Il presidente Joe Biden ha esortato a fare piena luce sulla tragedia, lanciando un messaggio di condanna: “Non c’è giustificazione per la violenza di qualsiasi tipo, e non tollereremo alcun attacco contro le nostre comunità”. Morto l’attentatore
di Ennio Bassi
Il 2025 negli Stati Uniti comincia con una tragedia di matrice terroristica, con l’ombra di Isis o altre organizzazioni estremiste internazionali. L’attacco ha avuto come obiettivi tre elementi: una folla innocente, la festa di Capodanno e una delle città più famose del mondo. Il quartiere francese di New Orleans, noto per il Carnevale e il jazz, è stato il teatro di una strage. Poco dopo le 3 di notte, un pick-up bianco è arrivato a tutta velocità in mezzo alla folla, falciando decine di persone che stavano ancora celebrando l’arrivo del nuovo anno, tra residenti e turisti. I corpi sono volati in aria, mentre le urla hanno coperto la musica dei locali. La gente ha cercato di scappare e mettersi al sicuro come ha potuto. Alla fine della corsa, sono rimasti a terra decine di feriti e almeno 10 morti (secondo altre fonti, 15) e non meno di 30 feriti, tutti numeri che potrebbero aumentare nelle prossime ore. Il killer, dopo aver terminato la sua folle corsa, ha cominciato a sparare con un fucile d’assalto, ma è stato abbattuto dalle forze dell’ordine, due dei quali sono rimasti feriti, ma non gravemente.
Le autorità hanno subito escluso l’ipotesi di un incidente causato da ubriachezza. Il governatore della Louisiana, Jeff Landry, ha parlato di un “orribile atto di violenza”, e la sindaca di New Orleans, LaToya Cantrell, insieme alla comandante della polizia locale, Anne Kirkpatrick, ha definito l’episodio come un “atto di terrorismo”. La polizia ha confermato che il killer aveva un comportamento intenzionale e determinato, mirato a colpire il maggior numero di persone possibile. Dopo una confusione iniziale da parte di un agente dell’FBI, che aveva negato la matrice terroristica, l’FBI ha confermato ufficialmente la natura terroristica dell’attacco.
Nel frattempo, le forze federali hanno preso il controllo delle indagini e sono intervenute per disinnescare due ordigni trovati nel pick-up, che, se fossero esplosi, avrebbero potuto aumentare il numero delle vittime. Altri dispositivi esplosivi sono stati trovati nel quartiere francese.
Il presidente Joe Biden, che è stato tenuto costantemente aggiornato, ha esortato a fare piena luce sulla tragedia, lanciando un messaggio di condanna: “Non c’è giustificazione per la violenza di qualsiasi tipo, e non tollereremo alcun attacco contro le nostre comunità”. Biden ha però evitato di fare speculazioni premature, a differenza di Donald Trump, che ha subito collegato l’attacco all’immigrazione illegale, senza alcuna conferma ufficiale. “Quando dicevo che i criminali che arrivano sono molto più pericolosi di quelli che abbiamo in casa, i Democratici e i media lo hanno smentito, ma si è rivelato vero”, ha scritto su Truth, aggiungendo che “l’Amministrazione Trump sosterrà pienamente New Orleans”.
Poco dopo, l’identità dell’assalitore è stata rivelata: si tratta di Shamsud-Din Bahar Jabbar, un uomo di 42 anni originario di Houston, Texas. Sebbene di origini arabe, Jabbar era cittadino statunitense e veterano dell’esercito, con problemi finanziari legati a una causa di divorzio. Il suo pick-up, un Ford F-150 bianco, aveva una bandiera nera dell’Isis sul paraurti, il che ha immediatamente destato l’attenzione dell’FBI. Le indagini stanno verificando se Jabbar fosse un lupo solitario radicalizzato in America o se fosse collegato ad Isis o altre organizzazioni terroristiche. Finora, nessun gruppo ha rivendicato l’attacco, ma l’ipotesi che ci siano altri complici è presa in seria considerazione.
“L’FBI non ritiene che Jabbar fosse l’unico responsabile”, ha dichiarato l’assistente speciale dell’FBI, Alethea Duncan.
Nel frattempo, le polemiche sulla sicurezza aumentano, soprattutto per il fatto che le barriere in acciaio, installate dopo l’attacco con un veicolo a Nizza nel 2016, non erano presenti come previsto. Jimmy Cothran, un testimone che si trovava a Bourbon Street, ha riferito alla CNN che le barriere di acciaio, solitamente montate per proteggere la folla, non erano state installate. “Le barriere erano quelle fragili arancioni che potevi spingere con un dito”, ha detto. Questo ha sollevato preoccupazioni sul fatto che la sicurezza per la notte di Capodanno fosse stata insufficiente.
Nel frattempo, è stato deciso a scopo cautelativo di rinviare lo Sugar Bowl, una delle partite di football universitario più seguite, di 24 ore.
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