Una quindicina di agenti al Pronto Soccorso per lo scoppio di un ordigno artigianale. Giorgia Meloni: “Certa politica smetta di giustificare violenze senza ambiguità”
Tensioni durante il corteo a Torino degli studenti scesi in piazza contro le politiche del governo e la guerra a Gaza. Ci sono stati scontri tra i ragazzi e il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Quindici i poliziotti rimasti feriti nello scoppio d un ordigno artigianale. “Certa politica smetta di giustificare violenze senza ambiguità”, ha commentato la premier Giorgia Meloni.
Il corteo a Torino e gli scontri
Durante il corteo, alcuni manifestanti sono stati respinti mentre tentavano di raggiungere il portone della Prefettura di Torino. La folla si è quindi spostata prima davanti al rettorato, e poi davanti alla sede Rai dove gli studenti hanno colpito con aste di bandiere i mezzi della polizia. Gli studenti, poi, hanno bruciato un fantoccio raffigurante il ministro dell’Istruzione Valditara all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris e, poi, hanno sfondato il cordone di polizia in via XX settembre.
15 poliziotti sono rimasti feriti durante gli scontri
Durante questa fase della manifestazione una quindicina di poliziotti dei reparti mobili di Torino sono rimasti feriti e hanno fatto ricorso alle cure del Pronto soccorso. All’origine del ferimento pare ci sia lo scoppio di un ordigno artigianale, che ha dato delle esalazioni urticanti. Ci sono stati anche lanci di uova contro il cordone di poliziotti schierato davanti alla sede di Intesa Sanpaolo e alle Gallerie d’Italia.
I cartelloni contro i politici
Accanto a striscioni e bandiere c’era anche chi portava cartelloni con le fotografie di esponenti politici italiani. I personaggi in questione avevano il volto coperto da uno stencil che riproduce una mano rossa di sangue, e la didascalia “complice del genocidio”: tra questi ci sono Giorgia Meloni, Elly Schlein, Matteo Salvini. In testa al corteo lo striscione con la scritta ‘Le scuole sanno da che parte stare, contro governo e genocidio’ e un altro che recita ‘Ogni giorno è No Meloni Day’.
La reazione di Giorgia Meloni
“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell’Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l’augurio di una pronta guarigione”, ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni. “Spero – ha aggiunto Meloni- che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”.
Le parole del ministro Piantedosi
“Ancora una volta a Torino abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza con i manifestanti che, violando le prescrizioni della questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere la prefettura – ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – A essere presi di mira sono stati i palazzi delle Istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia. Confido che possa giungere unanime la ferma condanna per quanto accaduto”.
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