Elezioni in Romania: sarà ballottaggio, in testa il centrodestra

Al ballottaggio, previsto per l’8 dicembre, andranno Elena Lasconi, sindaco di centro-destra di una piccola città e il candidato filorusso Calin Georgescu che al primo turno si è aggiudicato il 22,94% dei consensi

Il nazionalista e filoputiniano Calin Georgescu ha vinto il primo turno delle presidenziali in Romania. Georgescu, con il 22,9% dei voti, ha battuto a sorpresa il candidato strafavorito George Simion e andrà al ballottaggio contro la candidata liberale Elena Lasconi con il 19,4%.  È un risultato inaspettato sotto diversi punti di vista: secondo i sondaggi il candidato alla vittoria era Simion, leader del partito di estrema destra Alleanza per l’unità dei romeni (AUR), ma il suo risultato è stato estremamente deludente: ha ottenuto solo il 13,9% delle preferenze.

I risultati a sorpresa del primo turno

Anche il risultato della liberale Lasconi è una sorpresa, perché i sondaggi prevedevano che il secondo più votato sarebbe stato Marcel Ciolacu, attuale primo ministro e leader del Partito socialdemocratico (PSD), di centrosinistra. Ciolacu alla fine, però, è arrivato terzo, con il 19,15 % dei voti, circa 2mila voti in meno di Lasconi. Peraltro per molte ore durante lo scrutinio Ciolacu era in vantaggio su Lasconi e solo con lo spoglio delle ultime sezioni è stato superato.

Chi è Calin Georgescu

Georgescu è un ingegnere e professore universitario, estremamente religioso e nazionalista. Sotto questo profilo, in particolare, ha attirato grosse critiche per suoi commenti a sostegno del movimento fascista romeno della prima parte del Novecento. Ad oggi è noto per le sue posizioni di sostegno alla Russia e al presidente Vladimir Putin e per le sue dichiarazioni su Unione Europea e NATO che ritiene non rappresentino adeguatamente gli interessi della Romania. Controversa, poi, anche la sua posizione sulla guerra in Ucraina, condizionata secondo Georgescu dalle aziende militari statunitensi. La sua campagna elettorale è stata incentrata sulla necessità di ridurre la dipendenza della Romania dalle importazioni, di sostenere gli agricoltori e di aumentare la produzione interna di cibo ed energia.

Romania al voto

Quello di domenica 24 novembre era il primo di tre voti che avverranno nelle prossime settimane: il 1° dicembre ci saranno le elezioni parlamentari e per l’8 dicembre è previsto il ballottaggio delle presidenziali.

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