Rassegna stampa 4 novembre

SICUREZZA

*Il voto della Borsa.* L’importanza delle elezioni presidenziali statunitensi per le aziende italiane quotate in Borsa, molte delle quali hanno significativi interessi economici negli Stati Uniti. Settori come difesa, energia, costruzioni e lusso sono particolarmente sensibili alle politiche del futuro presidente USA, con aziende come Webuild, Leonardo, Enel ed Eni che registrano una notevole percentuale dei loro ricavi nel mercato americano. Leonardo ha un’importante giro d’affari negli Stati Uniti con la controllata quotata Drs che macina 3 miliardi di dollari di ricavi (2023). D’altra parte agli Usa fa capo il 38% della spesa mondiale nel settore della Difesa, per un valore di 800 miliardi, e le occasioni di business non mancano
_Sofia Fraschini su Giornale_

*Scenari instabili, difese da adeguare.* Il generale Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa, sottolinea la necessità di un potenziamento delle forze armate italiane per affrontare scenari complessi e multipli, come evidenziato dall’esperienza ucraina. Ritiene che la leva obbligatoria non sia una soluzione adeguata ai tempi attuali, sostenendo invece l’importanza di professionisti militari specializzati e la necessità di innovazione tecnologica nella difesa. Portolano enfatizza il ruolo delle alleanze internazionali e la centralità degli spazi euro-atlantici nelle strategie di sicurezza nazionale. Inoltre, propone l’aggiornamento delle regole di ingaggio della missione Unifil in Libano e invita a un dialogo costruttivo in politica per investire in una difesa efficace, oltre a incoraggiare i giovani a comprendere l’importanza delle forze armate per la tutela dei valori democratici.
_Rinaldo Frignani su Corriere della Sera_

*Bonus.* Leonardo offre un bonus di 1.500 euro ai propri dipendenti di Grottaglie per ogni ingegnere STEM segnalato con successo, fino a un massimo di cinque segnalazioni. Tuttavia, la Fiom Cgil critica l’iniziativa, sostenendo che l’azienda dovrebbe invece concentrarsi sull’attrattività e l’investimento in ricerca e sviluppo, piuttosto che su incentivi monetari per il reclutamento.
_Andreana Illiano su L’Edicola del Sud_

*Interessati.* Fincantieri, il colosso italiano della cantieristica navale, è interessato all’acquisizione della divisione di cantieri navali militari di ThyssenKrupp (TKMS), approfittando del ritiro del fondo di investimento americano Carlyle dalla procedura di gara. Nonostante la perdita di alcuni importanti appalti e la concorrenza di altri potenziali acquirenti, come Lürssen e Rheinmetall, Fincantieri mira a svolgere un ruolo chiave nella consolidazione del settore, mentre ThyssenKrupp considera diverse opzioni strategiche, inclusa una possibile IPO per TKMS
_Thibaut Madelin su Echos_

*Draghi e lo spazio.* L’ex ministro Vittorio Colao scrive al quotidiano britannico per segnalarea i successi di SpaceX di Elon Musk sottolineano la necessità di cambiamenti radicali nell’Agenzia spaziale europea (ESA) per ripristinare la competitività, come indicato nella relazione di Mario Draghi, che raccomanda di ridurre la complessità della produzione, di creare un fondo spaziale dell’UE e di istituire un mercato unico per i servizi spaziali. Tuttavia, il capo dell’Agenzia spaziale tedesca, Walther Pelzer, non è d’accordo con l’abbandono del principio del ritorno geografico, nonostante l’evidenza che l’Europa è significativamente in ritardo nel settore spaziale globale, con le aziende americane che dominano il mercato.
_su Financial Times_

*Nuova costellazione.* ‘Europa si appresta a lanciare Iris 2, una nuova costellazione di satelliti di telecomunicazione sovrana, con un investimento di oltre 10 miliardi di euro, finanziato per il 60% dal budget europeo e per il 40% da operatori privati. Il progetto, che mira a garantire connettività sicura per usi militari e governativi e a ridurre la dipendenza da servizi esterni come Starlink, dovrebbe essere operativo entro il 2030 con un’infrastruttura che comprende satelliti in orbite multiple.
_Anne Bauer su Echos_

*Settore in espansione.* Il primo Salone mondiale Euronaval, incentrato sulla difesa navale, si è aperto a Villepinte con la partecipazione di delegazioni militari da oltre cinquanta marine mondiali, riflettendo un crescente interesse globale per la militarizzazione marittima e l’acquisto di navi da guerra come corvette, fregate e cacciatorpediniere, in risposta alle crescenti tensioni internazionali. La domanda di frégate, sottomarini e droni è in forte aumento, con la Norvegia pronta a lanciare il più grande appalto europeo per cinque fregate multimissione e la Francia che spera di essere prescelta per la fornitura delle sue prime fregate d’intervento FDI nel 2025, mentre la competizione nel settore navale militare si intensifica
_Anne Bauer su Echos_

*Boeing.* I lavoratori di Boeing voteranno lunedì sulla proposta di riprendere il lavoro dopo una lunga sciopero iniziato a metà settembre. Il sindacato IAM ha presentato una nuova offerta salariale da parte della direzione, che include un aumento salariale del 38% su quattro anni e un bonus annuale di 12.000 dollari per dipendente, ma non prevede il ritorno al precedente piano pensionistico più vantaggioso. Nonostante il sostegno del presidente del sindacato, non è garantito che i lavoratori accetteranno l’offerta, dato che in precedenza avevano respinto le proposte e votato per lo sciopero con una maggioranza schiacciante. La sciopero ha causato gravi ritardi nelle consegne e perdite miliardarie per Boeing e i suoi fornitori, mentre il valore delle azioni è calato significativamente nell’ultimo anno.
_Matthieu Quiret su Echos_

*Impulso.* Il riarmo delle marine militari a livello mondiale sta stimolando l’industria navale militare, con un aumento significativo degli ordini di navi da guerra e sottomarini d’attacco. Questo incremento è dovuto al coinvolgimento delle flotte in conflitti ad alta intensità, come la guerra in Ucraina e i conflitti in Medio Oriente, nonché alla minaccia di sabotaggio di infrastrutture sottomarine, come i gasdotti Nord Stream. L’edizione 2024 di Euronaval a Parigi riflette questa tendenza, con una maggiore partecipazione di espositori e un focus su tecnologie avanzate e sistemi di protezione. L’industria navale militare ha registrato una crescita significativa, con la Cina che ha superato gli Stati Uniti in termini di volume di produzione di navi, ma con un budget americano ancora superiore. La domanda si sta spostando verso unità pesantemente armate, e si assiste a un’accelerazione nella dronizzazione delle marine. La Francia, con la sua industria navale d’eccellenza guidata da Naval Group, beneficia di questo riarmo generale, esportando il 55% del suo fatturato e vincendo contratti internazionali nonostante la concorrenza globale.
_Véronique Guillermard su Figaro_

*Cuore dei sottomarini.* Naval Group sta investendo a Cherbourg, fulcro dell’industria dei sottomarini francesi, in risposta alla crescente domanda globale di sottomarini. La produzione di sottomarini nucleari lanciamissili (SNLE) e di attacco (SNA) è aumentata significativamente tra il 2022 e il 2023, con un incremento rispettivamente del 1200% e del 250%. Paesi come il Canada, l’Indonesia e le Filippine stanno rinnovando o acquisendo nuove flotte di sottomarini, con l’Indonesia che ha recentemente ordinato due Scorpène francesi. Naval Group prevede di investire 200 milioni di euro a Cherbourg nei prossimi dieci anni e di assumere 400 persone entro il 2028, beneficiando anche dei contratti internazionali che comportano trasferimenti di tecnologia e assemblaggio locale, come in Brasile, India e Indonesia, mantenendo al contempo la produzione di componenti in Francia.
_su Figaro_

*Pechino blocca drone.* La tensione commerciale tra USA e Cina ha impattato il conflitto in Ucraina, con il produttore di droni americano Skydio, fornitore dell’esercito ucraino, colpito da sanzioni cinesi. Queste sanzioni sono una risposta alla vendita di droni Skydio a Taiwan, approvata dagli USA. Skydio, che utilizza componenti cinesi nei suoi droni, si trova ora in difficoltà a causa dell’embargo su batterie e componenti, che potrebbe avvantaggiare il concorrente cinese DJI, nonostante sia nella lista nera del Pentagono. Le autorità americane sperano che il caso Skydio funga da monito per le aziende USA ancora dipendenti dai fornitori cinesi, anche se le importazioni dagli USA dalla Cina sono calate del 25% dal 2022. Skydio cerca fornitori alternativi, ma finora senza successo.
_su Figaro_

*Indra di riferimento.* “C’era bisogno di un’azienda di riferimento nel settore della Difesa”, afferma José Vicente de los Mozos, CEO di Indra. Il manager difende la strategia della società, partecipata al 28% da Sepi, di crescere in due aree, Spazio Difesa. Indra sta esplorando acquisizioni, ma avverte: “Non compreremo solo perché C3 è più grande”. Il piano strategico sarà realizzato. Ora la gente rispetta Indra dentro e fuori la Spagna.”
_Pepe Bravo su Expansión_

*Incremento.* Leonardo ha incrementato la sua partecipazione in Gem Elettronica, raggiungendo il 65% del capitale nel 2023, con un investimento di circa 16 milioni di euro. Questa acquisizione rientra nella strategia di Leonardo di rafforzare la propria posizione nel settore dell’elettronica navale e di sviluppare sinergie commerciali e di ricerca con Gem, che conta circa 130 dipendenti e ha registrato un fatturato di oltre 30 milioni di euro nel 2023.
_Vittorio Bellagamba su Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro_

*A scuola si impara.* Il progetto CampBus del Corriere della Sera ha introdotto la cultura digitale nelle scuole italiane, mirando a far comprendere agli studenti le potenzialità dell’intelligenza artificiale (AI). Attraverso la collaborazione con partner come Google e Eni, il progetto ha avviato sperimentazioni in diverse regioni italiane, utilizzando strumenti come il chatbot Gemini di Google per supportare l’apprendimento e la creatività degli studenti. L’AI è vista non solo come uno strumento ma anche come materia di studio. “È una delle tecnologie più trasformative — riflette Marina Geymonat, responsabile del laboratorio di intelligenza artificiale di Leonardo — Ed è quindi importante fare un lavoro di sensibilizzazione. Bisogna capire i vantaggi indubbi ma anche su cosa invece è importante porre attenzione, attivare il proprio spirito critico”.
_Michela Rovelli su L’Economia del Corriere della Sera_

*IA e competenze.* Jeff Maggioncalda, CEO di Coursera (la principale piattaforma die-learning a livello globale, con oltre 161 milioni di studenti registrati in tutto il mondo, che nel nostro Paese vanta accordi con Politecnico e Bocconi di Milano, Roma Sapienza e Federica web learning della Federico II Napoli o grandi aziende come Leonardo, Unicredit e Stellantis), prevede che entro il 2027 il 48% delle competenze sarà trasformato dall’intelligenza artificiale (IA), sottolineando l’importanza di percorsi formativi flessibili e accessibili. In Italia, Coursera ha registrato un aumento delle iscrizioni del 1.000% e collabora con importanti università e aziende. Maggioncalda evidenzia che l’IA non sostituirà gli insegnanti ma trasformerà il modo di insegnare e apprendere, rendendo l’istruzione più personalizzata e accessibile. Sottolinea inoltre la necessità di colmare il divario di competenze in IA, dato che solo il 5% delle aziende forma attivamente i propri dipendenti, nonostante la crescente domanda di tali abilità sul mercato del lavoro
_Eugenio Bruno su Sole 24 Ore Scuola 24_

*Tutti pazzi per GenAI.* Il report di Deloitte e ServiceNow evidenzia un crescente investimento delle imprese nell’Intelligenza Artificiale generativa (GenAI), con il 67% delle aziende che aumenta i finanziamenti in questa tecnologia. Nonostante l’entusiasmo, le aziende affrontano sfide come la conformità normativa, la gestione dei rischi e la governance. La gestione dei dati è considerata cruciale, con il 75% delle organizzazioni che incrementa gli investimenti in questo ambito per sfruttare al meglio la GenAI. Le aziende stanno anche lavorando per garantire un uso responsabile della GenAI, istituendo quadri di governance e monitorando la conformità normativa. Infine, nonostante le difficoltà, il 73% delle aziende italiane prevede un aumento dei ricavi grazie all’IA, con un focus sull’efficienza, la produttività e l’innovazione.
_Antonio Longo su Italia Oggi Sette_

*Pedaggio a consumo.* Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha sottolineato l’importanza della sicurezza globale, che va oltre la difesa tradizionale, durante la Como Lake Conferences 2024. Ha evidenziato la necessità di proteggere i dati personali e di utilizzare la tecnologia in modo consapevole, paragonando la sicurezza dei dati alla protezione dei soldi in una cassaforte. Cingolani ha messo in luce anche l’impatto ambientale del digitale, sottolineando che l’uso dei social media e dei dispositivi digitali contribuisce significativamente all’emissione di CO2. Ha proposto l’idea di un “pedaggio” per il consumo di dati online per incentivare una maggiore consapevolezza sull’utilizzo e l’importanza delle informazioni che condividiamo
Provincia Como
_su Provincia Como_

*Startup.* Argotec, azienda torinese specializzata nella produzione di microsatelliti, ha inaugurato il suo nuovo quartier generale e una fabbrica di satelliti a San Mauro Torinese, investendo 25 milioni di euro in un edificio progettato da Oscar Niemeyer. Questa mossa si inserisce in un contesto di rapida crescita della space economy, che secondo McKinsey potrebbe raggiungere un valore di 1.800 miliardi di dollari entro il 2035. Lo SpacePark non solo produrrà oltre 50 satelliti all’anno, ma ospiterà anche startup e imprese spaziali, con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva e rispondere alle esigenze del settore. L’iniziativa prevede la creazione di un centinaio di nuovi posti di lavoro e mira a rafforzare la posizione dell’Italia nel mercato globale della tecnologia spaziale.
_Luigi Dell’Olio su Repubblica Affari&Finanza_

*Radar italiano.* La missione europea Juice (Jupiter Icy Moon Explorer), lanciata il 14 aprile 2023, ha come scopo lo studio approfondito di Giove e delle sue lune Ganimede, Callisto ed Europa. A bordo della sonda dell’Esa si trova il radar italiano Rime (Radar for Icy Moon Exploration), sviluppato con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana e di altri partner nazionali. Rime è in grado di analizzare la superficie e il sottosuolo delle lune ghiacciate fino a 9 chilometri di profondità, e ha già inviato i primi dati durante un sorvolo del sistema Terra-Luna nel 2024. Questo strumento è essenziale per identificare la presenza di acqua sotto la superficie delle lune, un fattore chiave per valutare la loro abitabilità nell’ambito degli obiettivi scientifici della missione Juice
_su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia_

*Pmi più consapevoli.* Le piccole e medie imprese (PMI) italiane sono sempre più consapevoli dei rischi di cybersecurity, con il 68% che si aspetta un attacco informatico nel 2025, secondo una ricerca di Qbe Insurance. Nonostante la fiducia nell’affrontare tali rischi, con il 78% delle PMI sicure delle proprie capacità, c’è una significativa difficoltà nel reperire esperti certificati in cybersecurity, come evidenziato dal report di Fortinet. Infatti, l’87% delle aziende a livello globale ha subito violazioni a causa della mancanza di competenze interne, con l’Italia che registra l’86% delle organizzazioni attaccate nell’ultimo anno. La formazione e le certificazioni in materia di sicurezza informatica emergono come elementi cruciali per colmare il gap di competenze e proteggere le aziende dagli attacchi sempre più sofisticati.
_Umberto Torelli su L’Economia del Corriere della Sera_

*Deepfake.* Nel 2023, i video deepfake online hanno raggiunto i 95.820, segnando un incremento del 550% rispetto al 2019, con un impatto significativo sulle decisioni economiche e la sicurezza. Questi contenuti, spesso pornografici, possono influenzare i mercati finanziari e sono utilizzati in ricatti e truffe, come dimostra il caso di un dirigente di Arup che ha pagato 25 milioni di dollari a seguito di una falsa videochiamata. La Consob mette in guardia sull’effetto dei deepfake sui prezzi di mercato, mentre la Polizia postale ha oscurato oltre 470 siti promuovendo investimenti fraudolenti. La giustizia si confronta con la sfida di valutare l’autenticità delle prove digitali, in un contesto dove anche le leggi stanno cercando di tenere il passo con l’evoluzione della tecnologia IA.
_Ivan Cimmarusti su Sole 24 Ore_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Pnrr.* Il governo sta affrontando ritardi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e sta pianificando una revisione tecnica per spostare tra 3 e 6 miliardi di euro dai progetti in ritardo a quelli più avanzati. Questa manovra, che non cambierà il saldo totale del piano da 194,4 miliardi di euro, mira a garantire l’utilizzo completo dei fondi entro le scadenze concordate con la Commissione europea. Alcuni settori, come gli alloggi per studenti universitari e le infrastrutture ferroviarie, potrebbero subire tagli, mentre il governo cerca di mantenere gli obiettivi del PNRR. La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, si oppone ai tagli per gli alloggi studenteschi e propone soluzioni alternative. Nel frattempo, il governo cerca un nuovo ministro ad hoc per il PNRR, poiché Raffaele Fitto si prepara a lasciare il suo incarico per unirsi alla squadra di Ursula von der Leyen.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_

*Modifiche in manovra.* La Legge di Bilancio è in fase critica con l’inizio delle audizioni in Commissione Bilancio alla Camera e la presentazione degli emendamenti entro l’11 novembre. Forza Italia, con Maurizio Gasparri, propone un emendamento per tassare i giganti del web e spinge per la riapertura dei termini per il concordato, nonostante le critiche dell’opposizione e dei sindacati che lo vedono come uno strumento di legalizzazione dell’evasione fiscale. La Lega vuole includere i contributi Inps nella rateizzazione e aumentare il limite di fatturato per i beneficiari, oltre a evitare il blocco del turnover per le forze dell’ordine. Fratelli d’Italia chiede più risorse per la famiglia e una riduzione dell’aliquota Irpef. La manovra prevede maggiori spese e minori entrate, con un deficit di 8,9 miliardi e un fondo per il recupero dell’evasione di 56 miliardi.
_Rosaria Amato su Repubblica_

*Nuova rottamazione.* Il sottosegretario all’Economia Freni difende la riapertura dei termini per il concordato e una nuova rottamazione, sostenendo che l’obiettivo è ridurre l’evasione fiscale e non legalizzarla, come critica il leader della CGIL Landini. Freni respinge l’accusa di “frenesia” per la riapertura del concordato, spiegando che si tratta di dare più tempo ai contribuenti per aderire a questo strumento fiscale. La Lega, secondo Freni, sta lavorando su proposte per la manovra, tra cui la rateizzazione dell’acconto di novembre e modifiche al canone Rai e alla flat tax. Infine, Freni difende la norma che richiede un rappresentante del MEF nei collegi sindacali delle società con contributi pubblici, rifiutando i paragoni con la Stasi fatti da Forza Italia e sottolineando l’importanza di un uso responsabile dei fondi pubblici.
Repubblica
_su Repubblica_

*Manovra da migliorare.* Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier di Forza Italia, ha espresso la necessità di apportare miglioramenti alla manovra economica del governo Meloni, pur approvandone l’impianto generale. Tajani critica alcune misure percepite come stataliste, come l’obbligo di revisori dei conti per le imprese con contributi statali, e sostiene la necessità di meno Stato. Sottolinea l’importanza di aumentare le pensioni minime e di modificare la tassazione per le realtà web, oltre a mantenere l’obiettivo di ridurre l’IRPEF. In politica estera, Tajani invita il futuro presidente USA a non trascurare il Mediterraneo e l’Africa e sottolinea l’importanza di una difesa comune europea. Infine, si esprime a favore di un percorso di integrazione basato sull’identità italiana e sulla cultura, citando l’esempio dell’antica Roma
_Francesco Boezi su Giornale_

*Cambia la norma.* Antonio Tajani ha espresso forte opposizione a una norma della legge di Bilancio 2025 che prevede l’inserimento di un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze nei collegi sindacali delle società che ricevono fondi pubblici significativi, paragonando la misura a metodi autoritari. La norma, criticata per essere stata redatta frettolosamente e senza valutare le conseguenze, è destinata a essere modificata, ma il principio di base sarà mantenuto. Stefano Firpo di Assonime ha messo in dubbio la fiducia nelle istituzioni che gestiscono i fondi e ha avvertito che la norma potrebbe spingere gli investitori internazionali a lasciare l’Italia. Il dibattito si inserisce in un contesto più ampio di emendamenti e discussioni parlamentari sulla legge di Bilancio, con vari gruppi politici che propongono modifiche su diversi aspetti, nonostante la limitata disponibilità di fondi
_Alessandro Barbera su Stampa_

*Debito pubblico.* Il debito pubblico italiano ha raggiunto i 3.000 miliardi di euro, ma nonostante ciò, la domanda di Btp è in forte aumento, con uno spread che ha toccato i minimi degli ultimi tre anni. Un’asta recente ha visto una richiesta complessiva di 200 miliardi di euro per titoli settennali e trentennali, suggerendo un’attrattiva crescente per il debito italiano, anche grazie alla tenuta del Paese e ai miliardi del Pnrr. Il governo Meloni mostra segni di stabilità, e la manovra di bilancio rispetta la traiettoria calante del deficit. Tuttavia, il Pil italiano stenta e senza una crescita robusta, il rifinanziamento del debito, che già pesa significativamente sul bilancio nazionale, potrebbe diventare più difficile.
_Andrea Greco su Repubblica Affari&Finanza_

*Giovani in casa.* Il 63% dei giovani italiani tra i 18 e i 34 anni vive ancora con i genitori, secondo l’Istat. La manovra di Bilancio 2025 interverrà limitando il bonus fiscale per i figli a carico ai genitori con figli sotto i 30 anni, con un risparmio previsto di 319,5 milioni di euro all’anno. La manovra include anche il rifinanziamento del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa e una deduzione massima di 5mila euro per i neoassunti che si trasferiscono per lavoro. La disoccupazione giovanile è diminuita, ma l’Italia resta lontana dai livelli europei. Infine, i giovani che vivono da soli hanno ridotto le spese del 7,7% negli ultimi dieci anni, e l’età media delle madri al primo figlio è salita a 31,7 anni, con un calo della fertilità.
_Serena Uccello su Sole 24 Ore_

*Misurazione del benessere.* L’Italia ospita il 7° Forum Mondiale OCSE sul Benessere fino al 6 novembre, contestualmente alla presidenza del G7, con l’obiettivo di integrare gli indicatori di benessere nelle politiche economiche. Il Forum, nato a Palermo nel 2004, vede la collaborazione di Istat, Ministero dell’Economia e Banca d’Italia e mira a superare il PIL come unico parametro di progresso, promuovendo metriche multidimensionali. Due terzi dei Paesi OCSE hanno già introdotto queste nuove metriche nelle loro politiche economiche. L’evento segna il ventesimo anniversario del Forum e riunisce esperti per discutere di benessere multidimensionale, con l’OCSE che presenterà un laboratorio sul benessere digitale. Entro il 2025, l’ONU definirà nuovi indicatori di benessere e sostenibilità, mentre il nuovo System of National Accounts verrà rilasciato a febbraio per standardizzare i sistemi di contabilità nazionale
_Michela Finizio su Sole 24 Ore_

*Pagamenti.* Il report trimestrale di Cribis mostra un miglioramento nei tempi medi di pagamento delle imprese italiane, con un calo da 71 a 67 giorni e un aumento delle aziende puntuali al 44,3%. Tuttavia, alcuni settori come la ristorazione, l’energia, le telecomunicazioni e l’immobiliare registrano ritardi significativi, con la ristorazione in particolare che vede il 7% delle imprese pagare oltre i 90 giorni. Nonostante un miglioramento generale, persiste una forte disparità tra Nord e Sud Italia, con il Nord-Est che mostra la maggiore puntualità nei pagamenti e il Mezzogiorno che presenta il maggior numero di ritardi gravi. Le microimprese sono le più colpite dai ritardi gravi, mentre le medie imprese mostrano una maggiore puntualità.
_Michela Finizio su Sole 24 Ore_

*Nucleare.* Daniela Gentile, CEO di Ansaldo Nucleare, sostiene che l’Italia ha ancora un ruolo nel settore nucleare nonostante il referendum del 1987. Ansaldo Nucleare ha una storia di coinvolgimento nella costruzione di impianti sia in Italia che all’estero e continua a lavorare su nuovi reattori e progetti di smantellamento. L’azienda è coinvolta nello sviluppo di Small Modular Reactors (SMR) e collabora con progetti di ricerca sulla fusione nucleare. Gentile evidenzia la sostenibilità del nucleare, sottolineando la stabilità delle fonti di uranio e la possibilità di riciclare il combustibile. Infine, promuove il nucleare come soluzione energetica competitiva e sostenibile, necessaria per supportare l’elettrificazione e la digitalizzazione crescenti, nonostante le sfide legate all’accettazione sociale e alla regolamentazione dei rifiuti nucleari. –
_Antonella Baccaro su L’Economia del Corriere della Sera_

*Banche.* Il settore bancario tedesco è caratterizzato da un’eccessiva presenza di banche, con Berlino che emerge come il paese più “overbanked” in Europa, influenzando negativamente la gestione del credito alle imprese. La crisi economica sta mettendo in luce la fragilità di alcune piccole banche tedesche, con oltre 50 istituti che hanno mostrato difficoltà in uno stress test recente. In Italia, invece, il settore bancario mostra segnali di miglioramento, con una riduzione del numero di istituti e un raddoppio dei profitti dei primi sette gruppi in meno di due anni. Banco Bpm, guidato da Giuseppe Castagna, si proietta verso un futuro da stand-alone, nonostante le speculazioni su possibili aggregazioni, con Credem che emerge come un potenziale partner preferito. La situazione di Monte dei Paschi di Siena è ancora al centro dell’attenzione, con il governo che mira a ridurre la propria quota e favorire un’aggregazione che potrebbe portare alla nascita di un terzo polo bancario in Italia
_Edoardo Biasi su L’Economia del Corriere della Sera_

*Rally di Natale.* Alla vigilia delle elezioni presidenziali statunitensi, il mercato azionario è in uno stato di allerta elevato, con investitori e analisti attenti alle possibili direzioni dei mercati. I rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati, suggerendo che le banche centrali potrebbero rallentare i tagli dei tassi, mentre il dollaro ha perso valore rispetto all’euro. Nonostante ciò, le borse non hanno mostrato grandi cambiamenti. In Italia, il Ftse Mib ha avuto un andamento laterale, ma potrebbe essere pronto per un rally di Natale, con le banche come possibili protagonisti, in particolare Banco Bpm e Unicredit. Materie prime come il petrolio e l’oro mostrano stabilità e potenziali opportunità di investimento, mentre alcuni titoli industriali italiani e il Bitcoin presentano segnali tecnici positivi per la crescita
_Adriano Barrì su L’Economia del Corriere della Sera_

*Robot e innovazione.* Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, c’è incertezza sui sondaggi riguardo al futuro presidente degli Stati Uniti, con possibili impatti significativi sulle politiche commerciali e fiscali del paese. Un secondo mandato di Trump potrebbe intensificare i dazi e le tensioni commerciali, mentre una presidenza Harris potrebbe portare a un rafforzamento delle alleanze e un focus su settori strategici come l’intelligenza artificiale e le biotecnologie. Thomas Mucha di Wellington Management evidenzia l’importanza del Congresso nel determinare le politiche attuabili e la possibilità di contestazioni post-elettorali che potrebbero generare instabilità sui mercati. Nel lungo termine, gli investitori dovrebbero considerare l’importanza della difesa tradizionale, dell’innovazione nel settore e delle questioni legate al cambiamento climatico, settori che rimarranno rilevanti indipendentemente dall’esito delle elezioni.
_Gabriele Petrucciani su L’Economia del Corriere della Sera_

*Dazi.* Nonostante le divergenze su molteplici temi, Kamala Harris e Donald Trump condividono una posizione protezionistica nei confronti della Cina, sostenendo l’uso di dazi e barriere commerciali. Questa politica, iniziata da Trump nel 2018 e proseguita da Biden, è stata criticata da molti economisti che sostengono che i dazi non favoriscono la creazione di posti di lavoro e provocano danni all’economia americana, aumentando i prezzi e l’inflazione. Il rapporto dell’Aspen Economic Strategy Group evidenzia che, nonostante un iniziale declino del deficit commerciale, la guerra commerciale non ha portato benefici significativi e suggerisce di concentrarsi sulle nuove tecnologie piuttosto che su settori obsoleti. La storia dimostra che il protezionismo non è una soluzione efficace, come evidenziato dal fallimento dello Smoot-Hawley Tariff Act durante la Grande Depressione.
_Eugenio Occorsio su Repubblica Affari&Finanza_

*Deficit.* Il deficit pubblico americano è al centro dell’analisi, con le promesse elettorali di Kamala Harris e Donald Trump che potrebbero portare il debito pubblico rispettivamente al 144% e al 160% del PIL. Entrambi i candidati propongono misure costose, con Trump che enfatizza benefici fiscali per le aziende e Harris che mira a sostenere i ceti medi e bassi. Le stime del Committee for a Responsible Federal Budget prevedono un aumento del debito di 7.500 miliardi di dollari per Trump e di 3.500 miliardi per Harris. Le proposte includono esenzioni fiscali, finanziamenti per l’assistenza all’infanzia e la difesa, ma nessuno dei due candidati sembra puntare a una riduzione del debito. Le politiche di Trump sono viste come più favorevoli alle classi agiate e alle grandi corporation, mentre Harris propone aumenti di tasse per i più ricchi e riduzione dei costi dei farmaci.
_Rony Hamaui su Repubblica Affari&Finanza_

*Locomotiva tedesca in panne.* La Germania, che rappresenta il 28% dell’economia dell’Eurozona, sta affrontando un rallentamento economico strutturale, non ciclico, aggravato dalla crisi energetica dovuta alla mancanza di forniture russe, dalla crisi dell’export verso la Cina e dalla scarsa diversificazione industriale, in particolare nel settore automobilistico. Nonostante la recessione tedesca, l’Italia sembra meno impattata rispetto al passato, con una correlazione economica tra i due Paesi diminuita dal 2014 al 2019, a seguito della crisi dei debiti sovrani. L’industria italiana mostra una maggiore diversificazione e meno dipendenza dalla Germania, con una correlazione attuale tra i PIL dei due Paesi ridotta a 0,4. Gli analisti di Confindustria evidenziano che, nonostante alcuni settori mantengano una correlazione significativa con la Germania, altri, come il farmaceutico, sono più indipendenti, con l’Italia che esporta principalmente verso gli USA e il Belgio. Infine, l’export italiano ha subito un rallentamento nel 2024, ma il saldo commerciale è migliorato grazie a un calo più marcato delle importazioni
_Marco Frojo su Repubblica Affari&Finanza_

*Giro di vite cinese.* Le autorità cinesi hanno richiesto a individui facoltosi e aziende di effettuare autoverifiche sulle proprie dichiarazioni fiscali per scoprire eventuali mancati pagamenti, in un contesto di caccia alle entrate per colmare il deficit causato dal calo del mercato immobiliare. Questa pressione fiscale ha generato inquietudine tra i ricchi nelle principali città come Pechino, Shanghai e Shenzhen, con alcuni che non erano consapevoli di dover dichiarare guadagni personali all’estero. Le aziende che non trovano irregolarità sono comunque tenute a inviare attestazioni e conservare le prove per eventuali ispezioni. Questo intervento fiscale si inserisce in un momento in cui Pechino si appresta ad annunciare un importante stimolo fiscale per rafforzare le finanze locali, mentre l’economia cinese lotta per raggiungere l’obiettivo di crescita del 5% a causa del rallentamento del settore immobiliare e della riduzione delle entrate fiscali
_Joe Leahy su Financial Times_

*Fascicolo informatico.* Il fascicolo informatico d’impresa è stato introdotto dal decreto n. 159 del 17 settembre 2024 per semplificare l’accesso alle informazioni amministrative delle imprese, riducendo costi e tempi di attesa. Questo strumento digitale, consultabile da pubbliche amministrazioni, cittadini e imprenditori, contiene documenti come Scia, autorizzazioni, permessi, autocertificazioni e iscrizioni agli albi, e si basa sull’interscambio digitale di informazioni tra le Camere di commercio e gli Sportelli unici delle attività produttive (Suap). Il fascicolo è legato al principio UE “once only”, che prevede che le informazioni fornite una volta alle autorità non debbano essere richieste nuovamente. Le nuove disposizioni sono operative dal 9 novembre 2024, e si attende un ulteriore decreto per le specifiche tecniche entro il 26 novembre 2025.
_Bruno Pagamici su Italia Oggi Sette_

*Hacker.* Le Camere di commercio italiane sono state designate come difensori della privacy delle imprese contro gli attacchi informatici, secondo il regolamento ministeriale sul fascicolo d’impresa, emanato con decreto n. 159 del 17 settembre 2024. Questo regolamento, che impone anche responsabilità alle pubbliche amministrazioni e agli utenti che accedono ai dati, mira a proteggere le informazioni sensibili contenute nei fascicoli aziendali, che sono particolarmente vulnerabili agli attacchi degli hacker. L’articolo 8 del regolamento chiarisce i ruoli e le responsabilità di varie entità nella gestione dei dati personali, stabilendo che le Camere di commercio, gli enti che caricano i dati e quelli che li consultano sono tutti titolari del trattamento dei dati personali e devono conformarsi al GDPR. Inoltre, il regolamento prescrive misure di sicurezza informatica e procedure per la conservazione e l’accesso ai dati, con particolare attenzione alla cancellazione o anonimizzazione dei dati dopo un periodo di dieci anni.
_Antonio Messina su Italia Oggi Sette_

*Corsa all’oro.* Il reportage de “The Economist” evidenzia il lato oscuro della corsa all’oro, dove l’aumento dei prezzi ha alimentato il contrabbando e il coinvolgimento dei signori della guerra. In Africa, l’estrazione artigianale e su piccola scala, spesso non regolamentata, è diventata una pratica diffusa, con danni significativi per l’ambiente e la salute delle persone. Dubai è emerso come un hub centrale per la raffinazione dell’oro, con accuse di incoraggiare il commercio illecito a causa del suo approccio permissivo. L’oro estratto illegalmente finanzia conflitti in diverse regioni africane, e nonostante gli sforzi internazionali, il contrabbando è difficile da fermare a causa della debolezza degli Stati africani e dell’alto valore del metallo prezioso
_su Repubblica Affari&Finanza_

*Approvazione Ue.* Ita e Lufthansa hanno inviato alla Commissione Europea i “rimedi” necessari per ottenere l’approvazione dell’Unione Europea alla loro fusione. Questi rimedi includono la cessione di slot aerei a Linate e su rotte verso gli Stati Uniti per assicurare la concorrenza e proteggere i consumatori. Con l’ingresso di Lufthansa nell’azionariato di Ita, il colosso tedesco assumerà un ruolo di leadership in Europa e avrà la carica di amministratore delegato, mentre il ministero del Tesoro italiano manterrà la presidenza e il controllo sulle decisioni strategiche. Le sinergie tra le due compagnie, che includono risparmi e razionalizzazioni, potrebbero portare a benefici economici fino a 250 milioni di euro. La fusione, attesa da tempo, è vista con ottimismo sia a Roma che a Francoforte e si prevede che le sinergie inizieranno a gennaio 2025. –
_su Messaggero_

*Auto tedesca.* Volkswagen, simbolo dell’industria automobilistica tedesca e europea, sta affrontando una crisi significativa. Con la scomparsa di due milioni di auto in Europa post-Covid, di cui 500.000 VW, e margini di profitto scesi drammaticamente, l’azienda si trova a dover ridurre gli stipendi e chiudere stabilimenti per la prima volta in 87 anni. La crisi riflette problemi più ampi della Germania, con infrastrutture obsolete e costi energetici elevati, ma anche questioni specifiche di VW, come una governance complicata e decisioni passate discutibili, come quelle che hanno portato allo scandalo del dieselgate. Nonostante gli alti profitti in Cina, la svolta nazionalista cinese e la concorrenza nel settore delle auto elettriche mettono ulteriormente in dubbio il futuro di VW, nonostante la sua solidità finanziaria e i piani di ristrutturazione in corso.
_Mara Gergolet su L’Economia del Corriere della Sera_

*Valzer in casa Porsche.* La governance della Volkswagen, il maggiore produttore d’auto d’Europa, è stata criticata per il suo immobilismo e la mancanza di trasparenza, dovuti alla cogestione tra proprietà, politici e sindacati. Questo sistema ha portato a una crisi di mercato e d’identità, con la proposta di tagliare salari e dipendenti e la possibile chiusura di stabilimenti, mai avvenuta in 87 anni. La co-determinazione tedesca, che ha portato stabilità in passato, ora sembra impedire la competitività dell’azienda, con il consiglio di supervisione dominato da interessi che non favoriscono l’efficienza di mercato. La situazione è aggravata dalla crisi nel mercato cinese e dalla sfida della transizione verso l’elettrico, con i produttori cinesi che offrono veicoli elettrici di qualità a prezzi competitivi. La struttura azionaria e la cultura aziendale di Volkswagen, che ha portato allo scandalo del diesel, richiedono una ristrutturazione profonda per superare l’attuale crisi.
_Danilo Taino su L’Economia del Corriere della Sera_

*Testacoda.* Stellantis, ex FCA-PSA, ha registrato un significativo calo delle vendite nel mercato automobilistico europeo, con una riduzione del 27,1% a settembre 2024 e una quota di mercato in calo. Fiat ritarda il lancio della nuova Panda ibrida, Maserati non ha piani a breve termine e i suoi laboratori di innovazione sono stati svuotati, mentre Alfa Romeo e Lancia soffrono per ritardi nelle piattaforme e nei nuovi modelli. Il CEO Carlos Tavares è criticato per una gestione che ha portato a prezzi alti, costi compressi e una richiesta di ulteriori fondi pubblici, nonostante i dividendi e i riacquisti di azioni distribuiti agli azionisti. Inoltre, lo scandalo degli airbag Takata coinvolge oltre 600 mila veicoli Citroën e DS, con azioni legali in corso. La produzione e l’occupazione in Italia sono in calo, con una produzione ridotta e previsioni di ulteriori tagli al personale.
_Bianca Carretto su L’Economia del Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Commissione.* Oggi iniziano gli esami orali dei 26 commissari del nuovo esecutivo dell’Unione Europea, presieduto da Ursula von der Leyen, con una distribuzione politica che comprende 14 membri del PPE, 5 liberali, 4 del PSE, 1 dell’ECR, 1 dei Patrioti e 1 indipendente. Le audizioni, che si concluderanno il 12 novembre, sono cruciali per l’approvazione del collegio da parte del Parlamento Europeo. La Commissione è stata progettata con un sistema di pesi e contrappesi che lascia a von der Leyen l’ultima parola, mentre i vicepresidenti e i commissari hanno competenze condivise. Tra i profili di spicco ci sono Teresa Ribera Rodríguez, vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, e Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo alla Prosperità e strategia industriale. Alcuni commissari, come Raffaele Fitto e Wopke Hoekstra, sono sotto osservazione per varie ragioni, mentre il Parlamento mira ad avere la nuova Commissione operativa dal primo dicembre, evitando ritardi.
_Milena Gabanelli su Corriere della Sera_

*Esame con brivido.* Le audizioni per i commissari della nuova Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen iniziano al Parlamento europeo, con un processo di verifica non formale che include un voto su ciascuno dei 26 candidati. Il focus è sul rappresentante italiano, Raffaele Fitto, che, nonostante l’opposizione di alcuni gruppi politici, dovrebbe ottenere la conferma grazie al sostegno delle destre, incluso il partito estremista tedesco Afd. La posizione di von der Leyen è messa alla prova da questo processo, che riflette una forma di “Ursulacentrismo” non pienamente accettata dai governi nazionali. Alcuni commissari, come l’ungherese Oliver Varheliy e il maltese Glenn Micallef, rischiano la bocciatura, il che potrebbe ritardare l’insediamento della nuova Commissione fino all’inizio del 2025.
_Claudio Tito su Repubblica_

*Ultimo voto.* Le elezioni presidenziali statunitensi vedono una corsa serrata all’ultimo voto tra Kamala Harris e Donald Trump, con quest’ultimo che beneficia di un sostegno finanziario significativo da parte di grandi donatori, tra cui 52 miliardari. Il finanziamento della campagna di Trump è caratterizzato da contributi ingenti, con oltre un terzo dei fondi provenienti da megadonatori, mentre Harris ha ricevuto quasi 200 milioni da un gruppo ristretto di miliardari. Tra i sostenitori di Trump spiccano nomi come Elon Musk, i gemelli Winklevoss, Tim Mellon e Miriam Adelson, con quest’ultima che ha donato oltre 136 milioni. Nonostante alcune figure influenti del mondo economico abbiano mostrato cautela, il flusso di denaro verso i repubblicani è stato notevole, con 1,6 miliardi di dollari raccolti dall’élite dei supporter. Nel complesso, quasi quattro miliardi di dollari hanno inondato le elezioni, con un bacino potenziale di 244 milioni di elettori e un’affluenza alle urne del 66,6% nelle presidenziali del 2020.
_Marco Valsania su Sole 24 Ore_

*Sondaggi e sorprese.* Alla vigilia delle elezioni negli Stati Uniti, la corsa alla Casa Bianca tra Kamala Harris e Donald Trump è segnata da appelli e attacchi reciproci, con sondaggi che riservano sorprese. Kamala Harris mostra segnali di rimonta, soprattutto in Iowa, uno stato tradizionalmente repubblicano, dove è avanti grazie al sostegno di donne e indipendenti secondo un sondaggio di Ann Selzer. Trump, dal canto suo, evoca violenza contro i giornalisti e rimpiange di aver lasciato la Casa Bianca, mentre i suoi sostenitori contestano i sondaggi favorevoli a Harris. I sondaggi sono contrastanti, con alcuni che mostrano un vantaggio per Trump in stati chiave, ma con un margine di errore che mantiene la gara molto aperta. Circa 70 milioni di americani hanno già votato, e l’affluenza alle urne sarà decisiva per determinare il vincitore
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_

*Oltre ogni limite.* Alla vigilia delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Donald Trump ha rilasciato dichiarazioni controverse, attaccando i democratici, la stampa e l’Unione Europea. Trump ha suggerito che i democratici potrebbero imbrogliare nelle elezioni e ha espresso indifferenza all’idea che i giornalisti potessero essere colpiti da spari. Ha inoltre criticato le nazioni europee, accusandole di sfruttare gli Stati Uniti. Il suo piano sembra essere quello di autoproclamarsi vincitore la notte del voto per impedire il conteggio delle schede postali, una strategia che potrebbe portare a contestazioni legali e disordini. Durante un comizio in Pennsylvania, Trump ha continuato con la sua retorica incendiaria, minacciando anche una guerra commerciale contro l’Europa, prima di proseguire la sua campagna in altri stati chiave.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_

*Insulti e battute.* Durante un comizio-show di oltre cinque ore in Virginia, Donald Trump ha intrattenuto il pubblico con insulti, battute e promesse, tra cui l’abolizione delle tasse sulle mance e la pena di morte per immigrati clandestini che uccidono americani. Ha anche sottolineato la sua non appartenenza alla politica tradizionale, definendosi una star piuttosto che un politico. Trump ha raccontato aneddoti, come una telefonata con Elon Musk per aiutare il North Carolina durante un uragano, e ha espresso la certezza della sua rielezione. Il comizio ha incluso momenti emotivi, come la testimonianza della madre di una vittima di immigrati clandestini, e ha evidenziato il cambiamento radicale della destra americana, con Trump che ha conquistato sia i ricchi che le classi popolari. Nel frattempo, Kamala Harris è apparsa al Saturday Night Live, rischiando di violare le regole sulla parità di tempo televisivo per i candidati.
_Aldo Cazzullo su Corriere della Sera_

*Battaglia legale.* Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, la tensione è palpabile con una battaglia legale già in corso, guidata principalmente dai repubblicani. Trump ha schierato 13 task force legali e centomila volontari per monitorare il voto, soprattutto negli Stati chiave. L’organizzazione America First Legal ha presentato denunce preventive in 25 Stati, mettendo in dubbio la validità dei voti postali e l’affidabilità degli elenchi elettorali. I democratici rispondono con una squadra legale più piccola, mirata a proteggere il diritto di voto e a contrastare le leggi restrittive degli Stati repubblicani. La situazione è tesa, con scrutatori sotto pressione e misure di sicurezza rafforzate, riflettendo la preoccupazione per la credibilità del sistema elettorale e la democrazia americana.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*Ebrei e arabi.* Maurizio Molinari descrive la competizione per i voti delle minoranze ebraiche e arabe negli Stati Uniti, in particolare in Michigan e Pennsylvania, due stati chiave nelle elezioni. Gli arabi-americani, in particolare quelli di origine libanese, tendono a sostenere Trump, attribuendo a Biden e Harris posizioni sfavorevoli nei confronti del Medio Oriente. Al contrario, alcuni musulmani appoggiano Kamala Harris per i diritti civili. Nel frattempo, la comunità ebraica è divisa: molti tradizionalmente democratici stanno considerando il voto per Trump a causa di una percezione di antisemitismo associata ai democratici e di una forte reazione al recente aumento di violenza contro gli ebrei. Entrambi i candidati, Trump e Harris, hanno realizzato spot televisivi mirati per attrarre queste minoranze, sottolineando la loro importanza in una corsa elettorale molto combattuta.
_Maurizio Molinari su Repubblica_

*Blitz in Siria.* Un commando israeliano ha effettuato un raid via terra in Siria, il primo ammesso da Israele dall’inizio del conflitto, superando le alture del Golan e catturando Ali Suleiman al-Mi, soprannominato il “trombettiere dell’Iran”, a Saida. Al-Mi, accusato di essere stato assoldato da Teheran per creare una rete terroristica e dirigere attacchi, è stato arrestato e interrogato in una caserma israeliana. L’operazione, avvenuta mesi fa, segna una nuova strategia israeliana che preferisce catturare e interrogare i bersagli piuttosto che eliminarli direttamente. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Netanyahu ha visitato le truppe al confine nord, sottolineando l’importanza di interrompere il supporto iraniano a Hezbollah attraverso la Siria, mentre bombardamenti israeliani hanno colpito obiettivi in Siria, inclusi alcuni vicino a postazioni dell’ONU
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_

*Fuga di notizie.* Un grave scandalo di fuga di notizie ha colpito l’entourage del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, con l’arresto del suo portavoce Eli Feldstein e altri sei individui accusati di divulgare segreti militari per favorire Netanyahu. Il caso è emerso a seguito di uno scoop di due giornali che hanno pubblicato piani militari falsamente attribuiti al leader di Hamas, Sinwar, potenzialmente ostacolando le trattative per la liberazione di ostaggi e minacciando la sicurezza nazionale. Netanyahu ha cercato inizialmente di distanziarsi dagli arresti, ma è stato rivelato che gli arrestati lavoravano direttamente per lui. Nel frattempo, l’ONU ha denunciato una situazione critica a Gaza, dove la popolazione è a rischio di morte a causa di malattie, carestia e bombardamenti, con l’Unicef che segnala decine di vittime in un solo giorno
_Paolo Brera su Repubblica_

*Moldavia.* La presidente uscente Maia Sandu ha vinto il ballottaggio in Moldova con il 54,6% dei voti, battendo il rivale filorusso Alexandr Stoianoglo. La sua vittoria è stata sostenuta in modo significativo dal voto della diaspora, che ha partecipato in massa, contribuendo a un’affluenza superiore al 54%. Nonostante gli attacchi informatici e i tentativi di interferenza da parte della Russia, Sandu ha mantenuto una campagna positiva, promettendo di essere la presidente di tutti. La Moldova rimane così su un percorso europeista, con Sandu che guiderà il paese verso i negoziati di adesione all’Unione Europea, nonostante le divisioni interne e le sfide economiche.
_Rosalba Castelletti su Repubblica_

*Germania, resa dei conti.* Il governo tedesco è sull’orlo di una crisi a seguito di una fuga di notizie riguardante un manifesto di 18 punti elaborato dai liberali dell’FDP, guidati dal ministro delle Finanze Christian Lindner, che sfida le politiche degli alleati SPD e Verdi. Il documento chiede rinunce significative su temi chiave per gli alleati, come il reddito di cittadinanza e la legge sulle pompe di calore, minacciando di non approvare la finanziaria se le richieste non vengono accolte. L’FDP, già in difficoltà nei sondaggi e a rischio scomparsa, potrebbe tentare una mossa drastica per evitare l’estinzione, simile a quella del 1982 quando i liberali abbandonarono il governo di Helmut Schmidt. Tuttavia, non ci sono alternative chiare e la Germania tende a punire chi genera instabilità, quindi il futuro politico è incerto, con la possibilità di elezioni anticipate e il risultato delle elezioni americane che potrebbe influenzare la situazione
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_

*Fango sul re.* Durante una visita a Valencia, il re Felipe VI e la regina Letizia, insieme al presidente del governo Pedro Sánchez, sono stati oggetto di proteste e contestazioni da parte della popolazione locale, arrabbiata per la gestione dell’emergenza causata dall’alluvione. La situazione è degenerata con lanci di fango e oggetti, e Sánchez è stato colpito da un bastone prima di rifugiarsi in auto. La regina Letizia è stata vista in lacrime mentre cercava di consolare una donna disperata. La visita è stata interrotta a causa delle proteste, e un attivista di un gruppo di ultradestra ha rivendicato l’assalto a Sánchez. Nonostante l’invito ai volontari di restare a casa, migliaia di persone hanno continuato a recarsi nelle zone alluvionate per aiutare.
_Alfio Sciacca su Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Dopo Fitto.* Il premier italiano Giorgia Meloni ha intenzione di gestire la sostituzione di Raffaele Fitto, futuro vicepresidente della Commissione UE e attuale ministro degli Affari europei, con un approccio minimalista, evitando grandi cambiamenti nella squadra che gestisce il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e la Coesione. Meloni, ora più affermata a livello europeo rispetto al passato, potrebbe affidare le relazioni con l’UE a un sottosegretario che non parteciperebbe al Consiglio dei ministri. Nonostante le speculazioni, non sono state prese decisioni definitive, e si attende con prudenza, considerando che la nuova Commissione potrebbe insediarsi non prima di metà gennaio. Per quanto riguarda il PNRR, il governo insiste sulla continuità e non prevede nuove nomine, ma un possibile riarrangiamento tecnico sotto la supervisione di uno dei sottosegretari già in carica.
_Marco Galluzzo su Corriere della Sera_

*Pericolo per la democrazia.* Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, frequenta spesso gli Stati Uniti per cercare accordi e investimenti per la sua regione, sottolineando l’importanza di relazioni solide con gli alleati storici come gli USA. Fedriga evita di schierarsi politicamente a livello internazionale, a differenza di altri esponenti politici italiani, e pone l’accento sul rispetto per i processi democratici altrui. In Italia, critica lo scontro tra politica e magistratura, vedendolo come un rischio per la democrazia e sottolinea la necessità di equilibrio e fiducia reciproca. Sul fronte dell’immigrazione, propone un modello di integrazione che favorisca l’immigrazione legale e regolamentata, citando un progetto con i salesiani in Ghana. Infine, in tema di sanità, Fedriga ritiene che sia necessaria una riforma strutturale che si concentri sulla medicina territoriale per ridurre le liste d’attesa.
_Federico Capurso su Stampa_

*Consulta.* Le trattative per la nomina dei giudici della Corte Costituzionale vedono un confronto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le opposizioni e il Movimento 5 Stelle, che pone un veto su Roberto Garofoli, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Draghi. Il M5S, guidato da Giuseppe Conte, non dimentica il passato di Garofoli come bersaglio durante il governo con la Lega e si oppone alla sua candidatura. Un accordo sembra profilarsi su uno schema proposto da Carlo Calenda, che prevede l’elezione di un giudice indipendente seguita da due nomine della maggioranza e una delle opposizioni. Tuttavia, la difficoltà rimane nel convincere il M5S ad accettare un candidato tecnico condiviso e accettabile per tutti i partiti.
_Ilario Lombardo su Stampa_

*Schlein boccia De Luca.* Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (PD), ha chiarito durante un’intervista a “Che tempo che fa” che il PD non appoggerà candidature per un terzo mandato, riferendosi implicitamente a Vincenzo De Luca e alla recente legge regionale campana che ne permetterebbe la ricandidatura. Schlein ha sottolineato l’importanza delle regole nazionali e ha invitato tutti a rispettarle, evidenziando la necessità di un progetto progressista per l’Italia e la volontà di dialogare con altre forze politiche, ma escludendo alleanze con la destra. La segretaria ha inoltre criticato l’atteggiamento del M5S e di Giuseppe Conte riguardo all’alleanza con il PD. La posizione di Schlein ha evidenziato una spaccatura all’interno del PD, con i consiglieri regionali campani che hanno votato in contrasto con la linea nazionale del partito, e ha aperto la discussione sulla ricerca di un successore per De Luca in vista delle elezioni del 2025 o 2026.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_

*Spioni in missione.* Un gruppo di hacker e spioni è sospettato di aver pianificato una missione a Roma per acquisire dati sensibili del Ministero dell’Interno, con uno degli hacker, Giulio Cornelli, che avrebbe dovuto recuperare un hard disk contenente informazioni di 15mila persone. Questi dati, provenienti dal sistema del Viminale e accessibili solo alle forze dell’ordine, sono stati discussi da membri della società Equalize, collegata a figure di alto livello nei settori dell’intelligence e delle istituzioni. Nonostante il Viminale neghi violazioni, le intercettazioni suggeriscono l’esistenza di un server a Londra usato per evitare conseguenze legali in Italia, e il Movimento 5 Stelle chiede di stralciare le norme sui servizi segreti dal ddl Sicurezza per prevenire spionaggio dei dati statali.
_Luca Fazzo su Giornale_

*Albania sotto la lente.* Il governo Meloni è sotto indagine della Corte dei Conti per presunti sprechi di denaro pubblico legati al trasferimento di migranti in un hotspot in Albania, con costi denunciati fino a 20.000 euro per migrante. Nonostante una sentenza della corte di giustizia europea che impedisce il rimpatrio in paesi non sicuri, il governo insiste nel mantenere attiva la nave Libra per intercettare migranti e trasferirli in Albania, con una spesa aggiuntiva di 8.400 euro al giorno. ONG e opposizioni criticano l’operazione come dispendiosa e contraria al diritto europeo, mentre il governo difende il progetto come deterrente contro l’immigrazione irregolare. A Bologna, l’Associazione nazionale magistrati si è riunita in solidarietà ai giudici attaccati per aver sollevato dubbi sulla legalità delle azioni del governo.
_Giuliano Foschini su Repubblica_

*Faida.* Il Ministero della Cultura italiano è scosso da una faida interna, innescata dal cambio di guardia tra i ministri e dal desiderio di allinearsi al nuovo corso politico. Alessandro Giuli, succeduto a Gennaro Sangiuliano, si è trovato a gestire una situazione complessa, con l’obiettivo di Palazzo Chigi di rompere con il passato e le nomine dell’ex ministro Dario Franceschini. In questo contesto, diversi direttori di musei importanti, nominati durante la gestione Franceschini, sono stati rimossi al termine del loro primo mandato. La direttrice della Pinacoteca di Bologna, Maria Luisa Pacelli, è stata una delle figure coinvolte e, nonostante le scuse ricevute da Giuli, ha dovuto lasciare il suo incarico, segnando l’inizio di un processo di “defranceschinizzazione” da parte del governo di destra
_Giovanna Vitale su Repubblica_

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