SICUREZZA
*Nuovo Rinascimento.* Le aziende, tra cui Autostrade per l’Italia, stanno integrando l’intelligenza artificiale (IA) e il deep learning nei loro processi e servizi, utilizzando sensori e droni per monitorare le infrastrutture e ottimizzare la gestione del traffico, nonostante le sfide regolatorie. Leonardo punta a ridurre i tempi di progettazione e realizzazione di velivoli attraverso l’uso di gemelli digitali e la gestione avanzata di dati, aspettandosi una riduzione dei tempi del 20-30%. Salvatore Scervo di Leonardo evidenzia l’uso dell’IA in droni, aerei e satelliti per monitorare aree vaste e prevenire rischi come attacchi terroristici o calamità naturali, applicando le stesse tecniche in scenari militari e civili.
_Simone Spetia su Sole 24 Ore_
*IA per tagliare i tempi della giustizia.* Il convegno “Intelligenza artificiale: il nuovo Rinascimento” organizzato dal Sole 24 Ore e Radio 24 ha messo in luce l’importanza dell’IA nelle diverse industrie e la necessità di formazione per affrontare le sfide competitive e professionali che ne derivano. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato che l’IA può accelerare i tempi della giustizia, ma deve sempre essere controllata dal giudice, evidenziando l’importanza di un equilibrio tra innovazione e sicurezza. Padre Paolo Benanti ha evidenziato l’importanza del contesto sociale nell’applicazione dell’IA e gli impatti sull’occupazione, mentre si discuteva anche della gestione dei data center e delle sfide normative per l’Italia, che è ancora indietro nel mercato del venture capital per l’IA
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*IA e impresa.* Evento su IA organizzato da Il Sole 24 Ore. Nell’ultimo panel intitolato “IA nell’impresa: i casi concreti”, dibattito che ha coinvolto anche Salvatore Scervo, Senior Vice President Leonardo Innovation Labs&Intellectual Property.
_su ILSOLE24ORE.COM_
*Open source.* Il teologo Paolo Benanti discute le implicazioni etiche dell’open source e del software libero, sottolineando la differenza tra i due concetti. Mentre l’open source promuove la collaborazione e la qualità del software, il software libero pone l’accento sulla libertà degli utenti e sui valori politici e sociali di cooperazione e condivisione. Recentemente, la Cina ha adattato un modello open source di intelligenza artificiale per scopi militari, sollevando preoccupazioni sull’uso etico di tali tecnologie. Meta ha risposto rendendo disponibile il proprio modello AI per scopi di sicurezza nazionale statunitense, evidenziando il dilemma etico e la potenziale strumentalizzazione del software open source. Benanti enfatizza l’importanza di distinguere tra “aperto” e “libero” nell’uso del software, in un contesto dove le intenzioni originarie degli sviluppatori possono essere tradite da usi non previsti.
_Paolo Benanti su Sole 24 Ore_
*Economia dello spazio.* Lo spazio sta andando a una velocità molto elevata e i tempi non sono una variabile indipendente nel processo di costruzione della Legge sullo spazio. Questo il tema centrale emerso dalla giornata di consultazioni dedicate all’esame del disegno di legge sulle disposizioni in materia di economia dello spazio alla Commissione Attività Produttive della Camera. Riportate le osservazioni di Massimo Claudio Comparini, Managing Director della Space Business Unit di Leonardo, che ha inaugurato la giornata evidenziando l’urgenza di una normativa che sappia adattarsi alla velocità con cui si evolve il settore. Tra le varie considerazioni, Comparini ha anche sottolineato l’importanza di una maggiore attenzione ai dati spaziali, una misura condivisa anche dall’ad di Telespazio, Gabriele Pieralli.
_su FORMICHE.NET_
*Sentinel.* Il 3 dicembre il satellite Sentinel-1C del Programma Copernicus progettato e realizzato da ThalesAlenia Space sarà lanciato dal Centro spaziale europeo nella Guiana Francese utilizzando un razzo Vega C.
_su Italia Oggi_
*Antincendio.* In corso i test per il C-27J “made in Torino” che potrebbe risolvere l’annoso problema degli incendi boschivi, grazie alle caratteristiche uniche di performance ed affidabilità del velivolo prodotto da Leonardo a Caselle Torinese. Il velivolo da trasporto tattico C-27J Spartan è equipaggiato ora con un sistema antincendio ad alta efficacia e concepito anche per essere complementare agli elicotteri ed ai velivoli anfibi, i cosiddetti “scooper”, che hanno bisogno di rifornirsi di acqua direttamente da superfici idriche come mari, laghi o fiumi.
_su RAI 3_
*Clima e sicurezza.* Enrico Casini e Federico Deiana di Fondazione Med-Or esplorano il crescente legame tra cambiamenti climatici e sicurezza globale. Eventi calamitosi come alluvioni, uragani e siccità, sempre più frequenti e violenti, hanno impatti diretti sull’economia, la stabilità e la sicurezza dei paesi colpiti. La competizione per risorse naturali limitate, come l’acqua dolce, può esacerbare tensioni sociali e conflitti, mentre le migrazioni climatiche pongono sfide politiche ed economiche. La Fondazione Med-Or ha organizzato un workshop internazionale per discutere la gestione e prevenzione di tali eventi, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale e della collaborazione tra diversi settori per affrontare le sfide del cambiamento climatico.
_Federico Deiana su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia_
*A protezione dei droni.* Dozzine di truppe britanniche sono state schierate nelle basi aeree statunitensi nel Regno Unito per proteggerle da attacchi di droni, dopo che alcuni di questi sono stati avvistati vicino alle basi. Si sospetta che dietro questi voli possa esserci il coinvolgimento russo, e circa 60 militari britannici sono stati dispiegati per assistere gli USA. La tecnologia anti-drone “Ninja”, sviluppata dall’azienda di difesa Leonardo, può prendere il controllo elettronico dei droni nemici, reindirizzandoli per raccogliere informazioni. Questa tecnologia, insieme al “Guardian”, forma il sistema “Orcus” che è stato precedentemente impiegato nelle basi RAF Mildenhall e RAF Lakenheath. L’incidente segue avvertimenti dell’MI5 su possibili atti di sabotaggio da parte della Russia e coincide con tensioni tra Mosca e l’Occidente per il supporto fornito all’Ucraina.
_Larisa Brown su Times_
*Nucleare.* Il governo sta lavorando alla creazione di una newco per il settore nucleare, con Enel che deterrà il 51% del capitale, Ansaldo Nucleare il 39% e Leonardo il 10%. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha confermato che la società si occuperà della costruzione di reattori nucleari di terza e quarta generazione, con l’obiettivo di completare la definizione entro la fine dell’anno e la possibilità di una partnership tecnologica con un soggetto estero. Secondo il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è in preparazione un collegato alla manovra per promuovere gli investimenti nel settore, superando “vecchi pregiudizi ideologici” e impegnandosi per un futuro energetico sostenibile. Un sondaggio Swg indica che l’80% degli italiani approva la newco e vede il nucleare come parte degli investimenti futuri dell’Italia, mentre Sogin si prepara a candidare i siti delle vecchie centrali per ospitare i nuovi reattori.
_Angela Zoppo su Mf_
*Anche partner estero.* Il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato al convegno iWeek la creazione di una newco sul nucleare con Enel, Leonardo e Ansaldo Energia, e l’arrivo di una partnership tecnologica straniera. Il governo sta lavorando su un quadro giuridico e finanziario per promuovere gli investimenti privati nel nucleare, con l’obiettivo di avere regole definite entro il 2025 e una legge delega che arriverà in Parlamento entro l’anno. Il Ministro dell’Ambiente e della transizione energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha confermato l’impegno a fornire un nuovo quadro giuridico al nucleare per mantenere il Paese competitivo, citando: “Abbiamo il dovere di dare un nuovo quadro giuridico al nucleare. E dobbiamo mantenere il Paese competitivo”.
_Roberta Amoruso su Messaggero_
*Carenza nuovi aerei.* Le settore del trasporto aereo sta affrontando gravi difficoltà a causa dei ritardi nelle consegne di nuovi aerei da parte di Boeing e, in misura minore, di Airbus. Questi ritardi, uniti ai difetti di fabbricazione dei motori GTF di Pratt & Whitney, costringono le compagnie aeree a ridurre i loro programmi di volo e a subire significative perdite economiche. Le compagnie low-cost, che spesso dipendono da un unico produttore per la loro flotta, sono particolarmente colpite, ma anche le compagnie tradizionali come Emirates e Lufthansa risentono della situazione. Nonostante le compensazioni ricevute dagli avionneurs e motoristi, le perdite finanziarie sono ingenti e i ritardi nelle consegne ostacolano gli obiettivi di decarbonizzazione del settore. Le compagnie aeree devono adattarsi a questa nuova realtà, con Airbus che prevede un ritorno al ritmo di produzione pre-Covid solo tra il 2027 e il 2028.
_su Figaro_
*Airbus e Boeing.* In un mercato caratterizzato da una forte domanda e una scarsità di aeromobili, ci si aspetterebbe un aumento dei prezzi secondo la legge dell’offerta e della domanda. Tuttavia, Airbus e Boeing non sono riusciti ad aumentare significativamente i prezzi a causa di lunghi tempi di consegna e carichi di ordini che si estendono per anni. I produttori di aeromobili hanno trasferito solo l’aumento dei costi dovuto all’inflazione e ai prezzi più alti di energia, materie prime e componenti. D’altra parte, le compagnie di leasing stanno beneficiando della situazione, potendo aumentare i prezzi a causa della necessità immediata delle compagnie aeree di capacità aggiuntive. Il prezzo reale degli aeromobili rimane un segreto ben custodito, influenzato da negoziazioni bilaterali e vari fattori come la relazione con il cliente, la credibilità finanziaria e le specifiche dell’aeromobile.
_Véronique Guillermard su Figaro_
*Acquisizione.* La vendita di Kinetic, uno dei maggiori produttori statunitensi di munizioni per armi leggere, al gruppo di difesa ceco Czechoslovak Group (CSG) è stata approvata dagli azionisti di Vista Outdoor, nonostante l’opposizione di politici repubblicani come il vicepresidente eletto JD Vance, che temevano per la sicurezza nazionale. L’offerta di quasi $2,23 miliardi fa parte di un accordo di scorporo in due fasi che valuta Vista a $3,35 miliardi, con la divisione attrezzature sportive Revelyst ceduta a Strategic Value Partners per quasi $1,13 miliardi. Nonostante le preoccupazioni su possibili legami di CSG con Russia e Cina, il Committee on Foreign Investment negli Stati Uniti ha approvato l’acquisizione a giugno. CSG, che ha già visto un aumento delle entrate a causa della guerra in Ucraina, diventerà il più grande produttore occidentale di munizioni di piccolo calibro, superando Winchester, con l’acquisizione di Kinetic e Fiocchi, che insieme hanno ricavi annuali di circa $1,8 miliardi.
_Raphael Minjder su Financial Times_
*Impresa lavoro società.* La mostra “Transizioni: Impresa – Lavoro – Società” è in esposizione fino al 21 febbraio presso lo Spazio Mostre Guido Nardi del Politecnico di Milano. L’esposizione esplora le trasformazioni innescate dal progresso industriale, utilizzando fotografie e video tratti principalmente dall’archivio della Fondazione Ansaldo. Il percorso mette in luce il ruolo centrale di Milano come fulcro dell’industria, dell’economia e della cultura in Italia. La mostra offre così una riflessione sulla storia e sullo sviluppo socio-economico milanese e nazionale.
_su Avvenire_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Promossi.* La Commissione Europea ha dato il via libera alla manovra di bilancio italiana per il 2025, approvando anche la sesta rata del Pnrr per 8,7 miliardi di euro, mentre ha richiesto modifiche ai piani di Germania e Olanda. La maggior parte dei piani di riduzione del debito pubblico dei paesi membri ha ricevuto l’assenso, dimostrando che le nuove regole del Patto di Stabilità non ostacolano gli investimenti. Tuttavia, alcuni paesi come Estonia, Germania, Finlandia e Irlanda non sono in linea con le raccomandazioni UE a causa di una spesa netta superiore ai massimali stabiliti. Il commissario Paolo Gentiloni ha evidenziato la necessità di bilanciare il risanamento del debito con la crescita degli investimenti, mentre il ministro tedesco dell’Economia Habeck ha criticato le attuali regole sul debito come inadatte ai tempi.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_
*Olanda bocciata.* L’Europa ha dato il via libera alla manovra finanziaria italiana e al piano di riduzione del debito su un arco di sette anni, in linea con le nuove regole del Patto di Stabilità. L’Italia ha ricevuto anche un giudizio positivo per il pagamento della sesta tranche del Pnrr, pari a 8,7 miliardi di euro. Mentre l’Italia viene elogiata per il suo percorso, Germania e Paesi Bassi non hanno superato l’esame di Bruxelles, con quest’ultimo che viene bocciato. La Commissione Europea ha inoltre presentato raccomandazioni per i Paesi con deficit eccessivo, richiedendo all’Italia di mantenere la crescita della spesa netta sotto l’1,3% nel 2025 e 2026 e di porre fine al disavanzo eccessivo entro il 2026, obiettivi che l’Italia ha già in parte soddisfatto.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_
*Sesta rata.* La Commissione Europea ha dato il via libera alla sesta tranche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia, pari a 8,7 miliardi di euro, in seguito al raggiungimento di 39 obiettivi prefissati. Mentre l’Italia celebra l’approvazione, che copre il 63% della dotazione complessiva prevista dal piano finanziario di Next Generation EU, Bruxelles ha richiesto modifiche ai piani di Germania e Olanda, e sta esaminando quello ungherese. La premier italiana Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione per il risultato, attribuendo il merito al lavoro di Raffaele Fitto. Tra gli obiettivi raggiunti dall’Italia ci sono riforme normative, riduzione dei ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione e progressi significativi nella giustizia amministrativa, oltre a investimenti in infrastrutture e digitalizzazione
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Precettazione.* Il governo ha deciso di precettare i lavoratori del settore dei trasporti per limitare lo sciopero generale previsto per il 29 novembre, con il ministro Salvini che ha firmato la precettazione nonostante l’opposizione di Cgil e Uil, che hanno annunciato ricorsi legali. La Commissione di garanzie sullo sciopero aveva richiesto la riduzione delle ore di sciopero, ma i sindacati hanno rifiutato, sostenendo il diritto di sciopero. La leader del Pd, Elly Schlein, ha criticato il governo per la mancanza di dialogo e per la violazione dei diritti, mentre altri membri dell’opposizione hanno messo in discussione la gestione del governo. La Cgil ha sottolineato che la questione non è la quantità degli scioperi, ma le cause che li provocano.
_su Corriere della Sera_
*Regole rispettate.* Il segretario della UIL, Bombardieri, ha confermato il rispetto delle regole sindacali nonostante la richiesta della Commissione di garanzia sullo sciopero e l’intervento del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, di ridurre la protesta. Bombardieri esprime delusione verso la Garante degli scioperi, Paola Bellocchi, e critica il tentativo del ministro di limitare un diritto costituzionale. Lo sciopero generale è giustificato dalla necessità di attirare l’attenzione su problemi nazionali come sanità, salari e sicurezza, che non trovano risposte nella manovra economica del governo. Bombardieri sottolinea l’importanza dell’azione sindacale e si dice pronto al confronto, pur notando una mancanza di spazio per i sindacati nel dibattito attuale
_Claudia Voltattorni su Corriere della Sera_
*Scelta grave.* Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria, esprime perplessità riguardo allo sciopero generale del 29 indetto da Cgil e Uil, considerandolo una scelta grave in un periodo di difficoltà internazionali. Pur riconoscendo il diritto di manifestare, critica l’uso eccessivo dello sciopero generale, temendo che possa inflazionare lo strumento della protesta. Marchesini evidenzia che il governo sta ascoltando le proposte degli industriali e dei sindacati, come il taglio del cuneo fiscale, e sta lavorando su soluzioni concrete. Sottolinea inoltre la divisione tra i sindacati confederali e la necessità di aumentare i salari attraverso la crescita della produttività, piuttosto che con aumenti non sostenibili per le imprese. Infine, esprime preoccupazione per la rottura delle trattative sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici, sottolineando la volontà di firmare contratti che includano welfare e aumenti legati all’inflazione, ma che siano sostenibili per le aziende
_Dario Vico su Foglio – Inserto_
*Arma spuntata.* Il governo ha mostrato un uso prudente del golden power, uno strumento che permette di intervenire in operazioni riguardanti settori strategici nazionali, per non scoraggiare gli investimenti esteri. Nel 2024, su 661 casi esaminati, solo 25 hanno comportato prescrizioni e 2 sono stati bloccati. Il golden power è stato esteso durante la pandemia del 2020 a settori come finanza e assicurazioni. Il caso di Unicredit, che mira all’acquisizione di Banco Bpm, potrebbe richiedere l’approvazione del governo, ma l’intervento è limitato e deve rispettare criteri di ragionevolezza e proporzionalità imposti dalla Corte di giustizia dell’UE. Altre operazioni, come quella tra Generali e Natixis, potrebbero suscitare maggiori preoccupazioni per la stabilità finanziaria italiana
_Giovanni Pons su Repubblica_
*Il Banco boccia Unicredit.* Il consiglio di amministrazione di BancoBpm ha respinto l’offerta di acquisizione proposta da UniCredit, ritenendola inadeguata a riflettere il reale valore e il potenziale dell’istituto. Le preoccupazioni principali riguardano le possibili conseguenze negative sull’occupazione e la riduzione della concorrenza nel settore bancario, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI). UniCredit aveva stimato sinergie di costo per 900 milioni di euro, ma BancoBpm sottolinea che queste non sono state valutate nell’offerta. BancoBpm, guidata dal CEO Giuseppe Castagna, sta valutando altre opzioni strategiche per massimizzare il valore per gli azionisti e gli stakeholder, lasciando aperta la possibilità di ulteriori sviluppi. Nel frattempo, UniCredit si prepara a presentare il documento di offerta e a ottenere le necessarie approvazioni regolamentari.
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Bankitalia.* Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, ha comunicato sia a Fabio Panetta della Banca d’Italia sia a esponenti del governo l’intenzione di proporre un’offerta pubblica d’acquisto per Banco Bpm. L’idea di questa mossa è maturata dopo la parziale privatizzazione di Mps e la vendita di una quota a Banco Bpm, che ha generato incertezze nel settore bancario. Panetta ha ascoltato senza pronunciarsi, mantenendo la neutralità richiesta dal suo ruolo di regolatore. La Banca d’Italia valuterà l’operazione solo attraverso il Consiglio di sorveglianza della BCE, basandosi sull’impatto patrimoniale e sul piano industriale, senza subire influenze politiche o personali. Intanto, le reazioni politiche, in particolare da parte di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, hanno mostrato ostilità e preoccupazione per l’indipendenza dei regolatori.
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*La cautela della Meloni.* L’offerta di Unicredit per Banco Bpm è vista come un tentativo di bloccare la formazione di un terzo polo bancario tra Banco Bpm e Mps, e non è stata ben accolta dai consiglieri di Banco Bpm. Il valore dell’offerta corrisponde al valore di mercato della banca, ma i consiglieri ritengono che non sia seria. Giorgia Meloni, premier italiano, considera l’operazione complessa e non si schiera apertamente contro, a differenza della Lega, che vede Banco Bpm come una banca strategica e si oppone all’acquisizione. Antonio Tajani di Forza Italia difende il libero mercato e la Banca d’Italia, mentre il governo valuta l’uso del Golden power per proteggere società strategiche da acquisizioni estere, anche se nel caso di Unicredit-Bpm la situazione è più complessa.
_Gianluca Paolucci su Stampa_
*La propaganda della Lega.* Salvatore Rossi, ex direttore generale di Banca d’Italia, commenta l’audace mossa di Unicredit nell’offrire un’acquisizione di Banco Bpm, un’operazione che potrebbe innescare una lunga trattativa. L’offerta iniziale è considerata bassa, ma riflette un mercato bancario italiano in cui le dinamiche tra prede e predatori sono in rapido cambiamento. Il governo mostra reazioni miste, con la Lega che si oppone all’operazione e altri partiti più cauti. Rossi critica l’idea di applicare il Golden power, un meccanismo di protezione per settori strategici, a questa situazione, sostenendo che non vi è alcuna minaccia alla sicurezza nazionale e che entrambe le banche sono italiane. La Commissione Ue e la BCE sostengono il consolidamento bancario per creare istituti più competitivi, mentre Rossi auspica un simile consolidamento nel settore delle telecomunicazioni.
_Giuliano Balestreri su Stampa_
*Italiana antiriciclaggio.* La commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo ha proposto Bruna Szego, banchiera centrale italiana, come presidente della nuova autorità antiriciclaggio europea (AMLA). La sua candidatura, emersa dopo un’audizione a Strasburgo dei tre candidati preselezionati, deve ora essere confermata dalla Commissione europea, che la sottoporrà all’approvazione del Parlamento e del Consiglio. L’AMLA, con sede a Francoforte e oltre 430 funzionari, mira a centralizzare la lotta al riciclaggio di denaro sporco, in risposta agli scandali bancari che hanno evidenziato le debolezze del sistema attuale. Bruna Szego, che dirige la vigilanza antiriciclaggio della Banca d’Italia dal 2022, è stata supportata dalla politica italiana nonostante le iniziali preferenze del governo Meloni per un altro candidato, e la sua nomina è stata accolta con favore dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_
*Laboratorio mediterraneo.* Durante i Med Dialogues, un forum internazionale organizzato dal ministero degli Affari esteri italiano e dall’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), sono stati discussi vari temi, tra cui il ruolo dei Balcani come hub energetico, la collaborazione tra Simest e Libyan foreign bank, e la richiesta della Somalia di maggiori investimenti italiani. Franco Bruni, presidente dell’Ispi, ha sottolineato l’importanza dell’unità europea in politica estera, in un contesto di crescente nazionalismo e attenzione ai problemi interni. La Croazia si è posizionata come hub strategico per l’energia, mentre la Macedonia del Nord mira a un ruolo simile attraverso progetti infrastrutturali. Infine, è stata evidenziata la necessità di garantire la sicurezza in punti strategici come il Canale di Suez e lo stretto di Bab el Mandeb, con l’instabilità regionale che aumenta i costi di trasporto e riduce le opportunità di investimento.
_Andrea Ducci su Corriere della Sera_
*Fuga.* Nel 2024, Piazza Affari ha assistito a un massiccio esodo di aziende, con 23 delisting che hanno sottratto 28 miliardi di euro dal mercato, mentre le 20 IPO (Offerte Pubbliche Iniziali) hanno aggiunto solo 1 miliardo di euro. Questo fenomeno segue un trend simile osservato nel 2023 e si prevede che possa continuare. Nonostante il numero significativo di IPO, il loro valore complessivo rimane basso, con la maggior parte delle nuove quotazioni provenienti da piccole e medie imprese (PMI). Le modifiche normative e l’auspicato aumento della liquidità potrebbero invertire questa tendenza, ma solo dopo la prima metà del 2025 sarà possibile valutare l’impatto di tali cambiamenti sul mercato azionario italiano.
_Matteo Meneghello su Sole 24 Ore_
*Dazi, danni anche agli Usa.* Donald Trump ha annunciato l’intenzione di imporre tariffe punitive sui suoi principali partner commerciali, suscitando reazioni di sfida da parte di Messico, Canada e Cina. La minaccia di tariffe del 25% sulle importazioni dai paesi vicini e del 35% su quelle dalla Cina ha fatto calare il peso messicano e il dollaro canadese, mentre il renminbi cinese ha registrato una leggera flessione. L’industria petrolifera canadese, che fornisce oltre la metà delle importazioni di greggio degli USA, avverte che tali tariffe aumenterebbero i prezzi del carburante per gli americani e minerebbero la sicurezza energetica nordamericana. Mentre il primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente messicano Claudia Sheinbaum si mobilitano in risposta, la Cina critica le azioni di Trump come “irresponsabili”, sottolineando l’irreversibilità della globalizzazione economica.
_su Financial Times_
*Giappone.* Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, nonostante la sua popolarità politica in calo, ha dimostrato notevoli capacità di investitore, superando il benchmark azionario di Tokyo con un rialzo del 102% del suo portafoglio dal 2020, contro il 60% del Topix. Ishiba ha anche superato i rendimenti degli investimenti dei membri del suo gabinetto, incluso il ministro delle finanze e il ministro dell’economia. Nonostante le difficoltà politiche, come addormentarsi in parlamento e mancare un evento internazionale, Ishiba ha beneficiato dall’aumento del budget della difesa del Giappone, possedendo azioni in grandi aziende del settore come Mitsubishi Heavy Industries e Kawasaki Heavy Industries. L’analisi di Nomura sui portafogli dei ministri, che sono vietati dal commerciare in azioni durante il mandato, ha rivelato che cinque ministri hanno superato il Topix, mentre altri non hanno avuto altrettanto successo.
_Leo Lewis su Financial Times_
*Biglietti meno cari, profitti giù.* Le tariffe aeree in Europa hanno registrato una diminuzione media del 6% rispetto all’anno precedente, influenzando negativamente i profitti delle compagnie aeree, in particolare delle low cost come Ryanair, easyJet e Wizz Air, che dominano il mercato. La riduzione delle tariffe è stata particolarmente evidente in destinazioni vacanziere come Spagna e Grecia. Le compagnie cercano di compensare i cali aumentando i servizi ancillari, che rappresentano circa il 50% del loro fatturato. Il mercato dei voli a lungo raggio è complicato a causa delle tensioni geopolitiche e della concorrenza, mentre le previsioni per il prossimo anno non sono ancora chiare, ma si prevede un possibile aumento delle tariffe del 4-5% dovuto alla ridotta disponibilità di aerei
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Fallimento estone.* La compagnia aerea estone Nordica e la sua affiliata Regional Jet Xfly, entrambe di proprietà dello stato estone, hanno annunciato la cessazione delle operazioni a seguito dell’avvio della procedura di bancarotta. Nonostante le speranze riposte nella privatizzazione, il potenziale investitore si è ritirato dall’acquisto delle quote statali il 18 novembre. Il governo estone aveva iniziato il processo di privatizzazione alla fine del 2023 per mantenere i collegamenti aerei nazionali dopo il fallimento di Estonian Air. Nonostante la buona volontà espressa nelle discussioni finali, non è stato raggiunto alcun accordo, portando l’azienda a informare dipendenti e partner, inclusi i locatari degli aerei, dell’imminente fallimento
_su Sole 24 Ore_
*Eredità.* La Procura di Torino ha avviato un’indagine sull’eredità Agnelli, con particolare attenzione alla cessione di quote della holding Dicembre ai nipoti Elkann (John, Lapo e Ginevra) da parte di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli. Documenti sospettati di essere stati manipolati, inclusa la datazione e l’apposizione di un timbro, hanno portato all’indagine del notaio Remo Morone e del commercialista Gian Luca Ferrero per falso ideologico. La Guardia di Finanza ha perquisito lo studio Grande Stevens, alla ricerca di documenti originali, e ha sequestrato l’archivio riservato di Gianni Agnelli. Sorgono dubbi sulla veridicità della compravendita delle quote e sulla capacità economica di Lapo e Ginevra di effettuare tali investimenti, con possibili implicazioni penali per evasione della tassa di successione. Nonostante le indagini, l’attuale assetto della Dicembre, che riflette le volontà di Gianni e Marella Agnelli, sembra difficilmente contestabile, come sostenuto dai legali degli Elkann.
_Simona Lorenzetti su Corriere della Sera_
*Rallenta.* Stellantis prevede di interrompere la produzione nello stabilimento di Mirafiori per tutto dicembre, con una riapertura prevista a metà gennaio, a seguito di una comunicazione ufficiale attesa imminente. La fabbrica torinese, che produce la Fiat 500 elettrica, ha lavorato a novembre con un turno ridotto a causa di una domanda debole, aggravata dalla mancanza di incentivi per le auto elettriche in Italia e altri mercati europei. In Francia, Stellantis ha ridotto le stime di produzione del 20% per l’anno corrente, mentre nel Regno Unito ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Luton per concentrare la produzione di veicoli elettrici a Ellesmere Port, con un investimento di 50 milioni di sterline e l’obiettivo di migliorare l’efficienza produttiva. Circa 1.100 lavoratori saranno coinvolti in questo cambiamento
_Andrea Boeris su Mf_
*Ex Ilva.* Il governo sta considerando di posticipare al 10 gennaio il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisto dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, a causa delle richieste dei potenziali acquirenti che necessitano di più tempo per formulare proposte conformi alle garanzie richieste dai commissari straordinari. Tra i candidati principali per l’acquisizione spiccano Vulcan Green Steel del gruppo Jindal e Baku Steel Company dell’Azerbaijan, mentre altre società come Metinvest e Stelco sembrano essersi ritirate dalla corsa. I commissari hanno stabilito cinque requisiti essenziali per il futuro proprietario, inclusi lo sviluppo della produzione siderurgica in Italia e la decarbonizzazione dei siti. Il valore preliminare per la cessione dell’azienda è stato fissato a 1,8 miliardi di euro.
_Anna Rocco su Mf_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Cessate il fuoco.* Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato un piano di cessate il fuoco con il gruppo militante libanese Hizbollah, suscitando speranze di porre fine ad un anno di ostilità. La proposta, che deve essere approvata dal governo di transizione del Libano, è stata rivelata dopo un’intensificazione dell’offensiva israeliana a Beirut, che ha incluso l’evacuazione di alcune zone e attacchi a oltre 20 obiettivi di Hizbollah. Netanyahu ha affermato che Israele manterrà la piena libertà di azione militare in caso di violazioni dell’accordo da parte di Hizbollah. Il conflitto ha causato migliaia di morti e sfollati da entrambe le parti, con un’escalation negli ultimi mesi che ha visto la morte del leader di Hizbollah e danni significativi in Libano. Diplomatici sperano che l’accordo possa segnare la fine di uno dei periodi più sanguinosi del conflitto decennale tra Israele e Hizbollah.
_Raya Jalabi su Financial Times_
*L’ora della tregua.* Il G7 ha espresso sostegno a una tregua tra Israele e Libano, garantita dagli USA e dalla Francia, che prevede una pausa di 60 giorni nei combattimenti. Il piano, che non è un accordo formale ma un accomodamento, richiede il ritiro israeliano dal Libano e il posizionamento dell’esercito libanese nelle zone precedentemente controllate da Hezbollah. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha avvertito che Israele risponderà a eventuali attacchi di Hezbollah, mentre il presidente USA Biden ha annunciato il sostegno alla tregua e la speranza di un accordo tra Israele e l’Arabia Saudita. La tregua ripropone la Risoluzione ONU 1701 del 2006 e prevede il ritiro di armi e miliziani di Hezbollah oltre il fiume Litani, con il controllo dell’esercito libanese e la collaborazione dell’UNIFIL.
_su Corriere della Sera_
*Tregua sotto le bombe.* Israele ha accettato un cessate il fuoco in Libano dopo una giornata di intensi raid su Beirut, con l’accordo mediato da Stati Uniti e Francia. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha avvertito che Israele risponderà militarmente a eventuali violazioni da parte di Hezbollah. La tregua di 60 giorni prevede il ritiro delle forze israeliane dal sud del Libano e il posizionamento dell’esercito libanese e di Unifil rafforzata al confine. Tuttavia, la tregua ha suscitato critiche in Israele, con preoccupazioni per la sicurezza del nord del paese. Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno pianificando un’iniziativa per un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas
_Rossella Tercatin su Repubblica_
*Teheran salava il Libano e lascia Hamas al suo destono.* Il commento di Giordano Stabile analizza le conseguenze della tregua tra Israele e Libano, evidenziando come l’America di Trump abbia premiato Netanyahu, soprannominato “King Bibi”, con la possibilità di nuove annessioni in Cisgiordania. Hezbollah, sebbene indebolito, può rivendicare di aver impedito l’invasione del Libano e conserva un ruolo chiave nella politica libanese. L’Iran, alleato di Hezbollah, ha scelto di proteggere la milizia sciita, ritenuta più importante della causa palestinese. Israele, da parte sua, non ha raggiunto l’obiettivo di distruggere Hezbollah né di eliminare la questione palestinese, che rimane al centro del dibattito mondiale, come dimostrano i mandati di arresto della Corte dell’Aja. Nel frattempo, Gaza affronta una situazione disastrosa, con Hamas che perde terreno e la popolazione che soffre la fame e la mancanza di risorse essenziali.
_Giordano Stabile su Stampa_
*Ruolo chiave dei caschi blu.* L’Italia svolge un ruolo chiave nella tregua imminente in Libano, con l’obiettivo di ritirare Hezbollah a sud del fiume Litani e rafforzare le Forze Armate Libanesi (LAF) attraverso il Comitato tecnico militare e la missione MBIL. Il generale cristiano Joseph Khalil Aoun è favorito per la presidenza del paese, con il sostegno internazionale e locale. I caschi blu italiani, inclusi i soldati della base di Shama, supporteranno la tregua, mentre il Libano si prepara ad aumentare il proprio contingente militare nel sud. Il generale Diodato Abagnara guida il Comitato tecnico militare, che mira a ripristinare la sicurezza e supportare il ritorno degli sfollati, mentre la Missione militare Bilaterale Italiana in Libano, guidata dal colonnello Matteo Vitulano, riprenderà l’addestramento militare post-cessate il fuoco.
_Fausto Biloslavo su Giornale_
*Ritorsioni.* La tensione in Ucraina aumenta mentre la Russia prepara ritorsioni contro gli attacchi ucraini con missili Atacms forniti dagli USA, colpendo difese aeree a Kursk. Il G7, riunito a Fiuggi, conferma il sostegno a Kiev, condannando gli attacchi russi e promettendo assistenza fino al 2025. Gli USA si impegnano a rafforzare le difese ucraine e a contrastare l’escalation russa, con preoccupazioni per il coinvolgimento della Corea del Nord. La NATO, con il segretario generale Mark Rutte, ribadisce il sostegno all’Ucraina e la necessità di un maggiore impegno contro l’invasione russa. La Russia risponde con sanzioni contro politici e giornalisti britannici, in un contesto di crescente pressione internazionale e sanzioni contro il sostegno alla macchina da guerra russa
_Carlo Marroni su Sole 24 Ore_
*Ricatto atomico.* Il G7 ha espresso una forte condanna nei confronti della Russia per il suo “ricatto atomico” e l’uso di truppe nordcoreane, sostenendo l’integrità territoriale dell’Ucraina. L’Ucraina, con l’approvazione di missili a lungo raggio americani e britannici, sta cercando di colpire obiettivi strategici russi per recuperare il tempo perduto. Il ministero della Difesa russo ha confermato attacchi missilistici sul proprio territorio, mentre i russi continuano ad avanzare nel Donbass. Il segretario di Stato USA, Antony Blinken, ha affermato che l’Ucraina avrà le risorse per resistere fino al 2025, mentre il G7 si impegna a fornire un prestito di 50 miliardi di dollari a Kiev. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha messo in dubbio la volontà della Russia di negoziare, citando il coinvolgimento di soldati nordcoreani e azioni non propense al dialogo
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Il fronte dei comnbattenti.* Circa 30.000 volontari stranieri, inclusi italiani, combattono al fianco delle truppe ucraine contro la Russia, che offre premi per la cattura di questi combattenti, con un prezzo più alto per i prigionieri europei. Il britannico James Anderson, 22 anni, è stato catturato dai russi e utilizzato per propaganda, mentre il governo britannico si impegna per la sua liberazione. Il padre di Anderson esprime preoccupazione per il figlio, temendo che possa essere torturato, come denunciato da un rapporto delle Nazioni Unite. I volontari, che includono attivisti di varie ideologie politiche, affrontano condizioni difficili al fronte e cercano di proteggere le proprie identità per la sicurezza delle famiglie in patria.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Il macellaio di Bucha.* Il generale russo Alexander Sanchik, noto per la sua spietatezza e soprannominato “lo Strangolatore” e “il Macellaio di Bucha”, è stato incaricato da Putin di condurre l’offensiva nel sud dell’Ucraina per consolidare il controllo del Donbass. Sanchik, accusato di crimini di guerra sia in Ucraina che in Siria, è ritenuto un comandante militare abile e deciso, disposto a sacrificare vite umane per ottenere la vittoria. Ha dimostrato la sua capacità tattica durante l’invasione dell’Ucraina, riorganizzando le sue forze di fronte alla resistenza inaspettata. Ora, con oltre 90 mila soldati a sua disposizione, Sanchik si prepara a lanciare un’offensiva su larga scala contro le forze ucraine, potenzialmente decisiva per l’esito del conflitto.
_Gianluca DI Feo su Repubblica_
*Coreani uccisi in un attacco.* Un generale nordcoreano è rimasto ferito e diversi ufficiali inviati da Pyongyang nella regione russa di Kursk sono stati uccisi in un attacco missilistico condotto dall’Ucraina con missili Storm Shadow forniti dal Regno Unito. L’attacco ha colpito il centro di comando russo nella città di Marino ed è stato uno dei diversi mirati ai nordcoreani nella regione. Le forze ucraine stanno cercando altre posizioni dei nordcoreani, che si ritiene stiano addestrandosi con le unità navali e paracadutiste russe. Migliaia di soldati nordcoreani sono stati schierati per liberare forze russe per il combattimento, mentre l’Ucraina ha lanciato missili a lungo raggio Atacms americani contro un arsenale russo. L’intensificarsi dei combattimenti in Kursk e nel Donetsk coincide con l’imminente insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, il quale ha promesso di porre fine rapidamente alla guerra.
_Isobel Koshiw su Financial Times_
*Trump e i dazi.* Il presidente eletto Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 25% sui prodotti provenienti da Canada e Messico e del 10% dalla Cina, come misura per combattere l’immigrazione illegale e il traffico di droga, in particolare il Fentanyl. Gli economisti temono che l’introduzione di tali dazi possa causare un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti, con un impatto significativo sui prezzi al consumo. Le reazioni internazionali includono la preoccupazione della Cina, che avverte delle conseguenze negative di una guerra commerciale, e la speranza del Canada di trovare un’intesa con Trump. Il presidente messicano Sheinbaum sostiene che i dazi non risolveranno i problemi di droga e migranti, mentre analisti come Ian Bremmer vedono le minacce di Trump come una strategia negoziale prima del suo insediamento
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Tensioni in maggioranza.* La maggioranza è divisa sul taglio del canone Rai: la Lega insiste per ridurlo da 90 a 70 euro anche per il 2025, presentando un emendamento al decreto legge Fisco, mentre Forza Italia vuole mantenere la quota a 90 euro. Ieri, dopo vari vertici di maggioranza e tentativi di mediazione, si è deciso di rinviare il voto sugli emendamenti, compreso quello sul canone, a oggi. L’opposizione si prepara a votare contro la proposta della Lega, e l’eventuale astensione dei 5 Stelle potrebbe lasciare il voto decisivo al presidente della Commissione, Nicola Calandrini di Fratelli d’Italia. Nel frattempo, un emendamento governativo prevede di accelerare altre misure fiscali, tra cui la riapertura dei termini per il concordato preventivo e l’estensione del bonus Natale.
_Enrico Marro su Corriere della Sera_
*Sospetti su Berlusconi.* Giorgia Meloni è preoccupata per la resistenza di Antonio Tajani riguardo al canone, sospettando l’influenza della famiglia Berlusconi dietro le tensioni politiche. Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, sembra agire per proteggere gli interessi di Mediaset, azienda fondata dai Berlusconi, che potrebbe essere danneggiata da eventuali cambiamenti legislativi. La premier Meloni è anche alle prese con una sfida interna al governo, dovendo gestire le pressioni di Tajani e Matteo Salvini. Infine, si ipotizza che Tajani miri a un rimpasto di governo per ottenere un ministero di maggior peso, con Forza Italia che potrebbe puntare a ministeri chiave come Giustizia, Interni o Made in Italy e imprese
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*Nessuna crisi.* Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, si oppone al taglio del canone Rai proposto dalla Lega, sostenendo che non vale la pena ridurre il canone di venti euro all’anno a costo di fornire alla Rai un finanziamento di quattrocento milioni di euro. Tajani, presente al G7 Esteri di Fiuggi, sottolinea che i fondi sarebbero meglio impiegati per aumentare le pensioni, migliorare la sanità e tagliare l’IRPEF, una riduzione fiscale che Forza Italia sostiene da tempo. Nonostante le tensioni, Tajani nega l’esistenza di una crisi all’interno del governo. Inoltre, si distanzia dalla posizione della Lega riguardo all’intervento politico nel libero mercato, come nel caso dell’OPS di Unicredit su Banco-BPM.
_Francesco Bechis su Messaggero_
*No al taglio.* Maurizio Gasparri, leader dei senatori di Forza Italia, sottolinea che la sua assenza, insieme ad altri ministri del partito, dal Consiglio dei ministri non è stata intenzionale, ma dovuta a impegni istituzionali. Forza Italia si oppone fermamente alla proposta della Lega di ridurre il canone Rai, ritenendo che una minima riduzione non apporti benefici significativi ai cittadini e che i 400 milioni di euro necessari per compensare la riduzione siano un costo ingiustificato per le finanze pubbliche. Inoltre, il partito propone una revisione dell’aliquota IRPEF, ma attende l’esito del concordato fiscale per valutare la disponibilità di risorse. Infine, Gasparri nega che Forza Italia stia cercando di ottenere la delega sugli Affari europei, attualmente detenuta da Fitto, sostenendo che il partito non è interessato a scambi di poltrone ma piuttosto a questioni di politica sostanziale
_Alessandra Arachi su Corriere della Sera_
*Lo stop del Colle.* Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha bloccato un emendamento al decreto fiscale che avrebbe aumentato il finanziamento pubblico ai partiti da 25 a oltre 40 milioni di euro. Il governo aveva tentato di modificare il meccanismo del 2xmille, proponendo che anche la quota non destinata dai contribuenti fosse distribuita proporzionalmente tra i partiti. Questa riformulazione avrebbe ridotto il 2xmille allo 0,2xmille, ma avrebbe permesso ai partiti di ricevere una maggiore fetta del finanziamento complessivo. Il Quirinale ha espresso tre rilievi: la mancanza di coerenza con l’urgenza del decreto, la necessità di un provvedimento più articolato per una riforma del genere e l’impatto sulle finanze pubbliche e sulle scelte dei cittadini. Di fronte all’orientamento del Quirinale, il governo ha confermato il ritiro dell’emendamento.
_Antonio Fraschilla su Repubblica_
*Stallo.* La Procura nazionale antimafia è sorpresa e irritata per essere stata coinvolta in una disputa politica riguardante il decreto sulla cybersicurezza, che è stato rinviato a causa di un dibattito sulle competenze investigative. I partiti di maggioranza sono divisi sull’argomento, con alcuni a favore e altri contrari. Il procuratore nazionale antimafia, Gianni Melillo, ha già poteri di impulso e coordinamento, che sono stati esercitati in passato. Inoltre, c’è una proposta di legge di Forza Italia che limiterebbe le intercettazioni a 45 giorni, esclusi i reati di mafia e terrorismo, una misura che ha suscitato critiche dai capi delle Procure. Questi ultimi sostengono che il termine di 45 giorni non è sufficiente per indagini complesse, e le opposizioni temono che molte indagini su gravi reati potrebbero essere compromesse
_Francesco Grignetti su Stampa_
*Si rivota.* Il Movimento 5 Stelle si prepara per una nuova votazione, dal 5 all’8 dicembre, per decidere sull’eliminazione del ruolo del garante, una mossa richiesta da Beppe Grillo. Giuseppe Conte ha convocato d’urgenza il consiglio nazionale per stabilire la data e delineare una strategia, mentre Grillo insiste sull’istituzione di un comitato di controllo sul voto, aumentando la tensione interna. Conte ha lanciato una campagna contro l’astensionismo e ribadisce che il logo del partito appartiene agli iscritti, non a lui o a Grillo. Nel frattempo, si discute sul futuro del Movimento, con Conte che esclude il suo nome dal simbolo e punta a un’identità di “Progressisti popolari”, mentre altri, come Danilo Toninelli, invitano i membri delusi a non cancellarsi ma a non votare per influenzare il quorum. Davide Casaleggio interviene difendendo Grillo e criticando il distanziamento del Movimento dai suoi principi originari
_Emanuele Buzzi su Corriere della Sera_
*Fiducia sul decreto flussi.* La Camera dei deputati ha approvato con 180 voti favorevoli, 106 contrari e 4 astenuti, la fiducia al governo sul decreto flussi, nonostante l’opposizione lo abbia definito una “porcata” e un “fallimento totale”. Il decreto mira a semplificare e rendere più sicure le procedure di ingresso in Italia, combattendo lo sfruttamento, e prevede una lista di “Paesi sicuri” per i respingimenti. Sono state sollevate critiche anche per il trasferimento della competenza sul trattenimento dei richiedenti asilo alle Corti d’appello. Il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, ha sottolineato l’importanza di garantire flussi migratori regolari, mentre il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha promesso di lavorare con i Paesi di origine e transito. Il decreto include anche multe per chi sfrutta i lavoratori e una black list di Paesi a rischio per documenti falsi.
_Virginia Piccolillo su Corriere della Sera_
*Mattarella contro i negazionisti.* Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato Alessandria in occasione del trentesimo anniversario dell’alluvione che colpì il Piemonte, causando 68 morti e migliaia di sfollati. Nel suo discorso, ha sottolineato l’importanza di non alterare l’ordine naturale del territorio senza precauzioni, criticando la negazione del cambiamento climatico e sottolineando che le calamità non dovrebbero essere considerate eventi normali. Ha inaugurato un monumento in memoria delle vittime e dei soccorritori dell’alluvione, evidenziando il ruolo della protezione civile nata in seguito a quella tragedia. Mattarella ha anche messo in guardia contro le guerre e i conflitti che distolgono l’attenzione dai problemi reali delle persone, definendo la guerra come nemica dell’umanità
_Niccolò Zancan su Stampa_
*L’amico romano.* Andrea Stroppa descritto come l’uomo di Musk in Italia. In un’intervista, Stroppa parla della sua ammirazione per il team di SpaceX in Texas, condividendo il sogno di Musk di rendere l’umanità multiplanetaria, un obiettivo che vede come una fusione di politica, filosofia e religione. Stroppa, che ha un passato da hacker con Anonymous e una carriera come ricercatore indipendente nell’analisi dei dati, è stato contattato da Musk per la sua expertise. Ha aiutato a combattere la pedopornografia su Twitter e ora lavora come advisor per SpaceX e Starlink, promuovendo l’industria aerospaziale in Europa. Stroppa, che fa anche volontariato a Roma, ha facilitato un incontro tra Musk e Giorgia Meloni, con cui Musk ha trovato interessi intellettuali comuni.
_Salvatore Merlo su Foglio_
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