SICUREZZA
*Luca Parmisano in visita a Leonardo.* L’astronauta ESA Luca Parmitano ha visitato lo stabilimento Leonardo di Campi Bisenzio, dove ha potuto vedere da vicino le tecnologie avanzate per l’esplorazione e l’osservazione spaziale, come i sensori iperspettrali per il programma Iride e la nuova camera termovuoto per simulazioni spaziali. Durante la visita, guidata da Massimo Claudio Comparini, managing director della divisione Spazio di Leonardo, Parmitano ha esplorato i laboratori dove si sviluppano le tecnologie spaziali e ha condiviso le sue esperienze di vita in orbita e ha discusso il ruolo dell’Italia nell’industria aerospaziale, evidenziando l’importanza dell’istruzione tecnica e delle collaborazioni con università e scuole. Leonardo si sta espandendo con nuovi spazi e infrastrutture, inclusa un’area di mille metri quadrati per un simulatore spaziale di nuova generazione, e sta collaborando con l’intelligenza artificiale per le future esplorazioni lunari, sottolineando l’opportunità di crescita per l’Italia nel settore spaziale.
_ su Nazione Firenze_
*Interviste.*Su Sky Tg24 e su RTV38 interviste a Luca Parmisano e a Massimo Claudio Comparini, Managing Director della divisione Spazio di Leonardo.
_ su SKY TG24 e su RTV38_
*Il pensabile si può fare.* Luca Parmitano ha discusso in un’intervista alla Nazione le prospettive positive per l’Italia nel settore aerospaziale, sottolineando il supporto del sistema politico nazionale e l’importanza di non lasciare tutto nelle mani delle imprese private, ma di promuovere i valori europei e l’uso pacifico dello spazio. Riguardo al futuro dell’esplorazione spaziale, Parmitano afferma: “Ciò che è pensabile è fattibile”, esprimendo entusiasmo per la spinta attuale verso la Luna e la natura infinita degli orizzonti nello spazio.
_Barbara Berti su Nazione_
*Sognavo da bambino di andare nello spazio.* L’astronauta dell’ESA Luca Parmitano, che ha realizzato il suo sogno d’infanzia di esplorare lo spazio, ha recentemente visitato lo stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio, Firenze. Durante la visita, guidata da Massimo Claudio Comparini, managing director della divisione Spazio di Leonardo, Parmitano ha esplorato i laboratori dove si sviluppano le tecnologie spaziali e ha condiviso le sue esperienze di vita in orbita. Ha espresso la difficoltà di descrivere la sensazione di vivere nello spazio, paragonandola a quella della vita quotidiana ma in un contesto completamente diverso. Parmitano ha anche parlato delle sue passioni per la lettura di fantascienza e il cinema, citando autori come Isaac Asimov, Dan Simmons e N. K. Jemisin, e film come “2001: Odissea nello Spazio” e “Interstellar”. Sottolineando l’importanza dei valori europei nella cooperazione spaziale, ha detto: “Come Agenzia spaziale europea dobbiamo promuovere i nostri valori, primo fra tutti la cooperazione”. Prossimamente, Parmitano si preparerà per una nuova missione, partecipando all’Underway Recovery Test 12 (URT 12) per le operazioni di recupero degli astronauti della missione lunare Artemis II.
_Elena Andreini su Tirreno_
*Scorporo Iveco.* Iveco ha registrato un apprezzamento in Borsa del 21,5% grazie alla tenuta dei risultati finanziari e all’ipotesi di scorporo del ramo Defence, con ricavi in calo del 4,3% rispetto al 2023 ma con un utile in crescita del 147%. Il CEO di Iveco, Olof Persson, ha spiegato che la separazione del business civile da quello militare “semplificherebbe la struttura del Gruppo, accrescerebbe la focalizzazione del management e creerebbe flessibilità strategica per entrambi i business”. La società prevede per il 2025 un Ebit adjusted tra 980 milioni e 1,03 miliardi, con ricavi stabili nelle attività industriali, e proporrà un dividendo di 0,33 euro per azione, in attesa dell’approvazione formale del Consiglio e dell’assemblea degli azionisti.
_Filomena Greco su Sole 24 Ore_
*Svolta settore Difesa.* Iveco Group sta considerando la separazione del suo settore Difesa in un polo autonomo, con la possibilità di vendita o creazione di joint-venture, coinvolgendo potenziali partner come Leonardo e Rheinmetall. L’annuncio, fatto dall’amministratore delegato Olof Persson, ha generato una reazione positiva in Borsa, ma ha suscitato preoccupazioni tra i sindacati per il rischio di frammentazione dell’azienda. Leonardo, guidato da Roberto Cingolani e già partner di Iveco in progetti di difesa, emerge come possibile interessato, mentre la società valuta le opzioni e promette aggiornamenti nei prossimi mesi.
_Diego Longhin su Repubblica_
*Digitalizzazione.* Il gruppo di difesa Rheinmetall ha siglato un contratto quadro con la Bundeswehr per la digitalizzazione dei soldati di fanteria, del valore massimo di 3,1 miliardi di euro e valido fino alla fine del 2030. Il contratto prevede la fornitura o l’aggiornamento di sistemi per soldati, che consentono, ad esempio, la comunicazione tra i fanti e i veicoli corazzati. In totale, 34 sistemi individuali costituiscono un sistema per plotone, e il contratto quadro include la consegna e l’aggiornamento di fino a 368 di questi sistemi di plotone. Rheinmetall ha già ricevuto un primo ordine parziale del valore di 417 milioni di euro. –
_ su Frankfurter Allgemeine_
*Investimento su Piaggio Aero.* Baykar, l’azienda turca guidata da Haluk Bayraktar, ha annunciato un investimento di oltre 40 milioni di euro per rilanciare e stabilizzare Piaggio Aero, con un piano industriale quinquennale che prevede la modernizzazione della produzione e l’espansione nel settore degli aeromobili senza pilota. Durante l’incontro con i sindacati, sono stati discussi i dettagli del piano, che include lo sviluppo di nuove versioni del velivolo P.180 e investimenti nel settore motoristico, nonostante manchino ancora garanzie sui volumi produttivi e sull’occupazione. Il piano prevede anche l’accompagnamento alla pensione di 56 dipendenti, con l’obiettivo di ringiovanire il marchio e aumentare il personale dopo la stabilizzazione dell’azienda, in attesa dell’approvazione finale dell’acquisizione entro fine marzo secondo la normativa golden power.
_Raoul de Forcade su Sole 24 Ore_
*40 milioni.* Il gruppo turco Baykar ha delineato un piano di rilancio per Piaggio Aero, con un investimento di 40-45 milioni di euro per il 2023. L’obiettivo è rafforzare la presenza dell’aereo executive P180 sul mercato americano, rilanciare le attività di manutenzione e motori, e avviare la produzione di droni e velivoli a controllo remoto per uso militare. Baykar, che ha firmato un accordo preliminare per l’acquisizione di Piaggio Aero in amministrazione straordinaria, intende mantenere centrali i siti di Villanova d’Albenga e Genova. Il piano prevede anche una revisione organizzativa e di fornitura, mentre rimane aperta la questione dei 60 lavoratori che non passeranno alla nuova società e che potrebbero andare in pensione o prepensionamento.
_ su Corriere della Sera e su Repubblica Genova_
*Missili sottomarini.* Lockheed Martin ha ottenuto una modifica contrattuale da 383 milioni di dollari per la progettazione del missile balistico sublanciato Trident II D5 Life Extension 2 (D5LE2), destinato ai sottomarini di classe Columbia e ai britannici di classe Dreadnought. Jerry Mamrol, vice presidente del programma Fleet Ballistic Missile di Lockheed Martin, ha sottolineato l’importanza dei nuovi missili per mantenere la credibilità del sistema d’arma strategico fino al 2084. Leonardo Drs, controllata statunitense dell’ex gruppo Finmeccanica, è coinvolta nella fornitura di componenti per i sistemi di propulsione elettrica dei sottomarini, con prototipi che hanno già superato le prime sperimentazioni.
_Federico Mari su La Ragione_
*Sinergie Eni.* Eni Natural Energies, controllata di Eni, ha investito circa 50 milioni di euro per entrare nel capitale sociale di BF International, rafforzando la collaborazione nel settore no food e la produzione di agri-feedstock per bioraffinerie. La strategia di crescita e internazionalizzazione di BF International, in linea con il piano industriale 2023-2027, ha visto l’ingresso di vari investitori strategici, tra cui Inarcassa, Quinto Giro Investimenti, Simest, Itaca Multi Strategy e il fondo Carlyle. La collaborazione con Leonardo si inserisce nel Piano Mattei per l’Africa, con l’obiettivo di sviluppare progetti di smart agriculture nei Paesi africani, utilizzando tecnologie digitali e satellitari per ottimizzare la resa agricola e la gestione del territorio.
_Gian Maria De Francesco su Giornale_
*Drone.* La filiera francese del drone, nonostante la dominanza del gigante cinese DJI, continua a lottare per affermarsi sul mercato globale, consolidandosi e cercando di competere attraverso l’innovazione e la specializzazione. Delair, azienda di Tolosa, e Parrot, con sede a Parigi, sono tra i leader francesi del settore, con Delair che produce circa 1.000 droni all’anno e Parrot che si concentra sui microdroni professionali e sulle soluzioni software. L’associazione Adif riunisce vari attori del settore per rafforzare la filiera nazionale, che deve affrontare la sfida dell’industrializzazione e dell’innovazione tecnologica. La guerra in Ucraina ha aumentato la domanda di droni per applicazioni militari, spingendo le aziende francesi a collaborare con l’industria automobilistica per migliorare la produzione. Infine, l’attenzione si rivolge anche ai potenziali usi civili dei droni, con centri di test in Francia che preparano il terreno per futuri sviluppi regolamentari e tecnologici
_Florine Galeron su Tribune_
*Obiettivo idrogeno rinviato.* Airbus ha posticipato i suoi piani per far volare un aereo alimentato a idrogeno entro il 2035, un colpo per le speranze dell’industria aeronautica di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette. La decisione di rinviare il progetto di un velivolo a corto raggio è stata comunicata al personale giovedì, con i sindacati francesi che hanno riferito di un ritardo di 5-10 anni. Airbus ha riconosciuto che sviluppare un ecosistema dell’idrogeno, che comprende infrastrutture, produzione, distribuzione e quadri normativi, è una sfida enorme che richiede collaborazione e investimenti globali. Nonostante l’impegno di Airbus a commercializzare un aereo a idrogeno, i recenti sviluppi indicano che il progresso, in particolare la disponibilità di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili su larga scala, è più lento del previsto. Di conseguenza, l’industria aeronautica si sta orientando maggiormente verso i carburanti aeronautici sostenibili, che possono ridurre le emissioni nette di CO2 di circa il 70% rispetto al carburante per jet.
_Sylvia Pfeiffer su Financial Times e su Sole 24 Ore_
*Speranza.* Papa Francesco ha scelto “speranza” come tema centrale per il Giubileo 2025, un concetto che risuona con la missione quotidiana delle Forze Armate, che Guido Crosetto definisce come una grande famiglia della Difesa, impegnata in riflessione, rinnovamento spirituale e riconciliazione. Crosetto sottolinea la differenza tra la visione cristiana dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, e le concezioni atee e materialiste, enfatizzando il ruolo della fede e della speranza nel Giubileo e nella vita dei militari. Il ministro della Difesa esalta il lavoro dei militari italiani, impegnati non solo nella difesa dei confini e nel sostegno alla popolazione civile, ma anche nell’aiuto alle popolazioni sofferenti in tutto il mondo, agendo secondo i loro valori morali e, per i credenti, la loro fede.
_ su Avvenire Giubileo 2025_
*Premiato.* Stefano Aliberti, ingegnere aerospaziale di Santa Teresa di Riva, è stato premiato a Bruxelles nella categoria Prototipo del Telespazio Technology Contest T-TeC, organizzato da Leonardo e Telespazio, per il progetto Astro sviluppato con il Politecnico di Torino. Il progetto, che include tecnologie elettro-ottiche innovative per il telerilevamento satellitare, ha ottenuto un premio di 10.000 euro e l’accesso al Seraphim Space Camp Accelerator. Aliberti, dopo una laurea triennale e magistrale con lode in Ingegneria aerospaziale e un’esperienza al Nasa JPL, sta attualmente seguendo un dottorato e ha ottenuto un brevetto su un metodo per la stabilizzazione di formazioni di satelliti.
_ su Gazzetta del Sud Messina_
*Superesperto per l’elicottero.* La Procura di Parma ha incaricato il comandante dell’Aeronautica Stefano Benassi, esperto di elicotteri, di indagare sulle cause dell’incidente che ha visto precipitare l’Agusta Westland AW109, uccidendo l’imprenditore Lorenzo Rovagnati e i piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani. Benassi dovrà esaminare diverse ipotesi, tra cui errore umano, malore, disorientamento o guasto meccanico, mentre gli inquirenti escludono l’ipotesi dell’urto con un traliccio data la distanza dal luogo dell’impatto. Gli investigatori stanno raccogliendo prove, inclusi i telefonini delle vittime e la documentazione di volo, mentre le condizioni meteo proibitive e la nebbia fittissima potrebbero aver giocato un ruolo nel disastro.
_ su Corriere della Sera_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Cpi.* Donald Trump ha annunciato sanzioni contro i vertici e i dipendenti della Corte Penale Internazionale (CPI), provocando una protesta internazionale guidata da piccoli stati come Vanuatu e sostenuta da 79 dei 125 paesi firmatari dello Statuto di Roma. Queste nazioni sostengono l’indipendenza e l’integrità della CPI, temendo che le sanzioni possano minare lo stato di diritto internazionale e aumentare l’impunità per i crimini gravi. L’Italia, insieme a Cina e Russia, non ha firmato il documento di sostegno alla CPI, suscitando critiche dalle opposizioni italiane. Leader mondiali e organizzazioni come l’Unione Europea e Human Rights Watch hanno espresso preoccupazione per le conseguenze delle sanzioni, mentre Netanyahu e Orbán hanno accolto favorevolmente la mossa di Trump
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Dazi.* Il presidente Donald Trump si appresta ad annunciare una nuova serie di dazi contro diversi Paesi, suscitando preoccupazione in Europa. Nel frattempo, ha avviato una significativa riduzione del personale statale, in particolare all’Usaid, che vedrà il proprio organico ridotto da oltre 10.000 a circa 290 dipendenti, una mossa che ha sollevato polemiche per le possibili ripercussioni politiche e umanitarie. Trump ha espresso pieno sostegno a Elon Musk per il suo operato nel ridurre sprechi e corruzione nel governo, e ha in programma di esaminare anche i bilanci del Pentagono e del Dipartimento dell’Istruzione. Queste azioni stanno generando cause legali, con la preoccupazione che Trump possa ignorare sentenze sfavorevoli, rischiando di innescare una crisi costituzionale. In politica estera, Trump ha espresso il desiderio di rinnovare il dialogo con leader come Kim Jong-un, mentre l’UE considera di ridurre i dazi sulle auto americane per evitare una guerra commerciale. –
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_
*Trump non piace agli italiani.* Il sondaggio condotto da Nando Pagnoncelli rivela che il 52% degli italiani ha un giudizio negativo su Donald Trump, mentre solo il 28% lo apprezza. La divisione è marcata lungo linee politiche: gli elettori dei partiti di governo tendono ad apprezzarlo, mentre quelli dell’opposizione, in particolare del Partito Democratico, lo condannano fortemente. I risultati mostrano anche scetticismo sugli effetti della presidenza Trump sull’economia mondiale e sulla sicurezza globale, con la maggioranza degli intervistati che dubita di benefici in questi settori. Infine, c’è una preoccupazione diffusa che le politiche di Trump possano influenzare negativamente l’Europa, favorendo tendenze sovraniste e anti-immigrazione.
_Nando Pagnoncelli su Corriere della Sera_
*Il momento più difficile.* La Corte Penale Internazionale (CPI) dell’Aia, istituita nel 1998 e composta da 18 giudici e 900 collaboratori, si trova in un momento di crisi senza precedenti. Accusata di antisemitismo da Netanyahu e sanzionata dagli Stati Uniti sotto Trump, la CPI affronta anche la delusione per l’azione dell’Italia nel caso Almasri, un generale libico rilasciato senza consultare la Corte. Questi eventi rappresentano un attacco all’indipendenza della CPI e minano il sistema di giustizia penale internazionale, in un periodo in cui la Corte ha emesso mandati di cattura internazionali per figure di spicco come Putin e Netanyahu. La situazione è aggravata dal fatto che l’Italia, uno dei paesi fondatori, sembra non supportare pienamente la CPI, mettendo in dubbio la cooperazione degli stati membri con l’istituzione.
_Giuseppe Guastella su Corriere della Sera_
*Compiacere gli Usa.* La Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha deciso di allinearsi con la politica estera di Donald Trump, rompendo con la posizione comune europea e opponendosi alla Corte Penale Internazionale (CPI), in seguito al caso Almasri. Meloni ha condiviso questa strategia con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e ha considerato l’opportunità di incontrare Elon Musk a un vertice a Parigi per rafforzare il legame con gli Stati Uniti. La decisione ha creato tensioni all’interno dell’Unione Europea e potrebbe avere ripercussioni sulla Commissione Europea. Nel frattempo, Meloni gestisce questioni delicate a livello nazionale, evitando di esporsi pubblicamente e cercando di identificare una fuga di informazioni all’interno del suo partito
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*Rischiamo l’irrilevanza.* Pier Ferdinando Casini, ex presidente della Camera e attuale senatore indipendente del centrosinistra, mette in guardia sull’importanza della posizione dell’Italia nel contesto delle relazioni tra Stati Uniti ed Europa. Egli sottolinea il rischio di diventare irrilevanti se l’Italia si posizionasse come mediatrice passiva in un eventuale conflitto tra le due potenze. Casini invita il governo italiano, e in particolare la premier Meloni, a utilizzare eventuali buoni rapporti con gli USA per rafforzare il legame transatlantico e non per indebolire l’Europa. Sottolinea l’importanza di non seguire politiche isolazioniste come quelle di Orbán e di contribuire attivamente al mantenimento dell’Europa, anche in termini di spese militari. Infine, Casini critica la posizione di Trump sulla Corte penale internazionale e il multilateralismo, e ritiene che l’Italia debba unirsi nella politica estera per non diventare subalterna ai poteri economici globali.
_Lorenzo De Cicco su Repubblica_
*Diversificare.* .Giovanni Tria discute la risposta europea alla politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti, che prevede l’imposizione di dazi all’importazione. Sottolinea l’importanza di comprendere gli obiettivi di tale politica, che potrebbero variare dal riequilibrare la bilancia commerciale americana alla promozione della reindustrializzazione. Tria evidenzia che i dazi sono una tassa pagata dagli importatori e, in ultima analisi, dai consumatori e dalle imprese americane, a meno che non trovino sostituti ai beni colpiti dai dazi. Suggerisce che l’Europa dovrebbe evitare di rispondere con dazi simili, poiché sarebbe autolesionista, e invece dovrebbe diversificare i mercati di esportazione e perseguire accordi di libero scambio con altre regioni.
_Giovanni Tria su Sole 24 Ore_
*Uragano Donald.* In meno di tre settimane dal suo insediamento, il presidente Donald Trump ha scosso il panorama geopolitico mondiale con una serie di azioni imprevedibili e spesso contraddittorie. Ha imposto e sospeso dazi, minacciato di annettere territori come Panama e Groenlandia, ritirato gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi e dall’OMS, e messo in discussione la pace a Gaza. La sua politica estera sembra guidata da un desiderio di vittorie piuttosto che da negoziati seri, con un approccio che privilegia l’America a scapito della collaborazione internazionale. Questo atteggiamento, unito alla sua tendenza a ignorare le convenzioni costituzionali e a sfidare il Congresso, sta aprendo le porte all’influenza della Cina a livello globale. Nel frattempo, la comunità internazionale osserva con incertezza l’evolversi di questa politica “America Alone”
_Bill Emmott su Stampa_
*Dazi amici, dazi nemici.* L’articolo analizza l’impatto dei dazi imposti dall’amministrazione Trump su diversi settori economici. Le industrie automobilistiche, tecnologiche e dei beni di consumo risultano vulnerabili alle tariffe statunitensi, mentre settori come metalli, energia, costruzioni e difesa potrebbero beneficiare di un aumento degli investimenti. L’Europa, con un significativo surplus commerciale con gli USA, potrebbe essere il prossimo bersaglio dei dazi, con potenziali ripercussioni negative sulla crescita degli utili aziendali. Alcune aziende, come quelle legate all’oro e all’argento, potrebbero trarre vantaggio dall’incertezza e dalla volatilità del mercato. Infine, l’articolo evidenzia che alcuni marchi di lusso e produttori di bevande alcoliche potrebbero subire un impatto negativo a causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio negli Stati Uniti.
_Francesca Gerosa su Milano Finanza_
*Boom di utili per le big tech.* Le Big Tech, tra cui Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft, Meta e Netflix, hanno registrato profitti netti cumulati per 130 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2024, segnando un aumento del 27% rispetto all’anno precedente. Nonostante l’aumento degli utili, vi è preoccupazione per i massicci investimenti in intelligenza artificiale (AI), soprattutto in un contesto di rallentamento della crescita nel settore del cloud computing. Meta e Microsoft hanno avuto reazioni contrastanti del mercato ai loro investimenti in AI: Meta è stata premiata nonostante i grandi esborsi previsti, mentre Microsoft ha subito una penalizzazione a causa di dubbi sulla redditività futura degli investimenti. Allo stesso tempo, Apple ha mostrato risultati migliori del previsto, ma ha subito una vendita delle azioni a causa di preoccupazioni legate alla Cina e alla sua indagine sulle pratiche dell’App Store di Apple. –
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_
*Crolla l’industria.* L’attività industriale in Germania ha registrato un calo del 2,4% a dicembre, portando la flessione annuale del 2024 al 4,5%, segnando il minimo dal maggio 2020. La Confindustria tedesca teme una contrazione del PIL anche per il 2025, che sarebbe il terzo anno consecutivo di calo. Nonostante un aumento degli ordini industriali a dicembre, principalmente per grandi commesse, la produzione industriale continua a soffrire, con un declino particolarmente marcato nell’automobilistico e nella fabbricazione di macchinari. La crescita delle esportazioni tedesche non compensa la debolezza della domanda interna e la possibile imposizione di dazi dagli USA potrebbe aggravare ulteriormente la situazione economica della Germania.
_Gianluca Di Donfrancesco su Sole 24 Ore_
*Zelensky apre sulle terre rare.* Le forze ucraine hanno lanciato un attacco a sorpresa nella regione russa di Kursk, avanzando oltre cinque chilometri prima di essere fermate dalla reazione russa. L’operazione ha causato perdite significative tra le truppe russe e nordcoreane, ma anche gli ucraini hanno subito pesanti perdite. Nel contesto di una crisi nel Donbass e la carenza di uomini, l’Ucraina sta pianificando un programma di arruolamento volontario per i giovani. Il presidente ucraino Zelensky ha aperto agli Stati Uniti sulla possibilità di uno sfruttamento congiunto delle terre rare, in vista di un possibile incontro con il presidente Trump, sottolineando che gli USA avranno la priorità negli affari, in cambio del loro sostegno. Questa mossa segna un precedente in cui una guerra si trasforma in una trattativa commerciale aperta.
_Gianluca Di Feo su Repubblica_
*Giocano da soli.* Il direttore di Analisi Difesa, Gianandrea Gaiani, critica il ruolo marginale dell’Europa nelle trattative sulla crisi ucraina, dominata da Trump e Putin, che sembrano ignorare gli interessi di Kiev e dell’UE. L’Europa appare succube degli USA, pronta ad acquistare armamenti americani come gli HIMARS e gli F-35, minando il concetto di una difesa europea autonoma. Trump e Putin discutono la pace in Ucraina con un’agenda più ampia che include altre crisi globali, mentre l’UE, incapace di una politica difensiva comune, si avvia verso una maggiore dipendenza dagli USA, anche in termini di industria della difesa. La UE è divisa e sotto pressione per aumentare la spesa militare, ma affronta una crisi economica che rende difficile tale incremento, rischiando di compromettere la propria autonomia e interessi di fronte alle ambizioni americane.
_Paolo Rossetti su Italia Oggi_
*Patrioti.* A Madrid si è tenuto il primo vertice dei Patrioti europei, con la partecipazione di leader dell’ultra-destra come Matteo Salvini, Marine Le Pen e Viktor Orban, organizzato dal partito spagnolo Vox. Il vertice ha promosso un’Europa alternativa, basata su nazionalismo, rifiuto del “fanatismo climatico” e controllo dell’immigrazione, con l’obiettivo di rafforzare il potere degli stati nazionali. L’evento ha ricevuto l’approvazione di Elon Musk e si è svolto in un clima di segretezza, con incontri a porte chiuse e l’esclusione di media e curiosi. Sindacati e critici hanno espresso preoccupazione per l’agenda dell’estrema destra, che mira a indebolire i principi democratici e lo stato sociale in Europa. Il vertice rappresenta un punto di svolta storico, con una visione dell’Europa contrapposta a quella unita e democratica, e trova supporto da parte di simpatizzanti al di là dell’Atlantico.
_Niccolò Zancan su Stampa_
*Meno parole e più trasparenza.* La volatilità dei mercati finanziari può essere mitigata attraverso una combinazione di indipendenza delle banche centrali e la fiducia che la loro politica monetaria ispira, sostiene Donato Masciandaro. La Banca Centrale Europea (BCE) gode di un alto grado di indipendenza, ma deve guadagnarsi la fortuna di questa posizione attraverso una strategia che privilegi la trasparenza e riduca le dichiarazioni dei banchieri centrali. L’indipendenza delle banche centrali, acquisita per evitare politiche monetarie miopi e incoerenti da parte dei governi, ha dimostrato di proteggere il potere d’acquisto dei cittadini nel lungo termine. Tuttavia, la credibilità dei banchieri centrali è minata da un eccesso di discorsi pubblici che riducono la fiducia nella BCE, evidenziando la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità nelle loro azioni.
_ su Sole 24 Ore_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Allentare le regole fiscali.* L’Italia è ottimista sul fatto che l’UE possa allentare le regole fiscali per consentire agli Stati membri di aumentare la spesa per la difesa, in risposta alla pressione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump affinché il blocco contribuisca maggiormente alla propria sicurezza. Il ministro delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti ha paragonato la situazione geopolitica attuale, aggravata dalla guerra in Ucraina, all’emergenza pandemica, suggerendo che le regole fiscali potrebbero essere sospese per permettere maggiori spese come già avvenuto durante il Covid-19. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha proposto di mettere in pausa le regole sul deficit e sul debito dell’UE per stimolare gli investimenti nella difesa. L’Italia, insieme a Grecia e Polonia, ha spinto senza successo per escludere la spesa per la difesa dai calcoli del deficit nel rispetto delle regole dell’UE. Con un debito pubblico elevato e una crescita bassa, l’Italia non riesce a raggiungere l’obiettivo della NATO del 2% del PIL in spese di difesa, e Giorgetti sostiene una politica europea comune per finanziare tali spese.
_Paola Tamma su Financial Times_
*Faremo ripartire l’auto.* Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, discute le sfide e le strategie per rilanciare il settore automobilistico italiano ed europeo. Urso evidenzia l’importanza di evitare i dazi imposti dall’amministrazione Trump e difende il surplus commerciale italiano. Sottolinea la necessità di una neutralità tecnologica nell’automotive e di un immediato stop alle sanzioni. Inoltre, rivendica il ruolo centrale dell’Italia nella revisione del Green Deal europeo e la necessità di un Piano Automotive Europeo. Urso è ottimista sul dialogo in corso a Bruxelles e sulla possibilità di una visione pragmatica che possa rilanciare l’industria automobilistica europea
_Roberto Sommella su Milano Finanza_
*Spostare due miliardi.* Azione, guidato da Carlo Calenda, ha presentato un piano di politica industriale che prevede un tavolo di confronto con il governo su temi industriali ed energetici. La proposta include la revisione del programma Transizione 5.0, ritenuto fallimentare, e suggerisce di spostare 2 miliardi di euro di fondi verso gli incentivi Industria 4.0. Si propone inoltre di uniformare l’aliquota del credito d’imposta 4.0 al 33% e di estendere l’Ires premiale oltre il 2025, semplificando i vincoli e includendo investimenti in formazione e welfare aziendale. Nel settore energetico, si suggerisce la vendita di energia a costo controllato e l’aumento delle entrate dalle aste ETS per le imprese energivore. Infine, il piano affronta la crisi dell’automotive con misure nazionali ed europee e promuove la nascita di nuove imprese attraverso esenzioni fiscali e la cessione gratuita di brevetti inutilizzati.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*Consegnata.* Fincantieri e Tui Cruises hanno celebrato la consegna della Mein Schiff Relax, la prima di una nuova classe di navi da crociera dual-fuel chiamata InTUItion. Questa nave rappresenta un passo avanti nell’innovazione e nella sostenibilità nel settore delle crociere. Parallelamente, Fincantieri ha rivelato i risultati positivi della sua Employee Engagement Survey 2024, con un notevole tasso di partecipazione del 184% e oltre 17.500 dipendenti coinvolti, segnando un incremento significativo rispetto al precedente sondaggio del 2022. Questi sviluppi sottolineano l’impegno di Fincantieri verso l’innovazione e il benessere dei suoi lavoratori.
_ su Corriere della Sera_
*Nascosto l’allarme conti.* Jean-Marc Chery, CEO di STMicroelectronics, e il CFO Lorenzo Grandi sono accusati di aver consapevolmente fornito previsioni di mercato irrealistiche, ignorando segnali di un peggioramento nel settore dei semiconduttori già evidenti nei primi mesi del 2023. Durante questo periodo, avrebbero anche venduto azioni della società per un valore di quasi 8 milioni di dollari, sfruttando il prezzo gonfiato delle azioni. Una class action è stata intentata da alcuni azionisti negli USA, con testimonianze di ex manager che sostengono la consapevolezza di Chery e Grandi riguardo la situazione reale dell’azienda. Il portavoce di Stm non ha commentato le accuse, mentre la corte di New York valuterà se procedere con l’investigazione o archiviare il caso
_Claudia Luise su Stampa_
*Tim e Iliad.* Il titolo di Telecom Italia (Tim) ha registrato un aumento del 6,3% in Borsa, segnale di un possibile riassetto aziendale in vista. Iliad e il fondo di investimento Cvc stanno avanzando nella loro offerta per acquisire Tim, con l’obiettivo di consolidare il mercato delle telecomunicazioni italiano e terminare la guerra dei prezzi. Si ipotizza un’alleanza tra Tim e Poste Italiane, che potrebbe creare un operatore con una forte presenza italiana, sostenuto finanziariamente da Cvc. Il governo, attraverso il suo potere dorato e la partecipazione nella società tramite la Cassa Depositi e Prestiti, avrà un ruolo chiave nell’approvazione di qualsiasi operazione, mentre Vivendi, primo azionista di Tim, potrebbe essere aperto a un’offerta convincente. La prossima settimana potrebbe essere decisiva per il futuro di Tim, con la presentazione del piano industriale e la possibile definizione del suo ruolo nel settore delle telecomunicazioni italiane.
_Francesco Bertolino su Corriere della Sera_
*Il gioco dell’Opa.* L’articolo descrive un periodo di significative operazioni di acquisizione (OPA) nel settore finanziario italiano, con la banca MPS, recentemente risanata e ancora parzialmente di proprietà dello Stato, che ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto su Mediobanca. Questa mossa rappresenta solo una parte di un più ampio riassetto del sistema finanziario italiano, che coinvolge anche altre importanti istituzioni finanziarie e assicurative, con una capitalizzazione complessiva dei gruppi coinvolti di circa 160 miliardi di euro. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha un ruolo attivo in questo contesto, pronto a intervenire per proteggere gli interessi nazionali. Tra i protagonisti di questo riassetto ci sono banchieri, manager e imprenditori, che stanno ridefinendo le alleanze e le strategie nel settore.
_Giuliano Balestrieri su Stampa_
*Assedio a Nagel.* Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, affronta una delle sfide più complesse della sua carriera a causa dell’offerta pubblica di scambio lanciata da Monte dei Paschi di Siena (Mps), che potrebbe portare a un riassetto del controllo su Assicurazioni Generali. Nagel, che ha trasformato Mediobanca in un’entità focalizzata sul wealth management, si trova ora a difendere la sua posizione mentre il panorama bancario italiano è in fermento, con potenziali fusioni e acquisizioni che potrebbero creare un nuovo polo bancario. La situazione è complicata dalla presenza di soggetti industriali come Caltagirone e Delfin, che, pur non potendo gestire direttamente una banca per limiti imposti dalla BCE, possono influenzarne la gestione. Nagel, con una Mediobanca ancora di dimensioni contenute rispetto ai giganti del settore, deve navigare in queste acque turbolente, cercando alleati e difendendo la sua visione per l’istituto bancario
_Stefano Cingolani su Foglio – Inserto_
*Il mese più duro.* Il governo di Giorgia Meloni sta affrontando un periodo critico, non tanto per la gestione del caso del torturatore libico Almasri, quanto per una serie di questioni politiche e scadenze imminenti. Tra queste, vi sono la mozione di sfiducia contro Santanché, il dibattito sul terzo mandato per i governatori che mette a rischio l’alleanza con la Lega, le riforme costituzionali e la riforma elettorale, nonché importanti nomine come quella dell’ambasciatore italiano negli USA. Alcune decisioni spettano direttamente a Meloni, mentre altre richiedono un accordo con gli alleati, come nel caso della Rai e delle presidenze delle commissioni parlamentari. Inoltre, la premier è consapevole che le questioni economiche, come la situazione di Stellantis e la legislazione green, potrebbero avere gravi ripercussioni sociali. Nel frattempo, le opposizioni cercano di sfruttare queste vicende contro il governo, ma Meloni è chiamata a ristabilire il controllo dell’agenda politica per non cadere nel gioco degli avversari.
_Francesco Verderami su Corriere della Sera_
*Guerra tra poteri.* I servizi segreti italiani hanno presentato un esposto contro il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, accusandolo di aver diffuso notizie riservate relative al capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni, Gaetano Caputi. Secondo il Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), documenti confidenziali sono stati consegnati agli avvocati degli indagati e poi pubblicati su un giornale. Questo caso si aggiunge alle tensioni tra il governo e la magistratura, già accese dal rimpatrio del generale libico Almasri. La situazione ha portato a critiche pubbliche da parte della premier Meloni e a una difesa della magistratura da parte del togato indipendente Andrea Mirenda, che ha sollecitato il Csm a tutelare Lo Voi. Nel frattempo, il ministro della Giustizia Nordio ha ribadito la necessità di una separazione delle carriere tra magistrati e ha annunciato un referendum in proposito.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_
*Escalation.* Il conflitto tra il governo italiano e il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, si intensifica a seguito di un’esposizione presentata dal direttore del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza (Dis), Vittorio Rizzi, alla Procura di Perugia. Questa mossa arriva dopo che il procuratore Lo Voi aveva informato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dell’iscrizione nel registro degli indagati per la scarcerazione del generale libico Osama Almasri. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha accusato la Procura di Roma di una grave violazione di legge, per aver incluso in un fascicolo processuale documenti classificati dell’Aisi senza le dovute precauzioni. La questione giuridica è controversa, con il rischio di azioni disciplinari contro Lo Voi, mentre il sottofondo politico della vicenda suggerisce una sfida senza esclusione di colpi tra il potere esecutivo e quello giudiziario.
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_
*Spyware.* Un vasto scandalo di hackeraggio ha colpito sette giornalisti e attivisti italiani, tra cui membri dell’ONG Mediterranea e il portavoce di Refugees in Libya, David Yambio, con un totale di 90 persone spiati a livello globale. Il software spia Graphite, prodotto da Paragon, ha sfruttato una falla di WhatsApp per infettare i dispositivi senza bisogno di interazione. Il vicepremier Matteo Salvini ha insinuato tensioni tra i servizi segreti italiani, mentre figure politiche come Elly Schlein e Giuseppe Conte chiedono chiarimenti al governo. Il direttore dell’AISE sarà ascoltato dal Copasir per chiarire il ruolo del governo, e un esposto è stato presentato a Palermo per indagare sull’hackeraggio. Nel frattempo, Paragon ha interrotto tutti i contratti con l’Italia a seguito delle accuse di uso improprio del suo software
_Flavia Amabile su Stampa_
*Regolamento di conti.* Matteo Salvini, leader della Lega e vicepresidente del Consiglio, ha sollevato sospetti di conflitti interni ai servizi segreti italiani in relazione all’uso dello spyware Graphite per spiare giornalisti e attivisti, considerati avversari politici dal governo. Durante una conferenza stampa, ha negato conoscenze dirette sulla società israeliana Paragon, produttrice del software, e ha chiesto chiarezza, distanziandosi dalle responsabilità dell’esecutivo. Le sue dichiarazioni hanno creato tensioni sia all’interno della Lega che con Palazzo Chigi, che ha cercato di ridimensionare le parole di Salvini, sottolineando la fiducia negli attuali vertici dell’intelligence. Inoltre, Salvini ha affrontato con filosofia gli insulti personali ricevuti da esponenti di Fratelli d’Italia, rivelati in un libro, e ha proposto una legge sulla rottamazione fiscale, invitando l’intera maggioranza a mantenere le promesse elettorali.
_Matteo Pucciarelli su Repubblica_
*Spiati per anni.* Giovanni Donzelli, capo dell’Organizzazione di Fratelli d’Italia (FdI), cerca di calmare le acque su tre fronti: la controversia sulla liberazione del libico Almasri, le accuse di spionaggio contro giornalisti e attivisti, e la pubblicazione di chat private del partito. Donzelli esprime solidarietà al direttore di Fanpage, Cancellato, e denuncia la violazione della segretezza della corrispondenza, annunciando possibili denunce da parte di chi si sente violato. Sostiene che, nonostante le chat private pubblicate, FdI emerge come un partito trasparente e unito. Infine, difende l’azione del governo sul caso Almasri e giustifica la scelta di non votare una mozione contro le sanzioni di Trump alla Corte Penale Internazionale, ritenendola una vicenda marginale
_Paola di Caro su Corriere della Sera_
*Ha la mia stima.* Giorgia Meloni ha reagito con fermezza alla pubblicazione di chat interne del partito in cui esprimeva giudizi negativi su Matteo Salvini, suo alleato e vicepremier. Con un post sui social, ha ribadito la solidità del loro rapporto e la stima nei confronti di Salvini, sottolineando la sua posizione chiave nel governo. Salvini ha minimizzato l’incidente, attribuendo i commenti a un periodo politico passato e assicurando che non riflettono l’attuale situazione di alleanza. Fratelli d’Italia sta valutando azioni legali per la violazione della privacy, mentre l’opposizione sfrutta l’episodio per criticare il governo. Meloni, con il suo post, intende chiudere la questione e proseguire l’azione di governo.
_ su Corriere della Sera_
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