Questi numeri assumono un significato ancora più rilevante se confrontati con due dati chiave. Il primo è il forte calo degli arrivi registrato nel 2024, anno chiuso con una riduzione del 60%, che il governo aveva presentato come un successo della sua politica di controllo dei flussi migratori. Il secondo riguarda i dati più recenti: oltre 2.000 persone sono sbarcate nell’ultima settimana
Il governo italiano è preoccupato per un’impennata inattesa nel numero di migranti arrivati sulle coste italiane. Nel solo mese di gennaio, si sono registrati 3.074 sbarchi, un incremento del 120% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando gli arrivi si fermarono a 1.305.
Dal calo dei flussi al ritorno delle emergenze
Questi numeri assumono un significato ancora più rilevante se confrontati con due dati chiave. Il primo è il forte calo degli arrivi registrato nel 2024, anno chiuso con una riduzione del 60%, che il governo aveva presentato come un successo della sua politica di controllo dei flussi migratori. Il secondo riguarda i dati più recenti: oltre 2.000 persone sono sbarcate nell’ultima settimana, quasi tutte a Lampedusa, con provenienza principalmente dalla Libia.
La pressione della Libia e il ruolo del generale Almasri
La situazione richiama nuovamente l’attenzione sul ruolo della Libia, con il generale Almasri al centro della scena. La vicenda alimenta l’idea di un’Italia sotto il costante ricatto del paese nordafricano, capace di gestire e manipolare il flusso migratorio, decidendo quando aprire e chiudere le partenze verso l’Europa.
Ripresa delle operazioni nei centri in Albania
L’aumento improvviso degli arrivi ha spinto il Ministero dell’Interno a riprendere le attività nei centri di accoglienza situati in Albania. Domani, la nave Cassiopea della Marina Militare è attesa per sbarcare 49 migranti provenienti da Paesi come Bangladesh, Egitto, Gambia e Costa d’Avorio. Questi saranno sottoposti alle procedure di rimpatrio accelerato previste per i cittadini provenienti da Stati classificati come “sicuri”, quando privi di documenti regolari.
Le principali nazionalità dei migranti arrivati
La maggioranza dei migranti che hanno raggiunto l’Italia in questo inizio d’anno proviene da Paesi come Bangladesh, Pakistan, Egitto e Siria. Al contrario, gli arrivi dalla Tunisia sono quasi scomparsi, con soli 35 tunisini sbarcati fino ad ora.
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