SICUREZZA
*Iris2.* La Commissione Europea ha selezionato il consorzio SpaceRISE, composto da SES, Eutelsat e Hispasat, per sviluppare e gestire la nuova megaconstellazione europea IRIS2, che prevede il lancio di oltre 290 satelliti per fornire servizi pubblici sicuri e resilienti all’inizio degli anni 2030, in risposta alla Starlink di SpaceX. Il progetto, del valore di oltre 10 miliardi di euro, sarà finanziato tramite un partenariato pubblico-privato, con contributi sia dell’Unione Europea che degli operatori privati, e prevede la collaborazione di diversi subappaltatori europei per stimolare l’innovazione e sostenere l’ecosistema industriale del settore.
_Michel Cabirol su Tribune_
*Teseo Mk2 di Mbda.* Il nuovo sistema missilistico Teseo Mk2/E Evolved, sviluppato da Mbda e interamente realizzato nello stabilimento di La Spezia, ha completato con successo il suo primo lancio, confermando le avanzate capacità antinave e di attacco a lungo raggio sia marittime che terrestri. Questo sistema, che sarà equipaggiato sui nuovi vascelli della Marina Militare, offre tempi di reazione ridotti e un controllo migliorato grazie a un data link satellitare, aumentando la sicurezza degli equipaggi e la capacità di condurre operazioni offensive in profondità.
_su Nazione La Spezia_
*Si riapre la partita.* Fincantieri corteggia i sottomarini di ThyssenKrupp, ma le nozze dipenderanno dal «sì» del governo di Berlino. II colosso dell’acciaio tedesco è da tempo alla ricerca di una soluzione per i suoi cantieri navali. Sembrava averla trovata nel fondo statunitense Carlyle che, insieme alla Cdp tedesca, si era offerto di rilevare la maggioranza di ThyssenKrupp Marine Systems (Tkms), specializzata nella costruzione di sottomarini e navi militari con 2,1 miliardi di ricavi e 6.5o0 dipendenti. Dopo un lungo negoziato, però, a fine ottobre l’operazione è sfumata.
_Francesco Bertolino sul Corriere_
*Più soldi alla Difesa.* La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è stata celebrata con la deposizione di una corona all’Altare della Patria e il sorvolo delle Frecce Tricolori, mentre il Presidente Mattarella ha sottolineato il contributo delle forze armate alla libertà e indipendenza dell’Italia, e il Ministro della Difesa Crosetto ha evidenziato la necessità di maggiori investimenti in difesa. Durante la giornata, la Presidente del Consiglio Meloni ha visitato il village della Difesa, riconoscendo il sacrificio dei militari italiani nel mondo per la sicurezza del paese.
_Angela Barbieri su Tempo_
*Portatori di pace.* Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha elogiato il ruolo delle Forze armate italiane come portatrici di valori di pace e come attori chiave nella costruzione di una nazione indipendente e democratica, sottolineando il loro impegno in missioni internazionali per il rispetto del diritto internazionale. Durante la giornata delle Forze armate, sono stati celebrati simboli e gesti di unità nazionale, con omaggi ai militari caduti e riconoscimenti al loro contributo alla solidarietà europea e atlantica, in un contesto di tensioni globali accentuate dall’aggressione russa all’Ucraina.
_Massimiliano Scafi su Giornale_
*Ripensare lo strumento militare.* L’ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Leonardo Tricarico, evidenzia la necessità di ripensare le forze armate italiane, ritenute numericamente esigue e spesso impiegate in compiti non militari, proponendo un aumento di riservisti e l’apertura del servizio militare agli extracomunitari. Tricarico sottolinea anche l’importanza di aggiornare la legislazione sull’esportazione di materiale bellico e critica la gestione delle missioni internazionali come l’UNIFIL in Libano, suggerendo una maggiore attenzione alle segnalazioni di inadempienza e ai rischi di intelligence.
_Giuseppe China su Tempo_
*Più spese alla difesa.* Il nuovo Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, durante la sua visita inaugurale a Berlino, ha elogiato il contributo della Germania alla NATO e il suo sostegno all’Ucraina, ma ha esortato a un ulteriore aumento delle spese per la difesa da parte di tutti gli alleati. Rutte, ex primo ministro olandese, ha sostituito Jens Stoltenberg il 1° ottobre e ha sottolineato l’importanza di investimenti significativi nella difesa per la sicurezza collettiva, mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso di continuare il percorso di rafforzamento della difesa e ha evidenziato il raggiungimento dell’obiettivo NATO del 2% del PIL in spese militari da parte della Germania.
_su Handelsblatt_
*Airbus Helicopters.* Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters, prevede di consegnare oltre 400 elicotteri entro il 2027, puntando su innovazione e crescita nonostante le sfide della supply chain e le pressioni finanziarie. In un’intervista a La Tribune, Even discute le tendenze del mercato, la strategia aziendale, i programmi di consegna, e l’impegno di Airbus Helicopters nei droni e nelle tecnologie emergenti, sottolineando l’importanza di decisioni tempestive per mantenere la competitività e soddisfare le esigenze del mercato. Alla domanda: Le difficoltà di dialogo tra Airbus Helicopters e Leonardo sull’NH90 appartengono al passato? Evan risponde. “Personalmente, non ho mai avuto rapporti difficili sull’NH90. Per me è una cosa del passato, nel senso che Leonardo, come Airbus, si è impegnata per l’NH90. Leonardo vede i vantaggi di avere un programma di “successo R” e di successo sul mercato delle esportazioni. Il futuro dell’NH90 dipende dalle esportazioni e quindi dalla collaborazione dei nostri partner. Vedo questo impegno ogni giorno. Dopodiché, siamo concorrenti sul resto del mercato. Dobbiamo gestire questa ambivalenza o schizofrenia. Ma per l’NH90 lavoriamo fianco a fianco con Leonardo”.
_Michel Cabirol su Tribune_
*Nato a rischio.* Ben Wallace critica Rachel Reeves per aver messo a rischio la NATO e la sicurezza del Regno Unito, sostenendo che il recente budget non riflette un impegno serio nella difesa, nonostante le promesse di aumento dei fondi. Sottolinea l’importanza di un finanziamento onesto e adeguato per la difesa, in linea con le aspettative degli alleati della NATO, e avverte che senza un serio impegno nel raggiungere il 2,5% o il 3% del PIL in spese per la difesa, l’impegno americano e la sicurezza collettiva potrebbero essere compromessi.
_su TELEGRAPH.CO.UK_
*Battaglie navali.* Il riarmo globale delle marine militari, iniziato a metà degli anni 2010 e intensificatosi dopo l’inizio della guerra russo-ucraina, ha portato a una modernizzazione senza precedenti delle flotte, con la Francia che rinnova la sua armada e l’industria navale che si espande con innovazioni tecnologiche e un mercato emergente di PME. La crescente minaccia globale, soprattutto nell’Indo-Pacifico, e la competizione navale tra le grandi potenze, come la Cina e gli Stati Uniti, riflettono un ritorno agli scontri marittimi, con investimenti miliardari in nuove navi da guerra e droni marini, e la necessità di proteggere le rotte commerciali e le infrastrutture vitali.
_su Monde_
*Montenegro compra.* Il chantier navale francese Piriou sta per firmare un contratto per la fornitura di due pattugliatori offshore al Monténégro, per un valore stimato di 120 milioni di euro, in seguito all’adozione di una legge sulla cooperazione difensiva con la Francia. Il Monténégro ha aumentato il suo budget della difesa al 2,1% del PIB, dedicando un terzo di questa somma alla modernizzazione delle sue capacità militari.
_Michel Cabirol su Tribune_
*Cavi.* Il Ministro dell’Economia francese annuncia la finalizzazione dell’acquisto dell’80% di Alcatel Submarine Networks (ASN) da Nokia per circa 100 milioni di euro, sottolineando l’importanza strategica e industriale dell’azienda, leader mondiale nella produzione e manutenzione di cavi sottomarini. L’operazione, che valorizza ASN a 350 milioni di euro, rientra in una strategia di difesa degli interessi vitali della nazione e prevede il mantenimento di tutti i posti di lavoro, con l’azienda che si aspetta un significativo aumento del fatturato nei prossimi anni.
_Thomas Pontiroli su Echos_
*Ologrammi e realtà aumentata.* Fincantieri, ha presentato X-Bridge, un innovativo strumento che implementerà la sicurezza e l’efficienza della navigazione. Sviluppato da Cetena, controllata di Fincantieri attiva in ricerca e simulazione navale, questo sistema consente all’equipaggio di visualizzare rapidamente le informazioni di navigazione cruciali e migliorare le comunicazioni a bordo.
_su Libero Quotidiano_
*Incendio e spionaggio.* Un vasto incendio ha colpito il cantiere navale di Barrow-in-Furness, in Gran Bretagna, dove si costruiscono sottomarini nucleari per la Royal Navy, sollevando sospetti di spionaggio o sabotaggio, specialmente in relazione alle recenti attività russe in Europa. Nonostante l’incidente, che ha causato solo due intossicazioni tra i lavoratori, le operazioni nel cantiere continuano, mentre gli investigatori non escludono nessuna ipotesi, compresa quella di un atto intenzionale.
_Federico Mari su La Ragione_
*Newco.* Il governo italiano sta lavorando alla creazione di una newco, con Enel, Ansaldo Nucleare e Leonardo come partner principali, per studiare la fattibilità di piccoli impianti nucleari di terza generazione plus raffreddati ad acqua, con l’obiettivo di coprire l’11% del fabbisogno nazionale di energia entro il 2050. La newco dovrebbe essere costituita entro fine anno, ma prima il governo deve superare le restrizioni legislative imposte dal referendum del 1987, e attualmente non sono definiti né i tempi per completare lo studio né eventuali finanziamenti per la società.
_Gilda Ferrari su Secolo XIX_
*Forgital.* La vendita della multinazionale aerospaziale Forgital, guidata da Carlyle, è entrata nella seconda fase con cinque fondi di private equity, tra cui Cinven e Lone Star, selezionati per presentare offerte riviste entro fine anno, mentre la valutazione dell’azienda potrebbe raggiungere i 2 miliardi di euro entro il 2025. Forgital, con un fatturato in crescita e nove sedi operative, è specializzata nella produzione di componenti in acciaio e leghe per il settore aerospaziale, che rappresenta il 70% delle sue vendite.
_Carlo Festa su Sole 24 Ore_
*Incentivo.* Leonardo incentiva i propri dipendenti con premi fino a 1500 euro per segnalare candidati adeguati, riflettendo una crescente difficoltà nel reperire personale qualificato che affligge tutti i settori industriali. Gli imprenditori locali identificano diverse cause, tra cui denatalità, evoluzione tecnologica e un divario tra le aspettative dei giovani e la realtà del mercato del lavoro, evidenziando la necessità di formazione continua e flessibilità.
_Marcello Giordani su Stampa Novara-Vco_
*Evitare doppioni.* Il governo italiano ha evitato la sovrapposizione di finanziamenti tra i Fondi strutturali europei e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ottenendo il plauso della Corte dei Conti UE, con tutte le regioni che hanno raggiunto l’obiettivo di spesa per la programmazione 2014-2020. Nonostante il Sud fosse in ritardo, ha utilizzato virtuosamente le risorse assegnate, finanziando progetti significativi come la metro Linea 6 e la digitalizzazione industriale, con la certificazione completa dei fondi arrivata nei tre anni supplementari concessi dall’UE.
_Nando Santonastaso su Mattino_
*Boeing.* Più di 33.000 dipendenti di Boeing a Seattle stanno votando una proposta di contratto che, se accettata, prevede un aumento salariale del 38% e porrebbe fine a uno sciopero di sette settimane che ha paralizzato gran parte della produzione di velivoli. Il CEO Kelly Ortberg attende il risultato del voto che potrebbe risolvere la disputa lavorativa.
_su Corriere della Sera_
*Rivedere i piani di crescita.* Ryanair ha annunciato un aumento della capacità in Italia, Ungheria e Svezia, riducendola in Francia e Regno Unito a causa delle maggiori tasse aeroportuali, mentre affronta una diminuzione del 18% degli utili netti nei primi sei mesi dell’anno fiscale a causa di tariffe più basse. La crescita futura della compagnia è limitata dai ritardi nelle consegne dei Boeing 737 Max-10, con una stima di passeggeri ridotta per il 2025 e il 2026, ma prevede di raggiungere i 300 milioni di passeggeri entro il 2034.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Api contro Meta.* I piani di Meta, azienda di Mark Zuckerberg, di costruire un centro dati per l’intelligenza artificiale alimentato a energia nucleare sono stati ostacolati dalla scoperta di una specie rara di api sul sito prescelto per il progetto, incontrando sfide ambientali e regolamentari. Mentre i rivali come Amazon, Google e Microsoft hanno stretto accordi con centrali nucleari per soddisfare la crescente domanda energetica dei loro centri dati, Meta continua a cercare soluzioni per energia priva di carbonio, inclusa quella nucleare, nonostante le critiche sui rischi e i costi associati.
_Cristina Criddle su Financial Times_
*Duecento lingue.* Translated, azienda italiana leader nel settore delle traduzioni, ha presentato Lara, un’intelligenza artificiale avanzata capace di parlare duecento lingue e di superare in accuratezza i traduttori professionisti, grazie all’addestramento su quindici anni di dibattiti tra traduttori e revisori. Lara, che mira a raggiungere prestazioni superiori all’80% dei migliori traduttori umani, è disponibile anche in una versione gratuita per non professionisti e promette di rendere possibile la traduzione di conversazioni in tempo reale, eliminando le barriere linguistiche.
_Filippo Santelli su Repubblica_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Pnrr.* Il 32% dei cantieri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è in ritardo, con solo il 15% dei lavori completati, secondo il rapporto sulle economie regionali di Bankitalia. Il rapporto evidenzia che, nonostante siano stati banditi appalti per opere pubbliche per 32 miliardi di euro, molti progetti non sono ancora partiti e quelli in corso spesso procedono con ampi ritardi.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Pressing.* Imprese e sindacati esprimono un giudizio critico sulla legge di Bilancio, evidenziando la mancanza di sostegno agli investimenti e la crescita economica quasi nulla; Confindustria e CGIL sottolineano i tagli agli investimenti e la stagnazione economica. La manovra è inoltre al centro di tensioni politiche, con Lega e Forza Italia in disaccordo sul canone Rai e dibattiti su temi come la sanità, il fisco e la web tax, mentre si attendono emendamenti e valutazioni da parte di istituzioni come Istat e Banca d’Italia.
_Mario Sensini su Corriere della Sera_
*Bocciata.* La manovra economica del governo Meloni è stata criticata da Confindustria, sindacati e altri attori per la sua inadeguatezza nel rispondere ai bisogni di sanità, fisco e sostegno agli investimenti, con il rischio di una crescita economica quasi nulla e la fuga di imprese all’estero. La Fondazione Gimbe evidenzia un deficit di 19 miliardi per la sanità entro il 2030, mentre Confindustria e Ance denunciano tagli agli incentivi e rischi per il settore edilizio e la crescita del lavoro nero.
_Valentina Conte su Repubblica_
*Non oltre il 3%.* Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha inviato un messaggio ai suoi deputati limitando a due il numero di emendamenti che possono presentare alla manovra, sottolineando l’importanza di non sforare i conti e mantenere la manovra equilibrata. Foti enfatizza che il taglio delle tasse è essenziale per stimolare l’economia e che la maggioranza dovrebbe concentrarsi sull’approvazione di una Finanziaria seria che aiuti gli italiani, piuttosto che su battaglie per interessi di categorie specifiche.
_Paola di Caro su Corriere della Sera_
*Fare uno sforzo.* Luigi Sbarra, segretario della Cisl, valuta positivamente la manovra del governo, ritenendola in linea con molte delle priorità del sindacato, pur evidenziando la necessità di ulteriori miglioramenti su temi come Irpef e pubblica amministrazione. Sbarra critica lo sciopero indetto da Cgil e Uil, sostenendo che il dialogo è preferibile all’allarme e che l’azione sindacale dovrebbe concentrarsi sulla trattativa e sul merito delle proposte piuttosto che sull’ideologia.
_su Giornale_
*Concordato.* Il concordato preventivo ha raccolto adesioni da oltre 500mila partite IVA, portando a un incasso per lo Stato di 1,3 miliardi di euro e facendo emergere una base imponibile di 14,8 miliardi di euro. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, evidenzia il passaggio di 160mila soggetti da quasi evasori a affidabili, dimostrando l’efficacia della misura nel cambiare l’approccio alla lotta all’evasione fiscale.
_Giovanni Parente su Sole 24 Ore_
*Serve coraggio.* Maurizio Tarquini, direttore generale di Confindustria, durante un’audizione sulla manovra di bilancio, ha sottolineato la necessità di tagliare l’Ires di cinque punti per le imprese che reinvestono gli utili e di sostenere maggiormente gli investimenti, criticando la manovra attuale per la mancanza di misure significative in questo senso. Ha inoltre evidenziato l’importanza di riforme strutturali, come la riforma del Fondo di garanzia e l’accesso al credito, oltre a recuperare fondi per la ricerca e lo sviluppo, e ha apprezzato la detassazione per i dipendenti che si spostano per lavoro e il Piano casa Italia.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_
*Contro l’Ue.* La premier italiana Giorgia Meloni, insieme a Francia e Repubblica Ceca, sta facendo pressione sulla Commissione europea per posticipare i target sulle emissioni di CO2 previsti per il 2025, al fine di evitare sanzioni ai produttori di automobili che non li rispetteranno. Nonostante la Commissione sia riluttante a discutere la questione, ritenendola prematura, i tre paesi sperano di ottenere il sostegno di altri governi, mentre le vendite di auto elettriche calano e Stellantis registra una significativa diminuzione delle immatricolazioni.
_Marco Bresolin su Stampa_
*Terre rare.* Il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, ha sottolineato l’importanza di investire 1,2 miliardi di euro per ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di materie prime critiche, come terre rare, e per rafforzare la competitività industriale e la sicurezza strategica nazionale tramite lo sviluppo dell’economia circolare. Lo studio presentato da Iren evidenzia la necessità di nuovi impianti per il recupero e il riciclo di materiali dai rifiuti elettronici, in un contesto in cui l’Europa è fortemente dipendente dalle importazioni, specialmente dalla Cina, e l’Italia può giocare un ruolo chiave grazie alla sua tradizione mineraria e alla crescita del contributo delle materie prime critiche al suo PIL.
_Claudia Luise su Stampa_
*Borse e elezioni.* Wall Street si avvicina alle elezioni presidenziali USA con i mercati azionari vicino ai massimi storici, riflettendo ottimismo per un’economia resiliente, ma anche preoccupazione per le implicazioni dei programmi elettorali di Trump e Harris sul deficit e la politica fiscale. I mercati hanno reagito ai sondaggi e alle politiche proposte, con variazioni nel valore del dollaro e nei rendimenti dei titoli di Stato, mentre gli investitori valutano le potenziali conseguenze di una vittoria di uno dei due candidati sulle tasse, la spesa pubblica e la geopolitica.
_Morya Longo su Sole 24 Ore_
*Trump piace alla Borsa. A breve.* James Knightley, Chief International Economist di ING, sostiene che una vittoria di Trump potrebbe essere positiva per la crescita economica e il mercato azionario nel breve termine, ma nel medio termine potrebbe portare a maggiore inflazione, dazi più alti e incertezza geopolitica. Kamala Harris, al contrario, rappresenterebbe una continuità con la politica di Biden, con un approccio meno conflittuale nei confronti della Cina e potenzialmente meno dannoso per le esportazioni europee e la fiducia degli investitori.
_Morya Longo su Sole 24 Ore_
*Extraprofitti per nuovi rischi.* Claudia Buch, presidente del Consiglio di vigilanza della BCE, raccomanda che le banche utilizzino i maggiori profitti, derivanti dall’aumento dei tassi di interesse, per rafforzare la loro resilienza finanziaria e operativa, investendo in infrastrutture informatiche e preparandosi a rischi crescenti, come quelli geopolitici e climatici. In un’intervista, sottolinea l’importanza di non essere compiacenti e di attuare pienamente le normative come Basilea III per garantire la solidità del sistema bancario in un contesto di incertezza e rischi emergenti.
_Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore_
*Priorità.* L’Italia sta perdendo la sua base industriale a causa della chiusura o del ridimensionamento di fabbriche controllate da gruppi stranieri, come Bosch, con conseguenti perdite di posti di lavoro e declino della capacità manifatturiera nazionale. Vito Pertosa, fondatore di Angel Holding, sostiene la necessità di proteggere le imprese strategiche italiane, suggerendo l’uso del golden power e interventi del governo per la stabilità politica e riforme che includano investimenti in settori chiave come l’energia nucleare, la mobilità sostenibile e l’industria spaziale.
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_
*Telco.* China Mobile è diventata la più grande compagnia di telecomunicazioni al mondo superando Verizon, con ricavi di 128,6 miliardi di dollari nel 2023, mentre il mercato italiano delle telecomunicazioni continua a soffrire con una riduzione di 15 miliardi di euro dal 2010. Deutsche Telekom si posiziona terza a livello mondiale, e TIM scende al diciannovesimo posto, con il mercato italiano che mostra una contrazione del 9,7% negli ultimi cinque anni nonostante l’aumento del traffico.
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_
*Slot.* Ita Airways e Lufthansa sono vicine alla conclusione del loro accordo di fusione, con l’approvazione imminente da parte della Commissione UE, dopo aver garantito la concorrenza cedendo slot aeroportuali a easyJet e Air France per gli scali di Milano Linate e Roma Fiumicino. EasyJet acquisirà slot significativi a Linate per rotte considerate critiche, mentre Air France e IAG opereranno voli indiretti da Fiumicino verso destinazioni nordamericane, assicurando così una maggiore scelta e prezzi competitivi per i viaggiatori.
_Aldo Fontanarosa su Repubblica_
*Eni cede l’Alaska.* Eni ha venduto i suoi asset in Alaska alla società americana Hilcorp per un miliardo di dollari, anticipando al prossimo anno il raggiungimento dell’obiettivo di otto miliardi di euro in incassi netti tra cessioni e acquisizioni. La strategia dell’azienda, guidata da Claudio Descalzi, si concentra sulla riduzione della dipendenza dal petrolio, con un aumento dell’investimento nel gas e nella transizione energetica, trasformando raffinerie in bioraffinerie e negoziando cessioni di minoranza per finanziare la crescita in settori sostenibili.
_Alessia Conzonato su Corriere della Sera_
*Corsa all’oro del Piemonte.* La storica miniera di Pestarena in Val d’Ossola, un tempo la più grande d’Europa, potrebbe riaprire grazie all’interesse di una società australiana pronta a investire un milione di euro in ricerche geologiche, in un periodo in cui il prezzo dell’oro è alle stelle. Mentre alcuni locali sono scettici, altri vedono l’opportunità di nuovi investimenti e turismo, sebbene permangano preoccupazioni ambientali e dubbi sulla fattibilità economica del progetto.
_Francesco Moscatelli su Stampa_
*Lara infallibile.* La startup italiana Translated ha sviluppato Lara, un traduttore universale che supera Google Translate e ChatGPT in precisione, commettendo solo dieci errori ogni mille parole grazie all’integrazione di intelligenze artificiali e l’esperienza di centomila traduttori professionisti. Nonostante il progresso tecnologico, i migliori traduttori umani rimangono superiori con solo un errore ogni mille parole, e la startup sta già lavorando per migliorare ulteriormente il sistema, puntando alla “singolarità linguistica”.
_Riccardo Luna su Stampa_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Pari merito.* Kamala Harris e Donald Trump sono testa a testa nei sondaggi mentre concludono la loro campagna elettorale in Pennsylvania, uno stato cruciale che potrebbe determinare l’esito delle elezioni presidenziali statunitensi. Mentre i democratici sono sostenuti da uno spostamento dei sondaggi verso Harris, compreso un inaspettato vantaggio in Iowa, i mercati finanziari e le quote delle scommesse riflettono una visione più cauta sulle possibilità di Trump, tra un’alta affluenza alle urne e gli intensi sforzi finali di entrambi i candidati per raccogliere consensi.
_James Politi su Financial Times_
*L’America decide.* Kamala Harris e Donald Trump hanno concluso la loro campagna elettorale negli Stati chiave, con Harris in Pennsylvania e Trump in Michigan, mentre circa 77 milioni di americani hanno già votato anticipatamente. L’incertezza regna nei sondaggi, entrambi i candidati promettono cambiamenti radicali, e gli occhi sono puntati sulla Pennsylvania, che potrebbe essere decisiva per l’esito delle elezioni.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*In bilico.* Negli Stati Uniti si vota in un clima di tensione e sicurezza rafforzata, con la Guardia Nazionale mobilitata in diversi stati e la candidata democratica Kamala Harris in vantaggio nei sondaggi. Gli Stati chiave, in particolare la Pennsylvania, sono decisivi per l’elezione del presidente, mentre cittadini e milizie si preparano per una lunga notte di attesa e potenziali disordini.
_Gianni Riotta su Repubblica_
*Sette Stati.* Gli Stati Uniti si recano alle urne per eleggere il presidente, con Kamala Harris e Donald Trump come candidati principali, e per rinnovare il Congresso, con tutti i 435 seggi della Camera e un terzo del Senato in gioco. Oltre alla presidenza, sono in palio 11 poltrone da governatore e quasi 150 referendum su temi come l’aborto e la legalizzazione della marijuana, con la possibilità che i risultati definitivi richiedano giorni a causa del pre-processing dei voti postali in alcuni Stati.
_Andrea Marinelli su Corriere della Sera_
*Nuovo Congresso.* Le elezioni statunitensi determineranno il controllo del Congresso, con un focus particolare sui referendum sull’aborto che potrebbero influenzare il voto femminile e complicare i piani di Trump e Harris. In gioco ci sono i seggi della Camera e del Senato, con particolare attenzione al Texas, dove la sfida tra Ted Cruz e Colin Allred potrebbe essere decisiva, mentre i sondaggi mostrano una possibilità di voto disgiunto tra i diritti all’aborto e il sostegno a Trump.
_Alberto Simoni su Stampa_
*Per chi tifa il mondo.* Il presidente russo Vladimir Putin, dopo aver scherzosamente espresso sostegno a Biden, vede ora entrambi i candidati americani come avversari, mentre a Mosca si teme l’imprevedibilità di Trump e si spera che possa causare un declino negli Stati Uniti simile a quello dell’URSS sotto Gorbaciov. In Israele, Netanyahu e molti israeliani preferiscono Trump, credendo che sia meglio per gli interessi israeliani, mentre in Cina non c’è una preferenza chiara, ma si ritiene che l’ostilità continuerà indipendentemente dal vincitore delle elezioni americane.
_su Repubblica_
*Scienziati cinesi in fuga.* La China Initiative, lanciata ufficialmente nel 2018 per contrastare lo spionaggio cinese, è stata criticata per essersi evoluta in una campagna di profilazione razziale contro scienziati e accademici cinesi negli USA, portando alla perdita di posti di lavoro e indagini ingiuste; il provvedimento è stato cancellato da Biden nel 2022, ma potrebbe essere riproposto se Trump vince un secondo mandato. Il ritorno di politiche simili al maccartismo potrebbe intensificare la persecuzione di presunte spie comuniste, come avvenuto nel passato con il caso di Qian Xuesen, che dopo essere stato accusato ingiustamente, contribuì significativamente alla scienza e tecnologia cinese una volta tornato in patria.
_Michelangelo Cocco su Domani_
*La scommessa di Musk.* Elon Musk, imprenditore e magnate tecnologico, è diventato una figura chiave nell’economia e nella sicurezza nazionale degli Stati Uniti, con i suoi missili di nuova generazione e satelliti spia per il Pentagono, oltre a sostenere la campagna presidenziale di Trump. Musk, che ha ricevuto una clearance di sicurezza militare, propone ora un ruolo di riformatore della pubblica amministrazione, promettendo efficienza e risparmi, ma sollevando interrogativi su possibili conflitti di interesse e l’adozione di un modello di tecno-autoritarismo.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*I destini dell’Asia nelle urne.* Le elezioni presidenziali statunitensi hanno un impatto significativo sui destini politici ed economici dell’Asia, con la Cina al centro delle preoccupazioni per le promesse di dazi di Trump e le implicazioni per le industrie, come quella delle auto elettriche. I rapporti tra USA e India potrebbero rimanere stabili indipendentemente dall’esito, ma una parte dell’India potrebbe preferire Trump per la sua minore attenzione ai diritti umani, in linea con il primo ministro Modi.
_Marco Masciaga su Sole 24 Ore_
*Asse con Bibi.* La politica degli Stati Uniti nel Medio Oriente, caratterizzata da un supporto incondizionato a Israele e dall’ignorare la questione palestinese, non sembra destinata a cambiamenti significativi con l’elezione di un nuovo presidente, sia esso Trump o Harris. Mentre l’amministrazione Biden è stata criticata per la sua gestione della regione, con accuse di debolezza e incapacità di prevenire l’escalation dei conflitti, un ritorno di Trump potrebbe rendere la situazione ancora più volatile, specialmente in relazione a un potenziale confronto con l’Iran.
_Nathalie Tocci su Stampa_
*Collasso umanitario.* Israele ha formalmente annunciato il suo ritiro dall’accordo con l’UNRWA, l’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, e ha vietato la sua operatività nel paese, accusandola di collusione con Hamas, una mossa che potrebbe portare al collasso dell’assistenza umanitaria a Gaza. L’ONU ha chiesto prove delle accuse di Israele di infiltrazione di Hamas nell’UNRWA, ma non ha ricevuto risposta, mentre l’agenzia, che assiste milioni di rifugiati, rischia di essere paralizzata entro tre mesi.
_Paolo Brera su Repubblica_
*Scontro a Kursk.* Forze ucraine hanno ingaggiato per la prima volta soldati nordcoreani nella regione di Kursk, segnando il primo intervento diretto di un esercito straniero dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022. L’Ucraina ha esortato l’Europa a reagire all’escalation causata dal coinvolgimento della Corea del Nord, mentre gli Stati Uniti e altri alleati condannano la collaborazione tra Russia e Corea del Nord e considerano le truppe nordcoreane obiettivi militari legittimi se entrano in combattimento.
_Max Seddon su Financial Times_
*Moldavia.* Maia Sandu, leader centrista e filo-occidentale, è stata riconfermata presidente della Moldavia con il 55,33% dei voti, prevalendo sul candidato filorusso Alexandr Stoianoglo, grazie anche al decisivo sostegno dei moldavi all’estero. Nonostante la vittoria, Sandu si trova di fronte a una nazione divisa e a una strada impervia verso l’integrazione nell’Unione Europea, complicata da questioni territoriali, economiche e identitarie.
_Roberta Dal Rin su Sole 24 Ore_
*In Cina.* Durante la sua visita in Cina, il Presidente italiano Sergio Mattarella chiederà al Presidente Xi Jinping di svolgere un ruolo di mediazione nei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, sfruttando l’influenza della Cina sulla Russia e i suoi legami con l’Iran. Mattarella, accompagnato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, punterà anche a rafforzare i legami economici e culturali tra Italia e Cina, superando le tensioni passate e promuovendo un nuovo patto bilaterale.
_Marzio Breda su Corriere della Sera_
*Dana a Barcellona.* La tempesta Dana ha causato devastanti inondazioni in Catalogna e Valencia, con Barcellona che ha subito precipitazioni record e gravi disagi nei trasporti, mentre a Valencia si ridimensiona l’allarme per le vittime nel parcheggio di un centro commerciale e si affrontano errori nella gestione dell’emergenza. Le autorità spagnole sono alle prese con polemiche e accuse incrociate per la gestione dell’allerta e dei soccorsi, mentre il bilancio delle vittime sale e si temono conseguenze sanitarie a causa dell’acqua e del cibo potenzialmente contaminati.
_Alfio Sciacca su Corriere della Sera_
*Ultradestra.* Durante una rivolta a Paiporta, manifestanti hanno aggredito con violenza le autorità, incluso il primo ministro Pedro Sánchez, con sospetti di un’organizzazione da parte dell’ultradestra locale. La polizia ha avviato un’inchiesta su possibili reati di attentato e disordini pubblici, mentre gruppi di estrema destra hanno offerto supporto legale ai partecipanti alle proteste.
_su Repubblica_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Divisi sul voto.* Giorgia Meloni e Matteo Salvini mostrano divergenze sulla politica estera, in particolare riguardo agli Stati Uniti, con Meloni che cerca di mantenere un’equidistanza e Salvini che esprime apertamente il suo sostegno a Donald Trump. Mentre Meloni si preoccupa delle possibili conseguenze globali di una rielezione di Trump, come l’impatto sugli accordi NATO e sulle relazioni commerciali, Salvini sembra meno preoccupato dalle potenziali ripercussioni sulla politica estera e sulla difesa europea.
_Ilario Lombardo su Stampa_
*Giorgia prudente.* Giorgia Meloni adotta una posizione prudente e equidistante nelle elezioni americane, cercando di mantenere solidi i rapporti tra Italia e Stati Uniti, indipendentemente dal vincitore, mentre Matteo Salvini esprime un tifo sfegatato per Trump, sperando in una sua vittoria per avvicinare la pace in Ucraina e Medio Oriente. Da parte del fronte progressista, Elly Schlein spera nell’elezione di Kamala Harris, mentre Giuseppe Conte mantiene un’ambiguità strategica, vedendo in Trump un possibile negoziatore per la crisi ucraina, pur avendo apprezzato alcune proposte interne di Harris.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_
*Conviene Kamala.* L’eurodeputata Lucia Annunziata, in un’intervista, descrive un’America profondamente divisa e prevede che, indipendentemente dall’esito delle elezioni presidenziali, il paese non sarà più lo stesso, con un clima pesante e la possibilità di contestazioni legali del risultato. Annunziata, con una lunga carriera giornalistica alle spalle e ora politica, riflette sulle possibili conseguenze di una vittoria di Trump o Harris, suggerendo che entrambi gli esiti avrebbero impatti significativi sulle relazioni internazionali e sulla politica interna americana.
_Giovanna Vitale su Repubblica_
*Quirinale irritato.* Giorgia Meloni, Premier italiano, ha convocato inaspettatamente il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, senza concordarlo con il Quirinale, suscitando stupore al Colle. Questo incontro, avvenuto in un contesto di tensioni tra il governo e la magistratura riguardo la politica migratoria, è stato percepito come uno strappo alle regole e un’ulteriore pressione sulla magistratura, in un periodo in cui il Quirinale si batte per una collaborazione leale tra le istituzioni.
_Concetto Vecchio su Repubblica_
*Si pronunci solo chi non fa politica.* Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari critica la decisione di un tribunale che non ha convalidato il trattenimento di un immigrato, sostenendo che la politica dovrebbe avere il controllo sulle politiche dell’immigrazione e che i magistrati non dovrebbero interferire con compiti che non sono di loro competenza. Ostellari invita i magistrati che non si politicizzano a far sentire la loro voce e sostiene che la maggioranza della magistratura lavora senza polemiche, mentre una minoranza blocca il governo; inoltre, discute sulla riforma della Giustizia e sulla separazione delle carriere.
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
*Caccia alla talpa.* Un veterano dell’intelligence con oltre vent’anni di esperienza, noto come Foga415, è al centro di un’indagine per accessi abusivi a banche dati, incluso quello ai danni della giornalista Simona Gelpi; l’inchiesta milanese rivela una preoccupante commistione tra spionaggio privato e servizi segreti istituzionali. Enrico Pazzali, presidente di Equalize e ora ex membro del CDA della Bocconi, è coinvolto nell’indagine per le sue frequenti visite agli uffici dell’Aisi e per i rapporti con gli agenti, sollevando interrogativi sulla profondità della breccia nella separazione tra attività di intelligence e spionaggio privato.
_Luca Fazzo su Giornale_
*Anche in Albania.* L’ex superpoliziotto Carmine Gallo è sospettato di aver utilizzato contatti in Albania, inclusi quelli dell’ex poliziotto albanese Jaupaj Artimond, per accedere illegalmente a dati sensibili e condurre indagini private, come evidenziato da intercettazioni prima del suo arresto. La vicenda ha coinvolto anche la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, che ha testimoniato di non aver mai richiesto dossier investigativi, pur essendo stata menzionata in relazione a indagini commissionate da Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano e proprietario dell’agenzia investigativa Equalize srl.
_Luigi Ferrarella su Corriere della Sera_
*Eredità.* La famiglia Besana, un tempo celebre per i modellini di auto Bburago, è ora coinvolta in un’indagine per bancarotta e riciclaggio, con l’arresto di uno dei figli e il coinvolgimento in un’inchiesta su cyber spie e falsificazione di documenti legati all’eredità del fondatore Mario Besana. Gli inquirenti stanno analizzando dispositivi informatici sequestrati per ricostruire la creazione di un falso documento legale, presumibilmente per influenzare la distribuzione dell’eredità a favore dei fratelli Besana.
_Cesare Giuzzi su Corriere della Sera_
*Dallo sparo alla Difesa.* Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, è coinvolto in un caso giudiziario per aver sparato e ferito una persona durante il veglione di Capodanno, nonostante neghi di aver sparato e sia in attesa di un’udienza preliminare il 20 novembre. Nonostante la sospensione annunciata dal partito, Pozzolo rimane iscritto al gruppo parlamentare e viene temporaneamente assegnato alla commissione Difesa, una mossa descritta come tecnica e non meritocratica, con la prospettiva di un suo ritorno alla commissione Esteri.
_Federico Capurso su Stampa_
*Paesi sicuri.* Un tribunale italiano ha invalidato il decreto sui Paesi sicuri del governo Meloni, impedendo il trattenimento di migranti provenienti da Egitto e Bangladesh, mentre un altro caso è stato rinviato alla Corte di giustizia europea per valutare la legittimità della procedura accelerata di frontiera. La decisione ha scatenato la rabbia del vicepremier leghista Matteo Salvini e di Fratelli d’Italia, che accusano i giudici di essere comunisti e di eversione, mentre altri politici chiedono al governo di ammettere l’errore.
_Viola Giannoli su Repubblica_
*Rama, l’Ue faccia di più.* Il primo ministro albanese Edi Rama elogia Giorgia Meloni per aver sorpreso molti in Europa con la sua leadership, sottolineando l’importanza di un approccio europeo unito per affrontare l’immigrazione clandestina e il calo demografico. Rama, con un passato variegato che include sport, arte e politica, discute anche le sfide dell’UE, la necessità di riflessione politica e la posizione dell’Albania su questioni internazionali come il conflitto in Medio Oriente. –
_Hoara Borselli su Giornale_
*Canone Rai.* La Lega insiste per mantenere il canone Rai a 70 euro, nonostante le resistenze di Forza Italia e le preoccupazioni per il bilancio della tv pubblica, mentre si profila una possibile riapertura della sanatoria per le partite Iva e una nuova rottamazione delle cartelle fiscali, alimentando tensioni all’interno della maggioranza. La discussione sulla manovra si intensifica con la presentazione degli emendamenti alla Camera, evidenziando divergenze tra i partiti sulla gestione delle risorse e le politiche fiscali.
_Giovanna Vitale su Repubblica_
*Infederabile.* Il sindaco di Milano Beppe Sala e l’ex premier Matteo Renzi si confrontano aspramente sul futuro del centro politico, con Sala che critica la difficoltà di federare Renzi e quest’ultimo che invita Sala a concentrarsi sulla sicurezza di Milano. Nel frattempo, Carlo Calenda di Azione evita di entrare nella disputa, sottolineando la necessità di concentrarsi sui problemi reali dei cittadini piuttosto che su discussioni politiche interne.
_Maurizio Giannattasio su Corriere della Sera_
*De Luca contro il Pd.* Il Consiglio regionale della Campania vota per consentire al presidente uscente Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato, nonostante l’opposizione della segretaria del PD Elly Schlein, che ha chiarito che il partito non sosterrà candidature per un terzo mandato. De Luca sfida la linea del partito e insiste sulla sua ricandidatura, anche a rischio di una scissione, mentre Schlein punta al rinnovamento e al rispetto delle regole imposte dal partito contro i “cacicchi” della politica.
_Francesca Schianchi su Stampa_
*Nova.* Il Movimento 5 Stelle si prepara per l’atto finale della sua assemblea costituente, prevista per il 23 e 24 novembre a Roma, con l’obiettivo di rilanciare il partito attraverso un’ampia partecipazione e un nuovo documento di indirizzo politico. C’è preoccupazione per l’eventuale presenza di Beppe Grillo, il fondatore del partito, che potrebbe trasformare lo scontro con l’attuale leader Giuseppe Conte in uno spettacolo mediatico, mentre si discute anche di un possibile cambiamento di nome e simbolo del movimento
_Niccolò Carratelli su Stampa_
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