SICUREZZA
*Luna.* La European Space Agency (ESA) ha investito 862 milioni di euro per affermarsi nell’esplorazione lunare, assegnando un contratto alla franco-italiana Thales Alenia Space, partecipata al 33% da Leonardo, per costruire il primo veicolo cargo per la Luna. Daniel Neuenschwander, capo dell’ESA per l’esplorazione umana e robotica, ha definito lo sviluppo del lander robotico Argonaut come una pietra miliare per l’autonomia spaziale europea. Il progetto Argonaut, che prevede missioni biennali a partire dal 2031, è visto come un precursore per migliorare le capacità tecnologiche europee e supportare le missioni di esplorazione lunare. Questo passo si inserisce nel contesto del programma Artemis della NASA, che mira a riportare gli umani sulla Luna entro il 2027, e si collega all’interesse globale crescente per l’esplorazione spaziale, che potrebbe generare entrate fino a $151 miliardi tra il 2023 e il 2033.
_Peggy Hollinger su Financial Times_
*Contratto.* Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha ottenuto un contratto da 862 milioni di euro dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per sviluppare il modulo di discesa LDE (Lunar Descent Element) per la missione Argonaut del programma Artemis della NASA. Il LDE è progettato per trasportare tonnellate di carico, inclusi rover e esperimenti scientifici, sulla Luna, con il primo lancio previsto per il 2030. Questo progetto mira a rafforzare l’autonomia europea nell’esplorazione spaziale, con TAS che guiderà un consorzio industriale responsabile di vari aspetti del sistema. Hervé Derrey, CEO di TAS, ha sottolineato l’importanza del contratto, affermando: “L’attribuzione del contratto Argonaut fera date dans l’histoire de Thales Alenia Space”. Il progetto contribuirà a preparare l’Europa per future missioni di esplorazione spaziale oltre la Luna, rafforzando la competitività di TAS nel settore.
_Michel Cabirol su Tribune_
*Lander.* Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), si è aggiudicata un contratto da 862 milioni di euro con l’Agenzia Spaziale Europea per costruire un lander lunare che permetterà all’Europa di avere un accesso autonomo alla Luna. L’Italia, con Thales Alenia Space Italia come Prime Contractor, ha un ruolo guida nello sviluppo del Lander Lunare, mentre i team in Francia e nel Regno Unito si occuperanno dei sistemi di gestione dei dati e della propulsione. Questo progetto rafforza la posizione di leadership dell’azienda nei settori del trasporto spaziale e dell’esplorazione. Il lander, parte della missione Argonaut, è progettato per trasportare attrezzature e missioni scientifiche, con il primo lancio previsto nel 2030. Thales Alenia Space contribuisce anche al programma Artemis della NASA, fornendo moduli per la stazione spaziale cis-lunare e lavorando sulla prima base lunare permanente e altri moduli pressurizzati.
_Filomena Greco su Sole 24 Ore_
*Commessa.* Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha ricevuto una commessa dall’ESA del valore di 862 milioni di euro per costruire il lander lunare Argonaut Lunar Descent Element. Questa navicella trasporterà risorse essenziali come cibo, acqua e aria per supportare gli astronauti nell’esplorazione della Luna, con l’obiettivo di stabilire una presenza umana più duratura e sostenibile sul satellite. I lanci inizieranno nel 2031 e serviranno come base per future missioni su Marte. “Questo contratto è cruciale per le ambizioni dell’Ue: Argonaut apre la strada all’autonomia europea nell’universo,” afferma Daniel Neuenschwander, mentre Hervé Derrey, CEO di Thales Alenia Space, sottolinea che la Luna sarà il trampolino di lancio per le missioni con equipaggio nello spazio profondo. La divisione italiana di Thales Alenia Space guiderà un consorzio di aziende aerospaziali e avrà un ruolo chiave nella discesa e nell’atterraggio del lander, nonché nei sistemi termomeccanici, avionici e software.
_Luca Carrello su Mf_
*Dalla Mole alla Luna.* Thales Alenia Space, con sede a Torino, si è aggiudicata una commessa da 862 milioni di euro dall’Agenzia Spaziale Europea per realizzare il modulo spaziale Argonaut, destinato a trasportare fino a una tonnellata e mezza di materiali sulla Luna dal 2031. Il modulo, che contribuirà all’autonomia europea nelle future missioni lunari, sarà costruito quasi interamente a Torino e avrà un ruolo chiave nel Programma Artemis, guidato dalla NASA ma con la cooperazione europea. “Siamo i primi contraenti di Argonaut, ed è un nuovo, ulteriore programma che ci vede protagonisti, come industria, nel nuovo e ormai prossimo scenario lunare,” ha dichiarato Walter Cugno, VicePresidente di Thales Alenia Space. Giampiero Di Paolo, AD di Thales Alenia Space Italia, ha sottolineato l’importanza dell’investimento in tecnologie per aiutare l’Europa a raggiungere i propri obiettivi spaziali: “Oggi con la nostra consolidata esperienza [] abbiamo deciso di potenziare la propria competitività investendo nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per aiutare l’Europa a raggiungere i propri obiettivi.”
_Antonio Lo Campo su Stampa Torino_
*Fondi alla difesa.* La Banca Europea per gli Investimenti ha investito quasi 11 miliardi di euro in Italia nel 2024, concentrando gli sforzi su sostenibilità ambientale, autonomia energetica e trasformazione digitale. L’Italia si posiziona terza in Europa per fondi ricevuti dalla BEI, dopo essere stata prima l’anno precedente, con una riduzione degli investimenti dovuta anche alla concorrenza del Pnrr. Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI, evidenzia l’importanza della collaborazione con Leonardo nel settore della difesa, dove i fondi europei sono aumentati da sei a otto miliardi di euro. La BEI ha inoltre rivisto i criteri di finanziamento per il settore difensivo, permettendo una maggiore flessibilità nell’uso delle risorse. Nonostante ciò, Vigliotti ricorda che “la Bei non può finanziare direttamente armi e munizioni”, ma segue le indicazioni del Consiglio europeo e investe in tecnologie che si intersecano con la difesa.
_ su Stampa_
*Investimenti.* La Banca europea degli investimenti ha annunciato un significativo incremento dei finanziamenti nel settore della difesa, con l’obiettivo di raddoppiare gli investimenti annuali a un miliardo di euro nel 2024, come dichiarato dalla presidente Nadia Calviño. Questo annuncio arriva in vista di un vertice informale tra i leader dell’Unione Europea, che si concentrerà sulla difesa in un periodo di instabilità internazionale. La BEI ha già supportato progetti come il lancio di satelliti in Polonia e l’ammodernamento di porti in Danimarca, e ora mira a raddoppiare i finanziamenti nel 2025, mantenendo la solidità della banca. La discussione del vertice UE includerà un aumento delle capacità militari e nuove fonti di finanziamento, riflettendo un cambiamento nelle posizioni dei Paesi membri riguardo la spesa in sicurezza. “Clima e competitività sono un tandem vincente per l’Europa,” ha commentato la presidente Calviño, sottolineando anche l’importanza degli investimenti della BEI nella lotta contro il cambiamento climatico.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_
*Bei per l’Europa.* La Banca europea per gli investimenti ha raggiunto un record di finanziamenti nel 2020, con 89 miliardi di euro, mirando a supportare progetti per un valore complessivo di 350 miliardi. Con l’obiettivo di incrementare il suo ruolo nell’Unione Europea, la BEI prevede di aumentare i finanziamenti a 95 miliardi entro il 2025, raddoppiando le risorse destinate alla difesa, considerata una priorità urgente. In Italia, gli investimenti della BEI hanno raggiunto quasi 11 miliardi, con un focus significativo su progetti energetici e ambientali, nonostante un calo che ha portato il paese dal primo al terzo posto per fondi ricevuti, dietro a Francia e Spagna. La vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti, ha evidenziato l’importanza di superare la frammentazione europea, finanziando progetti transnazionali e sostenendo le startup per rafforzare l’Unione.
_ su Repubblica_
*Bei raddoppia.* La presidente della Banca Europea per gli Investimenti, Nadia Calvino, ha annunciato che l’istituto raddoppierà i suoi investimenti nel settore della difesa, portandoli da uno a due miliardi di euro. Questa mossa è volta a rendere l’Europa più indipendente e segue la dichiarazione di Calvino di un anno fa, che poneva la capacità difensiva europea tra le sue otto priorità. Nonostante l’aumento, il finanziamento della difesa rimane modesto rispetto ad altre attività dell’EIB, che l’anno scorso ha concesso prestiti per 89 miliardi di euro, con il 60% destinato alla transizione ecologica e alla sicurezza energetica. E alcuni paesi membri temono che l’incremento degli investimenti in difesa possa danneggiare la reputazione della BCE come banca della sostenibilità.
_Carsten Volkery su Handelsblatt_
*Leader.* Nel contesto di un’industria della difesa europea in evoluzione, l’Italia ha l’opportunità di emergere come leader tecnologico e industriale, come spiegato da Alessandro Ercolani, a capo di Rheinmetall Italia, durante un incontro al Centro studi americani. Ercolani sottolinea l’importanza di aumentare il budget della difesa al 2% del PIL, un investimento che potrebbe iniettare 10 miliardi nel sistema Italia, ma avverte che senza una forza lavoro qualificata, questi fondi potrebbero essere spesi in acquisti esteri, indebolendo l’industria europea. L’industria della difesa sta vivendo una transizione verso l’uso di dati, intelligenza artificiale e algoritmi, con nuove aziende statunitensi che sfidano i colossi tradizionali grazie a tecnologie emergenti. Ercolani evidenzia la necessità di un sistema difensivo europeo integrato per competere globalmente, citando l’esempio positivo della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, che ha visto un incremento del valore delle azioni del 10% dopo l’annuncio dell’alleanza.
_Riccardo Leoni su La Verita’_
*Fusioni.* Il panorama industriale europeo potrebbe vedere nuove fusioni e cooperazioni nel settore della difesa, come evidenziato dalla recente formazione di una joint venture tra il gigante tedesco Rheinmetall e Leonardo, dopo il fallimento di un precedente tentativo di collaborazione tra Leonardo e il produttore di carri armati tedesco Kmw. La nuova entità, denominata Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV), avrà sede a Roma e ha ottenuto l’approvazione dell’Ufficio federale. Questa evoluzione si inserisce in un contesto più ampio di potenziale dominio delle multinazionali statunitensi in Europa, paragonato dal Washington Post alla storica influenza della United Fruit Co. sull’Honduras, e si colloca all’ombra di possibili cambiamenti politici ed economici guidati da figure come Trump e Musk.
_ su Conquiste del Lavoro_
*Un’eccellenza.* Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo, ha visitato gli stabilimenti della Orni in Irpinia, riconoscendo l’eccellenza di questa realtà industriale del Mezzogiorno. Durante la visita, Mariani e la sua delegazione hanno apprezzato l’alta competenza, l’efficienza organizzativa e la visione strategica dell’azienda, consolidando il rapporto con Leonardo e aprendo nuove prospettive di collaborazione. Aquilino Villano, patron della Omi, ha espresso grande soddisfazione per la visita istituzionale, considerandola un riconoscimento significativo e un incentivo a continuare il percorso di crescita e innovazione. La missione condivisa tra Omi e Leonardo è quella di valorizzare le competenze locali e promuovere lo sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di attrarre talenti e favorire la ripopolazione del territorio.
_Michele De Leo su Mattino Avellino_
*Nessun taglio.* La cessione di Piaggio Aero alla nuova proprietà turca Baykar ha avviato le trattative sindacali, con un incontro fissato per discutere il futuro dei dipendenti e il piano industriale. Baykar intende mantenere 680 dipendenti, proponendo il pensionamento per coloro che ne hanno diritto entro aprile 2027. I sindacati, come spiega Antonio Apa della Uilm, chiedono l’integrazione immediata dei lavoratori in uscita e un piano industriale che preveda nuove assunzioni e sviluppo. Christian Venzano della Fim Cisl sottolinea l’importanza di investimenti e garanzie governative, menzionando anche l’interesse di Leonardo nella collaborazione tecnologica sui droni. Stefano Bonazzi della Fiom critica la comunicazione iniziale sui pensionamenti e sottolinea la necessità di un confronto sindacale più incisivo.
_Massimo Minnella su Repubblica Genova_
*Aereo cargo.* La multinazionale americana Radia sta avanzando nel progetto di costruzione del WindRunner, l’aereo cargo più grande al mondo, destinato al trasporto di pale eoliche giganti, con un investimento complessivo di 3,5 miliardi di dollari vicino all’aeroporto di Grottaglie in Puglia. Il ministro Adolfo Urso ha incontrato il CEO di Radia, Mark Lundstrom, per discutere gli investimenti e la collaborazione con partner italiani, tra cui Leonardo e Magnaghi, che produrranno parti del velivolo. Un memorandum of understanding è stato firmato, ma non confermato ufficialmente, e i colloqui proseguiranno con il coinvolgimento delle Regioni Campania, Puglia e Calabria. L’operazione prevede la creazione di circa 3mila posti di lavoro e potrebbe rivitalizzare l’industria aeronautica italiana, in particolare nel Sud, con la prospettiva di realizzare interamente il velivolo in Italia. Radia, specializzata nel noleggio del WindRunner per il trasporto di turbine eoliche, punta a sfruttare il crescente mercato dell’energia eolica, che potrebbe raggiungere un valore di 10mila miliardi di dollari entro il 2050.
_Vera Viola su Sole 24 Ore_
*Da Bari a New York.* L’imprenditore americano Pano Churchill, parente di Winston Churchill, ha annunciato piani ambiziosi per rilanciare il leggendario Concorde, prevedendo voli supersonici tra Bari e New York a partire dal gennaio 2027. Il nuovo Concorde, che promette di ridurre il tempo di volo a soli quattro ore per un costo di circa 4mila dollari andata e ritorno, sarà prodotto principalmente a Grottaglie, in Puglia, con Leonardo come principale subappaltatore. Churchill, CEO di Fly Concorde e Concorde Corp. of Seattle, mira a combinare innovazione e tradizione, ispirandosi alla figura di Leonardo da Vinci, e prevede un investimento di 100 miliardi di dollari. Il progetto potrebbe generare lavoro per migliaia di persone, con la ricerca di personale già in corso, inclusa la selezione di piloti per il nuovo velivolo.
_Piero Ricci su Repubblica Bari_
*Livelli occupazionali.* La segretaria Fim Cisl Toscana, Flavia Capilli, ha delineato un quadro contrastante per l’economia toscana nel 2024, con settori come la moda e la metalmeccanica in crisi strutturale, mentre aziende del comparto energia e difesa, come Leonardo, mostrano prospettive positive e assumono personale. Capilli sottolinea l’urgenza di interventi mirati per salvaguardare i livelli occupazionali nei settori in difficoltà, in particolare automotive e moda, e invoca l’azione del governo per evitare perdite professionali significative. Inoltre, evidenzia il grave problema dei morti sul lavoro, non solo in Toscana ma in tutta Italia, e le iniziative sindacali per migliorare la sicurezza attraverso la contrattazione nazionale. “C’è chi frena, molto, e chi accelera,” riassume Capilli, sottolineando la necessità di bilanciare la crescita e affrontare le crisi settoriali.
_Niccolò Gramigni su Nazione Top Aziende_
*Star Wars 2.0.* Il presidente Donald Trump ha ordinato lo sviluppo di uno scudo missilistico avanzato, lo “Star Wars 2.0”, che mira a distruggere missili ipersonici e prevenire l’annientamento nucleare, evocando il sistema di difesa aerea “Iron Dome” di Israele. Tuttavia, il piano di Trump richiede tecnologie spaziali come laser e intercettori satellitari, richiamando piuttosto l’ambizioso programma “Star Wars” di Ronald Reagan del 1983. Esperti nucleari avvertono che tale iniziativa potrebbe scatenare una corsa agli armamenti con Cina e Russia, che potrebbero adottare contromisure per annullarne gli effetti. Il costo di sviluppo di un tale sistema è stimato in centinaia di miliardi di dollari e presenta sfide tecnologiche enormi, con dubbi sulla sua fattibilità a breve termine e sulla sua vulnerabilità a possibili armi anti-satellite.
_ su Financial Times_
*Satellite.* Il lancio del satellite SPAINSAT NG I, il più avanzato creato dall’industria spagnola e considerato il miglior satellite europeo per comunicazioni sicure, è stato un successo dopo 15 anni di lavoro. Il razzo Falcon 9 di SpaceX ha portato il satellite in orbita da Cabo Canaveral, con il secondo satellite previsto per il lancio in settembre o ottobre. La segretaria di Stato alla Difesa, Amparo Valcarce, ha enfatizzato l’importanza strategica dello spazio. Con un investimento di 2.000 milioni, il programma mira a rafforzare la sicurezza delle comunicazioni per la Spagna e i suoi alleati della NATO. Entrambi i satelliti saranno operativi entro il 2026, coprendo due terzi della superficie terrestre.
_Teresa Guerrero su El Mundo_
*Luna e Marte.* La corsa allo spazio è ripresa con gli Stati Uniti, l’Unione Europea e il Giappone da una parte e la Cina dall’altra, con l’obiettivo di raggiungere prima la Luna e poi Marte. Secondo Giuseppe Rufolo del Cira, è “molto probabile che entro la fine dell’amministrazione Trump 2028 l’uomo ritorni sulla Luna” e successivamente si costruirà una base permanente come passo per arrivare su Marte, nell’ambito del progetto Artemis. Questo progetto vede una collaborazione internazionale, con gli USA che forniscono i lanciatori e l’UE i moduli di servizio, rendendo gli Stati Uniti dipendenti dall’Europa per le missioni spaziali. La competizione geopolitica si estende anche alla Cina, che punta a costruire una base lunare e non intende condividere le scoperte con la Russia, mentre l’India emerge come quarta potenza con un allunaggio nella parte meridionale della Luna.
_ su Italia Oggi_
*Affare.* L’industria bellica italiana ha consegnato armamenti all’Ucraina per un valore di 222 milioni di euro nel 2024, un dato inferiore rispetto all’anno precedente ma che non riflette l’intero quadro delle trattative in corso. L’Italia si prepara a sostenere una “tregua armata” che, nonostante l’ipotesi di pace, continua a beneficiare i fatturati delle aziende del settore. Il governo ha operato in deroga alle norme esistenti, attraverso decreti interministeriali, per inviare aiuti militari a Kiev, per un valore economico stimato in circa 2,5 miliardi di euro, esclusi i costi per rimpiazzare il materiale donato. La trasparenza nelle operazioni è stata limitata, come evidenziato dal senatore Bruno Marton, che sottolinea la difficoltà di valutare gli acquisti di nuovi armamenti senza informazioni complete. Nel contesto internazionale, il governo Meloni ha costruito la sua credibilità sostenendo incondizionatamente l’Ucraina, mentre l’Europa e gli Stati Uniti osservano le mosse dell’Italia, che deve bilanciare il proprio ruolo tra questi attori e la figura di Trump.
_Carlo Tecce su Espresso_
*IA.* Il “Road to Trento” è un roadshow internazionale che anticipa la ventesima edizione del Festival dell’Economia di Trento, con una prima tappa a New York che ha coinvolto esponenti Onu, diplomatici e top executive. L’evento si è concentrato sulla governance dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e una cooperazione globale. L’ambasciatore italiano all’Onu, Maurizio Massari, ha sottolineato l’importanza di un approccio etico e inclusivo all’IA, citando iniziative italiane come l’AI Hub for Sustainable Development e il Digital Flagship for Africa. Karen Nahum ha evidenziato il ruolo dell’informazione nel sostenere le istituzioni per una governance umana dell’IA. E il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, ha messo in guardia sull’importanza dell’unità europea di fronte alla polarizzazione tra Stati Uniti e Cina, specialmente nelle tecnologie avanzate.
_Marco Valsania su Sole 24 Ore_
*IA e fondi.* SoftBank, la holding giapponese con sede a Tokyo, è in trattative per investire fino a 25 miliardi di dollari in OpenAI, la società di intelligenza artificiale nota per ChatGPT, superando gli investimenti di Microsoft, il principale finanziatore attuale. Questo potenziale investimento, che rappresenterebbe il più grande mai realizzato in OpenAI, arriva in un momento chiave, con OpenAI recentemente entrata in una joint venture con SoftBank e Oracle per il progetto Stargate. Il progetto Stargate prevede un investimento di 500 miliardi di dollari in infrastrutture AI negli USA nei prossimi 4 anni, con un impegno iniziale di 100 miliardi di dollari, per costruire data center avanzati. L’investimento di SoftBank potrebbe essere cruciale per OpenAI, specialmente in un mercato competitivo con nuovi attori come la cinese DeepSeek, e potrebbe ridurre la dipendenza di OpenAI dal supporto cloud di Microsoft.
_ su Sole 24 Ore_
*Duello inatteso Cina Usa.* Federico Fubini mette in luce due conflitti principali nell’ambito dello sviluppo dell’intelligenza artificiale: la competizione tra Stati Uniti e Cina e il rischio di perdere il controllo sul progresso tecnologico. La Cina ha recentemente presentato due modelli di intelligenza artificiale, uno da Alibaba e l’altro da DeepSeek, che sfidano la supremazia americana nel settore, con quest’ultimo che promette prestazioni elevate a costi ridotti. Queste mosse hanno scosso i mercati finanziari, evidenziando la vulnerabilità delle valutazioni azionarie americane. Nel dibattito sull’open source, figure di spicco come Dario Amodei di Anthropic e Yann LeCun di Meta-Facebook esprimono opinioni contrastanti sul controllo e la sicurezza dell’intelligenza artificiale. In questo scenario, l’Europa sembra in attesa di decisioni prese altrove, con il rischio di rimanere esclusa dal duello tecnologico tra le due superpotenze.
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Elicottero contro jet.* Un tragico errore umano durante un’esercitazione notturna ha causato la collisione in cielo tra un jet e un elicottero militare a Washington, provocando 67 vittime. Non ci sono sopravvissuti tra i passeggeri del volo American Airlines 5342 e l’equipaggio del Black Hawk dell’esercito USA, entrambi precipitati nel fiume Potomac. Il presidente Trump ha criticato la gestione dell’incidente, sottolineando che i due velivoli erano alla stessa quota e che l’elicottero non ha deviato correttamente. Le indagini preliminari suggeriscono che i piloti dell’elicottero potrebbero aver seguito il velivolo sbagliato, con la visibilità limitata dai visori notturni. L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza aerea negli USA, in particolare nello spazio aereo congestionato di Washington.
_ su Corriere della Sera_
*Colpa di Biden.* Donald Trump ha attribuito ai Democratici e alle loro politiche di diversità, equità e inclusione la colpa per la collisione tra un jet commerciale e un elicottero militare che ha causato la morte di 67 persone vicino a Washington. Trump, senza fornire prove, ha affermato che la sua valutazione iniziale basata sul “buon senso” era che l’incidente fosse stato causato da standard di sicurezza allentati. Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha criticato gli ex presidenti Barack Obama e Joe Biden per aver abbassato gli standard per la qualificazione dei controllori del traffico aereo, sostenendo che “per un controllore del traffico aereo, vogliamo il più brillante, il più intelligente, il più acuto”. In seguito, Trump ha messo in discussione le capacità del pilota dell’elicottero Black Hawk, nonostante i funzionari della difesa abbiano affermato che l’equipaggio era esperto e in addestramento di routine.
_ su Financial Times_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Bce taglia.* La Banca Centrale Europea (BCE), guidata da Christine Lagarde, ha annunciato un quinto taglio consecutivo dei tassi di interesse, portandoli al 2,75%, con la possibilità di ulteriori riduzioni fino all’1,5% entro l’estate. Questa mossa si distingue dalla Federal Reserve americana, che ha mantenuto i suoi tassi, riflettendo una divergenza tra le economie europea e americana. Mentre l’economia degli Stati Uniti mostra dinamismo e un mercato del lavoro forte, l’Europa affronta una stagnazione, con Germania, Francia e Italia che mostrano segni di rallentamento. La BCE cerca di sostenere l’economia europea in un contesto di protezionismo americano, competizione industriale cinese e assenza di leadership politica, ma può solo mitigare e non risolvere completamente i problemi strutturali dell’area euro.
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Brexit.* Cinque anni dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, il bilancio è misto: gli investimenti hanno subito un calo, ma il settore del commercio ha mostrato resilienza, in particolare l’export di servizi che è cresciuto significativamente. L’Ufficio per la Responsabilità di Bilancio aveva previsto una riduzione del 15% nel commercio a lungo termine e un calo del 4% della produttività economica, ma questi effetti sono stati in parte mitigati da fattori esterni come il COVID-19 e l’immigrazione extra UE che è aumentata. Nonostante un calo generale dell’economia britannica rispetto al periodo pre-Brexit e pre-pandemia, il Regno Unito è previsto in crescita nel 2025 e 2026, superando l’Eurozona. La Brexit è stata interpretata più come una scelta politica ed emotiva che economica, con un impatto complessivo meno drammatico di quanto temuto, ma con effetti settoriali e geografici differenziati.
_ su Corriere della Sera_
*Fermi, senza crescita.* L’economia dell’Eurozona ha subito una battuta d’arresto nell’ultimo trimestre del 2024, con una crescita stagnante a zero, influenzata principalmente dalla crisi economica della Germania, che ha visto il suo PIL ridursi dello 0,2%. Anche la Francia ha registrato un calo dello 0,1%, mentre Spagna e Portogallo hanno mostrato segni positivi con crescite rispettivamente dello 0,8% e dell’1,5%. La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha espresso preoccupazione per i rischi al ribasso e per l’impatto potenziale di nuovi dazi statunitensi sull’economia europea. La disoccupazione nell’Eurozona ha mostrato un leggero aumento, raggiungendo il 6,3% a dicembre.
_Gianluca Di Donfrancesco su Sole 24 Ore_
*Crescita robusta Usa.* L’economia degli Stati Uniti ha registrato una crescita del 2,8% nel 2024, nonostante un leggero rallentamento nell’ultimo trimestre, influenzato in parte dallo sciopero dei dipendenti della Boeing. La spesa dei consumatori, che costituisce oltre due terzi dell’economia, è aumentata del 4,2% annualizzato, sostenuta da un mercato del lavoro resiliente. La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse invariati tra il 4,25% e il 4,50%, adottando un approccio cauto ai futuri tagli dei tassi, con solo due riduzioni previste per l’anno in corso. L’incertezza economica negli Stati Uniti include anche l’impatto delle politiche della nuova amministrazione Trump, con possibili effetti sui prezzi dovuti a tagli fiscali, dazi sulle importazioni e politiche sull’immigrazione.
_Luca Veronese su Sole 24 Ore_
*Auto.* Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha contattato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per discutere proposte volte a rilanciare l’industria automobilistica, in un momento in cui il settore affronta sfide significative legate alla transizione ecologica. La Commissione Europea ha annunciato che presenterà un piano d’azione il 5 marzo, dopo aver avviato un dialogo strategico con i principali attori dell’industria, tra cui Acea e vari produttori di auto. Stellantis, non presente alla riunione, ha espresso il proprio sostegno al dialogo e la volontà di collaborare. Il piano d’azione sarà sviluppato in collaborazione con diversi commissari europei, focalizzandosi su transizione ecologica, catena del valore, innovazione digitale e aspetti sociali. La Commissione sta anche considerando un meccanismo di incentivi paneuropeo per le auto elettriche e cerca soluzioni per evitare multe pesanti relative alle emissioni che inizieranno dal 2025.
_Andrea Boeris su Mf_
*Ostaggi liberi.* Durante il caotico rilascio di otto ostaggi a Gaza, la folla ha assalito gli individui liberati, tra cui Arbel Yehoud e Gadi Moses, con spinte e insulti, mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato la crudeltà di Hamas. Gadi Moses, sopravvissuto all’uccisione della sua compagna Efrat, è stato liberato dopo 482 giorni di prigionia. Il rilascio è stato trasmesso in diretta dalla televisione Al Jazeera e ha portato Netanyahu a ritardare il ritorno di cento detenuti palestinesi. L’accordo prevede il ritorno di tre uomini il giorno seguente e la liberazione di altri ostaggi e detenuti palestinesi nei prossimi giorni, con l’obiettivo di un cessate il fuoco permanente voluto dal presidente Donald Trump. Nel frattempo, Hamas ha ammesso la morte di due importanti figure, Yahya Sinwar e Mohammed Deif, quest’ultimo coinvolto nei massacri di sedici mesi fa.
_Davide Frattini su Corriere della Sera_
*Ucciso.* Salwan Momika, rifugiato cristiano iracheno noto per aver bruciato il Corano in Svezia, è stato assassinato a colpi di pistola nella sua abitazione a Södertälje, poco prima di essere processato per incitamento all’odio. Il suo omicidio ha riacceso il dibattito sulla libertà di espressione e sulla sicurezza in Svezia, dove il governo di centrodestra sta affrontando la minaccia delle gang e la violenza crescente. Cinque persone, tra cui un padre e un figlio siriani, sono state arrestate in relazione al delitto, mentre il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha suggerito il possibile coinvolgimento di uno Stato estero, con sospetti che puntano verso l’Iran. L’omicidio di Momika, avvenuto durante una diretta su TikTok, ha scosso il paese che già affronta tensioni diplomatiche e una ondata di violenza attribuita alle gang, con il governo che cerca di contrastare il fenomeno con misure severe come la revoca della cittadinanza e l’abbassamento dell’età per l’incarcerazione.
_Daniele Castellani Perelli su Repubblica_
*25 milioni a Donald.* Mark Zuckerberg, CEO di Meta-Facebook, ha accettato di pagare 25 milioni di dollari a Donald Trump per chiudere una causa legale avviata dopo che le piattaforme social di Zuckerberg avevano bandito Trump per violazione delle regole di servizio. Questa mossa segue un precedente indennizzo di 15 milioni di dollari pagato da ABC a Trump e fa parte di una più ampia offensiva giudiziaria del presidente, che include anche una causa contro la casa editrice Simon & Schuster. Trump, sfruttando il suo potere, continua a promuovere una narrativa revisionista degli eventi del 6 gennaio 2021, cercando di riscrivere la storia a suo favore. Nel frattempo, conferma l’intenzione di imporre dazi del 25% su prodotti importati da Canada e Messico, proseguendo con una politica economica protezionistica.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Ispanici con Trump.* Donald Trump ha avviato retate contro immigrati illegali e violenti a New York, ricevendo supporto inaspettato da alcune comunità ispaniche e afroamericane stanche della criminalità. Le operazioni dell’Immigration and Custom Enforcement (ICE) hanno portato all’arresto di criminali gravi, tra cui membri di gang transnazionali come il Tren de Aragua. Nonostante l’approvazione di molti residenti, che vedono un miglioramento della sicurezza, c’è preoccupazione per possibili danni collaterali a immigrati incensurati. La responsabilità del disordine è attribuita alla gestione Biden-Harris, mentre si spera in soluzioni per le famiglie di migranti meritevoli.
_Francesco Semprini su Stampa_
*L’ombra di Putin.* Le nomine di Donald Trump per il suo gabinetto, tra cui Kash Patel, Tulsi Gabbard e Robert F. Kennedy Jr., affrontano le udienze di conferma del Senato, con i democratici critici e i repubblicani divisi tra supporto e sfida. Patel, legato al mondo MAGA e con posizioni estreme, cerca di moderare le sue risposte davanti ai senatori, promettendo di non politicizzare la giustizia. Gabbard, ex democratica ora convertita al trumpismo, difende la sua visita a Assad nel 2017 e nega legami con Putin, pur avendo in passato giustificato le azioni di Snowden. Le commissioni del Senato dovranno decidere se portare avanti le nomine al voto dell’intero Senato.
_Alberto Simoni su Stampa_
*Merkel, non con Afd.* L’ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha interrotto il suo silenzio per criticare l’approvazione di una mozione anti-immigranti da parte del suo partito, la CDU, con il supporto dell’estrema destra Afd, definendola una “scelta sbagliata”. Questo evento rappresenta un terremoto politico in Germania, sollevando timori su un possibile ingresso dell’estrema destra in un futuro governo. Il leader dell’Afd, Tino Chrupalla, ha espresso disponibilità alla collaborazione, nonostante le critiche a Merz. La situazione ha suscitato reazioni contrastanti in Europa, con alcuni che vedono la caduta del “Brandmauer”, il muro contro l’estrema destra, come un pericoloso precedente. Nel frattempo, a Berlino, migliaia di persone hanno manifestato contro l’ultradestra, sostenendo di essere il nuovo “Brandmauer”.
_Laura Lucchini su Repubblica_
*Battaglia.* Il panorama politico britannico è sotto attacco da parte di una destra populista internazionale, con figure come Elon Musk e JD Vance che criticano la cultura e le istituzioni del Regno Unito. Il movimento conservatore internazionale, guidato da ideologie di nazionalismo culturale e preoccupazioni sull’immigrazione, sta guadagnando terreno nel Regno Unito, influenzando sia il partito Conservatore che il partito Reform UK di Nigel Farage. Mentre l’economia europea vacilla, questi sentimenti culturali vengono amplificati dai social media e dai podcast. La destra radicale britannica vede un’agenda vincente ispirata a Maga, incentrata su politiche anti-immigrazione e anti-progressiste. Nonostante il sistema elettorale britannico abbia tradizionalmente ostacolato i partiti estremisti, ora potrebbe favorire il partito Reform UK, spingendo i Conservatori su posizioni più estreme.
_ su Financial Times_
*Congo.* Il Rwanda è accusato di sostenere i ribelli M23 che hanno occupato Goma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), portando a un aumento delle tensioni e al rischio di un conflitto su larga scala simile a quello degli anni ’90, noto come “guerra mondiale africana”. Il presidente della RDC, Felix Tshisekedi, ha definito l’azione un atto di guerra da parte del Ruanda. Il Ruanda, guidato dal presidente Paul Kagame, è stato criticato per aver approfittato del cambio di amministrazione negli Stati Uniti e per il suo ruolo nell’esportazione di minerali estratti illegalmente dalla RDC. Nonostante il successo del Ruanda nello sviluppo e nell’alleviamento della povertà, la comunità internazionale, guidata da Stati Uniti, Francia, UE e Regno Unito, sta aumentando la pressione su Kagame per ritirare il suo sostegno ai ribelli M23, con minacce di tagliare gli aiuti se non si conforma.
_ su Financial Times_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Crescita zero.* L’Italia ha registrato una crescita zero nel quarto trimestre del 2024, con un Pil destagionalizzato che mostra un aumento tendenziale di solo lo 0,5% su base annua. Questo risultato riflette una contrazione nei settori dell’agricoltura e dei servizi, mentre l’industria ha evidenziato una ripresa. A livello europeo, anche l’Eurozona ha mostrato una stagnazione, con la Germania che ha subito una contrazione dello 0,2%. Al contrario, negli Stati Uniti si è registrata una crescita robusta del 2,3% su base annua, sebbene in calo rispetto al trimestre precedente. Le prospettive per il 2025 non sono ottimistiche, con l’Italia che inizia l’anno senza alcuna crescita acquisita e con previsioni di crescita ambiziose che appaiono difficili da raggiungere.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Golden Power.* UniCredit ha presentato la notifica formale al Governo italiano per l’Offerta pubblica di scambio (Ops) su BancoBpm, attivando così il meccanismo della Golden Power che consente al Governo di esaminare e imporre condizioni su operazioni che coinvolgono asset strategici nazionali. Il Governo ha ora 45 giorni per valutare l’operazione e decidere se imporre restrizioni, con particolare attenzione ai possibili impatti sull’erogazione del credito, la rete territoriale e i livelli occupazionali. Nel frattempo, BancoBpm si prepara a rispondere con una revisione al rialzo dei propri target industriali. Il processo autorizzativo include anche l’approvazione da parte della BCE e della Banca d’Italia, con un esito atteso per marzo, e se positivo, sarà seguito dal verdetto della Consob e dall’assemblea straordinaria dei soci UniCredit per l’approvazione dell’aumento di capitale necessario all’Ops.
_Luca Davi su Sole 24 Ore_
*Mediobanca.* Fininvest, non più azionista diretto di Mediobanca, mantiene una quota indiretta attraverso il 3,49% posseduto da Banca Mediolanum, di cui è secondo socio. La famiglia Berlusconi, guidata da Marina, osserva con cautela la scalata di Monte dei Paschi a Mediobanca, senza schierarsi apertamente. Massimo Doris di Finprog Italia ha mostrato sostegno agli attuali vertici di Mediobanca, ma la posizione ufficiale di Fininvest resta neutrale, anche nel contesto dell’accordo Generali-Natixis. La politica influisce sulla situazione, con Antonio Tajani di Forza Italia diviso tra la prudenza di Marina Berlusconi e il sostegno di Giorgia Meloni all’operazione di Caltagirone. La decisione finale di Fininvest potrebbe essere influenzata dall’orientamento di fondi internazionali come BlackRock, attualmente sotto pressione politica.
_Alessandro Barbera su Stampa_
*Generali.* Generali, sotto la guida dell’amministratore delegato Philippe Donnet, ha presentato il nuovo piano industriale “Lifetime Partner 27: Driving Excellence” che prevede la distribuzione di 7 miliardi di euro in dividendi entro il 2027, segnando un incremento del 30% rispetto al piano precedente. Il piano include anche un programma di riacquisto di azioni per 1,5 miliardi di euro. Un elemento chiave della strategia è l’integrazione con Natixis, che mira a rafforzare il settore dell’asset management di Generali, nonostante le contestazioni di alcuni azionisti importanti. Il piano prevede inoltre una crescita dell’utile per azione tra l’8% e il 10% annuo e una generazione di capitale superiore a 14 miliardi di euro. Il rinnovo dei vertici è in vista, con Donnet e il presidente Andrea Sironi che si sono dichiarati disponibili a ricandidarsi, mentre il mercato attende le mosse degli azionisti chiave come Mediobanca.
_Daniela Polizzi su Corriere della Sera_
*Sostenibilità.* Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha ribadito il proprio impegno per la sostenibilità e l’innovazione, focalizzandosi sulle nuove generazioni durante il Terzo Forum Multistakeholder. Nel contesto di un crescente movimento anti-Esg negli Stati Uniti e di critiche in Europa per politiche ritenute troppo rigide, Cdp ha sottolineato la necessità di una transizione equilibrata che consideri tutti gli aspetti ambientali e sociali. Nel triennio 2022-2024, Cdp ha raccolto 2 miliardi di euro tramite bond Esg e prevede di impegnare 81 miliardi di euro nei prossimi tre anni per attivare investimenti per circa 170 miliardi. Un’indagine commissionata a BVA Doxa ha rivelato una crescente consapevolezza degli italiani, soprattutto tra i giovani, riguardo le tematiche Esg e i rischi associati all’intelligenza artificiale.
_Giovanna Mancini su Sole 24 Ore_
*Si candidino.* Giorgia Meloni, durante l’evento “La Ripartenza” a Milano, ha espresso forte dissenso verso l’indagine a suo carico per favoreggiamento e peculato nella liberazione del generale libico Osama Almasri, considerandola un danno per l’Italia. Ha criticato alcuni magistrati che, a suo avviso, cercano di influenzare la politica e ha suggerito che se vogliono governare dovrebbero candidarsi alle elezioni. L’opposizione chiede che Meloni si presenti in Aula per spiegare la situazione. Nel frattempo, il partito Fratelli d’Italia attacca il procuratore di Roma Lo Voi, accusandolo di aver usato i voli di Stato per motivi personali, mentre il segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati, Salvatore Casciaro, difende l’operato della magistratura.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_
*Resistere.* Daniela Santanchè, ministra del Turismo, è tornata dall’Arabia Saudita decisa a non dimettersi nonostante la decisione della Cassazione di non trasferire il suo procedimento giudiziario da Milano a Roma, una notizia trapelata sui giornali prima di diventare ufficiale. Il suo avvocato, Nicolò Pelanda, ha espresso indignazione per la fuga di notizie, ritenendo che i magistrati dovrebbero rispettare di più gli avvocati. Santanchè, sostenuta dalla leader Giorgia Meloni e dal suo mentore Ignazio La Russa, non ha intenzione di dimettersi e non sembra preoccupata per la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle. La ministra potrebbe non partecipare alla direzione nazionale di Fratelli d’Italia a causa di un malessere, ma rimane fiduciosa che la maggioranza non si unirà alla sfiducia.
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
*Lo Voi.* Il conflitto tra il governo italiano e la Corte penale internazionale dell’Aia, scaturito dalla liberazione e riaccompagnamento in Libia del generale Osama Almasri, ha innescato un ulteriore scontro tra Palazzo Chigi e la Procura di Roma, in particolare con il procuratore Francesco Lo Voi. Quest’ultimo, accusato dalla premier Giorgia Meloni in seguito a una comunicazione di iscrizione sul registro delle notizie di reato, si trova al centro di un acceso confronto istituzionale, con rivelazioni e insinuazioni che hanno acuito la tensione tra governo e magistratura. La disputa si è intensificata quando sono stati diffusi documenti relativi ai voli di Stato negati a Lo Voi, che in passato aveva usufruito di tali voli per motivi di sicurezza. Infine, la controversia si è estesa alla divulgazione di documenti segreti dell’Aisi, che ha irritato il governo e potrebbe portare a ulteriori denunce, aumentando lo scontro tra il procuratore della capitale e l’esecutivo.
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_
*La macchina del fango.* La maggioranza di destra guidata da Giorgia Meloni ha avviato un’offensiva contro il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, attraverso una serie di azioni politiche, giudiziarie e mediatiche. Queste azioni includono esposti al CSM per valutare la sua incompatibilità ambientale e possibili profili disciplinari, nonché la ricerca di materiale potenzialmente imbarazzante per il procuratore. L’obiettivo è delegittimare le sue indagini, in particolare quella sul caso Almasri che coinvolge esponenti del governo. Si discute anche l’ipotesi di invocare il segreto di Stato per bloccare l’inchiesta, con precedenti storici che vengono esaminati. Inoltre, potrebbe emergere un altro esposto riguardante la vicenda Caputi, che mette in luce la tensione tra la procura e i servizi di sicurezza. Nel frattempo, Lo Voi difende la sua condotta, anche in relazione all’uso dei voli di Stato, mentre il CSM si prepara a discutere la situazione.
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*Tajani si sfila.* Il ministro Antonio Tajani si distanzia dal caso del comandante libico Almasri, sostenendo che né lui né Salvini erano coinvolti nella discussione della riunione del 17 gennaio a Palazzo Chigi, che non trattò l’argomento Almasri ma si concentrò sull’ingegnere iraniano Mohammad Abedini e sulla necessità di migliorare il coordinamento tra forze di polizia e servizi segreti. Almasri, ricercato dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra, fu arrestato e poi rilasciato per un errore procedurale, e successivamente rimpatriato in Libia. Le opposizioni chiedono chiarimenti in Parlamento, ma Tajani afferma che la questione non lo riguarda direttamente e che eventuali responsabilità non sono sue né di Salvini. Il ministro Nordio avrebbe potuto intervenire sulla questione Almasri, ma la complessità della documentazione ha impedito una risoluzione immediata.
_Valeria Pacelli su Il Fatto Quotidiano_
*Il piano contro l’Italia.* Documenti diffusi sui social media hanno messo a rischio la sicurezza di quattro agenti segreti italiani in Libia, esponendo i loro dati personali e passaporti. Questa fuga di informazioni è parte di un presunto piano per indebolire il governo italiano e le sue attività in Libia, in particolare quelle legate all’ENI e al controllo dell’immigrazione illegale. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, esprime preoccupazione per un possibile attacco politico estero. Documenti dubbi, presumibilmente fabbricati dai servizi segreti libici, accusano gli agenti italiani di collaborare con trafficanti di esseri umani, ma la Procura libica ha aperto un’inchiesta su tali accuse. La situazione complessa include anche interessi economici legati ai giacimenti petroliferi e tensioni politiche interne alla Libia, con implicazioni per l’immigrazione e la sicurezza italiana.
_Fausto Biloslavo su Giornale_
*Garante timido.* Sergio Mattarella, dopo dieci anni al Quirinale, emerge come una figura di presidente distante dai modelli politici proposti negli ultimi trent’anni, apprezzato per la sua capacità di mantenere un rapporto quasi familiare con i cittadini e per il suo impegno a respingere interessi divisivi. Nonostante un passato da uomo di parte, Mattarella ha saputo incarnare i valori di una cultura costituzionale, mantenendo un’equidistanza dalle forze politiche. Questo ha contribuito a un’affezione crescente nei suoi confronti da parte di un popolo che sembra rifiutare la politica tradizionale, cercando invece la politica della Costituzione. Il presidente non è mai stato popolare per la sua riservatezza e serietà, ma oggi il suo approccio discreto e garante sembra rispondere al bisogno di politica autentica e attenta al bene collettivo, come delineato dalla Costituzione.
_Montesquieu su Stampa_
*Valuti cosa fare.* La Cassazione ha deciso che il processo a Daniela Santanchè per la presunta truffa all’INPS si terrà a Milano. Ignazio La Russa, presidente del Senato e amico di Santanchè, ha suggerito che lei valuti la situazione, ma non ha ancora discusso con lei. L’opposizione ha intensificato le critiche, con il Movimento 5 Stelle che ha presentato una mozione di sfiducia e il Partito Democratico che chiede chiarimenti. Fratelli d’Italia difende Santanchè, sostenendo che sta lavorando bene e non ci sono motivi per dimissioni. Il procedimento riprenderà il 26 marzo, con l’udienza preliminare prevista per maggio, mentre i legali di Santanchè avevano richiesto di spostare il processo a Roma.
_Marco Cremonesi su Corriere della Sera_
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