Con Parodi, il nuovo presidente di Anm, prosegue la mobilitazione dei magistrati

Durante il comitato, alcune voci provenienti dalla corrente di Magistratura Indipendente hanno ventilato l’ipotesi di sospendere lo sciopero prima del confronto istituzionale previsto con Meloni. Tuttavia, Cesare Parodi ha espresso una posizione netta e ferma: “Revocare formalmente lo sciopero oggi non avrebbe alcun senso. Potremmo farlo solo se il giorno prima venisse ritirata la riforma”

parodiLa mobilitazione dei magistrati italiani prosegue senza sosta, con l’annunciato sciopero del 27 febbraio che resta confermato. Durante tutte le udienze civili e penali fino a quella data, i giudici indosseranno una coccarda tricolore sulla toga come segno distintivo della protesta.

Il nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), Cesare Parodi, ha ufficializzato l’iniziativa presiedendo la prima riunione del Comitato Direttivo Centrale. Lo sciopero sarà accompagnato da assemblee pubbliche in ogni distretto, aperte ai cittadini per spiegare le ragioni della protesta e coinvolgerli nel dibattito.

Il dialogo con il governo e la determinazione dell’ANM

Nonostante l’incontro annunciato con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la protesta rimane saldamente confermata. Durante il comitato, alcune voci provenienti dalla corrente di Magistratura Indipendente hanno ventilato l’ipotesi di sospendere lo sciopero prima del confronto istituzionale. Tuttavia, Cesare Parodi ha espresso una posizione netta e ferma: “Revocare formalmente lo sciopero oggi non avrebbe alcun senso. Potremmo farlo solo se il giorno prima venisse ritirata la riforma”.

La determinazione di Parodi ha suscitato qualche perplessità tra i membri delle altre correnti, soprattutto per la decisione di annunciare l’intenzione di chiedere un incontro con la premier prima di consultarsi con il resto della giunta. Con grande trasparenza, il presidente si è scusato per l’iniziativa personale, riconoscendo l’importanza del confronto interno. Tuttavia, ha sottolineato l’urgenza di un dialogo chiaro e fermo per rappresentare le ragioni dei magistrati e dei cittadini.

Il profilo di Cesare Parodi, un magistrato di lunga esperienza

Cesare Parodi, procuratore aggiunto a Torino e capo del pool antiviolenza domestica, compirà 63 anni il prossimo 28 maggio. Sposato con la magistrata Nicoletta Quaglino, sostituto procuratore generale a Torino, è padre di due figlie. Figura storica della magistratura torinese, Parodi subentra a Giuseppe Santalucia alla guida dell’ANM.

Entrato in magistratura nel marzo 1990, Parodi ha iniziato la sua carriera presso la procura della pretura di Torino, per poi approdare nel 1999 alla procura ordinaria. Dal 2017 ricopre il ruolo di procuratore aggiunto, coordinando il pool dedicato al contrasto dei reati contro le fasce deboli. I colleghi gli riconoscono da sempre grandi capacità organizzative e una dedizione esemplare.

Impegno intellettuale e associazionismo

Oltre alla sua attività giudiziaria, Parodi è un prolifico autore di testi e articoli sul diritto penale e la procedura penale. Tra le sue opere principali figurano trattati come Il diritto penale dell’impresa (2017), I procedimenti penali speciali (2019) e La nuova riforma delle intercettazioni (2020). Ha anche partecipato come relatore e formatore a numerosi corsi presso la Scuola Superiore della Magistratura.

Parodi è legato alla corrente moderata di Magistratura Indipendente. Le sue posizioni riflettono una visione orientata alla riservatezza e alla terzietà del ruolo del magistrato. In passato ha promosso messaggi in linea con questa filosofia, ribadendo l’importanza del silenzio stampa durante le inchieste e della capacità di non accettare lezioni di democrazia imposte dall’esterno.

Una guida ispirata ai valori costituzionali

Il profilo WhatsApp di Parodi rende omaggio a Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti e simbolo dell’integrità giuridica italiana. Il motto che campeggia sulla sua immagine è tratto dall’“Elogio di un giudice scritto da un avvocato”, a testimonianza di una profonda adesione ai valori costituzionali e al rispetto per il diritto.

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