SICUREZZA
*Nessuna cessione.* Incontro tra i vertici della società e i sindacati metalmeccanici. L’azienda ha comunicato che non ci sarà la vendita e nessuna cessione dell’attività di aerostrutture. Sgomberato momentaneamente il campo da tensioni e preoccupazioni tra i lavoratori dopo lo sciopero in tutti gli stabilimenti Leonardo a seguito delle dichiarazioni dell’Ad Roberto Cingolani. Dopo le proteste negli stabilimenti di Grottaglie, Foggia, Nola e Pomigliano d’Arco, azienda e parti sociali provano a ricucire lo strappo. Simone Marinelli (coordinatore Aerospazio Fiom Cgil) ribadisce che “i passaggi di condivisione e di confronto vanno fatti in primis con le organizzazioni sindacali”.
_su Tgr Puglia RAI 3_
*Non si vende.* Non c’è alcuna ipotesi di vendita della divisione Aerostrutture di Leonardo. In un incontro con le organizzazioni sindacali, l’ad della società, Roberto Cingolani, esclude che si possa procedere ad una dismissione. “Nessuno scorporo a fine di cessione”, si legge nel verbale della riunione sottoscritto dai vertici di Leonardo e da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, nel quale l’azienda ha anche “rappresentato alle organizzazioni sindacali l’esigenza di avviare, senza ulteriore esito, un nuovo piano di rilancio della divisione Aerostrutture”. Il piano riguarderà il polo aeronautico di Grottaglie e gli stabilimenti di Foggia, Nola e Pomigliano d’Arco. L’obiettivo, chiarisce l’azienda, “è individuare nuove opportunità di business funzionali all’integrazione della produzione, da realizzarsi anche attraverso la ricerca di eventuali alleanze strategiche, anche a livello internazionale, con l’obiettivo di rafforzare la valorizzazione delle competenze qualificate, la salvaguardia dei livelli occupazionali nel medio-lungo periodo e la presenza industriale nel Mezzogiorno”.
_su REPUBBLICA.IT_
*Nessuno scorporo.* I lavoratori degli stabilimenti Leonardo di Pomigliano e Nola possono stare tranquilli poiché l’azienda ha confermato che non ci sarà alcun scorporo della divisione aerostrutture per scopi di vendita. Questa rassicurazione è stata data durante l’ultima riunione dell’Osservatorio strategico con i rappresentanti sindacali. Leonardo ha inoltre presentato ai sindacati la necessità di lanciare un nuovo piano di rilancio che mira a esplorare nuove opportunità di business, potenziali alleanze internazionali e a rafforzare le competenze qualificate, mantenendo i livelli occupazionali e la presenza industriale nel Sud Italia.
_su Corriere del Mezzogiorno Campania_
*Si tratta sulla Cassa.* L’amministratore delegato di Leonardo ha confermato ai sindacati che non ci sarà uno scorporo della divisione Aerostrutture, che comprende gli stabilimenti di Grottaglie e Foggia. Per fronteggiare la crisi dovuta alla riduzione delle commesse da parte di Boeing, l’azienda cerca nuove produzioni e partner. Si discute anche sulla proroga della cassa integrazione fino a febbraio 2025 per 931 addetti di Grottaglie. Leonardo ha escluso la vendita della divisione e si impegna a presentare un piano di rilancio che preveda nuove opportunità di business e alleanze strategiche, con l’obiettivo di mantenere i livelli occupazionali e la presenza industriale nel Mezzogiorno. I sindacati restano vigili e attendono dettagli concreti sulle azioni che l’azienda intende intraprendere.
_Domenico Palmiotti su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto_
*Chiarezza.* Durante un recente incontro a Roma tra i vertici di Leonardo e i rappresentanti sindacali è stato chiarito che non ci sarà alcuna cessione o scorporo della Divisione Aerostrutture. L’azienda ha presentato un nuovo piano di rilancio che prevede investimenti, soprattutto nel Sud Italia, e la ricerca di alleanze strategiche internazionali per rafforzare le competenze e mantenere i livelli occupazionali. I sindacati hanno richiesto impegni concreti per garantire il futuro dei lavoratori, in particolare per lo stabilimento di Grottaglie, che soffre a causa della dipendenza da un unico cliente, Boeing. Sia la Fiom Cgil che esponenti politici hanno espresso ottimismo riguardo agli investimenti e al rilancio dell’attività, sottolineando l’importanza di mantenere la proprietà della Divisione Aerostrutture all’interno di Leonardo.
_Maristella Massari su Gazzetta del Mezzogiorno_
*Ora il rilancio.* L’AD di Leonardo ha incontrato i sindacati a Roma, rassicurando che non ci saranno vendite o scorpori della divisione Aerostrutture, contrariamente alle preoccupazioni espresse in precedenza. È stato annunciato un piano di rilancio per la divisione, con l’obiettivo di mantenere i livelli occupazionali e cercare nuove opportunità di business, anche attraverso alleanze internazionali. I sindacati hanno ottenuto l’impegno dell’azienda di condividere tempestivamente i dettagli del piano di rilancio. La questione della monocommittenza di Boeing rimane un problema da risolvere, con l’obiettivo di diversificare i partner per garantire l’occupazione, in particolare nello stabilimento di Grottaglie che è tra i più grandi del Sud Italia.
_Vittorio Ricapito su L’Edicola del Sud e su TG NORBA 24_
*Via libera al Gcap.* Il Parlamento ha dato il via libera alla ratifica della Convenzione sull’istituzione del Global Combat Air Programme (GCAP), segnando un passo importante per l’industrializzazione del sistema di difesa europeo e posizionando l’Italia come leader nell’innovazione tecnologica militare. L’accordo tra Leonardo e Rheinmetall e l’approvazione del GCAP rappresentano l’inizio di un percorso di autonomia militare europea, con l’obiettivo che entro il 2030 i Paesi membri acquisiscano almeno il 40% delle forniture militari all’interno dell’UE. Questo processo è supportato da politiche che potrebbero escludere le spese per la difesa dal Patto di Stabilità, incentivando la ricerca e l’innovazione.
_Stefano Cianciotta su Tempo_
*Eccellenze.* Durante la quinta edizione delle Giornate del mare di Limes a Roma, l’ammiraglio Aurelio De Carolis ha elogiato l’azienda Leonardo, definendola un campione mondiale nel campo dell’artiglieria, con particolare riferimento agli stabilimenti di La Spezia. Ha sottolineato l’importanza della proiezione navale italiana oltre il Mediterraneo per la sicurezza marittima e la protezione delle infrastrutture critiche. Leonardo si distingue per i suoi sistemi di difesa navali, utilizzati da oltre 70 marine e installati su più di 1000 unità a livello globale. Gli stabilimenti di Leonardo a La Spezia e Brescia vantano un significativo numero di brevetti e contribuiscono a una catena di valore che attira investimenti e genera lavoro per migliaia di addetti in Italia.
_Daniele Izzo su Secolo XIX La Spezia_
*Accordo con Iveco.* Leonardo e Rheinmetall hanno siglato un’intesa per creare una joint venture, la LRMV, con l’obiettivo di sviluppare e produrre veicoli militari da combattimento. Iveco, parte del gruppo CNH Industrial, ha firmato un accordo preliminare per entrare nella joint venture con una partecipazione tra il 12 e il 15%, fornendo componenti per i cingolati destinati all’esercito italiano. Inoltre, la tedesca Renk agirà come subfornitore nel progetto, con la sua nuova filiale italiana situata a La Spezia. La joint venture, che avrà una sede legale a Roma e una operativa a La Spezia, mira a commercializzare il nuovo carro armato italiano e la piattaforma Lynx per il programma AICS (Armored Infantry Combat System).
_su Secolo XIX La Spezia_
*Bird Strike.* La tragica morte di Laura Origliasso, una bambina di 5 anni, è avvenuta il 16 settembre 2023 quando l’auto della sua famiglia è stata colpita da un aereo delle Frecce Tricolori precipitato durante una dimostrazione a Caselle. Gli investigatori stanno esaminando i resti dell’aereo, in particolare il motore, per confermare l’ipotesi di un bird strike, ovvero un impatto con un volatile, come possibile causa dell’incidente. Una foto scattata da un amatore, che mostra un gabbiano in volo vicino all’aereo prima del disastro, è stata acquisita come prova. La procura ha accelerato le indagini sostituendo i consulenti con l’ingegnere Mauro Esposito, esperto in incidenti. Si indaga anche sulla gestione della fauna aeroportuale, dato che un falconiere aveva segnalato la presenza di numerosi volatili poco prima dell’incidente, sollevando questioni sulla sicurezza e le procedure adottate dall’aeroporto.
_Elisa Sola su Stampa_
*Cambio al vertice.* Il gruppo franco-tedesco KNDS, specializzato nella produzione di veicoli blindati, sta modificando la sua struttura dirigenziale a metà dicembre. Il nuovo direttore generale, proveniente da Safran, è incaricato di dare un nuovo slancio all’azienda, ancora in fase di sviluppo. KNDS, nato oltre dieci anni fa dalla fusione del costruttore francese GIAC (ora KNDS France) e della tedesca Krauss-Maffei Wegmann (KMW, ora KNDS Germany), si prepara a un cambio di leadership: Wolfgang Buchele sostituirà Philippe Petitcolin come presidente, mentre Jean-Paul Alary prenderà il posto di Frank Haun come direttore generale. Questi cambiamenti sono parte di un accordo che prevede la rotazione dei ruoli esecutivi e non esecutivi tra Francia e Germania ogni quattro anni. Il progetto congiunto franco-tedesco di un nuovo carro armato, il Main Ground Combat System (MGCS), rappresenta il primo grande progetto condiviso di KNDS, con una società congiunta in formazione per sviluppare un prototipo entro il 2025, finanziato da entrambi i paesi.
_su Echos_
*Crescita.* Thales, attiva nei settori della difesa, dell’aerospaziale e della cybersicurezza, prevede una crescita significativa nei prossimi quattro anni, con un obiettivo di fatturato di 25 miliardi di euro entro il 2028 e un incremento della margine operazionale dal 11,7% al 13-14%. Il CEO Patrice Caine ha evidenziato la solidità del settore della difesa, con un carnet di ordini che copre quattro anni di vendite, e ha sottolineato l’importanza delle recenti acquisizioni, come quella di Gemalto e Imperva, che hanno rafforzato la posizione di Thales nella sicurezza digitale. Sebbene il settore spaziale stia affrontando delle sfide, con una crescita prevista del 2% annuo, l’azienda sta esplorando opzioni di consolidamento europeo e punta a migliorare la redditività. Thales continuerà a investire in ricerca e sviluppo, con una spesa prevista di 4-5 miliardi di euro all’anno entro il 2028, e non esclude future acquisizioni mirate.
_Anne Bauer su Echos_
*Ispirarsi ad Apple.* Thales ha presentato il suo nuovo piano strategico 2024-2028, puntando sulla “premiumizzazione” dei suoi prodotti, ispirandosi al modello Apple. Il piano si basa sull’innovazione e l’eccellenza tecnologica, mirando a rendere i prodotti più desiderabili attraverso design, esperienza utente e servizi premium. Il CEO Patrice Caine ha evidenziato la solidità dell’azienda, la sua resilienza alle crisi e la diversificazione geografica e di portafoglio prodotti come fattori chiave per la crescita futura. Thales prevede di investire in R&D e di mantenere la leadership nelle tecnologie emergenti, come quelle quantistiche. Nonostante gli obiettivi ambiziosi, la reazione del mercato è stata tiepida, con un calo del valore delle azioni in borsa. –
_Véronique Guillermard su Figaro_
*Concorrenza.* La filiera aeronautica francese sta affrontando la crescente concorrenza dell’industria aeronautica cinese, rappresentata in particolare dal costruttore Comac con il suo aereo monocorridoio C919. Durante l’Aeroforum a Tolosa, esperti come Nicolas Chrétien di Airbus e Philippe Couteaux di Safran hanno discusso le sfide poste dalla rapida ascesa di Comac, che punta a conquistare il 20% del mercato e produrre 150 aerei all’anno entro il 2028. Nonostante il C919 sia meno performante e più costoso rispetto agli aerei di Airbus o Boeing, Comac beneficia di un mercato quasi cattivo in Cina e nei paesi alleati. L’industria aeronautica occidentale, inclusa la francese Safran, contribuisce al progetto C919 fornendo tecnologie come i motori, ma si sforza di proteggere il proprio patrimonio tecnologico. Infine, mentre Airbus continua a dominare il mercato dei monocorridoi, Safran si prepara a fronteggiare i rischi geopolitici e la concorrenza cinese diversificando le proprie fonti di approvvigionamento e producendo localmente per il mercato cinese.
_Florine Galéron su Tribune_
*Gli affari italiani di Musk.* Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, sta espandendo la sua influenza in Italia attraverso diversi progetti tecnologici, tra cui la rete di satelliti Starlink di SpaceX per la fornitura di Internet veloce. Sebbene ci siano progetti affascinanti come Hyperloop e la possibilità di una Gigafactory Tesla in Italia, è Starlink che rappresenta l’interesse commerciale più tangibile, con oltre seimila satelliti che promettono connettività in aree remote. Il governo sta considerando la tecnologia satellitare di Starlink a causa dei ritardi degli operatori tradizionali nell’espansione della banda larga, nonostante ciò possa creare tensioni con investitori e operatori esistenti. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo la qualità della connessione e le esenzioni legali di cui gode Starlink rispetto ai concorrenti, come l’obbligo di fornire intercettazioni alle autorità giudiziarie.
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Campagna d’Italia.* Elon Musk sta valutando investimenti significativi in Italia, in settori che vanno dalla difesa allo spazio, passando per la tecnologia e l’intelligenza artificiale. La sua azienda Starlink punta a fornire connettività Internet via satellite anche nelle aree più remote del Paese. Inoltre, SpaceX, con i suoi progetti di satelliti in orbita bassa, potrebbe giocare un ruolo chiave nella creazione di una rete di comunicazione di emergenza in Italia, sia civile che militare. C’è poi il capitolo delle alleanze: a giugno Telespazio, controllata da Leonardo, ha già chiuso un accordo con Starlink per commercializzare la sua tecnologia. Un’offerta rivolta sia alle imprese che hanno piattaforme petrolifere in mare aperto sia ovviamente gli apparati militari.
_Antonio Troise su Giorno – Carlino – Nazione_
*Target più alto.* Fincantieri ha rivisto al rialzo le previsioni di fatturato per la fine dell’anno, puntando a superare gli 8 miliardi di euro. Nei primi nove mesi l’azienda ha registrato un aumento del mol del 19%, raggiungendo i 328 milioni di euro, grazie al contributo di tutte le divisioni e alla crescita del 4% dei ricavi, arrivati a 5,58 miliardi. Il gruppo prevede un’ulteriore accelerazione nel quarto trimestre, spinta anche da un contratto miliardario con il ministero della Difesa indonesiano. Il portafoglio ordini è più che raddoppiato, portando il backlog a 26,4 miliardi e il carico di lavoro a un record di 40,1 miliardi. L’indebitamento finanziario netto è in linea con l’anno precedente e si prevede un miglioramento entro fine anno, con una marginalità operativa attorno al 6%. A fine settembre l’indebitamento finanziario netto, includendo l’effetto temporaneo dell’aumento di capitale completato a luglio e destinato all’acquisizione dei siluri e della sensonstica ex Wass da Leonardo, era di 2,059 miliardi.
_Andrea Deugeni su Mf_
*Allarme e derisione.* La nomina di Pete Hegseth da parte di Donald Trump per dirigere il Pentagono ha suscitato reazioni negative nei circoli militari di Washington, con critiche per la sua mancanza di esperienza e per essere un elemento divisivo. Hegseth, un conduttore di Fox News e veterano militare, è noto per le sue critiche alla “wokeness” e ha proposto il licenziamento di alti leader militari. La sua nomina, che segue le promesse di Trump di rimuovere i generali “svegli” e di eliminare i programmi di diversità nell’esercito, ha sollevato preoccupazioni tra gli alleati degli Stati Uniti e potrebbe portare a una crisi nelle relazioni civili-militari. Hegseth deve ottenere la maggioranza dei voti al Senato per la conferma, ma nonostante il vantaggio repubblicano, non è chiaro se otterrà il sostegno necessario.
_Felicia Schwartz su Financial Times_
*Fretta Rutte.* Le forze russe hanno temporaneamente penetrato la periferia di Kupiansk, nell’Ucraina nord-orientale, ma sono state respinte, mentre hanno anche preso il controllo di un villaggio nella regione di Donetsk. Il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha dichiarato che il percorso dell’Ucraina verso l’adesione all’alleanza è “irreversibile” e ha sottolineato l’importanza del supporto militare a Kiev. Gli Stati Uniti, attraverso il Consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, prevedono di richiedere ulteriori aiuti per l’Ucraina per il 2025. Il Times riporta che l’Ucraina potrebbe sviluppare un’arma nucleare in pochi mesi, ma il ministero degli Esteri ucraino nega qualsiasi intenzione di acquisire armi nucleari. Infine, la Commissione europea ha approvato finanziamenti per la difesa comune e ha accettato una richiesta di pagamento di 4,1 miliardi di euro da parte dell’Ucraina.
_su Il Fatto Quotidiano_
*Rombo.* Il nuovo reggimento dell’Esercito Italiano, denominato Rombo, è stato creato con l’obiettivo di sviluppare una nuova forma di guerra che integra la lotta cibernetica e quella elettromagnetica. Situato nella città militare della Cecchignola a Roma, il reggimento utilizza tecnologie avanzate come robot quadrupedi e micro-droni per anticipare e rispondere alle minacce future. Attualmente composto da 180 membri, il Rombo è destinato a espandersi e ogni brigata dell’Esercito avrà la propria “bolla tattica” per proteggere le comunicazioni amiche e neutralizzare quelle nemiche. Il reggimento, che valorizza l’innovazione e la flessibilità, è anche coinvolto nel supporto all’industria nazionale per lo sviluppo di nuove tecnologie militari, mantenendo l’autonomia strategica dell’Italia.
_Gianluca Feo su Repubblica Venerdi_
*Tempi pericolosi.* Il governatore della Florida Ron DeSantis ha visitato Torino per promuovere legami economici con gli industriali italiani, dopo incontri a Roma, Viareggio e Milano. Durante il suo discorso all’Unione Industriali, ha rassicurato gli imprenditori sulla stabilità e il clima favorevole agli affari in Florida, senza toccare temi controversi come i dazi o la politica estera di Trump. DeSantis ha evidenziato l’assenza di imposte sul reddito e un ambiente normativo favorevole in Florida, sottolineando la tendenza delle aziende a trasferirsi da stati democratici a quelli repubblicani. La delegazione americana, composta da circa un centinaio di persone, ha esplorato opportunità di collaborazione con le aziende torinesi in settori come aerospazio, nautica e biomedicale, con la Florida che valuta l’apertura di un ufficio commerciale in Piemonte.
_Claudia Luise su Stampa_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Tratti una sola voce.* Mario Draghi, ex presidente del Consiglio e della BCE, ha sottolineato l’importanza di una risposta unitaria dell’UE alle politiche commerciali di Trump, in particolare sui dazi. Durante l’Executive Lunch organizzato da Porsche Consulting, ha evidenziato la dipendenza dell’Europa da USA e Cina, suggerendo che l’UE potrebbe negoziare dazi più bassi garantendo un livello di spesa pubblica sulla difesa richiesto dagli USA. Draghi ha anche messo in guardia l’Europa dall’errore di sovvenzionare la domanda anziché la produzione, come avvenuto con i pannelli solari, ora dominati dalla Cina. Ha infine discusso le sfide future dell’Europa, come la necessità di finanziare settori chiave come l’high tech e lo spazio, e di competere con le grandi aziende statunitensi e cinesi.
_Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore_
*Interesse del Paese.* Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sottolineato l’importanza di una rappresentanza italiana di alto livello nella futura Commissione Europea, proponendo Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo e Commissario alla Coesione. Orsini ha evidenziato che, al di là delle polemiche politiche, è cruciale per l’Italia avere un ruolo significativo in Europa, soprattutto in un contesto di tensioni economiche e politiche tra Europa, USA e Cina, e di conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Ha messo in luce l’importanza di affrontare questioni chiave come l’indipendenza energetica, il modello di business e di welfare, e la necessità di evitare dazi che possono innescare ritorsioni commerciali. Orsini ha concluso affermando che le forze politiche dovrebbero superare le divisioni e agire nell’interesse generale del Paese, un approccio che, secondo lui, sarà apprezzato da imprenditori e cittadini.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_
*Ponte e aliquota.* La maggioranza sta cercando nuove risorse per rafforzare la manovra finanziaria, ma si scontra con le difficoltà imposte dalle nuove regole europee che limitano la riprogrammazione dei fondi. La Lega propone un emendamento per destinare 1,2 miliardi in più al Ponte di Messina, mentre Forza Italia e Noi Moderati vogliono ridurre l’aliquota Irpef dal 35 al 33%, con coperture finanziarie ancora vaghe. In Commissione Bilancio alla Camera, dei 4.562 emendamenti presentati, solo 600 saranno esaminati, con la Ragioneria Generale dello Stato che verificherà la solidità delle coperture proposte. Tra le varie misure discusse, ci sono anche quelle relative alle pensioni, con proposte di Forza Italia e Lega per il trattamento di fine rapporto e la flat tax, oltre a una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
_Mario Sensini su Corriere della Sera_
*Solo 200 milioni.* Il Fondo automotive italiano, ridotto di 4,6 miliardi nel disegno di legge di bilancio, vedrà un parziale ripristino di 150-200 milioni nel 2025, con Stellantis che assicura di non prevedere chiusure o licenziamenti collettivi in Italia. Il governo italiano sta cercando di modificare le regole europee sulle emissioni di CO2 per il 2025, mentre Stellantis preferisce confermarle. Il ministro Adolfo Urso ha annunciato la possibilità di aumentare il Fondo automotive durante la manovra, con l’aggiunta di 240 milioni recuperati dagli ecobonus e altri finanziamenti per filiere strategiche, potenzialmente raggiungendo 1,6 miliardi per il biennio 2025-2026. Stellantis è chiamata a prendere impegni su tre fronti, inclusa la gigafactory a Termoli e una nuova piattaforma produttiva, per portare il dialogo a Palazzo Chigi. Una nuova riunione è prevista per il 16 dicembre, mentre i sindacati rimangono critici e chiedono un maggiore coinvolgimento del governo.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*Bonus per la scuola privata.* L’ultimo emendamento alla manovra finanziaria proposto da Fratelli d’Italia introduce un bonus di 1500 euro per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, da spendere nelle scuole paritarie. Il finanziamento totale è di 65 milioni di euro all’anno, in un contesto dove la scuola ha ricevuto 2,15 miliardi per il rinnovo contrattuale di docenti e amministrativi, con pochi altri finanziamenti pubblici. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di garantire il diritto allo studio nelle scuole paritarie. Tuttavia, il provvedimento ha suscitato polemiche da parte del Pd, M5S e sindacati scolastici, che lo considerano un attacco alla scuola pubblica e un favore verso il settore privato, sostenendo che le risorse dovrebbero essere dirottate verso le famiglie in difficoltà economica per coprire spese come libri di testo e trasporti.
_Corrado Zunino su Repubblica_
*Landini: solo mance e bugie.* Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, critica duramente la politica economica del governo, accusandolo di raccontare bugie e di offrire solo mance anziché soluzioni concrete. Contestando il taglio del cuneo fiscale e il bonus natale ampliato, Landini sostiene che non vi sia un reale aumento delle buste paga e che i servizi essenziali come sanità e scuola subiscano tagli. Propone una tassazione progressiva su tutte le rendite e critica la riforma fiscale attuale, ritenendola favorevole all’evasione. Inoltre, condivide l’idea di una legge a protezione dei rider, in memoria del giornalista Paolo Griseri e del rider Antonio Prisco. Infine, annuncia uno sciopero generale per il 29, per protestare contro le scelte del governo, compresa l’aumentata spesa per le armi e la mancanza di investimenti in energie rinnovabili.
_Paolo Baroni su Stampa_
*Nuove cure gratuite.* Dal 30 dicembre, il Servizio sanitario nazionale italiano introdurrà nuove cure gratuite e aggiornate, estendendo l’assistenza a una gamma più ampia di condizioni, tra cui la procreazione assistita, la celiachia, l’endometriosi e oltre un centinaio di patologie rare. Il decreto approvato in Conferenza Stato-Regioni prevede l’aggiornamento di 1.113 tariffe su 3.171, con un investimento aggiuntivo di 550 milioni di euro. Le nuove prestazioni includono tecniche avanzate di radioterapia per il cancro e strumenti diagnostici innovativi. Le Regioni hanno ottenuto la possibilità di mantenere le vecchie tariffe per le prestazioni prescritte entro il 29 dicembre per un anno, con un’eventuale proroga di sei mesi.
_Barbara Gobbi su Sole 24 Ore_
*Tim.* Pietro Labriola, AD di Tim, ha annunciato ai soci la possibilità di ripristinare il dividendo sospeso dal 2020, grazie agli incassi straordinari previsti dalla vendita di Inwit e dalle potenziali entrate dalla causa contro il Mef e dall’offerta su Sparkle. Queste prospettive hanno fatto aumentare il valore delle azioni Tim in Borsa. Labriola ha espresso fiducia anche nel ricevere un aggiustamento di prezzo per la vendita della rete a Kkr, in relazione al progetto di fusione con Open Fiber, che potrebbe generare ulteriori 2,4 miliardi di euro. Nel frattempo, Open Fiber ha ricevuto un emendamento che le riconosce 660 milioni di euro per il riequilibrio del piano finanziario. Infine, il Tribunale di Milano si è riservato di decidere entro 60 giorni sulla contestazione di Vivendi riguardo la vendita della rete di Tim a Kkr, senza il consenso dell’assemblea dei soci.
_Sara Bennewitz su Repubblica_
*Indagine su Microsoft.* La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti si appresta a indagare su possibili pratiche anticoncorrenziali nel settore dei servizi cloud di Microsoft, esaminando le accuse di abuso di potere di mercato attraverso termini di licenza punitivi per scoraggiare i clienti dal trasferire i dati ad altre piattaforme. Le tattiche sotto esame includono l’aumento significativo delle tariffe di abbonamento per chi lascia il servizio e l’applicazione di costose penali di uscita. Questa indagine rappresenta l’ultimo sforzo della presidente della FTC, Lina Khan, di limitare il potere monopolistico delle grandi aziende tecnologiche, nonostante sia prevista la sua sostituzione con l’ingresso alla Casa Bianca del presidente eletto Donald Trump. La decisione di avviare un’indagine formale segue il feedback sulla concorrenza nel cloud computing raccolto dalla FTC, mentre Microsoft affronta anche l’attenzione dei regolatori internazionali su questioni simili.
_Stephen Morris su Financial Times_
*Maxi multa per Meta.* La Commissione europea ha inflitto a Meta, la società di Mark Zuckerberg, una multa di 797,72 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette nel suo servizio Marketplace su Facebook. L’Antitrust UE accusa Meta di aver abusato della sua posizione dominante favorendo i propri annunci a discapito di quelli di terzi e di utilizzare i dati degli inserzionisti a proprio vantaggio. Meta ha annunciato che farà ricorso, sostenendo che la decisione ignora le realtà del mercato e non dimostra danni ai rivali o ai consumatori. Parallelamente, negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission ha ottenuto il via libera per un processo contro Meta per mantenimento di un monopolio attraverso acquisizioni anti-competitive, come quelle di Instagram e WhatsApp. Meta si difende affermando che tali acquisizioni hanno beneficiato la concorrenza e i consumatori.
_Michela Rovelli su Corriere della Sera_
*Terzo polo.* Mps e Banco BPM hanno registrato un forte rialzo in Borsa, con Mps che ha guadagnato l’11,6% e Banco BPM il 3%, in seguito alla cessione del 15% del capitale di Mps da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze a investitori tra cui Banco BPM, Anima, Caltagirone e Delfin. Questa mossa è vista dal mercato come un potenziale primo passo verso la creazione di un “terzo polo” bancario in Italia, dietro i giganti Intesa Sanpaolo e UniCredit. Il governo ha orchestrato la vendita per mantenere Mps in mani italiane e proteggerla da acquisizioni estere non desiderate, con il mercato che specula su possibili scenari futuri di consolidamento bancario.
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Cordata italiana.* L’operazione di consolidamento azionario di Monte dei Paschi di Siena ha visto la convergenza di interessi industriali, finanziari e politici, con la creazione di un terzo polo bancario italiano. La cordata guidata da Caltagirone e Delfin ha acquisito una quota significativa del capitale di Mps, con l’obiettivo di stabilizzare l’istituto e preservarne il ruolo nel Centro-Sud Italia. L’operazione è stata supportata dalle risorse finanziarie del gruppo Caltagirone e dalle motivazioni politiche del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), che mira a fare cassa e rispettare gli impegni con l’Europa. Il ritorno al dividendo e i recenti bilanci positivi di Mps hanno rafforzato la fiducia dei soci privati, mentre il Ddl Capitali con il voto multiplo aumenterà l’influenza dei nuovi azionisti.
_Laura Galvagni su Sole 24 Ore_
*Pubblico e privato insieme.* Intesa Sanpaolo, guidata dall’AD Carlo Messina, riconosce i cambiamenti demografici e le sfide socio-economiche che l’Italia sta affrontando, tra cui un aumento della popolazione anziana che influenzerà i consumi, il risparmio e la domanda di servizi sanitari e assistenziali. La banca sottolinea la necessità di aumentare il tasso di attività lavorativa, soprattutto tra donne e giovani, e di incentivare l’innovazione e la produttività. Inoltre, evidenzia l’importanza di promuovere il risparmio previdenziale privato per sostenere il sistema di welfare pubblico. Intesa Sanpaolo si impegna a investire 1,5 miliardi di euro nel sociale per il periodo 2023/2027 e promuove l’educazione finanziaria, sottolineando il bisogno di collaborazione tra governo, istituzioni e privati per garantire la coesione sociale.
_Carlo Messina su Sole 24 Ore_
*Rimbalzo.* Le Borse europee hanno registrato un rialzo, con Piazza Affari che ha guadagnato l’1,93% e incrementi anche per Parigi e Londra. Un sondaggio di Bank of America mostra che i gestori di fondi ora scommettono maggiormente sulle pmi statunitensi, in particolare sull’indice Russell 2000, che si prevede superi il Nasdaq entro il 2025. Questo cambio di prospettiva è dovuto alle aspettative di una politica economica favorevole alle aziende locali da parte dell’amministrazione Trump, come tagli fiscali e dazi doganali. Inoltre, il dollaro è visto in rafforzamento dai gestori, mentre rimangono dubbi sull’effettiva realizzazione del programma elettorale di Trump e sul suo impatto sulle aziende europee e sulle tariffe doganali.
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_
*Crescita.* Enav ha registrato un’inaspettata crescita del traffico aereo nei primi nove mesi del 2024, con un aumento del 10,7% nei decolli e atterraggi, portando la società a rivedere al rialzo le stime annuali dal +6,7% al +10,8% rispetto al 2023. L’aeroporto di Fiumicino ha segnato un incremento record del 24,5%. Nonostante un sistema di tariffe che prevede la restituzione alle compagnie aeree di parte dei ricavi per incrementi di traffico superiori al 12%, Enav ha comunque aumentato i suoi ricavi operativi a 803 milioni (+6,2%) e i ricavi effettivi a 770,5 milioni (+4,1%). L’EBITDA e l’utile netto sono cresciuti rispettivamente dell’1,3% e del 3,8%, mentre il free cash flow ha raggiunto i 130,6 milioni, suggerendo una possibile maggiore remunerazione per gli azionisti. Il traffico aereo nazionale è rimasto stabile, mentre quello internazionale e di sorvolo ha visto significativi aumenti. Enav prevede di chiudere il 2024 con risultati solidi e in linea con gli obiettivi, puntando su un nuovo modello organizzativo che favorisca la transizione digitale e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, inclusi quelli per i droni.
_Laura Serafini su Sole 24 Ore_
*Ryanair rimborsa 100 mila passeggeri.* L’Antitrust ha sanzionato Ryanair per aver imposto costi extra ingannevoli per il check-in ai passeggeri, che non erano adeguatamente informati sulle condizioni del servizio online. La compagnia aerea low-cost si è impegnata a rimborsare oltre 1,5 milioni di euro a più di 100.000 clienti per il periodo 2021-2023, con ristori che variano dai 15 ai 55 euro. Ryanair rimborserà integralmente coloro che hanno presentato reclamo per il check-in in aeroporto e offrirà un ristoro o un voucher a chi ha pagato il supplemento senza conoscere le condizioni. Inoltre, la compagnia modificherà il proprio sito e le procedure per rendere più chiare le informazioni sul check-in online. Le associazioni dei consumatori richiedono ulteriori indagini e sanzioni sulle pratiche commerciali delle compagnie low cost.
_Sandra Riccio su Stampa_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Gaetz.* Il presidente eletto Donald Trump ha nominato il fedele sostenitore Matt Gaetz come procuratore generale, una mossa che ha sorpreso Washington e ha suscitato preoccupazioni tra la comunità legale. Gaetz, un congressista della Florida che ha promosso le infondate affermazioni di frode elettorale di Trump e che è stato indagato per presunto traffico sessuale, dovrà essere confermato dal Senato prima di assumere l’incarico. La sua nomina segnala l’intenzione di Trump di utilizzare il Dipartimento di Giustizia per perseguire i suoi avversari politici, in linea con la sua promessa di “distruggere lo stato profondo”. Nonostante le preoccupazioni sul rispetto delle norme e delle politiche del DoJ, la nomina di Gaetz potrebbe portare a un esodo di personale dal dipartimento.
_Stefania Palma su Financial Times_
*Kennedy.* Donald Trump ha sorpreso molti, compresi i repubblicani, nominando Robert Kennedy Jr. come ministro della Sanità, una scelta controversa data la sua nota opposizione ai vaccini. Altre nomine inaspettate includono personaggi senza esperienza per la Difesa, i Servizi Segreti e la Giustizia, con Matt Gaetz, accusato di comportamenti sessuali inappropriati e uso di droghe, designato per quest’ultimo ruolo. Molti senatori repubblicani sono in disaccordo con queste scelte e potrebbero non fornire la maggioranza necessaria per la conferma. Il senatore John Thune, figura di spicco tra i repubblicani e non completamente allineato con Trump, potrebbe rappresentare un test significativo per la resistenza interna al partito. Trump sta cercando di aggirare il Senato per la ratifica delle nomine, sfruttando una norma costituzionale destinata a situazioni di emergenza, una mossa che potrebbe portare a una sfida legale.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Malcontento.* La fedeltà a Trump è stata il criterio principale per le sue nomine governative, spesso a scapito della competenza. Tra le figure più controverse c’è Matt Gaetz, nominato alla Giustizia nonostante le indagini per rapporti sessuali con una minorenne. Le nomine riflettono un approccio meno dirompente in politica estera, ma estremo su temi come l’immigrazione e le tariffe. E hanno suscitato malcontento anche all’interno del partito repubblicano. La squadra selezionata da Trump potrebbe essere compatta nella vendetta, ma rischia di fallire a causa di incompetenza ed estremismo.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_
*Musk l’arma anti-Putin.* A Kiev prevale un cauto ottimismo nonostante le preoccupazioni iniziali per la vittoria elettorale di Donald Trump. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi collaboratori lavorano dietro le quinte per convincere Trump che il suo principio di “America first” non è compatibile con le ambizioni espansionistiche della Russia. La confusa telefonata tra Trump e Putin dopo l’elezione mostra la complessità della situazione, con la Russia che intensifica le azioni militari. Gli ucraini sperano di sfruttare l’ego di Trump e la sua avversione per la spesa militare in Europa per rafforzare la loro posizione, proponendo di sostituire truppe americane con soldati ucraini e aumentare l’integrazione economica e difensiva con gli alleati. Le nomine di Michael Waltz e Marco Rubio nell’amministrazione Trump sono viste come segnali positivi per il sostegno all’Ucraina e alla NATO.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Kiev e Mosca accelerano.* L’Ucraina sta cercando di reclutare più truppe e rafforzare le sue difese, specialmente nel sud-est, mentre perde terreno e cerca di difendere l’incursione a Kursk. Entrambe le parti stanno cercando di ottenere un vantaggio territoriale prima del cambio di potere negli Stati Uniti, con l’Ucraina che invia medici al fronte in previsione di un’intensificazione degli attacchi russi. La Russia sta aumentando gli attacchi e l’Ucraina ammette che le sue difese stanno cedendo a causa della carenza di personale. Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha promesso di porre fine alla guerra in 24 ore dopo l’insediamento, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha segnalato la disponibilità a negoziare, ma solo se l’Ucraina accetta tutte le sue richieste. L’Ucraina sta pianificando di arruolare 160.000 truppe supplementari, ma vi sono dubbi sulla realizzazione di questo obiettivo, e alcuni soldati vedono la mobilitazione come una “sentenza di morte”.
_Max Seddon su Financial Times_
*Tregua.* Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, soprannominato “Bibi”, sta lavorando a un accordo di tregua con Hezbollah, che potrebbe porre fine ai conflitti nel Libano. Questo accordo, che prevede il ritiro dei paramilitari sciiti a nord del fiume Litani e la supervisione dell’esercito libanese da parte di americani e britannici, è previsto per gennaio, in modo che il merito vada all’amministrazione Trump piuttosto che a quella di Joe Biden. Netanyahu, sotto pressione per un’indagine su documenti segreti, cerca di assicurare il ritorno sicuro dei cittadini israeliani evacuati. L’accordo segue una serie di attacchi da parte di Hezbollah, guidati dal loro capo ucciso, Hassan Nasrallah, contro Israele in sostegno a Hamas.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_
*Pieni poteri.* Elon Musk, in qualità di consigliere informale del presidente eletto Donald Trump, ha tenuto un incontro segreto con l’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, per ridurre le tensioni tra gli Stati Uniti e Teheran. L’incontro, che ha avuto una durata di oltre un’ora, è stato descritto come positivo dagli ufficiali iraniani. Questa mossa diplomatica non convenzionale di Musk, che non ha precedenti ufficiali, ha sorpreso gli osservatori e potrebbe segnare un cambiamento nel modo in cui gli Stati Uniti gestiscono le relazioni estere. Nel frattempo, Trump sta pianificando la sua politica estera, promettendo di nominare un inviato speciale per l’Ucraina e di rilanciare gli Accordi di Abramo per migliorare le relazioni tra il mondo sunnita e Israele, con Mike Huckabee nominato ambasciatore a Gerusalemme.
_Alberto Simoni su Stampa_
*Crimini di guerra.* Human Rights Watch ha accusato Israele di crimini di guerra e pulizia etnica a seguito di un’offensiva militare che ha causato il massiccio sfollamento dei palestinesi a Gaza, secondo un loro rapporto. Il rapporto sottolinea le condizioni umanitarie catastrofiche e l’intenzionalità dello spostamento forzato, che viene considerato un crimine contro l’umanità e potenzialmente una pulizia etnica. Israele, che ha causato oltre 43.000 morti a Gaza e sostiene di agire in conformità con il diritto internazionale, respinge le accuse di genocidio e considera assurde le richieste di mandati di arresto per il primo ministro Netanyahu e altri ufficiali. La Corte Internazionale di Giustizia e il Tribunale Penale Internazionale sono coinvolti in procedimenti contro Israele, mentre il rapporto di HRW sostiene che Israele non ha rispettato le condizioni del diritto internazionale durante gli spostamenti forzati.
_James Shotter su Financial Times_
*Metodi da genocidio.* Il Comitato speciale Onu ha accusato Israele di utilizzare metodi che potrebbero essere considerati genocidio nei confronti dei palestinesi a Gaza, con un rapporto che sarà presentato all’Assemblea generale. Gli Stati Uniti hanno respinto le accuse come infondate, mentre Human Rights Watch ha denunciato Israele per crimini di guerra e pulizia etnica. Nonostante le discussioni di tregua, i combattimenti continuano in Libano, Gaza e Siria, con un bilancio pesante di vittime. L’Alto commissario Ue per la Politica estera, Josep Borrell, sta considerando di interrompere il dialogo politico con Israele, ma la Germania si oppone. Intanto, il Papa ha ricevuto familiari degli ostaggi israeliani a Gaza, lanciando un appello per la loro liberazione e la fine dei combattimenti.
_Francesca Caferri su Repubblica_
*Annessione.* Il reportage descrive la vita nell’insediamento di Eli, uno dei più grandi insediamenti israeliani in Cisgiordania, considerati illegali dalla comunità internazionale. Gli abitanti di Eli, in gran parte religiosi e conservatori, sperano in un riconoscimento della sovranità israeliana sulla zona, soprattutto alla luce delle politiche favorevoli di Trump. La nomina di Yechiel Leiter come ambasciatore di Israele negli USA e le dichiarazioni di Mike Huckabee, nuovo ambasciatore Usa a Gerusalemme, riflettono il sostegno americano alle posizioni dei coloni. L’espansione degli insediamenti è aumentata sotto Trump, con una significativa costruzione di nuove abitazioni, e continua a crescere, mettendo a rischio la fattibilità di uno Stato palestinese. Il “piano del secolo” di Trump prevedeva uno Stato palestinese, ma i coloni sono irremovibili nel non abbandonare le loro case. –
_Francesca Caferri su Repubblica_
*G20 col botto.* Un estremista di 59 anni, Francisco Wanderley Luiz, ha attaccato la piazza dei Tre Poteri a Brasilia, causando esplosioni e seminando il panico alla vigilia del G20. Il presidente della Corte Suprema, Luis Roberto Barroso, ha definito l’attacco un assalto alla democrazia, mentre il Paese si interroga sul possibile ritorno della destabilizzazione legata all’ex presidente Bolsonaro. L’attentatore, che si è poi suicidato, era un fervente sostenitore di Bolsonaro e aveva precedentemente minacciato figure politiche sui social media. Le indagini si orientano verso gruppi estremisti di destra, mentre l’ex presidente Bolsonaro minimizza l’incidente come l’atto di un malato di mente, ma il direttore generale della Polizia federale lo classifica come atto terroristico.
_Fabio Tonacci su Repubblica_
*Faida spagnola.* La tensione tra socialisti e popolari nel Parlamento europeo minaccia la stabilità della nuova Commissione von der Leyen, con la votazione sulla legge sulla deforestazione che ha evidenziato le divisioni. Le delegazioni dei governi UE seguono con preoccupazione gli sviluppi, ma sono convinte che un accordo sarà raggiunto prima del voto del 27 novembre, permettendo alla Commissione di entrare in carica il 1° dicembre. La situazione è complicata dalle tensioni politiche in Spagna, dove il Partito popolare si oppone alla candidatura della socialista Teresa Ribera per una vicepresidenza esecutiva, influenzando il gruppo PPE a livello europeo. Allo stesso tempo, il commissario ungherese Oliver Varhelyi è un altro punto di attrito, con socialisti e liberali che chiedono un voto segreto per la sua approvazione. Mentre si cerca una soluzione, c’è l’urgenza di prepararsi per il ritorno di Trump alla Casa Bianca, con la UE che non può permettersi ulteriori ritardi.
_Marco Bresolin su Stampa_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Sette norme incostituzionali.* La Corte costituzionale italiana ha accolto parzialmente il ricorso di quattro Regioni (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) contro la legge sull’autonomia differenziata, dichiarando incostituzionali sette disposizioni del provvedimento. Questo verdetto ha colpito al cuore l’impianto della legge, richiedendo al governo di redigere un nuovo decreto che rispetti i rilievi della Consulta e lo sottoponga al Parlamento. La decisione ha generato reazioni contrastanti tra i partiti: la maggioranza si mostra solida e pronta a proseguire il percorso di riforma, mentre le opposizioni criticano la legge e il metodo adottato dal governo. La sentenza potrebbe influenzare il previsto referendum sull’autonomia, con alcuni leader dell’opposizione che vedono nel giudizio della Consulta una conferma delle loro preoccupazioni sulla legge.
_Marco Galluzzo su Corriere della Sera_
*Calderoli, andiamo avanti.* Il ministro Roberto Calderoli difende la costituzionalità della legge sull’Autonomia dopo che la Corte Costituzionale ha sollevato alcune illegittimità, sostenendo che la maggior parte dei rilievi possono essere superati in fase attuativa. Calderoli ringrazia i giudici per le indicazioni e afferma che le disposizioni attuative terranno conto delle prescrizioni della Corte. Nonostante le critiche, egli sostiene che la legge è in vigore e che le opposizioni hanno fallito nel tentativo di bocciatura totale. Infine, Calderoli minimizza l’opzione del referendum abrogativo, citando il basso quorum raggiunto nelle recenti votazioni italiane.
_Cesare Zapperi su Corriere della Sera_
*Mattarella e Fitto.* L’alleanza politica che sostiene la Commissione von der Leyen nell’Unione Europea sta mostrando segni di frattura, con il Partito Popolare Europeo (PPE) che si è schierato con i partiti di destra, inclusi i neonazisti dell’AfD, in una votazione sulla deforestazione. Questo voto ha messo in evidenza la mancanza di una maggioranza stabile tra PPE, socialisti e Renew, aumentando i timori di un possibile collasso della Commissione. Nel frattempo, il presidente italiano Sergio Mattarella ha ricevuto Raffaele Fitto, la cui nomina a commissario europeo è considerata importante per l’Italia. La situazione è complicata da divisioni interne e da tentativi di mediazione, mentre l’UE si prepara a un vertice per discutere le relazioni con gli USA in vista di possibili cambiamenti nella politica estera americana.
_Claudio Tito su Repubblica_
*Meloni e Schlein.* Durante i comizi finali delle elezioni regionali in Umbria, Giorgia Meloni e Elly Schlein si sono scambiate accuse e critiche. Meloni ha sfidato Schlein a pronunciarsi sulla nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione UE, mentre Schlein ha risposto accusando Meloni di evitare di discutere i problemi della sanità umbra. Meloni ha difeso il suo governo e attaccato i magistrati per le sentenze sfavorevoli, promettendo di superare ogni ostacolo. Schlein ha criticato i conflitti d’interesse a destra e ha sottolineato il fallimento della destra sull’autonomia regionale. Entrambe le leader hanno sostenuto i rispettivi candidati regionali, con Schlein che si è unita a Conte e altri leader di sinistra in un presidio ospedaliero a Terni.
_Lorenzo de Cicco su Repubblica_
*Musk frena.* Elon Musk ha effettuato una frenata diplomatica dopo una telefonata con la premier italiana Giorgia Meloni, a seguito di critiche per aver interferito con la magistratura italiana. Il suo rappresentante in Italia, Andrea Stroppa, ha chiarito che Musk parlava da privato cittadino e imprenditore, senza intenzione di ledere la sovranità italiana, e che non si lascia intimidire. Nel frattempo, Meloni ha cercato di placare le tensioni, confermando il sostegno alla magistratura nonostante la battaglia sulla separazione delle carriere. La discussione sulla riforma della giustizia è stata posticipata, mentre la destra italiana continua a esprimere sostegno a Musk, con Salvini che condivide le sue critiche ai giudici e Crippa che dichiara apertamente di preferire Musk a Mattarella.
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*Non interferisca.* Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha criticato Elon Musk per essersi immischiato nelle vicende interne dell’Italia, sottolineando l’importanza del rispetto della sovranità nazionale, in linea con le dichiarazioni del presidente Sergio Mattarella. La premier Giorgia Meloni ha definito alcune decisioni della magistratura su questioni migratorie come irragionevoli, pur esprimendo il desiderio di evitare scontri e lavorare insieme per correggere eventuali errori. Nel frattempo, il New York Times ha rivelato che Musk ha incontrato l’ambasciatore iraniano all’ONU, mentre il Csm ha ricevuto una richiesta di tutela per i giudici di Bologna dopo le reazioni all’ordinanza sul decreto Paesi sicuri. Aumentano le persone che lasciano la piattaforma X, tra cui la giudice Silvia Albano.
_Claudia Voltattorni su Corriere della Sera_
*Fermerò i migranti.* Durante un comizio unitario del centrodestra in Umbria, la premier Giorgia Meloni ha ribadito la sua ferma opposizione all’immigrazione illegale di massa, sottolineando la sua “resistenza senza limiti” e la volontà di collaborare con i magistrati per affrontare il problema. La manifestazione ha visto il sostegno alla rielezione della leghista Donatella Tesei, con la presenza di leader del centrodestra come Antonio Tajani e Matteo Salvini, che hanno enfatizzato temi come l’invecchiamento, la denatalità e l’importanza di dare un futuro ai giovani. La campagna elettorale ha anche coinvolto Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni, il cui supporto potrebbe essere decisivo per la vittoria del centrodestra, come già accaduto in Liguria. Meloni ha concluso il comizio esprimendo fiducia nella capacità di lavoro del suo governo e nella prosecuzione della sua agenda politica.
_Francesco Olivo su Stampa_
*Terzo Stato.* Il dossieraggio e le attività illecite di raccolta dati rappresentano una minaccia per la democrazia italiana, come evidenziato dal caso di Pasquale Striano a Roma, che ha raccolto illegalmente oltre 200 mila atti, e dalla società Equalizer a Milano, che ha ottenuto circa 800 mila atti. Queste operazioni, spesso condotte da ex appartenenti alle forze dell’ordine, hanno permesso la creazione di un “Terzo Stato” che agisce al di fuori dei confini repubblicani, influenzando la politica e la società per interessi particolari. A differenza del terrorismo e della criminalità organizzata, queste attività corrotte sono silenziose e meno visibili, rendendo difficile la reazione dei cittadini. La corruzione silenziosa è un pericolo serio per la democrazia, poiché mina l’ordine civile e l’interesse generale.
_Luciano Violante su Corriere della Sera_
*Spioni.* Il presidente della Fondazione Fiera di Milano, Enrico Pazzali, è al centro di un’inchiesta per dossieraggio che ha coinvolto anche politici e personaggi di spicco. La Fondazione, che gestisce appalti importanti e ha un fatturato di 283 milioni di euro, è stata in passato oggetto di interventi per coprire cattive gestioni. Pazzali, legato a figure politiche come La Russa e Fontana, è accusato di aver prodotto dossier illegali su varie personalità. La situazione è complicata dal coinvolgimento di Carmine Gallo, ex poliziotto e socio in Equalize srl, la società al centro delle indagini. Questo scandalo mette in luce la rete di potere e interessi che si intrecciano all’interno della Fondazione e il suo impatto sulla politica e l’economia regionale.
_Gloria Riva su Espresso_
*Spioni 2.* Un gruppo di ex ufficiali di polizia e carabinieri, noto come la banda degli 007, è stato coinvolto in scandali di spionaggio privato in Italia, gestendo la sicurezza di Telecom e realizzando migliaia di investigazioni illecite. Nonostante le condanne, la Cassazione ha restituito milioni di euro e beni sequestrati a Emanuele Cipriani, uno degli investigatori coinvolti, a causa di tecnicismi legali e prescrizioni. Altri membri della banda, come Giuliano Tavaroli e Marco Mancini, hanno evitato pene severe grazie a confessioni, indulti e segreti di Stato. Le vittime degli spionaggi hanno ricevuto risarcimenti minimi, mentre le leggi italiane sulla prescrizione e altre normative continuano a favorire l’impunità in casi simili.
_Paolo Biondani su Espresso_
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