Iran, Khamenei: “Usa e Israele dietro quanto accaduto in Siria”

Nel frattempo da Mosca: “Assad è al sicuro in Russia, non aderiamo alla Corte Penale Internazionale”

“Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele”. Lo afferma la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei durante un discorso pubblico a Teheran. Nel frattempo, da Mosca il viceministro degli esteri ha affermato: “Assad è al sicuro in Russia”, mentre le Ong presenti sul territorio siriano denunciano i raid israeliani in varie zone del Paese.

Khamenei sulla situazione in Siria

La Guida Suprema durante un discorso a Teheran a cui partecipano centinaia di persone ha spiegato: “L’estensione della violenza e della morte coprirà l’intera regione più che in passato”, ha affermato ancora Khamenei sottolineando che “il fronte della resistenza è questo: più spingi, più diventa forte, più ti impegni, più diventa motivato. Più li combatti, più diventa ampio”.La Guida Suprema ha poi aggiunto: “Gli analisti ignoranti immaginano che la resistenza si sta indebolendo e anche l’Iran si indebolirà, ma l’Iran è potente e diventerà più potente”. Il discorso si è poi concluso con l’implicito riferimento al ruolo della Turchia negli eventi che hanno portato alla caduta di Assad: “È chiaro che un Paese vicino ha avuto un ruolo nei recenti sviluppi in Siria e continua a svolgere questo ruolo ma, sulla base delle prove, non c’è dubbio che gli Stati Uniti e il regime sionista abbiano cospirato congiuntamente a questo proposito”.

Mosca: “Assad è al sicuro in Russia, non aderiamo alla Cpi”

Intanto, il viceministro degli esteri russo Serghei Ryabkov ha affermato a Nbc che l’ex dittatore siriano Bashar al-Assad è in Russia, “è al sicuro e questo dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione così straordinaria”, ha affermato. Alla domanda se la Russia consegnerà Assad al processo, Ryabkov ha quindi risposto: “La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale”.

Ong: “Nella notte ancora raid di Israele in Siria”

L’Osservatorio siriano per i diritti umani sostiene che che per il quarto giorno consecutivo Israele ha preso di mira l’arsenale militare siriano in varie zone del Paese. Durante la notte gli aerei da guerra di Tel Aviv hanno effettuato raid su diversi siti radar in Siria e hanno distrutto velivoli e apparecchiature radar all’aeroporto militare di Deir al-Zour. Lo riporta Bbc. L’Idf afferma di aver distrutto circa l’80% delle forze armate del regime di Assad, con oltre 350 attacchi contro “obiettivi strategici” in Siria, tra cui Damasco, Homs, Tartus, Latakia e Palmira.

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