Rassegna stampa 16 novembre 2024

SICUREZZA

*Outlook positivo.* Fitch ha migliorato l’outlook di Leonardo da stabile a positivo, mantenendo il rating di lungo termine a BBB-. Questo aggiornamento riflette l’aspettativa di un miglioramento della redditività e i benefici derivanti dalla forte domanda nel settore della difesa, che rappresenta oltre il 70% dei suoi ricavi.
_su Sole 24 Ore_

*Rating.* Fitch Ratings ha migliorato l’outlook del rating di Leonardo da stabile a positivo, confermando il rating IDR a lungo termine a BBB-. Questo aggiornamento riflette le aspettative di un continuo miglioramento delle performance finanziarie di Leonardo e il vantaggio derivante dalla forte domanda nel settore della difesa, che rappresenta oltre il 70% dei suoi ricavi.
_su Corriere della Sera_

*Outlook.* Fitch ha migliorato l’outlook di Leonardo da Stabile a Positivo, mantenendo il rating a BBB-, in previsione di un miglioramento della redditività e benefici derivanti dalla forte domanda nel settore della difesa. Fitch prevede un rafforzamento delle metriche finanziarie di Leonardo, supportato da un crescente portafoglio ordini e da una politica finanziaria prudente focalizzata sulla riduzione del debito.
_su Stampa e anche Milano Finanza, Italia Oggi e Libero_

*Vantaggi da Trump.* Durante il mandato di Donald Trump, si prevede che settori come le banche americane, la tecnologia e la difesa trarranno vantaggio dalle sue politiche di riduzione delle tasse sulle società e di deregolamentazione, che hanno già spinto l’indice Standard & Poor’s 500 a livelli record. Particolarmente ben posizionati sono i settori delle munizioni e dei veicoli blindati del gruppo tedesco Rheinmetall, dell’italiana Leonardo e della francese Dassault Aviation, Safran e Thales. Il “Trump Trade” ha anche rafforzato il dollaro e il bitcoin, quest’ultimo superando i 90.000 dollari, con un cambio di rotta di Trump sulle criptovalute, ora favorendo una regolamentazione più flessibile e token digitali “made in USA”. Inoltre, le azioni delle società legate alle criptovalute e ai gruppi di prigioni private hanno visto aumenti significativi, mentre il settore finanziario americano si aspetta benefici dall’assolvimento delle regole prudenziali e da un ambiente di tassi più favorevole
_Hervé Rousseau su Figaro_

*Meteo.* Viaggio all’interno di E-Geos, società controllata da Telespazio (gruppo Leonardo) e partecipata dall’ASI, che monitora l’impianto delle infrastrutture e ciò che avviene sul territorio durante fenomeni atmosferici estremi con intervista a Lucia Luzietti, responsabile servizio emergency di E-Geos e a Milena Lerario, Ad di E-Geos.
_Petrolio su RAI 3_

*Flessibilità made UK.* Clive Higgins, amministratore delegato del gigante della difesa Leonardo UK, ha affermato che il governo deve mantenere la promessa di creare un sistema di apprendistato più flessibile, per “stimolare la collaborazione” tra le aziende, le amministrazioni locali e le scuole superiori.
_su FT.COM_

*Più uomini e tecnologia.* Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito italiano, Carmine Masiello, evidenzia l’importanza di adattare la dottrina militare alle nuove minacce, che combinano metodi di guerra tradizionali con tecnologie avanzate come droni e cyberwar. L’addestramento è cruciale per prepararsi a scenari futuri, inclusa la guerra sotterranea, come dimostra l’addestramento di una compagnia di paracadutisti. Masiello sottolinea la necessità di un salto tecnologico per l’Esercito, paragonabile a quello delle altre forze armate, e riconosce la sfida di bilanciare impegni interni, esteri e di protezione civile con le risorse umane disponibili. Infine, esorta i giovani, come quelli della Scuola Militare Nunziatella, a perseguire i propri sogni e ad abbracciare l’innovazione, sottolineando l’importanza di una cultura che permetta di apprendere dagli errori.
_Gianni Molinari su Mattino_

*Nunziatella.* Il generale Salvatore Luongo, neo Comandante generale dei Carabinieri e ex allievo della Scuola Militare Nunziatella, ha partecipato con emozione al giuramento degli Allievi a Napoli, sottolineando l’importanza della sua formazione ricevuta e il suo impegno al servizio dell’Italia. Luongo, figlio di un carabiniere e nato a Napoli, ricorda con affetto gli anni del liceo alla Nunziatella, evidenziando il forte legame di amicizia con i compagni e l’importanza della disciplina e della condivisione nelle esperienze formative. Durante la cerimonia di avvicendamento a Roma, il generale Luongo ha enfatizzato l’uso della tecnologia e dell’intelligenza artificiale per combattere il crimine e ha esortato i Carabinieri a migliorarsi e a valorizzare il patrimonio umano dell’Arma, ricevendo l’appoggio del ministro della Difesa Crosetto che ha sottolineato la scelta della sua nomina basata su professionalità e capacità
_Aldo Balestra su Mattino_

*Nunziatella 2.* Tra le testimonianze di ex allievi della Nunziatella, che riflettono su come l’istituto abbia influenzato la loro vita professionale e personale anche quella di Manlio Cuccaro che ricorda come “Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo, non esiterei, un solo istante, a confermare ciò che feci nel 1977, scegliendo di frequentare il liceo classico presso la Scuola militare “Nunziatella”. Una scelta che mi sarebbe valsa per tutta la vita. Una Istituzione, la Nunziatella, che, celebrando i suoi 237 anni di vita, conferma ancora nei complicati tempi di oggi la validità di un modello di formazione assolutamente unico. La Repubblica promuove lo sviluppo della Cultura e … tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione”. Un principio che, nel 2022, è stato attualizzato con la estensione della tutela all’ambiente, alla biodiversità ed agli ecosistemi, a doverosa tutela delle future generazioni”. Dopo quella di Manlio Cuccaro la testimonianza di Francesco Norante, presidente Leonardo Canada e US Corporation : “Il mio percorso professionale è stato molto diversificato: quindici anni nei Carabinieri, ultimo incarico al ROS. Ho poi lavorato per le Olimpiadi di Torino e Vancouver, e quindi nel gruppo Leonardo prima in UK e poi in Nord America. Attualmente sono il President di Leonardo Canada e US Corporation”
_su Mattino Speciale_

*Stop ai cinesi.* Il governo ha esercitato il golden power per bloccare o condizionare l’accordo tra Manta Aircraft e la cinese Shenyang per lo sviluppo congiunto di aerotaxi elettrici, denominati Ann Plus, capaci di trasportare cinque passeggeri più il pilota. Mentre i dettagli dell’intervento governativo rimangono segreti, Manta Aircraft, che ha subito perdite finanziarie negli ultimi anni, mira a testare un prototipo entro il 2025-2026 e anticipa una produzione pre-certificazione già nel 2026, con piani per la commercializzazione in Cina e Asia meridionale. L’intesa con le aziende cinesi avrebbe comportato anche la certificazione con l’Amministrazione dell’aviazione civile della Cina (Caac), in vista della commercializzazione nel Paese e nell’Asia meridionale. Consigliere di amministrazione della Manta Aircraft è Giuseppe Orsi, già ad di AgustaWestland e Finmeccanica (ora Leonardo).
_Aldo Fontanarosa su Repubblica_

*Niente soldi per Ilva e Stellantis.* Il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma, ha parlato a Taranto delle crisi industriali di Ilva e Stellantis, ma si è anche soffermato sulla situazione Leonardo: “De Palma ha poi fatto un passaggio sulla questione di Leonardo. «Abbiamo evitato lo scorporo della divisione Aerostrutture, ma ora chiediamo investimenti e un intervento di politica industriale del governo. Non ho ancorala percezione che per Leonardo vada tutto bene. Penso che lo stabilimento di Grottaglie abbia un problema all’origine, la monocommittenza Boeing, che si può superare solo con l’integrazione delle attività produttive». «Leonardo – ha proseguito – è uno dei punti più importanti dell’industria metalmeccanica di questo Paese, in particolare con gli investimenti che riguardano il civile oltre che il militare. Dal nostro punto di vista è tutto da costruire. Non ci accontentiamo della salvaguardia occupazionale, per noi Leonardo è una parte dello sviluppo di questo Paese e in particolare lo è nel Mezzogiorno”.
_Maristella Massari su Gazzetta del Mezzogiorno_

*Aereoporto del futuro.* L’aeroporto di Grottaglie è destinato a diventare un polo leader in Italia e uno dei cinque al mondo per i voli suborbitali, grazie a un accordo firmato tra l’ENAC e Confindustria Taranto per sviluppare la filiera dell’aerospazio nella regione. Il presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per l’innovazione tecnologica e la crescita economica, con particolare riferimento al contributo di Leonardo e al potenziale di creazione di un circolo virtuoso nell’area. “Non ci dimentichiamo che Grottaglie vuol dire anche Leonardo con il suo avanzatissimo polo produttivo”, ha evidenziato Di Palma, sottolineando l’impatto positivo sul tessuto produttivo e occupazionale locale.
_Maristella Massari su Gazzetta del Mezzogiorno_

*Grottaglie.* Il settore aerospaziale della Puglia sta vivendo una fase di rapida crescita, con il Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) al centro di un ecosistema innovativo che si è notevolmente espanso negli ultimi venti anni. Il test bed di Grottaglie, unico spazioporto nazionale per voli suborbitali, è un’infrastruttura chiave per il supporto al volo autonomo e ai droni, inserendosi in una rete europea volta a mantenere la competitività del settore. L’Esa Bic di Brindisi, gestito dall’Agenzia Spaziale Europea, fornisce supporto finanziario e consulenza alle startup, tra cui spicca Rea Space che sviluppa tute spaziali intelligenti per contrastare gli effetti della microgravità. Questo dinamismo sta trasformando la Puglia in un hub di attrazione per talenti e investimenti, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Italia nel panorama aerospaziale internazionale.
_su Milano Finanza_

*Due per cento.* L’elezione di Donald Trump ha messo pressione sui paesi membri della NATO, inclusa l’Italia, affinché rispettino l’impegno di aumentare la spesa militare al 2% del PIL. Mentre 23 membri su 31 hanno già raggiunto o superato questa soglia, l’Italia si trova a dover trovare circa 10 miliardi di euro per colmare il divario. Trump ha minacciato di non applicare l’articolo 5 del trattato NATO, che prevede la difesa comune, nei confronti dei paesi inadempienti e ha persino suggerito di incoraggiare la Russia ad attaccarli. L’idea di finanziare l’aumento della spesa militare tramite debito europeo è considerata irrealistica, dato che richiederebbe nuove entrate fiscali a livello europeo e la maggior parte dei paesi membri è riluttante a cedere risorse fiscali all’Unione Europea. Lorenzo Bini Smaghi sottolinea che, senza indicare chiaramente come finanziare il debito, nessuno sarà disposto a sostenerlo, specialmente considerando che le entrate fiscali in Europa sono già significativamente più alte rispetto agli Stati Uniti.
_Lorenzo Bini Smaghi su Foglio_

*Una nuova era.* In Lettonia, una brigata multinazionale della NATO, recentemente ampliata a 3.400 soldati provenienti da oltre 12 Stati alleati, sta conducendo l’esercitazione Resolute Warrior, il suo primo grande gioco di guerra dopo la rielezione di Donald Trump, tra le preoccupazioni europee sull’impegno degli Stati Uniti nella difesa dell’alleanza. L’esercitazione mette alla prova l’integrazione di diversi eserciti nazionali e capacità logistiche, evidenziando le sfide del coordinamento di una forza con lingue, dottrine e sistemi diversi. Nonostante i miglioramenti nel coordinamento multinazionale, i funzionari della NATO riconoscono i continui problemi di condivisione dell’intelligence e sottolineano la necessità di aumentare la spesa europea per la difesa e di continuare a fare affidamento sul sostegno degli Stati Uniti.
_Oliver Moody su Times_

*Umanesimo digitale.* Il forum “Governare il cambiamento: Umanesimo e Intelligenza Artificiale” organizzato dalla Fondazione Iniziativa Europa a Stresa, presieduto da Michele Vietti, ha visto il confronto tra rappresentanti del governo, aziende e società civile sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale. Non manca la partecipazione dei vertici di aziende e istituzioni pubbliche, come il presidente di Leonardo SpA Stefano Pontecorvo, l’ad di Invitalia Bernardo Mattarella, la presidente di Poste Italiane Silvia Rovere, il presidente dell’Inps Gabriele Fava
_Loredana Polito su Giornale del Piemonte e della Liguria_

* Droni russi in Cina.* L’Unione Europea ha acquisito prove che la Russia sta producendo droni militari in una fabbrica situata nello Xinjiang, in Cina, un’azione che potrebbe rappresentare un’escalation nel conflitto con l’Ucraina. Nonostante la mancanza di una decisione immediata, i ministri degli Esteri dell’UE discuteranno la questione e le possibili reazioni, con la consapevolezza che è improbabile che tale attività sia avvenuta senza il consenso o il supporto del presidente cinese Xi Jinping. L’UE ha precedentemente imposto sanzioni contro paesi che hanno assistito la Russia e potrebbe considerare azioni simili contro la Cina, a meno che non interrompa la produzione e la fornitura di droni. La questione è vista come un test di credibilità per l’UE, specialmente alla luce del possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e dell’emergere di un asse di avversari che influenzano il conflitto in Ucraina
_David Carretta su Foglio_

*Tutto toscano il drone dei record.* Il drone Sentinel 11, progettato e assemblato in Toscana, ha compiuto una storica traversata da Livorno all’isola di Capraia, coprendo una distanza di 36 miglia e pesando meno di 7 chili. Questo drone VTOL (Vertical Take-Off and Landing) è in grado di trasportare piccoli oggetti e svolgere attività di monitoraggio, rappresentando una soluzione economica e pratica per il trasporto urgente, come farmaci salvavita. Il team Scovavento, composto da professionisti in vari campi, ha collaborato al progetto, sostenuto dall’Autorità Portuale. Durante una dimostrazione, il drone ha consegnato una medaglia a Capraia, evidenziando la sua affidabilità nelle consegne a lunga distanza e nelle operazioni di monitoraggio dell’Arcipelago Toscano. L’obiettivo è utilizzare pochi droni per coprire l’intero arcipelago, assistendo le popolazioni insulari in difficoltà
_Monica Dolciotti su Nazione_

*Gabriel Bk160-200.* Blackshape, parte del gruppo Angel Holding, presenterà il suo aereo Gabriél Bk160-200 per la prima volta negli Emirati Arabi durante l’Air Expo di Abu Dhabi dal 19 al 21 novembre. Il Gabriél è un aereo biposto avanzato, realizzato in materiali compositi, dotato di motore a pistoni e carrello d’atterraggio retrattile, adatto sia per l’addestramento di piloti civili e militari che per l’uso privato. Questo velivolo è certificato sia da Easa che da Faa e sono stati già prodotti oltre 100 esemplari.
_su Sole 24 Ore_

*Scienza al terminal.* Aeroporti di Roma (AdR), parte del Gruppo Mundys, ha inaugurato la Newton Room, una classe esperienziale dedicata all’educazione STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) situata nell’aeroporto di Fiumicino. Questo spazio di 230 mq offre lezioni gratuite e l’uso di simulatori di volo per studenti delle medie e dei licei. Il progetto, avviato in collaborazione con Boeing e la Onlus norvegese First Scandinavia, mira a fornire un’esperienza di apprendimento interattiva e innovativa. Oltre 300 studenti hanno già partecipato, con lezioni che includono la creazione di piani di volo e l’uso di simulatori. AdR punta a promuovere l’istruzione STEM nel settore aeronautico e a incoraggiare la partecipazione femminile in queste discipline, superando le barriere culturali esistenti.
_Leonardo Ventura su Tempo_

*Musk più ricco.* Le aziende di Elon Musk, SpaceX e xAI, stanno registrando significativi aumenti di valutazione: SpaceX sta preparando una vendita di azioni che potrebbe valutare l’azienda oltre 250 miliardi di dollari e xAI sta raccogliendo 5 miliardi di dollari con una valutazione di 45 miliardi. Il rapporto di Musk con il presidente eletto Trump, che lo ha nominato a capo di un dipartimento governativo per l’efficienza, ha portato anche a un aumento di quasi il 30% del prezzo delle azioni di Tesla. Il successo di xAI, che sta sviluppando un concorrente di ChatGPT, ha scatenato speculazioni su un’ulteriore raccolta di fondi che potrebbe valutare l’azienda fino a 75 miliardi di dollari.
_Tabby Kinder su Financial Times_

*Data center.* Il disegno di legge italiano sull’intelligenza artificiale, attualmente in esame al Senato, ha ricevuto oltre 400 emendamenti, molti dei quali mirano a influenzare il mercato dei data center, cruciali per l’AI generativa, e a regolare gli impatti sul diritto d’autore. Fratelli d’Italia e Lega si dividono sull’articolo 5, con la prima che vuole data center e procedure di disaster recovery esclusivamente in Italia, mentre la Lega propone di estendere la preferenza a strutture situate anche nei Paesi UE, NATO o in accordo di cybersicurezza con l’UE o la NATO, favorendo potenzialmente le grandi aziende statunitensi come Microsoft, Google e Amazon. In tema di diritto d’autore, FdI richiede il consenso preventivo degli autori per l’uso delle loro opere in sistemi AI e la creazione di registri dettagliati, mentre la Lega propone di inasprire le pene per il reato di sostituzione di persona tramite AI
_su Sole 24 Ore_

*Ricostruzione.* Un report inedito rivela come le aziende internazionali, con il sostegno della Camera di Commercio USA e della Banca Mondiale, si stiano posizionando per capitalizzare sulla ricostruzione dell’Ucraina devastata dalla guerra. Il piano di ricostruzione, sostenuto dall’ONU e dalla World Bank, prevede riforme per liberalizzare il mercato ucraino e attrarre investimenti stranieri, nonostante le crescenti disparità economiche. Il presidente Zelensky vede la ricostruzione come un’opportunità economica enorme, con l’Ucraina che offre risorse naturali come terra fertile e minerali a investitori internazionali. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla vera natura umanitaria di alcune organizzazioni e alla crescente enfasi sul settore della difesa, con l’Ucraina che si propone come un potenziale arsenale per l’Europa. Infine, si evidenzia come gran parte dei fondi destinati all’Ucraina siano stati spesi internamente dai paesi donatori, sollevando questioni sull’effettiva assistenza fornita
_Alessandro Parente su Il Fatto Quotidiano_

*Amicizia fossile.* Il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha sottolineato durante la Cop29 la dipendenza europea dal gas azero, richiesto dalla Commissione Europea per ridurre la dipendenza dal gas russo e finanziare meno la guerra in Ucraina. L’Italia emerge come primo compratore di petrolio e gas azero, con aziende italiane come Eni e Snam coinvolte in progetti energetici e infrastrutturali nel paese. La cooperazione tra Italia e Azerbaigian si estende anche al settore della difesa, con la vendita di veicoli da trasporto tattico di Leonardo alle forze aeree di Baku, evidenziando un rapporto speciale basato sul fossile e su interessi economici e politici condivisi.
_su Manifesto_

*Incertezza.* La situazione politica ed economica in Germania è incerta a seguito dell’uscita di scena del cancelliere Scholz e dell’imminente voto di fiducia, con il leader della CDU, Friedrich Merz, come possibile successore. La Germania, con un debito pubblico al 63% del PIL, ha spazio per aumentare la spesa pubblica e stimolare la crescita, ma ciò richiede modifiche alla regolamentazione del freno al debito o la creazione di un fondo speciale. “La crisi tedesca rischia di avere strascichi non trascurabili sull’Italia”, avverte Javier Rouillet di Morningstar Dbrs, poiché l’Italia è fortemente legata alla Germania, soprattutto nei settori dell’automotive e delle esportazioni industriali, con aziende come Brembo e Pirelli esposte significativamente al mercato tedesco (ad esempio, il giro d’affari di Leonardo in Germania è pari al 5,4% dei ricavi).
_Francesca Gerosa su Milano Finanza_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Italia più lenta.* La Commissione Europea prevede una crescita economica moderata per l’Eurozona, con un PIL atteso a +0,8% nel 2024 e a +1,3% nel 2025, mentre l’Italia mostra segnali di rallentamento, con una crescita stimata a soli +0,7% nel 2024, inferiore sia alle previsioni precedenti che alle stime del governo italiano. Il commissario Paolo Gentiloni evidenzia rischi geopolitici crescenti, in particolare per Germania e Italia, e commenta positivamente sulla direzione di serietà della manovra italiana. Nel triennio, l’Italia dovrebbe registrare una crescita cumulata del PIL del 2,9%, inferiore al 3,7% dell’Eurozona e al 4,3% dell’Unione Europea a 27 Paesi. Le stime di crescita italiane sono vicine a quelle di Bruxelles, ma il paese è previsto scendere nelle classifiche di crescita del PIL, fino all’ultimo posto nel 2026. Fattori come le difficoltà dell’industria italiana e la necessità di controllo del debito pubblico influenzano queste previsioni, mentre il Superbonus è visto da Gentiloni come problematico e il PnRR è atteso per dare un impulso significativo alla crescita.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_

*Si abbassa il pil dell’Eurozona.* La Commissione Europea ha ridotto le previsioni di crescita economica per l’Eurozona, prevedendo un aumento del PIL dello 0,8% per quest’anno e dell’1,3% nel 2025. L’Italia mostra una crescita più lenta, con un PIL atteso a crescere dello 0,7% nel 2024, inferiore sia alle previsioni di maggio sia alle aspettative del Governo. I rischi per l’economia europea sono in aumento, a causa di tensioni geopolitiche, protezionismo commerciale, e sfide ambientali. La Commissione sottolinea l’importanza di affrontare sfide strutturali per mantenere la competitività dell’UE, mentre l’Italia si confronta con incertezze politiche e sfide nel settore manifatturiero, che potrebbero rallentare ulteriormente la crescita.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_

*Crescita debole.* L’analisi “Congiuntura Flash” del Centro Studi di Confindustria evidenzia una crescita debole dell’economia italiana, con un’industria in difficoltà e un settore edile in calo. Il PIL italiano si è arrestato nel terzo trimestre, influenzato negativamente dal settore industriale, mentre i servizi, sostenuti dal turismo straniero, hanno mostrato una crescita. Si prevede una leggera ripresa nel quarto trimestre, grazie al settore terziario e alla riduzione dei tassi di interesse che potrebbero stimolare consumi e investimenti. Tuttavia, l’export soffre a causa di una Eurozona debole e di un contesto globale incerto, con particolari problemi per settori come l’automotive e la moda, che hanno registrato significative contrazioni.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_

*Panetta contro i dazi.* Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha messo in guardia contro i rischi del protezionismo e l’uso di dazi, sottolineando che tali politiche potrebbero ridurre lo sviluppo economico globale del 6% e aumentare la volatilità. Durante un seminario del G7, ha evidenziato l’importanza della libertà di commercio e dello scambio di conoscenze per la prosperità e la pace. Panetta ha criticato l’approccio protezionistico, paragonando l’uso di dazi generalizzati a un coltello da cucina usato per un intervento chirurgico, e ha ricordato come i dazi imposti durante la presidenza Trump abbiano gravato sui consumatori americani. Inoltre, ha toccato il tema dell’indipendenza della Federal Reserve, sottolineando che le decisioni sui tassi di interesse possono essere contestate solo dal Congresso, in risposta alle critiche di Trump verso le politiche monetarie restrittive.
_Andrea Ducci su Corriere della Sera_

*Crisi per colpa della Germania.* L’industria italiana sta affrontando una crisi dovuta al rallentamento del suo principale cliente, la Germania, con una riduzione del 5,5% delle esportazioni verso questo paese nei primi nove mesi rispetto all’anno precedente. La Lombardia, in particolare, è fortemente dipendente dall’economia tedesca, avendo subito un calo dell’8,4% delle sue esportazioni nel 2023 e del 6% nel primo semestre del 2024. La crisi sta colpendo diversi settori, non solo l’automotive, ma anche la metallurgia e altri, portando le aziende a ridurre gli investimenti e a cercare nuovi mercati. Nonostante la crisi sia in parte strutturale, legata alla transizione verso l’elettrico, le aziende italiane stanno cercando di diversificare le loro esportazioni, con l’Italia che è diventata il quarto esportatore mondiale, trovando nuovi sbocchi soprattutto negli Stati Uniti.
_Valérie Segond su Figaro_

*Gioiellino.* La compagnia aerea italiana ITA Airways nasconde un gioiello nei suoi conti: Volare Loyalty, la società del programma fedeltà Millemiglia, che ha mostrato una crescita rapida e profittevole. Con 2,6 milioni di iscritti fedeli e 36 partner commerciali, Volare ha generato 35 milioni di euro di ricavi e un EBITDA di quasi 17 milioni di euro nel 2023. Mentre ITA attende l’approvazione dell’Antitrust UE per l’ingresso di Lufthansa, che prevede un investimento di 325 milioni di euro per il 41% della compagnia, Volare si prepara a integrarsi nel programma Miles e More di Lufthansa una volta completata l’acquisizione. Questo passaggio è previsto per iniziare nel 2025, con una piena integrazione commerciale attesa tra uno e due anni. Nel frattempo, Italia Loyalty, l’equivalente società di Alitalia, è stata ceduta a Trenitalia.
_Angela Zoppo su Milano Finanza_

*Nucleare.* Ansaldo Nucleare, in collaborazione con altre aziende, ha ottenuto un contratto per espandere la centrale nucleare di Cernavoda in Romania, con l’obiettivo di costruire le unità 3 e 4. Il progetto, valutato circa 25 milioni di euro, è stato annunciato durante la conferenza Cop 29 a Baku. La joint venture si occuperà di fornire dettagli cruciali per la decisione sugli investimenti finali, inclusi piani di ingegneria e stime dei costi. L’aggiunta delle nuove unità raddoppierà la potenza dell’impianto, contribuendo significativamente alla produzione di energia pulita in Romania. Daniela Gentile, CEO di Ansaldo Nucleare, sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale e del ruolo dell’energia nucleare nella sicurezza energetica e nella transizione verso fonti più pulite
_Marco Sabella su Corriere della Sera_

*Mps.* Il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, guidato da Giancarlo Giorgetti, ha ottenuto 4 miliardi di euro dalle privatizzazioni, avvicinandosi all’obiettivo di 14 miliardi per il triennio 2024-26. La vendita del 15% di Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha portato 1,1 miliardi, riducendo la perdita complessiva dello Stato sulla banca a circa 2,8 miliardi. Nonostante il ritardo nella vendita delle quote di Poste Italiane, il Tesoro ha incassato 1,4 miliardi dalla cessione di una parte del capitale di Eni. Nel frattempo, il mercato osserva con interesse la possibile fusione tra Mps, Banco Bpm e Anima Holding, che creerebbe un polo bancario del valore di oltre 20 miliardi di euro, mentre Unicredit potrebbe essere penalizzata da tale aggregazione
_Claudia Luise su Stampa_

*Draghi all’Academy.* La Rcs Academy ha celebrato il suo quinto anniversario con un evento che ha visto la partecipazione di numerosi manager e imprenditori, oltre a un ospite d’onore, l’ex premier Mario Draghi. In cinque anni, l’Academy ha conseguito importanti risultati, con oltre 100 master e 2.300 diplomati, testimoniando l’interesse dei giovani e l’impegno delle aziende. Durante l’incontro, Draghi ha dialogato con il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, e ha risposto alle domande dei presenti, esprimendo fiducia nel futuro dell’Europa e nelle possibilità di rilancio. L’evento ha confermato la correttezza del percorso intrapreso da Rcs Academy, come sottolineato dal direttore generale Alessandro Bompieri e dalla direttrice Antonella Rossi
_Diana Cavalcoli su Corriere della Sera_

*Maginfici Sette.* Dall’elezione di Trump, Tesla ha visto un incremento quasi del 130% nel suo valore azionario, mentre Apple meno del 3%. I “Magnifici 7” (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) dominano il mercato azionario statunitense, rappresentando una quota significativa dell’S&P 500. Gli analisti sono cauti nel modificare le loro previsioni a seguito della vittoria di Trump, con particolare attenzione a come la sua politica influenzerà queste aziende. Tesla, con Elon Musk come consulente di Trump, potrebbe essere particolarmente influenzata, soprattutto in termini di sussidi per le auto elettriche. Altre aziende come Nvidia e Microsoft si concentrano su prodotti innovativi e intelligenza artificiale, mentre Meta e Amazon devono affrontare l’incertezza dei rapporti con Trump. Infine, Alphabet affronta sfide antitrust che potrebbero essere influenzate dalle decisioni politiche dell’amministrazione Trump.
_Sara Bichicchi su Milano Finanza_

*Corporate.* Nel 2025 si prevede una crescita delle emissioni societarie sia in termini di ammontare che di performance, con i tassi di default delle obbligazioni high yield che rimarranno bassi. L’indice Iboxx Euro Corporate Total Return ha registrato un incremento del 4,2% dall’inizio dell’anno, con un guadagno medio annuo del 6,1% negli ultimi due anni. Le banche centrali stanno riducendo il costo del denaro, favorendo i prezzi dei bond già emessi e permettendo alle aziende di finanziarsi a costi minori. Goldman Sachs prevede che gli spread dei bond corporate rimarranno stabili, con una leggera crescita prevista entro la fine del 2025. In Italia, Intesa Sanpaolo e altre aziende hanno avuto successo nelle recenti emissioni obbligazionarie, con una forte domanda da parte di investitori internazionali, segnalando un ambiente di investimento positivo anche a livello domestico
_Fausto Tenini su Milano Finanza_

*Dividendi.* In Europa si prevede un significativo aumento dei dividendi per la primavera 2025, con aspettative superiori del 3% rispetto alla media storica, anche in settori solitamente meno propensi a distribuire utili. Banor ha selezionato 15 azioni europee, incluse sette italiane, con un rendimento da dividendo previsto del 7% per il 2024. I bilanci solidi e la generazione di cassa sostenibile in Europa permettono alle aziende di mantenere o aumentare i dividendi, nonostante i prezzi azionari in calo. I rischi geopolitici e macroeconomici, come le tensioni commerciali tra USA e Cina, potrebbero influenzare le politiche di distribuzione, ma settori non esposti ai dazi o che possono beneficiare di stimoli economici cinesi o americani offrono opportunità. Un portafoglio incentrato sui dividendi, una volta considerato difensivo, oggi può offrire anche potenziale di crescita del capitale, con alcune aziende che prevedono anche riacquisti di azioni proprie, aumentando ulteriormente il rendimento per gli azionisti.
_Marco Capponi su Milano Finanza_

*Digitale.* TIM Enterprise, la divisione di TIM dedicata alla trasformazione digitale di imprese e pubblica amministrazione, ha registrato un forte incremento nei ricavi nei primi nove mesi dell’anno, raggiungendo i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del 5,8%. Il settore del cloud ha avuto un ruolo da protagonista con un fatturato di 700 milioni di euro, in aumento del 22%, e margini intorno al 120%. Questi risultati positivi potrebbero contribuire al possibile ritorno del dividendo per gli azionisti, tema che sarà valutato nell’aggiornamento del piano industriale previsto per febbraio 2025. TIM Enterprise, grazie alla sua infrastruttura unica e al team dedicato, si posiziona come un attore chiave per la crescita del gruppo, nonostante la concorrenza di potenziali nuovi entranti come Fastweb
_Alberto Mapelli su Milano Finanza_

*Riavvicinarsi.* L’economia britannica sta rallentando, con una crescita del PIL di solo lo 0,1% nel trimestre giugno-settembre, e il governatore della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey, sostiene che per rilanciarla sia necessario riallacciare i legami con l’Unione Europea e mitigare i danni di Brexit. Bailey, in un discorso alla City, ha evidenziato come Brexit abbia danneggiato gli scambi commerciali e abbia avuto un impatto negativo sull’economia. Rachel Reeves, cancelliera dello Scacchiere, ha parlato dei danni strutturali causati da Brexit e della necessità di migliorare i rapporti con l’UE. Il governo laburista, guidato dal premier Keir Starmer, non intende rientrare nel mercato unico o nell’unione doganale, ma punta a negoziati con l’UE per semplificare gli scambi e migliorare i rapporti, mentre affronta il rischio di ulteriori rallentamenti economici dovuti alle possibili tariffe USA
_Nicol degli Innocenti su Sole 24 Ore_

*Incubo.* Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di introdurre nuove tasse sulle merci estere per un valore di 380 miliardi di dollari, con la Cina come principale rivale, ma anche l’Europa rischia a causa del proprio surplus commerciale con gli USA, che ha superato quello cinese. Il settore automobilistico e tecnologico europeo, in particolare quello tedesco, italiano e francese, potrebbe essere colpito da dazi, soprattutto con la scadenza dell’armistizio sulla disputa di acciaio e alluminio. L’amministrazione Biden ha mantenuto molte delle misure protezionistiche di Trump e ha persino aumentato le tariffe sulle merci cinesi, continuando la politica di stimolo alla produzione interna. Con il ritorno di Trump, le relazioni commerciali transatlantiche diventano incerte, e il settore agroalimentare europeo, in particolare italiano, potrebbe subire ritorsioni su vini e formaggi, prodotti già colpiti in passato da dazi aggiuntivi.
_Anna Maria Angelone su Stampa_

*Aumenti in vista.* L’economista Richard Baldwin prevede che i dazi promessi da Trump verranno imposti rapidamente, senza bisogno dell’approvazione del Congresso, come parte della sua strategia negoziale che mira a ridurre i deficit commerciali degli Stati Uniti, nonostante possano danneggiare consumatori e imprese americane e non ridurre effettivamente il deficit. L’Europa potrebbe rispondere aumentando le importazioni di gas americano per evitare dazi ritorsivi, ma le tensioni potrebbero colpire duramente i grandi esportatori come Germania e Italia. Baldwin ritiene che l’impatto sui PIL nazionali potrebbe essere significativo in caso di una spirale protezionistica, alimentata dal populismo e dalla percezione che la globalizzazione abbia danneggiato gli elettori. Tuttavia, è moderatamente ottimista sulla capacità dell’economia globale di sopravvivere senza una recessione, nonostante un rallentamento dell’integrazione economica.
Repubblica
_su Repubblica_

*Dazi o non dazi.* La storia e le implicazioni delle guerre commerciali, con particolare attenzione ai dazi imposti dagli Stati Uniti e alle risposte di Cina ed Europa. Viene esaminato il protezionismo americano, dalla dottrina di Robert Lighthizer all’era Trump, e le sue conseguenze economiche globali. Il ruolo storico del commercio viene evidenziato come motore di prosperità e civiltà, con riferimenti all’Italia del passato e alle sue repubbliche marinare. Viene inoltre discusso l’impatto delle politiche protezionistiche sulla de-industrializzazione e sul settore manifatturiero americano. Il testo conclude con una riflessione sulle tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa, sottolineando la complessità e le sfide del protezionismo nell’era moderna.
_Stefano Cingolani su Foglio – Inserto_

*Gli Usa crescono il doppio della Ue.* La produzione industriale nell’Eurozona ha subito un calo significativo a settembre, con Germania e Italia, i principali paesi manifatturieri, che hanno registrato rispettivamente un -4,5% e un -4%. Nonostante un lieve aumento dell’inflazione negli Stati Uniti a ottobre, si prevede che la Federal Reserve possa ridurre i tassi di interesse a dicembre. La crescita del PIL nell’Eurozona è stata dello 0,4% nel terzo trimestre, inferiore a quella degli USA che è stata quasi il doppio. La situazione economica in Europa potrebbe peggiorare a seguito delle politiche commerciali proattive annunciate dal Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. In questo contesto, si prevede che la Banca Centrale Europea possa ridurre ulteriormente i tassi di interesse per contrastare una politica monetaria restrittiva e una crescita economica stagnante.
_Lorenzo Torrisi su Italia Oggi_

*Maxi porto.* La Cina ha inaugurato il maxi porto di Chancay in Perù, un progetto che prevede un investimento totale di circa 3,5 miliardi di dollari e che mira a rafforzare l’influenza cinese in America Latina. Il porto, situato a 80 chilometri da Lima, sarà dotato di 15 banchine capaci di ospitare navi troppo grandi per il Canale di Panama, creando una nuova rotta diretta con la Cina e riducendo i tempi di spedizione. Il 60% del progetto è finanziato dalla compagnia statale cinese Cosco Shipping Ports, mentre il restante 40% è a carico dell’operatore minerario peruviano Volcan. L’infrastruttura non solo cambierà le dinamiche commerciali e infrastrutturali dell’America Latina, ma è anche parte della strategia più ampia della Cina di espandere la sua Belt and Road Initiative e di contrapporsi al protezionismo commerciale degli Stati Uniti.
_Rita Fatiguso su Sole 24 Ore_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Amici della Russia.* La conferma dei ministri proposti dal presidente Trump per la sua seconda amministrazione è in bilico a causa di accuse di violenze sessuali e legami con la Russia. Tra i più controversi ci sono Matt Gaetz, accusato di aver pagato per sesso con una minorenne, Pete Hegseth, accusato di violenza sessuale e criticato per la sua inesperienza, e Tulsi Gabbard, sospettata di essere troppo vicina a Putin. Trump potrebbe utilizzare una norma per nominare temporaneamente i ministri senza conferma del Senato, ma rischia di alimentare ulteriori tensioni con alcuni membri del suo partito. La situazione potrebbe essere sfruttata da Trump per attaccare il cosiddetto “deep state” e rafforzare la sua agenda politica. Nel frattempo, Elon Musk e Vivek Ramaswamy invitano americani rivoluzionari e intelligenti a lavorare gratuitamente per un nuovo dipartimento per l’Efficienza governativa, mentre Musk intensifica una battaglia legale contro OpenAI, evidenziando preoccupazioni antitrust.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_

*Contro Kennedy.* La commissione etica della Camera ha rinviato la decisione di rendere pubblico il rapporto sull’ex deputato Matt Gaetz, accusato di traffico sessuale di minorenni, dopo le sue dimissioni immediate. Le nomine di Donald Trump per la sua amministrazione, tra cui Gaetz come procuratore generale, Robert Kennedy Jr. alla Salute e Pete Hegseth alla Difesa, stanno creando tensioni all’interno del partito repubblicano. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni no-vax, è stato criticato duramente dal New York Post. Elon Musk e Vivek Ramaswamy hanno lanciato un appello per reclutare talenti con alto QI per il dipartimento dell’Efficienza governativa. Le nomine di Trump non sono state sottoposte al tradizionale processo di vetting dell’FBI, ma affidate a società private, sollevando ulteriori preoccupazioni.
_Andrea Marinelli su Corriere della Sera_

*Scholz e Putin al telefono.* Il cancelliere uscente tedesco Olaf Scholz ha preso un’iniziativa rischiosa comunicando con il presidente russo Putin, un’azione che potrebbe essere interpretata come un tentativo di buona volontà o come un serio sforzo di sondare le intenzioni russe. Scholz ha informato non solo il presidente ucraino Zelensky, ma anche i leader del Quad (Biden, Macron e Starmer) e ha parlato con il polacco Donald Tusk, mostrando la sua aspirazione a pacifista e il desiderio della Germania di superare la guerra. Nonostante ciò, Scholz è considerato un fedele alleato di Biden, con la Germania che ha seguito da vicino le mosse degli USA, compreso il rifiuto di fornire sistemi antimissile a lungo raggio. L’attivismo di Scholz potrebbe essere interpretato come un calcolo politico interno, ma anche come un segno di lealtà verso Biden, mentre la situazione in Ucraina diventa sempre più disperata con la mancanza di personale militare
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_

*Tendenza putiniana.* Tulsi Gabbard, ex deputata democratica e poi indipendente, è stata nominata a capo della National Intelligence degli Stati Uniti, dove coordinerà 18 agenzie, inclusa la CIA, con un budget di 70 miliardi di dollari. La sua nomina ha suscitato preoccupazioni a causa del suo passato e delle sue posizioni considerate filo-russe e filo-Assad, con critiche da parte di figure politiche come Hillary Clinton, Mike Pompeo e Mitt Romney. Altre nomine di Trump includono figure controverse come il negazionista delle interferenze russe Lee Zeldin all’EPA e il no vax Robert Kennedy Jr. alla Sanità. Queste scelte segnalano una tendenza putiniana all’interno della nuova amministrazione Trump, con possibili ripercussioni sui rapporti con l’Ucraina e altre politiche estere
_Alberto Simoni su Stampa_

*Musk arruola gratis.* Elon Musk ha lanciato un appello per reclutare volontari con un quoziente intellettivo elevato per lavorare gratuitamente 80 ore a settimana nel nuovo Dipartimento per l’efficienza degli Stati Uniti, con l’obiettivo di ridurre i costi della burocrazia. L’annuncio, pubblicato sul suo social media, è rivolto esclusivamente agli utenti Premium che pagano un abbonamento mensile. Nonostante le critiche di alcuni che paragonano l’iniziativa a una forma di schiavismo, molti hanno risposto all’appello, con risposte che vanno dal serio all’ironico. Musk, supportato da Trump, punta a ridurre la spesa burocratica americana di un terzo, promettendo di formare una squadra di talenti senza spendere denaro, sottolineando il valore politico della sua mossa oltre all’aspetto pratico
_Arcangelo Rociola su Stampa_

*Riparte il dialogo.* Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto una conversazione telefonica di un’ora con il presidente russo Vladimir Putin, la prima comunicazione diretta tra i due leader dopo quasi due anni. Durante la chiamata, Scholz ha insistito sulla necessità di un ritiro delle truppe russe e di negoziare una pace giusta e durevole con l’Ucraina. Putin ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che l’Ucraina futura dovrebbe essere più piccola, neutrale e disarmata. La telefonata ha suscitato il disappunto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che teme che ciò possa legittimare Putin e aiutarlo a rompere l’isolamento internazionale. Nel frattempo, le tensioni continuano con la RAF che intercetta un aereo russo vicino allo spazio aereo britannico.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Senza la mediazione di Trump.* Il cancelliere tedesco Scholz ha contattato Putin per due ragioni principali: la situazione politica interna tedesca, in vista delle prossime elezioni, e il ruolo della Germania e dell’Europa nel contesto internazionale influenzato dalla guerra russo-ucraina. Secondo il politologo Taras Semenyuk, la politica interna tedesca ha la priorità e Scholz deve dimostrare di essere aperto al dialogo, anche in risposta alle pressioni della destra radicale. Scholz vuole mostrare che, oltre a inviare armi all’Ucraina, cerca attivamente una soluzione pacifica al conflitto. Si prevede che i negoziati seri potrebbero portare alla fine dei combattimenti entro il 2025, con gli Stati Uniti pronti a lanciare trattative. Tuttavia, il presidente ucraino Zelensky insiste che nulla deve avvenire a danno dell’Ucraina e chiede di non essere escluso dalle discussioni.
_su Corriere della Sera_

*Assedio russo.* Le forze russe hanno intensificato gli attacchi in Ucraina, prendendo l’iniziativa su vari fronti, in particolare a Kurakhove, dove i soldati ucraini sono sotto assedio e rischiano di perdere una posizione strategica. La battaglia è caratterizzata da un uso massiccio di ordigni contro le postazioni ucraine, con attacchi continui che hanno portato a micro-incursioni frequenti e perdite significative. L’Ucraina è in difficoltà, con truppe esauste e senza riserve sufficienti per rimpiazzare i soldati al fronte, mentre la Russia continua a inviare rinforzi e prepara una grande offensiva. La situazione è incerta e Kiev non sa dove schierare le forze rimanenti, mentre il presidente Zelensky chiede più supporto internazionale senza ricevere risposta.
_Gianluca Feo su Repubblica_

*La rabbia di Zelensky.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esprime forte preoccupazione e irritazione per la telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e Vladimir Putin, temendo che apra la strada a ulteriori dialoghi inutili con il Cremlino, che ritiene siano esattamente ciò che Putin desidera per rompere l’isolamento internazionale. Zelensky è allarmato dall’idea che un ritorno di Trump al potere possa spingere gli alleati europei verso un riavvicinamento a Mosca, minando la strategia ucraina per la vittoria. Egli rifiuta l’idea di un Minsk-3 e insiste su una pace giusta, pur ammettendo che l’elezione di Trump potrebbe accelerare la fine della guerra, anche se ciò potrebbe costringerlo a negoziati indesiderati e alla perdita di territori occupati. Zelensky ribadisce l’importanza dell’indipendenza dell’Ucraina e rifiuta un approccio passivo nei confronti dei negoziati.
_Fabio Tonacci su Repubblica_

*Intercettato.* La RAF (Royal Air Force) britannica ha lanciato due caccia Typhoon dalla base di Moray, in Scozia, per intercettare un bombardiere russo avvicinatosi allo spazio aereo del Regno Unito sopra il Mare del Nord. Il Ministero della Difesa di Londra ha confermato l’incidente, assicurando però che non vi fosse alcuna minaccia diretta alla sicurezza nazionale. Il segretario di Stato per le Forze Armate, Luke Pollard, ha sottolineato la determinazione e la capacità del Regno Unito di proteggere il proprio territorio. Questo evento segue un’azione simile avvenuta la settimana precedente, quando la marina britannica aveva monitorato navi militari russe nella Manica.
_su Corriere della Sera_

*Undici minuti.* Il capo dello staff del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Tzahi Braverman, è indagato per aver tentato di modificare i verbali delle telefonate del 7 ottobre, in un tentativo di far apparire il premier più risoluto durante un attacco palestinese che ha causato 1.200 morti. Braverman avrebbe ricattato un ufficiale per ottenere e alterare i documenti, cercando di colmare un intervallo di 11 minuti tra le comunicazioni di allarme e l’ordine di reazione di Netanyahu. Questi minuti sono al centro di un’indagine che potrebbe danneggiare ulteriormente la reputazione del premier, già sotto esame per aver permesso a Hamas di ricevere milioni di dollari in contanti dal Qatar. La procuratrice generale dello Stato ha avvisato il capo della sicurezza di non interferire nelle indagini, che includono anche la fuga di documenti classificati usati per giustificare la strategia di Netanyahu nella guerra contro Hamas e la mancata negoziazione per la liberazione degli ostaggi
_Davide Frattini su Corriere della Sera_

*Donald e Bibi, lo scambio.* Funzionari russi hanno visitato Tel Aviv a fine ottobre per discutere un piano di cessate il fuoco in Libano, proposto da Benjamin Netanyahu a Donald Trump. In cambio, Trump potrebbe concedere a Netanyahu maggiore libertà di azione in Cisgiordania. Il piano prevede il ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani e il controllo della zona di confine da parte dell’esercito libanese, con la supervisione di USA e Gran Bretagna. Questo accordo potrebbe anche ricevere un tacito assenso dall’Iran, che cerca di evitare lo scontro con la nuova amministrazione USA, e che ha visto un incontro tra Elon Musk e l’ambasciatore iraniano all’ONU, segnale di possibili aperture al dialogo.
_Francesco Semprini su Stampa_

*Unifil.* Un ordigno inesploso è caduto sul tetto di una struttura usata come palestra dai caschi blu italiani nella base Unifil di Shama, in Libano, senza causare vittime o danni. Il ministro degli Esteri italiano ha protestato con Israele per l’incidente, considerato inaccettabile. Nel frattempo, si moltiplicano i segnali di una possibile tregua in Libano, con un piano di cessate il fuoco che coinvolge il sostegno di Paesi europei e del Golfo all’esercito libanese. Tuttavia, la situazione rimane tesa con continui bombardamenti israeliani a Beirut e difficoltà umanitarie a Gaza, dove un ingegnere di Amazon rapito fa appello per la sua liberazione.
Repubblica
_Francesca Caferri su Repubblica_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Commissione.* In Italia, la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione UE ha scatenato un acceso dibattito politico, con la premier Giorgia Meloni che critica il presunto silenzio del Partito Democratico e la sua leader, Elly Schlein, che respinge le accuse sostenendo di non aver mai messo in dubbio un ruolo di rilievo per l’Italia nell’UE. Il PPE, i Socialisti e i Liberali al Parlamento europeo sono coinvolti in un braccio di ferro che ha portato a uno stallo, mentre Schlein accusa i Popolari di cercare di espandere la maggioranza verso la destra nazionalista. Nel frattempo, il sottosegretario Mantovano sottolinea l’urgenza di decisioni rapide in UE, e Giuseppe Conte del M5S respinge le accuse di anti-italianità. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, è coinvolta nella situazione, con la decisione su Fitto che potrebbe essere sbloccata tramite una maggioranza semplice.
_su Corriere della Sera_

*Ppe.* Il presidente del PPE Manfred Weber e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante un incontro a Monaco di Baviera, hanno espresso ottimismo riguardo al rispetto della scadenza del 1° dicembre per la nuova Commissione europea, nonostante le tensioni politiche. Tajani ha sottolineato l’importanza di evitare ritardi data la situazione internazionale, mentre Weber ha richiesto ai Socialisti un segnale chiaro sul vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto. La situazione è complicata dal conflitto tra partiti spagnoli e dall’audizione pendente di Ribera, con il PPE che chiede responsabilità. Weber e Tajani hanno enfatizzato la necessità di un’Europa unita e forte, invitando al dialogo e alla collaborazione tra i gruppi politici per superare le divisioni e concentrarsi su temi cruciali come competitività e migrazione.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*Alleanza finita se apre a destra.* Stefano Bonaccini, esponente del Partito Democratico (Pd), sottolinea che la nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione europea solleva questioni politiche, dato che Fitto proviene da un partito all’opposizione a Bruxelles e da un governo italiano di segno opposto a quello che sostiene Ursula von der Leyen. Bonaccini richiede coerenza da parte del Partito Popolare Europeo (Ppe) e della stessa von der Leyen, insistendo che la destra di Ecr non dovrebbe far parte della maggioranza che sostiene la Commissione. Esprime preoccupazione per la possibilità che la Commissione possa essere indebolita dall’appoggio di estrema destra e sottolinea l’importanza di mantenere gli impegni condivisi. Bonaccini è fiducioso che von der Leyen e il Ppe non vogliano un cambiamento di maggioranza che includa l’estrema destra e auspica che la Commissione possa operare con responsabilità e unità
_Giovanna Vitale su Repubblica_

*Fitto, assist del Colle.* Il Presidente della Repubblica Italiana ha espresso auguri a Raffaele Fitto per la sua candidatura a vicepresidente esecutivo della Commissione europea, sottolineando l’importanza dell’unità e della coesione nazionale nella politica. Questo sostegno ha messo pressione sul Partito Democratico (Pd) affinché voti per l’italiano Fitto, nonostante le resistenze interne e le tensioni politiche a Bruxelles. Il Partito Popolare Europeo (Ppe) potrebbe formare maggioranze ad hoc con Fratelli d’Italia su temi specifici come il Green Deal e l’immigrazione, ma non si prevede una maggioranza alternativa stabile. La cosiddetta “maggioranza Venezuela” è vista come un’opzione occasionale, non influenzando il voto per i Commissari che faranno parte della nuova squadra di von der Leyen. La posizione ufficiale è che il sostegno ai socialisti è insostituibile, e il Ppe richiede un impegno europeista, come evidenziato dall’incontro tra il ministro degli Esteri Tajani e il leader del Ppe Weber.
_Francesco Remigis su Giornale_

*Lite sull’autonomia: il testo regge. No, è bocciato.* La Corte Costituzionale ha parzialmente accolto il ricorso contro la legge sull’autonomia regionale, sollevando critiche e dibattiti politici. Il Partito Democratico, con la segretaria Elly Schlein, sostiene che la legge sia stata sonoramente bocciata e chiede una moratoria sulle intese con le Regioni. Matteo Salvini della Lega difende la legge, affermando che è stata riconosciuta come costituzionalmente corretta e si dichiara pronto a migliorarla in Parlamento. Antonio Tajani di Forza Italia enfatizza la centralità del Parlamento riconosciuta dalla Corte, mentre i presidenti delle Regioni rimangono divisi tra Nord e Sud sulle implicazioni della sentenza. Il futuro del referendum sull’autonomia è incerto, con alcuni che prevedono il suo fallimento alla luce delle decisioni della Corte.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_

*Ho firmato leggi che non mi piacevano.* Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole democratiche e del bilanciamento dei poteri tra gli organi dello Stato, in un discorso rivolto ai giovani. Ha evidenziato che nessun potere deve prevalere sugli altri e che, come Presidente, ha il dovere di promulgare leggi anche se non condivise, a meno che non siano palesemente incostituzionali. Mattarella ha espresso preoccupazione per le sfide poste dalla tecnologia alla democrazia e ha ribadito il ruolo della stampa come custode della democrazia. Infine, ha messo in guardia contro l’astensionismo tra i giovani, sottolineando che la democrazia richiede la partecipazione attiva di tutti.
_Concetto Vecchio su Repubblica_

*Se cade l’autonomia si ferma il premierato.* Matteo Salvini ha avvertito Giorgia Meloni che se la riforma sull’autonomia dovesse fallire, ciò potrebbe compromettere anche la riforma sul premierato. Salvini insiste sulla necessità di riavviare la discussione parlamentare sulla legge sull’autonomia, che considera prioritaria e già prevista dalla Costituzione. La posizione di Forza Italia, espressa da Antonio Tajani, si allinea ai dubbi sollevati dalla Corte Costituzionale, mentre Meloni è consapevole dei rischi politici e delle complessità nell’attuare le riforme, che includono anche la separazione delle carriere dei magistrati. La premier è riluttante a forzare nuovamente sull’autonomia e potrebbe considerare di annacquare il provvedimento per ridurne l’impatto sul Mezzogiorno, ma ciò potrebbe avere ripercussioni sulla riforma del premierato, che richiede ancora tre letture parlamentari e potrebbe subire ritardi.
_Antonio Fraschilla su Repubblica_

*Impianto salvo.* Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, difende la legge sull’autonomia, nota come legge Calderoli, nonostante le critiche e le accuse di incostituzionalità. La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso di quattro Regioni contro la legge, indicando però sette punti di illegittimità che non ne compromettono l’essenza. Zaia sostiene che le modifiche richieste dalla Corte saranno effettuate e che il processo autonomista è odiato da una parte della politica che preferisce evitare la responsabilizzazione. Nonostante alcuni esponenti di centrosinistra avessero in passato richiesto l’autonomia, ora sembrano opporsi al processo, ma Zaia è convinto che l’autonomia sia inevitabile e benefica per il Paese.
_Cesare Zapperi su Corriere della Sera_

*No alla violenza.* La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha condannato gli attacchi violenti avvenuti durante le proteste studentesche, definendoli azioni al limite dell’eversione e richiedendo massima severità. Bernini ha respinto le accuse di tagli all’università, sottolineando che il Fondo di finanziamento aumenterà dal 2025 e che sono stati stanziati fondi per la ricerca e per l’housing universitario. Ha inoltre evidenziato le risposte del governo alle richieste degli studenti, come i finanziamenti per le borse di studio e il sostegno al benessere psicologico. Infine, ha annunciato una riforma per l’accesso all’università, che prevede l’eliminazione dei test d’ingresso e la formazione di medici italiani in Italia.
_Valentina Santarpia su Corriere della Sera_

*Troppo spazio al Parlamento.* Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha reagito alla decisione della Corte Costituzionale che ha posto dei limiti all’autonomia differenziata, sostenendo che la legge è sostanzialmente costituzionale e che la regione continuerà a richiedere la cessione di competenze dallo Stato. Fontana considera la sentenza una vittoria, nonostante riconosca che ci saranno ulteriori passaggi che potrebbero ritardare l’attuazione della riforma. Esprime perplessità riguardo al ruolo del Parlamento, che secondo la Consulta può emendare l’accordo tra Stato e Regioni, e ritiene che l’unico elemento divisivo per il Paese potrebbe essere un eventuale referendum. Fontana ribadisce il sostegno degli alleati alla riforma e nega che ci sia un patto di scambio tra l’autonomia voluta dalla Lega e il premierato di Fratelli d’Italia
_Enrico Mercato su Repubblica_

*È costituzionale.* Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, ribadisce la costituzionalità dell’autonomia differenziata confermata dalla Corte Costituzionale, sottolineando che non crea disparità tra le regioni ma è un’opportunità di sviluppo, come già sostenuto durante la sua campagna elettorale. Bucci, ex sindaco di Genova, ritiene che l’autonomia possa portare a una maggiore efficienza amministrativa e che la responsabilità diretta delle regioni nei confronti dei cittadini possa migliorare la trasparenza e il servizio. Sottolinea l’importanza dell’autonomia in settori chiave come infrastrutture e trasporti, e riconosce le sfide specifiche della Liguria, come l’anzianità della popolazione e la gestione della sanità. Infine, Bucci approva le parole del segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, che evidenziano il beneficio dell’autonomia per la comunità, e conferma l’avvio di un percorso con il ministro Calderoli e altri governatori per implementare l’autonomia in materie non soggette ai Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP)
_Giampiero Timossi su Stampa_

*Salvini ha corso troppo.* Il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, esprime soddisfazione per l’intervento della Corte Costituzionale sulla questione dell’autonomia, sottolineando che la sentenza offre l’opportunità di redigere una legge con maggiori garanzie per tutti. Critica la fretta dei governatori leghisti nel promuovere la riforma, ritenendo che abbia portato a una valutazione errata e a una legge percepita come divisiva. Occhiuto invita a una discussione più approfondita in Parlamento per colmare le lacune e assicurare che tutte le regioni possano competere equamente, sottolineando l’importanza di bilanciare autonomia e servizi essenziali. Prevede che ci vorranno almeno due o tre mesi per rivedere la legge sull’autonomia in Parlamento, dopo la pubblicazione della sentenza della Corte.
_Antonio Bravetti su Stampa_

*Senza Lep.* Il giurista Sabino Cassese persiste nel presidiare il Comitato sui livelli essenziali di prestazioni (Lep), nonostante la sentenza della Corte costituzionale che ha ribadito il ruolo centrale del Parlamento nell’autonomia regionale, ignorando le dimissioni di altri membri e le richieste di riconsiderare la sua posizione. Cassese, considerato un oracolo del diritto, rimane fermo sulla sua posizione fino alla scadenza prevista del Comitato, il 31 dicembre 2024, nonostante le critiche e le possibili implicazioni politiche del suo atteggiamento
_su Il Fatto Quotidiano_

*Il mio piano Olivetti.* Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, nella sua prima intervista, espone il suo “Piano Olivetti” per la cultura, promettendo 30 milioni per le biblioteche e sottolineando l’importanza della lettura in Italia, dove i libri pubblicati superano il numero dei lettori. Giuli, vestito in modo distintivo e parlando il suo caratteristico “giuliese”, discute anche di diplomazia culturale e di come la cultura possa essere uno strumento di dialogo e pace, con particolare riferimento al Maxxi Med a Messina per il dialogo con l’Africa. Inoltre, si impegna a proteggere i beni culturali italiani e a renderli strutture dinamiche, promuovendo la cultura come parte integrante della comunità nazionale. Infine, respinge l’idea di essere un ministro commissariato o tecnico, affermando di essere un ministro di area FdI e di non aver mai minacciato le dimissioni, ma di aver semplicemente chiesto di poter lavorare.
_Alberto Mattioli su Stampa_

*No Meloni Day.* Durante il “No Meloni Day”, manifestazioni di protesta contro il governo si sono trasformate in violenza, con 19 poliziotti ricoverati a seguito di un attacco con un ordigno artigianale a Torino. Gli scontri hanno incluso bombe al cloro, immagini di ministri bruciate e slogan estremisti, evocando l’epoca delle Brigate Rosse. I sindacati di polizia denunciano un aumento dell’aggressività nei confronti delle forze dell’ordine, mentre la premier Giorgia Meloni condanna gli atti come inaccettabili. Oltre agli scontri, si sono verificati atti vandalici in luoghi pubblici e contro simboli nazionali, come il tricolore strappato sotto la Mole Antonelliana e l’assalto al Museo del Cinema.
_Francesca Galici su Giornale_

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