Palazzo Chigi e Farnesina continuano a lavorare incessantemente per risolvere la vicenda strettamente legata al caso dell’ iraniano Mohammed Abedini, che si trova in carcere a Milano e sul quale pende una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti, e che il governo di Teheran vorrebbe fosse rilasciato
La famiglia di Cecilia Sala ha chiesto il silenzio stampa. “La situazione di nostra figlia, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante”, sottolineano in un comunicato diffuso oggi la madre, Elisabetta Vernoni, e il padre, Renato Sala. “Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo. La fase a cui siamo arrivati è, però, – si legge- molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta”.
Il Partito Radicale, dopo quest’appello, ha deciso di annullare la manifestazione in programma per il 6 gennaio davanti all’Ambasciata iraniana. Oggi la nostra rappresentante diplomatica a Teheran, l’ambasciatore Paolo Amadei, è stata ricevuta dal direttore generale per l’Europa del ministero degli Esteri del paese degli Ayatollah al quale ha rinnovato la richiesta di rilascio immediato della giornalista e il miglioramento delle condizioni della sua detenzione.
Intanto Palazzo Chigi e Farnesina continuano a lavorare incessantemente per risolvere la vicenda strettamente legata al caso dell’ iraniano Mohammed Abedini, che si trova in carcere a Milano e sul quale pende una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti, e che il governo di Teheran vorrebbe fosse rilasciato.
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