SICUREZZA
*Punta.* Leonardo è la punta di diamante nel mondo della difesa europea, oggi più importante di fronte a Trump. Il suo dinamico e pragmatico amministratore delegato Roberto Cingolani si sta spingendo con decisione sulla scena europea: Leonardo lavora con Rheinmetall sui carri armati, con il fornitore tedesco Hensold nell’elettronica, con la francese Thales nello spazio, e l’azienda è anche fornitrice dell’Eurofighter.
_Christian Schubert su Frankfurter Allgemeine_
*Gli anni con Trump.* Il prezzo della azioni di Leonardo è aumentato di circa il 7% alla borsa di Milano dopo le elezioni presidenziali americane. Negli ultimi dieci mesi, il “plus” ha raggiunto il 61%. Dal punto di vista degli investitori anche altri fornitori europei del settore difesa sono in rialzo perchè si prevede che con la nuova presidenza possano crescere i fatturati.
_Christian Schubert su Frankfurter Allgemeine_
*Difesa Ue.* Durante il summit a Budapest, Ungheria e Commissione europea hanno messo da parte le divergenze per concentrarsi sulla competitività e sulla ripresa economica, nonostante l’incertezza generata dalla vittoria di Trump nelle elezioni USA. Mario Draghi ha evidenziato l’urgenza di azioni concrete per l’Europa, soprattutto in termini di difesa e finanziamenti, come il possibile uso di debito comune per investimenti significativi. La crisi politica in Germania e la debolezza di Macron in Francia complicano il panorama europeo. Nonostante ciò, alcuni Paesi, soprattutto quelli vicini alla Russia, non escludono più l’uso di debito comune per la difesa. Ursula von der Leyen e Charles Michel hanno sottolineato l’importanza di definire obiettivi comuni prima di decidere il metodo di finanziamento, mentre Draghi ha delineato due punti chiave per la relazione con gli USA: l’impulso al settore tecnologico e la protezione delle industrie tradizionali.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_
*Cambia tutto.* Il vertice di Budapest ha visto Mario Draghi presentare proposte per rilanciare la competitività europea, con Ursula von der Leyen che si impegna a trasformarle in legge entro 6-8 mesi. L’elezione di Donald Trump negli USA ha scosso l’Europa, evidenziando la necessità di decisioni rapide e di un aumento delle spese per la difesa. Tuttavia, permangono dubbi su come finanziare le riforme, con la possibilità di un nuovo debito comune che non trova consenso unanime. Draghi suggerisce un finanziamento di almeno 800 miliardi l’anno, mentre Viktor Orbán, ospite del vertice, mostra divergenze di opinione su temi come la guerra in Ucraina e la relazione con la Russia.
_Claudio Tito su Repubblica_
*Difesa necessaria.* Giuseppe Cossiga, presidente dell’Aiad, sottolinea l’importanza della difesa per la democrazia europea e solleva la questione dei costi che essa comporta. L’Europa, dopo il crollo del Muro di Berlino, si è illusa di poter trascurare la sicurezza, ma le recenti tensioni internazionali hanno riacceso il dibattito sulla necessità di investire in difesa, anche alla luce delle richieste della Nato di destinare il 2% del PIL a tale settore. Cossiga evidenzia le difficoltà politiche e tecniche nell’aumentare la spesa per la difesa, tra cui la capacità dell’industria nazionale di rispondere alle esigenze e la frammentazione dell’industria europea della difesa. Infine, mette in guardia sul rischio che, senza un accordo tra i governi europei, l’industria della difesa del continente possa rimanere indietro rispetto a quella americana, compromettendo la sovranità tecnologica europea.
_Francesco Grignetti su Stampa_
*Lontani.* Mario Draghi ha proposto ai leader europei riuniti a Budapest una scossa per rafforzare la competitività dell’Europa, ricevendo ampio sostegno. Tuttavia, l’Italia, ora guidata da Giorgia Meloni, si è opposta alla sua richiesta di destinare il 2% del PIL alla difesa comune in linea con gli obiettivi della NATO, sostenendo che ciò non dovrebbe gravare sui cittadini e chiedendo maggiore flessibilità nel Patto di stabilità. La posizione di Meloni contrasta con quella dei paesi nordici, preoccupati che escludere le spese militari dal Patto possa allentare il controllo su altre spese. Nonostante le differenze di vedute e i sospetti politici interni, Draghi ha sottolineato l’urgenza di reagire alla presidenza di Trump negli USA, evidenziando la necessità di innovazione e protezione delle industrie tradizionali europee. Meloni, dal canto suo, cerca di posizionarsi come mediatrice, anche grazie al suo rapporto con Elon Musk
_Simone Canettieri su Foglio_
*Difesa comune.* Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia, sostiene che Giorgia Meloni possa essere la mediatrice ideale tra Europa e Stati Uniti, in linea con le politiche di Trump su immigrazione e sostegno ai ceti mediobassi. Procaccini evidenzia l’importanza di una difesa comune europea e la necessità di affrontare la questione dei dazi che potrebbero danneggiare l’industria europea, un rischio già presente con l’amministrazione Biden. Mario Draghi e Mario Monti sottolineano l’urgenza di un’Europa più forte, soprattutto in politica estera e difesa, ma Procaccini rifiuta l’idea di superare il diritto di veto in politica estera, sostenendo che l’Europa deve rimanere una confederazione di popoli con decisioni condivise.
_Gianluca Rosa su Foglio_
*Frena il Pd.* Mario Draghi sostiene che l’Europa possa raggiungere il target di spesa per la difesa del 2% del PIL, in linea con le richieste della NATO, pur rispettando il Patto di Stabilità. Questa posizione arriva in un momento di pressione per l’Europa, con l’elezione di Donald Trump e le incertezze sulla NATO. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, appoggia la visione di Draghi, mentre in Italia la premier Giorgia Meloni e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli mostrano scetticismo, evidenziando la necessità di risorse e flessibilità per nuovi investimenti. Il dibattito sulle spese militari si intreccia con le posizioni politiche interne italiane e la discussione più ampia sull’efficienza e l’integrazione della difesa europea
_Wanda Marra su Il Fatto Quotidiano_
*Senza pesare sui cittadini.* Giorgia Meloni ha sottolineato la necessità di aumentare le risorse per la Difesa senza gravare su cittadini e lavoratori, invocando un nuovo approccio europeo alla competitività e alla spesa per la sicurezza. Paragonando la situazione attuale a una celebre frase di John Kennedy, Meloni ha evidenziato l’importanza dell’autonomia europea in risposta alle politiche protezionistiche degli USA e alla minaccia di Trump di ridurre il supporto USA nella NATO se gli alleati non incrementano la spesa per la Difesa. Nonostante le difficoltà, come la crisi politica in Germania, Meloni rimane ferma sull’obiettivo di scorporare le spese per la Difesa dal patto di stabilità e rifiuta l’idea di finanziare tali spese attraverso tasse o tagli ai servizi. La premier ha anche ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina, sottolineando il coraggio del paese e il ruolo dell’Occidente nella difesa di Kiev
_Barbara Fiammeri su Sole 24 Ore_
*Flessibilità.* Giorgia Meloni ha sottolineato la necessità di flessibilità nelle regole europee per permettere all’Italia e ad altri Paesi di aumentare le spese militari fino al 2% del PIL, come richiesto dalla NATO. Durante il Consiglio europeo informale a Budapest, Meloni ha discusso con i leader europei le implicazioni del ritorno di Trump alla Casa Bianca, sostenendo che l’Europa dovrebbe cercare maggiore autonomia e indipendenza, anche attraverso maggiori investimenti in difesa. Tuttavia, vi sono resistenze tra i Paesi membri, in particolare quelli frugali, riguardo alla possibilità di deroghe ai vincoli di bilancio. Meloni, evitando mosse impopolari senza il sostegno europeo, ha anche evidenziato l’importanza di armonizzare una politica industriale europea per evitare concorrenza interna. Nel frattempo, mantiene un rapporto stretto con Elon Musk, pur distinguendo il suo ruolo imprenditoriale dal suo impegno politico.
_Francesco Olivo su Stampa_
*Scorporo.* L’annuncio dell’AD di Leonardo, Roberto Cingolani, di considerare lo scorporo della divisione aerostrutture per cercare partner ha scatenato la reazione negativa dei sindacati metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm, che temono la vendita dell’attività e hanno indetto uno sciopero di due ore nei siti di aerostrutture per lunedì 11 novembre. I sindacati sono sorpresi dalle dichiarazioni di Cingolani, soprattutto perché Leonardo sta registrando una crescita in ordini e risultati, mentre la divisione aerostrutture, importante per clienti come Boeing e Airbus, sta soffrendo e registra perdite operative. Nonostante l’aumento dei ricavi, la divisione ha riportato una perdita operativa di 129 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno. Cingolani ha menzionato la possibilità di un riassetto che potrebbe portare alla vendita delle aerostrutture, con un piano che sarà presentato a marzo, mentre i sindacati si oppongono fermamente a una vendita che limiterebbe Leonardo al solo settore militare.
_Gianni Dragoni su Sole 24 Ore_
*Trasformazione.* L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha annunciato durante una call con analisti l’intenzione di trasformare la Divisione Aerostrutture, valutando partnership per affrontare l’inerzia e i problemi legati alla dipendenza da Boeing. Cingolani ha delineato tre scenari possibili per il futuro della divisione, con l’ultimo che prevede una trasformazione industriale e nuove alleanze. I sindacati, sorpresi e contrariati dalle dichiarazioni, hanno proclamato uno sciopero di due ore per il lunedì successivo, sottolineando le implicazioni per i lavoratori e l’industria aerospaziale del Sud Italia. La nuova configurazione della Divisione Aerostrutture sarà inclusa nell’aggiornamento del piano industriale previsto per marzo 2025
_Maristella Massari su Gazzetta del Mezzogiorno e articolo anche su Mattino Puglia e Basilicata_
*Italia e India.* L’evento organizzato dalla Fondazione Med-Or e dal CSDR ha segnato un importante passo avanti nella cooperazione strategica indo-mediterranea, a seguito di un memorandum d’intesa firmato a settembre 2023 tra Italia e India. Ambasciatori, esperti e rappresentanti di vari settori hanno discusso apertamente, seguendo le Chatham House Rules, temi come la sicurezza marittima e la cooperazione navale, che sono centrali per entrambi i Paesi. Le esercitazioni congiunte e lo scambio di informazioni per il monitoraggio marittimo dimostrano un impegno comune nella lotta contro minacce quali pirateria e criminalità marittima. Inoltre, l’evento ha esplorato la possibilità di espandere la collaborazione in tecnologie emergenti e ricerca scientifica, con l’India che emerge come partner ideale grazie alla sua politica “Make in India”. Questa partnership strategica tra Italia e India punta a rafforzare la sicurezza regionale e a promuovere un Indo-Pacifico libero e un Mediterraneo sicuro e interconnesso.
_su FORMICHE.NET_
*Leader.* La Puglia emerge come regione leader in Italia in settori chiave come energia pulita, mobilità sostenibile, aerospazio e ICT, con un focus particolare sull’energia rinnovabile e progetti infrastrutturali di spicco come il primo spazioporto a Grottaglie Taranto, che coinvolge aziende come Leonardo. Giuseppe Acierno, presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale, evidenzia l’importanza delle infrastrutture per attrarre investimenti: “Se costruisci buone infrastrutture, attrai investimenti”, mentre Alison Malloy di Connecticut Innovations sottolinea la ricerca di imprese con potenziale di crescita rapida e soluzioni a problemi reali per attrarre capitali esteri.
_su Milano Finanza_
*Affari in Italia.* Elon Musk, il controverso e visionario miliardario di Tesla e SpaceX, è diventato una figura di grande potere dopo la rielezione di Trump, con cui si dice abbia un ruolo informale di consigliere. La sua influenza si estende anche in Italia, dove ha coltivato un rapporto con la premier Giorgia Meloni, che vede in lui una risorsa per entrambi i paesi. Musk, che ha visto la sua ricchezza crescere notevolmente dopo le elezioni, è al centro di vari settori chiave come l’automotive, l’energia e lo spazio, con la sua compagnia SpaceX che domina il mercato satellitare. Con Trump presidente, Musk non solo è uno degli uomini più ricchi, ma anche un influente attore del potere globale, con potenziali nuovi affari in Italia e in Europa.
_Fabio Pavesi su Milano Finanza_
*La partita spaziale.* Elon Musk ha lanciato Starlink, una rete di 6.000 satelliti che fornisce connessioni Internet ad alta velocità in tutto il mondo, con piani di espansione futura. Durante il conflitto in Ucraina, Starlink ha svolto un ruolo chiave fornendo connettività all’esercito ucraino, ma Musk ha anche mostrato disponibilità a trattare con la Russia. La rete, posizionata a un’orbita bassa di 500 km, riduce significativamente i tempi di latenza, promettendo prestazioni competitive con le connessioni terrestri. Tuttavia, il quasi monopolio di Musk e l’impatto dei suoi satelliti sull’astronomia e sull’ambiente sollevano questioni etiche e pratiche. In Italia, Starlink ha ridotto i prezzi, rendendo il servizio più accessibile e aumentando la sua attrattiva sul mercato
_Marco Lombardo su Giornale_
*Integrazione.* Entro il 2030, i Paesi dell’Unione Europea dovranno acquisire almeno il 40% delle forniture militari internamente per rafforzare la ricerca e l’innovazione tecnologica europea. Il ministro della Difesa Crosetto ha sottolineato l’importanza di escludere le spese per la difesa dal Patto di Stabilità, evidenziando la necessità di un sistema unico di difesa e di un centro di guerra ibrida che coinvolga il settore privato e le università. L’industria militare, in evoluzione a causa delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e il quantum computing, è vista come un motore di crescita economica. L’Italia, confermando la sua affidabilità con l’adesione al Programma Tempest nel 2019, ora deve promuovere l’integrazione tra i settori Aerospace e Automotive, che potrebbe coinvolgere centinaia di aziende della componentistica automotive in una riconversione verso l’aerospaziale. Questo richiederà l’adozione di nuovi processi di automazione per migliorare i tempi di assemblaggio e rispondere alla crescente domanda nel settore della difesa.
_Stefano Cianciotta su Tempo_
*Boeing.* Il nuovo CEO di Boeing, Kelly Ortberg, ha intrapreso una strategia di riconciliazione con i lavoratori dopo uno sciopero di sette settimane, promettendo di pagare i giorni di lavoro persi. Ortberg ha riconosciuto il sacrificio dei dipendenti durante lo sciopero, che ha avuto un impatto significativo sulla produzione di aerei, già compromessa da una crisi di qualità protrattasi per mesi. Con la firma dell’accordo salariale, i lavoratori beneficeranno di un aumento salariale del 38% distribuito su quattro anni e di un bonus di 1.000 euro ciascuno. Nonostante ciò, i tagli precedentemente annunciati, inclusa la riduzione di 17.000 posti di lavoro, rimarranno in vigore, segnalando che il cambiamento in azienda continuerà con la chiusura della divisione per le pari opportunità.
_su Sole 24 Ore_
*Nuovo capo.* Valerio Moro è stato nominato nuovo capo di Airbus Italia a partire dal primo dicembre.
_su Corriere della Sera_
*IA.* Il boom dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti, con l’ampio utilizzo di data center per alimentare tecnologie come ChatGPT, sta causando un significativo aumento dei costi energetici per le famiglie americane. Questi data center richiedono enormi quantità di elettricità per funzionare e raffreddare i loro sistemi, portando a rincari nelle bollette elettriche e a necessari aggiornamenti infrastrutturali. Alcuni Stati, come il Texas, stanno richiedendo alle aziende tecnologiche di costruire nuove centrali elettriche, mentre altri, come la Virginia, stanno affrontando aumenti tariffari fino al 20% previsti per il 2025. La situazione sta creando tensioni, con regolatori preoccupati che le aziende tecnologiche non stiano pagando la loro giusta quota, lasciando i cittadini a fronteggiare crescenti difficoltà economiche.
_Biagio Simonetta su Sole 24 Ore_
*Cybersecurity.* L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) ha registrato utili significativi, con 21 milioni di euro nel 2022 e 36 milioni nel 2023, nonostante le crescenti spese per rafforzare l’organico in risposta alla minaccia di spionaggio e furto di dati sensibili. L’agenzia, finanziata dallo Stato, prevede di investire in una nuova sede e aumentare il personale, con l’obiettivo di equilibrare costi e ricavi e migliorare la difesa contro i rischi informatici.
_Fabio Pavesi su Milano Finanza_
*Basta chip.* TSMC, il più grande produttore di chip al mondo, ha annunciato che interromperà la produzione di chip AI avanzati per i clienti cinesi, rispondendo alle pressioni degli Stati Uniti che mirano a limitare le ambizioni di intelligenza artificiale di Pechino. La decisione potrebbe influenzare notevolmente le aziende tecnologiche cinesi come Baidu, che hanno investito molto nella progettazione di semiconduttori per i loro servizi cloud AI, ma non dovrebbe avere un grande impatto sui ricavi di TSMC.
_Ryan McMorrow su Financial Times_
*Trump e l’IA.* Ciro Sbailò esplora l’approccio degli Stati Uniti all’intelligenza artificiale (IA) durante la presidenza di Donald Trump, sottolineando la continuità della politica americana anche sotto l’amministrazione Biden. La strategia americana mira a mantenere la supremazia degli Stati Uniti nell’IA, bilanciando sicurezza, innovazione e diritti, e contrastando rivali come Russia e Cina. Mentre l’Europa si concentra sulla regolamentazione, come il GDPR, che potrebbe limitare lo sviluppo dell’IA, gli Stati Uniti vedono l’IA come una priorità di sicurezza nazionale, con investimenti significativi. La collaborazione transatlantica tra Stati Uniti ed Europa è vista come essenziale per la sicurezza e l’innovazione nel campo dell’IA
_Ciro Sbailò su Giornale_
*Occupazione.* L’occupazione nel Veneziano è in crescita, con 1500 nuovi posti di lavoro nel primo semestre del 2024 e un aumento del 2% nei contratti part-time, ma il settore calzaturiero è in crisi, con rischio di collasso senza ammortizzatori sociali. Nel settore aeronautico, la situazione di Superjet International è incerta, con l’importanza strategica di mantenere Leonardo nella partita, mentre per Speedline si attende una decisione del tribunale entro il 18 novembre. Infine, è stato firmato un contratto per le funzioni centrali degli enti pubblici con aumenti salariali, ma persistono carenze di personale e la necessità di politiche strutturali per rendere il lavoro nel settore sanitario più appetibile.
_Maria Ducoli Maria su Nuova Venezia_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Emendamenti.* I gruppi parlamentari hanno tempo fino a lunedì per presentare emendamenti alla manovra di bilancio, con la maggioranza che ne proporrà un numero limitato rispetto all’opposizione. La discussione si concentra sulle pensioni minime, che potrebbero aumentare grazie a entrate extra dal concordato biennale per gli autonomi, e sulla riduzione dell’aliquota Irpef per il ceto medio. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha aperto a una revisione della norma che prevede un rappresentante del Mef nei collegi sindacali delle società private con contributi pubblici, mentre l’Abi critica la manovra per i costi imposti alle banche e chiede la reintroduzione dell’Ace. Il Terzo settore sollecita il mantenimento dell’esenzione Iva per le associazioni e il rifinanziamento di fondi per la povertà e il sostegno alle persone fragili.
_Enrico Marro su Corriere della Sera_
*Risorse.* Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di trovare risorse finanziarie per la difesa comune europea senza gravare sui cittadini e lavoratori italiani, in un contesto di dibattito sul Patto di stabilità. Durante un incontro a Budapest, ha contrapposto il suo approccio a quello dell’ex premier Mario Draghi, sottolineando la necessità di chiarire come reperire fondi per sfide come la transizione digitale ed ecologica. Meloni ha anche minimizzato le preoccupazioni sulle politiche commerciali di Trump e ha espresso ammirazione per Elon Musk. Ha ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina nella guerra contro la Russia e ha risposto alle critiche della segretaria del Pd, Schlein, difendendo l’azione del suo governo sui diritti sindacali
_Marco Galluzzo su Corriere della Sera_
*Lite Meloni-Schlein.* Il confronto politico in Italia si accende sulla questione dei diritti sindacali, con la leader del Partito Democratico, Elly Schlein, e il primo ministro Giorgia Meloni che si scambiano accuse. Meloni difende l’operato del suo governo e critica la sinistra, mentre Schlein respinge le accuse e sottolinea la necessità di tutelare i lavoratori. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, interviene attaccando gli scioperi che, a suo dire, danneggiano il Paese, e suggerisce una possibile stretta. Nel frattempo, il dibattito si estende alla contrattazione collettiva e alla rappresentanza sindacale, con la Lega che esprime la volontà di intervenire sulla materia. La tensione tra governo e sindacati è palpabile, con uno sciopero generale in vista e la questione della manovra economica che rimane un punto focale del dibattito.
_Niccolò Carratelli su Stampa_
*Industria.* La produzione industriale italiana ha registrato un calo per il ventesimo mese consecutivo, con un decremento dello 0,4% su base mensile e del 4% su base annua a settembre, tornando ai livelli di luglio 2020, in piena pandemia. Il settore automobilistico è particolarmente colpito, con una riduzione della produzione del 42% per gli autoveicoli e del 50,5% per le vetture. Anche il tessile-abbigliamento mostra un calo significativo. La crisi economica in Germania, principale mercato di esportazione italiano, ha avuto un impatto negativo sull’export italiano, con quasi tre miliardi di euro in meno nel 2024 e una riduzione dello 0,2% del PIL nel 2023. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, sottolinea l’importanza di permettere alle aziende di investire velocemente per mantenere la competitività
_Luca Orlando su Sole 24 Ore_
*Sveglia.* Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, sostiene che le politiche di Donald Trump potrebbero stimolare l’Europa a riconsiderare il proprio ruolo e le proprie politiche industriali, superando la confusione tra tutela ambientale e declino industriale. Durante l’assemblea delle territoriali di Como e Lecco, Orsini ha evidenziato l’importanza di un impegno del governo italiano per mitigare l’impatto di eventuali nuovi dazi sull’export, in un contesto di rallentamento economico. Ha inoltre messo in luce le promesse di Trump di ridurre le tasse sulle imprese e di deregolamentazione, che potrebbero attrarre investimenti negli USA a scapito dell’Europa. Orsini conclude che l’Europa deve agire per proteggere la propria industria e democrazia, in un momento in cui Trump non prevede sconti su difesa, tecnologie avanzate e intelligenza artificiale.
_su Sole 24 Ore_
*Un punto di Irpef.* La manovra del governo prevede un taglio di un punto percentuale dell’aliquota IRPEF dal 35% al 34%, con un risparmio massimo di 543 euro per chi guadagna 40 mila euro, ma penalizza chi ha un reddito tra 30 e 35 mila euro, con una perdita fino a 145 euro. Questo taglio, che riguarderebbe 11 milioni di lavoratori dipendenti, sarebbe finanziato con i 1,2 miliardi ottenuti dal concordato preventivo biennale. Tuttavia, per un taglio di due punti percentuali, che aumenterebbe il beneficio fino a 627 euro per chi guadagna 40 mila euro, servirebbero 2,5 miliardi, una cifra che il governo spera di ottenere con la riapertura del concordato. I commercialisti suggeriscono di alzare il limite del secondo scaglione IRPEF a 56 mila euro, sostenibile con gli incassi del concordato, che porterebbe un guadagno massimo di 480 euro. Nel frattempo, si discutono emendamenti al decreto fiscale, tra cui la proposta di Claudio Lotito di Forza Italia per fermare i procedimenti penali per reati fiscali minori in certe condizioni.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_
*Una scossa.* Mario Draghi, intervenendo al vertice di Budapest, ha sottolineato la necessità per l’Europa di unire le forze e investire in tecnologia avanzata per competere con gli Stati Uniti e proteggere le proprie industrie tradizionali dalle politiche protezionistiche dell’amministrazione Trump. Ha evidenziato l’importanza di ridurre gli oneri amministrativi e di prepararsi a negoziare con gli USA in modo unitario. Ursula von der Leyen ha riconosciuto il valore delle raccomandazioni di Draghi e ha promesso una strategia basata sui suoi suggerimenti, oltre a un Patto per l’industria pulita. L’UE ha proposto di aumentare gli acquisti di gas naturale liquefatto dagli USA come gesto conciliatorio. Infine, la Dichiarazione di Budapest ha adottato misure per stimolare l’innovazione e la ricerca, ma non è stato raggiunto un consenso sul finanziamento del piano di investimenti proposto da Draghi.
_Marco Bresolin su Stampa_
*Golden power.* Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha difeso l’uso del Golden Power in Italia, sottolineando che su 661 operazioni valutate nel 2024, solo in 27 casi è stato applicato e soltanto due volte con veti. Durante un convegno a Milano, ha evidenziato l’importanza dello strumento per la sicurezza nazionale e la disponibilità del governo a considerare proposte di miglioramento. È stato menzionato anche il caso Pirelli, con indagini in corso sulla cinese Cnrc per possibili violazioni del Golden Power relative ai sensori sui pneumatici. Altri interventi al convegno hanno riguardato l’equilibrio tra protezione nazionale e crescita economica, con il CEO di Mediobanca Alberto Nagel che ha chiesto prevedibilità e trasparenza nell’applicazione del Golden Power.
_Alessandro Graziani su Sole 24 Ore_
*Arbitrato.* L’arbitrato è stato proposto come soluzione per risolvere la disputa tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) italiano e Lufthansa riguardo l’interpretazione di una clausola contrattuale sul valore dell’investimento della compagnia tedesca in Ita Airways. La controversia riguarda la seconda tranche di investimento, che Lufthansa vorrebbe ridurre, citando il valore inferiore di Ita Airways nel quarto trimestre. Il Mef ha respinto la richiesta di sconto, mentre le parti hanno già firmato i contratti con i cosiddetti “remedy takers” come EasyJet, per adempiere alle richieste della Commissione europea. La Commissione potrebbe concedere più tempo per inviare i “remedies”, mentre l’investimento totale di Lufthansa in Ita Airways è previsto essere di 829 milioni di euro, con la possibilità di un ulteriore acquisto del 10% entro il 2029. Le discussioni continuano nel tentativo di superare lo stallo prima della scadenza di lunedì.
_Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore_
*Superbacino.* Il Tunnel Subportuale di Genova è un grande cantiere che prevede l’utilizzo delle terre di scavo per riempimenti marittimi, ma la Sovrintendenza ha sollevato questioni che stanno attualmente in fase di negoziazione. Il progetto, che ha visto coinvolto l’ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini, ora indagato per corruzione, include anche la Calata Giaccone, dove le Belle Arti hanno espresso contrarietà ai riempimenti. I lavori al Ribaltamento a mare di Fincantieri procedono con un avanzamento del 15% per il nuovo superbacino di carenaggio. L’elettrificazione delle banchine nello scalo passeggeri è prevista per dicembre 2025, mentre la nuova Sopraelevata portuale dovrebbe aprire a novembre, con il Tunnel Subportuale che collegherà direttamente al varco autostradale.
_su Secolo XIX_
*Super giacimento.* L’Eni ha avviato la produzione di gas nel giacimento Argo-Cassiopea in Sicilia, salutato dal ministro Pichetto Fratin come un passo verso l’indipendenza energetica dell’Italia. Tuttavia, Greenpeace critica l’azienda per aver lanciato numerosi progetti fossili contrari agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Nonostante l’entusiasmo iniziale, sono emersi problemi tecnici che hanno rallentato la produzione, e le aspettative occupazionali si sono ridimensionate, passando da 1000 lavoratori in fase di cantiere a poco più di 100 in fase operativa. Inoltre, la durata stimata del giacimento è di soli 10-15 anni, con preoccupazioni ambientali ancora irrisolte, nonostante le promesse di Eni di minimizzare l’impatto e le compensazioni economiche offerte alla comunità locale.
_Andrea Turco su Domani_
*Snam.* Eni sta avanzando nel processo di valorizzazione delle sue attività di cattura e stoccaggio di CO2 (CCS), prevalentemente in Italia, Regno Unito e Africa, affidandosi a JPMorgan per trovare un partner. Il processo ha attirato l’interesse di gruppi industriali e fondi di private equity, tra cui Snam e Vitol, oltre a investitori finanziari come Macquarie e KKR. Le offerte non vincolanti sono state presentate e quelle vincolanti sono attese entro fine anno, con una possibile cessione di almeno il 49% della nuova entità. La vendita rientra nella strategia di Eni di scorporare divisioni e allearsi con investitori esterni per finanziare la transizione verso il gas naturale e le energie rinnovabili, come dimostrato dalle precedenti operazioni con Plenitude e Enilive.
_Carlo Festa su Sole 24 Ore_
*Dazi, mai soluzione.* Durante l’apertura del Festival Città Impresa a Bergamo, Emma Marcegaglia, presidente e CEO di Marcegaglia Holding, ha sottolineato l’importanza di una maggiore integrazione europea e di una politica industriale innovativa per affrontare le sfide poste dall’amministrazione Trump, che minaccia di imporre dazi sulle imprese europee. Marcegaglia ha messo in guardia contro l’isolazionismo all’interno dell’Europa e ha evidenziato la necessità di unità per mantenere la competitività. Alcuni esperti prevedono che il protezionismo potrebbe rafforzare l’economia americana ma anche causare un aumento dell’inflazione, influenzando le politiche della Fed. Nel contesto europeo, la crisi tedesca e la debolezza dei dati economici potrebbero portare a una politica monetaria più accomodante da parte della BCE.
_Valentina Iorio su Corriere della Sera_
*Unicredit.* L’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha annunciato che l’utile netto della banca è previsto in crescita oltre i nove miliardi quest’anno, sostenuto da commissioni in aumento e un efficace controllo dei costi che compenseranno il calo del margine d’interesse. UniCredit si trova in una nuova fase di forza dopo aver investito in media un miliardo l’anno in costi di integrazione e trasformazione, risultando in un utile netto quintuplicato rispetto al 2021. La banca ha anche una partecipazione in Commerzbank, con l’opzione di un’uscita che potrebbe generare una significativa plusvalenza. Orcel sottolinea che il problema principale dell’Europa non è la politica, ma la necessità di rilanciare la crescita economica per sostenere il debito e le ambizioni europee.
_Andrea Cabrini su Milano Finanza_
*Mps.* Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha registrato un significativo aumento dell’utile nei primi nove mesi dell’anno, raggiungendo 1,57 miliardi di euro, un incremento del 68% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato influenzato positivamente dalla rivalutazione della Dta, ma anche escludendo questa voce, l’utile lordo è cresciuto del 19%. La banca ha mostrato solidità patrimoniale e una buona capacità di generare ricavi, nonostante una leggera flessione dei tassi di interesse e delle erogazioni. Le prospettive per il 2024 e il 2025 sono positive, con aspettative di ulteriori aumenti dell’utile e la possibilità di sfruttare 3 miliardi di euro di Dta nei prossimi anni per ridurre il carico fiscale. Inoltre, Mps sta valutando il riacquisto della joint venture assicurativa con Axa e possibili partnership, come quella con Unipol
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Unipol.* Unipol conferma i suoi obiettivi per il 2024 e annuncia la nomina di Matteo Laterza come nuovo CEO. La compagnia ha registrato una raccolta diretta assicurativa di 11,4 miliardi di euro, con un incremento del 9,1%, suddiviso tra il ramo Danni (+8,7%) e il ramo Vita (+9,6%). L’utile netto nei primi nove mesi è stato di 724 milioni di euro, con un lieve calo rispetto all’anno precedente, ma con una crescita dell’8,5% se si considerano i contributi di Bper e della Banca Popolare di Sondrio. La solidità patrimoniale di Unipol è migliorata, con un indice di solvibilità salito al 224%. La compagnia esprime interesse per eventuali opportunità di crescita, come la bancassicurazione, e mostra soddisfazione per il successo dell’iniziativa UnipolMove, che ha superato gli 1,8 milioni di clienti
_Laura Galvagni su Sole 24 Ore_
*Rischio Germania.* Il rendimento decennale del Bund tedesco ha superato per la prima volta quello dell’Irs, considerato un asset privo di rischio, segnalando un aumento del rischio percepito per la Germania. Questo evento, mai accaduto dall’introduzione dell’euro nel 1999, coincide con una crisi di governo a Berlino e il licenziamento del ministro delle Finanze Lindner, noto per la sua politica di rigore fiscale. Gli investitori temono che il cancelliere Scholz possa adottare politiche di bilancio più espansive, aumentando il debito pubblico tedesco, attualmente al 63% del PIL, contro il 113% della Francia e il 137% dell’Italia. Nonostante ciò, analisti suggeriscono che la pressione sui Bund potrebbe derivare anche da fattori tecnici legati alle politiche monetarie e alle aspettative di un aumento dell’emissione di debito
_Maximilian Cellino su Sole 24 Ore_
*Riunificazione.* Trentacinque anni dopo la caduta del Muro di Berlino, la Germania si confronta con sfide inaspettate, tra cui il ritorno del nazionalismo e tensioni geopolitiche. L’economia tedesca, colpita dagli effetti del Covid e della crisi energetica, mostra segni di contrazione, con settori chiave come quello energetico ad alta intensità che stentano a riprendersi. La mancanza di investimenti in tecnologie innovative e infrastrutture è identificata come la principale causa del declino della produttività. La politica interna è turbata dalla crisi di governo e dalla crescita dell’ultradestra, mentre la vittoria di Trump negli USA minaccia di aggravare la situazione con possibili dazi che potrebbero annullare la ripresa economica. La Germania è inoltre alle prese con un dibattito sulla riforma del tetto all’indebitamento, con la necessità di bilanciare investimenti e spesa pubblica in un contesto di incertezza e debolezza economica.
_Gianluca di Donfrancesco su Sole 24 Ore_
*Bce e tassi.* L’articolo discute la strategia della Banca Centrale Europea (BCE) riguardo ai tassi di interesse e l’inflazione, evidenziando i rischi di un approccio troppo prudente. Dopo aver aumentato i tassi per contrastare l’inflazione, la BCE si trova ora di fronte al dilemma se ridurre rapidamente i tassi o attendere che l’inflazione si stabilizzi al 2%. La scelta di ritardare i tagli ha avuto un impatto negativo sull’attività economica, con il rischio di un ulteriore rallentamento. I mercati finanziari prevedono una possibile accelerazione dei tagli da parte della BCE, con una riduzione del tasso ufficiale al 2% entro la prima metà del 2026. L’articolo suggerisce che la BCE dovrebbe basare le sue decisioni sulle prospettive future dell’inflazione, evitando di ripetere l’errore di sottostimazione fatto tre anni fa.
_Lorenzo Bini Smaghi su Foglio_
*Allarme.* Dan Ivascyn, CIO di Pimco, ha espresso preoccupazione per il rischio di surriscaldamento dell’economia statunitense a seguito delle politiche proposte da Donald Trump, che potrebbero alimentare l’inflazione. Le borse USA hanno registrato aumenti record in risposta alle promesse di tagli fiscali, deregolamentazione e tariffe commerciali, ma Ivascyn avverte che ciò potrebbe portare a un’inversione di tendenza. Sebbene i mercati azionari e altri asset rischiosi come Bitcoin e obbligazioni spazzatura abbiano guadagnato valore, i bond governativi hanno subito vendite iniziali, per poi recuperare dopo commenti cauti del presidente della Fed, Jay Powell. La Fed ha rallentato l’allentamento della politica monetaria, tagliando i tassi di interesse di 0.25 punti percentuali, mentre Tesla ha visto un balzo del 30% nel valore delle sue azioni.
_Harriet Clarfelt su Financial Times_
*Affari da Trump.* Dopo le elezioni USA, Wall Street ha registrato un rally con il Dow Jones che ha raggiunto un nuovo record, mentre i mercati europei hanno sofferto per la paura di nuovi dazi. Il programma elettorale di Trump, incentrato su protezionismo, deregolamentazione e riduzione delle tasse, ha già influenzato i listini mondiali, con gli investitori che si muovono per adattare i loro portafogli. Le aziende europee e italiane dovranno affrontare l’impatto dei dazi, privilegiando quelle con una forte presenza negli USA. La politica economica di Trump potrebbe anche influenzare l’inflazione e le mosse della Fed, con possibili ripercussioni su titoli bancari, dollaro e criptovalute, in particolare il bitcoin, che ha visto un aumento significativo del suo valore
_Alberto Mapelli su Milano Finanza_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Al telefono.* Il presidente ucraino Zelensky ha avuto un colloquio rassicurante con Trump, con la partecipazione di Musk, che ha promesso di continuare a supportare l’Ucraina con i collegamenti satellitari di Starlink. Tuttavia, ci sono preoccupazioni a Kiev riguardo alla possibilità che Trump possa bloccare gli aiuti militari all’Ucraina o lasciare i territori occupati a Putin senza garanzie americane. Nel frattempo, la guerra continua con attacchi russi su diverse città ucraine, causando vittime civili e avanzamenti delle truppe russe, nonostante l’assistenza tecnologica fornita da Musk
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*La squadra.* Donald Trump sta formando la sua nuova squadra di governo, nominando Susie Wiles come capo dello staff della Casa Bianca e Robert Lighthizer, noto per la sua politica protezionista, come Rappresentante Usa per il Commercio. Altri possibili incarichi includono Doug Burgum come responsabile dell’energia, con un focus sui combustibili fossili, e Kash Patel come capo della CIA, mentre Jared Kushner, genero di Trump, non avrà un ruolo ufficiale ma potrebbe essere un consulente esterno. I repubblicani sono vicini a ottenere la maggioranza alla Camera e hanno già conquistato il Senato, dove si discute sulla successione di Mitch McConnell, con John Cornyn, John Thune e Rick Scott come candidati principali. Nel frattempo, il Dipartimento di Giustizia ha rivelato un presunto piano dell’Iran per assassinare Trump, con l’incriminazione di un uomo afghano e l’identificazione di altri due uomini coinvolti in complotti contro cittadini americani.
_su Corriere della Sera_
*Pasdaran.* Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato tre persone per un presunto piano iraniano volto ad assassinare l’ex presidente Donald Trump e la giornalista esule Masih Alinejad. Farhad Shaken, un afghano di 51 anni, è stato incaricato di organizzare l’operazione, ma ha comunicato che non erano presenti le condizioni per portarla a termine, e il piano è stato poi abbandonato dai pasdaran iraniani. Queste rivelazioni potrebbero influenzare la politica estera della futura amministrazione americana, aumentando la pressione su Teheran, specialmente in relazione al settore petrolifero. La storia evidenzia anche il desiderio di vendetta dell’Iran per l’uccisione del generale Qasem Soleimani da parte degli Stati Uniti nel 2020, e mostra come l’Iran possa utilizzare criminali comuni per missioni all’estero.
_Guido Olimpio su Corriere della Sera_
*Strategia fallita.* Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha criticato la strategia dell’Unione Europea e della comunità transatlantica sulla guerra in Ucraina, dichiarando il suo fallimento e sottolineando la necessità di un nuovo dialogo strategico con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Trump. Szijjártó, in carica dal 2014, ha espresso ottimismo per la seconda amministrazione Trump, basato su una solida relazione personale tra il primo ministro ungherese Orbán e Trump. Ha inoltre affermato che le relazioni ungheresi con la Cina non saranno un punto di attrito con gli USA. Infine, ha rassicurato sull’importanza della stabilità della Germania per l’Ungheria, nonostante le differenze politiche, data la sua rilevanza come investitore e partner commerciale
_Francesca Basso su Corriere della Sera_
*La pace di Trump.* Il piano per l’Ucraina elaborato dai collaboratori di Donald Trump prevede la creazione di una zona demilitarizzata e il divieto per Kiev di aderire alla NATO in cambio della difesa degli Stati Uniti. Trump, che ha discusso con Zelensky e Elon Musk, sta valutando diverse opzioni senza aver ancora deciso una strategia definitiva. Alcune proposte includono la ripresa di parti degli accordi di Minsk e la pressione sull’Ucraina per negoziare, con la minaccia di sospendere gli aiuti. Trump mira a un maggior coinvolgimento europeo e non intende abbandonare l’Ucraina, ma la direzione della sua amministrazione dipenderà anche dai suoi consiglieri. Nel frattempo, gli Accordi di Minsk non hanno funzionato principalmente a causa della posizione della Russia, che nega il proprio coinvolgimento diretto nel conflitto.
_Alberto Simoni su Stampa_
*Elon.* Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e alleato di Donald Trump, si è immischiato nelle trattative per risolvere il conflitto russo-ucraino, promuovendo la fine dell’era dei guerrafondai e degli speculatori. Ha assicurato il suo supporto all’Ucraina attraverso la rete di satelliti Starlink e ha visto la capitalizzazione di mercato di Tesla superare i 1000 miliardi di dollari grazie all’effetto Trump. Musk ha partecipato a una telefonata con il presidente ucraino Zelensky e si attende un suo coinvolgimento in un colloquio tra Trump e Putin. Nel frattempo, all’interno della sua famiglia, Musk affronta tensioni con la figlia transgender Vivian Jenna Wilson, che esprime delusione per la vittoria di Trump e critica il padre. La politica tedesca reagisce alle critiche di Musk, mentre il governo USA continua a essere attivo sui social media nonostante le controversie.
_Francesco Semprini su Stampa_
*Rapporto privilegiato.* Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia, vede positivamente la vittoria di Donald Trump e considera le sue politiche protezionistiche e le tensioni geopolitiche come un’opportunità per l’Europa di rafforzarsi. Fidanza, noto per le sue simpatie trumpiane, ritiene che l’Italia, sotto la guida di Giorgia Meloni, possa diventare un alleato chiave per Trump in Europa. Critica la demonizzazione degli avversari politici da parte delle élite, paragonando la sinistra americana a quella italiana, e sostiene che la sinistra persista in un approccio perdente. Infine, Fidanza esprime fiducia nella capacità di Trump di utilizzare la deterrenza per raggiungere un accordo di pace migliore in Ucraina e sottolinea che i dazi americani colpiranno principalmente Cina e Germania, non l’Italia.
_Federico Capurso su Stampa_
*Puzzle.* Donald Trump, fresco di vittoria alle elezioni presidenziali, è già all’opera per comporre il suo governo, puntando a evitare gli errori del suo primo mandato. Ha nominato Susie Wiles, figura chiave nella sua campagna elettorale, come Chief of Staff, la prima donna a ricoprire tale ruolo. Il team di transizione sta valutando candidati per posizioni chiave, tra cui Elon Musk per una commissione sull’efficienza governativa e Robert F. Kennedy Jr. per un ruolo nella sanità. Trump si concentra anche su misure immediate come il taglio delle tasse e la riduzione della burocrazia, mentre si prevedono cambiamenti significativi al Pentagono e una riforma dell’Obamacare.
_Francesco Giubilei su Giornale_
*Vincitori.* Il giudice federale del Texas J. Campbell Barker ha annullato il programma “Keeping Families Together” dell’amministrazione Biden, che permetteva ai coniugi di cittadini statunitensi di ottenere la green card senza lasciare gli USA, rispondendo al ricorso di 15 Stati repubblicani che sostenevano l’aumento dei costi per sanità e previdenza e l’incentivo all’immigrazione illegale. Donald Trump continua a sostenere le deportazioni come priorità, nonostante le incertezze sulla fattibilità tecnica e giuridica, e si prevede che possa concentrarsi sulla chiusura del confine meridionale e sul divieto di ingresso da alcuni Paesi. I rapporti tra Trump e i generali del Pentagono sono tesi, con preoccupazioni sull’uso dell’esercito in ambito politico interno. Infine, l’Heritage Foundation, attraverso il suo presidente Kevin Roberts, promuove un’agenda estrema per la nuova amministrazione Trump, mirando a “ripulire” istituzioni e agenzie americane
_Roberto Festa su Il Fatto Quotidiano_
*Una Ue adulta.* Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo (PPE), in un’intervista ad Avvenire, sostiene che l’Europa deve maturare e gestire autonomamente le proprie sfide, in risposta all’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti. Weber vede positivamente la possibilità di un nuovo governo tedesco guidato da Friedrich Merz, che potrebbe portare stabilità in Europa. Sottolinea l’importanza di un’Europa economicamente forte e l’esigenza di una difesa comune europea. Inoltre, Weber critica l’approccio della sinistra al debito comune e invita a spendere in modo più mirato per il futuro, mantenendo una posizione centrista e pro-europea contro gli estremismi
_Anna Maria Mira su Avvenire_
*Mattarella da Xi.* Il Presidente italiano Sergio Mattarella, in visita in Cina, ha incontrato il Presidente Xi Jinping, sottolineando l’importanza del dialogo e respingendo l’idea di un mondo diviso in blocchi contrapposti. Durante l’incontro, sono stati firmati accordi bilaterali che rafforzano la cooperazione tra Italia e Cina, segnando una nuova fase nelle relazioni bilaterali. Mattarella ha enfatizzato il valore dell’amicizia e della cooperazione multilaterale, mentre Xi ha riconosciuto l’importanza di risolvere le differenze attraverso il dialogo. La visita include anche una lectio magistralis all’Università di Beida e incontri con la comunità italiana in Cina
_Cesare Zapperi su Corriere della Sera_
*Oltre la cortesia.* Durante l’accoglienza di Sergio Mattarella in Cina, Xi Jinping ha espresso un’affettuosa cortesia, definendo l’ospite italiano un “vecchio amico” del popolo cinese, un termine che indica un rapporto di fiducia consolidato nel tempo. Xi ha sottolineato l’importanza dei rapporti personali tra leader e ha ricordato l’impegno condiviso con la premier Giorgia Meloni a sostenere lo spirito della Via della Seta, nonostante l’Italia si sia ritirata dal progetto. La stampa cinese ha interpretato il ritiro italiano come una conseguenza della pressione occidentale, piuttosto che un rifiuto di collaborare con la Cina. Xi ha espresso la speranza che l’Italia possa favorire la cooperazione tra Cina e UE, specialmente in un periodo di tensioni commerciali, e ha auspicato un nuovo inizio nelle relazioni bilaterali basato su un piano d’azione concordato a luglio per rafforzare il Partenariato strategico globale.
_Guido Santevecchi su Corriere della Sera_
*Una garanzia.* Il Presidente Sergio Mattarella è stato accolto a Pechino da Xi Jinping come un segnale di fiducia e cooperazione tra Italia e Cina, in un contesto internazionale turbolento. Mattarella, visto come garante dei rapporti bilaterali, ha rafforzato i legami con la Cina, nonostante l’Italia abbia abbandonato il progetto della Nuova Via della Seta. Xi e Mattarella hanno ribadito l’importanza del multilateralismo e del libero commercio, contrastando il protezionismo. La visita di Mattarella potrebbe rilanciare accordi bilaterali, con la Cina che riconosce l’Italia come partner strategico e culturale, anche in occasione del 700° anniversario della morte di Marco Polo
_Lorenzo Lamperti su Stampa_
*Voto al più presto.* Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si mostra aperto a discutere la data per una mozione di sfiducia in Parlamento, segnando l’inizio della campagna elettorale in Germania. La CDU, guidata da Friedrich Merz e in testa nei sondaggi con il 32%, spinge per accelerare il processo elettorale in vista dell’insediamento di Donald Trump e delle possibili decisioni anti-UE. Le date proposte da Scholz per la sfiducia e le elezioni sono considerate troppo lontane, con la preoccupazione che la fretta possa compromettere la regolarità delle elezioni, soprattutto a causa delle festività natalizie. I partiti sono già in campagna elettorale, con i Verdi che hanno annunciato Robert Habeck come loro candidato cancelliere. Il Bundestag, il parlamento federale tedesco, è al centro del processo elettorale, con l’ultima elezione federale avvenuta nel 2021 che ha visto la SPD prevalere e Scholz diventare cancelliere.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_
*Il piano di pace.* Il piano di pace proposto dall’amministrazione Trump per il conflitto russo-ucraino prevede la creazione di una fascia demilitarizzata e il congelamento dello stato attuale del conflitto, lasciando alla Russia i territori occupati e allontanando l’Ucraina dall’ingresso nella NATO per almeno 20 anni. L’Europa appare divisa sulle posizioni da assumere, mentre l’Ucraina teme di perdere il sostegno militare americano. Il presidente ucraino Zelensky propone un piano di pace che include l’ingresso dell’Ucraina nella NATO e il ritiro russo dai territori occupati, mentre Putin insiste sulla sovranità russa su tali territori e richiede la demilitarizzazione dell’Ucraina e il suo status di neutralità. La situazione rimane tesa con l’Ucraina schiacciata tra le pressioni di Trump e Putin e con l’Europa e gli Stati Uniti divisi su come rispondere efficacemente
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Caccia all’ebreo.* Un violento assalto contro i tifosi israeliani si è verificato ad Amsterdam dopo la partita di calcio Ajax-Maccabi, con giovani olandesi di origine araba coinvolti nell’attacco. Sessanta persone sono state arrestate in seguito agli scontri, che hanno provocato choc e indignazione internazionale. L’attacco, pianificato tramite Telegram e con la complicità di alcuni tassisti locali, ha portato a feriti e arresti. Il re Guglielmo Alessandro e il primo ministro olandese Dirk Schoof hanno espresso rammarico e vergogna per l’accaduto, promettendo di perseguire i responsabili. La sindaca di Amsterdam, Femke Halsema, ha condannato la violenza, sottolineando che non è giustificabile nonostante il comportamento provocatorio di alcuni tifosi del Maccabi.
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_
*Notte dei cristalli.* Alcuni tifosi israeliani sono stati attaccati da un gruppo di aggressori armati, un incidente che ha richiesto un volo speciale di El Al per riportarli in Israele durante lo Shabbat, normalmente un periodo in cui la compagnia non opera voli. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha paragonato l’attacco alla Notte dei cristalli, sottolineando la necessità di nascondere simboli ebraici nei paesi a rischio e di scaricare un’app con regole di comportamento. Le autorità olandesi sono state criticate per non aver prevenuto l’incidente, nonostante i servizi israeliani avessero segnalato il rischio. Netanyahu ha risposto inviando il ministro degli Esteri in Olanda e organizzando voli speciali per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani all’estero
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Sdegno.* I leader europei e internazionali hanno espresso forte condanna e sdegno in seguito all’aggressione subita da tifosi israeliani ad Amsterdam, un evento che ha risvegliato il doloroso ricordo della Shoah. La premier italiana Giorgia Meloni e il vicepremier Antonio Tajani hanno sottolineato l’inaccettabilità dell’antisemitismo e la necessità di garantire sicurezza agli ebrei. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha ribadito la determinazione dell’UE a combattere l’antisemitismo, mentre il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno sottolineato che attaccare gli ebrei significa attaccare tutti i valori europei. Anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha condannato gli attacchi, richiamando momenti bui della storia e invitando a una lotta incessante contro l’antisemitismo.
_Monica Sargentini su Corriere della Sera_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Cinquestelle.* Il Movimento 5 Stelle sta considerando importanti cambiamenti organizzativi e di leadership, come emerge dal report di un gruppo di attivisti sorteggiati. Durante l’assemblea del 24 e 25 novembre, si voteranno proposte quali la possibile eliminazione o limitazione dei poteri del garante Beppe Grillo, e l’introduzione di un limite temporale per la carica. Si discuterà anche sull’incompatibilità dell’incarico di presidente del Movimento, attualmente ricoperto da Giuseppe Conte, con ruoli governativi. Un’altra questione chiave è il superamento del limite dei due mandati, per evitare la perdita di competenze e riconoscibilità. Infine, si affronterà il tema delle alleanze politiche, con l’obiettivo di mantenere l’integrità del Movimento, e si valuteranno modifiche al nome e al simbolo per riflettere temi attuali, con decisioni soggette al voto degli iscritti
_Matteo Pucciarelli su Repubblica_
*Albania.* La nave Libra è approdata a Shëngjin, Albania, con otto profughi a bordo, di cui uno è stato trasferito in Italia per motivi di vulnerabilità. Il governo italiano sostiene che l’Egitto sia un Paese sicuro, nonostante il disaccordo di alcuni giudici e la sentenza del tribunale di Roma che ha messo in dubbio tale affermazione. La presidente del Consiglio Giuseppe Santalucia auspica che la magistratura possa operare senza interferenze politiche. Il caso solleva questioni sulla legittimità e l’efficacia delle politiche migratorie italiane e sul rispetto dei diritti dei migranti, con critiche sulla gestione e sui costi dell’operazione
_Flavia Amabile su Stampa_
*Armi a Kiev.* Il governo italiano sta preparando un decimo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina, ma sarà più limitato rispetto ai precedenti, in parte a causa delle restrizioni di bilancio e della posizione della Lega, che insiste affinché l’assistenza sia limitata a strumenti difensivi. Non saranno inclusi sistemi Samp-T, armi difensive richieste dall’Ucraina, per evitare di sguarnire ulteriormente l’arsenale italiano. Si prevede che il pacchetto includa munizioni, equipaggiamenti non offensivi e forse missili Aspide, anch’essi difensivi. Il viceministro degli Esteri Cirielli ha sottolineato la complessità di aumentare il budget per la difesa, suggerendo che la questione delle spese militari dovrebbe essere affrontata a livello europeo.
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
*La premier frena.* La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, durante il Consiglio europeo informale a Budapest, ha espresso la necessità di aumentare gli investimenti nella difesa ma ha chiesto di rivedere il patto di stabilità per non gravare sui cittadini, una proposta che incontra l’opposizione dei paesi frugali. Meloni sostiene l’idea di un’Unione Europea più autonoma, in linea con la filosofia generale richiesta dal presidente eletto degli Stati Uniti, ma evidenzia la necessità di strumenti adeguati per supportare gli Stati membri in questo sforzo. Nonostante alcune aperture per modificare il patto, Meloni ritiene che sia necessario fare di più, rifiutando di impattare negativamente sui cittadini italiani. Conferma inoltre il sostegno dell’Italia a Kiev fino al termine del conflitto in Ucraina, pur rimanendo attenta ai cambiamenti di scenario internazionale.
_Lorenzo Cicco su Repubblica_
*007.* Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, attualmente commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana, potrebbe essere destinato a un ruolo di spicco nei servizi segreti italiani. La Premier Giorgia Meloni e il suo entourage stanno considerando Figliuolo come possibile successore di Elisabetta Belloni alla guida del Dis, il Dipartimento che sovrintende le attività di Aisi e Aise, al termine del mandato di quest’ultima nel maggio 2025. Figliuolo, con un passato da comandante delle forze Nato in Kosovo e come commissario straordinario per l’emergenza Covid, è stato precedentemente considerato per la posizione di capo di Stato Maggiore della Difesa. Tuttavia, la nomina di una figura interna ai servizi, come Giovanni Caravelli o Bruno Valensise, è ancora una possibilità aperta.
_Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano_
*In fuga.* Il governo Meloni sta affrontando una serie di dimissioni tra i capi di Gabinetto, con l’ultimo caso di Antonio Scino che lascia il Ministro dell’Ambiente per un incarico alle Ferrovie dello Stato. Queste defezioni, che hanno raggiunto il numero di sette, includono figure come Alfonso Celotto e Arnaldo Morace Pinelli, con motivazioni spesso non chiarite ma allusive a tensioni interne. La situazione è stata preceduta da una riduzione dell’influenza del Consiglio di Stato nell’ottobre 2022, e ha visto anche cambiamenti controversi al ministero della Cultura. La domanda ora è chi sarà il prossimo a lasciare
_su Il Fatto Quotidiano_
*Mandanti.* La Lega di Matteo Salvini ha proposto la creazione di una commissione parlamentare di inchiesta per indagare sull’uso abusivo di informazioni e sui presunti mandanti dei dossieraggi. Il testo, presentato dal capogruppo Riccardo Molinari, mira a esaminare gli atti giudiziari e a identificare eventuali responsabilità legate all’accesso abusivo a banche dati, come quella della Direzione Nazionale Antimafia. La commissione, composta da venti deputati e venti senatori, avrà poteri simili a quelli dell’autorità giudiziaria e un budget di 300 mila euro. C’è il rischio che le sue attività si sovrappongano a quelle di organi già esistenti come la commissione Antimafia e il Copasir. Salvini, sentendosi bersaglio di dossieraggi, sostiene che ci sia un intento politico dietro queste indagini, in particolare riferendosi ai dati scaricati che riguarderebbero esponenti del centrodestra
_Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano_
*Contenzioso.* Alessandro Giuli, ministro della Cultura nel governo Meloni, è sotto pressione dopo aver nominato Valentina Gemignani come capo di gabinetto, sostituendo Francesco Spano, dimessosi per controversie. Gemignani, precedentemente vicecapo di gabinetto al ministero dell’Economia, aveva perso una causa contro lo stesso ministero per una mancata nomina e non è chiaro se abbia rimborsato le spese legali. La sua nomina, avvenuta il 31 ottobre, è stata vista con sospetto dai sindacati e ha sollevato questioni di conflitto di interesse, dato che Gemignani potrebbe trovarsi a difendere il Mef da se stessa. Nonostante la controversia, Gemignani è stata anche nominata nel consiglio di amministrazione delle Poste Italiane
_Carlo di Foggia su Il Fatto Quotidiano_
(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati