Sintesi rassegna stampa 26 gennaio 2025

SICUREZZA

*Cooperazione.* La potenziale collaborazione tra Leonardo, gigante italiano dell’aerospazio e della difesa, e il produttore turco di UAV Baykar potrebbe portare a significativi progressi nel settore, secondo il Ceo di Leonardo, Roberto Cingolani, che ha affermato: “Integrare l’esperienza di Leonardo negli UAV con le piattaforme senza pilota di Baykar può davvero dare un impulso significativo”. Le discussioni in corso tra le due aziende esplorano sinergie industriali e complementarità tecnologica. L’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar ha rafforzato la presenza dell’azienda turca in Italia, mentre Leonardo si posiziona come la seconda più grande azienda di difesa in Europa.
_ su aa.com.tr_

*Leonardo e Baykar.* Leonardo e Baykar sono sulla strada di una forte cooperazione nell’industria della difesa. Roberto Cingolani, Senior Manager di Leonardo, ha espresso ad Anadolu Ajansı le sue valutazioni sulla collaborazione tra le due aziende.
_ Anadolou su x.com_

*Integrazione.* Leonardo sta discutendo una potenziale collaborazione con il produttore turco di veicoli aerei senza pilota (UAV) Baykar, con l’obiettivo di integrare le rispettive tecnologie e competenze per avanzare nel settore dei sistemi senza pilota. Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha confermato l’interesse reciproco e la soddisfazione per l’andamento delle trattative, sottolineando la complementarità delle tecnologie e l’importanza delle discussioni tecniche in corso per esplorare sinergie industriali.
_ su trtworld.com_

*Meloni d’Arabia.* La visita ufficiale della premier Giorgia Meloni in Arabia Saudita mira a rafforzare i legami bilaterali, con un focus su accordi economici e geopolitici. Meloni cerca di posizionarsi come interlocutrice chiave tra i paesi del Golfo e l’Occidente, e spera di ottenere supporto per il Piano Mattei, un progetto di cooperazione internazionale in Africa. La delegazione italiana, che include rappresentanti di aziende come Leonardo, discuterà anche di difesa e collaborazione energetica, con l’obiettivo di firmare un partenariato strategico e accordi per la fornitura di elicotteri e radar per tre miliardi di dollari. “Per questo motivo la premier è accompagnata anche da una delegazione di rappresentanti di importanti aziende italiane come Leonardo.” L’incontro con il principe ereditario Mohammed bin Salman si terrà nella città di AlUla, dove Matteo Renzi, membro dell’advisory board della Royal Commission for AlUla, ha precedentemente espresso il suo apprezzamento per il sito, citando: “La bellezza salverà il mondo.” Renzi, con i suoi forti legami con l’Arabia Saudita, osserva da lontano mentre Meloni cerca di consolidare la sua posizione come principale interlocutore politico italiano con la monarchia saudita. “Oggi, Matteo Renzi è ancora membro dell’advisory board della Royal Commission for AlUla, con un contratto triennale a 80mila dollari l’anno, come svelato da questo giornale che è stato riconfermato nel 2023.
_Youssef Hassan Holgado su Domani_

*Partner strategico.* La dichiarazione congiunta sarà uno dei momenti clou della missione di Giorgia Meloni nel regno governato dal principe Mohamedbin Salman. La firma fra i due leader è prevista oggi ad Al’-Ula, gioiello archeologico e patrimonio dell’Unesco, seconda tappa del viaggio iniziato nelle scorse ore a Gedda, che si concluderà lunedì in Bahrein, dove mai si erano recati altri presidenti del Consiglio. Il bilaterale fra la premier e il principe ereditario e primo ministro saudita sarà focalizzato in particolare sui vari fronti della delicata situazione mediorientale, in cui peserà non poco l’esito dei tentativi diplomatici per riavviare l’intesa tra Arabia Saudita e Israele in chiave isolamento dell’Iran: rispetto a Teheran, rimarcano fonti italiane, è necessario un rinnovato impegno internazionale sia rispetto al nucleare che nel quadro della stabilità regionale.
_Paolo Cappelleri su Giornale di Sicilia_

 

 

*Blocco della difesa europea.* La fragorosa dichiarazione del primo ministro polacco Donald Tusk, il 22 gennaio a Strasburgo, riecheggia le recenti osservazioni di diversi leader dei ventisette. Di fronte alle pressioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sta finanziando la sicurezza collettiva degli europei, mentre l’Ucraina sta lottando con la Russia, molti leader dei continenti stanno ora cercando di spostare le linee sulla “difesa europea”. Prima questi dibattiti erano relativamente teorici, ma ora è diventata urgente, non c’è abbastanza denaro, è una questione di credibilità di fronte all’avversario. Gli europei hanno perso il tempo per costruire un’Europa della difesa da molto tempo. Ma mentre l’amministrazione Biden non era mai stata solidale con gli interessi di Parigi, nella prima fase di negoziati è ora improbabile che Donald Trump e il suo entourage siano molto più concilianti.
_Chloè Hoorman su Monde _

 

 

*Donald e Ue contro Mosca.* Il testo critica la tendenza guerrafondaia sia degli Stati Uniti sotto la presidenza di Trump sia dell’Unione Europea, in particolare dei paesi nord-orientali, sostenendo che un eventuale disimpegno americano dalla NATO potrebbe essere benefico per l’Europa. L’autore descrive il deterioramento dell’ordine internazionale post-seconda guerra mondiale, con la violazione delle leggi internazionali e l’ascesa del nazionalismo etnico, in particolare nell’Europa orientale dopo l’espansione dell’UE. Infine, si sostiene che entrambi, Trump e l’UE, sono guerrafondai e che un’Europa senza la NATO potrebbe diventare una potenza pacifica, capace di finanziare il proprio stato sociale e di stabilire un sistema di sicurezza comune con la Russia.
_Barbara Spinelli su Il Fatto Quotidiano_

*Trump tradisce la Nato.* Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è accusato di tradire l’Europa e la NATO, spingendo l’Unione Europea in un angolo e favorendo una politica di isolazionismo e unilateralismo. Questo atteggiamento rischia di polverizzare le istituzioni globali e di destabilizzare l’ordine mondiale esistente. La premier italiana Giorgia Meloni è avvertita di stare attenta a non cadere nell’infedeltà istituzionale, mentre si affronta il delicato tema della difesa europea e del controllo delle basi militari, che potrebbero diventare più europee ma con incertezze su a chi risponderanno in caso di necessità. Il discorso di Trump del 20 gennaio 2025 segna un’era di nuove rivalità e conflitti, con una visione che privilegia gli interessi degli Stati Uniti a discapito della cooperazione internazionale e delle alleanze storiche
_Rino Formica su Domani_

*Spazio.* Tutti i segreti delle spedizioni nello spazio e la collaborazione con Thales Alenia Space. Intervista a Giulio Ranzo (AVIO). Ospiti: Samantha Cristoforetti (Astronauta ESA), Luigi Scatteia (PwC Space Practice Global Lead), Riccardo Marchetto (Neptune).
_ su SKY TG24_

*Democratizzazione.* I nanosatelliti stanno rivoluzionando il settore spaziale rendendolo più accessibile e conveniente, consentendo a una più ampia gamma di soggetti, come piccole aziende e università, di lanciare le proprie missioni. Questi dispositivi, che in genere pesano meno di 10 chilogrammi e sono basati sul formato standardizzato CubeSat, sono fondamentali per l’innovazione e vengono utilizzati in una varietà di applicazioni, dall’osservazione della terra alla connettività IoT. Aziende spagnole come Fossa Systems e Alén Space stanno sfruttando questa nicchia per offrire soluzioni specializzate e partecipare a progetti internazionali, contribuendo alla crescita del settore privato nell’industria spaziale. Nonostante le sfide legate alla miniaturizzazione e alle normative, la strategia di integrazione verticale di queste aziende permette loro di essere efficienti e di adattarsi alle esigenze del mercato, mentre iniziative come la costellazione Sateliot cercano di espandere la connettività 5G NB-IoT a milioni di dispositivi IoT in tutto il mondo.
_Belen Rodrigo su ABC Empresa_

*Nucleare.* Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha proposto l’installazione di centrali nucleari all’interno degli stabilimenti industriali italiani per garantire elettricità a basso costo, idea supportata dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che prevede l’arrivo di un disegno di legge sull’energia atomica in Consiglio dei ministri. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, si orienta verso l’adozione di piccoli reattori modulari (small modular reactor) per superare i problemi di costi e tempi delle grandi centrali tradizionali, con l’obiettivo di avere la prima centrale operativa a metà degli anni ’30. Mentre il settore imprenditoriale si mostra favorevole al nucleare per ridurre i costi energetici, la politica è divisa, con supporto da Lega e Forza Italia, opposizione da Pd, Cinquestelle e altri, e preoccupazioni riguardo ai costi elevati, tempi lunghi e rischi di radioattività
_Stefano Secondino su Gazzetta del Mezzogiorno_

*IA con regole chiare.* In Parlamento si sta assistendo a un’intensa attività legislativa riguardante lo sviluppo e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA), con 17 proposte di legge presentate in questa legislatura. Queste proposte mirano a indirizzare l’uso dell’IA in vari settori, come il commercio elettronico, e a stabilire regole chiare per la sua implementazione, con particolare attenzione alla trasparenza e all’etica. Tra le iniziative spiccano la creazione di un’Autorità nazionale per l’IA e la proposta di un fondo per lo sviluppo dell’IA, oltre a misure per contrastare i deepfake e per l’educazione sull’IA nelle scuole. Le proposte provengono sia dalla maggioranza che dalle opposizioni, dimostrando un ampio interesse bipartisan per la materia
_Riccardo Ferrazza su Sole 24 Ore_

*Progetto.* L’Europa si trova di fronte a una svolta cruciale nel 2025, con la necessità di intensificare gli investimenti in innovazione per colmare il divario con Nord America e APAC, soprattutto nell’intelligenza artificiale (IA) generativa. La competitività europea è stata un tema chiave a Davos, evidenziando l’urgenza di adottare nuove tecnologie per stimolare la crescita e la produttività. È essenziale investire in formazione e infrastrutture digitali, affrontare il debito tecnologico e ripensare il lavoro per creare una forza lavoro adatta all’era dell’IA. La collaborazione con l’IA diventerà fondamentale, richiedendo un approccio responsabile che rispetti normative ed etica. Per competere globalmente, l’Europa deve perseguire un progetto federato che promuova la cooperazione e faciliti la crescita di campioni europei nel settore tecnologico
_Mauro Macchi su Sole 24 Ore_

*IA italiana.* iGenius, l’unicorno italiano di intelligenza artificiale, rischia di trasferire la sua sede fuori dall’Italia a causa della mancanza di supporto da parte degli investitori istituzionali italiani. Il fondatore Uljan Sharka ha annunciato che iGenius lancerà il supercalcolatore Colosseum nel Sud Italia, il quale sarà il più potente in Europa, grazie a una collaborazione con Nvidia. Sharka critica gli investitori italiani per la loro mancanza di competenze e interesse nel settore delle infrastrutture, che richiedono investimenti significativi. iGenius ha recentemente concluso un aumento di capitale da oltre 650 milioni, superando il valore di un miliardo, e Sharka prevede di superare i concorrenti europei e canadesi entro il 2025. L’accordo con Nvidia permetterà a iGenius di utilizzare i superchip Blackwell, che consumano meno energia e offrono maggiore capacità di calcolo, posizionando l’Italia e l’Europa in una posizione vantaggiosa nella corsa all’AI.
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_

*La Cina e l’IA.* La start-up cinese DeepSeek ha sfidato le aziende americane nel campo dell’intelligenza artificiale generativa pubblicando un modello competitivo a una frazione del costo di quello di OpenAI, nonostante le sanzioni statunitensi mirate a limitare la capacità della Cina di competere in questo settore. Mentre le aziende tecnologiche cinesi come ByteDance e Alibaba hanno iniziato a presentare modelli di IA efficaci, DeepSeek ha attirato l’attenzione con il suo nuovo programma DeepSeek-RI, che rivaleggia con l’ultimo modello di OpenAI. Tuttavia, i modelli cinesi sono addestrati per evitare di rispondere a domande su argomenti sensibili, sollevando preoccupazioni sulla disinformazione. Nonostante le restrizioni all’accesso alle più avanzate tecnologie di chip, la Cina ha mostrato che il software è tanto importante quanto la potenza di calcolo, suggerendo che le sanzioni potrebbero aver spinto le aziende cinesi a ottimizzare il loro software e a cercare soluzioni innovative.
_Simon Leplatre su Monde_

*Mercati.* Cadence Design Systems, azienda californiana specializzata nella creazione di software per il design di microprocessori, ha registrato un aumento del fatturato del 19% nel terzo trimestre del 2024, raggiungendo 1,2 miliardi di dollari. Nonostante una lieve contrazione dell’utile per azione, il mercato ha reagito positivamente, con un incremento del valore delle azioni del 12,5% in una sola seduta. Cadence si distingue per la diversificazione del suo business e per le partnership strategiche con grandi aziende tecnologiche, ma affronta incertezze legate ai dazi imposti dalla politica commerciale degli Stati Uniti verso la Cina, dove ha realizzato il 13% dei suoi ricavi. Gli analisti consigliano cautela agli investitori, data l’alta valutazione del titolo in borsa rispetto ai fondamentali dell’azienda.
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_

*Vita eterna nello spazio.* Il cosmismo, una corrente di pensiero russa che si sviluppò tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ha influenzato figure come Elon Musk, che condivide l’obiettivo di esplorare lo spazio e raggiungere la vita eterna attraverso le sue aziende come SpaceX e Neuralink. Questa associazione tra Musk e il cosmismo potrebbe derivare dalla cultura della Silicon Valley o dai suoi viaggi in Russia, così come dai suoi riferimenti alla Scala di Kardašëv, che classifica le civiltà in base all’energia a loro disposizione. Tuttavia, mentre il cosmismo ha radici cristiane e mira a un obiettivo transnazionale e collettivo, Musk sembra perseguire una versione più individualistica e pragmatica, focalizzata sulla sopravvivenza dell’umanità attraverso la colonizzazione di Marte e altre iniziative tecnologiche. Nonostante le somiglianze, vi è una significativa divergenza tra la visione di Musk e quella dei cosmisti, soprattutto in termini di universalismo e di fine della storia
_Maurizio Carta su Domani_

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO

*Wall Street da record.* In un contesto di mercati finanziari caratterizzato dall’era Trump, dieci gestori di fondi interpellati dal Sole 24 Ore hanno fornito indicazioni per gli investitori. Consigliano di investire in azioni, privilegiando una selezione accurata di titoli in settori rimasti indietro e di aprire agli investimenti in medium e small cap. Mentre i listini USA offrono opportunità di rotazione settoriale, l’Europa sta risvegliando l’interesse degli investitori, grazie anche alla sottovalutazione di molti titoli. Il dollaro dovrebbe mantenere la sua forza nel breve termine, ma nel lungo periodo potrebbe risentire del peso del debito americano. Infine, gli esperti suggeriscono di sfruttare eventuali correzioni di mercato per acquistare a prezzi più vantaggiosi, mantenendo un occhio sulle opportunità emergenti come l’intelligenza artificiale e le infrastrutture.
_Isabella Della Valle su Sole 24 Ore_

*Trump.* Donald Trump ha avviato una serie di azioni controverse durante la sua prima settimana di presidenza, firmando un numero record di ordini esecutivi e revocando molti di quelli del predecessore Joe Biden. Ha inoltre licenziato 17 ispettori generali incaricati di prevenire abusi di potere nei ministeri chiave, sostituendoli con persone a lui fedeli. Nonostante l’opposizione di alcuni senatori repubblicani, il contestato Pete Hegseth è stato confermato come nuovo ministro della Difesa, mentre Kristi Noem è stata nominata ministro della Sicurezza interna. Trump ha anche affrontato critiche per non aver mantenuto la promessa di porre fine alla guerra in Ucraina nelle prime 24 ore della sua presidenza, riconoscendo la disponibilità di Zelensky a negoziare e minacciando nuove sanzioni contro la Russia
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*I muri di Trump.* Il reportage di Anna Lombardi descrive la difficile situazione al confine tra San Diego e Tijuana, dove le politiche migratorie di Trump hanno creato un mondo diviso da muri, con famiglie separate e visti cancellati. Diamanda Aguilera, che vive e lavora legalmente a San Diego, è costretta a separarsi dalla figlia Gisela a causa della cancellazione dell’appuntamento per il visto. La situazione è aggravata dalla revoca dei visti per chi attraversa frequentemente il confine e dalla minaccia di deportazione per immigrati illegali per infrazioni minori. Trump ha eliminato l’app Cbp One, che permetteva l’ingresso ordinato negli USA, lasciando molti migranti senza un futuro sicuro. Il reportage evidenzia anche la presenza militare a San Diego e la difficile realtà dei rifugi per migranti, dove persone come Marcela Rubio, fuggita dal Venezuela, si trovano senza informazioni e senza speranza di entrare legalmente negli Stati Uniti.
_Anna Lombardi su Repubblica_

*Groenlandia.* L’amministrazione Trump ha intrapreso una politica estera “America First” che comporta una significativa riduzione degli aiuti internazionali, con la sospensione di 72 miliardi di dollari destinati a progetti di sviluppo, assistenza umanitaria, salute, pace e sicurezza. Il segretario di Stato Marco Rubio ha inviato un memo che ordina la revisione di tutti i programmi di aiuto estero per allinearli alla visione politica di Trump, con eccezioni per Egitto e Israele. Questo ha suscitato preoccupazioni per l’Ucraina, che non è stata menzionata nel memo e che ha ricevuto significativi aiuti negli anni passati. Inoltre, una legge per sanzionare chi collabora con la Corte Penale Internazionale è in fase avanzata di approvazione, e ci sono stati cambiamenti significativi anche nelle nomine governative, con Pete Hegseth confermato come capo del Pentagono.
_Alberto Simoni su Stampa_

*Negoziare con gli Usa.* Dmitrij Suslov, consigliere del Cremlino e direttore del Centro di studi europei e internazionali, sostiene che l’Ucraina deve diventare una zona cuscinetto neutrale, senza la presenza di forze militari straniere, né cooperazione con l’Occidente. La Russia è pronta a negoziare solo con gli Stati Uniti e non considera legittimo il presidente ucraino Zelensky. L’obiettivo di Trump, secondo Suslov, è terminare il conflitto in Ucraina senza perseguire la sconfitta militare della Russia e ripristinare i contatti diplomatici ad alto livello. Nonostante le difficoltà economiche, la Russia si ritiene in grado di sostenere il conflitto per almeno un altro anno, mentre l’Ucraina rischia di sparire se non accetta le condizioni russe. Nel frattempo, l’Ucraina si offre di far transitare il gas azero, come alternativa al blocco del gas russo, dopo un incontro tra il presidente Zelensky e la presidente moldava Maia Sandu
_Paolo Valentino su Corriere della Sera_

*Ottimismo ucraino.* L’Ucraina mantiene un cauto ottimismo nonostante la decisione di Washington di sospendere alcuni programmi di aiuti internazionali, che ha colto di sorpresa il presidente Volodymyr Zelensky. Tuttavia, l’assistenza militare statunitense continua, come confermato durante una conferenza stampa con la presidente moldava Maia Sandu. I finanziamenti per i programmi umanitari, invece, sembrano essere stati interrotti, inclusi quelli per la vaccinazione dei bambini e gli aiuti alle famiglie. Nonostante le minacce di sospensione degli aiuti militari da parte di Trump e del suo inviato, non ci sono ancora decisioni definitive, e l’Ucraina teme un possibile accordo tra Trump e Putin. Zelensky insiste sulla necessità di un formato di negoziato di pace a quattro parti, includendo Ucraina, Stati Uniti, Russia ed Europa.
_Anna Zafesova su Stampa_

*Bielorussia.* Svetlana Tikhanovskaja, un tempo insegnante di inglese e casalinga, è diventata la leader dell’opposizione bielorussa dopo che suo marito, Serghej Tikhanovski, è stato arrestato per aver sfidato il presidente Lukashenko. Nonostante abbia vinto le elezioni presidenziali del 2020, la sua vittoria è stata usurpata da Lukashenko, che ha represso violentemente le proteste. Ora in esilio, Tikhanovskaja non riconosce le nuove elezioni, definite una “operazione elettorale speciale” senza candidati indipendenti o osservatori, e chiede alla comunità internazionale di fare altrettanto. La Bielorussia, sotto l’influenza di Mosca, è diventata complice nella guerra in Ucraina, e Tikhanovskaja sottolinea la necessità di distinguere tra il regime e il popolo bielorusso. Nonostante la repressione, che include l’arresto di circa 1.300 detenuti politici e l’isolamento di suo marito, lei rimane fiduciosa che il cambiamento sia inevitabile e chiede il sostegno di USA e UE per una Bielorussia democratica.
_Rosalba Castelletti su Repubblica_

*Ostaggi liberi.* Quattro soldate israeliane, Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Lini Albag, sono state liberate da Hamas e messe in mostra su un palco a Gaza City in una manifestazione che ha visto la presenza di miliziani armati e slogan. Prima di essere consegnate alla Croce Rossa e di tornare in Israele, le soldate sono state costrette a ringraziare i loro carcerieri e a sorridere, ricevendo un certificato di liberazione. La tregua tra Hamas e Israele sembra instabile, con tensioni legate alla liberazione di altri prigionieri, tra cui Arbel Yehoud, ancora detenuta. Nel frattempo, celebrazioni hanno accolto i 200 prigionieri palestinesi rilasciati, mentre la violenza continua con accuse di sparatorie e vittime civili, compresa una bambina di due anni.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_

*Ue, missione militare a Rafah.* L’Unione Europea sta pianificando una missione militare per presidiare il valico di Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e facilitare il passaggio di aiuti umanitari e civili. La decisione formale è attesa dal Consiglio dei ministri UE degli Esteri, con la partecipazione di soldati provenienti da Italia, Francia e Spagna. La missione, di natura civile ma con un contingente militare limitato che potrebbe essere incrementato in futuro, mira a ripristinare l’operazione Eubam, sospesa anni fa. L’UE, attraverso l’Alto rappresentante per gli Affari esteri Kaja Kallas, si impegna per la pace a lungo termine e sostiene la soluzione dei due Stati, pronta a collaborare con Israele, l’Autorità Palestinese e le autorità internazionali per rilanciare il processo politico
_Claudio Tito su Repubblica_

*Striscia.* Dopo 15 mesi di conflitto, i residenti di Gaza speravano di tornare alle loro case distrutte, ma Israele ha bloccato il loro ritorno fino alla risoluzione della questione di un ostaggio. Le famiglie, che avevano già iniziato a spostarsi verso il Nord della Striscia, sono rimaste deluse e temono di trovare solo rovine. A Khan Yunis, i gazawi hanno festeggiato la cessazione delle ostilità, ma non la vittoria, mentre altri esprimono solo paura per il futuro. Nonostante la devastazione, alcuni come Nawal Ahmed e Khitam sono determinati a ricostruire e non abbandonare la loro terra.
_Al Assar Majid su Stampa_

*Diritto all’informazione.* Papa Francesco, durante il Giubileo della Comunicazione, ha sottolineato l’importanza di difendere la libertà di stampa e il diritto all’informazione, considerandoli essenziali per distinguere la verità dalla menzogna e per costruire una società e una Chiesa fondate sulla verità. Ha ricordato i giornalisti ingiustamente incarcerati, invitando alla loro liberazione e sottolineando il ruolo della comunicazione come vocazione e missione. Il Papa ha anche evidenziato la necessità di un’alfabetizzazione mediatica e di professionisti coraggiosi nel campo dell’ingegneria informatica per preservare la bellezza della comunicazione. L’evento ha incluso un dialogo tra la giornalista Maria Ressa e lo scrittore Colum McCann, moderato da Mario Calabresi, e un commento del cardinale Matteo Zuppi sulla dignità umana in relazione alla foto dei migranti in catene.
_Carlo Marroni su Sole 24 Ore_

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA

*La difesa di Mediobanca.* Il consiglio di amministrazione di Mediobanca si riunirà martedì per discutere l’offerta pubblica di scambio lanciata da Monte dei Paschi di Siena (Mps), denominata “Strade Bianche”. L’operazione ha suscitato perplessità tra gli analisti di investimento, ma il CEO di Mps, Luigi Lovaglio, la difende come un’opportunità di unire due marchi italiani di prestigio. La premier Giorgia Meloni e il vicepremier Antonio Tajani hanno entrambi descritto l’operazione come una mossa di mercato, con Tajani che sottolinea l’importanza della privatizzazione di Mps. Gli investitori istituzionali e i soci privati, tra cui il gruppo Caltagirone e Delfin, avranno un ruolo chiave nell’approvazione dell’offerta, mentre il governo italiano, attraverso il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sostiene la necessità di un mercato libero e trasparente
_Daniel Polizzi su Corriere della Sera_

*Partita doppia.* Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, è al centro di una battaglia per la difesa dell’indipendenza dell’istituto finanziario e delle Generali, di fronte all’offerta ostile di scambio azionario proposta dal Monte dei Paschi di Siena (Mps). La situazione è complicata dal rinnovo del consiglio di amministrazione delle Generali, con l’assemblea di maggio che potrebbe vedere nuovi scontri tra azionisti. Caltagirone e Delfin, grandi azionisti sia di Mediobanca che delle Generali, potrebbero presentare una lista di minoranza o una lista lunga con un nuovo candidato alternativo all’attuale amministratore delegato delle Generali, Philippe Donnet. La partita si gioca anche sul fronte dei proxy advisor e sul possibile aumento di quota di Caltagirone e Delfin, che potrebbero sfidare Mediobanca in un contesto di tensioni politiche e di mercato
_Francesco Spini su Stampa_

*Pnrr.* Il Recovery Plan dell’Unione Europea, noto come PNRR, si avvicina alla sua revisione finale, con l’Italia che deve calibrare gli obiettivi e discutere gli investimenti in ritardo. L’articolo di Stefano Paleari e Francesco Svelto sottolinea l’importanza di una visione ampia del Piano, che ha permesso all’Italia di registrare una crescita del PIL pro capite post-Covid tra le più alte in Occidente, nonostante le sfide demografiche e la burocrazia. Il debito pubblico italiano è cresciuto meno rispetto ad altri paesi, e gli autori attribuiscono una parte significativa di questo successo al PNRR. Sottolineano l’importanza di mantenere un approccio flessibile e realistico nella fase finale del Piano, senza perdere di vista le opportunità di miglioramento e le lezioni apprese, considerando il PNRR come un bicchiere mezzo pieno che ha rafforzato la posizione dell’Italia in Europa
_Stefano Paleari su Corriere della Sera_

*Partite cruciali.* Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, esprime preoccupazione per il piano di deregulation economica degli Stati Uniti, temendo che possa attrarre investimenti a scapito dell’Europa. Sottolinea l’importanza di politiche UE che favoriscano la manifattura e propone il Piano Mattei come strategia per l’Italia. Paolo Scaroni, presidente di Enel, critica le politiche punitive verso l’industria energetica e suggerisce il nucleare di ultima generazione come soluzione praticabile. Luca De Meo, CEO di Renault, descrive le sfide dell’automotive, tra cui l’auto elettrica e la produzione di auto a combustione, e chiede incentivi pubblici e politiche europee per il settore. Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, mette in luce il divario tra Europa e USA/Cina nel settore biotech e la problematica della durata dei brevetti in Europa
_Luca Benecchi su Sole 24 Ore_

*Energia, costi folli.* Aurelio Regina, delegato di Confindustria, evidenzia la crisi delle imprese italiane dovuta ai costi elevati dell’energia, aggravati da burocrazia e vincoli green. Sottolinea che l’Italia ha il mercato elettrico più caro d’Europa e propone l’uso di contratti di lungo termine e lo sfruttamento dell’idroelettrico per contenere i prezzi. Regina suggerisce di scorporare gli oneri per le rinnovabili dalle bollette e di rimuovere i vincoli burocratici che ostacolano lo sviluppo degli impianti green. Inoltre, auspica misure immediate per ridurre il costo del gas naturale e promuove l’uso del gas americano come risorsa strategica, nonostante le tensioni politiche con l’amministrazione Trump. Infine, invita l’Europa a un cambio di passo radicale, riducendo la regolamentazione eccessiva per recuperare competitività a livello internazionale.
_Laura Della Pasqua su La Verita’_

*Servono centomila lavoratori.* Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha evidenziato la necessità di un piano industriale a lungo termine per l’Italia durante un evento di Forza Italia a Milano. Ha sottolineato l’urgenza di affrontare il problema demografico, con un fabbisogno immediato di 100mila lavoratori in più, e ha proposto un piano casa per rendere le abitazioni più accessibili. Orsini ha messo in luce l’importanza di ridurre i costi energetici e ha espresso la disponibilità delle aziende ad ospitare mini centrali nucleari. Ha inoltre enfatizzato la necessità di investimenti e di una politica industriale che non comprometta la competitività europea, sperando che l’Italia non subisca dazi dagli USA
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_

*Le nostre scelte in Europa.* Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, ha parlato a un incontro a Milano con gli industriali, posizionando il suo partito come portavoce delle istanze dell’industria nel contesto europeo, in particolare riguardo al passaggio dal Green deal al nuovo Clean industrial deal. Ha criticato le scelte del Green deal e sottolineato la necessità di un approccio pragmatico piuttosto che ideologico. Durante l’evento, organizzato da Maurizio Casasco, si è discusso un documento di lavoro del partito che mira a riportare al 20% la quota di PIL generata dall’industria. Tra i presenti, figure di spicco dell’industria e della finanza hanno espresso preoccupazioni e suggerimenti, tra cui l’uso di incentivi e la questione dell’export verso gli Stati Uniti. Infine, Tajani ha ribadito le priorità di Forza Italia, tra cui la riforma della giustizia e il mantenimento del bipolarismo politico
_Rita Querzè su Corriere della Sera_

*Toghe contro il governo.* Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Italia, si è verificato un ampio gesto di protesta da parte dei magistrati contro il governo Meloni, in particolare per la riforma della giustizia e la separazione delle carriere. A Napoli, oltre quattrocento magistrati hanno abbandonato la cerimonia mentre parlava il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, portando con sé copie della Costituzione. Questa forma di protesta si è ripetuta in altre città come Roma, Milano e Torino. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso rammarico per l’atteggiamento dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), mentre il ministro Nordio ha negato l’intenzione di umiliare la magistratura. La presidente della sezione napoletana dell’ANM, Cristina Curatoli, ha sottolineato la necessità di difendere i valori costituzionali di indipendenza e autonomia della magistratura
_Fulvio Bufi su Corriere della Sera_

*Dissenso.* La protesta dei magistrati contro la riforma della giustizia ha visto un gesto simbolico di dissenso, ma il governo e la maggioranza guidata da Giorgia Meloni insistono sulla prosecuzione del percorso riformista. Meloni difende la legittimità delle proteste ma esprime rammarico per l’atteggiamento dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), sottolineando che le scelte politiche derivano dal voto dei cittadini. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, pur riconoscendo il dolore per le critiche alla riforma, nega l’amarezza e sottolinea l’aderenza della riforma alla Costituzione. Mentre si avvicina lo sciopero dei magistrati previsto per il 27 febbraio, il governo mostra apertura al dialogo ma avverte che non accetterà un rifiuto totale della riforma, con Ignazio La Russa che invita al confronto costruttivo.
_Virginia Piccolillo su Corriere della Sera_

*Indebolire i pm.* Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli, ha scelto di non partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario a causa delle numerose accuse mosse contro la magistratura e delle decisioni governative non condivise, rimanendo a lavorare nel suo ufficio. Critica la riforma della giustizia, in particolare la separazione delle carriere, ritenendola un mezzo per indebolire il pubblico ministero e paventando il rischio di un controllo dell’esecutivo sulla magistratura. Gratteri sottolinea l’unione e la compattezza raggiunta tra i magistrati di diverse correnti grazie alle azioni del ministro Nordio, che ha difeso la riforma. Il procuratore respinge l’idea che le assoluzioni siano un segno di necessità di separazione delle carriere, sostenendo che dimostrano invece l’autonomia dei giudici. Infine, contesta l’uso strumentale del nome di Giovanni Falcone in relazione al tema della separazione delle carriere.
_Irene Famà su Stampa_

*Santanchè.* Giorgia Meloni si trova a Gedda e affronta due questioni delicate: il caso della ministra Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio, e la controversia internazionale riguardante il generale libico Mohamed Almasri. Meloni non difende apertamente Santanchè ma neppure la esorta a dimettersi, lasciando alla ministra la valutazione dell’impatto del suo processo sul ruolo di governo. Sul caso Almasri, Meloni insinua un possibile complotto della Corte Penale Internazionale, che ha emesso un mandato di arresto proprio mentre Almasri era in Italia. La premier critica anche la sinistra italiana per la sua posizione sulle dimissioni e si prepara a fornire chiarimenti alla Corte, sostenendo che l’Italia non deve subire lezioni sulla giustizia. Nel frattempo, Meloni attende una decisione della Cassazione su un’altra inchiesta che coinvolge Santanchè e si difende dalle critiche internazionali sulla gestione del caso Almasri, sottolineando che la sua liberazione è stata una decisione della Corte d’Appello di Roma e non del governo.
_Ilario Lombardi su Stampa_

*Musk divide gli italiani.* Il sondaggio evidenzia che il 61% degli italiani ritiene che le dichiarazioni di Elon Musk rappresentino un’ingerenza nel Paese, con il 51% che le percepisce negativamente. L’influenza di Musk, attraverso le sue aziende come Tesla e SpaceX, e le sue posizioni su temi come l’ambientalismo e la tecnologia, divide l’opinione pubblica italiana. Mentre alcuni vedono un potenziale accordo tra il governo italiano e SpaceX per il progetto Starlink come un’opportunità, altri sono preoccupati per le implicazioni in termini di difesa e spionaggio. I giovani, in particolare, tendono a vedere Musk in modo positivo, attratti dalle sue visioni di un futuro innovativo e sostenibile. La sua figura è percepita come ambivalente, con momenti di genialità ma anche scelte discutibili, e il suo ruolo nel dipartimento per l’efficienza governativa americano solleva preoccupazioni sull’interazione con enti regolatori che influenzano le sue aziende
_Alessandra Ghisleri su Stampa_

*Avanti col premierato.* Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, il Pnrr e la Coesione, respinge le accuse del PD di creare scontri sulla giustizia per distogliere l’attenzione dai risultati sul Pnrr, sottolineando che il governo è in linea con il cronoprogramma avendo raggiunto il 54% degli obiettivi. Foti evidenzia l’importanza di accelerare i lavori e di evitare proroghe, dato che la metà dei fondi a fondo perduto è già stata spesa. Inoltre, menziona le misure di prevenzione contro le frodi e l’illecito utilizzo dei fondi Pnrr, con una sezione della Guardia di finanza attiva nel ministero. Sul fronte della giustizia, Foti afferma che gli obiettivi Pnrr sono stati raggiunti e che la riforma della separazione delle carriere ha ricevuto legittimazione dal voto della Camera, pur essendoci spazio per il confronto con i critici. Infine, conferma il proseguimento della riforma del premierato e commenta positivamente sulla possibile nascita di un polo bancario sovranista con l’operazione Mps su Mediobanca.
_Virginia Piccolillo su Corriere della Sera_

*Commissariati.* La Rai ha introdotto una nuova circolare che limita l’autonomia della trasmissione d’inchiesta “Report”, guidata da Sigfrido Ranucci, imponendo la supervisione esterna su temi, scaletta e budget. La disposizione, voluta dal nuovo direttore Gianpaolo Rossi, mira a garantire che tutti i programmi rispettino i canoni del servizio pubblico, ma è stata interpretata come un attacco all’indipendenza giornalistica. Il sindacato Usigrai e i leader di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, hanno espresso preoccupazione, sostenendo che l’obiettivo sia mettere sotto controllo l’informazione e limitare la libertà dei giornalisti, in particolare quelli di “Report”, noti per le loro inchieste critiche.
_Giovanna Vitale su Repubblica_

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