Salvini: “Sostegno a Trump, sta facendo grandi cose”

Nel corso delle sue dichiarazioni, Salvini non ha risparmiato critiche all’Unione Europea e alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Alla notizia di una sua possibile missione a Kiev, il leader della Lega ha risposto con scetticismo: “Può andare dove vuole, ma finora non mi sembra abbia risolto granché”

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MATTEO SALVINI 

Matteo Salvini ribadisce la sua vicinanza a Donald Trump e alla sua visione della politica estera. Il leader della Lega, rispondendo ai giornalisti a Palazzo Madama, ha elogiato l’operato del presidente degli Stati Uniti, dichiarando che sta facendo “grandi cose” e che il suo impegno per il dialogo tra Russia e Ucraina rappresenta un importante passo avanti.

“Trump sta portando al tavolo negoziale Mosca e Kiev, cosa che né Biden né l’Unione Europea hanno fatto finora”, ha affermato il vicepremier, sottolineando come l’ex presidente stia contribuendo attivamente alla ricerca di una soluzione per il conflitto. Salvini ha poi evitato di esprimere giudizi sulle recenti dichiarazioni di Trump, che ha definito Zelensky “un dittatore e un comico mediocre”, preferendo concentrarsi sui risultati concreti della sua amministrazione: “Io bado ai fatti, e i fatti dicono che sta lavorando per la pace”.

Critiche a Von der Leyen e all’Europa

Nel corso delle sue dichiarazioni, Salvini non ha risparmiato critiche all’Unione Europea e alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Alla notizia di una sua possibile missione a Kiev, il leader della Lega ha risposto con scetticismo: “Può andare dove vuole, ma finora non mi sembra abbia risolto granché”. Un’affermazione che conferma la sua linea politica, orientata più verso un’alleanza con gli Stati Uniti di Trump che con l’attuale leadership europea.

Il vicepremier ha poi commentato le parole del presidente americano sull’immigrazione, definendole “di sacrosanto buonsenso”. Secondo Salvini, l’Europa sta gestendo in modo inefficace il fenomeno migratorio e in alcuni casi si dimostra “complice”. “L’UE non può continuare a ignorare l’emergenza dell’immigrazione clandestina”, ha sottolineato, rimarcando la necessità di una politica più rigida sui confini.

Economia e politica interna: la battaglia sulla pace fiscale

Oltre ai temi internazionali, Salvini ha affrontato anche questioni di politica interna. Dopo aver partecipato al question time in Senato, dove ha difeso il nuovo codice della strada e il progetto del Ponte sullo Stretto, il leader della Lega ha rilanciato la proposta sulla “pace fiscale”. “Abbiamo già presentato il disegno di legge in Senato e la prossima settimana arriverà in Commissione Finanze”, ha annunciato, spiegando che l’obiettivo è aiutare milioni di italiani in difficoltà con il fisco.

Nonostante l’iniziativa sia attualmente solo della Lega, Salvini ha lasciato la porta aperta a un accordo con gli alleati: “L’obiettivo è avere un documento condiviso da tutta la maggioranza, perché sostenere chi ha problemi con l’Agenzia delle Entrate non è solo una nostra priorità”. Anche questo tema è stato affrontato nel vertice di governo con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, sebbene Salvini, con un sorriso, abbia liquidato la questione con una battuta: “Di cosa abbiamo parlato? Di Milan”.

Concludendo la sua giornata, il vicepremier ha ribadito la sua fiducia nella leadership di Trump e nella sua capacità di incidere sulla scena internazionale. Un sostegno incondizionato, che segna ancora una volta la distanza tra Salvini e le posizioni più moderate all’interno del governo italiano ed europeo.

 

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