SICUREZZA
*Acquisizione.* Fincantieri ha completato l’acquisizione di Underwater Armaments e Systems (UAS) da Leonardo per 287 milioni di euro, con una componente variabile legata ai risultati di UAS nel 2024. La UAS è stata incorporata nella nuova società Wass Submarine Systems, riacquistando il suo acronimo storico. “Questo è un passo decisivo, ampliamo la nostra capacità di sviluppare soluzioni innovative per la difesa navale,” ha dichiarato l’AD di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, sottolineando l’importanza strategica dell’investimento per l’espansione delle competenze nel settore delle tecnologie subacquee e dei sistemi di armamento avanzati
_ su Repubblica_
*Siluri e sensori.* Fincantieri, guidata dal CEO Pierroberto Folgiero, ha finalizzato l’acquisto della divisione siluri e sensori di Leonardo, specializzata in sistemi sottomarini, per un valore di 287 milioni di euro. L’operazione è stata compiuta attraverso l’acquisizione di Wass Submarine Systems Wass, una nuova entità che incorpora Uas. Questo passaggio rafforza la posizione di Fincantieri nel settore della difesa e della sicurezza marittima.
_ su Corriere della Sera_
*Closing.* Fincantieri ha completato l’acquisizione della divisione Underwater Armaments e Systems (UAS) di Leonardo, attraverso l’acquisto della nuova società Wass, a cui era stata trasferita la suddetta linea di business. Questa mossa strategica rafforza la posizione di Fincantieri nel settore della difesa sottomarina. La transazione è stata finalizzata ieri, segnando un passo importante nella collaborazione tra le due aziende italiane leader nel settore della difesa
_ su Sole 24 Ore_
*Leader.* Fincantieri ha completato l’acquisizione della linea di business Underwater Armaments e Systems di Leonardo, creando la WASS Submarine Systems S.r.l., per rafforzare la sua posizione nel settore della difesa navale e delle tecnologie subacquee. L’operazione, del valore fisso di 287 milioni di euro, potrebbe raggiungere un Enterprise Value totale di 415 milioni, con una componente variabile legata agli obiettivi di crescita per il 2024. “Un passo decisivo nel rafforzare la leadership tecnologica nel dominio subacqueo,” ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri.
_ su Libero Quotidiano_
*Shopping.* Fincantieri ha completato l’acquisizione della divisione Underwater armaments e systems di Leonardo, creando Wass submarine systems srl, con un investimento fisso di 287 milioni di euro e un valore aziendale che potrebbe raggiungere i 415 milioni. Questa mossa strategica rafforza la posizione di Fincantieri nel settore della difesa navale e delle tecnologie subacquee, espandendo le sue capacità in ambito militare e civile. Pierroberto Folgiero, CEO di Fincantieri, ha dichiarato: “L’acquisizione di Wass submarine systems rappresenta per Fincantieri un passo decisivo nel rafforzare la leadership tecnologica nel dominio subacqueo”.
_ su Tempo_
*Accordo da 400 milioni.* L’acquisizione della linea di business Underwater Armaments e Systems (Uas) da Leonardo da parte di Fincantieri per un valore massimo di 415 milioni di euro ha significativamente rafforzato la posizione di Fincantieri nel settore subacqueo, facendo schizzare il valore delle azioni del gruppo navalmeccanico del 90% in sei mesi. La Uas, ora ribattezzata Wass Submarine Systems Wass, si integra con le competenze di Fincantieri nelle tecnologie acustiche subacquee e sistemi avanzati di armamento, aprendo nuove opportunità di crescita in ambiti militari e civili. L’operazione, conclusa con successo nonostante le “resistenze assolutamente temporanee” citate da Roberto Cingolani, AD di Leonardo, conferma la strategia di espansione e consolidamento di Fincantieri nel settore subacqueo, guidata dall’AD Pierroberto Folgiero
_ su Secolo XIX_
*Stop alla cassa.* Leonardo ha sospeso la Cassa integrazione ordinaria per lo stabilimento di Grottaglie, avviando un piano di formazione per 676 addetti, in risposta al calo di commesse da Boeing per le sezioni della fusoliera del 787. Il programma formativo, che inizia il 20 gennaio e si estende fino al 14 marzo, mira a consolidare le competenze tecniche e trasversali dei lavoratori in linea con la diversificazione produttiva in corso, includendo nuove iniziative come l’insediamento della divisione Elettronica e programmi nel campo dei droni. Nonostante il piano di formazione, i sindacati esprimono preoccupazione per il futuro dello stabilimento oltre marzo, in attesa di ulteriori sviluppi sui programmi di Boeing e la conferma di nuove attività per il sito di Grottaglie
_Domenico Palmiotti su Sole 24 Ore_
*Cassa evitata.* Nello stabilimento Leonardo di Grottaglie evitata una nuova cassa integrazione: annunciato il piano di formazione dal 20 gennaio al 14 marzo per 676 dipendenti.
_ su RAI 3 e su TELENORBA_
*Cassa e formazione.* Leonardo ha avviato un programma di formazione di due mesi per quasi 700 lavoratori del sito di Grottaglie, in previsione di una diversificazione delle attività e in attesa di un aggiornamento del piano industriale focalizzato sul rilancio della divisione aerostrutture. Questa mossa segue la crisi innescata dal taglio degli ordini da parte di Boeing per le componenti di fusoliera. La formazione, che coinvolgerà 667 dipendenti, inizierà il 20 gennaio e si concluderà il 14 marzo, come riportato da “s4 t1 cBaric”.
_ su Repubblica Bari, su L’Edicola e sul Nuovo Quotidiano di Puglia_
*Ok al polo Radia.* Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è vicino a dare il via libera a un investimento da 1,5 miliardi di euro per la realizzazione di un polo aeronautico a Brindisi, guidato dalla società americana Radia in collaborazione con Leonardo e Magnaghi Aeronautica. Il progetto prevede la produzione del WindRunner, l’aereo cargo più grande mai costruito, destinato al trasporto di turbine eoliche di grandi dimensioni. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità significativa per l’industria aeronautica italiana, in particolare per le imprese dei distretti di Campania e Puglia, e potrebbe avere un impatto positivo sull’occupazione e l’economia del Mezzogiorno.
_Vera Viola su Sole 24 Ore_
*Sabotaggi.* La NATO si appresta a schierare una serie di mezzi navali, tra cui droni e sottomarini, per proteggere le infrastrutture critiche del Mar Baltico dai sabotaggi, dopo i recenti episodi di danneggiamento di condutture elettriche e cavi dati. L’iniziativa, denominata Baltic Sentry, arriva dopo che la Finlandia ha intercettato una petroliera russa sospettata di aver danneggiato i cavi sottomarini, evidenziando le preoccupazioni per i potenziali sabotaggi e i rischi ambientali posti dalla “flotta ombra” russa. La risposta della NATO, che comprende il rafforzamento delle truppe negli Stati baltici e l’esplorazione di misure legali per limitare il movimento di queste navi, mira a rafforzare la deterrenza e a garantire la sicurezza marittima nella regione. Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
_Richard Milne su Financial Times_
*Missione nel Baltico.* La NATO ha incrementato la sua presenza militare nel Mar Baltico, schierando droni, aerei e navi in risposta a recenti incidenti e sospetti sabotaggi, particolarmente a infrastrutture sottomarine critiche. Questa mossa segue un incontro a Helsinki tra i leader di otto nazioni baltiche, che hanno espresso forte preoccupazione per la sicurezza delle loro infrastrutture. Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha sottolineato l’importanza di dispiegare le forze in modo appropriato per prevenire ulteriori atti destabilizzanti, senza fornire dettagli specifici sul numero di navi per non informare il nemico. L’operazione “Baltic Sentry” mira a fornire deterrenza mirata e a contrastare atti destabilizzanti, con la NATO che ha chiarito che la missione proseguirà per un periodo indeterminato. Gli attacchi recenti includono il danneggiamento di cavi sottomarini, essenziali per le comunicazioni e le transazioni finanziarie, con sospetti che puntano verso una guerra ibrida orchestrata da Mosca.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_
*La Nato si difende.* La NATO ha lanciato la missione “Sentinella Baltica” per rafforzare la sicurezza navale nel Mar Baltico in risposta ai sospetti sabotaggi russi contro i cavi sottomarini. Il segretario generale Mark Rutte, insieme a leader di paesi baltici, ha ospitato un summit per discutere la difesa contro la guerra ibrida di Putin, che include attacchi a infrastrutture critiche e campagne di disinformazione. La missione prevede l’uso di fregate, aerei militari e droni marini per la sorveglianza e la deterrenza. Nel frattempo, l’UE pianifica di rafforzare la cybersicurezza, mentre i leader si impegnano a misure difensive contro le minacce, sebbene la risposta complessiva alle azioni ibride russe rimanga sfidante e spesso limitata a sanzioni mirate.
_David Carretta su Foglio_
*Non rimborsati.* Il ministero della Difesa ha evidenziato una situazione finanziaria critica, sottolineando che gli aiuti militari forniti all’Ucraina non sono stati compensati da un equivalente afflusso di risorse. Questo ha contribuito a un quadro di incertezza economica per il settore “Esercizio”, che comprende spese per addestramento, manutenzione e scorte militari. Il Tesoro ha imposto ulteriori tagli alla spesa corrente, aggravando la situazione. Nonostante un aumento della spesa militare per gli investimenti, il bilancio per l’esercizio è diminuito negli anni, anche in termini nominali. La NATO sta richiedendo un significativo aumento delle spese per la difesa, con l’Italia che si impegna a raggiungere il 2% del PIL entro il 2028, mentre attualmente si trova all’1,57%
_Marco Palombi su Il Fatto Quotidiano_
*Meloni blocca il blitz.* La Lega, guidata da Matteo Salvini, aveva pianificato di presentare un ordine del giorno per interrompere l’invio di armi all’Ucraina, ma ha ritirato la proposta su richiesta di Palazzo Chigi, evitando così una spaccatura nel governo guidato da Giorgia Meloni. Questa decisione segue la linea politica di evitare conflitti interni, specialmente in vista dell’imminente viaggio di Meloni a Washington per l’insediamento del presidente repubblicano Donald Trump. Un anno fa, un simile ordine del giorno della Lega aveva già causato tensioni all’interno del governo, ma ora il Carroccio ha deciso di non procedere, in un contesto in cui si cerca un negoziato per la fine del conflitto in Ucraina e si allinea alla posizione del presidente americano che vuole terminare la guerra
_Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano_
*Solo 348 aerei consegnati.* Boeing ha chiuso il 2024 con solo 348 aerei consegnati, un calo del 35% rispetto all’anno precedente e meno della metà delle consegne di Airbus, a seguito di un incidente con un 737 MAX in Alaska e uno sciopero che ha rallentato la produzione. L’anno è stato ulteriormente segnato da un altro incidente mortale in Corea del Sud con un 737-800, le cui cause non sono ancora state identificate, aggravando la crisi dell’azienda. Gli investitori sono preoccupati per le prospettive finanziarie di Boeing, che potrebbero vedere ulteriori revisioni al ribasso, mentre l’azienda lotta per aumentare la produzione e ridurre un debito di 39 miliardi di dollari.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Dal 2021 mai così male.* Boeing ha registrato nel 2024 il suo numero più basso di consegne di aerei dal 2021, con solo 348 unità consegnate, segnando un netto declino rispetto ai progressi faticosamente ottenuti negli anni precedenti. Questo calo è stato influenzato da una serie di problemi, tra cui una grave sciopero di due mesi nelle fabbriche dello stato di Washington e vari problemi tecnici e di qualità, oltre a restrizioni imposte dalla FAA. In confronto, Airbus ha mantenuto un vantaggio significativo, con 766 consegne nel 2024, mentre Boeing ha visto un drastico calo anche nelle vendite, con solo 569 nuovi ordini e un bilancio netto di 317 aerei, molto al di sotto dei risultati dell’anno precedente.
_Leo Barnier su Tribune_
*Golden power.* Il governo deve ancora definire i termini del golden power prima di concludere la vendita di Piaggio Aerospace alla compagnia turca Baykar, prevista per aprile, dopo aver superato le condizioni sospensive e ottenuto l’approvazione dell’Antitrust e dei sindacati. La firma del contratto definitivo segnerà il passaggio simbolico della proprietà e l’avvio del rilancio industriale di Piaggio, che attualmente impiega 750 lavoratori, ridotti quasi della metà rispetto al 2018 a causa di sei anni di commissariamento. Il processo di vendita include la creazione di una newco e l’attuazione di un piano industriale che dovrà essere presentato ai sindacati, con l’obiettivo di portare fuori dalla crisi gli stabilimenti di Villanova d’Albenga e Genova
_ su Secolo XIX_
*Semplificare.* Loft Orbital, una start-up franco-americana, ha raccolto 170 milioni di euro per espandere il suo servizio di affitto di capacità satellitare, che utilizza un adattatore universale compatibile con qualsiasi carico utile, semplificando così l’accesso allo spazio. Fondata nel 2017, l’azienda ha raccolto oltre 300 milioni di euro e si sta espandendo a livello globale, con piani di lanciare 30 satelliti entro il 2027 e un nuovo sito di produzione negli Emirati Arabi Uniti. Loft Orbital, che ha già in servizio cinque satelliti e un carnet di ordini di 500 milioni di euro, mira a ridurre costi e tempi per i clienti, offrendo servizi che vanno dalla sicurezza alla sorveglianza terrestre e test di nuove tecnologie in orbita.
_Veronique Guillemard su Figaro_
*Start-up.* Le settore francese del New Space sta vivendo una crescita finanziaria significativa, con quattro startup, Latitude, Unseenlabs, The Exploration Company e Loft Orbital, che hanno raccolto ingenti somme in meno di un anno, beneficiando anche del sostegno finanziario dello Stato francese tramite il piano France 2030. Mentre Latitude e Unseenlabs sono radicate in Francia, The Exploration Company e Loft Orbital operano a livello internazionale, con quest’ultima che è stata valutata come una “licorne” dopo un finanziamento di 170 milioni di euro. Nonostante alcune aziende siano ancora in fase di R&D, come Latitude e The Exploration Company, altre come Unseenlabs e Loft Orbital sono già operative e generano entrate, con Loft Orbital che ha contratti firmati per 500 milioni di euro, segnando un futuro promettente per l’ecosistema spaziale francese
_Adrien Levrier su Echos_
*Duecento l’anno.* La startup francese ION-X, guidata dal CEO Thomas Hiriart, prevede di raggiungere una produzione di 200 motori all’anno entro il 2028 e ha già ricevuto espressioni di interesse per diverse centinaia di motori da una decina di clienti potenziali per il 2026. ION-X si distingue nel mercato della propulsione spaziale per i suoi motori a propulsione ionica compatti ed efficienti, utilizzando un carburante non tossico prodotto in Francia, adatti per satelliti tra i 10 e i 150 kg, e mira a soddisfare la crescente domanda di piccoli satelliti con consegne rapide e costi competitivi. La tecnologia di ION-X ha già attirato l’attenzione nel settore, con il primo volo di un motore a propulsione ionica su un satellite danese lanciato da SpaceX, segnando un passo importante verso la transizione da startup a PME industriale, con l’obiettivo di espandere la produzione e la gamma di propulsori nei prossimi anni
_Michel Cabirol su Tribune_
*Detriti Space X.* Qantas ha rinviato i voli tra l’Australia e il Sudafrica a causa di un allarme per il rientro di detriti del razzo SpaceX nell’atmosfera sopra l’Oceano Indiano. La compagnia aerea ha registrato ritardi da una a sei ore e sta discutendo con SpaceX per prevedere meglio i tempi di rientro e ridurre le interruzioni future. Questo problema riflette una sfida più ampia, in quanto la frequenza dei lanci di razzi aumenta, con oltre 300 voli colpiti da detriti spaziali solo nel 2022, e se ne prevedono altri con l’aumento della domanda di servizi satellitari. Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
_ su Financial Times_
*Scontro.* Nvidia si è unita alle aziende che criticano l’amministrazione Biden per le nuove regole sull’export di chip per l’intelligenza artificiale, che creano un sistema di categorie con restrizioni variabili a seconda del paese. Il vicepresidente di Nvidia, Ned Finkle, ha definito le regole fuorvianti e un ostacolo alla leadership tecnologica degli USA, contrapponendo l’approccio favorevole dell’amministrazione Trump. Le nuove regole potrebbero limitare significativamente la capacità di Nvidia di vendere chip AI in Cina, un mercato cruciale per l’azienda. Con l’imminente cambio di amministrazione e il possibile ritorno di Trump, Nvidia suggerisce che le politiche potrebbero essere riviste, avendo precedentemente lodato la sua gestione per aver promosso un ambiente competitivo senza compromettere la sicurezza nazionale
_Biagio Simonetta su Sole 24 Ore_
*Protezionismo tecnologico.* L’amministrazione Biden ha introdotto una complessa normativa che limita l’esportazione di microprocessori avanzati per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di controllare la diffusione di tecnologie dual-use e influenzare lo sviluppo futuro dei datacenter. Queste restrizioni mirano a mantenere i chip più sofisticati negli Stati Uniti e tra i suoi alleati più stretti, mentre altri paesi dovranno negoziare l’accesso a tali tecnologie. Il caso di G42 negli Emirati Arabi dimostra come gli USA possano influenzare l’adozione degli standard di sicurezza e l’accesso alle tecnologie americane. Tuttavia, il sistema presenta limiti, come la necessità di negoziati complessi e la possibilità che la Cina intensifichi i propri sforzi per sviluppare tecnologie indipendenti, rendendo incerto l’esito finale di questa politica.
_Luca De Biase su Sole 24 Ore_
*Non bastano le regole.* ministro francese per l’Europa, Benjamin Haddad, sottolinea l’importanza di rafforzare i legami tra Francia e Italia, considerando il paese un partner strategico fondamentale in Europa. Durante la sua visita in Italia, discuterà temi come la difesa degli agricoltori, l’accordo del Mercosur, la lotta all’immigrazione illegale e la competitività europea. Haddad evidenzia la necessità di difendere gli interessi europei di fronte agli Stati Uniti e di promuovere la competitività europea nel settore digitale e tecnologico, criticando le normative che ostacolano lo sviluppo industriale. Infine, invita a sostenere le imprese europee per mantenere la sovranità e competere a livello internazionale, sottolineando l’importanza dell’unità europea di fronte alle sfide globali
_Stefano Montefiori su Corriere della Sera_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Big tech rallenta.* I “Magnifici 7” di Wall Street, ovvero i colossi tecnologici come Amazon, Alphabet, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla, stanno perdendo la loro predominanza nel listino S&P 500. Le previsioni per il 2025 indicano che l’utile per azione di queste aziende crescerà del 19,2%, una riduzione significativa rispetto al 36,2% del 2024. Al contrario, per il resto delle aziende dell’S&P 500 si prevede un raddoppio della crescita degli utili, passando dal 4,9% al 12,2%. Questo cambiamento potrebbe portare a una maggiore stabilità e salute del mercato azionario, riducendo la dipendenza da pochi titoli dominanti. Tuttavia, la situazione rimane complessa, con il settore tecnologico che continua a giocare un ruolo chiave, soprattutto nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_
*Mediatore.* Pechino sta considerando di utilizzare Elon Musk come mediatore nella potenziale vendita delle operazioni statunitensi di TikTok, per evitare il divieto imposto da Washington. Il Congresso ha approvato una legge che obbliga la casa madre di TikTok, ByteDance, a vendere la sua partecipazione nell’app o affrontare un divieto per motivi di sicurezza. Le discussioni sono ancora in fase preliminare e TikTok si sta concentrando sulla battaglia legale per impedire l’entrata in vigore della legge. Trump ha chiesto un ritardo nell’attuazione della legge, mentre Musk si è espresso contro il divieto delle operazioni di TikTok negli Stati Uniti. TikTok ha negato le accuse di essere uno strumento di spionaggio per Pechino e ha affermato che la legge viola la protezione del Primo Emendamento per la libertà di parola
_ su Financial Times_
*Tik Tok a Musk?* L’ipotesi di un acquisto di TikTok da parte di Elon Musk è emersa come potenziale soluzione per evitare il bando della piattaforma negli Stati Uniti, ma né Musk ha confermato né Pechino ha ammesso tale possibilità. La legge statunitense impone a ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, di vendere l’app entro il 19 gennaio per evitare il bando. Questa mossa potrebbe avere significative conseguenze sia sul piano culturale e informativo americano, data l’influenza di Musk sui social media, sia sul piano geopolitico, potenzialmente fungendo da apertura per negoziati tra USA e Cina. La situazione è complessa, con TikTok che ha sfidato la legge in tribunale e la Corte Suprema che sembra propensa a considerare la piattaforma un rischio per la sicurezza nazionale. La decisione finale è attesa, mentre si prevede la presenza di Musk, insieme ad altri magnati della tecnologia come Bezos e Zuckerberg, all’insediamento di una nuova presidenza, che potrebbe segnare l’inizio di nuove trattative.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Tregua.* Un cessate il fuoco di 42 giorni e la liberazione di ostaggi e detenuti sono al centro di un accordo di tregua per Gaza, con Hamas che sembra aver dato il proprio assenso. L’accordo prevede la liberazione di 33 ostaggi israeliani e 1.200 detenuti palestinesi, oltre al passaggio di 600 tir di aiuti umanitari al giorno. Tuttavia, vi sono ancora dettagli da definire, come il ritiro delle truppe israeliane, prima della firma ufficiale. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha espresso ottimismo sulla conclusione imminente dell’accordo, nonostante il dissenso crescente in Israele. L’Egitto si prepara ad aprire il valico di frontiera di Rafah per facilitare lo scambio, mentre la fase successiva dell’accordo prevede la ricostruzione di Gaza sotto supervisione internazionale.
_Giusi Fasano su Corriere della Sera_
*Basta terroristi.* l ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha delineato le condizioni per una tregua duratura a Gaza, escludendo Hamas dal governo della Striscia e richiedendo che i futuri governanti non siano coinvolti in atti di terrorismo. Durante l’intervista, Sa’ar ha discusso le sfide del negoziato, tra cui il rilascio di terroristi e il ruolo delle truppe israeliane. Ha espresso la speranza che l’Italia, sotto la guida di Giorgia Meloni, possa influenzare l’UE verso una politica più equilibrata sul Medio Oriente. Sa’ar ha anche sottolineato l’importanza di non finanziare l’Autorità Nazionale Palestinese finché questa sostiene i terroristi, e ha respinto le critiche sull’atteggiamento di Israele nei conflitti regionali, affermando che il paese si è semplicemente difeso dagli attacchi.
_Maurizio Caprara su Corriere della Sera_
*Qatar.* L’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, è al centro delle trattative per fermare la guerra a Gaza, sfruttando il suo rapporto con gli islamisti e l’alleanza militare con gli USA. In quindici mesi, ha mediato tra Hamas e altri attori internazionali, con il supporto del suo capo dell’intelligence, al Khulaifi. Il Qatar, grazie alle sue risorse di gas e ai rapporti con vari gruppi islamisti, è diventato un mediatore chiave nelle crisi internazionali. Nonostante le critiche per la repressione interna e le violazioni dei diritti dei lavoratori, il Qatar continua a influenzare la pace in Medio Oriente, con altri attori regionali come l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita che giocano ruoli significativi nelle trattative per un governo di transizione a Gaza.
_Gabriella Colarusso su Repubblica_
*Onu nella Striscia.* Il segretario di Stato uscente Antony Blinken ha delineato il futuro della Striscia di Gaza, proponendo la rimozione dei miliziani e l’impiego di un contingente internazionale, incluso un contributo delle Nazioni Unite e truppe arabe. Questa visione è il risultato di mesi di trattative e collaborazione tra l’amministrazione attuale e quella entrante di Biden, con l’obiettivo di garantire continuità nella gestione dell’accordo di pace. Blinken ha sottolineato l’importanza di una soluzione duratura che prevede il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente e la riforma dell’Autorità nazionale palestinese. Nonostante le critiche ricevute per essere stato tardivo, il suo intervento all’Atlantic Council ha messo in luce le condizioni favorevoli per avanzare il piano di pace, compresa la debolezza di Hezbollah e dell’Iran, e la decimazione della leadership di Hamas.
_Alberto Simoni su Stampa_
*Paura per i russi.* Kiev ha lanciato un massiccio attacco con armi occidentali contro obiettivi militari e industriali russi, provocando incendi e danni a impianti chiave anche a grande distanza dal fronte. L’offensiva ucraina, che ha incluso l’uso coordinato di droni e missili, ha messo in difficoltà le difese russe e ha colpito duramente la credibilità del Cremlino. Il ministero della Difesa russo ha reagito accusando l’uso di missili statunitensi e britannici, promettendo una risposta. Tuttavia, l’Ucraina affronta anche perdite significative, come l’avanzata russa nel Donbass che minaccia importanti giacimenti di carbone, vitali per l’industria dell’acciaio e la produzione di armamenti nazionali.
_Gianluca Di Feo su Repubblica_
*Arrestato.* Il Presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, è stato arrestato dopo un’irruzione della polizia nel suo complesso residenziale fortificato, segnando la prima volta nella storia del paese che un presidente in carica viene detenuto. L’arresto è avvenuto in seguito a un tentativo fallito di imporre la legge marziale il mese scorso, che ha portato al suo impeachment e ha scosso la fiducia nell’integrità democratica della quarta economia più grande dell’Asia. Yoon, che aveva precedentemente rifiutato di collaborare con gli investigatori, è stato trasferito alla sede dell’Ufficio di Investigazione sulla Corruzione per essere interrogato, dopo aver dichiarato in un video di volersi consegnare per evitare spargimenti di sangue
_ su FT.COM_
*Vittima.* Pete Hegseth, candidato alla carica di Segretario alla Difesa di Donald Trump, si è difeso da quella che ha definito una campagna diffamatoria durante l’udienza di conferma al Senato, attribuendo le accuse di violenza sessuale, misoginia e altri comportamenti scorretti ai media di sinistra e a fonti anonime. Nonostante le polemiche e le proteste durante l’udienza, Hegseth ha ricevuto il sostegno degli spettatori e di alcuni repubblicani del Senato, e Trump ha espresso il suo totale appoggio sui social media. La Commissione per i servizi armati del Senato, a stretta maggioranza repubblicana, avrà un ruolo cruciale nel determinare la conferma di Hegseth, con particolare attenzione alla posizione della senatrice Joni Ernst riguardo alle opinioni di Hegseth sulle donne in combattimento e sulla violenza sessuale in ambito militare.
_ su Financial Times_
*Condannato se non eletto.* Il rapporto del procuratore speciale Jack Smith, reso pubblico parzialmente, sostiene che Donald Trump avrebbe potuto essere condannato per tentativi illegali di mantenere il potere dopo la sconfitta elettorale del 2020, se non fosse stato per la sua rielezione. Trump ha criticato la pubblicazione del rapporto, definendola un attacco politico, mentre il procuratore Smith lo accusa anche di aver incitato la violenza prima dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Nel frattempo, Pete Hegseth, la controversa nomina di Trump per il capo del Pentagono, ha affrontato un’audizione al Senato, promettendo di rispettare le donne in servizio e le leggi, nonostante le passate accuse di aggressione sessuale e sostegno a tecniche di tortura. La sua conferma, inizialmente in dubbio, sembra ora più probabile, con alcuni repubblicani che difendono la possibilità di redenzione
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Di Maio bis.* Luigi Di Maio è stato confermato come inviato della UE nel Golfo fino al 28 febbraio 2027, ottenendo il via libera dai rappresentanti dei 27 paesi membri del PSC (Political and Security Committee). La sua riconferma è stata sostenuta dall’Alto rappresentante Kaja Kallas, che ha elogiato l’eccellente prestazione di Di Maio nel rafforzare la cooperazione tra l’UE e i paesi del Golfo. Il governo Meloni non si è opposto alla sua ricandidatura, nonostante non l’abbia formalmente sostenuta. La lettera di Kallas apre anche le candidature per la posizione di inviato in Medio Oriente, mentre Di Maio continua a consolidare la sua influenza politica, passando dal Golfo di Napoli al Golfo Persico
_Simone Canettieri su Foglio_
*Cooperante.* Alberto Trentini, un cooperante veneziano di 45 anni della ONG Humanity e Inclusion, è stato arrestato in Venezuela due mesi fa senza accuse formali. La sua detenzione potrebbe essere una ritorsione politica legata alle critiche del governo italiano nei confronti dell’elezione di Nicolas Maduro, sostenute da UE e USA. Nonostante i tentativi, nemmeno l’ambasciatore italiano è riuscito a contattarlo. I genitori di Trentini, assistiti dall’avvocata Alessandra Ballerini, chiedono al governo italiano di intervenire per la sua liberazione, mentre la situazione diplomatica tra Italia e Venezuela si complica ulteriormente. La Commissione interamericana dei diritti umani ha richiesto risposte al governo venezuelano e l’ambasciata italiana a Caracas sta seguendo il caso con attenzione, richiedendo l’assistenza consolare e i motivi dell’arresto.
_Grazia Longo su Stampa_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Giù da 22 mesi.* La produzione industriale italiana è in calo da 22 mesi consecutivi, con una diminuzione dell’1,5% su base annua a novembre, nonostante un timido rimbalzo mensile dello 0,3% rispetto a ottobre. Il settore automobilistico rimane il più colpito, con un crollo del 37,5%. Alcuni settori, come alimentari e farmaceutica, mostrano segnali di recupero. La percezione negativa dell’economia è in aumento tra le imprese, con il 30% che si dichiara pessimista. La crisi industriale è aggravata da una riduzione degli investimenti e da un clima di incertezza, con un impatto significativo sul settore della meccanica strumentale.
_Luca Orlando su Sole 24 Ore_
*Piano triennale.* Confindustria e Intesa Sanpaolo hanno siglato un nuovo accordo di finanziamento da 200 miliardi di euro per il periodo 2025-2028, volto a stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e il CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, hanno sottolineato la necessità di un piano triennale di politica industriale per l’Italia, con un focus su investimenti, innovazione e riduzione dei costi dell’energia. L’accordo si propone di integrare le risorse già destinate agli obiettivi del Pnrr, promuovendo processi produttivi innovativi e la transizione sostenibile. Orsini ha inoltre evidenziato l’importanza della semplificazione normativa e della competitività energetica, mentre Messina ha rilevato l’opportunità per l’Italia di assumere un ruolo di leadership in Europa
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_
*Italiani per attività italiane.* Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, sostiene che i risparmi italiani dovrebbero essere investiti in attività italiane e propone incentivi fiscali per favorire tale reinvestimento. Durante un evento con Confindustria, ha evidenziato l’impegno di Intesa nel sostenere le imprese italiane con 200 miliardi di euro fino al 2028. Messina ha sottolineato l’importanza strategica dei risparmi nazionali per l’economia del Paese, soprattutto in un contesto di deglobalizzazione. Ha anche menzionato la necessità di una leadership europea più forte e ha discusso il consolidamento bancario, affermando che Intesa Sanpaolo rimane un pilastro dell’economia italiana indipendentemente dai cambiamenti nel settore. Infine, ha toccato il tema dei Bitcoin, descrivendoli come un investimento per professionisti esperti, e ha ribadito la posizione di leader di mercato di Intesa Sanpaolo.
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Fuori Isee.* Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha firmato un decreto che modifica i criteri per il calcolo dell’ISEE, l’indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie italiane. A partire dal 2025, le famiglie potranno escludere dal calcolo dell’ISEE investimenti in titoli di Stato (Btp, Bot, ecc.) fino a un massimo di 50.000 euro, facilitando così l’accesso a bonus e prestazioni sociali. Inoltre, le somme ricevute come assegno unico per i figli a carico saranno considerate nel calcolo, ma non influenzeranno l’accesso a determinate prestazioni. È stata confermata anche l’esclusione dal calcolo ISEE di immobili non agibili o distrutti da calamità naturali. Chi ha già ottenuto l’ISEE 2025 con i vecchi criteri può richiederne uno nuovo, ma potrebbe dover pagare una tariffa per la seconda compilazione presso i CAF.
_Sandra Riccio su Stampa_
*Vivendi bocciata.* Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso di Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75% del capitale, contro la cessione della rete fissa di Tim a Kkr, giudicando inammissibili le richieste per mancanza di interesse e legittimazione ad agire. Vivendi sosteneva che la vendita avrebbe dovuto essere approvata da un’assemblea straordinaria, permettendo ai soci di esercitare il diritto di recesso. Tuttavia, il Tribunale ha rilevato che Vivendi non aveva manifestato l’intenzione di votare contro la modifica dell’oggetto sociale né aveva richiesto l’assemblea straordinaria. La sentenza ha anche dichiarato inammissibile l’impugnazione per violazione dell’iter parti correlate. Vivendi ha annunciato l’intenzione di fare appello contro la sentenza, pur riconoscendo che la delibera contestata è stata già eseguita e la rete è sotto nuova proprietà dal luglio precedente.
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_
*In uscita.* Ita Airways sta per vivere un cambio di leadership con l’uscita del presidente Antonino Turicchi, che non sarà riconfermato nel nuovo Consiglio di Amministrazione. L’assemblea dei soci ha previsto l’ingresso nel capitale di Lufthansa, che avrà il diritto di nominare due membri del Cda, incluso l’amministratore delegato Joerg Eberhart, già figura chiave nelle trattative con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Il Mef ha selezionato un presidente di garanzia per proteggere gli interessi italiani, evitando una diarchia gestionale, con Sandro Pappalardo, Ugo Arrigo e una donna non ancora nominata come possibili candidati. Ita Airways, partita il 15 ottobre 2021, ha ridotto significativamente le perdite nel 2023 e si avvia a una cooperazione commerciale con il network di Lufthansa, che prevede un investimento complessivo di 829 milioni di euro e il mantenimento del Golden power da parte del governo italiano. –
_Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore_
*Unicredit è italiana.* Il gruppo francese Crédit Agricole è diventato un attore chiave nel futuro di Banco Bpm, acquisendo una partecipazione potenziale del 15,1% e potenzialmente aumentandola fino al 19,9% con l’approvazione della BCE. Giuseppe Castagna di Banco Bpm cerca contropartite per assicurarsi il sostegno di Parigi e resistere all’offerta di scambio di Unicredit, guidata da Andrea Orcel, che mira a creare un campione bancario europeo con radici italiane. Le due banche hanno già partnership esistenti, come nel credito al consumo e nella bancassicurazione, che Castagna spera di utilizzare a suo vantaggio. Nel frattempo, Unicredit negozia il rinnovo del contratto con Amundi per la gestione dei fondi, e Orcel sottolinea l’italianità di Unicredit, nonostante le manovre strategiche che coinvolgono il governo italiano e il sostegno francese
_Giuliani Balestrieri su Stampa_
*Scudo.* Governo è al centro di una controversia riguardo l’introduzione di uno scudo penale per le forze dell’ordine, con la Lega che si oppone a qualsiasi modifica al disegno di legge sulla sicurezza. Il Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica, esprime dubbi sulla costituzionalità di tale misura e osserva che già esistono norme che tutelano gli agenti. Inoltre, il decreto sicurezza attualmente in sospeso al Senato presenta punti critici sollevati dal Quirinale, come la negazione delle schede SIM ai migranti e la criminalizzazione della resistenza passiva dei detenuti. Un vertice a Palazzo Chigi è stato convocato per trovare un accordo sulle modifiche suggerite dal Quirinale e per definire un percorso per lo scudo penale, mentre la Lega insiste sull’approvazione del disegno di legge senza modifiche, nonostante il rischio di un rifiuto di promulgazione da parte del Capo dello Stato
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*Spogliate.* Attiviste a Brescia accusano la polizia di averle costrette a spogliarsi e fare piegamenti durante le perquisizioni in questura, suscitando polemiche e interrogazioni parlamentari sulle modalità dei controlli. La protesta, organizzata da Extinction Rebellion contro l’azienda Leonardo per la sua collaborazione con Israele, ha portato all’arresto di 22 persone, con alcune giovani donne sottoposte a trattamenti considerati umilianti e discriminatori.
_Rosario Di Raimondo su Repubblica_
*Zaia strappa.* Il governatore del Veneto, Luca Zaia, è in rotta di collisione con Fratelli d’Italia e Forza Italia riguardo alla possibilità di un suo terzo mandato. Zaia critica duramente i limiti ai mandati imposti ad alcuni amministratori eletti, sottolineando che il Veneto e la Lega vengono prima del centrodestra. La tensione nel centrodestra veneto e nazionale cresce, con Zaia che non esclude una corsa solitaria della Lega alle prossime Regionali. Il dibattito si intensifica anche in seguito alle reazioni di FdI e FI, con il coordinatore veneto di FdI, Luca De Carlo, che disapprova la personalizzazione del tema del terzo mandato, e Flavio Tosi di FI che si propone come candidato se il Veneto passasse a Forza Italia. Nel frattempo, la Corte Costituzionale deve ancora pronunciarsi sulla legge De Luca che riguarda il limite dei mandati
_Martina Zambon su Corriere della Sera_
*Che futuro per Zaia?* Il futuro politico di Luca Zaia è oggetto di speculazioni e ipotesi variegate, con la possibilità di un terzo mandato come governatore del Veneto che appare incerta a causa di limitazioni costituzionali e della dinamica interna alla Lega. Tra le opzioni discusse vi sono ruoli amministrativi, come il sindaco di Venezia, o posizioni di prestigio nel settore sportivo, come la presidenza del CONI. Alcuni suggeriscono anche un possibile impiego nel settore privato, con nomi come “Leonardo e Fincantieri” che emergono come potenziali ambiti di attività per Zaia, delineando scenari che vanno dall’ambito locale a quello nazionale. –
_Martina Zambon su Corriere del Veneto Venezia e Mestre_
*Crisi.* Matteo Salvini, leader della Lega, si trova di fronte a una situazione complessa con la possibilità di una crisi di governo evocata da Fratelli d’Italia e la sfida di mantenere l’unità all’interno del suo partito. La Lega, che potrebbe correre da sola in Veneto, rischia di perdere il suo storico alleato nella regione, con conseguenze devastanti sia localmente che a livello nazionale. Il consiglio federale del partito, convocato per discutere questioni tecniche, dovrà inevitabilmente affrontare la posizione del Veneto, con Salvini che cerca conferma alla guida. Nel frattempo, Salvini ha registrato i loghi storici della Lega, con e senza il suo nome, in un contesto di tensione e incertezza sul futuro politico del partito e delle sue roccaforti regionali.
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
*Disfatta.* Il sistema ferroviario italiano è stato colpito da un altro giorno di ritardi e disagi a causa di un guasto elettrico alla stazione di Roma Termini, che ha causato ritardi fino a 100 minuti sulla rete nazionale. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è sotto accusa per la gestione della situazione, con l’opposizione che chiede le sue dimissioni e Renzi di Italia Viva che annuncia una mozione di sfiducia. Le Ferrovie dello Stato hanno avviato un’indagine interna per chiarire le cause dei guasti, mentre si sospetta un possibile sabotaggio. Nel frattempo, si discute di ridurre il traffico del 15% per far fronte ai numerosi cantieri e migliorare la circolazione
_Ernesto Ferrara su Repubblica_
*Consulta.* La Corte Costituzionale italiana è al centro di trattative complesse per la nomina di quattro nuovi giudici, con una maggioranza divisa e difficoltà nel trovare un accordo sui profili tecnici. Dopo tredici scrutini, l’ultima votazione si è conclusa senza esito, con la maggior parte delle schede bianche, e si prevede una nuova votazione forse già domani o la prossima settimana. Nonostante le pressioni del Quirinale e della stessa Corte, che ha rinviato una camera di consiglio per facilitare le nomine, il Parlamento non è riuscito a compiere il suo dovere. Tra i candidati, due nomi sembrano aver trovato un accordo, mentre persistono le incertezze, soprattutto per la candidatura di un membro di Forza Italia e per la figura del “tecnico” extra partiti. La situazione rimane incerta, con la possibilità che la Consulta continui a operare con un quorum ridotto.
_Conchita Sannino su Repubblica_
*Spioni.* L’inchiesta sui presunti spioni del gruppo Equalize si estende oltre la Procura di Milano, coinvolgendo ora anche quella di Roma, con nuove indagini preliminari per reati di associazione a delinquere, accesso informatico illegale, intercettazioni illegali e corruzione. I principali indagati, l’ex poliziotto Carmine Gallo e l’hacker Samuele Calamucci, sono stati informati di queste indagini, che includono anche fatti contestati avvenuti a Roma, i cui dettagli rimangono segreti. Mentre alcuni indagati hanno presentato ricorso, la vicenda si complica con implicazioni che toccano servizi segreti, politica e magistratura, delineando un caso di spionaggio che si dipana tra Milano e Roma.
_ su Il Fatto Quotidiano_
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