Addio a Luca Beatrice, critico e figura di spicco del mondo dell’arte

Con la sua scomparsa, l’Italia perde una voce autorevole e un intellettuale capace di avvicinare il grande pubblico all’arte e alla cultura

luca beatrice
LUCA BEATRICE

Si è spento Luca Beatrice, critico d’arte, scrittore e curatore di fama, una figura che ha saputo lasciare un’impronta profonda nel panorama culturale italiano. Nato a Torino nel 1961, Beatrice si è distinto per la sua poliedrica attività nel mondo dell’arte e della cultura, ricoprendo ruoli di prestigio e contribuendo con passione e competenza al dibattito artistico e musicale.

Dal 2010 al 2018 ha presieduto il Circolo dei lettori di Torino, trasformandolo in un punto di riferimento per il dialogo culturale e letterario. La sua leadership lo ha portato spesso al centro dell’attenzione in occasione dei cambi al vertice delle istituzioni torinesi, confermando la stima e il riconoscimento di cui godeva nel settore.

Nel 2019 il suo nome è stato associato alla direzione del Museo Nazionale del Cinema, una posizione poi affidata a Domenico De Gaetano. Nonostante ciò, Luca Beatrice ha continuato a collaborare con il museo, curando numerose mostre che hanno riscosso grande successo, un’attività che ha portato avanti anche per il Circolo dei lettori.

Come autore, ha scritto saggi di critica d’arte e musicale e biografie di artisti come Renato Zero e Lucio Dalla, pubblicate da Baldini & Castoldi, oltre a numerosi articoli per quotidiani e riviste specializzate. La sua capacità di raccontare il mondo dell’arte e della musica con passione e competenza lo ha reso una figura unica e apprezzata.

Con la sua scomparsa, l’Italia perde una voce autorevole e un intellettuale capace di avvicinare il grande pubblico all’arte e alla cultura. Un vuoto difficile da colmare per chi ha avuto l’onore di conoscerlo e di lavorare con lui.

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