SICUREZZA
*Sesta generazione.* L’Arabia Saudita è in prima linea per unirsi al programma Global Combat Air Programme (GCAP) per lo sviluppo di caccia di sesta generazione, con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani che ha rivelato la possibilità di questa collaborazione e il condirettore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani, che ha confermato l’interesse saudita: “Riyad al momento attuale è il partner che ha fatto maggiore richiesta di partecipare al programma”. Il processo di valutazione per includere nuovi partner è in corso, considerando la capacità industriale saudita e la formula di collaborazione, con l’Italia che ha già impegnato 8,8 miliardi di euro nello sviluppo del nuovo aereo di combattimento, e la governance del programma è equamente divisa tra i tre alleati fondatori.
_Andrea Fontana su Sole 24 Ore_
*Hub.* A Torino c’è oggi un vero e proprio hub tecnologico dove la Divisione Velivoli di Leonardo sta sviluppando nuovi processi e strumenti, potenziati dall’intelligenza artificiale e dal supercalcolo, destinati a rivoluzionare la progettazione e lo sviluppo dei velivoli moderni. Il PC2Lab (Product Capability and Concept Laboratory) di Leonardo è un laboratorio digitale multifunzionale che utilizzando la potenza di calcolo del supercomputer Davinci-1 è in grado di gestire enormi quantità di dati e di sviluppare prototipi virtuali di tutti i componenti di un sistema, testarli simulando virtualmente i più complessi scenari di missione multidominio.
_su Stampa Torino – Alfabeto del futuro_
*Nuovi spazi.* Graziano Leonardi, segretario generale della Uilm La Spezia, sottolinea l’urgente necessità di nuovi spazi e personale specializzato per il settore della nautica e cantieristica navale, in forte crescita e trainante per l’economia locale. Ricorda che Leonardo, l’ex Oto Melara, conta oltre 1200 persone e Fincantieri, dove peraltro siamo il primo sindacato, arriva a circa 650. A questo personale diretto, che sta aumentando costantemente e per cui sono previste ulteriori assunzioni con l’anno nuovo, si lega l’indotto. Il rapporto è di uno a tre.
_Marco Toracca su Secolo XIX La Spezia_
*Saipem.* Saipem, azienda italiana leader nell’ingegneria sottomarina, sta espandendo la sua flotta di droni sottomarini, con 5 unità già operative e 10 in costruzione nei prossimi 4 anni, utilizzati per azionare valvole e misurare la corrosione in autonomia. Matteo Marchiori, responsabile del centro Sonsub di Saipem, evidenzia la collaborazione con Leonardo e WSense nello sviluppo di tecnologie per la sicurezza e il monitoraggio dei traffici portuali, con l’obiettivo di avere una soluzione commerciale entro tre anni.
_Gilda Ferrari su Secolo XIX_
*Fincantieri.* Fincantieri ha firmato un accordo con Simest per fornire credito agevolato a oltre 5.000 imprese della sua filiera, in risposta a un portafoglio ordini record e una domanda crescente nel settore della difesa e delle crociere. Pierroberto Folgiero, a capo del gruppo, punta a rafforzare la supply chain italiana che genera un fatturato di 375 miliardi di euro, equivalente al PIL della Danimarca, e impiega più di 690 mila dipendenti.
_Andrea Deugeni su Mf_
*Investimenti.* Safran ha inaugurato un nuovo centro di prova a Herstal, Belgica, per testare tecnologie innovative destinate ai futuri aerei commerciali e militari, con un investimento di 60 milioni di euro, segnando un passo avanti verso lo sviluppo di un motore rivoluzionario per aerei a emissioni zero. Il motore Open Fan, che promette una riduzione del 20% nel consumo di carburante e delle emissioni di CO2 rispetto al motore Leap attuale, sarà compatibile con carburanti sostenibili e idrogeno, e si prevede di testarlo su aerei tra il 2027 e il 2028, con l’obiettivo di equipaggiare i futuri successori degli Airbus A320neo e Boeing 737 Max.
_Véronique Guillermard su Figaro_
*Aerospazio.* Il settore aerospazio e difesa sta vivendo un periodo di forte interesse da parte del private equity, con 249 operazioni nel 2024 che superano i dati degli anni precedenti, grazie anche alle tensioni geopolitiche e ai finanziamenti militari statunitensi. Gli analisti di PitchBook prevedono una crescita continua nel 2025, sostenuta da solidi fondamentali del settore e da un aumento della domanda di servizi alternativi a causa dei problemi di Boeing, oltre all’interesse crescente per le tecnologie di difesa e sicurezza nazionale.
_su Sole 24 Ore_
*Reset.* Nick Thomas-Symonds, responsabile per l’Europa del premier britannico Keir Starmer, sottolinea l’importanza di rafforzare i legami tra Regno Unito e Unione Europea post-Brexit, puntando su difesa, contrasto alla criminalità e economia, senza però tornare al mercato unico o all’unione doganale. Durante l’intervista con il Corriere della Sera, Thomas-Symonds afferma: “Riallacciare i legami con l’Unione europea è un mandato che ci è stato dato alle elezioni dal popolo britannico”, evidenziando il ruolo cruciale dell’Italia nel processo e la cooperazione in diversi settori, inclusa la difesa, integrando la NATO come pietra angolare della sicurezza.
_Monica Sargentini su Corriere della Sera_
*680 milioni di armi a Israele.* Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato provvisoriamente una vendita di armi di precisione del valore di 680 milioni di dollari a Israele, che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha citato come uno dei motivi principali per accettare un cessate il fuoco con Hezbollah. La vendita, che non era stata precedentemente riportata, si verifica mentre Israele e Hezbollah iniziano a implementare un fragile cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti per fermare i combattimenti al confine tra Israele e Libano.
_Felicia Schwartz su Financial Times_
*Ministro corrotto.* La Cina ha avviato un’indagine per corruzione nei confronti del ministro della difesa, l’ammiraglio Dong Jun, come parte di un’indagine più ampia sulla corruzione nell’Esercito di Liberazione del Popolo (PLA), segnando il terzo ministro consecutivo sotto inchiesta. Secondo funzionari statunitensi, l’indagine, che ha sollevato dubbi sulle scelte di personale militare del presidente Xi Jinping, mette in luce una crescente sfiducia nella leadership militare e solleva interrogativi sulla capacità del PLA di raggiungere l’obiettivo di invadere Taiwan entro il 2027.
_Demetri Sevastopulo su Financial Times_
*Dalla ricerca alla difesa.* La Commissione europea sta cercando di modificare Horizon, il programma di ricerca e innovazione civile, per includere finanziamenti per il settore militare, nonostante le università e i centri di ricerca si siano espressi contro tale cambiamento. La Commissione europea vuole aumentare le risorse da investire in difesa, evidenziando la tensione tra l’espansione dei finanziamenti per la difesa e le preoccupazioni etiche e di diritti umani sollevate da ONG e ricercatori.
_Futura D’Aprile su Domani_
*Cyber.* Il decreto sulla cybersicurezza, che conferisce alla Direzione nazionale antimafia il ruolo di coordinare le indagini in questo ambito, è previsto per la discussione in Consiglio dei Ministri dopo essere stato posticipato due volte. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha rassicurato che i dubbi sollevati da Forza Italia, in particolare riguardo l’incremento di poteri alla Procura nazionale antimafia, sono stati risolti a seguito di un’analisi tecnica tra i ministeri coinvolti.
_su Repubblica_
*Piattaforma pronta al via.* La piattaforma dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) sarà disponibile dal 1° dicembre 2024 per la registrazione di imprese e pubbliche amministrazioni soggette agli obblighi di cybersicurezza imposti dalla direttiva UE NIS2, con l’obiettivo di censire e assistere i circa 50 mila enti potenzialmente coinvolti. Entro il 28 febbraio 2025, i soggetti pubblici e privati devono registrarsi per conformarsi agli adempimenti NIS2, con sanzioni previste per la mancata registrazione e un approccio graduale all’implementazione degli obblighi di sicurezza informatica.
_Antonio Messina su Italia Oggi_
*IA.* L’avanzamento delle tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale (IA) nel mondo del lavoro sta sfumando la distinzione tra direzione e controllo, rendendo necessario ripensare la disciplina dei controlli a distanza e l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori. Francesco Rotondi e Armando Tursi sottolineano che “il lavoro agile è un esempio di come il lavoratore che operi a distanza tramite apparecchiature informatiche, digitali o telematiche venga a essere assoggettato a un controllo tecnologico necessariamente a distanza, quindi più penetrante e invasivo”, evidenziando la necessità di un’informazione esaustiva e il rispetto della privacy per gestire i cambiamenti imposti dall’IA nel contesto lavorativo.
_Armando Tursi su Sole 24 Ore_
*IA.* Il 69% delle imprese italiane che ha investito in intelligenza artificiale si è concentrato su customer care e marketing, adottando l’omnicanalità come parte integrante delle strategie di business per migliorare l’esperienza cliente attraverso la valorizzazione dei dati. Secondo l’Osservatorio Omnichannel Customer Experience del Politecnico di Milano, le aziende avanzano verso una maturità omnicanale con un Ocx Index medio di 4,8 su 10, evidenziando la necessità di investire in processi definiti, dati strutturati e infrastrutture tecnologiche adeguate per sfruttare appieno il potenziale dell’AI.
_Gianni Rusconi su Sole 24 Ore Nòva 24_
*Novanta miliardi di IA.* L’amministratore delegato di IBM Italia, Alessandro La Volpe, stima che l’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) da parte delle aziende possa generare un impatto di 90 miliardi di euro per l’Italia entro il 2030, con un potenziale globale di 4.400 miliardi di dollari. Sottolinea l’importanza di modelli AI specifici e sostenibili, affermando che “La nostra è un’intelligenza artificiale del fare, per le imprese”, e prevede anni cruciali per l’adozione dell’AI nelle PMI italiane, attualmente al 4,7%.
_Sara Bichicchi su Mf_
*Binomio vincente.* Il testo descrive il ruolo di Torino e del Piemonte come centri di eccellenza nel settore aerospaziale, con una storia che risale a settant’anni fa e che ha portato alla costruzione di componenti per veicoli spaziali, e sottolinea anche il successo del binomio cultura-tecnologia in agricoltura, esemplificato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Inoltre, si evidenzia l’importanza dell’innovazione tecnologica nella regione, con riferimenti storici all’industria energetica e ferroviaria, e si fa menzione del Politecnico di Torino come luogo di formazione e trasmissione di questa cultura dell’innovazione, sottolineando la presenza significativa di studenti stranieri.
_Mario Deaglio su Stampa Torino – La città futuro_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Sale il Pil del Sud.* Il rapporto Svimez evidenzia che il Pil del Sud Italia è cresciuto del +0,9% per il secondo anno consecutivo, superando la media del Centro-Nord, grazie all’effetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); tuttavia, si prevede un rallentamento della crescita a partire dal 2025, con il rischio di un ritorno al tradizionale divario economico. La crescita è stata trainata principalmente dal settore delle costruzioni, ma l’occupazione rimane fragile e si stima una perdita di 25mila posti di lavoro a causa della fine della decontribuzione prevista per il 2024.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*Tensioni.* Il governo italiano ha subito due sconfitte in Senato durante l’esame del decreto fiscale: la prima sulla conferma del taglio del canone Rai, con Forza Italia che si è unita all’opposizione, e la seconda su un emendamento relativo alla sanità in Calabria, con l’astensione della Lega. Questi eventi hanno messo in luce le tensioni politiche all’interno della maggioranza, in particolare tra i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, con il primo che punta a ripresentare l’emendamento sulla Rai alla Camera e il secondo che sottolinea l’inefficacia di tale taglio, evidenziando una competizione politica crescente.
_Emilia Patta su Sole 24 Ore_
*Dialogo.* Alla vigilia dello sciopero generale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza del dialogo aperto e costruttivo tra istituzioni e parti sociali, evidenziando l’incremento di immigrati tra gli artigiani come segnale positivo per la società plurale italiana. Inoltre, ha fatto appello all’unità dell’Europa, considerandola fondamentale per il futuro, e ha enfatizzato il ruolo delle comunità sociali, professionali e associative nel costruire un’Europa forte e unita.
_su Repubblica_
*Abbassimao le tasse.* Matteo Salvini difende l’intervento del governo per garantire la mobilità durante gli scioperi, criticando la CGIL per la sua politica e doppiopesismo, e ribadisce l’impegno della Lega per abbassare le tasse, in contrasto con le recenti tensioni nella maggioranza riguardo al canone Rai e la posizione di Forza Italia. Inoltre, esprime preoccupazione per l’offerta di Unicredit su Banco BPM, sottolineando l’importanza di un sistema bancario che serva gli interessi nazionali e non riduca servizi essenziali.
_Tobia Stefano su La Verita’_
*Scioperate tutti.* Maurizio Landini, leader della Cgil, critica il governo per aver tradito le promesse elettorali e per attuare politiche di austerità peggiori di quelle del governo Monti, portando Cgil e Uil a proclamare uno sciopero generale. Landini denuncia un attacco al diritto di sciopero e sottolinea la crisi industriale, la precarietà del lavoro, i bassi salari e l’assenza di politiche di sostegno, invitando alla mobilitazione per ottenere cambiamenti concreti.
_Claudia Marin su Giorno – Carlino – Nazione_
*Dazi boomerang.* L’imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti su Canada e Messico potrebbe rivelarsi controproducente per gli USA stessi, dato che i tre paesi sono strettamente interconnessi in termini di materie prime e prodotti energetici, con rischi di rincari e carenze. Molti analisti ritengono che le minacce tariffarie di Trump possano essere una strategia negoziale, soprattutto in vista della revisione dell’accordo commerciale USMCA.
_Sissi Bellomo su Sole 24 Ore_
*Pagheranno le famiglie.* L’economista Bala Ramasamy prevede che i dazi minacciati da Trump sulla Cina potrebbero danneggiare le famiglie americane e rischiare la globalizzazione economica, ma potrebbero essere usati come leva negoziale. La Cina, che potrebbe diventare leader del Sud globale in risposta al protezionismo USA, potrebbe usare figure come Elon Musk per influenzare Trump, mentre la mancanza di un leader unitario in Europa potrebbe ostacolare una risposta coordinata al cambiamento di politica commerciale americana.
_Lorenzo Lamperti su Stampa_
*Barnier.* I mercati finanziari francesi hanno subito una flessione a causa delle crescenti preoccupazioni degli investitori per il potenziale collasso del governo del primo ministro Michel Barnier, in seguito alle controversie sulla proposta di bilancio che prevede tagli e aumenti delle tasse per 60 miliardi di euro. L’incertezza politica, esacerbata dall’opposizione di Marine Le Pen e dal rischio di un voto di sfiducia, ha portato a un aumento dei costi di finanziamento per la Francia e a timori sulla capacità del Paese di gestire il proprio debito.
_Leila Abboud su Financial Times_
*Mercati spaventati.* I tassi di interesse sui prestiti francesi hanno subito un forte aumento a causa delle incertezze politiche e di bilancio, suscitando preoccupazioni tra gli investitori internazionali e portando la Francia a prendere in prestito a tassi più alti della Grecia. La minaccia di una crisi politica in Francia è presa molto seriamente dai mercati finanziari, con il rischio di un governo cadente che potrebbe scatenare un’ulteriore impennata dei tassi e aumentare il costo annuale del debito pubblico.
_Hervé Rousseau su Figaro_
*Pechino manipola lo yaun.* La Cina sta manipolando la propria valuta, lo yuan, per contrastare l’impatto delle tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti, mantenendo la moneta più forte di quanto ci si aspetterebbe data la differenza di crescita economica con l’Unione Europea e il differenziale dei tassi di interesse con la Fed. Nonostante le aspettative di una svalutazione competitiva per far fronte alle nuove tariffe americane, Pechino sembra voler evitare una discesa troppo marcata dello yuan, cercando di posizionarsi come valuta di riferimento per i Paesi non allineati e mantenendo la fiducia degli investitori e delle imprese.
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_
*Bce e tassi.* Isabel Schnabel, membro del board della BCE, sostiene che ci sia poco margine per ridurre ulteriormente i tassi di interesse, promuovendo un approccio prudente e basato sui dati futuri, in linea con le posizioni di Christine Lagarde e Philip Lane. Tuttavia, esiste una divergenza di opinioni all’interno della BCE, con figure come Fabio Panetta che propongono tagli più significativi ai tassi per stimolare la domanda interna, in un contesto di rallentamento economico in Francia e Germania e di incertezza geopolitica legata alle politiche commerciali degli Stati Uniti.
_Fabrizio Goria su Stampa_
*Con loro seimila esuberi.* L’amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha inviato una lettera ai dipendenti esprimendo preoccupazione per i potenziali 6mila esuberi derivanti da una fusione con UniCredit, sottolineando l’intenzione di mantenere l’autonomia della banca e la sua vicinanza al territorio e alle PMI. Castagna rifiuta l’offerta di UniCredit, giudicata non adeguata al valore e al potenziale di Banco BPM, e si sta valutando una possibile alleanza con altri soci per contrastare l’operazione.
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Cdp e Nexi.* Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) sta considerando l’acquisizione della rete interbancaria di Nexi, lunga 208 mila chilometri e di rilevanza strategica, che collega istituti finanziari, Banca d’Italia e sistemi antifrode. Nexi, che ha già valutato la vendita della rete e della divisione Digital Banking Solutions per circa 800 milioni di euro, potrebbe cedere l’infrastruttura a Cdp, che già detiene una partecipazione significativa nel gruppo dei pagamenti.
_Francesco Bertolino su Corriere della Sera_
*Contratto.* Federmanager e Confservizi hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2025-2027, che interessa 2mila dirigenti di aziende di servizi pubblici, puntando su efficienza, produttività e formazione continua per migliorare i servizi. Il contratto prevede l’aumento del trattamento minimo garantito da 75mila a 85mila euro entro il 2026 e rafforza la parte variabile della retribuzione legata a obiettivi aziendali, oltre a promuovere la parità di genere e il contrasto alle molestie sul lavoro.
_Cristina Casadei su Sole 24 Ore_
*Ex Ilva.* La vendita dell’ex Ilva è stata posticipata a gennaio per permettere al governo di valutare meglio le offerte e assicurare una presenza italiana significativa nell’acquisto, con i commissari che stanno lavorando per risolvere le criticità e incontrando potenziali investitori internazionali. Tra le sfide vi sono la necessità di un investitore italiano di peso, la solidità dei gruppi stranieri interessati, come Vulcan Green Steel e Baku Steel, e la pressione sulla siderurgia italiana, con il governo che esclude un coinvolgimento diretto dello Stato nell’acquisizione.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*Mirafiori ferma.* Stellantis ha annunciato la sospensione della produzione presso lo stabilimento di Mirafiori a Torino fino al 5 gennaio, con circa 2.000 lavoratori in cassa integrazione, a causa di una riduzione del 54% nelle vendite di auto elettriche in Europa. La decisione ha scatenato le critiche dei sindacati e di figure politiche, inclusa la Lega guidata da Matteo Salvini, mentre il governo è sollecitato a intervenire per il rischio di impatto negativo sul settore automobilistico.
_Enrico Marro su Corriere della Sera_
*Più estero.* Webuild, guidata dall’amministratore delegato Pietro Salini, ha inaugurato la nuova metropolitana di Riad, parte di un portafoglio di lavori in Arabia Saudita del valore di 7 miliardi di euro, con progetti futuri che raggiungono i 30 miliardi. Nel 2024, l’azienda ha superato gli 11 miliardi di euro di ricavi, con una crescita del 20% anno su anno, e ha assunto 3mila persone in Italia, dimostrando la sua capacità di realizzare grandi opere infrastrutturali a livello internazionale.
_Andrea Ducci su Corriere della Sera_
*Utile su.* EasyJet ha annunciato un aumento del 34% degli utili netti e prevede di espandere la sua presenza in Italia basando otto nuovi aerei, cinque a Milano Linate e tre a Roma Fiumicino, in attesa dell’approvazione del merger tra Ita Airways e Lufthansa. La compagnia ha inoltre proposto di raddoppiare il dividendo per gli azionisti a 12,1 pence per azione, riflettendo una performance finanziaria positiva con un aumento del fatturato e dei passeggeri trasportati.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Alta velocità.* Arenaways, una compagnia ferroviaria italiana, ha ottenuto la concessione per riattivare linee ferroviarie in disuso in Piemonte e prevede di espandersi in altre regioni, con un investimento di 54 milioni di euro per un contratto decennale che inizierà con i collegamenti Cuneo-Saluzzo-Savigliano dal 2025. La società ha rafforzato la propria struttura societaria con l’ingresso di Renfe Proyectos Internacionales, parte del principale operatore ferroviario spagnolo Renfe, e Serena Industrial Partners, entrambi acquisendo il 33% del capitale, mentre mantiene la sua identità italiana e la sede a Torino.
_Claudia Luise su Stampa_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Ursula bis.* La nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha ottenuto la fiducia del Parlamento europeo con 370 voti a favore, ma con la più bassa maggioranza mai registrata, evidenziando divisioni tra i partiti, anche all’interno della stessa maggioranza di governo italiano. Nonostante il sostegno di partiti come Fratelli d’Italia e Forza Italia, la Lega, il Movimento Cinque Stelle, i verdi e la sinistra italiana hanno votato contro, mentre il Partito Democratico ha espresso sostegno.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_
*Fitto che divide.* Raffaele Fitto è stato nominato commissario europeo alla Coesione e alle riforme, diventando un elemento chiave nel nuovo equilibrio politico europeo, nonostante le divisioni tra gli alleati e le tensioni interne. La sua ascesa, sostenuta dalla leader Giorgia Meloni, segna una fase di rotta tormentata per l’Europa, con sfide cruciali per il futuro dell’Unione e la necessità di lavorare uniti per superarle.
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*Veterano.* Donald Trump ha nominato Keith Kellogg, un veterano del Vietnam di 80 anni, come inviato speciale per negoziare la fine del conflitto in Ucraina, proponendo di congelare le linee del fronte e spingere Kiev e Mosca a trattare, con la possibilità di limitare gli aiuti militari all’Ucraina se non accetta di negoziare. Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky cerca supporto internazionale, chiedendo armi alla Corea del Sud, mentre il presidente USA Biden promette ulteriori aiuti militari e Elon Musk critica l’approccio, evidenziando tensioni sulla gestione del conflitto.
_su Repubblica_
*Guerra ibrida.* Il capo dell’intelligence tedesca, Bruno Kahl, ha avvertito che la guerra ibrida condotta dalla Russia potrebbe forzare la NATO a considerare l’attivazione dell’articolo 5 del Trattato, a causa di un aumento del rischio di un confronto militare diretto. Kahl ha evidenziato atti di sabotaggio russi, inclusi danni ai sistemi satellitari occidentali e potenziali attacchi terroristici, aumentando le preoccupazioni per la sicurezza e l’influenza sulle imminenti elezioni tedesche.
_Gianluca Donfrancesco su Sole 24 Ore_
*Pattugliamento.* Il primo ministro polacco Donald Tusk sta promuovendo una forza navale congiunta tra i paesi nordici e baltici per contrastare eventuali sabotaggi russi, in seguito al taglio sospetto di due cavi dati. La proposta arriva in un contesto di allerta europea per possibili attacchi alla infrastruttura critica, con l’attenzione degli ufficiali di intelligence rivolta principalmente verso la Russia, nonostante sospetti recenti anche su una nave cinese.
_Richard Milne su Financial Times_
*La tregua regge.* Il primo giorno di tregua in Libano vede le armi tacere mentre la tensione persiste, con l’esercito israeliano che impedisce il ritorno dei civili verso il Sud e Netanyahu che non autorizza il rientro degli sfollati israeliani, mantenendo le truppe in posizione. Nonostante la tregua, il primo ministro israeliano è determinato a continuare la lotta contro Hamas fino alla vittoria totale, mentre gli USA e la Francia si impegnano a garantire l’accordo che rafforza la risoluzione ONU 1701, con la speranza che la pausa nei combattimenti diventi permanente.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_
*Mediazione.* Amos Hochstein, inviato americano con una lunga esperienza nel settore energetico, è stato la figura chiave nella mediazione tra Libano e Israele, riuscendo a stabilire una tregua nonostante le tensioni e le complesse dinamiche politiche. Hochstein, che ha lavorato su diversi dossier internazionali e ha avuto un ruolo significativo in varie crisi energetiche e diplomatiche, ha dovuto negoziare intensamente, anche influenzando la posizione francese riguardo al mandato di cattura della Corte penale internazionale, per raggiungere l’accordo di pace.
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Immunità.* La Francia ha cambiato posizione riguardo all’arresto di Benjamin Netanyahu, citando l’immunità del primo ministro israeliano, in un contesto di cessate il fuoco in Libano e di negoziati per la tregua. Questa svolta diplomatica, che ha visto anche il coinvolgimento dell’Italia e del G7, sembra essere stata influenzata dalla volontà di Parigi di essere associata all’accordo di tregua, nonostante le complesse questioni giuridiche legate al mandato di arresto della Corte penale internazionale.
_Anais Ginori su Repubblica_
*Caroselli.* Nel primo giorno di tregua a Beirut, l’atmosfera è di festa tra i quartieri distrutti, con la popolazione che celebra tra spari in aria e canti, mentre Hezbollah promette la ricostruzione delle aree colpite. Tuttavia, la situazione rimane tesa, con violazioni dell’accordo di cessate il fuoco e differenze di percezione della “vittoria” tra le diverse comunità religiose, lasciando un senso di vittoria amara e la consapevolezza di una guerra senza fine.
_Fabio Tonacci su Repubblica_
*Italia pronta a guidare i caschi blu.* L’Italia è in prima linea per assumere il comando delle iniziative militari internazionali in Libano, con l’obiettivo di stabilire una tregua duratura e di rafforzare l’esercito libanese, un processo che potrebbe estendersi a Gaza con la formazione di una forza di polizia palestinese. Il Comitato Tecnico Militare per il Libano, guidato dall’Italia, mira a ricostruire le forze libanesi e a migliorare le regole di ingaggio di Unifil, con la possibilità di un aumento significativo del contingente militare italiano nella regione.
_Gianluca Di Feo su Repubblica_
*Scambio di prigionieri.* Tre cittadini americani, precedentemente incarcerati in Cina per spionaggio e traffico di droga, sono stati rilasciati in uno scambio di prigionieri inusuale tra Cina e USA, segnando un potenziale dialogo tra le due potenze. L’evento coincide con la vittoria elettorale di Trump e suggerisce una possibile apertura diplomatica, nonostante le tensioni legate alle politiche commerciali e alla questione di Taiwan.
_Massimo Basile su Repubblica_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Strappo.* La maggioranza al Senato ha affrontato una spaccatura quando Forza Italia si è unita all’opposizione per bocciare un emendamento della Lega che proponeva un taglio del canone Rai, portando poi la Lega a reagire astenendosi su un provvedimento sulla sanità in Calabria. La tensione tra gli alleati di governo ha sollevato critiche da parte dell’opposizione, che ha definito la maggioranza “in frantumi”, mentre il governo ha cercato di minimizzare l’incidente, con la premier Meloni che ha sottolineato la necessità di trovare un accordo e il vicepremier Salvini che ha ridimensionato lo scontro a un “dibattito giornalistico”.
_Antonella Baccaro su Corriere della Sera_
*Moral suasion.* Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella esercita la sua influenza morale e istituzionale per indirizzare il governo e l’opposizione su temi come la giustizia, l’immigrazione e il finanziamento ai partiti, sottolineando l’importanza della collaborazione e del rispetto delle regole. Mattarella interviene pubblicamente e incontra vari settori della società, ribadendo il suo ruolo e la necessità di difendere le istituzioni e la democrazia, nonostante le sfide poste da un governo meno incline alla collaborazione istituzionale.
_Concetto Vecchio su Repubblica_
*Meloni furiosa.* La premier Giorgia Meloni è furiosa e delusa per le divisioni interne alla maggioranza, che hanno portato la coalizione sull’orlo di una crisi, con attriti personali e scontri sul canone Rai tra Salvini e Tajani. La tensione è palpabile, con Meloni che avverte i suoi alleati che a perdere consenso saranno loro se continueranno a dividere, mentre si affrontano anche questioni di rimpasto e il peso politico di Forza Italia all’interno del governo.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_
*Colpo su colpo.* Il governo italiano è stato scosso da uno scontro tra il vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini riguardo il canone Rai e la sanità, con la premier Giorgia Meloni che ha espresso forte disappunto per il comportamento dei suoi alleati. La tensione tra i partiti della coalizione di centrodestra è salita, con sospetti di un allontanamento di Forza Italia verso posizioni più centriste e una battaglia politica simbolica che si concentra sul canone Rai, vista come una questione di rivendicazione e compensazione politica.
_Francesco Olivo su Stampa_
Non governano*.* La maggioranza di governo in Italia è in crisi a seguito di disaccordi interni, evidenziati dalla votazione contraria di Forza Italia, alleata di governo, su un emendamento riguardante il canone Rai, che ha portato alla bocciatura dell’emendamento della Lega. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (PD), critica la maggioranza per la mancanza di azione sui problemi reali dei cittadini e sottolinea l’unità dell’opposizione su temi importanti come la sanità e il salario minimo, nonostante le differenze sul controllo della Rai.
_Daniela Preziosi su Domani_
*Niente Belloni.* Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, minimizza l’importanza della possibile nomina di Elisabetta Belloni, capo del Dis in scadenza, come ministra degli Affari Europei, affermando che non è un affare di stato e che al momento si occupa di altre questioni, nonostante le speculazioni su una sua opposizione alla nomina per motivi di rivalità politica. Nel frattempo, Tajani sottolinea i cambiamenti negli equilibri interni al centrodestra, con Forza Italia che si posiziona come seconda forza della coalizione, e respinge l’idea di essere influenzato da Mediaset o dalla famiglia Berlusconi, insistendo sulla sua indipendenza decisionale.
_Simone Canettieri su Foglio_
*Finanziamento.* Il finanziamento ai partiti in Italia è al centro di un dibattito parlamentare dopo che il Presidente della Repubblica ha bloccato una proposta di raddoppio dei fondi, lasciando solo un incremento da 25 a 28 milioni di euro per il due per mille. Il Partito Democratico spinge per una discussione su un nuovo sistema di sostegno pubblico ai partiti, per evitare che la politica dipenda eccessivamente dai finanziamenti di multinazionali e grandi imprese.
_Antonio Fraschilla su Repubblica_
*Decreto flussi.* Il decreto flussi, approvato alla Camera e in attesa di discussione al Senato, introduce misure riguardanti l’immigrazione, tra cui il trasferimento delle competenze sui trasferimenti di migranti alle Corti d’appello e la possibilità per le autorità di acquisire i contenuti dei cellulari dei migranti. Inoltre, il decreto stabilisce una nuova lista di Paesi sicuri e norme per i velivoli privati coinvolti nel soccorso marittimo, mentre suscita divisioni tra maggioranza e opposizione, con critiche sulla violazione della privacy e sulla trasparenza nelle relazioni con Paesi terzi.
_Ilaria Sacchettoni su Corriere della Sera_
*Ne migranti ne operatori.* Il centro per migranti di Gjader in Albania, finanziato dall’Italia con circa un miliardo di euro, è quasi deserto dopo le criticità emerse sul piano del diritto, con meno di cento agenti e otto operatori rimasti senza un futuro certo. Nonostante ciò, il governo italiano continua a investire milioni nel progetto, anche in assenza di gare d’appalto, mentre si attende una decisione della Corte di giustizia dell’UE e si cerca di modificare la giurisdizione sui trattenimenti dei richiedenti asilo tramite il decreto Flussi.
_Marika Ikonomu su Domani_
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