Amazon Italia Transport, maxi sequestro della Gdf di 121 milioni di euro

L’inchiesta si concentra sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”, un sistema che permetterebbe a grandi aziende di ottenere “tariffe altamente competitive” sul mercato della logistica

La Guardia di Finanza, su mandato della Procura di Milano, ha sequestrato 121 milioni di euro ad Amazon Italia Transport, una società controllata dalla multinazionale statunitense del commercio elettronico. Il sequestro attende ora la convalida da parte del giudice per le indagini preliminari (GIP). Nel frattempo, sono in corso perquisizioni a Milano e Torino, coinvolgendo persone e società. Tre dirigenti, insieme alla società stessa, risultano indagati.

Indagine su “Serbatoi di Manodopera”

L’inchiesta si concentra sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”, un sistema che permetterebbe a grandi aziende di ottenere “tariffe altamente competitive” sul mercato della logistica. Questo avverrebbe attraverso l’uso di cooperative, consorzi e società filtro, violando le normative sul lavoro e sfruttando il personale. Le indagini hanno rilevato che i lavoratori, formalmente dipendenti di queste società intermedie, venivano trasferiti da una all’altra, comportando perdite di contributi previdenziali e assistenziali. Il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha evidenziato che i rapporti di lavoro con la società committente erano schermati da queste società filtro, che omettevano sistematicamente il versamento dell’IVA e degli oneri previdenziali e assistenziali. L’inchiesta riguarda una complessa frode fiscale, con l’uso di fatture per operazioni inesistenti e la stipula di contratti di appalto fittizi.

Posizione di Amazon

Amazon ha dichiarato di rispettare tutte le leggi e normative vigenti nei paesi in cui opera e di richiedere lo stesso ai propri fornitori. La società ha affermato di avere standard elevati e un codice di condotta per i fornitori, e di collaborare prontamente con le autorità competenti nel corso dell’indagine.

Meccanismo Fraudolento e “Eterodirezione Digitale”

Secondo il decreto di sequestro firmato dai pubblici ministeri Paolo Storari e Valentina Mondovì, il meccanismo fraudolento è ancora in atto, con rilevanti perdite per l’erario e situazioni di sfruttamento lavorativo a vantaggio di Amazon Italia Transport srl. La frode, basata sulla somministrazione illecita di manodopera, sarebbe stata commessa tra il 2017 e il 2022, con effetti anche sulle dichiarazioni IVA del 2023. L’indagine ha rivelato un sistema piramidale, con Amazon Italia Transport srl all’apice, nella gestione del servizio di trasporto e consegna di ultimo miglio, apparentemente affidato a enti fornitori. Tuttavia, Amazon esercitava direttamente i poteri specifici del datore di lavoro attraverso dispositivi tecnologici, controllando l’attività dei corrieri. Le società affidatarie del servizio di consegna non avevano alcun potere discrezionale, poiché i lavoratori interagivano costantemente con un software gestionale di proprietà di Amazon, che impartiva le direttive operative. Questo sistema, definito dai pm come “eterodirezione digitale”, era progettato per massimizzare la produttività e non lasciava spazio per discrezionalità operativa agli appaltatori.

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