Si amplia la Pinacoteca di Brera, a tagliare il nastro il direttore Angelo Crespi: «oltre alle collezioni permanenti, anche mostre temporanee tra cui quella dedicata a Mario Ceroli»
Dopo oltre cinquant’anni è stato finalmente presentato alla presenza di Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca, e di Mario Cucinella, architetto e fondatore di Mario Cucinella Architect, il Palazzo, che offre nuovi spazi espositivi dedicati all’arte moderna e contemporanea, porta proprio la firma di “Mario Cucinella Architects” per l’allestimento del piano terra, con la hall d’ingresso e la corte con il suo Padiglione in legno, e del primo piano che ospita l’esposizione delle collezioni permanenti.
La Grande Brera è così finalmente realtà, un progetto nasce dall’ampliamento dell’omonima Pinacoteca milanese che ha previsto il restauro, l’adeguamento e l’allestimento dell’adiacente Palazzo Citterio, acquistato dallo Stato nel 1972 e che oggi – contando uno spazio espositivo di 6.500 mq distribuiti su tre livelli – diventa l’ala dedicata all’arte del Novecento della Pinacoteca.
Al piano nobile trovano finalmente casa le due collezioni Jesi e Vitali, ricche di opere miliari di Boccioni, Carrà, Morandi, Modigliani, Sironi, Marino Marini, de Pisis e (nella Vitali) di pezzi archeologici di grande valore. Nella prima sala dedicata al secondo ’800 il grandioso dipinto “Fiumana” di Pellizza da Volpedo.
Al secondo piano, si potranno presentare esposizioni in contemporanea: oltre all’allestimento permanente, Palazzo Citterio sarà infatti riaperto come luogo di grandi mostre, anche grazie alla valorizzazione del suo magnifico giardino.
“Abbiamo lavorato dal 15 gennaio scorso, giorno del mio insediamento, focalizzando la data del 7 dicembre”, ha commentato Angelo Crespi, direttore Generale della Pinacoteca di Brera, di Palazzo Citterio e della Biblioteca Braidense durante la conferenza stampa. “Ci siamo dati il compito di concludere il cinquantennale percorso di Palazzo Citterio entro il 2024 perché crediamo che sia un atto doveroso, eticamente ed economicamente, l’apertura di questo edificio che consente l’ampliamento della Pinacoteca, coronando il sogno di Franco Russoli di realizzare la Grande Brera, cioè un nuovo modo di pensare l’edificio storico di Brera con l’annesso Palazzo Citterio, di pensarlo come un luogo unico con le sue molte funzioni e una collezione antica e una di arte moderna, tra le più importanti al mondo”.
Come era stato già annunciato da Crespi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, negli spazi ipogei progettati da James Stirling è prevista dall’8 dicembre 2024 al 23 marzo 2025, l’esposizione dal titolo Mario Ceroli. La forza di sognare ancora a cura di Cesare Biasini Selvaggi, che comprende 10 monumentali lavori inediti site-specific, eseguiti nell’ultimo anno dall’artista appositamente per lo spazio progettato da Stirling, alcuni dei quali ultimati proprio a Palazzo Citterio. Tra gli artisti più sperimentali e nomadi della sua generazione, Mario Ceroli (1938, Castel Frentano) ha realizzato installazioni-sculture, che come “attori” in mostra sperimentano sistemi di interazione con il pubblico dagli esiti imprevedibili, in base a strutture aperte, capaci di funzionare come nuove generatrici di significato. Nel contesto di Palazzo Citterio, Ceroli conferma il legno come materia archetipica d’elezione, e la scultura come sua complice primaria. La mostra dedicata a Ceroli a Brera si inserisce nell’ambito della partnership tra GNAM di Roma e Pinacoteca di Brera, in collaborazione con Banca Ifis. Un percorso che unisce istituzioni pubbliche e private nell’obiettivo di valorizzare al meglio la cultura e il patrimonio del nostro Paese.
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