
Dalla guida di San Patrignano agli investimenti nel venture capital, il percorso di Moratti Jr. nel solco dei valori familiari e della vocazione imprenditoriale votata alla ricerca di progetti innovativi. L’esempio del padre Gian Marco nel racconto al Corriere della Sera
di Carlo Longo
Angelo Moratti, erede di una delle famiglie che ha fatto la storia dell’imprenditoria e dello sport nazionale e tra le più influenti d’Italia, con le sue attività ha saputo coniugare l’eredità paterna con una visione imprenditoriale moderna e orientata all’innovazione. Suo padre, Gian Marco Moratti, è stato una figura di spicco non solo nel settore petrolifero, ma anche nel campo della filantropia, dedicando tempo e risorse alla comunità di San Patrignano. Angelo, in una intervista al Corriere della Sera, ricorda come il padre trascorresse intere settimane nella comunità, dormendo in una roulotte per essere vicino ai giovani in difficoltà.
Un ricordo del padre affettuoso ma misurato, una cifra, anche nella comunicazione, che distingue la famiglia. Gli viene chiesto a che età il padre cominciò a lavorare per il nonno Angelo Sr.? «Molto giovane – è la risposta – mentre faceva l’università già seguiva mio nonno in azienda. Proprio per questo, dopo che ho finito la scuola e gli ho chiesto di fare l’Università negli Stati Uniti, la risposta è stata: “Assolutamente no, tu cominci a lavorare subito e, testuale (sorride, ndr), preparerai gli esami durante le tue vacanze a San Patrignano».
Poi anche una spiegazione sui rapporti con l’America: «Mio nonno Angelo diceva che dall’America arrivavano le cose migliori, ma anche le peggiori. Così con mio padre le discussioni riguardavano puntualmente gli Stati Uniti. Paese a cui rimproverava le componenti legate alla violenza, all’estrema attenzione per i soldi e alla superficialità. Dopo decenni mi sento di dargli ragione. E lui stesso, nel 2016, dopo l’elezione di Trump, constatò come lo scenario fosse poco rassicurante».
Seguendo l’esempio paterno, Angelo Moratti ha intrapreso una carriera che unisce l’impegno sociale all’innovazione tecnologica. In qualità di fondatore e presidente di Milano Investment Partners Sgr (Mip), si dedica a scoprire e supportare giovani talenti imprenditoriali, fornendo non solo capitali, ma anche competenze e network necessari per costruire business di successo.
La sua attività nel venture capital, che nasce da un’antica amicizia e collaborazione professionale con Warren Buffett, mira a portare nelle startup i mestieri dell’industria, offrendo un supporto che va oltre il semplice investimento finanziario. Questo approccio riflette la volontà di Angelo di contribuire attivamente allo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali, mantenendo vivo lo spirito pionieristico che ha caratterizzato la storia della sua famiglia.
A proposito di impresa e famiglia Moratti ha ricordato come «Saras per volontà di mio padre ha costruito il grande parco eolico di Ulassai in Sardegna. Detto questo mi prendeva in giro, dicendo che i miei “amici americani” facevano film e, in generale, attaccavano sempre i petrolieri, trascurando che il petrolio resta una fonte energetica tra le più accessibili, economiche e semplici da trasportare. Reputava il petrolio ancora essenziale per lo sviluppo dell’economia mondiale».
L’impegno di Angelo Moratti nel sostenere l’innovazione e i giovani talenti, come racconta nell’intervista al Corriere, rappresenta una naturale evoluzione dei valori trasmessi dal padre, dimostrando come tradizione e modernità possano coesistere armoniosamente nel mondo degli affari e della filantropia.
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