Rassegna Stampa 11 dicembre 2024

SICUREZZA

*Tensioni.* L’Europa è divisa su come finanziare l’incremento degli investimenti nella difesa, con il nuovo commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, che propone un “big bang” nelle spese militari dell’Unione, mentre la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, stima un bisogno di investimenti aggiuntivi di 500 miliardi di euro nel prossimo decennio. La Francia, sostenendo l’autonomia strategica, vuole che le spese maggiori vadano a beneficio dell’industria europea di difesa, mentre altri paesi, come la Polonia, sono aperti all’idea di euro-obbligazioni per acquisti militari comuni, ma non c’è ancora un accordo su come finanziare questi investimenti supplementari.
_Anne Bauer su Echos_

*Le casse sono vuote.* Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ha mostrato due facce diverse agli europei: una conciliante durante la sua visita a Notre-Dame e un’altra minacciosa in un’intervista con NBC, insistendo affinché gli europei aumentino le spese per la difesa o non si aspettino aiuto dagli USA nell’ambito della NATO. Mentre Trump mantiene la sua posizione sulle spese per la difesa, l’Europa si confronta con nuove sfide, tra cui la guerra in Ucraina, e deve affrontare un dibattito interno sulla gestione delle proprie risorse di difesa
_Sylvie Kauffman su LEMONDE.FR_

*Clima.* Leonardo ha presentato alla COP29 di Baku soluzioni e servizi per la decarbonizzazione e la protezione della biodiversità, sottolineando l’importanza dei satelliti nel monitoraggio del cambiamento climatico e nella gestione delle emergenze. Raffaella Luglini, Chief Sustainability Officer di Leonardo: ” Abbiamo compiuto un decisivo passo avanti nella proposizione del nostro impegno per l’azione climatica, discutendo di soluzioni e servizi che consentono concretamente la decarbonizzazione di città e territori e la protezione della biodiversità degli ecosistemi”. «Il dominio geospaziale offre un contributo essenziale alla sostenibilità, alla nostra società, all’economia e ai territori», afferma Massimo Claudio Comparini, Managing Director Space Business Unit di Leonardo.
_Luigi Merano su Libero Quotidiano_

*Tra le stelle.* L’iniziativa “Costellazione Leonardo”, lanciata nel 2024, ha coinvolto circa 450 giovani tra i 9 e i 12 anni per promuovere le discipline STEM, sottolineando la necessità di nuovi profili in questo settore e l’importanza di un equilibrio di genere. Leonardo, insieme a partner come l’associazione Cielo Itinerante, mira a creare una nuova generazione STEM per il futuro dell’impresa e del paese, con eventi organizzati negli stabilimenti aziendali che hanno visto la partecipazione attiva di dipendenti e delle loro famiglie
_su Libero Quotidiano_

*Mancano specialisti.* Due terzi delle aziende italiane faticano a trovare le competenze necessarie, con difficoltà che si estendono dalle competenze tecniche a quelle manuali, e nel 2023 questa mancanza ha causato una perdita di 44 miliardi di euro di valore aggiunto. «Persone e competenze sono per Leonardo essenziali per la crescita tecnologica e lo sviluppo sostenibile nel medio-lungo periodo», afferma Alberto Armao, responsabile HR della Divisione Cyber e Security Solutions del gruppo
_Claudio Tucci su Sole 24 Ore Lavoro 24_

*Divario.* Il divario tra gli investimenti americani ed europei nel settore della difesa si allarga, con i fondi statunitensi che intensificano i loro investimenti in questo ambito, come evidenziato da una ricerca di Pitchbook. Mentre negli Stati Uniti le nomine di figure del private equity al Pentagono dimostrano l’importanza data al capitale privato nella difesa, in Europa la situazione è diversa, con Emmanuel Macron che cerca di superare le resistenze dei gestori francesi, sottolineando la necessità di “rinnovare la nostra difesa” e di ridurre le dipendenze, in un contesto di record di deal di private equity nel settore difensivo negli USA
_Anne Drif su Echos_

*Connessi.* Il libro di Michele Mezza, “Connessi da morire”, analizzato da Barbara Carfagna, esplora come la tecnologia abbia rivoluzionato la guerra e la sicurezza, evidenziando il ruolo dell’intelligenza artificiale e del big data nell’intelligence e nelle decisioni strategiche, nonché l’impatto della connettività digitale sulla società civile e militare. Carfagna sottolinea la sfocatura dei confini tra civile e militare, con la connettività che diventa un mezzo di minaccia e la cybersecurity che si trasforma nel collante essenziale tra vari settori, riflettendo su come le tecnologie civili siano ora alla base delle operazioni militari e viceversa
_Barbara Carfagna su Sole 24 Ore_

*Abolire.* Giuseppe Conte, presidente del M5S, propone a Bruxelles di abolire il fondo UE per le spese militari, suggerendo di destinare i 500 miliardi di euro al settore automotive e alla competitività delle imprese, in contrapposizione alla strategia militare attuale. Contestando la politica italiana e europea, Conte si dichiara progressista e indipendente, rifiutando alleanze con destra e sinistra e criticando la transizione militare a scapito del Green deal precedentemente sostenuto.
_Salvatore Dama su Libero Quotidiano_

*Crollo.* La produzione industriale italiana ha registrato il ventunesimo mese consecutivo di crollo, con un declino particolarmente marcato nella produzione automobilistica, che è scesa di oltre il 40%, e nel settore tessile, secondo quanto attestato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat). Il governo Meloni, in carica da 25 mesi, è ritenuto politicamente responsabile di questa prolungata fase di contrazione, mentre si intensificano le tensioni lavorative con la conferma di 1.935 esuberi da parte dell’azienda Beko e scioperi a Varese e Siena. In parallelo, il governo ha ridotto i fondi destinati all’automotive di 4,6 miliardi di euro, reindirizzandoli verso l’industria delle armi, in un contesto in cui il Commissario UE alla difesa Andrius Kubilius evidenzia la forza di “Leonardo” nel settore della difesa europeo e mondiale, suggerendo un orientamento dell’economia italiana verso un’economia di guerra
_Roberto Ciccarelli su Manifesto_

*Riarmo atomico.* La corsa al riarmo nucleare è in pieno svolgimento, con nazioni come Russia, Cina, India, Corea del Nord e Iran che avanzano rapidamente nei loro programmi atomici, aumentando la minaccia globale e la possibilità di un conflitto nucleare. Di fronte a questo scenario, si prevede che la nuova presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti possa rispondere con un rafforzamento dell’arsenale nucleare americano, riattivando testate in riserva e sviluppando nuove armi per mantenere la superiorità strategica
_Maurizio Tortorella su Panorama_

*Fermare il riarmo.* Negli ultimi dieci anni, la spesa militare italiana è aumentata del 132%, mentre i fondi per sanità, educazione e ambiente rimangono invariati; il governo prevede ulteriori aumenti nonostante il 55% degli italiani si opponga a tale spesa, preferendo investimenti in ambiti sociali e ambientali. La Campagna Ferma il riarmo ha manifestato a Roma contro il riarmo e per la pace, in linea con la maggioranza pubblica che rifiuta l’obiettivo NATO di destinare il 2% del PIL agli armamenti.
_Luca Liverani su Avvenire_

*Riparte il Max.* Boeing ha ripreso la produzione del 737 Max, il suo modello più venduto, dopo uno sciopero di sette settimane, nonostante le indagini di CBS abbiano rivelato l’uso di parti non conformi e difettose per raggiungere gli obiettivi di consegna. Contestualmente, l’azienda ha iniziato i licenziamenti di centinaia di dipendenti come parte di un piano di riduzione della forza lavoro di circa 17mila unità per tagliare i costi.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_

*Superato il Covid.* Il settore del trasporto aereo ha superato i livelli pre-COVID con oltre 4,89 miliardi di passeggeri nel 2024 e un fatturato di 965 miliardi di dollari, nonostante una carenza di aerei e pezzi di ricambio che ostacola la crescita. Le consegne di Boeing e Airbus sono inferiori del 30% rispetto alle previsioni iniziali per il 2024, con una mancanza di oltre cento aerei e nessun miglioramento previsto per il 2025, aumentando i costi e rallentando la crescita del settore
_Bruno Trévidic su Echos_

*Primi al mondo.* SpaceX di Elon Musk è stata valutata 350 miliardi di dollari in un nuovo accordo per l’acquisto di azioni dei dipendenti, rendendo il costruttore di razzi e satelliti la start-up privata di maggior valore al mondo.
_su FT.COM_

*Dominanti.* SpaceX di Elon Musk, con il suo razzo Falcon 9, domina il settore spaziale, ma Jeff Bezos di Blue Origin sta per lanciare il suo nuovo razzo New Glenn, entrando in competizione diretta. Mentre SpaceX lavora in modo indipendente e sperimenta pubblicamente, Blue Origin collabora con aziende come Boeing e Lockheed Martin e adotta un approccio più riservato, con Bezos che punta alla riutilizzabilità e alla riduzione dei costi nel settore spaziale
_Dieter Suerig su Sueddeutsche Zeitung_

*Musk contro il Pd.* Elon Musk è intervenuto nel dibattito italiano su Starlink, ricondividendo un post di Matteo Salvini che critica il PD per tentare di ostacolare la connessione satellitare, mentre il senatore del PD Antonio Nicita sostiene che il governo ha dovuto ammettere la fondatezza delle loro ragioni giuridiche e tecnologiche contro l’uso di fondi Pnrr per la tecnologia di Musk. Nicita evidenzia che “la tecnologia satellitare, non solo quella di Musk, non consente di raggiungere i 300 mega di download previsti come minimo dai bandi e dagli obiettivi europei”, sottolineando che il PD è diventato il nuovo sovranista digitale nel proteggere gli standard e la sicurezza dei dati italiani.
_Gianluca di Rosa su Foglio_

*Offerte.* Quattro fondi di private equity, tra cui Cinven, Stonepeak, Warburg Pincus e Arlington, hanno presentato offerte per l’acquisizione di Forgital, produttore italiano di componenti per il settore aerospaziale, attualmente sotto il controllo di Carlyle. Cinven, già noto per un’operazione di successo su Avio, sembra essere il favorito nella corsa all’acquisizione, con una decisione imminente da parte di Carlyle riguardo la concessione dell’esclusiva.
_su Sole 24 Ore_

*IA.* Il rapporto tra manager e azienda è cruciale per il successo aziendale, evolvendosi attraverso le decadi per rispondere a cambiamenti economici e organizzativi, con l’intelligenza artificiale (IA) che ora richiede un allineamento ancora più forte su principi di equità e trasparenza. Massimo Milletti sottolinea l’importanza di un nuovo patto tra aziende e manager basato su moralità e autenticità, citando Dostoevskij: “Chiunque voglia sinceramente la verità, è sempre spaventosamente forte”
_Massimo Milletti su Sole 24 Ore_

*Investimenti.* Nel 2024, gli investimenti in startup di intelligenza artificiale hanno raggiunto livelli record, con una media di 23,5 milioni di dollari per accordo e un totale di 55,4 miliardi di dollari investiti in 3.144 operazioni, segnando un aumento rispetto all’anno precedente e la nascita di 230 unicorni nel settore. Nonostante un calo generale nel mercato del venture capital, il settore dell’AI ha visto un incremento significativo nei mega-round di investimento, con previsioni di crescita sostanziale per i data center AI e una tendenza alla fusione e acquisizione strategica per mantenere un vantaggio competitivo.
_Monica D’Ascenzo su Sole 24 Ore_

*Irricevibile.* La Commissione europea ha espresso un parere critico sul disegno di legge italiano riguardante l’uso dell’intelligenza artificiale (IA), richiedendo modifiche nelle disposizioni relative alla sanità, alle professioni intellettuali e alla giustizia, per evitare contrasti con l’AI Act UE. Leonardo Cingolani, professore di diritto privato e direttore dell’Osservatorio giuridico sull’innovazione digitale, ritiene tali richieste “irricevibili” e sostiene che l’Italia può legiferare sugli utilizzi degli output dei sistemi di IA senza essere limitata dall’AI Act o dal parere della Commissione.
_Salvatore Orlando su Sole 24 Ore_

*Fabbrica IA.* L’Italia ospiterà una delle prime AI Factory in Europa a Bologna, finanziata con 430 milioni di euro dalla Commissione Europea e da EuroHpc, con l’obiettivo di sviluppare un supercomputer avanzato per l’intelligenza artificiale. Verrà installato nel Tecnopolo di Bologna, nella «Data Valley» dell’Emilia-Romagna che già ospita il supercomputer Leonardo, al momento il nono al mondo per potenza di calcolo, utilizzato per l’allenamento di numerosi progetto di AI, tra cui i modelli delle italiane iGenius e Almawave. Leonardo è stato inaugurato nel novembre 2022, frutto di un investimento da 240 milioni di euro
_Giusy Iorlano su Mf_

*Morsa.* Nvidia, azienda leader nel settore dell’intelligenza artificiale, è sotto indagine in Cina per presunte violazioni delle leggi antimonopolio, in particolare riguardo le condizioni dell’acquisizione di Mellanox Technologies nel 2020 e gli impegni presi per l’approvvigionamento di processori grafici. Questa mossa segue le recenti sanzioni statunitensi contro il settore dei semiconduttori cinesi, che limitano la vendita di prodotti avanzati da parte di aziende americane, inclusa Nvidia, e rappresenta un ulteriore sviluppo nella crescente tensione commerciale e tecnologica tra Cina e Stati Uniti.
_Lucas Mediavilla su Figaro_

*Nuovo team.* Mustafa Suleyman, responsabile dell’intelligenza artificiale di Microsoft, sta costruendo un nuovo team incentrato sulla salute dei consumatori focalizzato sulla salute dei consumatori, assumendo personale da un’unità simile che un tempo dirigeva a Google DeepMind, mentre le aziende rivali fanno a gara per creare applicazioni lucrative dalla tecnologia all’avanguardia.
_su FT.COM_

*Trump.* Il convegno-dibattito organizzato dalla Fondazione Vittorio Occorsio, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, affronterà i primi 100 giorni della seconda presidenza Trump, vedendo tra i relatori l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti e altre figure di spicco come il diplomatico Ettore Sequi e l’esperto di politiche tecnologiche Alec Ross. L’evento, che si terrà a Cagliari nella sala conferenze di via San Salvatore da Horta, sarà moderato dal giornalista Giuseppe Deiana e vedrà la partecipazione di esperti come il generale Luciano Carta e il vicepresidente della Niaf Paolo Messa.
_su all’incontro su Nuova Sardegna_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Condizioni.* La Legge di Bilancio propone un taglio dell’Ires del 4% per le aziende che rispettano quattro condizioni: non ricorrere alla cassa integrazione nel 2024 e 2025, mantenere o aumentare l’occupazione rispetto al triennio precedente, reinvestire il 30% degli utili in beni strumentali per la Transizione 4.0 o 5.0, e trattenere l’80% degli utili in azienda. Il governo cerca di finanziare questa misura recuperando 350-400 milioni dalle banche, mentre le aziende devono affrontare la diminuzione della produzione industriale e la necessità di investimenti non più procrastinabili.
_Marco Mobili su Sole 24 Ore_

*Crederci.* Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, sottolinea l’importanza di sostenere gli investimenti e propone un “Ires premiale” per le aziende che reinvestono i profitti, evidenziando la necessità di un cambio di rotta nelle politiche europee, in particolare riguardo alla crisi dell’automotive e alla necessità di ridurre il costo del denaro. Diego Mingarelli, presidente di Confindustria Ancona, durante l’evento per gli 80 anni dell’associazione, ha messo in luce l’importanza di puntare su territorio, tecnologie e talenti per affrontare la quinta rivoluzione industriale, invitando a un’azione comune e valorizzando il ruolo sociale dell’impresa
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_

*400 milioni dalle banche.* Il governo italiano sta lavorando su emendamenti alla legge di Bilancio che prevedono sgravi fiscali per le imprese e un nuovo contributo di 400 milioni di euro a carico di banche e assicurazioni, con l’obiettivo di presentare i testi normativi in commissione entro breve tempo. Tra le misure discusse ci sono anche una flat tax del 5% per gli straordinari dei lavoratori della sanità e vari incentivi per le aziende, mentre le banche esprimono sorpresa e disappunto per il prelievo previsto.
_Mario Sensini su Corriere della Sera_

*Precettati.* Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha ridotto lo sciopero generale proclamato dall’Unione Sindacale di Base (Usb) per il 12 e 13 dicembre a sole 4 ore per evitare blocchi significativi prima di Natale, nonostante l’assenza di contestazioni dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi. L’Usb ha annunciato che impugnerà il provvedimento al Tar e intende mantenere la protesta per rivendicare migliori salari e condizioni di lavoro, rischiando multe per i lavoratori e il sindacato stesso
_Rosaria Amato su Repubblica_

*Multe.* Il 28,4% delle multe stradali in Italia non viene pagato, con una marcata differenza tra Nord (25% di evasione) e Sud (48,2% di evasione), mentre le entrate comunali soffrono anche per l’evasione dell’IMU e della TARI. Per contrastare l’evasione, si suggeriscono soluzioni come l’affidamento della riscossione a concessionari privati o società pubbliche e una maggiore rapidità negli accertamenti.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_

*Investimento in Spagna.* Stellantis ha annunciato una joint venture con la cinese Catl per investire 4,1 miliardi di euro nella costruzione di una gigafactory di batterie al litio a Saragozza, Spagna, con l’avvio della produzione previsto per la fine del 2026, mentre la decisione sulla gigafactory di Termoli è posticipata al primo semestre del 2025. Nel frattempo, i quasi 300 licenziamenti previsti per Trasnova e le aziende dell’indotto sono stati ritirati, segnando un passo importante nella strategia di Stellantis verso la mobilità elettrica e la decarbonizzazione
_Filomena Greco su Sole 24 Ore_

*Calo.* La produzione industriale italiana ha registrato un calo annuo del 3,6% a ottobre 2024, con una particolare preoccupazione per il settore automobilistico che ha visto una diminuzione del 40,4% rispetto all’anno precedente. Questo trend negativo, che persiste da febbraio 2023, ha portato a una riduzione del peso dell’industria sul PIL, incidendo negativamente su tutti i settori produttivi e sull’economia manifatturiera del paese
_Marco Sabella su Corriere della Sera_

*Mercosur.* L’accordo di libero scambio tra l’UE e il Mercosur, dopo vent’anni di trattative, promette di eliminare oltre il 90% dei dazi sulle merci scambiate, beneficiando soprattutto i produttori europei di macchinari, moda e auto. Tuttavia, gli agricoltori italiani si oppongono temendo la concorrenza di prodotti sudamericani meno regolamentati, mentre settori come la viticoltura e la produzione di formaggi vedono l’accordo come un’opportunità di espansione nei mercati dell’America Latina
_Filomena Greco su Sole 24 Ore_

*Record.* Wall Street ha raggiunto una valutazione record, con il rapporto prezzo/patrimonio netto dell’S&P 500 che supera i livelli della bolla dotcom, segnalando potenziali sopravvalutazioni. Nonostante una liquidità apparentemente abbondante, ci sono preoccupazioni per la “liquidità fantasma”, la concentrazione di capitalizzazione su pochi titoli, la guerra dei dazi, e l’inflazione, che insieme rappresentano minacce significative per la stabilità del mercato azionario
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_

*Bce.* La Banca Centrale Europea (BCE) è pronta a ridurre i tassi di interesse di un ulteriore 0,25% nel suo prossimo incontro, segnando il quarto taglio da giugno, con i mercati ed economisti che considerano improbabile una riduzione più aggressiva di 50 punti base. La BCE dovrebbe anche aggiornare la sua comunicazione riguardo alla politica monetaria futura, allontanandosi da un approccio restrittivo e considerando una nuova guida basata su dati più affidabili, mentre l’inflazione nell’Eurozona sembra avvicinarsi all’obiettivo del 2%
_Francesco Ninfole su Mf_

*Open Fiber.* Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Macquarie non hanno ancora raggiunto un accordo sui dettagli della ricapitalizzazione di Open Fiber, con il consiglio di amministrazione che si è riunito senza definire tempi e modalità dell’operazione. Mentre Cdp ha confermato il proprio impegno per un aumento di capitale di 630 milioni di euro, Macquarie ha condizionato il suo investimento di 420 milioni alla risoluzione delle problematiche nelle aree grigie, con la valutazione della società che rimane un punto di divergenza tra i soci.
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_

*Scudo su Bpm.* La trattativa tra Unicredit e Crédit Agricole per il controllo di Banco Bpm è fallita, con il governo italiano che sembra favorire una presenza francese più forte nella banca piuttosto che una fusione interna italiana. Il CEO di Unicredit, Andrea Orcel, cerca di riavviare i negoziati mentre Crédit Agricole, guidato da Philippe Brassac, consolida la sua posizione e valuta la crescita in Italia, anche attraverso possibili fusioni o partnership.
_Giovanni Pons su Repubblica_

*Ryanair.* Il Tar del Lazio ha ordinato un significativo taglio dei voli merci all’aeroporto di Ciampino, accogliendo il ricorso di Ryanair contro la deroga concessa dall’ENAC ai voli cargo, che era stata estesa fino all’estate del 2024 dopo la pandemia. La decisione segue un lungo contenzioso iniziato nel 2018 con l’approvazione di un piano anti-rumore che limitava i movimenti aerei, portando Ryanair a ridurre i suoi voli del 32% a partire dall’ottobre 2021.
_Aldo Fontanarosa su Repubblica_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Al Bashir.* Il nuovo primo ministro siriano, Muhammad al Bashir, respinge l’associazione tra Islam e terrorismo e dichiara la volontà di pace con chi non ha sostenuto Assad, mentre si impegna a garantire sicurezza e giustizia e a riaprire la Siria ai profughi. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Netanyahu autorizza attacchi contro obiettivi militari siriani, distruggendo 320 postazioni, e il premier italiano Meloni discute con Erdogan, che definisce l’azione di Israele un’aggressione.
_Andrea Nicastro su Corriere della Sera_

*Transizione.* La capitale siriana Damasco è teatro di una transizione politica dopo la riconquista da parte dei ribelli islamisti guidati da Ahmad al Shara, ex affiliato ad al Qaeda, che ora negozia con l’ex governo di Bashar al-Assad per gestire il delicato passaggio verso una nuova Siria, tra speranze di riconciliazione nazionale e rischio di ulteriore violenza settaria. Mentre si discute di una nuova costituzione e si organizzano consultazioni per il futuro governo, la popolazione e i vari gruppi, inclusi curdi e drusi, esprimono desideri di stabilità e giustizia, ma anche timori di vendette e incertezza sul modello politico da adottare, con alcuni che auspicano un governo islamico basato sulla sharia e altri che sperano in una democrazia più inclusiva.
_Gabriella Colarusso su Repubblica_

*Distruggiamo le armi di Assad.* Israele ha lanciato centinaia di raid aerei in Siria per distruggere l’arsenale militare siriano e prevenire che le armi cadano nelle mani dei jihadisti, dopo la fuga di Bashar al-Assad. L’operazione, criticata dal presidente turco Erdogan e definita un’aggressione, ha visto incursori israeliani vicino a Damasco e potrebbe portare alla creazione di una zona cuscinetto, con Israele che ha dichiarato di voler proteggere la propria sicurezza anche a costo di prolungare l’intervento
_Gianluca Di Feo su Repubblica_

*Erdogan e Meloni.* La premier italiana Giorgia Meloni ha discusso con il presidente turco Erdogan sulla necessità di una transizione pacifica e inclusiva in Siria, mentre il G7, sotto la sua guida, si prepara a un summit che potrebbe sostenere un nuovo governo siriano che rispetti le minoranze. Nel frattempo, a livello internazionale, si discute la gestione della situazione siriana, con particolare attenzione alla sicurezza delle armi chimiche e alla possibile emergenza umanitaria, mantenendo un dialogo aperto con il nuovo potere e considerando la posizione di Israele e le implicazioni per la sicurezza regionale.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_

*Blinken teme il caos.* Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha delineato quattro condizioni per il riconoscimento del nuovo governo siriano, tra cui il rispetto dei diritti delle minoranze e la prevenzione del terrorismo, mentre il gruppo ribelle Hts, guidato da Al-Joulani, rimane nella lista nera nonostante le rassicurazioni di non costituire una minaccia. Il G7 si prepara a discutere il sostegno al governo siriano a condizione che rispetti le minoranze e sia inclusivo, mentre gli Stati Uniti mantengono la loro presenza militare in Siria e gestiscono la delicata relazione con la Turchia riguardo alle operazioni contro i curdi delle Forze democratiche siriane.
_Alberto Simoni su Stampa_

*Gli orrori di Assad.* Hadi al Khatib, attivista e fondatore di Syrian Archive, ha raccolto per 10 anni prove digitali dei crimini di Bashar al-Assad, salvando decine di migliaia di video che sarebbero spariti dai social, contribuendo all’emissione di un mandato d’arresto contro Assad dalla Francia. Ora, con Assad in fuga e privo di immunità, l’archivio di Berlino si aggiorna in tempo reale con nuove prove, mentre si cerca di affrontare il passato e si spera in una riconciliazione per un futuro migliore in Siria.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_

*Giravolta.* La Commissione europea ha dato il via libera agli Stati membri dell’UE per sospendere l’esame delle richieste d’asilo dei cittadini siriani, pur garantendo la possibilità di presentarle, mentre il G7 si prepara a riconoscere il nuovo governo siriano per facilitare i rimpatri. Le ONG e l’UNHCR insistono sulla necessità di garantire il diritto di asilo e un esame individuale delle domande, nonostante la situazione in Siria rimanga precaria e molti paesi europei abbiano già congelato le procedure di asilo
_Marco Bresolin su Stampa_

*Erdogan.* Il presidente turco Erdogan e la premier italiana Meloni hanno discusso telefonicamente, concordando sull’importanza di preservare l’unità e l’integrità territoriale della Siria, con Erdogan che ha espresso la visione di una Siria pacifica e governata dai siriani dopo la caduta di Assad. Mentre l’Italia si prepara a ospitare un vertice virtuale del G7 per discutere la situazione siriana e il riconoscimento del nuovo governo, le posizioni di Italia e Turchia divergono su Israele, con Erdogan che critica le azioni militari israeliane sulle Alture del Golan.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*In tribunale.* Il processo per corruzione contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, iniziato nel maggio 2020 dopo un rinvio dovuto alla pandemia, riprende nonostante i tentativi di Netanyahu di rallentare le udienze, sostenendo che la sua testimonianza metterebbe a rischio la sicurezza nazionale. Netanyahu, accusato di corruzione, frode e abuso d’ufficio, respinge le accuse come infondate e attacca la magistratura, mentre deve presentarsi in tribunale tre volte a settimana, in un contesto politico teso in cui la sua coalizione cerca di ridimensionare il potere giudiziario.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_

*La pazienza della Merkel.* Angela Merkel riflette sulla sua eredità e sulle sfide affrontate durante il suo mandato come cancelliera tedesca, inclusi i rapporti con Putin, la crisi finanziaria, l’accoglienza dei rifugiati siriani e la Brexit. In una conversazione con Alastair Campbell e Rory Stewart, Merkel discute della sua pazienza e fortuna in politica, la sua visione sul multilateralismo, la gestione della crisi dei rifugiati e le sue interazioni con leader come Donald Trump, sottolineando l’importanza della cooperazione transatlantica e la necessità di una soluzione a due stati per il conflitto israelo-palestinese
_Rory Stewart su Foglio – Inserto_

*Confini.* La crisi della globalizzazione ha riportato in primo piano la questione dei confini, come dimostrato dagli eventi in Siria e Romania, dove i confini si ridefiniscono attraverso conflitti o influenze digitali, sfidando la sovranità degli Stati. Giulio Tremonti, presidente della commissione Esteri della Camera, sostiene che le democrazie devono adattarsi e riprendere il controllo, comprendendo i populismi e proponendo grandi idee per ristabilire un equilibrio tra poteri e popoli
_Paola di Caro su Corriere della Sera_

*Accordo di non censura.* Macron si è impegnato a nominare un nuovo Primo Ministro entro giovedì, con il compito di negoziare un accordo di “non-censura” con le diverse forze politiche dell’Assemblea nazionale per evitare un altro rovesciamento del governo a breve termine. Durante un incontro all’Eliseo con tutti i partiti rappresentati in Parlamento, tranne il Rassemblement national (RN) e La France Insoumise (LFI), è emerso un consenso generale sull’evitare che il paese cada nelle mani del RN, mentre le discussioni si sono concentrate sulla possibilità di un accordo di non-censura, nonostante le “linee rosse” di destra e sinistra.
_Grégoire Poussielgue su Echos_

*Presidenziale anticipata.* Jean-Luc Mélenchon, leader del partito La France Insoumise (LFI), si sta preparando per una possibile elezione presidenziale anticipata, non ancora annunciata, mobilitando i suoi seguaci per raccogliere le 500 firme necessarie per una candidatura ufficiale. Mentre Mélenchon rifiuta qualsiasi negoziato con il presidente Macron e punta a una crisi di governo che costringa a nuove elezioni, il resto del Nuovo Fronte Popolare cerca compromessi e teme che una strategia divisiva possa portare alla disgregazione dell’alleanza e alla sconfitta elettorale.
_Pierre Lepelletier su Figaro_

*Suicidio.* Michel Houellebecq, a quasi dieci anni dagli attentati islamisti del 2015 e dall’uscita del suo romanzo “Sottomissione”, riflette sul suicidio culturale dell’Occidente e sull’avanzata dell’Islam in Francia, esprimendo sorpresa per la mancata ascesa al potere di Marine Le Pen e criticando la tendenza all’autocensura nella società. Durante l’intervista, Houellebecq discute anche del suo romanzo diventato simbolo di libertà dopo l’attentato a Charlie Hebdo, della situazione politica francese e del ruolo dell’istruzione nell’espansione dell’Islam, sottolineando la necessità di controllo sull’educazione e il cambiamento della sinistra francese
_Stefano Montefiori su Corriere della Sera_

*Acque torbide.* Il porto yemenita di Hodeida mostra segni di ripresa economica con ristoranti pieni e attività pulsante, ma è anche segnato dalla povertà, con molti storpi e mendicanti, e rischi per i pescatori che affrontano il pericolo di essere scambiati per contrabbandieri di armi. L’Italia ha nominato un nuovo ambasciatore in Yemen per sostenere il governo legittimo e mostrare vicinanza alle autorità alleate dei Paesi del Golfo, mentre persistono le tensioni con gli Houthi, sostenuti dall’Iran
_su Avvenire_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*La più potente.* Giorgia Meloni, primo ministro italiano e leader di Fratelli d’Italia, è stata nominata da Politico Europe come la figura più potente nella classifica delle 28 personalità europee più influenti per il 2025, affermandosi come una figura chiave con cui sia Bruxelles che Washington sono pronti a fare affari. La classifica di Politico include anche altre figure di spicco come Ursula von der Leyen, Friedrich Merz e Mark Rutte, rispettivamente riconosciuti come leader nei settori dei “Doers” (quelli che fanno), “Disrupters” (disgregatori) e “Dreamers” (sognatori).
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*Ponte tra Usa e Ue.* Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, difende l’indipendenza politica del partito sottolineando che non sono “majorette di nessuno”, nonostante i complimenti ricevuti sia da Trump che da Biden. Sottolinea l’impegno del partito nel portare avanti le riforme entro la fine della legislatura, rispondendo alle critiche dell’opposizione e promuovendo un’immagine di un’Italia ottimista e in ripresa.
_Virginia Piccolillo su Corriere della Sera_

*Stallo.* Il presidente uscente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera, sottolinea l’importanza della collegialità e invita il Parlamento a non enfatizzare eccessivamente l’appartenenza politica dei candidati giudici, in vista dell’elezione di quattro nuovi membri per riportare il collegio a quindici componenti. Dopo l’ultimo voto infruttuoso, è necessario un accordo tra i partiti per raggiungere il quorum di 3/5 richiesto per l’elezione, con candidature in sospeso da diverse forze politiche e la possibilità di nuovi nomi emergenti
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_

*Accordo sui giudici.* Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha esortato i gruppi parlamentari a trovare rapidamente un accordo per la sostituzione dei quattro giudici in uscita dalla Corte Costituzionale, sottolineando l’urgenza durante la cerimonia degli auguri natalizi con l’Associazione della Stampa parlamentare. Fontana ha anche toccato temi come le tensioni nella maggioranza sulla legge di Bilancio, l’Autonomia differenziata e l’uso dei decreti legge, evidenziando la necessità di stabilità politica e una gestione oculata dei costi di Montecitorio
_Laura Cesaretti su Giornale_

*Solo nei regimi.* L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) critica il decreto legislativo che limita la possibilità per i giornalisti di riportare citazioni dirette dai provvedimenti giudiziari, sostenendo che i processi segreti sono tipici dei regimi non democratici e che la pubblicità del processo è fondamentale per la democrazia. Il presidente dell’ANM, Giuseppe Santalucia, evidenzia i rischi di una sintesi che potrebbe distorcere il contenuto degli atti, mentre si discute anche sulla proposta di una giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari, che secondo alcuni potrebbe minare la fiducia nel sistema giudiziario
_Gabriella Cerami su Repubblica_

*Dialettica.* Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), sostiene che una dialettica tra politica e magistratura è normale in uno Stato, ma entrambi dovrebbero cercare di ridurre le tensioni per l’interesse del Paese, riconoscendo che le regole sono stabilite dalla politica mentre ai giudici spetta farle rispettare. Pinelli evidenzia l’importanza di bilanciare il diritto di cronaca con la tutela della dignità e della presunzione di innocenza dell’indagato, sottolineando che la separazione dei poteri è cruciale per la salute della democrazia e che le riforme non garantiscono automaticamente un miglioramento dell’efficienza della giustizia
_Conchita Sannino su Repubblica_

*Progressisti.* Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha delineato un progetto politico che prevede una collaborazione con le forze progressiste basata su un programma condiviso che mira a superare la tradizionale divisione destra/sinistra e a riformare la società per renderla più equa. Inoltre, ha proposto di ridistribuire i finanziamenti europei destinati alla difesa verso il settore automobilistico in crisi, inviando una lettera alle istituzioni europee per sostenere questa iniziativa, pur esprimendo scetticismo sulla leadership politica europea attuale e sulla nuova Commissione UE
_Claudio Tito su Repubblica_

*Impianto da chiudere.* Autorità politiche e amministrative della Toscana, dal presidente della Regione al sindaco di Calenzano, concordano sulla necessità di chiudere e trasferire il deposito Eni di Calenzano, ritenuto incompatibile con la sicurezza dell’area circostante, nonostante la sua presenza settantennale e la crescita urbana e industriale intorno ad esso. Eni non esclude la possibilità di un trasferimento ma evidenzia le difficoltà pratiche e finanziarie di tale operazione, mentre si prevede una revisione radicale del piano di emergenza esterno dell’impianto, soprattutto dopo l’esplosione recente che ha causato danni ben oltre il perimetro di sicurezza previsto
_Andrea Vivaldi su Repubblica_

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