Rassegna Stampa 02 dicembre 2024

SICUREZZA

*Sistema.* L’Arabia Saudita si sta avvicinando al programma GCAP (Global Combat Air Programme), un progetto di sviluppo congiunto tra Gran Bretagna, Italia e Giappone per un sistema di combattimento aereo di sesta generazione, che mira a sostituire l’Eurofighter Typhoon e il F-2 giapponese. Il coinvolgimento saudita potrebbe portare a una distribuzione più ampia dei costi di sviluppo, che si prevede saranno molto elevati, e mettere pressione su Germania, Francia e Spagna, che stanno lavorando al progetto concorrente FCAS (Future Combat Air System). Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha espresso la sua convinzione che “la collaborazione per il sistema di combattimento aereo GCAP includerà in futuro anche l’Arabia Saudita”. Tuttavia, ci sono preoccupazioni sulla condivisione di segreti militari con l’Arabia Saudita, data la sua vicinanza con Russia e Cina. Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, non ha menzionato l’Arabia Saudita, ma ha confermato che i partner industriali hanno raggiunto un accordo sui rispettivi ruoli e sulla governance del progetto, con Leonardo che si occuperà dell’integrazione dei sistemi di volo e dell’armamento.

_Tim Kanning su Frankfurter Allgemeine_

*Rafforzato.* ‘Europa accelera lo sviluppo di missili a lunga portata per rafforzare le proprie capacità difensive, in risposta alle carenze emerse durante il conflitto in Ucraina. Sette paesi, tra cui Francia, Germania, Polonia e Italia, hanno promesso di accelerare l’acquisizione di missili capaci di colpire obiettivi a centinaia di chilometri di distanza. Il progetto ELSA (European Long-Range Strike Approach), guidato principalmente dalla Francia, ha recentemente incluso i Paesi Bassi e attira l’interesse di altri paesi europei. L’industria europea, con aziende come MBDA, possiede la tecnologia necessaria ma finora ha prodotto queste armi in quantità limitate. Leonardo, con una quota del 25% in MBDA, è coinvolta nello sviluppo di queste capacità difensive cruciali per l’Europa.
_Anne Bauer su Echos_

*In ritardo.* L’industria europea dell’armamento è in ritardo rispetto al resto del mondo, con un incremento delle vendite di solo lo 0,2% nel 2023, raggiungendo i 133 miliardi di dollari, mentre i principali produttori mondiali hanno visto un aumento del 4,2%, per un totale di 632 miliardi di dollari. Nonostante l’aumento dei budget per la difesa in Europa, la maggior parte degli acquisti di armamenti dell’UE è stata effettuata all’estero, con gli Stati Uniti che rappresentano il 63% del totale. Alcuni produttori europei, come l’azienda tedesca Rheinmetall e la francese Nexter, hanno tuttavia incrementato la produzione per rispondere alle esigenze dell’Ucraina e alla crescente domanda internazionale. L’UE, stimolata dalle incertezze legate al sostegno americano, sta cercando di rafforzare la propria politica di difesa, come evidenziato dalla nomina di un commissario europeo per la Difesa e dall’annuncio di un libro bianco sulla difesa da parte della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Nel frattempo, la Russia ha visto un aumento del 40% nelle vendite delle sue industrie di armamento, mentre i produttori asiatici, in particolare coreani e giapponesi, hanno registrato significativi incrementi delle vendite.
_Véronique Guillermard su Figaro_

*Capitalizzare le difficoltà di Boeing.* Airbus, il più grande costruttore di aerei al mondo, sta lottando per raggiungere gli obiettivi di consegna a causa di ritardi di produzione e problemi di catena di fornitura, perdendo l’occasione di superare ulteriormente il suo principale concorrente, Boeing, anch’esso in difficoltà. Nonostante un forte inizio d’anno con un numero record di ordini, Airbus ha dovuto ridurre l’obiettivo di consegna da 800 a circa 770 aeromobili e ritardare l’aumento di produzione dei jet della famiglia A320. L’azienda è costretta a consegnare circa 200 jet negli ultimi due mesi del 2024 per raggiungere gli obiettivi rivisti. L’approvvigionamento di motori ha rappresentato un importante collo di bottiglia, con i principali fornitori come CFM International e Pratt & Whitney che non sono riusciti a tenere il passo con la domanda. In mezzo a queste sfide, Airbus si sta preparando a un cambio di leadership nella sua divisione di aeromobili commerciali e a potenziali tariffe d’importazione statunitensi, mentre le compagnie aeree e i locatori devono affrontare rinvii delle consegne e interruzioni operative.
_Claire Bushey su Financial Times_

*Buco nero.* L’Europa si trova di fronte alla necessità di rafforzare la propria difesa in risposta all’atteggiamento imprevedibile di Trump e alle minacce di Putin, con alcuni paesi come la Polonia che mirano a investire una quota significativa del PIL in difesa. Nonostante l’aumento medio del 9% nella spesa per la difesa, raggiungendo i 436 miliardi di dollari, c’è scetticismo sul fatto che ciò basti a convincere Trump del serio impegno degli alleati europei. La Commissione Europea sta considerando l’uso di fondi comuni per sostenere le industrie della difesa e migliorare le infrastrutture militari, mentre Ursula von der Leyen punta a creare un’Unione europea di difesa. Tuttavia, ci sono dubbi su dove trovare i finanziamenti necessari e sulla volontà politica di attuare tali cambiamenti, con la Germania e altri paesi che affrontano limiti fiscali e dibattiti interni sulla spesa per la difesa.
_su Foglio_

*Campioni.* L’industria della difesa italiana, poco esplorata ma ricca di eccellenze, è stata analizzata in un report di Mediobanca che evidenzia una struttura piramidale con in cima i colossi Leonardo e Fincantieri. Le PMI del settore si distinguono per la loro capacità di innovazione e collaborazione, operando sia nel civile che nel militare, e contribuiscono significativamente alla filiera di difesa, specialmente quelle legate a Leonardo e Fincantieri. Sorprendentemente, le medie imprese familiari italiane mostrano una redditività elevata, con un ebit margin del 12,2% nel 2023, grazie alla loro agilità e flessibilità
_Dario Vico su L’Economia del Corriere della Sera_

*Sentinel.* Sentinel-1C pronto alla partenza: il satellite tutto italiano raggiungerà in orbita il suo gemello. Costruito dall’azienda italiana Thales Alenia Space e con il supporto dell’Asi. – Fornirà dati decisivi sui pericoli ambientali, servirà per quantificare i danni causati da terremoti ed inondazioni, utili per calcolo di eventuali risarcimenti assicurativi. Int. Giampiero Di Paolo (ad Thales Alenia Space).
_su Tg5 CANALE 5_

*Vespucci.* Mumbai (India). 28ª tappa del giro del mondo di nave Amerigo Vespucci e dell’expo itinerante Villaggio Italia. Telespazio: presentata missione Moonlight. Int. Marco Brancati (Telespazio, Gruppo Leonardo)
_su RAI NEWS 24_

*Mumbai.* A Mumbai in India 28ª tappa del tour mondiale della nave Amerigo Vespucci. Leonardo pronta a creare joint venture con aziende locali per trasferire competenze tecnologiche e il contenuto di innovazione digitale nelle linee di produzione, importanti le ricadute occupazionali. Interventi tra gli altri di Enrico Savio, general manager Leonardo International. Presente alla cerimonia il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso
_su NDTV_

*Sistema Italia.* Ferruccio Michelin L’Amerigo Vespucci non è più soltanto “la nave più bella del mondo”: oggi incarna il ruolo di ambasciatore di un’Italia che unisce tradizione, innovazione e strategia globale. Dietro lo scalo a Mumbai si cela un lavoro diplomatico straordinario, coordinato dall’ambasciatore Antonio Bartoli, che ha trasformato la tappa in un momento cruciale per rafforzare le relazioni tra Italia e India in un momento eccezionale dei rapporti bilaterali. Il Vespucci è stato accolto dal “Villaggio Italia”, una vetrina itinerante che esalta le eccellenze italiane nei settori tecnologico, culturale e industriale, mostrando il meglio del “Sistema-Italia”. Come ha ricordato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “quando venni in India 15 anni fa, la partnership tra i nostri Paesi era di tipo commerciale. Oggi invece è tecnologica e industriale”. La tappa del Vespucci è quindi il simbolo di un’evoluzione che punta a rafforzare il ruolo dell’Italia come ponte tra Europa e Asia. Urso ha sottolineato come il recente Piano d’Azione Strategico Congiunto Italia-India 2025-2029, firmato al G20 di Rio de Janeiro, offra la base per ampliare la cooperazione in settori strategici e candidi l’Italia a diventare una piattaforma logistica e produttiva per presidiare il mercato europeo. “Unito alle affinità politiche e culturali tra i nostri Paesi, questo piano mette l’Italia in condizione di diventare l’anello di congiunzione tra l’Unione europea e l’Asia”, ha aggiunto il ministro.
_su FORMICHE.NET_

*Telespazio.* Visita al centro spaziale del Fucino di Telespazio.
_su CESKATELEVIZE_

*Più export.* La Campania emerge come una regione chiave per l’industria aerospaziale italiana, contribuendo significativamente all’economia con circa 900 milioni di euro di valore aggiunto annuo e un incremento delle esportazioni del 2,7% nel primo semestre, nonostante il trend negativo a livello nazionale e meridionale. Il settore, che rappresenta l’8,4% del valore aggiunto manifatturiero regionale, ha un impatto economico notevole, con ogni 100 euro prodotti che generano un ritorno di 94,1 euro sul territorio, quasi il doppio rispetto ad altri settori. Le aziende aerospaziali campane si distinguono per la loro dimensione e competitività internazionale, esportando in 87 Paesi e collaborando con università e centri di ricerca per sviluppare tecnologie avanzate. La crescita prevista della space economy e le nuove esigenze di sicurezza militare offrono ulteriori opportunità di sviluppo per il settore nella regione.
_Paolo Cacace su L’Economia del Corriere della Sera_

*Un colpo alle spalle.* Il senatore Cédric Perrin mette in guardia dai rischi di una censura da parte del governo Bernier, che potrebbe annullare l’aumento di 3,3 miliardi di euro previsto per la difesa nazionale francese. Ciò avviene in un momento in cui la Russia sta intensificando i suoi test missilistici nucleari, il che renderebbe la Francia vulnerabile con un taglio del 6,5% del bilancio della difesa. Perrin critica anche i partiti politici estremisti per la loro apparente indifferenza nei confronti della sovranità nazionale e della sicurezza pubblica, sottolineando che la censura comporterebbe anche tagli significativi ai bilanci di gendarmeria e polizia. Conclude affermando che la censura avvantaggerebbe i nemici della Francia, in particolare la Russia, ed esorta i francesi a ricordare le conseguenze di queste azioni quando saranno chiamati a prendere decisioni politiche.
_Cédric Perrin su Figaro_

*Piano Mattei.* Mario Giro, ex viceministro degli Esteri italiano, sostiene che l’Italia dovrebbe puntare sulle piccole e medie imprese (PMI) per rafforzare i legami con l’Africa, un continente che sta diventando sempre più importante a livello globale a causa delle sue risorse naturali e della terra arabile. Mentre la Cina è diventata il principale partner commerciale dell’Africa, gli Stati Uniti hanno ridotto il loro impegno, lasciando spazio a nuove opportunità per altri paesi. L’Europa, nonostante sia il principale partner umanitario, è in ritardo sugli investimenti privati e deve affrontare la concorrenza di aziende asiatiche e del Golfo. Giro evidenzia che l’Italia, nonostante le sue dimensioni ridotte, può diventare un partner chiave per l’Africa grazie alla qualità delle sue PMI e all’assenza di un’eredità coloniale pesante. Sottolinea l’importanza di un nuovo approccio strategico per sostenere l’industrializzazione africana e la necessità di garantire gli investimenti delle PMI italiane nel continente.
_Laura Pasqua su La Verita’_

*Subito il presidente.* Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova, sottolinea l’urgenza di nominare un presidente per i porti di Genova e Savona e di attuare politiche per attrarre giovani, anche stranieri, per studiare, lavorare e vivere nel territorio. Risso evidenzia l’importanza di una politica energetica equilibrata che includa lo sviluppo delle rinnovabili e consideri l’opzione nucleare, citando le competenze genovesi nel settore. L’assemblea annuale di Confindustria Genova si concentrerà su temi come demografia, tecnologia, globalizzazione e fabbisogno energetico, con interventi di figure chiave e la partecipazione di Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria.
_Gilda Ferrari su Secolo XIX_

*Adeguamento.* La maggior parte delle aziende italiane è ancora in fase di adeguamento all’intelligenza artificiale (IA), con solo il 9% che si dichiara pienamente preparato, secondo l’indice di Cisco. Il 61% sta iniziando a muoversi verso l’adozione dell’IA, mentre un 5% è in notevole ritardo. Le difficoltà principali risiedono nell’inadeguatezza dell’infrastruttura tecnologica, soprattutto per quanto riguarda la capacità di calcolo e la cybersicurezza. Nonostante un investimento significativo nel settore, più della metà delle aziende non ha ancora percepito i benefici attesi dall’IA. Il futuro, tuttavia, sembra promettente: molte aziende si aspettano risultati migliori nei prossimi anni, ma è necessario un impegno congiunto per sfruttare appieno le potenzialità dell’IA in vari settori.
_Simone Cosimi su Repubblica Affari&Finanza_

*Tutti pazzi per AI.* Il settore del noleggio auto sta crescendo, superando la proprietà tradizionale, grazie alla capacità degli operatori di offrire un’ampia gamma di soluzioni innovative e rispondere alla domanda di mobilità. Il Locauto Group ha registrato un aumento del fatturato del 17% nel 2024 e ha espanso la sua rete in Italia, con una particolare attenzione alla business unit dedicata ai veicoli commerciali. L’intelligenza artificiale (AI) sta diventando un elemento chiave per migliorare l’efficienza e digitalizzare l’esperienza del cliente nel noleggio auto. Alphabet Italia, parte del gruppo BMW, ha introdotto Alphabet AI Assistant per analizzare le flotte aziendali, e punta a sostenere la transizione ecologica attraverso strumenti digitali che monitorano e migliorano l’impatto ambientale. Nel frattempo, la classifica mostra i modelli e i gruppi più popolari nel noleggio a lungo termine fino a ottobre 2024.
_Andrea Salvadori su L’Economia del Corriere della Sera_

*Database violati.* L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha introdotto nuove linee guida per rafforzare la sicurezza dei database statali, in risposta a recenti violazioni che hanno coinvolto dati riservati di politici e imprenditori. Le indagini hanno evidenziato il ruolo chiave di funzionari infedeli che hanno sfruttato i permessi di accesso per sottrarre e vendere informazioni segrete. Le nuove misure prevedono un controllo più stringente degli accessi, con autenticazione obbligatoria e tracciamento delle operazioni, oltre a una gestione centralizzata delle utenze. Inoltre, si pone attenzione alla sicurezza dei fornitori esterni, potenziali vettori di attacchi informatici. La riforma dei reati informatici, che include l’introduzione del reato di estorsione informatica, è attualmente in attesa di ulteriori approfondimenti.
_Ivan Cimmarusti su Sole 24 Ore_

*Campbus.* Il Corriere della Sera conclude l’iniziativa CampBus, che integra educazione e tecnologia nelle scuole, con un evento finale il 5 dicembre, trasmesso in streaming. Gli studenti hanno esplorato l’uso della tecnologia per apprendere in modo più efficace e sviluppare competenze trasversali, con il supporto di partner come Leonardo, Eni, Acer, Google for Education e altri. Tra le metodologie innovative, il game-based learning con Minecraft e Stem Feed di TikTok per la divulgazione scientifica, dimostrano il potenziale educativo del digitale nel trasformare l’approccio didattico e sviluppare soft skill.
_Michela Rovelli su L’Economia del Corriere della Sera_

*Scuola e futuro.* Gli studenti della classe V G dell’Istituto Superiore San Benedetto di Cassino hanno visitato l’azienda Leonardo Divisione Elicotteri, un leader internazionale nella costruzione di elicotteri, dove hanno potuto osservare da vicino le varie fasi di lavorazione e assemblaggio. La visita, organizzata dai Maestri del lavoro del consolato provinciale di Frosinone, rientra in un progetto formativo più ampio che mira a far conoscere agli studenti le esperienze lavorative e stimolare la loro curiosità su vari temi. Al termine della giornata, ricca di apprendimenti e osservazioni pratiche, gli studenti hanno espresso grande soddisfazione e gratitudine per l’esperienza vissuta
_Suela Scasseddu su Ciociaria Oggi_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Tavares.* Carlos Tavares si è dimesso con effetto immediato dalla carica di CEO di Stellantis, in seguito a divergenze emerse con il consiglio di amministrazione. La crisi del gruppo automobilistico si manifesta con un calo delle vendite e del valore delle azioni, e la situazione è aggravata da tensioni con il governo italiano su incentivi e costi del lavoro. John Elkann presiederà un nuovo comitato esecutivo ad interim e si occuperà della ricerca di un nuovo amministratore delegato, processo che dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2025. Sindacati e partiti politici italiani chiedono chiarimenti e azioni rapide per garantire un piano industriale e occupazionale, mentre la Lega solleva questioni sul compenso di Tavares dopo la sua gestione.
_Andrea Rinaldi su Corriere della Sera_

*Poteri a Elkann.* John Elkann, presidente del consiglio di amministrazione di Stellantis, si trova a gestire le incertezze future del gruppo automobilistico in un periodo di crisi per il settore, con una trasformazione epocale della catena del valore che i costruttori faticano a controllare. Dopo l’uscita di Carlos Tavares, che ha lasciato la società con stabilimenti chiusi e produzione in parte delocalizzata, Elkann ha ribadito la sua intenzione di non cercare fusioni con altri costruttori e di mantenere l’asse franco-italiano, in linea con lo spirito del nonno. Con le vendite in calo e i ricavi contratti, Elkann deve decidere se proseguire con la mobilità elettrica o puntare sull’ibrido, mentre cerca un nuovo CEO allineato con gli azionisti. Deve anche ristabilire i rapporti con i sindacati e la politica, in un contesto dove i lavoratori chiedono un leader attento alla ripresa delle fabbriche e al rispetto dei dipendenti
_Bianca Carretto su Corriere della Sera_

*Inciampato nell’elettrico.* Carlos Tavares ha terminato il suo mandato di quasi quattro anni come capo di Stellantis, un colosso automobilistico globale nato dalla fusione tra FCA e PSA all’inizio del 2021. Tavares, noto per la sua fermezza e per essere un tagliatore di costi, ha affrontato sfide significative, tra cui la transizione verso l’elettrico e le tensioni con il governo italiano e i sindacati. Nonostante gli sforzi per adeguare l’azienda alle nuove normative ambientali, ha incontrato difficoltà nel mercato e nella politica, con vendite difficili e perdita di quote di mercato. Alla fine, ha ammesso i suoi limiti umani mentre Stellantis ha iniziato a cercare un successore per il 2026.
_Teodoro Chiarelli su Stampa_

*Scioperi.* La crisi della Volkswagen ha scatenato scioperi in tutte le fabbriche tedesche, con la IG Metall che ha avviato proteste a oltranza per contrastare i tagli proposti dall’azienda, che includono la chiusura di tre stabilimenti e il licenziamento di migliaia di dipendenti. Nonostante la proposta del sindacato di congelare l’aumento salariale e ridurre i bonus e l’orario lavorativo, la direzione aziendale rimane ferma sulla necessità di ridurre la produzione in eccesso e adeguarsi alle nuove realtà di mercato. La tensione è alta, con la possibilità di una storica chiusura di uno stabilimento in Germania e un profondo divario tra le richieste di aumento salariale del 7% da parte dei lavoratori e il taglio del 10% proposto dall’azienda. La situazione è aggravata dal calo delle vendite in Cina e dalle difficoltà di altri marchi automobilistici, che stanno anch’essi attuando tagli e ristrutturazioni
_Tonia Mastrobuoni su Repubblica_

*Cassa in crescita.* Nel periodo gennaio-settembre 2024, la cassa integrazione in Italia è aumentata del 23%, con un incremento del 30% per la cassa integrazione ordinaria. Le industrie più colpite sono quelle del tessile, pelli, calzature e meccanica, con un aumento significativo delle ore autorizzate in particolare nelle province di Lecce, Biella e Sondrio. L’analisi territoriale mostra che in alcune province come Belluno e Biella, le ore di cassa integrazione per impresa sono particolarmente elevate. I dati Inps rivelano che solo una parte delle ore autorizzate viene effettivamente utilizzata. Infine, il contesto economico attuale richiede attenzione e potrebbe necessitare di interventi straordinari per supportare la transizione del settore manifatturiero.
_Serena Uccello su Sole 24 Ore_

*Frenata.* Il settore della meccanica italiana sta affrontando un periodo di rallentamento, con una significativa riduzione dell’export, in particolare verso la Germania, che ha visto un calo di 3,2 miliardi di euro. Questo declino ha portato a un aumento del 48% delle richieste di cassa integrazione, con la produzione e l’occupazione in calo. La crisi colpisce trasversalmente diversi distretti produttivi del Nord Italia e si riflette in vari comparti, inclusi l’automotive e l’edilizia. Di fronte a queste difficoltà, l’80% delle aziende associate ad Anima prevede di utilizzare l’ammortizzatore sociale nel 2024, mentre solo il 12% segnala prospettive occupazionali positive.
_Luca Orlando su Sole 24 Ore_

*Transizione verde.* Il 68% delle aziende italiane ha stabilito obiettivi concreti per la transizione verde, superando la media globale del 47%, secondo l’EY Global Climate Action Barometer 2024. In Italia, oltre il 50% delle aziende ha piani d’azione per affrontare i rischi climatici, con i settori energetico e industriale tra i più attivi. Le imprese italiane sono anche più avanti nel riconoscere opportunità di mercato legate alla transizione verde, con l’85% che lavora per identificarle contro il 74% a livello globale. L’Europa, con l’Italia in posizione avanzata, è leader nell’implementazione di piani di transizione, mentre la Cina è in fondo alla classifica. Infine, le aziende italiane sono più trasparenti nella divulgazione di informazioni sui piani di transizione rispetto alla media mondiale
_Alexis Paparo su Sole 24 Ore_

*Insp e Tfr.* L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), guidato da Gabriele Fava, gestisce un flusso annuo di oltre 6 miliardi di euro derivante dalla riforma del 2007, con un bilancio in attivo nel 2023 e un incremento delle prestazioni tra pensioni e welfare. Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) ammonta a 99 miliardi di euro, una somma significativa sebbene inferiore ai 241,9 miliardi rimasti nelle aziende più piccole. Una proposta legislativa potrebbe indirizzare automaticamente il TFR verso fondi privati di previdenza complementare, a meno che i lavoratori non scelgano esplicitamente di mantenerlo presso l’INPS o in azienda. L’INPS, fondato oltre un secolo fa, offre oltre 400 prestazioni e servizi a 52 milioni di beneficiari, con una spesa totale di 398,1 miliardi di euro nel 2023. Il presidente dell’INPS, Fava, ha espresso preoccupazione per la possibile perdita dei fondi TFR e ha suggerito la riapertura di un fondo complementare all’interno dell’ente.
_Maria Angelone su Stampa_

*Manovra.* Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino, critica la manovra di bilancio attuale, sottolineando la necessità di un approccio più coraggioso e incentrato sugli investimenti per rafforzare la competitività delle imprese italiane in un periodo economico difficile. Egli suggerisce una riduzione dell’Ires per le aziende che reinvestono gli utili e critica l’utilizzo limitato delle risorse del Piano Transizione 5.0, proponendo semplificazioni e prolungamenti delle misure. Gay evidenzia l’importanza di mantenere il taglio al cuneo fiscale e di eliminare normative che ostacolano i partenariati pubblico-privato e gli investimenti esteri. Infine, esprime preoccupazione per il rallentamento dell’economia e la crisi industriale, invitando a una politica industriale che promuova la competitività e l’occupazione, e attende dalla nuova Commissione UE un approccio più flessibile riguardo alle sanzioni per i produttori di auto.
_Claudia Luise su Stampa_

*Ponte.* Governo sotto attacco da parte dell’opposizione per aver assegnato altri tre miliardi di euro al progetto del Ponte sullo Stretto, un’opera fortemente voluta dal leader della Lega, Matteo Salvini. Questa mossa è stata interpretata come un “saccheggio del Sud”, poiché i fondi provengono dal fondo di sviluppo e coesione destinato principalmente alle regioni meridionali. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, insieme ad altri, hanno espresso forte dissenso, accusando il governo di favorire scambi di potere piuttosto che investire in infrastrutture essenziali come la sanità pubblica. Nonostante le critiche, la proposta sembra godere del sostegno di Fratelli d’Italia e Forza Italia, e si sta muovendo verso l’approvazione come parte delle modifiche al bilancio gradite a Palazzo Chigi.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_

*Tempi lunghi.* Unicredit ha lanciato un’offerta pubblica di scambio per Banco Bpm, scatenando una competizione per l’acquisizione della banca milanese e ribaltando gli equilibri nel settore bancario italiano. L’operazione, che ha sorpreso il mercato, potrebbe portare a un riassetto significativo, con potenziali implicazioni per il lavoro e la capacità delle banche di servire famiglie e imprese. Intanto, istituti come Bper e Intesa Sanpaolo continuano a perseguire strategie di crescita autonoma, mentre il Monte dei Paschi di Siena, dopo essere stato al centro di vari progetti finanziari, sembra ora orientato verso una strategia stand-alone. L’offerta di Unicredit, considerata bassa da Banco Bpm, potrebbe richiedere tempi lunghi per l’approvazione e apre la porta a possibili rilanci o interventi da parte di altri attori del settore
_su L’Economia del Corriere della Sera_

*Fusione fredda.* Andrea Orcel, CEO di Unicredit, sta perseguendo l’ambizioso obiettivo di creare il più grande gruppo bancario europeo con base in Italia, attraverso l’acquisizione di Commerzbank e Banco Bpm. Se riuscisse, Unicredit diventerebbe la prima banca dell’area euro per capitalizzazione, ma il progetto incontra diversi ostacoli, tra cui resistenze politiche e la necessità di ottenere l’approvazione della BCE. Orcel, che ha adottato una gestione finanziaria piuttosto che industriale, deve ora convincere che il suo piano porterà a un rafforzamento industriale di Unicredit. La fusione con Banco Bpm è strategica per la complementarità delle reti di sportelli, ma richiede la superazione di sfide come il golden power del governo italiano e le trattative con i francesi di Crédit Agricole, azionisti di Banco Bpm.
_Giovanni Pons su Repubblica Affari&Finanza_

*La Fed resiste a Trump.* Il presidente della Federal Reserve (Fed), Jerome Powell, ha resistito alle pressioni del presidente Trump, che aveva chiesto le sue dimissioni e minacciato di limitare l’autonomia della Fed. Powell, il cui mandato scade nel 2026, ha dichiarato che non si dimetterà e che una richiesta di dimissioni sarebbe illegale. Trump ha suggerito di nominare subito il successore di Powell per indebolire la sua posizione, ma questa strategia è stata criticata per la sua potenziale incomprensione dei mercati finanziari. La Fed si trova di fronte alla sfida di gestire la politica monetaria in un contesto di volatilità economica e tensioni commerciali, mentre Trump propone riforme che potrebbero ridurre l’autonomia della banca centrale, nonostante la protezione della Corte Suprema. La Fed potrebbe decidere di ridurre ulteriormente i tassi di interesse, nonostante l’inflazione, a causa delle incertezze legate alle politiche commerciali di Trump
_Mario Platero su Repubblica Affari&Finanza_

*Shopping.* Negli ultimi nove anni, le aziende italiane hanno intensificato le acquisizioni di imprese tedesche, con un investimento totale di 14,7 miliardi di euro, superando il flusso di acquisizioni tedesche in Italia, che si è fermato a 8,7 miliardi. La ricerca di KPMG per “L’Economia” del Corriere della Sera evidenzia che, nonostante la crisi economica, le aziende italiane vedono la Germania come un mercato strategico per l’accesso a mercati internazionali, compresi quelli dell’Est Europa. Il settore dei servizi e delle infrastrutture guida le operazioni, seguito dai servizi finanziari e dai mercati industriali. Tra gli acquisitori seriali figurano Sol, Cisalfa e Amplifon. Nonostante la crisi di settori come l’automotive e la siderurgia, le prospettive per l’Italia non sono negative, con la possibilità di beneficiare da un taglio dei tassi da parte della BCE.
_Alessandra Puato su L’Economia del Corriere della Sera_

*Sottomarino.* Il business sottomarino sta crescendo, con l’economia underwater che diventa strategica per l’energia e la comunicazione. L’Italia, grazie alla sua posizione geografica e alle aziende leader nel settore, ha l’opportunità di diventare un hub per la trasmissione di dati e l’approvvigionamento energetico. La transizione energetica richiede minerali come nichel, cobalto, rame e litio, che potrebbero essere estratti dai fondali marini con un impatto ambientale minore rispetto alle miniere terrestri. L’International Seabed Authority regola l’estrazione marina, ma alcuni paesi già sperimentano l’estrazione nelle proprie acque territoriali. L’Italia potrebbe fungere da snodo per la connessione energetica tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente, sfruttando il potenziale solare di paesi come Marocco e Tunisia
_Giulia Cimpanelli su Repubblica Affari&Finanza_

*AI italiana.* La Fondazione CRT, guidata dalla presidente Anna Maria Poggi, ha siglato un protocollo d’intesa decennale con le Officine Grandi Riparazioni di Torino e la Fondazione Ai4Industry per istituire il centro italiano di intelligenza artificiale. Questo progetto mira a stimolare la creazione di posti di lavoro qualificati e a contrastare la fuga dei cervelli, promuovendo lo sviluppo di nuove imprese legate all’AI. Le Ogr Tech hanno già attratto oltre 300 milioni di euro in investimenti in startup innovative. La Fondazione CRT ha inoltre approvato un piano programmatico fino al 2025 con uno stanziamento di 134 milioni di euro per sostenere lo sviluppo territoriale, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale e alle sue applicazioni industriali. Infine, sono state introdotte modifiche allo statuto della Fondazione per migliorare la governance e la trasparenza.
_Leonardo Paco su Stampa_

*Nozze.* L’Unione Europea ha approvato la cessione di una quota di Italia Trasporto Aereo (ITA) alla compagnia aerea tedesca Lufthansa, un’operazione da 829 milioni di euro che include anche rotte strategiche e l’hub di Milano Linate. Antonio Maria Vasile, presidente di Adp-Aeroporti di Puglia, vede positivamente l’accordo, prevedendo un aumento di aeromobili e destinazioni, migliorando così l’offerta di voli in Puglia. La fusione tra ITA e Lufthansa è vista come un’opportunità per rafforzare la presenza internazionale e la competitività, nonostante le preoccupazioni per il riassorbimento dei lavoratori. L’accordo dovrebbe portare benefici in termini di frequenze e prezzi dei biglietti, con un impatto positivo sul turismo e sulle infrastrutture aeroportuali della regione.
_Marisa Ingrosso su Gazzetta del Mezzogiorno_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Fbi, la vendetta di Trump.* Il presidente eletto Donald Trump ha nominato Kash Patel, un fedele sostenitore con una carriera legale mediocre, come nuovo capo dell’FBI. La scelta di Patel, figlio di immigrati indiani, è vista come un tentativo di Trump di scuotere le istituzioni democratiche e distruggere il cosiddetto “deep state” che percepisce come ostile. Patel, noto per la sua ostilità verso i giornalisti e gli avversari politici, è stato scoperto da Trump durante il suo ultimo anno di presidenza e aveva già tentato di assegnargli ruoli di alto livello, incontrando l’opposizione di figure chiave come Gina Haspel e Bill Barr. La nomina di Patel rappresenta una sfida al Senato, che potrebbe trovarsi in difficoltà a respingere la sua candidatura nonostante le sue qualifiche discutibili e la sua promessa di vendicare Trump contro i suoi oppositori e i giornalisti che hanno supportato Biden. Nel frattempo, Trump ha anche nominato Charles Kushner, un pregiudicato e padre del genero Jared Kushner, come ambasciatore in Francia, e Chad Chronister, uno sceriffo della Florida, per guidare l’agenzia federale antidroga DEA, segnalando la sua intenzione di governare attraverso la paura e di imporre la sua volontà.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*Contrattacco.* Le forze aeree russe e siriane hanno intensificato gli attacchi contro i ribelli dopo che questi ultimi hanno preso il controllo della maggior parte di Aleppo, la seconda città della Siria, nel corso di un’offensiva rapida che rappresenta la più grande sfida per il regime di Bashar al-Assad degli ultimi anni. I ribelli, guidati dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), hanno avanzato dalla loro roccaforte nella provincia di Idlib, nel nord-ovest, e hanno affermato di aver catturato almeno quattro città nella provincia di Hama e la città strategica di Sheikh Najjar. Assad ha dichiarato che la Siria continuerà a difendere la sua stabilità e integrità territoriale contro i “terroristi”, mentre l’esercito siriano ha negato che i ribelli abbiano assicurato il controllo di Aleppo, ma ha ammesso di stare ridislocando le forze in preparazione di un contrattacco. Intanto, centinaia di civili sono fuggiti dalla città temendo una ripetizione della battaglia del 2016 che devastò Aleppo, mentre coloro che sono rimasti sono stati sottoposti a coprifuoco notturno imposto dall’HTS.
_Polina Ivanova su Financial Times_

*Raid russi sui ribelli.* La Russia e l’Iran stanno supportando il regime siriano di Bashar Assad, con raid aerei russi contro i ribelli jihadisti e bombardamenti che hanno colpito anche il collegio francescano di Aleppo. Il presidente Assad è tornato a Damasco dopo una visita a Mosca, mentre le milizie filoturche avanzano verso sud. La crisi siriana rimane complessa, con battaglie vicino a Hama e voci non confermate sulla morte del leader ribelle Abu Muhammad Jolani. La situazione umanitaria in Siria peggiora, con attacchi che hanno danneggiato gravemente il convento francescano ad Aleppo, ma senza causare vittime tra i frati. La comunità internazionale esprime preoccupazione per l’instabilità nella regione, con gli Stati Uniti che negano coinvolgimento nell’offensiva e la Turchia che si oppone a sviluppi che potrebbero incrementare l’instabilità.
_Marta Serafini su Corriere della Sera_

*Incertezza.* Il leader jihadista Abu Muhammad al-Jolani, ex alleato di al-Baghdadi, è al centro di controversie riguardo il suo destino: alcuni ritengono sia morto sotto bombardamenti russi, altri che stia avanzando verso Damasco. Al-Jolani, con un passato di violenze e legami con al-Qaeda e ISIS, ha trasformato la rivolta siriana in una lotta intrisa di integralismo islamico. Nonostante la sua fama di estremista, recenti messaggi sui social media lo dipingono in una luce più pacifica, richiamando insegnamenti profetici di non nuocere ai civili. Dopo essersi distaccato da al-Qaeda, ha fondato Hayat Tahrir Al Sham, focalizzandosi sulla lotta nazionalista contro il regime di Assad e i suoi alleati, come Hezbollah. Al-Jolani, ora visto come un eroe da alcuni, ha contribuito alla conquista di Aleppo nel novembre 2024, suscitando reazioni contrastanti nella società.
_Andrea Nicastro su Corriere della Sera_

*Riappare Assad.* Il presidente siriano Bashar al-Assad cerca di mostrare controllo e presenza a Damasco attraverso una foto con il ministro degli Esteri iraniano, ma la sua posizione è sempre più instabile. La recente offensiva ribelle a Idlib e la mancata difesa di Aleppo hanno aumentato i dubbi sulla sua leadership, soprattutto da parte dei suoi alleati russi e iraniani. Dopo aver sopravvissuto alla guerra civile grazie all’aiuto di Mosca e Teheran, ora si ipotizza che possano cercare di sostituirlo con un leader più efficace. Tra i possibili successori emergono il generale Suheil al-Hassan e Maher al-Assad, fratello del presidente, mentre le tensioni interne al clan alawita e le ambizioni della moglie Asma minano ulteriormente la stabilità del suo regime.
_Gianluca Di Feo su Repubblica_

*Sultano.* Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto a Bashar al-Assad di riprendere i profughi siriani dalla Turchia in cambio del controllo di Idlib e altre aree di confine, mirando a ridurre il malcontento interno e a spostare le forze contro i curdi. Assad però non può accettare per mancanza di risorse militari, mentre Erdogan cerca di costringerlo con una manovra di coercizione. Hezbollah e le forze iraniane si mobilitano per sostenere Assad, nonostante gli attacchi israeliani in Siria. Tre scenari emergono: una trappola per i ribelli, un possibile colpo di Stato jihadista, o una soluzione negoziale che Erdogan cerca per rafforzarsi internamente e internazionalmente, sotto la pressione degli USA per una de-escalation e una soluzione politica alla guerra civile siriana
_Francesco Semprini su Stampa_

*Collasso migratorio.* Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, esprime preoccupazione per la crisi in Siria e il rischio di un collasso migratorio, sottolineando l’importanza di un’azione rapida per prevenire una catastrofe umanitaria. Tajani parteciperà a una conferenza umanitaria al Cairo per discutere la situazione in Medio Oriente e rafforzare la risposta internazionale, in particolare a Gaza. Egli sottolinea l’importanza di relazioni transatlantiche solide tra l’UE e gli USA per la stabilità globale e il ruolo dell’Italia come ponte tra le due. Inoltre, Tajani discute la posizione di Forza Italia nel PPE e la coesione del governo italiano, nonostante le differenze tra i partiti, ribadendo l’obiettivo di lavorare fino alla fine della legislatura e di espandere il centrodestra in Italia.
_Raffaele Marmo su Giorno – Carlino – Nazione_

*Qui per parlare con tutti.* L’ambasciatore italiano in Siria, Stefano Ravagnan, sottolinea l’importanza della presenza italiana nel paese per aiutare la popolazione e favorire il dialogo tra le parti, nonostante le critiche per la riattivazione dell’ambasciata e la normalizzazione dei rapporti con Assad. La situazione ad Aleppo è precaria, con difficoltà di evacuazione e italiani che iniziano a richiedere di lasciare la città. Ravagnan riferisce di danni e feriti lievi al Collegio francescano di Aleppo, colpito da un missile russo, e di una Damasco relativamente tranquilla. L’Italia, a differenza di altri paesi europei, punta a un ribilanciamento politico che includa tutte le parti, e l’ambasciata, mai chiusa, ora riattivata, mira a comprendere meglio la situazione e ad aiutare la popolazione locale, soprattutto nel settore lavorativo. Nonostante la recente offensiva, l’Italia rimane a Damasco, inviando un messaggio di speranza e sostenendo un ruolo europeo umanitario e di mediazione.
_Gabriella Colarusso su Repubblica_

*La fame di Gaza.* Il commissario generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, ha annunciato la sospensione degli aiuti umanitari a Gaza dal valico di Kerem Shalom, principale punto di ingresso per i beni di prima necessità, a causa di numerosi ostacoli, tra cui l’assedio su Gaza Nord, limitazioni imposte da Israele e attacchi a convogli di aiuti. La responsabilità della sicurezza degli aiuti è di Israele, ma la protezione è assente e la fame avanza. Organizzazioni umanitarie e agenzie ONU denunciano le condizioni impossibili in cui operano, aggravate dalla decisione israeliana di non rilasciare visti alle ONG e dal bando dell’UNRWA dalla Knesset. Nel frattempo, la situazione a Gaza peggiora con saccheggi di aiuti umanitari, spesso sotto gli occhi dell’esercito israeliano, e la popolazione continua a soffrire di fame e violenza
_Francesca Mannocchi su Stampa_

*Costa e Kallas a Kiev.* António Costa, nuovo presidente del Consiglio europeo, e Kaja Kallas, Alta rappresentante per gli Affari esteri della UE, hanno effettuato la loro prima visita ufficiale a Kiev, sottolineando il sostegno dell’Europa all’Ucraina sia militarmente che finanziariamente. Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha ribadito l’importanza del supporto americano e ha espresso il desiderio di un rapido ingresso dell’Ucraina nella UE e nella NATO. Nonostante le divisioni interne all’UE, l’Europa ha promesso un supporto finanziario significativo, con 1,5 miliardi di euro al mese a partire da gennaio 2025, provenienti dagli interessi dei capitali russi congelati. Questo impegno finanziario è cruciale per l’Ucraina, che affronta un conflitto prolungato e costoso, mentre la Russia incrementa le proprie spese militari.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Proiettili difettosi.* Uno scandalo di corruzione scuote il ministero della Difesa ucraino dopo il richiamo di centomila munizioni da 120 millimetri inutilizzabili al fronte. Il ministro della Difesa, Rustem Umerov, è sotto pressione per dimettersi a seguito di accuse di corruzione legate a un appalto militare da 25 miliardi di grivne. I media e una commissione parlamentare indagano su munizioni difettose e su precedenti scandali, tra cui appalti sovrappagati e forniture inadeguate. Il caso si allarga con la scoperta di ulteriori munizioni difettose e si intensificano le denunce di corruzione all’interno delle forze armate, mentre il ministro Umerov affronta difficoltà anche in politica estera.
Repubblica
_Paolo Brera su Repubblica_

*Georgia.* La protesta pro-europeista in Georgia si intensifica nonostante la violenta repressione delle forze di polizia, con manifestazioni che si diffondono in tutto il paese. Il governo, dopo aver rinviato il percorso di adesione all’UE e aver vinto elezioni contestate, affronta un crescente dissenso popolare. Il premier georgiano esclude nuove elezioni e annuncia che la presidente filo-Ue dovrà lasciare la residenza presidenziale. L’Unione Europea, attraverso le figure di Kaja Kallas e Ursula Von der Leyen, esprime sostegno ai manifestanti e condanna la violenza della polizia, mentre la Russia, per voce di Dmitri Medvedev, avverte di possibili conseguenze negative simili a quelle in Ucraina
_Monica Perosino su Stampa_

*Romania.* Le elezioni legislative in Romania indicano un Parlamento frammentato, con un avanzamento delle destre sovraniste. Il partito socialdemocratico del premier uscente Marcel Ciolacu si conferma come prima forza, nonostante la crescita dell’estrema destra anti-Ue e anti-Kiev. La consultazione elettorale è stata segnata da un’alta affluenza e da sospetti di frode, con possibili proteste antisistema in caso di annullamento del voto. Le forze di estrema destra, contrarie all’invio di aiuti militari all’Ucraina, hanno visto un significativo aumento di consensi, con il potenziale ingresso in Parlamento di nuovi partiti sovranisti. Il risultato del voto è visto come determinante per la direzione futura del paese, tra orientamento europeo e protezione dell’identità nazionale
_Alessandra Muglia su Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Il dopo Fitto.* La corsa per sostituire Raffaele Fitto nel governo italiano, dopo la sua nomina a vicepresidente operativo della Commissione europea, vede Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, come principale candidato. La scelta del successore è gestita direttamente dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che intende mantenere le deleghe di Fitto in un unico portafoglio e all’interno del suo partito. Altri nomi considerati per la successione includono Alessio Butti, Marco Osnato, Francesco Filini e Wanda Ferro, con la possibilità di uno scambio di ruoli tra Fitto e Luca Ciriani. La decisione finale di Meloni, che non sembra aver coinvolto significativamente altri leader politici come Tajani o Salvini, potrebbe portare alla rapida nomina e giuramento del nuovo ministro, mantenendo la coesione e l’equilibrio del governo
_Marco Galluzzo su Corriere della Sera_

*Diversi ma coesi.* Durante l’assemblea nazionale di Noi Moderati, i leader del centrodestra, tra cui la premier Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, hanno riaffermato l’unità della coalizione, minimizzando le recenti polemiche e sottolineando la coesione nonostante le diversità. Meloni ha enfatizzato l’importanza delle identità diverse come valore aggiunto e la condivisione di una visione e valori comuni, mentre Salvini ha assicurato che il governo proseguirà fino al 2027. Tajani ha ribadito che le differenze di opinione sono normali e non indicano divisioni profonde. L’obiettivo dichiarato è quello di allargare i confini del centrodestra e attrarre consensi al di fuori della coalizione.
_Fabrizio Feo su Giornale_

*Unità ma non a tutti i costi.* Durante l’assemblea di Europa Verde a Chianciano Terme, i leader del centrosinistra, tra cui Elly Schlein del PD e Maurizio Landini della CGIL, hanno discusso di unità politica, ma con divergenze su come raggiungere la pace. Angelo Bonelli di Europa Verde ha annunciato un futuro incontro con Carlo Calenda, segnando un potenziale avvicinamento dopo precedenti contrasti. Giuseppe Conte del M5S ha criticato il PD per il sostegno all’invio di armi all’Ucraina, sostenendo che una forza progressista non dovrebbe seguire la direzione della guerra. Il congresso ha evidenziato sia la ricerca di coesione all’interno del centrosinistra sia le sfide nel conciliare diverse visioni su temi cruciali come la giustizia sociale e climatica e la politica estera.
_Alessandra Arachi su Corriere della Sera_

*Tempi migliori.* Luca Zaia, governatore del Veneto, discute della legge sull’autonomia, sottolineando che la Corte Costituzionale non l’ha dichiarata incostituzionale, ma ha rimandato al Parlamento per alcuni punti. Zaia, che ha pubblicato un libro sull’autonomia, difende la riforma come benefica per tutto il Paese e non come una secessione dei ricchi. Nonostante le divisioni all’interno della maggioranza, ritiene che la Lega abbia la credibilità per portare avanti la riforma. Commenta anche le proteste contro il governo, considerandole parte della democrazia, ma critica la strumentalizzazione politica di queste. Infine, Zaia parla della situazione economica e delle relazioni con gli USA, esprimendo fiducia nella capacità dell’Italia di fungere da ponte con l’amministrazione Trump.
_Paolo Festuccia su Stampa_

*Il potere del pm.* Il governo Meloni ha stabilito la riforma della giustizia come priorità, puntando sulla separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti, un nuovo Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) e l’introduzione dell’Alta corte disciplinare. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio sostiene che il potere dei pubblici ministeri in Italia è un’eccezione, essendo privo di controlli adeguati. La riforma, che include anche il sorteggio di parte del Csm, mira a ridurre l’influenza delle correnti interne. Nordio evidenzia l’importanza del referendum previsto per il 2026 come strumento di legittimazione popolare della riforma. Inoltre, il ministro affronta temi quali le intercettazioni, l’immigrazione e la situazione carceraria, proponendo soluzioni per migliorare il sistema attuale.
_Claudio Cerasa su Foglio_

*Abuso d’ufficio.* L’articolo discute l’abrogazione storica del reato di abuso d’ufficio, esistito per 205 anni come protezione dei cittadini dalle prevaricazioni dell’autorità pubblica. Il Parlamento italiano ha eliminato l’articolo 323 del codice penale il 25 agosto, cancellando 3.600 condanne e lasciando scoperte situazioni che prima erano sanzionate. La legge è stata via via depotenziata, limitando il campo di applicazione e la responsabilità solo a casi di conflitto d’interesse esplicito. Con l’abolizione, anche questi casi non sono più reato, lasciando un vuoto normativo che potrebbe essere colmato da altre forme di responsabilità amministrativa e civile, ma con limitazioni. Tribunali italiani e l’Unione Europea stanno valutando la conformità di questa abrogazione con gli standard internazionali e costituzionali, e potrebbero esserci sviluppi futuri che richiederanno una reintroduzione del reato
_Milena Gabanelli su Corriere della Sera_

*Torna e modera.* Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, è tornato alla ribalta come moderatore di eventi, dopo aver presentato un libro nelle Marche. Oggi, a Roma, guiderà un convegno intitolato “Imagine Italy”, organizzato da Ericsson Italia, che si concentrerà sul 5G, coinvolgendo manager di aziende pubbliche e private, nonché esponenti del governo. Tra i relatori ci sarà Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, che terrà uno speech, e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che chiuderà l’evento. Giambruno, che ha recentemente chiesto di essere lasciato in pace per continuare il suo lavoro dopo una controversia mediatica, cerca così di riprendere la sua esposizione pubblica.
_Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano_

*Paletti.* Antonio Tajani e Matteo Salvini si trovano in disaccordo sul tema della difesa comune europea. Durante l’assemblea nazionale di Noi Moderati, Salvini ha espresso scetticismo sull’idea di una politica di difesa unitaria dell’UE, sostenuta invece da Tajani. Salvini ha sollevato dubbi su chi avrebbe il comando in una tale situazione e ha messo in guardia contro l’escalation del conflitto in Ucraina, avvertendo dei rischi di una terza guerra mondiale. Questa divergenza di opinioni tra Lega e Forza Italia si estende anche al tema dell’autonomia, con Salvini che difende le posizioni federaliste della Lega, in contrasto con le sfumature espresse da Forza Italia
_su Giornale_

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