Esposto nella cattedrale il grande presepe settecentesco napoletano donato dall’associazione Grandi Eventi con il sostegno dell’Istituto italiano di Cultura. Mattarella e Meloni a rappresentare l’Italia. Arrivato anche Donald Trump
A cinque anni dal devastante incendio che ne aveva compromesso la struttura, la cattedrale di Notre-Dame riapre oggi le sue porte al mondo con una cerimonia di inaugurazione che riunisce capi di Stato, leader internazionali e personalità di spicco. L’evento, inizialmente previsto in parte all’aperto sul sagrato della cattedrale, è stato interamente spostato all’interno a causa delle previsioni di forti piogge e venti e avrà inizio alle 19, ma il programma della giornata è ricco di appuntamenti diplomatici e culturali.
L’Italia ha un ruolo di primo piano nella celebrazione: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni partecipano sia alla cerimonia in cattedrale che alla cena di gala all’Eliseo, offerta dal presidente Emmanuel Macron. Un simbolo del nostro paese sarà inoltre al centro della scena: il grande presepe settecentesco napoletano, composto da oltre 150 figure, donato alla cattedrale grazie all’iniziativa dell’associazione Grandi Eventi Culturali, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura. Creato dalle prestigiose botteghe artigiane dei Fratelli Sinno e di Biagio Roscigno, il presepe resterà esposto fino a febbraio.
Sono intanto arrivati a Parigi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, entrambi ricevuti nel pomeriggio all’Eliseo, la first lady americana Jill Biden, il principe William, e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Grande assente Papa Francesco, che ha inviato un messaggio che verrà letto in apertura della manifestazione.
La cerimonia inizierà con la proiezione di un video che ricostruisce gli eventi dell’incendio del 2019 e il successivo restauro, rendendo omaggio ai soccorritori e agli artigiani che hanno lavorato alla rinascita del monumento. A seguire, l’attore Éric Ruf della Comédie-Française leggerà un testo poetico di Louis Aragon, mentre gli archi dei fratelli Renaud e Gautier Capuçon offriranno un’intermezzo musicale.
Il discorso di Macron, focalizzato sull’identità e sull’arte di essere francesi, è previsto per le 19.20, prima della benedizione dell’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich. La cerimonia religiosa culminerà con il canto del Te Deum e la riapertura ufficiale della cattedrale. Domenica è prevista la prima messa aperta al pubblico, già sold out, mentre da lunedì 16 dicembre Notre-Dame tornerà alla sua routine quotidiana, accogliendo fedeli e visitatori dalle 7.45 alle 19. La riapertura di Notre-Dame non è solo una celebrazione religiosa e culturale, ma anche un simbolo della resilienza umana e della capacità di ricostruire ciò che sembrava perduto. La cattedrale, che per secoli è stata un cuore pulsante della vita spirituale e artistica di Parigi, è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia millenaria.
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