Sul fronte della gara, la prima classifica parziale – frutto delle votazioni della sala stampa – ha delineato un primo quadro delle preferenze. Tra i più apprezzati Giorgia con “La cura per me”, Achille Lauro con “Incoscienti giovani”, Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”, Simone Cristicchi con “Quando sarà piccola” e Brunori Sas con “L’albero delle noci”
Si sono accesi i riflettori sulla 75ª edizione del Festival di Sanremo, che ha preso il via l’11 febbraio nella storica cornice del Teatro Ariston. Un appuntamento sempre molto atteso dal pubblico, inaugurato da una serata carica di emozioni, memoria e spettacolo. A guidare la kermesse, il conduttore d’eccellenza Carlo Conti, affiancato da due volti amatissimi della televisione, Antonella Clerici e Jerry Scotti, che con professionalità e leggerezza hanno saputo creare un clima di festa e coinvolgimento.
La serata si è aperta con l’ omaggio al maestro Ezio Bosso, il cui talento musicale continua a vivere nei cuori degli italiani, e il ricordo di Fabrizio Frizzi, evocato con affetto da Conti, che ha saputo trasmettere la nostalgia di un’amicizia sincera e l’eredità di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella televisione italiana.
Non è mancato il messaggio di Papa Francesco, che ha sottolineato il valore della musica come strumento di unità e condivisione.“La pace è possibile, la guerra è una sconfitta. E con la musica, con la vostra esibizione lo state dicendo a tutti”, ha detto il pontefice anticipando l’esibizione delle artiste Noa e Mira – israeliana e palestinese. A infiammare la platea Jovanotti che ha conquistato il pubblico con una performance energica.
Nel vivo della competizione, i 29 artisti in gara hanno presentato i loro brani, ognuno con una cifra stilistica unica e personale. La prima classifica parziale, determinata dalle votazioni della sala stampa, ha offerto un primo spaccato sulle preferenze del pubblico e degli addetti ai lavori. Tra i più apprezzati della serata figurano Giorgia con “La cura per me”, Achille Lauro con “Incoscienti giovani”, Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”, Simone Cristicchi con “Quando sarà piccola” e Brunori Sas con “L’albero delle noci”.
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