Il luminare di origini catanzaresi si è spento nel “suo” Policlinico Gemelli circondato dall’affetto della moglie Emma e della figlia Luisa. Venerdì 21 febbraio, dalle 10 alle 19, resterà aperta la camera ardente nella Chiesa Generale. Sabato 22 febbraio alle 11 nella Chiesa Centrale del Gemelli si terranno le esequie. Per espressa volontà del Professore, resta confermato l’evento di raccolta fondi del 24 febbraio “Note di Luce”
di Ennio Bassi
Il mondo della medicina e della ginecologia oncologica piange la prematura scomparsa del professor Giovanni Scambia, avvenuta oggi all’età di 65 anni dopo una breve malattia. Medico di straordinario talento e umanità, Scambia è stato una figura di riferimento per la salute della donna e dei bambini, un vero e proprio luminare nel suo campo. Ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Direttore della UOC di Ginecologia Oncologica del Policlinico Gemelli, ha dedicato la sua vita alla ricerca e al trattamento delle patologie oncologiche femminili.
Il professor Scambia, di origini catanzaresi, era conosciuto e amato non solo per la sua competenza scientifica, ma anche per la sua incredibile umanità. Un medico instancabile, sempre disponibile per le sue pazienti, che lo consideravano un punto di riferimento fondamentale nel loro percorso di cura. Per lui, non esistevano orari, né giorni festivi: il suo cellulare era sempre acceso, pronto a rispondere a chiunque avesse bisogno di un consiglio, una parola di conforto o una risposta. La sua dedizione era senza limiti, tanto che, nonostante la malattia che lo aveva colpito, ha continuato a lavorare fino agli ultimi giorni, operando e visitando pazienti con la stessa passione di sempre.
Un medico visionario, che credeva fermamente nella ricerca come strumento per migliorare le condizioni dei suoi pazienti. La sua carriera è stata costellata da successi scientifici, con oltre 1100 pubblicazioni e il contributo fondamentale a numerosi progetti di ricerca che hanno avuto un impatto significativo nel campo della ginecologia oncologica. Sotto la sua guida, il Policlinico Gemelli è diventato uno dei centri di eccellenza a livello mondiale, con il riconoscimento di essere tra i primi cinque ospedali specializzati al mondo nel ranking del 2025 dei World’s Best Specialized Hospitals.
Scambia è stato un educatore instancabile, formando intere generazioni di ginecologi e ginecologhe, molti dei quali hanno raggiunto posizioni di grande prestigio. La sua figura è stata un esempio di rigore scientifico, ma anche di empatia, un equilibrio raro e prezioso che lo rendeva amato dai suoi pazienti e colleghi. È stato membro di numerose società scientifiche internazionali, contribuendo in maniera significativa agli sviluppi della ginecologia oncologica a livello globale.
La sua morte ha lasciato un vuoto immenso. Molti sono i messaggi di cordoglio che sono giunti da tutto il mondo della medicina. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha parlato di una grande perdita per la sanità italiana, definendo il professor Scambia un “luminare”. Altri colleghi, come il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Franco Perrone, hanno ricordato con affetto l’ultima telefonata ricevuta dal professor Scambia, pochi giorni prima della sua morte, in cui, nonostante la diagnosi di neoplasia che lo aveva colpito, aveva deciso di interrompere la conversazione per andare a operare una paziente.
Il suo ricordo vivrà nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco. Il Policlinico Gemelli e l’Università Cattolica si stringono alla sua famiglia in questo momento di immenso dolore, consapevoli di aver perso non solo un grande medico e scienziato, ma anche un amico, un mentore e una figura insostituibile nel panorama della medicina internazionale.
La sua eredità rimarrà viva attraverso la sua ricerca, la sua dedizione alla cura e il lavoro dei tanti medici che, grazie a lui, continuano a portare avanti la sua missione di innovazione e umanità nella ginecologia oncologica. Scambia lascia la moglie Emma, anche lei medico, e l’adorata figlia Luisa che porta il nome della madre del Professore. Con loro la piccolissima nipotina Sofia e la sorella Tomasella, a cui era legatissimo. La camera ardente resterà aperta venerdì 21 febbraio, dalle 10 alle 19, nella Chiesa Generale. Sabato 22 febbraio alle 11 nella Chiesa Centrale del Gemelli si terranno invece le esequie. Per espressa volontà del Prof. è stato confermato l’evento di raccolta fondi del 24 febbraio “Note di Luce”, che si terrà regolarmente all’Auditorium di Roma.
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