CPE, Macron: “L’Europa si svegli oppure saremo divorati”

Il vertice della CPE a Budapest si è svolto in un momento cruciale per l’UE, che si trova ad affrontare sia il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sia l’acuirsi delle tensioni sovraniste al proprio interno

cpeIl recente vertice della Comunità Politica Europea (CPE), tenutosi a Budapest e presieduto da Viktor Orbán, ha segnato un punto cruciale per l’Europa, riunendo 42 leader nel suggestivo scenario della Puskas Arena. Questo incontro ha avuto luogo in un momento di particolare tensione per l’UE, che si trova ad affrontare sia il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sia l’acuirsi delle tensioni sovraniste al proprio interno.

Macron e la necessità di una sovranità europea

Il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto il vertice con un forte appello alla “sovranità europea,” evidenziando l’urgenza di un’Europa indipendente tanto economicamente quanto militarmente, soprattutto alla luce delle recenti elezioni americane che, con la vittoria di Trump, potrebbero portare a un minore impegno degli Stati Uniti nei confronti dell’Europa e della NATO. Macron ha invitato l’Europa a “svegliarsi” e a non rimanere “erbivora in un mondo di carnivori,” sottolineando che solo un approccio “onnivoro” può garantire la difesa dei suoi interessi dell’UE: von der Leyen e gli interessi comuni

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha accolto l’appello di Macron, ma ha anche elaborato una strategia che punta a identificare aree di cooperazione con la nuova amministrazione Trump, soprattutto su questioni economiche e di sicurezza comune, come la gestione della crescente influenza cinese. Durante il vertice, von der Leyen ha comunicato di aver discusso con Trump su difesa, Ucraina e sicurezza energetica, dichiarando su Twitter che esistono “ampi margini di collaborazione” per mantenere la stabilità su entrambe le sponde dell’Atlantico .

Il rafforz blocco sovranista

La vittoria di Trump ha ulteriormente consolidato la posizione di leader sovranisti come Viktor Orbán, che ha visto un alleato nell’ex presidente americano. Orbán, insieme ad altri leader conservatori europei come il primo ministro slovacco Robert Fico e figure di spicco come Giorgia Meloni, considera il nuovo scenario politico come un’opportunità per opporsi a Bruxelles, soprattutto sulle sanzioni alla Russia e su politiche sociali e ambientali. Secondo Politico, questo vertice ha simbolicamente rappresentato un momento di affermazione per i leader sovranisti, che ora sentono di avere una maggiore “copertura politica” e intendono sfruttare la loro influenza per ridefinire l’agenda europea .

Ucraina e futuro de militare

Un altro punto focale del vertice è stato il futuro dell’Ucraina. Volodymyr Zelensky, presente a Budapest, ha espresso preoccupazione per una possibile riduzione del sostegno occidentale, soprattutto se gli Stati Uniti dovessero ritirarsi. Zelensky ha esortato l’Europa a non considerare un cessate il fuoco senza un piano che garantisca la sovranità ucraina. Orbán, in contrasto, ha continuato a spingere per una risoluzione pacifica immediata, alimentando ulteriori divisioni tra i paesi membri dell’UE su come procedere .

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati