Israele, Netanyahu: “Nessuna tregua senza la sconfitta totale di Hamas”

La sua posizione è chiara: il conflitto potrà concludersi solo con la completa eliminazione di Hamas

netanyahuIl primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito in un’intervista al Wall Street Journal che non accetterà un accordo sugli ostaggi che implichi la fine della guerra a Gaza. La sua posizione è chiara: il conflitto potrà concludersi solo con la completa eliminazione di Hamas. «Non lasceremo Hamas al potere a Gaza, a soli 30 chilometri da Tel Aviv. Questo non accadrà», ha affermato il premier, le cui dichiarazioni sono state riportate anche da Haaretz. Aggiungendo al quadro una nota di ottimismo, Netanyahu ha detto all’intervistatore Elliot Kaufmann che Israele sta ottenendo successi significativi: «Abbiamo indebolito Hamas e Hezbollah e contribuito alla caduta del regime degli Assad in Siria».

Attacco a Tel Aviv: missile colpisce un parco giochi

Un attacco missilistico lanciato dallo Yemen ha causato almeno venti feriti nei pressi di Tel Aviv. Il missile, non intercettato dai sistemi di difesa israeliani, è atterrato in un parco giochi per bambini durante la notte tra il 20 e il 21 dicembre. L’esercito israeliano (IDF) ha confermato l’incapacità di fermare il proiettile, dichiarando: «Sono stati effettuati tentativi di intercettazione senza successo». Tra i feriti, soccorsi presso il Wolfson Medical Center, ci sarebbero anche bambini. L’attacco ha destato forte preoccupazione nella popolazione e ha messo in discussione l’efficacia dei sistemi di difesa.

Gli Houthi rivendicano l’attacco

La responsabilità del lancio è stata rivendicata dai ribelli Houthi dello Yemen, che hanno dichiarato di aver colpito «un obiettivo militare israeliano» nella zona di Tel Aviv con un missile balistico. Hezam al-Asad, esponente dell’ufficio politico del movimento, ha commentato che il fallimento dei sistemi di difesa israeliani dimostra la vulnerabilità del Paese. Ha anche giustificato l’attacco come «un’operazione militare legittima» per rispondere all’aggressione contro i bambini di Gaza.

Fiducia in Netanyahu in calo tra gli israeliani

Sul fronte interno, il consenso per Netanyahu e il suo governo sembra essere ai minimi storici. Un sondaggio dell’emittente Channel 13, riportato dal Times of Israel, indica che solo il 29% degli israeliani si fida del primo ministro, mentre la fiducia nel governo è ferma al 22%. In confronto, le forze armate (IDF) godono di un ampio sostegno, con il 75% della popolazione che le considera affidabili. Tuttavia, anche in questo ambito, la fiducia scende al 47% per il capo di stato maggiore Herzi Halevi e al 24% per il ministro della Difesa Israel Katz.

Il Papa condanna i bombardamenti sui bambini a Gaza

Papa Francesco, nel suo tradizionale incontro con la Curia per gli auguri natalizi, ha espresso la sua indignazione per la situazione in Terra Santa. Parlando del Patriarca latino Pierbattista Pizzaballa, il Pontefice ha dichiarato: «Non lo hanno lasciato entrare a Gaza». Ha poi aggiunto con tono fermo: «Ieri sono stati bombardati bambini. Questa è crudeltà, non è guerra. Voglio dirlo perché tocca il cuore». Le parole del Papa sottolineano il dramma umanitario che continua a colpire i civili nel conflitto israelo-palestinese.

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