Apre la casa-museo di Mario Ceroli grazie a Banca Ifis

Sarà Banca Ifis a occuparsi della trasformazione dell’incredibile atelier dell’artista alle porte di Roma di una vera e propria casa-museo aperta al pubblico

È quello di Mario Ceroli il nome dell’artista da cui prende il via la grande collaborazione tra la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e la Pinacoteca di Brera, diventato realtà grazie al supporto di Banca Ifis.

Un nuovo mecenatismo culturale

Nella stessa occasione è stata svelata un’importante azione di sostegno che vede la banca in un ruolo moderno di mecenatismo intervenendo nella valorizzazione del patrimonio artistico di uno dei più grandi artisti della storia contemporanea, Mario Ceroli. Sarà infatti Banca Ifis a occuparsi della trasformazione dell’incredibile atelier dell’artista alle porte di Roma di una vera e propria casa-museo aperta al pubblico.

L’accordo GNAM-Brera

L’accordo tra le due istituzioni, romana e milanese, e la collaborazione con Banca Ifis, prevede inoltre due eventi espositivi condivisi, che cominceranno con la mostra dedicata a Mario Ceroli a Milano, nella quale sarà presente anche un’installazione site-specific dell’artista. Allestita a dicembre 2024 nella sala Stirling di Palazzo Citterio, la rassegna sarà seguita da una tappa romana prevista nella primavera 2025: dal carattere più antologico sulla produzione dell’artista negli ultimi Settant’anni.

La casa-museo di Ceroli: parla Ernesto Fustenberg di Banca Ifis

«Il rapporto pubblico e privato è stato molto difficile da rappresentare in questi anni – ha affermato Ernesto Fürstenberg di Banca Ifis in conferenza stampa – Mi piacerebbe separare una parte più tecnica da una più personale nel mio avvicinamento all’arte: la prima vede Banca Ifis che ha nel proprio programma culturale l’arte grazie al progetto Ifis Art, contenitore che ha la funzione di promuovere l’arte per garantire una maggiore fruizione anche per i giovani».

A proposito della casa-museo di Ceroli ha invece dichiarato: «Banca Ifis ha contattato, anzi, “ci siamo contattati” e Mario aveva un’esigenza, conservare la sua storia dell’arte. “Un ragazzo artista” che ha deciso di non mettersi mai nel mercato. Ho detto a Mario che avremmo garantito la tutela delle sue opere della sua casa studio e del percorso espositivo che ha nella sua casa. Settant’anni di ricerca che creano un ponte. E voglio ringraziare GNAM e Brera perché volevo partire da questi due musei importanti italiani che rappresentano il motore di sviluppo culturale della nostra Italia. Brera e GNAM sono il massimo palcoscenico che ora si può ottenere in Italia, il percorso dopo proseguirà anche all’estero. Il nostro gruppo bancario vuole ampliare la sua crescita mantenendo le proprie radici identitarie».

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