Nel suo intervento, il presidente ha voluto sottolineare come la partecipazione all’Unione Europea abbia portato vantaggi tangibili nella vita quotidiana. Dalla rapida distribuzione dei vaccini durante la pandemia, alla sicurezza alimentare garantita da standard rigorosi, fino alla qualità dei farmaci e dei voli commerciali
Durante il suo discorso al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, dove ha ricevuto un dottorato honoris causa in Scienze della pubblica amministrazione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito il ruolo cruciale dell’Unione Europea per affrontare le grandi sfide del presente. In un mondo segnato da conflitti e tensioni crescenti, con le democrazie sotto attacco e il multilateralismo messo in discussione, il destino dell’Italia e degli altri Stati europei non può che essere intrecciato a quello dell’Europa.
Secondo Mattarella, il vero punto di forza dell’Unione risiede nella sua capacità di garantire da oltre settant’anni un orizzonte di pace e benessere diffuso ai cittadini. Tuttavia, per mantenere questo percorso, è fondamentale che l’Europa rimanga unita e consapevole della propria identità e del proprio peso sulla scena globale.
I benefici concreti dell’appartenenza all’UE
Nel suo intervento, il presidente ha voluto sottolineare come la partecipazione all’Unione Europea abbia portato vantaggi tangibili nella vita quotidiana. Dalla rapida distribuzione dei vaccini durante la pandemia, alla sicurezza alimentare garantita da standard rigorosi, fino alla qualità dei farmaci e dei voli commerciali, l’Europa rappresenta una garanzia per i cittadini. Mattarella ha anche ricordato i successi dei programmi di mobilità come l’Erasmus, che offrono opportunità ai giovani, e il contributo economico fondamentale del Next Generation EU, che sostiene la crescita e l’innovazione negli Stati membri.
Grazie a queste iniziative, l’Unione Europea è divenuta un punto di riferimento per milioni di cittadini, dimostrando la sua capacità di rispondere con efficacia alle esigenze comuni.
I limiti da superare e le sfide del presente
Nonostante i successi, Mattarella ha riconosciuto i limiti del funzionamento dell’UE. Le istituzioni europee, secondo il presidente, devono superare lentezze e frammentazioni per rendere l’Unione più integrata ed efficace. Uno dei problemi principali è la percezione dell’UE come un’entità estranea, un organismo separato dagli Stati membri, mentre invece dovrebbe essere considerata una parte integrante dei governi nazionali.
Le grandi questioni globali – dal cambiamento climatico alla crisi energetica, dai flussi migratori alla transizione digitale e alla cybersicurezza – richiedono una risposta unitaria e coordinata. Mattarella ha ribadito che nessuno Stato europeo, preso singolarmente, è in grado di affrontare queste sfide da solo.
L’identità europea come chiave per la pace
Il presidente ha poi ricordato che il progetto europeo è nato con l’obiettivo di garantire pace e stabilità. È questa visione originaria che deve continuare a guidare gli Stati membri verso una maggiore integrazione e solidarietà. Solo rafforzando la cooperazione sovranazionale e valorizzando i principi condivisi di democrazia, dignità umana e libertà, l’Europa potrà affrontare le sfide poste dalla globalizzazione senza compromettere i suoi valori fondanti.
L’appello di Messina: un’Europa più consapevole
L’intervento di Mattarella si è concluso con un richiamo alla necessità di rafforzare l’identità europea. In un contesto globale complesso, in cui altri attori internazionali minacciano di ridisegnare gli equilibri mondiali, l’Europa deve trovare la forza per agire come un soggetto unico e compatto.
“Europa, se ci sei, batti un colpo,” sembra essere il messaggio che il presidente ha voluto lanciare da Messina. Solo un’Europa coesa, capace di agire con consapevolezza e determinazione, potrà rispondere alle sfide del nostro tempo e continuare a garantire un futuro di pace e prosperità per tutti i suoi cittadini.
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