Rassegna stampa 20 novembre 2024

SICUREZZA

*I piloti del domani.* Visita all’International Flight Training School, eccellenza dove i militari si formano per pilotare aerei supersonici. Grazie alla tecnologia di Leonardo è stato creato un modello integrato di addestramento con sistemi interconnessi sia a terra che in volo. Il campus ha un’estensione di oltre 130mila metri quadri ed è stato disegnato attorno alle esigenze degli studenti. Alla scuola è possibile accedervi tramite concorso e l’addestramento è composto da tre livelli. Leonardo, attraverso IFTS, supporta l’Aeronautica militare italiana, e quella delle 12 aeronautiche partner, all’addestramento dei piloti di domani. Leonardo è quindi partecipe allo sviluppo e alla sicurezza globale.
_Studio Aperto su ITALIA UNO_

*Massimo storico.* Rheinmetall prevede di raddoppiare il suo fatturato a 20 miliardi di euro entro il 2027, puntando a un aumento significativo da 7,2 a 10 miliardi di euro già quest’anno. L’azienda mira a incrementare la propria redditività, con un margine operativo atteso al 18% entro il 2027, partendo da una previsione del 15% per l’anno corrente. Il valore delle azioni ha raggiunto un massimo storico, superando i 600 euro, grazie anche alla percezione di crescita dovuta alla situazione di sicurezza in Europa e alla militarizzazione globale. Rheinmetall ha inoltre rafforzato la sua presenza in Italia attraverso una joint venture con Leonardo, e prevede un forte aumento delle vendite nei settori dei veicoli e delle munizioni, con quest’ultime che dovrebbero rappresentare il 26% del profitto operativo entro il 2027.
_su Frankfurter Allgemeine_

*Raddoppiare.* La società tedesca Rheinmetall prevede di raddoppiare le sue vendite raggiungendo i 20 miliardi di euro entro il 2027, sfruttando l’aumento della spesa per la difesa dei paesi UE e NATO a causa del conflitto in Ucraina. L’amministratore delegato Armin Papperger ha evidenziato l’importanza dell’espansione nel mercato statunitense, dove Rheinmetall mira a quadruplicare le vendite fino a 2 miliardi di dollari. Inoltre, l’azienda ha formato una joint venture con Leonardo, segnando un significativo passo strategico nel settore della difesa e della sicurezza.
_su Italia Oggi, su Börsen-Zeitung_

*Evoluzione.* Leonardo sta negoziando con i rappresentanti sindacali riguardo alla cassa integrazione e alla diversificazione delle attività dello stabilimento di Grottaglie, che accoglierà la divisione Elettronica e diventerà multidivisionale. I sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno sottolineato l’importanza di un piano di recupero in seguito alla revisione degli impegni da parte di Boeing, che ha ridotto il numero di ritiri previsti per il 2025. Questo rallentamento nel piano di rilancio richiede un’analisi approfondita delle possibili evoluzioni della divisione Aerostrutture. Nel frattempo, la cassa integrazione ordinaria per i lavoratori del sito è stata estesa fino al 5 gennaio 202
_su L’Edicola del Sud_

*Eurobond.* I principali Paesi dell’Unione Europea si sono impegnati a rafforzare la sicurezza e la difesa del continente, valutando anche l’uso di nuove risorse finanziarie comuni, come gli Eurobond per la difesa. Durante un vertice a Varsavia, i ministri degli Esteri di Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Spagna e Polonia hanno discusso la possibilità di ampliare il bilancio UE per cofinanziare beni pubblici europei, inclusa la difesa. L’idea di utilizzare obbligazioni europee per la difesa è stata accolta con favore dalla Polonia e dall’Italia, mentre Francia e Germania si sono mostrate più caute. Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky ha parlato al Parlamento europeo, esortando a una risposta forte contro la Russia, mentre i Paesi baltici indagano su un possibile atto di sabotaggio ai danni di cavi di fibra ottica nel Mar Baltico
_Beda Romano su Sole 24 Ore_

*Un miliardo in più.* Il governo ha deciso di triplicare i fondi destinati alle forze speciali impegnate nelle operazioni NATO, stanziando un miliardo e trecento milioni di euro in tre anni fino al 2027. Questo aumento significativo di fondi è finalizzato a rafforzare la Joint Rapid Response Force, una forza di dispiegamento rapido pronta a intervenire in 48 ore in caso di emergenza, in particolare per difendere il fianco est dell’Alleanza Atlantica. L’Italia assumerà il comando della Very High Readiness Joint Task Force della NATO a partire da gennaio prossimo. L’incremento dei fondi è anche un passo verso il raggiungimento dell’obiettivo di spesa del 2% del PIL in difesa entro il 2028, con l’ambizione di arrivare all’1,54% già nel prossimo anno. Questa mossa di Meloni arriva in un momento di tensioni internazionali e riflette la volontà dell’Europa di assumere una maggiore responsabilità nella propria difesa, in un contesto di possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e di incertezze legate al sostegno americano
_Francesco Bechis su Messaggero_

*Nuovi mezzi dall’Ue.* La crescita rapida dell’industria della difesa europea, che ha registrato un aumento del 17% nel fatturato rispetto all’anno precedente, è ostacolata dalla sua frammentazione e dalla lenta crescita delle capacità produttive, nonostante una domanda che supera l’offerta a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. La maggior parte degli ordini di difesa europei va ancora negli Stati Uniti, a causa della diversità dei sistemi d’arma in Europa e della lenta assegnazione degli ordini da parte degli stati. I ministri della difesa dell’UE, spinti dall’elezione di Trump e dalle sue critiche sulla dipendenza militare europea dagli USA, discutono su come rafforzare l’industria con misure come la standardizzazione dei sistemi d’arma e una migliore organizzazione degli acquisti congiunti. La nuova Commissione Europea ha nominato un commissario per la difesa e sta considerando incentivi per la produzione congiunta, mentre l’industria della difesa richiede maggiori investimenti e una possibile revisione del mandato della Banca Europea per gli Investimenti per includere il finanziamento di armi e munizioni.
_Carsten Volkery su Handelsblatt_

*Incremento.* il budget della difesa dei 27 Stati membri dell’Unione Europea ha registrato un incremento del 31% nel 2023, raggiungendo i 326 miliardi di euro, pari al 1,9% del loro PIL cumulato, in risposta all’aggressione russa contro l’Ucraina. Nonostante questo aumento, che si avvicina al target NATO del 2% del PIL, l’Agence européenne de défense (AED) evidenzia la necessità di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri per ridurre la dipendenza da fornitori esterni e aumentare l’efficacia collettiva nella difesa.
_Anne Bauer su Echos_

*Altre armi a Kiev.* Durante il G20 in Brasile, la premier italiana Giorgia Meloni ha ribadito il sostegno dell’Italia a Kiev, nonostante la presidenza brasiliana del summit fosse focalizzata sulla lotta alla povertà e alla fame. Meloni ha espresso forti dubbi sulla volontà di Putin di avviare negoziati, in risposta alle domande sulla possibile rinnovazione del decreto per l’invio di armi all’Ucraina. Ha inoltre sottolineato la necessità di mantenere unito il fronte occidentale e ha compreso la decisione degli Stati Uniti di permettere a Kiev di usare missili a lungo raggio. Infine, ha lasciato intendere che l’Italia potrebbe rinnovare il decreto per le forniture militari a Kiev, mentre si dirige verso Buenos Aires per ulteriori incontri.
_Adalberto Signore su Giornale_

*Bene Biden.* Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato la chiara responsabilità di Putin nell’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, non condannando le azioni difensive degli Stati Uniti e dell’Ucraina. L’Italia mantiene la sua linea di fornire armi per la difesa e rimanere vicina all’Ucraina, senza essere in guerra con la Russia. Durante il vertice a Varsavia, è stato discusso l’impegno a incrementare le spese per la difesa e l’idea di emettere eurobond per finanziare un piano europeo di difesa. Tajani esprime ottimismo sul termine del conflitto entro il 2025, prevedendo l’ingresso dell’Ucraina nella NATO e l’avvio del percorso verso l’adesione all’UE. Infine, Tajani è critico verso le azioni del governo israeliano a Gaza, ma non ritiene che ci sia un genocidio, pur riconoscendo troppe vittime civili
_Francesco Olivo su Stampa_

*Colpita Unifil.* Il contingente Unifil in Libano è in stato di allerta elevato a causa della vicinanza dei combattimenti, con i militari costretti a rifugiarsi nei bunker. Una granata israeliana ha danneggiato la base italiana a Shama, e otto razzi di Hezbollah hanno colpito un magazzino italiano, senza causare feriti tra i militari italiani, ma cinque di loro sono in osservazione per l’onda d’urto. Quattro caschi blu ghanesi sono stati feriti gravemente in un attacco separato. Il ministro della Difesa italiano ha condannato gli attacchi, mentre il ministro degli Esteri ha suscitato polemiche con dichiarazioni ambigue riguardo alla sicurezza di Hezbollah, successivamente chiarite dalla Farnesina. L’Argentina ha ritirato i suoi caschi blu dal contingente Unifil, il primo paese a farlo tra i 48 che compongono la missione.
_Andrea Nicastro su Corriere della Sera_

*Sottomarini.* Fincantieri sta valutando l’ingresso nel capitale di ThyssenKrupp Marine Systems (Tkms), la divisione specializzata nella costruzione di sottomarini del gruppo tedesco ThyssenKrupp. L’operazione è ancora in fase di discussione, in attesa del via libera dal governo tedesco. Il CEO di ThyssenKrupp, Miguel Lopez, ha indicato che il gruppo è aperto a partnership industriali e sta considerando varie opzioni di alto valore per Tkms. L’obiettivo di Fincantieri è quello di creare un campione europeo della difesa, simile alla recente joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per i carri armati. Un’operazione “carta contro carta” è allo studio, con la possibilità di un coinvolgimento anche della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), azionista di maggioranza di Fincantieri.
_Andrea Deugeni su Mf_

*Più 10%.* Thyssenkrupp ha svalutato la sua divisione acciaio di un ulteriore miliardo di euro a causa della persistente bassa domanda da parte dell’industria europea e degli alti costi della decarbonizzazione. Nonostante una perdita netta di 1,4 miliardi di euro per l’anno fiscale, il prezzo delle azioni della società è salito di oltre il 10% dopo il mantenimento del dividendo. Il gigante industriale tedesco è in procinto di cedere attività, tra cui le attività siderurgiche e la filiale sottomarina, a causa di disaccordi interni sulla transizione alla produzione di acciaio verde. Sono in corso colloqui con il miliardario ceco Daniel Křetínský, che ha espresso interesse ad aumentare la sua partecipazione nella divisione acciaio. Thyssenkrupp prevede un ritorno all’utile l’anno prossimo, con un utile netto compreso tra 100 e 500 milioni di euro.
_Patricia Nilsson su Financial Times_

*Thales.* Thales è stata scelta dalla Commissione Europea per il progetto AIDA, che si concentra sull’intelligenza artificiale per la difesa
_su Corriere della Sera_

*Primo cliente.* Air China è diventata il primo cliente del C929, il nuovo aereo di lungo raggio cinese sviluppato da COMAC, che mira a ridurre la dipendenza della Cina dagli aerei occidentali, nonostante il ritiro dei partner russi dal progetto. Il C929, che dovrebbe competere con il Boeing 787 e l’Airbus A350, è previsto per la consegna del primo esemplare entro la fine del 2028, con un design completamente cinese dopo il recesso della collaborazione con la Russia.
_Bruno Trévidic su Echos_

*Boom.* Le azioni delle aziende di difesa stanno vivendo un boom a livello globale, con produttori asiatici di armi come Hanwha Aerospace e Mitsubishi Heavy Industries tra i maggiori beneficiari, grazie agli investitori che scommettono su un aumento delle spese militari regionali. Le aziende sudcoreane e giapponesi hanno registrato aumenti significativi nel valore delle loro azioni, spinte dalle aspettative di una politica isolazionista degli Stati Uniti sotto la seconda presidenza di Donald Trump, che potrebbe costringere gli alleati a investire di più nella propria difesa. Questo trend è evidente anche al di fuori dell’Asia, con aziende come la tedesca Rheinmetall e la brasiliana Embraer che hanno visto raddoppiare o quasi il valore delle loro azioni. Tuttavia, il boom delle azioni nel settore della difesa ha diviso gli investitori, con alcuni che evitano il settore per ragioni etiche o per il rischio di tensioni geopolitiche, mentre altri vedono opportunità di crescita nelle aziende di difesa asiatiche che puntano a sviluppare tecnologie indigene
_Joseph Cotterill su Financial Times_

*Terzo sottomarino.* Il Tourville, terzo sottomarino nucleare d’attacco francese della classe Barracuda, è stato consegnato alla Marina nazionale dopo quattro mesi di test in mare, con l’entrata in servizio prevista per il 2025. Questo sottomarino, parte di un programma che prevede sei unità, rappresenta un avanzamento tecnologico significativo per la Francia, che continuerà a consegnare i restanti sottomarini fino al 2030, migliorando la capacità operativa della flotta con maggiore velocità, resistenza e versatilità.
_Michel Cabirol su Tribune_

*Meta cluster.* L’Italia sta lavorando alla creazione di un “meta cluster” che integri le tecnologie e le economie dello spazio e del mare, puntando su soluzioni high-tech come l’intelligenza artificiale e il digital twin per generare nuove opportunità economiche e rafforzare il posizionamento del paese nelle economie future. Durante il Forum SpaceeBlue, è stata proposta l’istituzione di un tavolo permanente per sviluppare un piano strategico che favorisca la collaborazione tra grandi imprese e PMI, sostenendo investimenti a lungo termine per stimolare l’innovazione e creare lavoro. In parallelo, si discute una nuova normativa nazionale sulla space economy, mentre l’Italia si prepara a sfruttare le sinergie tra spazio e mare, con investimenti significativi e un impatto notevole sull’economia nazionale.
_Raoul Forcade su Sole 24 Ore_

*Dark per gli oggetti pericolosi.* La start-up francese Dark è stata selezionata dall’Agence de l’innovation de défense per condurre lo studio Salazar, che simula la cattura di oggetti spaziali pericolosi in orbita bassa attraverso modelli numerici, con l’obiettivo di migliorare le operazioni di difesa spaziale. La soluzione proposta da Dark include un sistema di accesso allo spazio multi-stadio con un modulo robotico finale per la cattura, progettato per rispondere rapidamente a situazioni di emergenza e superare limitazioni meteorologiche e di trasferimento orbitale
_Michel Cabirol su Tribune_

*Nuovi lanciatori.* L’Europa ha lanciato il programma Boost!, investendo 44,22 milioni di euro per sostenere quattro aziende private europee nello sviluppo di nuovi lanciatori spaziali, segnando un’apertura del settore spaziale europeo al contributo privato. Tra le aziende coinvolte ci sono tre tedesche (Hy!mpulse, Isar Aerospace, Rocket Factory Augsburg) e una britannica (Orbex), che rappresentano una nuova ondata di attori più piccoli rispetto ai giganti privati americani nel settore aerospaziale.
_su Avvenire_

*Euclid.* La cosmologa Valeria Pettorino ha discusso il progetto Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), una missione che mira a mappare un terzo del cielo per studiare l’energia oscura e la materia oscura, che insieme costituiscono il 95% dell’universo. Lanciato da Cape Canaveral con un razzo Falcon 9 di SpaceX, Euclid si trova in un punto di equilibrio gravitazionale a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Dotato di una camera da 600 megapixel e uno spettrometro, il satellite misurerà la distanza di miliardi di galassie per comprendere meglio l’espansione dell’universo. Pettorino ha evidenziato l’importanza di confrontare le teorie sull’energia oscura con i dati raccolti da Euclid, che ha già rilasciato immagini pubbliche mostrando la dinamicità dell’universo. La missione, che durerà sei anni, è un esempio di collaborazione internazionale e potrebbe portare a scoperte rivoluzionarie sul tessuto dell’universo.
_Luca Barone su Manifesto_

*Spunta Musk.* Il Piano Italia a i Giga, finanziato dal PNRR, potrebbe subire un taglio di 155.000 numeri civici, che verrebbero esclusi dagli investimenti di Open Fiber e Fibercop. Questo cambiamento potrebbe favorire il completamento della cablatura delle aree grigie e risparmiare milioni di euro per le due società. L’ipotesi di taglio apre la possibilità agli operatori satellitari, come Starlink di Elon Musk, di partecipare a una nuova gara pubblica basata sulla neutralità tecnologica. Open Fiber e Fibercop, che hanno ancora una copertura incompleta, potrebbero beneficiare di un emendamento alla legge di bilancio che favorirebbe la transizione dalle reti in rame a quelle in fibra, con potenziali sviluppi futuri anche per una possibile fusione tra le due società.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_

*Età dell’oro per la scienza.* Demis Hassabis, CEO di DeepMind e vincitore del Nobel per la Chimica, prevede un’età dell’oro per le scoperte scientifiche grazie all’intelligenza artificiale, con impatti significativi in settori come la medicina, i materiali e la lotta al riscaldamento globale. Il suo lavoro su AlphaFold, che predice la struttura delle proteine, ha già accelerato la ricerca in diverse aree, e progetti futuri mirano a rivoluzionare la scoperta di nuovi farmaci e materiali. Nonostante i potenziali rischi associati all’uso dell’AI, Hassabis sottolinea l’importanza della collaborazione interdisciplinare e del dibattito internazionale per sviluppare sistemi di AI controllabili e interpretati, mentre Google.org annuncia un fondo di 20 milioni di dollari per supportare la ricerca sull’AI.
_Davide Casati su Corriere della Sera_

*IA.* Il convegno “Trasformazione digitale, dentro l’AI” promosso da Adnkronos ha affrontato le sfide dell’intelligenza artificiale (AI) e il suo impatto sull’informazione, con un focus sulle normative e le misure di sicurezza. Esperti e dirigenti hanno discusso i rischi e le opportunità dell’AI, evidenziando la necessità di formazione continua per gestire l’evoluzione tecnologica e proteggere i valori umanistici. Il convegno ha concluso che l’AI è una realtà pervasiva che riflette le dinamiche del capitalismo moderno, richiedendo un approccio equilibrato tra innovazione e tutela dei diritti fondamentali.
_Vincenzo Vita su Manifesto_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Tassi e Bce.* Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato l’importanza di fornire certezze ai mercati riguardo la direzione dei tassi di interesse, suggerendo che la BCE dovrebbe adottare una politica monetaria neutrale o espansiva se l’inflazione rimane sotto l’obiettivo prefissato. Panetta ha evidenziato la necessità di un ritorno a tassi neutrali per stimolare la crescita economica, in un contesto di inflazione che si avvicina all’obiettivo del 2% ma con proiezioni che la vedono stabilizzarsi al di sotto di tale soglia entro il 2025. Ha criticato l’approccio attuale della BCE basato su decisioni meeting-by-meeting e ha proposto un ritorno a una politica di forward guidance più chiara. Infine, ha messo in luce i rischi al ribasso per la crescita e l’inflazione a livello globale, evidenziando la necessità di riforme strutturali in Italia e in Europa e l’incertezza legata alle tensioni commerciali internazionali.
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_

*Borse spaventate.* L’escalation bellica tra Russia e Ucraina ha generato tensioni sui mercati finanziari, con un impatto negativo sulle Borse europee e volatilità a Wall Street. Gli investitori si sono rifugiati in beni considerati sicuri, come l’oro, il dollaro e i titoli di Stato, mentre il Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico a 94.000 dollari. La risposta di Putin all’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina ha incluso la minaccia di abbassare la soglia per l’uso di armi nucleari, influenzando negativamente gli indici azionari. Nonostante ciò, il mercato azionario ha mostrato segni di recupero verso la fine della giornata, con il Ftse Mib che ha chiuso a -1,28%. Inoltre, si prevede un possibile interesse da parte della nuova amministrazione Trump verso il Bitcoin come riserva strategica di Stato.
_Vito Lops su Sole 24 Ore_

*Nuovo tetto flat tax.* La Lega propone di aumentare il limite di reddito per accedere alla Flat Tax per i lavoratori dipendenti e pensionati da 30mila a 50mila euro, abbandonando l’idea di estendere il limite per ricavi e compensi fino a 100mila euro. Nel frattempo, la Camera esamina il primo pacchetto di emendamenti alla legge di bilancio, con oltre 300 correttivi in attesa di valutazione, mirando a ridurli a un massimo di 250. Tra le proposte discusse, vi è anche la revisione della tassazione sulle criptovalute e la richiesta di Forza Italia di mantenere le soglie per l’applicazione della web tax alle PMI. Inoltre, si discutono emendamenti per prorogare la sperimentazione “Farmacia dei servizi” fino al 2025 e per estendere le concessioni del servizio idrico integrato.
_Giovanni Parente su Sole 24 Ore_

*Slitta il taglio dell’Irpef.* Il taglio dell’IRPEF per il ceto medio è stato rinviato al prossimo anno, poiché il governo italiano sta ancora cercando di reperire i 2,5 miliardi di euro necessari per abbassare l’aliquota dal 35% al 33%. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha confermato l’impegno a sostenere il ceto medio, ma le risorse attese dal concordato preventivo biennale con le partite IVA sono state inferiori alle aspettative, con solo 1,3 miliardi incassati finora. La Lega propone emendamenti per estendere la flat tax e ottenere più fondi per il Ponte sullo Stretto, mentre si discute su come reperire ulteriori risorse per gli emendamenti. La trattativa tra governo e opposizione è in corso, con la possibilità di ridistribuire i fondi previsti per il 2025-2027 per finanziare le modifiche immediate alla legge di bilancio.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_

*Medici in piazza.* Medici e infermieri scendono in piazza a Roma per protestare contro la manovra finanziaria, minacciando dimissioni di massa a causa della mancanza di attenzione verso le professioni sanitarie. A causa dello sciopero, si prevede la cancellazione di 1,2 milioni di prestazioni sanitarie, comprese visite specialistiche e interventi programmati. I sindacati della sanità lamentano l’insufficienza di risorse per il rinnovo dei contratti e l’assunzione di personale, oltre alla mancata detassazione di una componente dello stipendio e alla richiesta di depenalizzazione dell’atto medico. La protesta si estende anche ai trasporti con uno sciopero dei treni nel weekend, mentre CGIL e UIL confermano un’astensione generale per il 29 novembre, escludendo solo il settore ferroviario. Il ministro della Salute si dice aperto al dialogo, mentre la Commissione di garanzia sugli scioperi invita a riconsiderare le azioni per non pregiudicare i diritti degli utenti.
_Michele Bocci su Repubblica_

*Caos per la legge sui capitali.* La controversa legge di riforma del mercato dei capitali italiana, approvata l’anno scorso, è contestata dai mercati e dagli esperti per la sua presunta inapplicabilità, in particolare per le nuove modalità di presentazione delle liste per il rinnovo dei consigli di amministrazione, che potrebbero influenzare il consiglio delle Generali. Questa incertezza normativa minaccia operazioni come la potenziale fusione tra Unicredit e Commerzbank. La Consob sta lavorando su un regolamento attuativo per chiarire i dubbi, mentre il governo si impegna a riformare il Testo Unico della Finanza (Tuf), nonostante le critiche per la mancanza di trasparenza e consultazione con gli attori del settore finanziario. Il governo ha fatto marcia indietro su una norma che imponeva la nomina di un revisore contabile del Tesoro nelle società con contributi statali, modificandola in Parlamento per introdurre un principio di responsabilità rafforzato
_Alessandro Barbera su Stampa_

*Il Pnrr rifà le scuole.* Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede la ricostruzione del 40% delle scuole italiane, con un’enfasi sulla sicurezza antisismica e l’efficienza energetica, rappresentando il 78% dei 12 miliardi di euro destinati all’istruzione. Oltre all’edilizia, il PNRR include 36.343 progetti per l’innovazione, la formazione e la lotta alla dispersione scolastica. In Puglia e Sicilia, oltre il 30% dei fondi è destinato a progetti per studenti e docenti, mentre la media nazionale è del 22%. L’edilizia scolastica è una parte minoritaria del totale, ma i suoi interventi rappresentano il 28,06% dei progetti, con la costruzione di nuove scuole e la ristrutturazione di quelle esistenti. Il PNRR mira a lasciare un’eredità strutturale di crescita potenziale e miglioramento del capitale umano e della formazione in Italia
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_

*Scuola e impresa.* La Piccola Industria di Confindustria, guidata da Giovanni Baroni, sottolinea l’importanza dell’unione tra scuole e imprese per formare le competenze necessarie al futuro del lavoro, soprattutto in un periodo storico complesso caratterizzato da conflitti e incertezze geopolitiche. L’iniziativa PMI Day, giunta alla quindicesima edizione, mira a far conoscere ai giovani i trend futuri e le opportunità nel settore manifatturiero, che prevede una richiesta di oltre 500 mila addetti entro il 2028. Baroni evidenzia la necessità di colmare il gap digitale e potenziare la formazione tecnica, promuovendo percorsi come il “4+2” per accedere agli Its Academy. Infine, sottolinea l’opportunità offerta dall’Intelligenza Artificiale e l’importanza del passaggio generazionale, con i nativi digitali al centro del rinnovamento industriale.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_

*Superare il gender gap.* Paola Severino, presidente della School of Law della Luiss, sottolinea l’importanza di superare il gender gap per il beneficio di donne, imprese ed economia, evidenziando che allineare il tasso di occupazione femminile a quello europeo potrebbe aumentare il PIL italiano del 7,4%. Durante il Women Economic Forum, Severino racconta la storia di Gioia Rau, astrofisica italiana che lavora per la NASA, come esempio di tenacia femminile e incoraggiamento per le donne a perseguire carriere nelle discipline STEM. Severino evidenzia il ruolo cruciale dell’istruzione nel promuovere l’uguaglianza di genere e la necessità di un impegno sociale contro la violenza sulle donne, sottolineando l’importanza di non tradire la fiducia delle donne che denunciano abusi. Infine, esprime ottimismo per la forza e la curiosità delle donne, incoraggiandole a coltivare la loro forza per costruire un futuro migliore
_Manuela Perrone su Sole 24 Ore_

*Cedere Chrome.* Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta considerando di chiedere a Google di vendere il suo browser Chrome e limitare le pratiche che legano i suoi prodotti mobili all’uso del suo motore di ricerca, in un tentativo di ridurre il monopolio dell’azienda nel mercato delle ricerche online e dell’intelligenza artificiale. Questa richiesta segue una sentenza di un tribunale che ha stabilito che Google ha monopolizzato illegalmente il mercato delle ricerche. Google, che detiene una quota di mercato dominante con Chrome, specialmente nel settore mobile, ha sempre negato le accuse, sostenendo che i suoi servizi sono scelti liberamente dagli utenti. Le richieste del Dipartimento di Giustizia, se accolte, potrebbero avere un impatto significativo sul mercato delle ricerche online e sull’AI. La situazione rimane incerta e la risposta del mercato è stata finora contenuta, ma la mossa rappresenta uno degli sforzi più aggressivi contro un’azienda tecnologica da parte del governo statunitense.
_Biagio Simonetta su Sole 24 Ore_

*Stelalntis.* Carlos Tavares, AD di Stellantis, sottolinea l’importanza dell’accessibilità economica delle auto elettriche per i consumatori, una sfida che richiede il sostegno dei governi europei attraverso sussidi. Durante la presentazione della nuova piattaforma elettrica Stla Frame, destinata a pickup e SUV green, Tavares insiste sulla necessità di un’azione congiunta per rendere i veicoli elettrici competitivi con quelli tradizionali. Il ministro Adolfo Urso evidenzia la difficoltà dei consumatori nell’acquistare e-car e il rischio di multe miliardarie per i costruttori se l’UE non rivede le normative ambientali. Tavares ribadisce l’impegno etico di Stellantis nel contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale, nonostante le incertezze del mercato, e annuncia un investimento di oltre 50 miliardi di euro nell’elettrificazione per raggiungere gli obiettivi di vendita entro il 2030
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_

*Auto elettrica.* Carlos Tavares, AD di Stellantis, sottolinea l’importanza del supporto governativo per rendere economicamente accessibili le auto elettriche ai consumatori, in occasione della presentazione della nuova piattaforma elettrica Stla Frame. Il ministro Adolfo Urso evidenzia la necessità di una revisione delle normative europee per evitare multe miliardarie ai costruttori incapaci di rispettare gli attuali parametri ambientali. Tavares insiste sulla necessità di sostenere i consumatori nell’acquisto di veicoli elettrici e sulla strategia multipiattaforma di Stellantis per adattarsi a diversi scenari di mercato. Stellantis ha annunciato un investimento di oltre 50 miliardi di euro nell’elettrificazione e ha presentato la Stla Frame, destinata principalmente al mercato americano per pickup e SUV, con autonomie fino a 1.100 km per veicoli elettrici ad autonomia estesa e 800 km per veicoli puramente elettrici.
_Claudia Luise su Stampa_

*Crisi.* La crisi del settore automotive in Europa richiede maggiore flessibilità normativa e incentivi finanziari, secondo l’ex commissario europeo Thierry Breton. La Stampa riporta che Breton suggerisce di continuare la produzione di motori termici per mercati esterni all’UE e di utilizzare incentivi per promuovere l’acquisto di veicoli europei. La crisi è aggravata dalla transizione verso l’auto elettrica e dalla concorrenza cinese. Breton propone di usare fondi UE per sviluppare infrastrutture di ricarica e di considerare la flessibilità sulle sanzioni per mancato rispetto dei target di emissione. Infine, affronta la questione del debito comune in UE e la necessità di decisioni rapide per evitare disparità tra gli Stati membri.
_Marco Bresolin su Stampa_

*Pronti alle nozze.* Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways, annuncia che la compagnia aerea è in salute e si prepara a chiudere un’intesa con Lufthansa a gennaio, vantando un Ebit positivo di 40 milioni e prospettive di nuove assunzioni se il trend positivo continua. Ita Airways, con un fatturato di tre miliardi e una flotta giovane, si dimostra competitiva e pronta per l’alleanza, puntando a rilanciare il marchio Alitalia e ad espandere il mercato con nuove rotte e servizi.
_Umberto Mancini su Messaggero_

*Piano.* Le Ferrovie dello Stato Italiane stanno attuando una strategia di transizione verde incentrata su quattro pilastri: l’abbandono dei combustibili fossili, l’efficientamento energetico, la produzione di energie rinnovabili e la promozione del trasporto ferroviario e intermodale. Il piano prevede la sostituzione dei treni con modelli più moderni ed ecologici, come i nuovi convogli Pop, Rock e Blues, e l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici nelle stazioni e negli stabilimenti. Milano Centrale ha già ridotto significativamente il consumo di gas e copre il fabbisogno di energia elettrica con fonti rinnovabili, mentre Roma Termini sta installando un ampio impianto fotovoltaico. Inoltre, il gruppo FS sta esplorando l’uso di biocarburanti per i treni e Busitalia ha avviato un piano di rinnovo della flotta con autobus più sostenibili.
_Celestina Dominelli su Sole 24 Ore_

*Enel per Endesa.* Endesa, la filiale spagnola di Enel, ha annunciato un piano di investimenti di quasi 10 miliardi di euro per il periodo 2025-2027, il più cospicuo degli ultimi dieci anni e con un incremento dell’8% rispetto al precedente. Il piano si concentra sulle reti, con 4 miliardi di euro stanziati, e prevede un utile netto ordinario per il 2024 superiore alle attese, a 1,8 miliardi di euro. La politica dei dividendi promette un aumento fino a 1,2 euro per azione per l’anno corrente e mira a raggiungere 1,5 euro per azione entro il 2027. Endesa punta anche a diventare un hub attraente per il settore dei data center, grazie alla sua posizione strategica e alle risorse rinnovabili. Nel frattempo, il CEO di Enel, Flavio Cattaneo, ha incontrato il presidente argentino Javier Milei per discutere la strategia del gruppo in Argentina.
_Angela Zoppo su Mf_

*Eni accelera.* Eni ha lanciato Hpc6, il suo nuovo supercomputer, che è il più potente in Europa e il quinto nel mondo, con una capacità di calcolo di 606 petaflops. Questo avanzamento tecnologico è fondamentale per la transizione energetica dell’azienda e per raggiungere l’obiettivo del Net Zero, come sottolineato dall’amministratore delegato Claudio Descalzi. Hpc6 viene utilizzato per ottimizzare le operazioni industriali, migliorare la ricerca geologica e fluidodinamica, sviluppare batterie e materiali innovativi, e supportare la fusione a confinamento magnetico. Il supercomputer, ospitato nel Green Data Center di Eni a Ferrera Erbognone, è stato realizzato in collaborazione con Hewlett Packard Enterprise e si distingue anche per l’efficienza energetica e la sostenibilità, grazie al suo nuovo sistema di raffreddamento a liquido
_Fausta Chiesa su Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Primo missile in Russia.* L’Ucraina ha colpito un obiettivo militare all’interno della Russia con missili a lungo raggio Atacms di fabbricazione statunitense, segnando la prima volta dall’allentamento delle restrizioni da parte dell’amministrazione Biden. Il deposito d’armi colpito si trova vicino alla città di Karachev, a oltre 115 km dal confine ucraino. L’attacco è avvenuto durante il millesimo giorno dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte del Cremlino. Il presidente eletto Donald Trump ha promesso di porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina, mentre il presidente ucraino Zelenskyy non ha confermato l’uso degli Atacms ma ha dichiarato che l’Ucraina utilizzerà tutte le armi a lungo raggio a sua disposizione. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha evidenziato le modifiche alla dottrina nucleare russa che abbassano la soglia per l’uso di armi nucleari, mentre funzionari statunitensi hanno confermato un uso limitato degli Atacms da parte dell’Ucraina.
_Max Seddon su Financial Times_

*Nucleare, Putin alza il livello.* Il presidente russo Vladimir Putin ha modificato la dottrina nucleare del paese, annunciando che la Russia potrebbe rispondere con armi nucleari anche a seguito di attacchi convenzionali se percepiti come una minaccia alla sicurezza nazionale. Questa mossa segue l’uso da parte dell’Ucraina di missili americani ATACMS contro obiettivi in Russia, un’azione che ha innalzato la tensione e ha portato a una risposta minacciosa da parte di Mosca. Nel frattempo, la base italiana di Unifil in Libano è stata colpita da otto razzi di Hezbollah, un atto definito “inaccettabile” dal ministro italiano Tajani. La premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza dell’unità occidentale a sostegno dell’Ucraina, mentre si attende di vedere come la presidenza di Donald Trump influenzerà la politica americana e le alleanze internazionali
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Deposito di armi.* L’Ucraina ha lanciato un attacco missilistico contro un deposito di armi in Russia, segnando un’escalation nel conflitto ucraino. Il presidente ucraino Zelensky ha approfittato dell’approvazione della Casa Bianca per colpire obiettivi strategici russi e sta facendo pressione per ottenere il supporto di armamenti anche da Parigi e Londra. L’attacco ha suscitato timori di un’espansione del conflitto, influenzando negativamente i mercati azionari europei. Nel frattempo, l’offensiva russa in Ucraina continua a causare vittime civili, inclusi sfollati e bambini. Kiev potrebbe utilizzare questi attacchi per rallentare l’avanzata russa e per colpire obiettivi militari chiave all’interno della Russia
_Gianluca di Feo su Repubblica_

*Cento testate in più in un anno.* Il dossier evidenzia un aumento del rischio nucleare, con 100 testate operative in più rispetto all’anno precedente, portando il totale globale a 9.585 testate, di cui 3.904 operative. Gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito mantengono il principio di utilizzo dell’arma nucleare solo in caso di estreme circostanze per difendere gli interessi nazionali e degli alleati. Il rapporto del SIPRI sottolinea la preoccupazione per un possibile asse nucleare tra Russia, Cina e Corea del Nord. Le politiche nucleari delle tre potenze occidentali si basano sulla deterrenza, con la possibilità di risposte su misura in caso di crisi, senza escludere un attacco preventivo.
_Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera_

*Arsenali del terrore.* Il dossier riporta che ci sono 12.000 testate nucleari nel mondo, con USA e Russia che detengono tre quarti di esse. Cinque nazioni sono riconosciute come potenze nucleari dal Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), ma India, Pakistan e Israele non hanno aderito al trattato e possiedono armi nucleari. La Russia ha sospeso il trattato New Start e non ha fornito dati aggiornati, mentre gli USA hanno declassificato il loro arsenale a 3.748 testate. La Cina sta aumentando il suo arsenale, la Francia e il Regno Unito stanno modernizzando le loro forze senza aumentarle. La Corea del Nord e l’Iran sono sotto osservazione per le loro attività nucleari, con l’Iran che potrebbe sviluppare capacità nucleari militari rapidamente. La dottrina nucleare varia tra le nazioni, con alcune che dichiarano di non usare per prime armi nucleari e altre che si riservano il diritto di rispondere a minacce esistenziali.
_Francesco Semprini su Stampa_

*Starmer .* Durante il volo verso il vertice del G20 a Rio de Janeiro, il primo ministro britannico Sir Keir Starmer è stato informato della decisione del presidente Biden di autorizzare l’Ucraina all’uso di missili Atacms a lungo raggio contro la Russia, una notizia trapelata prima del previsto. Downing Street, consapevole della necessità di gestire la situazione con i giornalisti a bordo, ha deciso di mantenere Starmer riservato sull’uso dei missili britannici Storm Shadow. Nonostante la pressione britannica sugli USA per l’uso di tali missili, la decisione è stata complicata dalla tecnologia statunitense che permette ai missili di volare bassi per 150 miglia. Dopo mesi di cautela e dibattiti, con la Russia che ha intensificato il conflitto reclutando soldati nordcoreani, gli USA hanno concesso l’uso dei missili Storm Shadow, e Starmer suggerisce che il loro impiego è imminente, sottolineando l’importanza di supportare l’Ucraina nella guerra.
_Aubrey Allegretti su Times_

*Droni e pionieri.* Il 414° reggimento ucraino, noto come “gli uccelli di Madyar”, è specializzato nella guerra dei droni, con l’obiettivo di neutralizzare i droni russi e distruggere uomini e materiali nemici. Comandato da Robert Brovdi, il reggimento utilizza droni “ariete” per abbattere droni di ricognizione russi costosi e dispone di un sistema difensivo, chiamato Erma, che distrugge l’80% dei droni nemici. Il reggimento, che non fa ancora parte delle Forze dei sistemi di droni ucraini, è cresciuto rapidamente da una piccola unità a un reggimento completo e gode di una forte popolarità sui social media, dove Brovdi condivide successi e raccoglie fondi. Nonostante la minaccia russa alla sua vita, Brovdi e il suo reggimento continuano a sviluppare tattiche innovative nella guerra dei droni, contribuendo significativamente alla difesa dell’Ucraina nel conflitto nel Donbass.
_Emmanuel Grynszpan su Monde_

*Biden.* Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non ha modificato la dottrina nucleare americana nonostante le minacce di Vladimir Putin di utilizzare l’arsenale nucleare, in quanto tali minacce non sono state seguite da azioni concrete. La Casa Bianca considera irresponsabile la retorica di Putin, ma non ha ritenuto necessario riposizionare le forze militari o cambiare la postura nucleare in risposta. Tuttavia, l’impiego di truppe nordcoreane nel conflitto ucraino da parte della Russia è stato visto come un’escalation che ha richiesto una risposta, suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero aver autorizzato l’Ucraina a usare missili Atacms contro la Russia. La situazione potrebbe cambiare con l’eventuale ritorno di Donald Trump alla presidenza, che potrebbe adottare una politica diversa nei confronti della Russia e del conflitto in Ucraina.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_

*Gli europei frenano Trump.* Al G20 di Rio de Janeiro, i leader europei si sono uniti per sostenere l’Ucraina contro la Russia, nonostante le pressioni per una pace considerata ingiusta da parte dei BRICS. Giorgia Meloni ha assunto una posizione ferma, sostenendo l’indisponibilità di Putin al dialogo e ribadendo il sostegno all’Ucraina. Il comunicato finale del summit è stato cauto, evitando di nominare l’aggressore e limitandosi a menzionare le conseguenze umanitarie e globali del conflitto. Emmanuel Macron e altri leader europei hanno promesso di non ridurre il loro sostegno all’Ucraina, mentre si preparano a un possibile cambiamento di politica da parte degli Stati Uniti con l’ingresso di Trump. Meloni, in particolare, si è espressa contro l’apertura di un canale diplomatico con la Russia in questo momento, promettendo aiuti militari all’Ucraina per tutto il 2025 e cercando di mantenere unito il fronte occidentale
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_

*Preparatevi.* La Germania si sta preparando per uno scenario di guerra, temendo un possibile attacco russo al fianco orientale della NATO entro quattro anni. Un documento di oltre mille pagine, il “Piano operativo Germania”, dettaglia le misure di protezione per edifici e infrastrutture e le procedure in caso di necessità di deterrenza contro manovre russe. La Bundeswehr sta informando le aziende tedesche sui potenziali problemi logistici, come la dipendenza dai camionisti dell’Europa orientale. La preoccupazione è acuita dal confronto tra la produzione di carri armati russi e tedeschi, con la Russia che ne produce molti di più rispetto alla Germania.
_Uski Audino su Stampa_

*Ansia occidentale.* Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un nuovo decreto che aggiorna la dottrina nucleare della Russia, abbassando la soglia per l’uso delle armi nucleari in risposta a minacce non nucleari che mettano in pericolo la sovranità e l’integrità territoriale della Russia o della Bielorussia. La nuova politica, che sostituisce quella del 2020, permette una risposta nucleare anche in caso di attacchi da parte di stati non nucleari sostenuti da potenze nucleari, o in presenza di informazioni attendibili su attacchi missilistici contro la Russia. La decisione di Putin arriva in un momento di alta tensione con l’Occidente e sembra essere una risposta alla notizia non confermata dell’approvazione da parte degli USA dell’uso di armi a lunga gittata in Ucraina. La mossa di Putin è interpretata come un tentativo di influenzare l’opinione pubblica sia interna, con un aumento del nazionalismo, sia esterna, sfruttando le paure dell’Occidente riguardo a un conflitto nucleare.
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_

*Europa per l’Ucraina.* Il ministro degli Esteri dell’Estonia, Margus Tsahkna, ha chiesto l’invio di forze militari europee in Ucraina per sostenere qualsiasi accordo di pace stipulato da Donald Trump, sottolineando che l’adesione alla NATO sarebbe la migliore garanzia di sicurezza per l’Ucraina. Tsahkna ha anche sottolineato l’urgenza di un coinvolgimento europeo nella difesa dell’Ucraina, soprattutto se gli Stati Uniti sono riluttanti a sostenere l’adesione di Kiev alla NATO, e ha suggerito che l’Europa deve essere pronta a investire maggiormente nelle proprie capacità di difesa. –
_Ben Hall su Financial Times_

*Tetto.* L’Iran si è impegnato a discutere con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) sulla limitazione delle sue scorte di uranio altamente arricchito, una mossa che potrebbe segnalare la volontà di allentare le tensioni nucleari. I colloqui avvengono in un contesto di preoccupazione per le capacità nucleari dell’Iran e per il potenziale aumento delle tensioni con l’Occidente, mentre Donald Trump si prepara a un possibile ritorno alla Casa Bianca.
_Andrew England su Financial Times_

*Ostaggi.* l primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accompagnato dal neo ministro della Difesa Israel Katz, ha visitato Gaza per la prima volta dall’inizio del conflitto che ha causato oltre 43.000 morti. Durante la visita, ha lanciato un messaggio chiaro a Hamas e al mondo, affermando che l’organizzazione non governerà mai più la Striscia di Gaza e ha promesso di distruggere le capacità militari e di governo di Hamas. Netanyahu ha inoltre offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari e un lasciapassare a chiunque liberi uno degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. La sua presenza a Gaza, in particolare nel corridoio Netzarim, ha un significato strategico e simbolico, essendo stato un punto di contesa durante il conflitto e un luogo che i coloni israeliani, come Daniela Weiss, sperano di poter abitare di nuovo.
_Francesca Caferri su Repubblica_

*Antisemitismo.* Ruth Dureghello, ex presidente della Comunità ebraica romana, critica le parole di Papa Francesco riguardo alla situazione a Gaza, temendo che possano alimentare l’antisemitismo e legittimare la propaganda anti-israeliana. Dureghello è sorpresa e delusa dal riferimento del Papa a un possibile genocidio a Gaza, contenuto in un suo libro, e sottolinea la contraddizione tra la condanna dell’antisemitismo e le recenti affermazioni del Pontefice. L’ambasciata di Israele ha espresso preoccupazione per l’uso improprio del termine “genocidio”, che potrebbe minare il ricordo unico della Shoah. Dureghello mette in dubbio la credibilità delle organizzazioni internazionali in materia di giustizia e diritti umani, e teme che le dichiarazioni del Papa possano essere strumentalizzate per fini antisemiti.
_Luca Monticelli su Stampa_

*Carcere.* Quarantacinque attivisti pro-democrazia di Hong Kong sono stati condannati a pene fino a 10 anni di carcere per sovversione, dopo aver organizzato primarie non ufficiali nel 2020 per selezionare candidati dell’opposizione, in contrasto con i diktat di Pechino. Il processo, il più grande mai tenuto nell’ex colonia britannica contro l’opposizione, si è svolto senza giuria popolare e i giudici sono stati scelti dal capo dell’esecutivo filo-cinese della città. Tra i condannati ci sono figure di spicco come Benny Tai e Joshua Wong, che hanno ricevuto rispettivamente 10 anni e 4 anni e 8 mesi di carcere. La comunità internazionale, inclusi Stati Uniti, Unione Europea e Australia, ha espresso proteste contro la sentenza, mentre a Hong Kong è previsto anche il processo all’editore Jimmy Lai, che rischia l’ergastolo
_Gianluca Modolo su Repubblica_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*In difesa da Rio.* Durante il suo viaggio in Brasile, la premier italiana Giorgia Meloni ha dovuto difendere due membri del suo governo, Andrea Delmastro e Giuseppe Valditara, dalle critiche suscitate dalle loro dichiarazioni su carceri e immigrazione. Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, ha provocato indignazione per aver espresso gioia nel vedere i detenuti non respirare nei blindati, mentre Valditara, ministro dell’Istruzione, ha collegato l’aumento della violenza sessuale all’immigrazione illegale. Meloni ha offerto una copertura ai suoi ministri, reinterpretando le parole di Delmastro e confermando in parte la visione di Valditara. Inoltre, ha evitato di sconfessare le dichiarazioni di Elon Musk sulla sovranità nazionale, preferendo sottolineare l’importanza della difesa della sovranità italiana
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*Stop di Mattarella.* Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso preoccupazione per il clima di sfiducia generato dai conflitti istituzionali nel Paese, sottolineando che tali tensioni possono minare i fondamentali positivi dell’economia. Nel contesto post-elettorale, il centrodestra è attraversato da tensioni, con la Premier Giorgia Meloni che difende il ministro Valditara e Delmastro dalle critiche. Mattarella ha ribadito l’importanza del rispetto reciproco e della leale collaborazione tra gli organi dello Stato per garantire stabilità e ha evocato la necessità di un equilibrio dei poteri per evitare l’accentramento dell’autorità. Inoltre, ha sottolineato il ruolo dell’integrazione dei migranti come fattore di sicurezza e sviluppo economico, opponendosi alla visione del governo che li considera fonte di problemi.
_Marzio Breda su Corriere della Sera_

*Non facciamo da soli.* Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (Pd), sottolinea l’importanza dell’unità e dell’umiltà come fattori chiave per le recenti vittorie elettorali del partito. Il Pd ha registrato una crescita significativa nelle elezioni regionali, superando il centrodestra in Emilia-Romagna e ottenendo buoni risultati in Umbria. Schlein rifiuta l’idea di autosufficienza del Pd e insiste sulla necessità di un’opposizione unitaria, nonostante le tensioni all’interno dell’alleanza. La segretaria critica la manovra economica del governo, definendola recessiva e priva di prospettive, e dichiara l’impegno del Pd a lavorare per elezioni anticipate.
_Maria Teresa Meli su Corriere della Sera_

*Regge solo il Pd.* Le ultime elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria hanno confermato la tendenza bipolare della politica italiana, con il PD e Fratelli d’Italia come baricentri delle rispettive coalizioni. Il PD ha resistito bene all’astensionismo, mantenendo una forte continuità di voto nei capoluoghi e limitando le perdite di voti nonostante il calo dell’affluenza. Il Movimento 5 Stelle ha subito un forte calo, perdendo più della metà dei voti rispetto alle Europee. Il Terzo polo ha visto una parte del suo elettorato spostarsi verso il centrodestra. Nel centrodestra, Fratelli d’Italia ha perso voti rispetto alle Europee, ma Forza Italia e Noi moderati hanno guadagnato in Umbria. Le prossime elezioni regionali del 2025 si terranno in sei regioni e potrebbero coincidere con le elezioni comunali in un possibile election day
_Renato Benedetto su Corriere della Sera_

*La riscossa.* Romano Prodi, ex Presidente del Consiglio italiano, osserva con ottimismo i recenti successi elettorali del Partito Democratico (PD) in Emilia-Romagna e Umbria, interpretandoli come segnali di una possibile ripresa del centrosinistra. Sottolinea l’importanza di candidati non faziosi e la necessità per il PD di allargare la propria base elettorale, includendo anche l’elettorato moderato. Prodi critica la strategia del governo di destra di Giorgia Meloni, ritenendola conservatrice e repressiva, e invita il PD a proporre riforme attive in settori chiave come la sanità e l’immigrazione. Infine, avverte contro il rischio di una politica di isolamento e sottolinea l’importanza di mantenere un’ampia coalizione per il centrosinistra, evitando la tentazione di cercare di vincere da soli.
_Fabio Martini su Stampa_

*Tensione Lega FdI.* La tensione tra Lega e Fratelli d’Italia è palpabile in vista delle prossime sfide regionali, con particolare attenzione a Campania e Veneto. Mentre la Lega digerisce ancora la sconfitta in Sardegna, Fratelli d’Italia mostra frustrazione per non aver potuto imporre la propria candidata in Umbria. Salvini, evitando di “giocare a Risiko”, riflette sulle sconfitte e guarda avanti, ma la questione della candidatura in Veneto rimane aperta, con la Lega che potrebbe giocare la carta Zaia. Fratelli d’Italia, forte dei risultati elettorali, rivendica la presidenza del Veneto, mentre Forza Italia non resta a guardare, con Tosi che punta a Verona. Si prospetta una possibile spartizione dei ruoli tra i partiti della coalizione per mantenere l’equilibrio e la soddisfazione reciproca
_Cesare Zapperi su Corriere della Sera_

*O io o lui.* Il Movimento 5 Stelle (M5S) sta attraversando un periodo di crisi e divisioni interne, con il leader Giuseppe Conte che avverte di essere pronto a trarre le conseguenze se il percorso intrapreso dal partito verrà messo in discussione. La tensione cresce in vista della conclusione dell’assemblea costituente del M5S, con divergenze tra i membri su come posizionarsi politicamente, tra chi vuole un’alleanza con il centrosinistra e chi preferisce mantenere una posizione più autonoma. L’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, critica la mancanza di una forte identità del movimento, temendo che il PD stia assorbendo il loro spazio politico. Nel frattempo, il campo progressista celebra i successi elettorali recenti, con Elly Schlein del PD che rafforza la sua posizione di segretaria, mentre Matteo Renzi di Italia Viva (IV) e Nicola Fratoianni di Azione Verde e Sociale (AvS) esprimono opinioni contrastanti sull’eventuale inclusione di IV nella coalizione di centrosinistra
_Matteo Pucciarelli su Repubblica_

*Prodi e monti for Fitto.* Gli ex premier italiani Romano Prodi e Mario Monti hanno lanciato un appello affinché non prevalgano gli scontri interni nell’Unione Europea di fronte a candidati qualificati come Teresa Ribera e Raffaele Fitto per i ruoli di vicepresidenti esecutivi della Commissione europea. Nonostante le audizioni del 12 novembre, i negoziati tra i gruppi politici non hanno portato a un accordo, con il Partito Popolare Europeo (PPE) e i Socialisti e Democratici (S&D) che cercano di evitare alleanze con le destre. La situazione è complicata anche dalla necessità di approvare il commissario designato ungherese Olivér Várhelyi. La tensione tra i gruppi politici potrebbe portare a un conflitto istituzionale e mettere a rischio la Commissione von der Leyen, con l’obiettivo di entrare in funzione dal primo dicembre. Le decisioni sul sostegno ai candidati e l’approvazione del Collegio dei commissari sono ancora incerte
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*Noi stiamo con Kiev.* Antonio Tajani, Ministro degli Esteri italiano, in un’intervista rilasciata a Il Tempo, ha discusso di vari temi, tra cui il sostegno dell’Italia all’Ucraina, la situazione politica europea e le recenti elezioni regionali in Italia. Tajani ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’Italia nelle decisioni europee e ha confermato il sostegno del paese all’Ucraina, candidata a entrare nella NATO e nell’Unione Europea, ribadendo la necessità di lavorare per una “pace giusta”. Ha espresso scetticismo riguardo alle minacce di Putin di un conflitto nucleare, considerandole più un’intimidazione politica che una reale intenzione. Inoltre, ha criticato l’opposizione dei socialisti europei alla nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione Europea, auspicando che prevalga il buon senso. Infine, ha commentato le recenti sconfitte elettorali di Forza Italia, attribuendole a vari fattori, tra cui errori comunicativi e alta astensione, e ha proposto l’idea di un election day per ridurre la frequenza delle votazioni.
_Dario Martini su Tempo_

*Processo.* Dopo il deludente risultato del centrodestra nelle elezioni regionali, Giorgia Meloni, attualmente al G20 a Rio de Janeiro, invita a una riflessione sulle cause della sconfitta, sottolineando l’importanza di mantenere i piedi per terra. La Lega di Matteo Salvini, pur riconoscendo la sconfitta, difende la candidata uscente in Umbria, Donatella Tesei, e respinge le critiche interne. Forza Italia, che ha visto un incremento dei consensi, promuove una strategia centrista e sottolinea l’attrattiva dei candidati moderati. Nonostante le tensioni, i leader del centrodestra cercano di minimizzare l’impatto della sconfitta sul governo nazionale, con Maurizio Lupi che esclude ripercussioni sulla maggioranza.
_Gabriella Cerami su Repubblica_

*Tricolore.* Durante una seduta parlamentare a Roma, le opposizioni hanno manifestato contro la riforma dell’autonomia differenziata, brandendo tricolori e cantando l’inno nazionale, in risposta al rifiuto della maggioranza di fermare i negoziati con le Regioni nonostante la sentenza della Corte Costituzionale. Il ministro agli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha insistito sul proseguimento delle trattative, nonostante le critiche e le accuse di spaccare il Paese. La mozione delle opposizioni per interrompere le intese è stata respinta con 155 no, 124 sì e due astenuti. Il dibattito si è acceso anche al Senato, dove la Lega ha difeso la legge, mentre l’opposizione ha sottolineato la severa critica della Corte Costituzionale alla riforma.
_Conchita Sannino su Repubblica_

*Torturato.* Durante un processo a Roma, due testimoni palestinesi hanno fornito una dettagliata ricostruzione degli ultimi giorni di vita di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto nel 2016. I testimoni, che erano detenuti nello stesso carcere di Regeni, hanno descritto di averlo visto ammanettato, bendato e in evidente stato di sofferenza a causa delle torture subite, tra cui scosse elettriche durante gli interrogatori. Le loro testimonianze, raccolte in video interviste da Al Jazeera, sono state trasmesse in aula, dove sono previsti altri testimoni con identità protette per la loro sicurezza. La famiglia Regeni, presente in tribunale, ha espresso il proprio dolore, mentre la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha criticato la definizione dell’Egitto come paese sicuro. Il processo vedrà ulteriori udienze con nuovi testimoni che confermeranno le torture subite da Regeni.
_Giuliano Foschini su Repubblica_

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