Elon Musk e Sam Altman, ex amici e fondatori di OpenAI, sono ora rivali nella corsa all’innovazione. La loro disputa, legata a progetti ambiziosi e visioni contrastanti, segna un capitolo significativo della Silicon Valley
Nel cuore della Casa Bianca, mentre Elon Musk è lì per seguire le ultime novità, il suo telefono inizia a vibrare incessantemente. I messaggi che riceve segnalano un evento che lo fa infuriare: Sam Altman, CEO di OpenAI, sale sul palco insieme a Donald Trump. Quello che segue è un annuncio che colpisce Musk come un fulmine: Altman e Trump presentano un piano da 500 miliardi di dollari, il “Stargate Project”, per sviluppare l’intelligenza artificiale. Musk, sorpreso, vede in quella scena non solo una strategia tecnologica, ma anche un colpo diretto alla sua visione.
La Fine dell’Amicizia tra Musk e Altman e la Guerra tra Giganti
Sam Altman, ex amico e partner di Musk, è diventato ora il suo principale rivale. Da anni, i due lavorano insieme in OpenAI, un’organizzazione creata per promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, il loro rapporto si è deteriorato, specialmente dopo che Musk ha tentato di acquisire OpenAI senza successo. La risposta di Altman non si è fatta attendere, con un tono decisamente poco amichevole: “Se ti interessa tanto, possiamo anche acquistare X, la tua piattaforma social”, dice riferendosi a Twitter. Eppure, in passato, Musk e Altman hanno condiviso molto, inclusi sogni ambiziosi e ideali rivoluzionari.
Quello tra Musk e Altman era un Legame Fondato su Grandi Sogni
Nel 2015, l’idea di Musk e Altman di conquistare Marte e trasformarlo in un mondo abitabile sembra un obiettivo comune. I due si incontrano settimanalmente, spesso a pranzo in un ristorante della Bay Area, per discutere temi che vanno ben oltre la tecnologia. Tra le loro idee più audaci c’è quella di usare testate nucleari per bombardare le calotte polari di Marte, liberando vapore acqueo e anidride carbonica, per riscaldare il pianeta e renderlo più simile alla Terra. Questo piano, ispirato all’effetto serra, viene spesso rievocato da Musk in pubblico, come quando ne parla al “The Late Show With Stephen Colbert”, suscitando il suo solito entusiasmo.
Le Reazioni Controverse e la Scienza Contraria
Nonostante l’entusiasmo di alcuni fan, l’idea di bombardare Marte con testate nucleari suscita una serie di critiche. Gli scienziati sollevano forti dubbi sulla realizzabilità del progetto. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy nel 2018 conclude che Marte non avrebbe abbastanza anidride carbonica da liberare nell’atmosfera per raggiungere un effetto serra sufficiente a riscaldare il pianeta. Inoltre, l’acqua, secondo gli esperti, non potrebbe svolgere un ruolo determinante, poiché le temperature marziane non permetterebbero a quantità significative di acqua di esistere sotto forma di vapore.
Nonostante questi studi, Musk continua a difendere la sua visione, dichiarando che un giorno l’umanità colonizzerà Marte. Sebbene non ne parli più frequentemente, la sua convinzione che il Pianeta Rosso rappresenti il futuro della nostra specie rimane salda. E sebbene la proposta di bombardare Marte sia stata accantonata pubblicamente, alcuni temono che una simile strategia possa causare un “inverno nucleare”, un fenomeno che oscurerebbe la luce solare e abbasserebbe ulteriormente le temperature di un pianeta già gelido.
La Visione di Trump e l’Età dell’Oro Tecnologico
Nel contesto di queste visioni contrastanti, l’idea di Donald Trump di “piantare la bandiera americana su Marte” non è solo un simbolo della sua era presidenziale, ma un segnale di come i leader mondiali possano accelerare la corsa alla colonizzazione spaziale. Trump ha sempre espresso un forte interesse verso il progresso tecnologico, con Musk e Altman che ora si trovano a giocare ruoli da protagonisti in un panorama che potrebbe vedere l’intelligenza artificiale e la conquista di nuovi mondi come i pilastri dell’innovazione globale.
La sfida tra Musk e Altman, ora acuita da ambizioni che spaziano dall’intelligenza artificiale alla colonizzazione spaziale, è solo all’inizio. Il loro conflitto potrebbe ridisegnare le sorti della Silicon Valley e influenzare, in modo profondo, il futuro della tecnologia e dello spazio.
(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati