Alta moda. Addio a Rosita Missoni, grande protagonista del made in Italy

Dopo la scomparsa di Ottavio la famiglia Missoni continua a detenere una quota significativa della proprietà, riflettendo il forte legame tra il marchio e i suoi fondatori ma nel 2018, l’azienda ha aperto le porte al fondo di private equity Fsi (Fondo Strategico Italiano),

 

 

Addio a Rosita Jelmini Missoni, protagonista del made in Italy insieme al marito Ottavio, scomparso nel 2013, con il quale aveva creato il prestigioso brand noto in tutto il mondo.  Nata a  Golasecca (Varese) da una famiglia di artigiani tessili, era rimasta  sempre legata al territorio, dove sorgeva la fabbrica di scialli e tessuti ricamati fondata dai nonni materni. Nel 1953 sposò Ottavio Missioni, atleta e appassionato di moda, un’unione la loro che rivoluzionò il pret a porter. Insieme fondarono la maison Missoni nel 1958  a Gallarate e nel 1969 costruirono un maglificio a Sumirago.

Rosita amava i colori e creò il celebre tessuto maglia a zigzag, che diventerà l’emblema riconoscibile del marchio. Nel 1997, la grande creativa e imprenditrice di Varese decise di passare la direzione della linea moda ai suoi figli, concentrandosi invece sulla collezione Missoni Home, dove continuò ad esprimere la sua passione per il design attraverso arredamenti e complementi d’arredo. Dopo la scomparsa di Ottavio la famiglia Missoni continua a detenere una quota significativa della proprietà, riflettendo il forte legame tra il marchio e i suoi fondatori ma nel 2018, l’azienda ha aperto le porte al fondo di private equity Fsi (Fondo Strategico Italiano),  che ha acquisito una partecipazione pari al 41,2% del capitale aziendale per sostenere la crescita e fare fronte alle sfide globali.

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