vendicando l’attentato attribuito al gruppo curdo PKK, che ha causato la morte di cinque persone. Nel frattempo, Abdullah Ocalan, leader del PKK, ha mostrato apertura alla pace, ricevendo in prigione il nipote Omer Ocalan dopo quattro anni. Ocalan ha espresso la possibilità di spostare il processo dal conflitto alla pace, se le condizioni fossero appropriate. Tuttavia, rimangono dubbi sulla sua influenza effettiva all’interno del PKK e sulle intenzioni reali di Erdogan, che potrebbe aver bisogno del voto curdo per future riforme costituzionali. La situazione politica rimane complessa e opaca, con sospetti di interferenze esterne e incertezze sulle vere intenzioni dei leader coinvolti.
Daniele Castellani Perelli su Repubblica
Pace giusta. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha partecipato al summit dei Brics in Russia, nonostante le critiche del governo ucraino, ribadendo l’appello per una “pace giusta” in Ucraina. Vladimir Putin, affrontando le difficoltà militari e l’isolamento internazionale, ha cercato di dimostrare la capacità della Russia di formare un sistema economico e di alleanze indipendente, ottenendo il sostegno di vari Paesi membri del Brics. Putin ha espresso interesse per le idee di Donald Trump e ha chiesto a Kiev di accettare la realtà sul campo, ovvero le regioni occupate dalle truppe russe. Cina e Brasile propongono un’Ucraina neutrale, ma Kiev rifiuta, temendo di diventare un vassallo come la Bielorussia. Il summit ha anche mirato a sviluppare un sistema di pagamenti alternativo a quello guidato da Washington, con la partecipazione di nuovi Paesi al blocco Brics.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera
Soldati nordcoreani. La Russia sta cercando di reclutare truppe nordcoreane per riconquistare la regione di Kursk, parzialmente controllata dall’Ucraina. Un video pubblicato dai servizi di intelligence sudcoreani mostra centinaia di soldati nordcoreani, travestiti da minoranze etniche siberiane, addestrarsi per il dispiegamento. Nonostante la Russia stia affrontando difficoltà nel rimpiazzare le sue forze a causa di pesanti perdite, Putin ha evitato una nuova mobilitazione, preferendo offrire ingenti bonus ai volontari. L’arrivo delle truppe nordcoreane, descritte come fanteria leggera mobile altamente addestrata, coincide con un trattato di assistenza militare firmato tra Putin e Kim Jong Un, e potrebbe influenzare l’equilibrio geopolitico nella penisola coreana, spingendo la Corea del Sud a riconsiderare il suo supporto all’Ucraina.
Isobel Koshiw su Financial Times
Fanti nordcoreani. La presenza di circa tremila soldati nordcoreani in Russia orientale, confermata dagli Stati Uniti, potrebbe portare a un confronto diretto tra le Coree sul suolo ucraino. La Corea del Nord ha già fornito supporto militare a Mosca e potrebbe inviare fino a 12mila soldati per riconquistare territori nella provincia di Kursk, influenzando l’operazione militare ucraina nella regione. Seul risponde alla situazione considerando la fornitura di armi all’Ucraina, mentre l’imminente elezione statunitense aggiunge tensione alla potenziale escalation del conflitto. La Corea del Sud potrebbe anche inviare intelligence a Kiev per valutare la situazione, evidenziando la crescente complessità del conflitto ucraino.
Gianluca Feo su Repubblica
Flotta ridotta. Le sanzioni occidentali e la chiusura dello spazio aereo europeo hanno ridotto la flotta aerea civile russa da 850 a 730 velivoli, causando una diminuzione del 14% dei passeggeri. La Russia, ammettendo per la prima volta difficoltà nel mantenere le rotte nazionali, si è rivolta ai vettori dell’Asia centrale, in particolare al Kazakistan, per operare voli interni. Il ministero dei trasporti russo sta negoziando per permettere il cabotaggio, ovvero l’operazione di voli interni da parte di compagnie straniere, una pratica storicamente riservata solo alle compagnie nazionali. Mentre la Russia prevede di sviluppare fino a mille velivoli nazionali entro il 2030, il Kazakistan sta espandendo la propria industria aeronautica, beneficiando della situazione russa e migliorando infrastrutture e servizi aerei.
Filippo Merli su Italia Oggi
Il ricatto dell’acqua. La Cina progetta la costruzione della diga di Motuo sul fiume Yarlun Tsangpo, che potrebbe diventare la più grande del mondo e generare fino a 60 gigawatt di energia. Questo progetto preoccupa l’India, che teme possibili conseguenze politiche e ambientali, dato che il fiume confluisce nel Brahmaputra, vitale per il paese. Nonostante un recente accordo per la gestione del confine conteso tra Cina e India e la ricerca di normalizzazione dei rapporti al summit dei Brics, la tensione rimane alta. L’India risponde con un progetto di contro diga sul fiume Siang per mitigare l’impatto di una crisi idropolitica. La competizione per le risorse idriche tra i due paesi si intensifica, con implicazioni che vanno oltre la regione, poiché l’accesso all’acqua è destinato a diventare un fulcro della competizione globale.
Lorenzo Lamperti su Stampa
Un miliardo. La conferenza internazionale a Parigi ha raccolto 1 miliardo di dollari per il Libano, con l’obiettivo di sostenere gli sfollati e rafforzare l’esercito nazionale. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha sottolineato la necessità che le armi siano detenute esclusivamente dalle forze armate statali, in linea con la risoluzione 1701 dell’ONU. Emmanuel Macron ha esortato Hezbollah a cessare le ostilità contro Israele, mentre si rinnovano gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco e il rafforzamento del governo centrale libanese. Nel frattempo, nuovi raid israeliani a Gaza hanno causato 17 morti, e la comunità internazionale, inclusa l’Italia, ha annunciato ulteriori aiuti umanitari per il Libano, Gaza e la ricostruzione della Striscia di Gaza.
Stefano Montefiori su Corriere della Sera
Missione Onu. Israele sta chiedendo all’ONU di estendere la missione di peacekeeping in Libano, con maggiori diritti di ispezione lungo tutti i confini del paese, per contrastare Hizbollah. Il governo di Benjamin Netanyahu vuole che la forza Unifil operi oltre il fiume Litani, estendendosi a nord e verso le zone di confine con la Siria, richiedendo un esercito libanese più forte. Tuttavia, è improbabile che il Libano accetti tutte le richieste israeliane, che includono anche la libertà per l’aeronautica israeliana di sorvolare il Libano. Durante una visita a Beirut, l’inviato statunitense Amos Hochstein ha sottolineato la necessità di rafforzare le forze armate libanesi per impedire il ritorno di Hizbollah nel sud del paese, pur mantenendo la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU come base per una soluzione diplomatica. Diplomatici occidentali sostengono che Israele mira a un cambiamento di potere fondamentale in Libano, con il supporto degli Stati Uniti per indebolire Hizbollah.
Neri Zilber su Financial Times
Gaza. Un attacco aereo delle forze armate israeliane ha ucciso almeno 17 profughi palestinesi, tra cui 9 bambini, in una ex scuola a Nuseirat, nella Striscia di Gaza. Tra le vittime c’è Mamdouh Abu Kamil, di soli 11 mesi, e il preside universitario Ashraf al Jadi. Mentre le operazioni militari israeliane continuano, con pesanti perdite civili, la diplomazia cerca di accelerare i negoziati per una tregua, con un vertice dei capi intelligence a Doha. La comunità internazionale spinge per una rapida conclusione del conflitto e ha già raccolto fondi significativi per aiuti umanitari e per il Libano. Nel frattempo, i bombardamenti e le incursioni israeliane proseguono, con risposte da parte dei miliziani sciiti.
Paolo Brera su Repubblica
Enclave. Nel sud del Libano, una piccola enclave di villaggi cristiani al confine con Israele è sopravvissuta a un anno di conflitto tra Hezbollah e Israele, rimanendo in gran parte illesa. Sospettati di collaborazione con Israele, ma mai attaccati direttamente, questi villaggi sono diventati rifugi per i cristiani della regione, con Rmeich che ospita la metà dei 15.000 cristiani rimasti. L’area è stata devastata dalla guerra, con villaggi sciiti distrutti e la popolazione cristiana ridotta drasticamente dai 200.000 pre-bellici. L’ONU svolge un ruolo cruciale nel facilitare la comunicazione e la sicurezza, ma il futuro è incerto, con preoccupazioni sulla ricostruzione e il ritorno dei residenti musulmani, essenziali per la sopravvivenza della comunità cristiana in un contesto di desolazione.
Andrea Nicastro su Corriere della Sera
Sondaggi. Donald Trump ha guadagnato uno stretto vantaggio su Kamala Harris in termini di fiducia degli elettori nella gestione dell’economia statunitense, come mostra un sondaggio del Financial Times. Con l’avvicinarsi delle elezioni, il 44% degli elettori registrati è favorevole a Trump per le questioni economiche, rispetto al 43% della Harris. Questo spostamento avviene in un contesto di preoccupazioni per il costo della vita e l’inflazione. Nonostante gli sforzi di Harris di fare appello agli interessi della classe media, i Democratici devono affrontare delle sfide per convincere gli elettori dei loro risultati economici. Il sondaggio indica che le questioni economiche sono fondamentali per gli elettori, con molti che si sentono finanziariamente migliori sotto la presidenza Trump.
Eva Xiao su Financial Times
Licenzierà chi mi indaga. Donald Trump ha annunciato che licenzierà il procuratore speciale Jack Smith, che lo ha incriminato per la questione delle carte segrete a Mar-a-Lago e per i tentativi di sovvertire le elezioni del 2020, se verrà rieletto. La vicepresidente Kamala Harris ha criticato Trump, definendolo fascista e mettendo in guardia contro i rischi di un suo secondo mandato, facendo eco alle preoccupazioni espresse dal suo ex capo dello staff John Kelly. Nel frattempo, la campagna elettorale vede l’endorsement di celebrità come Beyoncé per Harris e l’accusa di molestie da parte di un’ex modella nei confronti di Trump, che lui nega. Trump mantiene un vantaggio nei sondaggi su temi economici, mentre critica l’Unione Europea e si prepara a parlare di immigrazione in Texas. La campagna elettorale è in pieno svolgimento con entrambi i candidati che cercano di consolidare il loro sostegno a meno di due settimane dalle elezioni.
Alberto Simoni su Stampa
Fascista. Kamala Harris ha rotto un tabù nella politica americana accusando Donald Trump di essere un fascista, una dichiarazione inusuale negli Stati Uniti dove in passato l’accusa più comune era quella di comunismo o socialismo. Questa accusa segue le affermazioni di ex collaboratori di Trump, come Mark Milley e John Kelly, che hanno espresso preoccupazioni simili riguardo al suo disprezzo per le istituzioni democratiche. Durante un evento su CNN, Harris ha confermato la sua visione di Trump come fascista, citando anche altri ex membri dell’amministrazione Trump. La crescente preoccupazione per un possibile rigurgito di fascismo negli USA è stata alimentata dall’atteggiamento di Trump e dalle sue azioni, come l’assalto al Congresso del 6 gennaio, e ha portato a un rinnovato dibattito politico e culturale sull’autoritarismo nel paese.
Anna Lombardi su Repubblica
Mediatore. Il presidente francese Emmanuel Macron ha intensificato i suoi sforzi per sostenere il Libano e riaffermare il ruolo della Francia come mediatore in Medio Oriente. Ha ospitato una conferenza con circa 70 funzionari stranieri e figure libanesi per raccogliere aiuti umanitari e cercare di porre fine alla guerra con Hizbollah, mentre Israele intensifica la sua offensiva. Macron ha esercitato una diplomazia a distanza con vari leader mondiali e ha cercato di convincere Israele e Hizbollah a retrocedere per prevenire una guerra più ampia. Nonostante le scarse probabilità di progresso e il riconoscimento del maggiore impatto degli Stati Uniti nella regione, la Francia continua a spingere per un cessate il fuoco e una soluzione politica che coinvolga tutte le parti. La conferenza ha anche mirato a raccogliere fondi per affrontare la catastrofe umanitaria in Libano, con la Francia che ha promesso un sostegno finanziario significativo.
Andrew England su Financial Times
Crisi. La fiducia tra i cittadini francesi e i loro rappresentanti politici è in crisi, come evidenziato da un sondaggio Odoxa-Backbone Consulting che mostra l’85% dei francesi ritiene che il loro voto non sia stato rispettato dopo la dissoluzione. Dopo essere stati chiamati a votare cinque volte in quattordici mesi, i cittadini mostrano stanchezza verso il sistema politico e una crescente sfiducia nei confronti dei partiti. La politica francese è percepita come frammentata e incomprensibile, con movimenti effimeri e partiti tradizionali che lottano per mantenere la loro rilevanza. La popolarità del presidente Emmanuel Macron è diminuita e la crisi democratica si è intensificata, con un crescente senso di abbandono tra gli elettori, che si sentono distanti dalle preoccupazioni quotidiane e dalle promesse elettorali dei politici.
Hicham Zemrani su Figaro
Rischio declassamento. La Francia è in attesa del giudizio di Moody’s, che potrebbe declassare la sua valutazione economica a causa del deterioramento dei conti pubblici, con un deficit previsto al 6,1% del PIL nel 2024 e un debito al 112%. Il governo, in mezzo a dibattiti sull’assestamento del bilancio, teme un verdetto negativo, specialmente dopo che il FMI ha chiesto maggiore chiarezza sulle misure di bilancio e l’agenzia Scope Ratings ha già ridotto la valutazione del Paese. Gli investitori hanno iniziato a guardare con maggiore preoccupazione al debito francese, con costi di finanziamento aumentati rispetto a quelli di altri paesi europei. Una possibile degradazione potrebbe avere conseguenze politiche, mettendo pressione sul governo durante i dibattiti sul bilancio e influenzando la gestione delle finanze pubbliche.
Anne Guigné su Figaro
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Licenziato. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha deciso di non rinnovare il contratto di consulenza da 300 mila euro l’anno con il fondatore Beppe Grillo, accusandolo di sabotaggio e controcomunicazione. Grillo, dal canto suo, insiste che il contratto è ancora valido. Il rapporto tra i due si è deteriorato, con Grillo che ha ridotto la sua partecipazione agli eventi del Movimento e ha trasformato il suo sito in una piattaforma di critica. La situazione potrebbe culminare nel congresso di fine novembre, dove si discuterà il futuro del Movimento, inclusi il ruolo e l’esistenza della figura del garante. Danilo Toninelli e Virginia Raggi rimangono tra i pochi a difendere Grillo, mentre altri, come Davide Casaleggio, commentano con ironia la situazione.
Matteo Pucciarelli su Repubblica
Non ha fatto nulla. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha annunciato da Sanremo che il contratto con Beppe Grillo non sarà rinnovato a causa della mancanza di contributi significativi alla comunicazione del movimento. Durante l’assemblea costituente di novembre, si discuterà anche la possibile abolizione del ruolo di garante, che Grillo ha ricoperto, e del ruolo di presidente, attualmente detenuto da Conte. L’ex premier ha sottolineato che tutte le decisioni saranno prese dai 300 iscritti coinvolti nel dibattito preparatorio. Nel frattempo, Conte si concentra sulla campagna elettorale in Liguria, dove punta a rispondere ai bisogni locali e distanziarsi da alleati politici considerati inaffidabili, come Matteo Renzi. Infine, critica le politiche del governo attuale, in particolare sul reddito di cittadinanza e i tagli alla sanità.
Repubblica
25-10-2024 “Beppe non ha fatto nulla sulla comunicazione la figura del garante può anche essere abolita” (De Cicco Lorenzo) pag. 3 [solo testo] [Translate]
Lorenzo de Cicco su Repubblica
Giuli, un nuovo caso. Il servizio di “Report” che andrà in onda domenica ha già portato alle dimissioni del capo di gabinetto del ministro della Cultura Alessandro Giuli, Francesco Spano, e potrebbe coinvolgere ulteriori figure di alto livello in Fratelli d’Italia. Il conduttore Sigfrido Ranucci ha rivelato che ci sono altri casi che riguardano Giuli e che l’inchiesta potrebbe mettere in dubbio la sua idoneità come ministro. Nonostante le voci di dimissioni e le tensioni interne al partito, Giuli riceve il sostegno della maggioranza e nega l’esistenza di un “caso Giuli”, mentre in Fratelli d’Italia si invita a serrare le file. L’opposizione, tuttavia, suggerisce che il ministro sia stato commissariato dal suo partito.
Antonella Baccaro su Corriere della Sera
Nervosismo. All’interno di Fratelli d’Italia si registrano tensioni e malcontenti, con la premier Giorgia Meloni che cerca di imporre una tregua dopo un confronto con il ministro Alessandro Giuli. Federico Mollicone esprime rimpianti per un litigio con Antonella Giuli, sorella del ministro, mentre si diffondono sospetti e accuse di omofobia all’interno del partito. Nonostante le tensioni, Meloni non intende rimuovere Giuli per evitare una crisi di governo. La situazione interna è complicata da voci di complotti e da una lotta per il potere, con alcuni membri del partito che cercano di difendersi dalle accuse e di mantenere la loro posizione.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera
Loro per la decrescita. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, respinge l’idea di continuità con il predecessore Toti, definendola irrilevante per i cittadini e una mera questione politica. Critica l’opposizione, in particolare il M5S e l’estrema sinistra, per le loro contraddizioni e l’assenza di un programma condiviso, e si difende dalle accuse personali, sottolineando la distorsione delle sue parole sulla società arricchita dai figli. Bucci, sostenuto da una coalizione di centrodestra, si impegna a continuare le terapie per la sua salute e a promuovere lo sviluppo della Liguria, contrapponendosi ai sostenitori della decrescita. Infine, sottolinea le differenze tra il suo approccio e quello del suo avversario, Orlando, e si rivolge ai moderati per scongiurare un ritorno al passato.
Marco Imarisio su Corriere della Sera
Vinciamo noi. Andrea Orlando, esponente del centrosinistra e già ministro, è ottimista sulla vittoria in Liguria, sottolineando la necessità di superare l’attuale “sistema di potere” che ha portato la regione a una situazione critica in settori come sanità, salari, demografia e trasporti. Contrariamente alle accuse, Orlando nega che il centrosinistra sia contro le grandi opere, citando il suo passato di ministro che ha approvato progetti infrastrutturali. Sottolinea l’importanza di rafforzare la sanità pubblica e di affrontare la sicurezza, con la possibilità di collaborare con Franco Gabrielli. Nonostante l’assenza di Italia Viva dalla coalizione, Orlando crede che molti elettori di questo partito sosterranno il centrosinistra. Infine, critica la manovra del governo sulle pensioni e promette di integrare il reddito dei pensionati liguri con meno di mille euro al mese, mostrandosi fiducioso sulla sua vittoria e non considerando l’ipotesi di una sconfitta.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera
Carabinieri. Il mandato del comandante generale dei Carabinieri, Luzi, sta per scadere e si apre la questione sulla sua successione. Il ministro della Difesa, Crosetto, ha il compito di nominare il nuovo comandante, con il favorito che sembra essere Salvatore Luongo, nonostante ci siano altri candidati come Cinque e Galletta. La scelta del successore sta creando tensioni all’interno del governo, con il sottosegretario Mantovano che ha preferenze diverse da Crosetto. Questa situazione ricorda il caso Giuli, dove le divergenze interne hanno portato a conseguenze negative, e solleva interrogativi sulla fiducia che il governo ripone in Crosetto e sulle sue scelte future per altri ruoli chiave nella Difesa. Nel frattempo, si discute anche del possibile futuro di Luzi, con ipotesi che lo vedono alla presidenza di enti come l’Anas.
Carmelo Caruso su Foglio
Ragnatela. Arianna Meloni, sorella della premier italiana e capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, è al centro di polemiche per il suo presunto ruolo influente nelle nomine di figure chiave in aziende pubbliche e istituzioni statali. Nonostante neghi di occuparsi di nomine, molti la considerano la mente dietro la scelta di ministri, manager e dirigenti, come nel caso di Fabio Tagliaferri alla Ales e Manuela Cacciamani a Cinecittà. La sua rete di influenze si estende anche alla Rai e ad altre società strategiche, come Terna, e persino nelle decisioni interne a Forza Italia. Le sue scelte non sono sempre state fortunate, come dimostra la candidatura di Enrico Michetti a sindaco di Roma, ma continua a essere una figura chiave nell’ambito delle nomine politiche e aziendali.
Stefano Iannaccone su Domani
Non ho parole. Durante una visita a Bologna, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo profondo rammarico per le recenti tragedie causate dal maltempo e dall’esplosione in una fabbrica Toyota, sottolineando l’assenza di parole adeguate per descrivere l’allarme e l’angoscia suscitati da tali eventi. Ha mostrato vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti, rimarcando la necessità di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Mattarella ha anche apprezzato l’adesione di Confindustria alla Carta di Lorenzo, un documento per la sicurezza sul lavoro intitolato a Lorenzo Parelli, studente morto in un incidente in officina. Infine, nel suo discorso alla Biennale dell’economia cooperativa, ha ribadito i valori fondamentali della Costituzione italiana: lavorismo, personalismo, autonomismo e antifascismo.
Ugo Magri su Stampa
Accogliere. Il cardinale Baldassarre Reina, originario di Agrigento e Lampedusa, è stato nominato nuovo vicario generale del Papa per Roma e partecipa a un’assemblea diocesana sulla città. Esperto della questione migratoria, Reina sostiene che l’Italia dovrebbe prepararsi ad accogliere i migranti piuttosto che respingerli, in quanto le attuali cifre sono basse rispetto a quelle future. Sottolinea l’importanza di un equilibrio tra i poteri dello Stato, esprimendo preoccupazione per le tensioni tra governo e magistratura. In merito al dibattito sul fine vita, ribadisce la posizione della Chiesa sulla dignità della vita, pur riconoscendo la complessità della questione. Infine, descrive Roma come una città di contrasti, con bellezze e degrado, e rifiuta l’idea di recintare i senzatetto, invitando a trovare soluzioni condivise per l’alloggio.
Iacopo Scaramuzzi su Repubblica
Biennale. La storica rivista La Biennale di Venezia è stata rilanciata dopo 53 anni di assenza, con Debora Rossi come direttore editoriale e contenuti in italiano e in inglese. Il primo numero, intitolato “Diluvi prossimi venturi/The Coming Floods”, è dedicato al tema dell’acqua e presenta contributi di esperti e artisti di varie discipline. La rivista, che avrà una cadenza trimestrale, mira a essere uno spazio di riflessione su temi contemporanei e futuri, con un approccio interdisciplinare che coinvolge arte, scienza, letteratura e moda. Ogni edizione conterrà articoli, interviste e contributi esclusivi, arricchiti da opere e fotografie dell’archivio della Biennale, con l’obiettivo di offrire una voce culturale rinnovata e stimolante.
su Corriere della Sera
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