Abi sul risparmio: “Necessaria riforma fiscale, troppe tasse”

Alla 100ª Giornata Mondiale del Risparmio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha osservato che la propensione al risparmio è scesa al 6,3% nel 2023, il livello più basso dal 1995, e ha messo in luce la difficoltà per molte famiglie di risparmiare

Alla 100ª Giornata Mondiale del Risparmio, il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), Antonio Patuelli, ha sollevato una questione cruciale: la necessità di una riforma fiscale che distingua tra risparmio e speculazione. Attualmente, il risparmio è colpito da un’imposta del 26%, aggravata dalla tassa sulle società in cui è investito, che secondo Patuelli penalizza i risparmiatori e limita le possibilità di crescita economica. A questa si aggiunge l’imposta di bollo sui conti correnti, descritta come una “patrimoniale da abolire”, che ostacola ulteriormente l’incentivo a investire internamente i risparmi.

Disuguaglianze e Mancanza di Incentivi

Giovanni Azzone, presidente dell’ACRI, ha sottolineato che l’attuale tassazione e la mancanza di incentivi spingono gli italiani a cercare alternative all’estero, indebolendo l’economia nazionale. Secondo Azzone, il risparmio privato ha un potenziale enorme come “bene collettivo” per creare valore e ridurre le disuguaglianze, ma per raggiungere questo obiettivo occorre favorire gli investimenti produttivi.

Aumento della Povertà

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha osservato che la propensione al risparmio è scesa al 6,3% nel 2023, il livello più basso dal 1995, e ha messo in luce la difficoltà per molte famiglie di risparmiare: circa il 13% degli italiani ha dovuto attingere ai propri risparmi nel 2024, e un ulteriore 5% ha richiesto prestiti per far fronte alle spese. Mattarella ha richiesto misure urgenti per incentivare il risparmio, sottolineando come la mancanza di liquidità contribuisca a perpetuare la disuguaglianza e la povertà.

Il Ruolo del Risparmio Privato per la Crescita Economica

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato l’importanza del risparmio privato per sostenere la crescita economica, poiché i fondi pubblici non bastano a causa dei vincoli di bilancio. Giorgetti propone la creazione di un ambiente normativo favorevole che permetta alle imprese di accedere al capitale, incoraggiando i risparmiatori a investire in strumenti diversificati.

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