Si spegne a 98 anni l’ex parlamentare del PCI, protagonista della Resistenza e figura di riferimento per la sinistra italiana. Il ricordo unanime del mondo politico e culturale
La notte scorsa, il mondo ha detto addio ad Aldo Tortorella, ex parlamentare del Partito Comunista Italiano, responsabile nazionale della Cultura e componente della segreteria di Enrico Berlinguer. Partigiano, giornalista, intellettuale e figura di spicco della politica italiana, Tortorella è stato un simbolo di impegno civile e di lotta per la giustizia sociale.
Nato a Napoli nel luglio del 1926, partecipò giovanissimo alla Resistenza contro il nazifascismo. Fu catturato dai fascisti ma riuscì a fuggire, continuando a difendere i valori della libertà e della democrazia fino alla fine dei suoi giorni. Questa esperienza segnò profondamente il suo percorso politico e umano.
Il suo impegno nella cultura e nella politica italiana fu costante. Dopo aver esordito come giornalista sulle pagine genovesi de L’Unità, divenne direttore dell’edizione nazionale negli anni Settanta. La sua carriera parlamentare lo portò a essere una delle voci più autorevoli del PCI, schierandosi con determinazione contro la svolta della Bolognina di Achille Occhetto. Successivamente rimase nel PDS, fino alla sua uscita nel 1998 in disaccordo con il governo D’Alema e la guerra del Kosovo. Negli ultimi 25 anni fondò e diresse l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra.
Il suo impegno intellettuale e politico non si affievolì mai. Tortorella mantenne uno stretto rapporto con il quotidiano il Manifesto, dove partecipava attivamente a confronti e dibattiti insieme a figure come Rossana Rossanda. La sua voce critica e la sua visione lucida hanno continuato a essere un punto di riferimento per il panorama politico e culturale italiano.
Le reazioni alla morte di Tortorella
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio. Il segretario del Partito Democratico Elly Schlein lo ha ricordato come un “fine intellettuale, protagonista della storia italiana”. “Giovanissimo partecipò alla Resistenza, venne catturato dai fascisti ma riuscì a fuggire. Il suo lascito è un esempio per tutti noi, nel difendere i valori della libertà e della democrazia”, ha dichiarato Schlein.
Anche Goffredo Bettini, esponente del PD, ha espresso il suo ricordo, definendolo “un grande comunista italiano, combattente instancabile per la giustizia e la libertà in Italia e nel mondo”. Sui social, Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra, ha sottolineato il suo “impegno indomito per la giustizia sociale e il lavoro, sempre accompagnato da una fulminante ironia”.
Tra i messaggi di cordoglio spicca quello di Nicola Zingaretti, che lo ha descritto come “un dirigente politico e intellettuale di primissimo piano”. “È stato un esempio straordinario per tanti di noi su come la politica possa essere una missione per servire la Costituzione”, ha aggiunto l’europarlamentare.
La scomparsa di Aldo Tortorella segna la fine di una lunga stagione politica, ma lascia un’eredità preziosa. La sua voce, il suo pensiero critico e il suo impegno per la libertà e la giustizia rimarranno scolpiti nella memoria della sinistra italiana e di chiunque abbia condiviso i suoi ideali.
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